Dimensione: 7146
Commento:
|
Dimensione: 6878
Commento:
|
Le cancellazioni sono segnalate in questo modo. | Le aggiunte sono segnalate in questo modo. |
Linea 4: | Linea 4: |
[[WikiBanner(ArticoloIncompleto)]] |
|
Linea 8: | Linea 10: |
Il sistema è basato su di una architettura client/server. Di solito il dispositivo modem/fax è collegato fisicamente ad un server permettendone la condivisione ai vari client. Hylafax è affidabile e permette carichi di lavoro molto pesanti. Supporta molti modem/fax. | Il sistema è basato su architettura client/server. Il dispositivo hardware modem/fax è collegato fisicamente ad un server permettendone la condivisione ai vari client. Hylafax è affidabile e permette carichi di lavoro molto pesanti. Supporta molti modelli di modem/fax. Le sue possibilità sono: * inviare fax. * inviare fax a più destinatari. * ricevere fax. * inviare l'esito di trasmissione tramite posta elettronica. * inoltrare come allegati i fax ricevuti ad un indirizzo di posta elettronica (Fax-to-Email Gateway) * stampare automaticamente i fax ricevuti * spedire fax da client di posta di elettronica (Mail-to-Fax Gateway) |
Linea 13: | Linea 23: |
È necessario che il firewall [:Sicurezza/Iptables: iptables] sia configurato e attivo. | In questa sede verrà trattata l'installazione di Hylafax su server Ubuntu. La sua integrazione con Postfix, pur essendo ampiamente esposta, è da considerarsi opzionale. L'installazione considera l'uso di un dispositivo modem/fax esterno, collegato ad una porta seriale del server. |
Linea 17: | Linea 28: |
Per utilizzare le tecniche di '''Port knocking''' è necessario [:AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi:installare] il pacchetto ''knockd'', reperibile dal [:Repository/Componenti:componente] '''universe''' dei [:Repository:repository ufficiali]. = Configurazione knockd = 0. Per fare in modo che il demone parta all'avvio del computer modificare con un [:Ufficio/EditorDiTesto:editor di testo] e con i [:AmministrazioneSistema/Sudo:privilegi di amministrazione] il file `/etc/default/knockd` in questo modo:{{{ START_KNOCKD=1 }}} 0. Sempre nel medesimo file `/etc/default/knockd` modificare con un [:Ufficio/EditorDiTesto:editor di testo] e con i [:AmministrazioneSistema/Sudo:privilegi di amministrazione] indicando su quale interfaccia il demone dovrà rimanere in ascolto:{{{ KNOCKD_OPTS="-i eth0" }}} = Configurazione knockd.conf per l'apertura di una sola porta = Modificare con un [:Ufficio/EditorDiTesto:editor di testo] e con i [:AmministrazioneSistema/Sudo:privilegi di amministrazione] il file `/etc/knockd.conf` impostandolo come segue:{{{ [options] logfile = /var/log/knockd.log [openSSH] sequence = 7000,8000,9000 # Questa è la sequenza delle porte sulle quali knockd rimarrà in ascolto. Di default il protocollo è TCP. # Quali e quante porte usare è discrezionale. # sequence = 7000:udp,8000:tcp,9000:udp # Esempio con sequenza con porte miste udp/tcp seq_timeout = 30 #Tempo di attesa massimo per completare la sequenza. command = /sbin/iptables -A INPUT -s %IP% -p tcp --dport 22 -j ACCEPT # Quando la sequenza verrà accettata verrà inserita una regola che aprirà la porta SSH standard. tcpflags = syn # Ulteriore filtro, sul tipo di flag del pacchetto iviato alla sequenza di porte. [closeSSH] sequence = 9000,8000,7000 # Questa è un'altra sequenza di porte sulle quali knockd rimarrà in ascolto. seq_timeout = 30 command = /sbin/iptables -D INPUT -s %IP% -p tcp --dport 22 -j ACCEPT # Quando la sequenza verrà accettata verrà inserita una regola che cancellerà quella creata in precedenza. tcpflags = syn # Ulteriore filtro, sul tipo di flag del pacchetto iviato alla sequenza di porte. }}} La variabile «%IP%» passa alla regola di iptables l'indirizzo che ha effettuato la richiesta di connessione, in questo caso verrà permessa l'apertura della porta SSH discriminando solo l'IP validato. = Configurazione knockd.conf per l'apertura di più porte = Nell'esempio sopra esposto si è visto come aprire una sola porta. Se l'esigenza fosse però quella di aprirne di più procedere creando più sessioni «[openServizio]» e «[closeServizio]». Questo sistema risulta però scomodo per ovvi motivi, per ottenere lo stesso risultato è consigliato usare degli script. Modificare con un [:Ufficio/EditorDiTesto:editor di testo] e con i [:AmministrazioneSistema/Sudo:privilegi di amministrazione] il file `/etc/knockd.conf` impostandolo come segue:{{{ [options] logfile = /var/log/knockd.log [open] sequence = 7000,8000,9000 seq_timeout = 30 tcpflags = syn command = sh /etc/open_ports %IP% [close] sequence = 9000,8000,7000 seq_timeout = 30 tcpflags = syn command = sh /etc/close_ports %IP% }}} In questo caso invece di eseguire direttamente iptables si richiamano due script passando il parametro «%IP%» alla variabile speciale «$1». == Esempio di script open_ports == Modificare con un [:Ufficio/EditorDiTesto:editor di testo] e con i [:AmministrazioneSistema/Sudo:privilegi di amministrazione] il file `/etc/open_ports` impostandolo come segue:{{{ #! /bin/sh iptables -A INPUT -s $1 -p tcp --dport 22 -j ACCEPT iptables -A INPUT -s $1 -p tcp --dport 21 -j ACCEPT iptables -A INPUT -s $1 -p tcp --dport 631 -j ACCEPT iptables -A INPUT -s $1 -p tcp --dport 5125 -j ACCEPT iptables -A INPUT -s $1 -p tcp --dport 5126 -j ACCEPT iptables -A INPUT -s $1 -p tcp --dport 8888 -j ACCEPT iptables -A INPUT -s $1 -p tcp --dport 10000 -j ACCEPT iptables -A INPUT -s $1 -p tcp --dport 81 -j ACCEPT }}} == Esempio di script close_ports == Modificare con un [:Ufficio/EditorDiTesto:editor di testo] e con i [:AmministrazioneSistema/Sudo:privilegi di amministrazione] il file `/etc/close_ports` impostandolo come segue:{{{ #! /bin/sh iptables -D INPUT -s $1 -p tcp --dport 22 -j ACCEPT iptables -D INPUT -s $1 -p tcp --dport 21 -j ACCEPT iptables -D INPUT -s $1 -p tcp --dport 631 -j ACCEPT iptables -D INPUT -s $1 -p tcp --dport 5125 -j ACCEPT iptables -D INPUT -s $1 -p tcp --dport 5126 -j ACCEPT iptables -D INPUT -s $1 -p tcp --dport 8888 -j ACCEPT iptables -D INPUT -s $1 -p tcp --dport 10000 -j ACCEPT iptables -D INPUT -s $1 -p tcp --dport 81 -j ACCEPT }}} = Client = Di seguito viene mostrato come configurare i client a dipendenza del sistema operativo utilizzato. == Linux == Scaricare i sorgenti da [http://www.zeroflux.org/cgi-bin/cvstrac.cgi/knock/wiki questo indirizzo] all'interno della propria '''Home''' e [:AmministrazioneSistema/FormatiDiCompressione: scompattarli], entrare nella cartella `knock-0.x/src` e digitare all'interno di una finestra di terminale il seguente comando:{{{ gcc -o knock knock.c }}} Sempre da una finestra di terminale digitare il [#comando_client comando per la connessione]. == Windows == Scaricare da [http://www.zeroflux.org/knock/files/knock.exe questo indirizzo] e digitare all'interno di una finestra DOS il [#comando_client comando per la connessione] tralasciando la prima parte «./» == OSX == Consultare la [http://www.zeroflux.org/cgi-bin/cvstrac.cgi/knock/wiki relativa pagina]. [[Anchor(comando_client)]] = Connessione = Per effettuare la connessione digitare il seguente comando all'interno di una finestra di terminale:{{{ ./knock -v ip_host port1 port2 port3 port... }}} Nel caso una porta sia configurata tramite il protocollo UDP, usare la sintassi «port:udp» |
Per utilizzare '''Hylafax''' è necessario [:AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi:installare] i pacchetti ''hylafax-server'' e ''hylafax-client'', reperibile dal [:Repository/Componenti:componente] '''universe''' dei [:Repository:repository ufficiali]. = Configurazione Hylafax = 0. Prima di iniziare la configurazione di Hylafax è opportuno controllare la corretta installazione del modem/fax. Per fare ciò potrebbe essere sufficiente digitare da riga di comando del server: {{{ echo "ATDT123456789" > /dev/ttyS0 }}} Qualche attività delle spie del modem/fax confermerà che il dispositivo sia correttamente collegato alla `/dev/ttyS0` (equivalente alla COM1). [[BR]] 0. Come prima cosa è necessario configurare il modem/fax. Sarà sufficiente digitare da riga di comando del server: {{{ faxsetup }}} Nelle opzioni di configurazione, molto intuitive, si può lasciare tutto come da default tranne i campi: {{{ Country Code: 39 Area Code: 02 FAX Number: +39,02,1234567890 Long DistanceDialingPrefix: 0 International DialingPrefix: 00 Local Identifier: "Nome Vs. Fax Server" }}} Potrebbe essere utile modificare la stringa: {{{ ModemDialCmd: ATX3DT%s }}} Inserire il parametro "X3", come da esempio. Questo perchè spesso i modem/fax sono configurati per il mercato americano. Il comando X3 non fa altro che evitare di attendere il tono di linea continuo tipico della telefonia statunitense, prima di effettuare una chiamata. Si eviterà così il classico errore in chiamata: "No dialtone". I parametri di configurazione si trovano nel file: `/etc/hylafax/config.ttyS0` = Permessi = Per permettere l'uso di Hylafax bisogna aggiungere gli utenti tramite il comando: {{{ faxadduser -p password nome_utente }}} L' utente verrà aggiunto nel file: {{{ /etc/hylafax/hosts.hfaxd }}} = Integrazione con Postfix = Per l'installazione di Postfix seguire la seguente guida: [http://wiki.ubuntu-it.org/Server/Mail Mail Server] |
Linea 150: | Linea 79: |
* [http://www.zeroflux.org/cgi-bin/cvstrac.cgi/knock/wiki Sito ufficiale del progetto] * [http://www.portknocking.org/ Port knocking in perl] * [http://portknocko.berlios.de/ Sito ufficiale del progetto PortKnockO] * [http://www.openskill.info/infobox.php?ID=694 Documentazione sui TCP Flag ] |
* [http://www.pluto.it/files/ildp/HOWTO/Modem-HOWTO/Modem-HOWTO.html Modem How to] * [http://en.wikipedia.org/wiki/Hayes_command_set Elenco comandi Hayes] |
Linea 155: | Linea 83: |
CategorySicurezza | Postfix dpkg-reconfigure postfix /etc/postfix/main.cf internet fser.prova.ts paolo prova.ts 192.168.0.0/24 usare procmail si postconf -e 'home_mailbox = Maildir/' Alias /etc/aliases FaxMaster: paolo postalias /etc/aliases Dovecot /etc/dovecot/dovecot.conf protocols = imap imaps disable_plaintext_auth = no mail_location = maildir:~/Maildir /etc/init.d/dovecot restart Procmailrc /etc/procmailrc DEFAULT=$HOME/Maildir/ MAILDIR=$HOME/Maildir Restart Dovecot e Postfix Creazione utenti aggiungendoli al gruppo mail useradd -m -G mail pippo --- mail:x:8:dovecot,paolo,pippo --- Hylafax 10. e-mail encoding ------------------- Hylafax is able to send received faxes via email. These emails need to include base64 encoded attachments. Since this is not essential to hylafax to work, you need to do manually some further steps: you should install a package that provide encoders (like mime-codecs or sharutils) and run 'faxsetup -server' that will automatically check for those encoders and change its configuration. apt-get install hylafax-server hylafax-client faxaddmodem /var/spool/hylafax/bin/faxrcvd FILETYPE=pdf SENDTO=FaxMaster HOSTNAME=hostname # XXX no good way to find FQDN PORT=4559 Spedire un fax via mail con Postfix Con Postfix è possibile spedire un fax con HylaFAX semplicemente inviando una mail ad un indirizzo del tipo <faxNumber>@fax.our.domain. Configurazione nel file /etc/postfix/master.cf: fax unix - n n - 1 pipe flags= user=fax argv=/usr/bin/faxmail -d -n ${user} Configurazione: /etc/postfix/transport: fax.your.domain fax:localhost Configurazione nel file /etc/postfix/main.cf: transport_maps = hash:/etc/postfix/transport fax_destination_recipient_limit = 1 postmap /etc/postfix/transport /var/spool/hylafax/etc/FaxDispatch SENDTO=FaxMaster; # by default email to FaxMaster FILETYPE=pdf; # in PDF format useradd -m -g faxmaster -G mail fax passwd fax Webmail – Squirrelmail apt-get install squirrelmail squirrelmail-configure /usr/share/squirrelmail/images/sm_logo.png 400x100 INBOX.Trash INBOX.Posta inviata INBOX.Bozze /etc/apache2/apache2.conf Include /etc/squirrelmail/apache.conf Se volete l'interfaccia di squirrel mail in italiano dovete: apt-get install squirrelmail-locales Installare tramite il gestore pacchetti questo pacchetto:squirrelmail.locales dopo entrate in /var/lib/locales/supported.d/local aggiungete it_IT ISO-8859-1 lo salvate e lanciate questo comando sudo dpkg-reconfigure locales al termine entrate nella vostra casella mail via web e controllate che nelle preferenze ci sia l'italiano, eventualmente controllate il file di configurazione di squirrelmail e controllate che sia configurato in italiano: in tal caso lanciate il comando: sudo squirrelmail-configure andate al menù 10 e alla voce 1 deve risultare it_IT e alla voce 2 iso-8859-1 eventualmente le settate voi, Ultima cosa riavviate tutti i servizi. Link: http://squirrelmail.org/wiki/SupportingMultipleLanguages Import export addressbook /usr/share/squirrelmail/plugins /usr/share/squirrelmail/plugins/abook_import_export ---- CategoryHomepage |
BR Indice() VersioniSupportate(hardy intrepid) WikiBanner(ArticoloIncompleto)
Introduzione
HylaFAX è un sistema per l'invio e la ricezione mezzo fax di documenti digitali di classe enterprise. Il sistema è basato su architettura client/server. Il dispositivo hardware modem/fax è collegato fisicamente ad un server permettendone la condivisione ai vari client. Hylafax è affidabile e permette carichi di lavoro molto pesanti. Supporta molti modelli di modem/fax. Le sue possibilità sono:
- inviare fax.
- inviare fax a più destinatari.
- ricevere fax.
- inviare l'esito di trasmissione tramite posta elettronica.
- inoltrare come allegati i fax ricevuti ad un indirizzo di posta elettronica (Fax-to-Email Gateway)
- stampare automaticamente i fax ricevuti
- spedire fax da client di posta di elettronica (Mail-to-Fax Gateway)
Preparativi
In questa sede verrà trattata l'installazione di Hylafax su server Ubuntu. La sua integrazione con Postfix, pur essendo ampiamente esposta, è da considerarsi opzionale. L'installazione considera l'uso di un dispositivo modem/fax esterno, collegato ad una porta seriale del server.
Installazione
Per utilizzare Hylafax è necessario [:AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi:installare] i pacchetti hylafax-server e hylafax-client, reperibile dal [:Repository/Componenti:componente] universe dei [:Repository:repository ufficiali].
Configurazione Hylafax
Prima di iniziare la configurazione di Hylafax è opportuno controllare la corretta installazione del modem/fax. Per fare ciò potrebbe essere sufficiente digitare da riga di comando del server:
echo "ATDT123456789" > /dev/ttyS0
Qualche attività delle spie del modem/fax confermerà che il dispositivo sia correttamente collegato alla /dev/ttyS0 (equivalente alla COM1). BR
Come prima cosa è necessario configurare il modem/fax. Sarà sufficiente digitare da riga di comando del server:
faxsetup
Nelle opzioni di configurazione, molto intuitive, si può lasciare tutto come da default tranne i campi:
Country Code: 39 Area Code: 02 FAX Number: +39,02,1234567890 Long DistanceDialingPrefix: 0 International DialingPrefix: 00 Local Identifier: "Nome Vs. Fax Server"
Potrebbe essere utile modificare la stringa:
ModemDialCmd: ATX3DT%s
Inserire il parametro "X3", come da esempio. Questo perchè spesso i modem/fax sono configurati per il mercato americano. Il comando X3 non fa altro che evitare di attendere il tono di linea continuo tipico della telefonia statunitense, prima di effettuare una chiamata. Si eviterà così il classico errore in chiamata: "No dialtone".
I parametri di configurazione si trovano nel file: /etc/hylafax/config.ttyS0
Permessi
Per permettere l'uso di Hylafax bisogna aggiungere gli utenti tramite il comando:
faxadduser -p password nome_utente
L' utente verrà aggiunto nel file:
/etc/hylafax/hosts.hfaxd
Integrazione con Postfix
Per l'installazione di Postfix seguire la seguente guida: [http://wiki.ubuntu-it.org/Server/Mail Mail Server]
Ulteriori risorse
[http://www.pluto.it/files/ildp/HOWTO/Modem-HOWTO/Modem-HOWTO.html Modem How to]
[http://en.wikipedia.org/wiki/Hayes_command_set Elenco comandi Hayes]
Postfix
dpkg-reconfigure postfix /etc/postfix/main.cf
- internet fser.prova.ts paolo prova.ts 192.168.0.0/24 usare procmail si
postconf -e 'home_mailbox = Maildir/'
Alias
/etc/aliases
FaxMaster: paolo
postalias /etc/aliases
Dovecot
/etc/dovecot/dovecot.conf
protocols = imap imaps disable_plaintext_auth = no mail_location = maildir:~/Maildir
/etc/init.d/dovecot restart
Procmailrc
/etc/procmailrc DEFAULT=$HOME/Maildir/ MAILDIR=$HOME/Maildir
Restart Dovecot e Postfix
Creazione utenti aggiungendoli al gruppo mail
useradd -m -G mail pippo
- --- mail:x:8:dovecot,paolo,pippo ---
Hylafax
10. e-mail encoding
Hylafax is able to send received faxes via email. These emails need to include base64 encoded attachments. Since this is not essential to hylafax to work, you need to do manually some further steps: you should install a package that provide encoders (like mime-codecs or sharutils) and run 'faxsetup -server' that will automatically check for those encoders and change its configuration.
apt-get install hylafax-server hylafax-client
faxaddmodem
/var/spool/hylafax/bin/faxrcvd
FILETYPE=pdf SENDTO=FaxMaster
HOSTNAME=hostname # XXX no good way to find FQDN PORT=4559
- Spedire un fax via mail con Postfix
- Con Postfix è possibile spedire un fax con HylaFAX semplicemente inviando una mail ad un
indirizzo del tipo <faxNumber>@fax.our.domain.
Configurazione nel file /etc/postfix/master.cf: fax unix - n n - 1 pipe
- flags= user=fax argv=/usr/bin/faxmail -d -n ${user}
Configurazione: /etc/postfix/transport:
- fax.your.domain fax:localhost
Configurazione nel file /etc/postfix/main.cf:
transport_maps = hash:/etc/postfix/transport fax_destination_recipient_limit = 1
postmap /etc/postfix/transport
/var/spool/hylafax/etc/FaxDispatch
SENDTO=FaxMaster; # by default email to FaxMaster FILETYPE=pdf; # in PDF format
- useradd -m -g faxmaster -G mail fax
passwd fax
Webmail – Squirrelmail
apt-get install squirrelmail
squirrelmail-configure
/usr/share/squirrelmail/images/sm_logo.png 400x100
INBOX.Trash INBOX.Posta inviata INBOX.Bozze
/etc/apache2/apache2.conf Include /etc/squirrelmail/apache.conf
Se volete l'interfaccia di squirrel mail in italiano dovete:
apt-get install squirrelmail-locales
Installare tramite il gestore pacchetti questo pacchetto:squirrelmail.locales
dopo entrate in /var/lib/locales/supported.d/local
aggiungete it_IT ISO-8859-1
lo salvate e lanciate questo comando sudo dpkg-reconfigure locales
al termine entrate nella vostra casella mail via web e controllate che nelle preferenze ci sia l'italiano, eventualmente controllate il file di configurazione di squirrelmail e controllate che sia configurato in italiano: in tal caso lanciate il comando:
sudo squirrelmail-configure
andate al menù 10 e alla voce 1 deve risultare it_IT e alla voce 2 iso-8859-1 eventualmente le settate voi,
Ultima cosa riavviate tutti i servizi.
Link: http://squirrelmail.org/wiki/SupportingMultipleLanguages
Import export addressbook /usr/share/squirrelmail/plugins /usr/share/squirrelmail/plugins/abook_import_export