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Versione 12 del 16/12/2006 19.22.14

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BR

A cosa serve la shell

Le definizioni shell, terminale, linea di comando indicano tutti e tre un dispositivo ad interfaccia testuale che può servire a svolgere gran parte delle mansioni in un sistema operativo. Muoversi attraverso il file system per creare/cancellare/rinominare file, scaricare/installare/disinstallare programmi, settare l'hardware, creare script e molte altre cose.BR Tante delle azioni sopra elencate, come noto alla maggior parte degli utenti, possono essere svolte tramite programmi ad interfaccia grafica. La shell può essere utile qualora sussistano dei malfunzionamenti di tali programmi, oppure non esistano programmi ad interfaccia grafica per certe mansioni o semplicemente perché l'utente ritiene comodo usarla.

Come funziona la shell

Cerchiamo di capire come funziona la shell prendendo ad esempio un utente che durante l'installazione, fra le varie cose ha impostato:BR nome utente: pippoBR nome computer: miopcBR Questo utente all'interno della directory home avrà un'altra directory con il suo stesso nome, cioè pippo (percorso: /home/pippo). Questa cartella è anche nota come home-utente. Per avere un quadro completo del file system, potete accedervi dai menù Risorse -> Computer, cliccando sull'icona File system o selezionando File system dalla barra laterale di sinistra.

Nella shell la home-utente viene generalmente indicata con questo simbolo ~ chiamato “tilde”. Per ottenerlo occorre digitare i tasti [AltGr]+[ì].

Aprendo un terminale (Applicazioni -> Accessori -> Terminale) quello che vedrà il nostro utente pippo, sarà questo:BR

pippo@miopc:~$

Questo messaggio ci dice che l'utente pippo, all'interno del computer miopc, si trova attualmente nella sua home-utente, cioè pippo, cioè ~.BR Il simbolo $ rappresenta la modalità "utente". Esiste anche una modalità amministratore (comando: sudo su) caratterizzata dal simbolo #, che però in Ubuntu capita di vedere di rado. Si veda a tal proposito la pagina [http://wiki.ubuntu-it.org/Sudo Sudo].

Per avere conferma di essere nella cartella pippo, il nostro nuovo utente può dare il comando pwd, che serve a visualizzare il percorso attuale in cui si trova la shell. Quindi pippo digiterà pwd:BR

pippo@miopc:~$ pwd

dopo aver dato l'invio (ovviamente va sempre dato l'invio per far partire un comando) otterrà:BR

/home/pippo

Se invece darà il comando “ls”, otterrà la lista dei file presenti nella cartella pippo.BR Il nostro utente può muoversi attraverso il file sistem con la shell usando il comando cd. Supponiamo voglia spostarsi nella cartella doc (percorso: /usr/share/doc). Dovrà dare il comando cd /usr/share/docBR

pippo@miopc:~$ cd /usr/share/doc

ed otterràBR

pippo@miopc:/usr/share/doc$

Si noti che ora alla sinistra del simbolo $, ci viene indicata la nostra nuova posizione nella cartella doc.

Abbiamo quindi capito che con la shell ci possiamo spostare “a spasso” per il file system e al suo interno sarà possibile eseguire i comandi di cui abbiamo bisogno.BR Sulla guida ComandiBase potrete familiarizzare con i comandi basilari. Questa guida procede ora con alcuni esempi pratici e relativi suggerimenti sull'uso della shell.

Esempi & Suggerimenti

AUTOCOMPLETAMENTO

Per evitare di digitare ogni singola lettera scrivendo per es. /home/home-utente/Desktop, si può usare il tasto [TAB] quello con le due frecce alla sinistra del tasto della lettera “Q”. Digitando /h e cliccando sul tasto [TAB], la stringa si autocomleta in /home/, ripetendo /home/h + [TAB] = /home/home-utente/ e così via fino ad ottenre /home/home-utente/Desktop.

PERCORSI

Per agire sui file (creare, rimuovere, spostare, copiare, ecc.) occorre indicare il percorso delle cartelle, oppure spostarsi all'interno della directory in cui si trova il file. Per esempio supponiamo con il comando rm di voler rimuovere il file canzone.ogg che si trova in /home/home-utente/Desktop. Si può dare subito il comando con il percorsoBR

rm /home/home-utente/Desktop/canzone.ogg

oppure prima ci possiamo spostare nella directory DesktopBR

cd /home/home-utente/Desktop

e poi dare il comandoBR

rm canzone.ogg 

-COMANDO SENZA PERCORSO: Dalla shell certi comandi si possono lanciare indipendentemente dalla directory in cui ci troviamo. Un esempio puo essere l'installazione di programmi tramite apt-get:BR

sudo apt-get install nome_programma

SPAZI

È importante rispettare gli spazi nelle linee di comando.BR Nel caso precedente, usando rm /home/home-utente/Desktop/canzone.ogg è stata rispettata questa forma:BR comando (spazio) percorso file.BR Ci vorrà più attenzione se aumentano gli input. Per esempio supponiamo di avere un file chiamato canzone.ogg nel Desktop e di volerne creare una copia con il nome song.ogg in una sotto-cartella del Desktop chiamata archivio_musica. Usando il comando cp si ha:BR

cp /home/home-utente/Desktop/canzone.ogg /home/home-utente/Desktop/archivio_musica/song.ogg

Comando (spazio) percorso file (spazio) percorso file copiato con nuovo nome.BR Se non si rispettano gli spazi il comando non va a buon fine.

Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,left) É consigliabile scrivere i nomi di file e cartelle privi di spazi. Per esempio se una directory è nominata cartella miei documenti la shell può avere problemi a riconoscerla. Supponiamo di spostarci al suo interno con il comando cd: cd  cartella senza nome non viene riconosciuto, mentre viene riconosciuto cd cartella\ senza\ nome/. Questa formattazione può essere raggiunta anche usando il tasto TAB. Quindi conviene dare dei nomi del tipo cartella_miei_documenti o cartella-miei-documenti.BR È bene evitare il punto “.” , dal momento che in genere contraddistingue un formato tipo foto.jpg, canzone.ogg, ecc. Evitando di usarlo si possono evitare possibili equivoci.BR Il punto viene inoltre usato per indicare un file nascosto se posizionato davanti al nome (per esempio .file_nascosto).

IMMISSIONE PASSWORD

La password viene richiesta quando si può agire solo con i permessi dell'amministratore, tipo spostarsi in directory riservate o per modificare file di sistema.BR Supponiamo di voler modificare con l'editor di testo gedit il file sources.list appartenente alla directory etc (percorso: /etc/sources.list). Per farlo occorre usare il comando sudo che viene sempre anteposto a tutti gli altri comandi.BR

sudo gedit /etc/sources.list

dopo l'invio verrà richiesta la passwordBR

Password:

Quando verrà immessa la password, per motivi di sicurezza, non appariranno i caratteristici asterischi (****), bensì il campo rimarrà vuoto. Non preoccupatevi, digitate la password e date l'invio.BR Per alcuni minuti la password rimane attiva, quindi se bisogna riusare sudo, non ci sarà bisogno di ridigitarla. Se vogliamo interrompere il suo effetto basterà digitareBR

sudo -k

ERRORI

In caso di errori la shell ci avvertirà con dei messaggi. Al contrario, quando il comando è andato a buon fine, non avremo nessuna segnalazione.BR Torniamo all'utente pippo che vuole creare la cartella musica sul desktop con il comando mkdir.BR

pippo@miopc:~$ mkdir /home/pippo/Desktop/musica

dopo aver dato l'invio otterràBR

pippo@miopc:~$

A volte questo può spiazzare un utente alle prime armi che magari si aspetterebbe un segnale di conferma dell'avvenuta creazione della directory musica. Andando a controllare sul Desktop, pippo trovera la sua nuova cartella.


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