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[[BR]]||<tablebgcolor="red" tablewidth="100%" tablestyle="margin: 0pt; font-size: 18px; text-align: center;"style="padding: 0.5em;">'''ATTENZIONE: Questa è una pagina di prove, le seguenti informazioni possono essere inesatte, si sconsiglia la visione''' || [[BR]][[BR]]||<tablebgcolor="#f1f1ed" tablewidth="40%" tablestyle="margin: 0pt 0pt 1em 1em; float: right; font-size: 0.9em;"style="padding: 0.5em;">'''Indice'''[[BR]] [[TableOfContents(1)]] || |
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Le seguenti guide sono in formato "beta" ossia ancora in attesa di approvazione (e non edetto che sinao approvate)! Il loro contenuto è utilizzabile a rischio e pericolo dell'utente e per questo non mi assumo responsabilità alcuna ;-)[[BR]] Saluti, [:Saurus] |
Le seguenti guide sono in formato "beta" ossia ancora in attesa di approvazione (e non è detto che siano approvate)! Il loro contenuto è utilizzabile a rischio e pericolo dell'utente e per questo non mi assumo responsabilità alcuna ;-)[[BR]] Saluti, ["Saurus"] |
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= fstab (File System Table) = Nei sistemi GNU/Linux fstab è un file di configurazione che si trova all'interno della directory /etc/ ed il cui proprietario è l'utente [:Sudo:root]. |
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Come sappiamo viene dato ai dischi un ordine crescente dell'ordine {{{/dev/sdax}}} tale che x vada da 1 in poi in ordine crescente. E' chiaro che se viene scollegato un disco, esso magari non sarà più {{{/dev/sda1}}}, ma sarà un generico {{{/dev/sdax}}} a seconda di quanti siano i dischi (unità removibili incluse) montati prima di esso. Ovviamente ["fstab"], non sarà in grado di capire cosa sia successo, e l'UUID serve proprio ad ovviare a questo problema, in quanto il disco smontato e rimontato dopo gli altri, ha sempre univocamente il suo ID e ["fstab"] lo "riconoscerà" ogni volta senza poter sbagliare.[[BR]] Per visualizzare l'UUID di un vostro disco digitare in un terminale il seguente comando: {{{ |
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Nei sistemi operativi di tipo Unix si indica con root l'utente dotato di massimi privilegi, ossia l'amministratore di sistema, detto anche super utente o superuser. [[BR]] L'account root su sistemi Unix è paragonabile a quello di administrator su sistemi Windows NT/XP/Vista. [[BR]] L'utente root può fare tutto ciò che si desidera sul sistema: questo che apparentemente sembra essere un vantaggio, in realtà in parte è uno svantaggio. È di fatto ritenuto pericoloso compiere le normali sessioni di lavoro come ad esmpio lanciare X in qualità di root. Infatti un qualsiasi programma lanciato in esecuzione da root ha potenzialmente la possibilità di effettuare qualunque operazione sulla macchina sulla quale viene eseguito. Se lo stesso programma viene lanciato in esecuzione da un utente con privilegi non amministrativi, non potrà effettuare operazioni pericolose come cancellare file essenziali per il sistema operativo. [[BR]] E' buona norma pertanto avere almeno due utenti sulla macchina di cui uno root ed un altro a scelta con privilegi non amministrativi e quest'ultimo sarà quello che verrà utilizzato per svolgere qualsiasi cosa col computer. [[BR]] Qualora occorresse eseguire programmi con privilegi di root, basta dare da shell | |
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Nei sistemi operativi di tipo Unix si indica con root l'utente dotato di massimi privilegi, ossia l'amministratore di sistema, detto anche super utente o superuser. [[BR]] L'account root su sistemi Unix è paragonabile a quello di administrator su sistemi Windows NT/XP/Vista. [[BR]] L'utente root può fare tutto ciò che si desidera sul sistema: questo che apparentemente sembra essere un vantaggio, in realtà in parte è uno svantaggio. È di fatto ritenuto pericoloso compiere le normali sessioni di lavoro come ad esmpio lanciare X in qualità di root. Infatti un qualsiasi programma lanciato in esecuzione da root ha potenzialmente la possibilità di effettuare qualunque operazione sulla macchina sulla quale viene eseguito. Se lo stesso programma viene lanciato in esecuzione da un utente con privilegi non amministrativi, non potrà effettuare operazioni pericolose come cancellare file essenziali per il sistema operativo. [[BR]] E' buona norma pertanto avere almeno due utenti sulla macchina di cui uno root ed un altro a scelta con privilegi non amministrativi e quest'ultimo sarà quello che verrà utilizzato per svolgere qualsiasi cosa col computer. [[BR]] Qualora occorresse eseguire programmi con privilegi di root, basta dare da shell {{{ |
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BR||<tablebgcolor="red" tablewidth="100%" tablestyle="margin: 0pt; font-size: 18px; text-align: center;"style="padding: 0.5em;">ATTENZIONE: Questa è una pagina di prove, le seguenti informazioni possono essere inesatte, si sconsiglia la visione ||
BRBR||<tablebgcolor="#f1f1ed" tablewidth="40%" tablestyle="margin: 0pt 0pt 1em 1em; float: right; font-size: 0.9em;"style="padding: 0.5em;">IndiceBR TableOfContents(1) ||
Wiki di prova di Saurus
Le seguenti guide sono in formato "beta" ossia ancora in attesa di approvazione (e non è detto che siano approvate)! Il loro contenuto è utilizzabile a rischio e pericolo dell'utente e per questo non mi assumo responsabilità alcuna ;-)BR Saluti, ["Saurus"]
fstab (File System Table)
Nei sistemi di tipo GNU/Linux fstab non è altro che un file di configurazione sito all'interno della directory /etc/ ed il cui proprietario è l'utente [:Sudo:root].
Il fstab indica al sistema i dispositivi che devono essere montati durante l'avvio con le rispettive opzioni.
Per visualizzare il proprio fstab andare da shell e dare
cat /etc/fstab
ottenendo una cosa simile:
# /etc/fstab: static file system information. # # <file system> <mount point> <type> <options> <dump> <pass> proc /proc proc defaults 0 0 # /dev/hda4 UUID=0aa86c61-0df9-4f1a-8b0b-34abbee6b769 / ext3 nouser,defaults,errors=remount-ro,atime,auto,rw,dev,exec,suid 0 0 # /dev/hda3 UUID=98E0-6D24 /media/dati vfat defaults,utf8,umask=007,uid=0,gid=46,auto,rw,nouser 0 0 # /dev/hda1 UUID=12102C02102CEB83 /media/windows ntfs silent,umask=0,locale=it_IT.utf8 0 0 # /dev/hda2 UUID=cee15eca-5b2e-48ad-9735-eae5ac14bc90 none swap sw 0 0 /dev/hdc /media/cdrom0 udf,iso9660 user,atime,noauto,rw,dev,exec,suid 0 0
Si noti che ogni linea è composta da sei campi:
<file system> indica il dispositivo che contiene un file system (tra cui anche il file system virtuale proc che permette di riassumere le info generali del sistema)
<mount point> indica la directory, o mount point, in cui sarà possibile accedere al contenuto dei dispositivi (da notare che per la swap non è richiesto il mount point)
<type> indica il tipo di file system (i file system supportati si possono vedere da shell attraverso man fstab)
<options> indica le opzioni che regolano l'accesso al dispositivo (le opzioni si possono vedere da shell attraverso man mount)
<dump> indica se il dispositivo deve essere usato dal comando dump per farne dei backup (0 disattivato, 1 attivato)
<pass> indica se il dispositivo deve essere controllato dal comando fsck, nell'ordine da 1 in poi (0 disattivato)
UUID
UUID "Universally Unique Identifier" è utilizzato nel settore del software, tradotto in lingua italiana non è altro che "Identificatore Univoco Universale". Si tratta di un prodotto standardizzato dall'Open Software Foundation (OSF) come parte del sistema DCE. Un UUID è essenzialmente un numero di 16-byte (128-bit).
Nella relativa forma esadecimale un UUID può assomigliare a questo: 0aa86c61-0df9-4f1a-8c0b-34abbee6b769
Il numero possibile degli UUID è 2128 = 25616 = circa 3.4 x 1038. Ciò significa che 1 trilione di UUID devono essere generati ogni nanosecondo affinché tra 10 miliardi di anni si esaurisca il numero di UUID.
Diverse sono le sue applicazioni nel mondo digitale... BR
UUID e fstab
Quella che la maggior parte di utenti conosce tra cui anche i più inesperti, è l'applicazione dell'UUID nell'identificazione dei dischi locali! Infatti i moderni /etc/fstab si basano sulla versatilità dell'UUID
Un esempio di riga di ["fstab"]:
# /etc/fstab: static file system information. # # <file system> <mount point> <type> <options> <dump> <pass> # /dev/sda1 UUID=98E0-6D24 /media/dati vfat defaults,utf8,umask=007,uid=0,gid=46,auto,rw,nouser 0 0
possiamo notare che viene utilizzato UUID=98E0-6D24 al posto di /dev/sda1...
Come sappiamo viene dato ai dischi un ordine crescente dell'ordine /dev/sdax tale che x vada da 1 in poi in ordine crescente. E' chiaro che se viene scollegato un disco, esso magari non sarà più /dev/sda1, ma sarà un generico /dev/sdax a seconda di quanti siano i dischi (unità removibili incluse) montati prima di esso. Ovviamente ["fstab"], non sarà in grado di capire cosa sia successo, e l'UUID serve proprio ad ovviare a questo problema, in quanto il disco smontato e rimontato dopo gli altri, ha sempre univocamente il suo ID e ["fstab"] lo "riconoscerà" ogni volta senza poter sbagliare.BR Per visualizzare l'UUID di un vostro disco digitare in un terminale il seguente comando:
sudo vol_id -u /dev/xxxx
- dove al posto di
xxxx
- bisogna mettere il vostro disco ossia sda1 o hda3 ecc.
UtenteRoot
Nei sistemi operativi di tipo Unix si indica con root l'utente dotato di massimi privilegi, ossia l'amministratore di sistema, detto anche super utente o superuser. BR L'account root su sistemi Unix è paragonabile a quello di administrator su sistemi Windows NT/XP/Vista. BR L'utente root può fare tutto ciò che si desidera sul sistema: questo che apparentemente sembra essere un vantaggio, in realtà in parte è uno svantaggio. È di fatto ritenuto pericoloso compiere le normali sessioni di lavoro come ad esmpio lanciare X in qualità di root. Infatti un qualsiasi programma lanciato in esecuzione da root ha potenzialmente la possibilità di effettuare qualunque operazione sulla macchina sulla quale viene eseguito. Se lo stesso programma viene lanciato in esecuzione da un utente con privilegi non amministrativi, non potrà effettuare operazioni pericolose come cancellare file essenziali per il sistema operativo. BR E' buona norma pertanto avere almeno due utenti sulla macchina di cui uno root ed un altro a scelta con privilegi non amministrativi e quest'ultimo sarà quello che verrà utilizzato per svolgere qualsiasi cosa col computer. BR Qualora occorresse eseguire programmi con privilegi di root, basta dare da shell
sudo [applicazione]
ed inserire la password di root richiesta. Tuttavia quando è necessario avviare da terminale un'applicazione grafica usando i privilegi di root, bisogna usare il comando:BR per Gnome
gksudo [applicazione]
o per KDE:
kdesu [applicazione]
È sconsigliato usare sudo per avviare un'applicazione grafica, in quanto sudo non imposterà le variabili d'ambiente correttamente, in modo particolare in KDE.