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Differenze tra le versioni 31 e 77 (in 46 versioni)
Versione 31 del 23/12/2006 14.58.28
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Commento: italianizzato il nome
Versione 77 del 14/03/2011 12.54.44
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Autore: localhost
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## page was renamed from CommandlineHowto
#LANGUAGE it
[[BR]]
||<tablebgcolor="#f1f1ed" tablewidth="35%" tablestyle="margin: 0pt 0pt 1em 1em; float: right; font-size: 0.9em;"style="padding: 0.5em;">[[TableOfContents(2)]] ||

= Introduzione =

''Shell'', ''terminale'' e ''linea di comando'', sono termini che indicano in maniera equivalente un dispositivo a interfaccia testuale. Può servire a svolgere gran parte delle mansioni in un sistema operativo: muoversi attraverso il file system per creare, cancellare o rinominare file, scaricare, installare o rimuovere programmi, per configurare l'hardware, per creare script e molte altre cose.

Tante delle azioni sopra elencate, come noto alla maggior parte degli utenti, possono essere svolte tramite programmi a interfaccia grafica. La shell può essere utile qualora sussistano dei malfunzionamenti di tali programmi e si vogliano tracciare eventuali ''bug'', nel caso non esistano programmi a interfaccia grafica o semplicemente perché l'utente ritiene comodo usarla.

Il seguente tutorial non è una guida dettagliata sull'uso dei comandi, vuole solo introdurre gli utenti alle prime armi alla linea di comando e ad alcuni aspetti del file system. Per approfondire l'uso dei singoli comandi si rimanda alla pagina [:ComandiBase] e alle singole pagine presenti nel wiki di Ubuntu.

= Come funziona la shell =

[[Anchor(aprire)]]
== Aprire un terminale ==

Per aprire un terminale:

 * con Ubuntu dalla versione '''6.04''' e successive:
  * '''''Applicazioni -> Accessori -> Terminale'''''

 * con le versioni di Ubuntu __precedenti__ alla '''6.04''':
  * '''''Applicazioni -> Strumenti di sistema -> Terminale'''''

##aggiungere Kubuntu e Xubuntu
 
== Home utente e file system ==

Per capire come funziona la shell si prenda come modello un utente che durante l'installazione, fra le varie cose, abbia impostato:
 * nome utente: '''mario'''
 * nome del computer: '''mario-desktop'''

Questo utente, all'interno della directory {{{home}}}, avrà un'altra directory con il suo stesso nome, cioè {{{mario}}} il cui percorso sarà {{{/home/mario}}}. Può accedervi dal menù '''''Risorse -> Cartella Home'''''. Questa cartella, nota anche come '''home utente''', riveste una grande importanza all'interno del sistema, dato che al suo interno, sotto forma di file nascosti (file con un punto davanti al nome), sono memorizzate tutte le configurazioni dell'utente.

[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,left)]] [[BR]] Per visualizzare file nascosti, scegliere '''''Visualizza -> Mostra file nascosti'''''. [[BR]] [[BR]]

Per esempio, nella directory {{{.mozilla}}} sono memorizzati i dati riguardanti il browser '''Firefox''': segnalibri, estensioni, impostazioni menù, ecc.; nel caso sia installato il programma di posta '''Thunderbird''', in {{{.mozilla-thunderbird}}} saranno archiviate le email, gli indirizzi di posta ecc.; e così via per qualsiasi programma installato.

Vediamo ora più dettagliatamente dove si colloca la '''home utente''' all'interno del file system con l'aiuto di alcune immagini.
  
=== File system ===

attachment:file_system70.png

Vi si può accedere scegliendo '''''Risorse -> Computer''''', facendo clic sull'icona '''File system''' o selezionando '''File system''' dalla barra laterale sinistra. Il file system, inteso come la directory che contiene tutte le altre, è rappresentato dal simbolo «'''/'''», chiamato anche "radice" (root), da non confondere con la directory {{{root}}}. Si possono trovare maggiori informazioni sul significato delle singole directory nelle pagine [http://help.ubuntu-it.org/6.06/ubuntu/desktopguide/it/linux-basics.html Fondamenti di Linux] e [:PartizioniUbuntu].

La directory che prenderemo ora in esame è quella evidenziata nella figura: la directory `home`.

=== home ===

attachment:home70.png

È la directory che contiene tutte le eventuali '''home utente''' presenti nel sistema. Attualmente in figura è possibile vedere solo la home dell'utente '''mario''', in seguito potranno essere aggiunti altri utenti con loro le relative cartelle.

=== home utente ===

attachment:home_utente70.png

E in fine la '''home utente''' in parte già descritta. Come vedete, nella directory `mario` sono presenti alcuni file, certi memorizzati dallo stesso '''mario''' altri già presenti dalla prima installazione come la directory `Desktop` che ovviamente andrà a contenere tutti i file, cartelle e icone di avvio presenti sulla scrivania.
  
== La shell ==

Un'ultima osservazione prima di addentrarci nei dettagli: nella shell, la '''home utente''' viene generalmente indicata con il simbolo '''~''', chiamato «tilde». Per ottenerlo, occorre premere i tasti '''Alt``Gr+ì'''.

[#aprire Aprendo un terminale] l'utente '''mario''' visualizzerà:

attachment:shell.png

Questo messaggio dice che:
 * l'utente '''mario''', all'interno del computer '''mario-desktop''', si trova attualmente nella propria '''home utente''', cioè '''{{{mario}}}''', cioè '''~'''.[[BR]]
[[BR]]
Il simbolo «'''$'''» rappresenta la modalità "utente". Esiste anche una modalità "amministratore" (comando: {{{sudo su}}}) caratterizzata dal simbolo «'''#'''», che però in Ubuntu capita di vedere di rado. Si veda a tal proposito la pagina [http://wiki.ubuntu-it.org/Sudo Sudo].

Per avere la conferma di essere nella cartella {{{mario}}}, è utile eseguire il comando «'''pwd'''», che serve a visualizzare il percorso attuale in cui si trova la shell. Quindi digitando: {{{
pwd
}}} e premendo '''Invio''' (ovviamente va sempre dato l'invio per far partire un comando) si otterrà:

attachment:shell_pwd.png

Se invece darà il comando «'''ls'''», otterrà l'elenco dei file presenti nella cartella {{{mario}}} (il comando «'''ls -a'''» elenca anche i file nascosti): {{{
Desktop documenti Examples foto lettera.odt scheda.ods
}}}

Il nostro utente può muoversi attraverso il file system con la shell usando il comando '''cd'''. Supponiamo voglia spostarsi nella cartella {{{doc}}} (percorso: {{{/usr/share/doc}}}). Dovrà dare il comando {{{cd /usr/share/doc}}}: {{{
mario@mario-desktop:~$ cd /usr/share/doc
}}} ed otterrà: {{{
mario@mario-desktop:/usr/share/doc$
}}}
Si noti che ora, alla sinistra del simbolo «'''$'''», viene indicata la nuova posizione nella cartella {{{doc}}}.

Abbiamo quindi capito che con la shell possiamo andare "a spasso" per il file system e al suo interno sarà possibile eseguire i comandi di cui abbiamo bisogno. Consultando la guida [:ComandiBase] potrete familiarizzare con i comandi basilari.

Questa guida procede ora con alcuni esempi pratici e relativi suggerimenti sull'uso della shell. Più che altro si vuole mettere in guardia l'utente da possibili errori. Per fare questo continuiamo ad avvalerci della preziosa collaborazione dell'utente '''mario''' e del suo file system.

= Esempi e suggerimenti =

== Autocompletamento ==

Per evitare di digitare ogni singola lettera scrivendo per es. '''/home/mario/Desktop''', si può usare il tasto '''Tab''', quello con le due frecce alla sinistra del tasto «'''Q'''». Digitando '''/h''' e premendo il tasto '''Tab''', la stringa si auto completa in '''/home/'''.

Aggiungendo la «'''m'''»: '''/home/m''' + '''Tab''' si avrà '''/home/mario/''' e così via fino ad ottenere '''/home/mario/Desktop'''.

Il completamento potrebbe non funzionare nel caso di directory, file o comandi con la prima parte del nome coincidente. Occorrerà quindi aggiungere caratteri finché sarà possibile completare il nome. In tal caso potrà essere utile premere due volte il tasto '''Tab''' in successione: verrà visualizzato l'elenco dei file aventi nomi parzialmente coincidenti.

[[Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,left)]] [[BR]] '''Attenzione: nella shell le lettere minuscole sono "diverse" dalle lettere maiuscole: si dice che è [http://it.wikipedia.org/wiki/Sensibile_alle_maiuscole sensibile alle maiuscole] o case sensitive. Vale per tutto: comandi, file, directory. La digitazione deve necessariamente rispettare le lettere maiuscole e minuscole.'''[[BR]] [[BR]]

== Percorsi ==

Per agire sui file (creare, rimuovere, spostare, copiare, ecc.) occorre indicare il percorso delle directory oppure spostarsi all'interno della directory in cui si trova il file interessato. Supponiamo di voler rimuovere, attraverso il comando «'''rm'''», il file {{{canzone.ogg}}} che si trova in {{{/home/mario/Desktop}}}. Si può dare subito il comando con il percorso: {{{
rm /home/mario/Desktop/canzone.ogg
}}}
oppure prima ci possiamo spostare nella directory {{{Desktop}}}: {{{
cd /home/mario/Desktop
}}} e poi dare il comando: {{{
rm canzone.ogg
}}}

Comando senza percorso: Dalla shell, certi comandi si possono eseguire indipendentemente dalla directory in cui ci si trova. Un esempio può essere l'installazione di programmi tramite [:AptGetHowTo:apt-get]: {{{
sudo apt-get install nome_programma
}}}

== Spazi ==

È importante rispettare gli spazi all'interno di comando.

Nel caso precedente, usando: {{{
rm /home/mario/Desktop/canzone.ogg
}}} è stata rispettata questa forma: {{{
comando [spazio] percorso_file
}}}

Ci vorrà più attenzione se aumentano gli input. Per esempio, supponiamo di avere il file {{{canzone.ogg}}} nel ''Desktop'' (percorso {{{/home/mario/Desktop/canzone.ogg}}}) e di volerne creare una copia con il nome {{{song.ogg}}} in una cartella del ''Desktop'' chiamata {{{archivio_musica}}} (percorso: {{{/home/mario/Desktop/archivio_musica/song.ogg}}}). Usando il comando '''cp''' si ha: {{{
cp /home/mario/Desktop/canzone.ogg /home/mario/Desktop/archivio_musica/song.ogg
}}}
È stata rispettata la forma: {{{
comando [spazio] percorso_file [spazio] percorso_file_copiato_con_nuovo_nome
}}}

Se non si rispettano gli spazi il comando non va a buon fine!

== Nominare file e directory ==

'''È consigliabile nominare file e cartelle evitando spazi all'interno del nome.'''

La shell può avere problemi a riconoscere una directory con un nome {{{cartella miei documenti}}}. Il comando: {{{
cd cartella miei documenti
}}} non viene riconosciuto. Verrebbe riconosciuto se riformulato con questa formattazione: {{{
cd cartella\ miei\ documenti/
}}} ottenibile usando il tasto '''Tab'''. Quindi conviene dare dei nomi del tipo {{{cartella_miei_documenti}}} o {{{cartella-miei-documenti}}}.

'''È bene usare con parsimonia il punto «.»'''

Essendo usato per contraddistinguere un formato tipo {{{foto.jpg}}}, {{{canzone.ogg}}}, ecc., evitando di usarlo si possono evitare possibili equivoci. Il punto anteposto al nome, come già visto, viene usato per indicare un file nascosto (per esempio {{{.file_nascosto}}}).

== Immissione della password ==

La password viene richiesta quando dobbiamo agire con i privilegi dell'amministratore. In questo modo si ha la possibilità di accedere a directory non accessibili al singolo utente e modificare eventuali file di sistema.

Supponiamo di voler modificare con l'editor di testo '''[:Nano:nano]''' il file `sources.list` appartenente alla directory `apt` (percorso: `/etc/apt/sources.list`). Per farlo occorre usare il comando '''[:Sudo:sudo]''' che viene sempre anteposto a tutti gli altri comandi: {{{
sudo nano /etc/apt/sources.list
}}} dopo l'invio verrà richiesta la password: {{{
Password:
}}}

Quando verrà immessa la password, per motivi di sicurezza, non appariranno i caratteristici asterischi (****), bensì il campo rimarrà vuoto. Non preoccupatevi, digitate la password e date l'invio.

Per alcuni minuti la password rimane attiva, quindi se bisogna riusare '''sudo''', non ci sarà bisogno di ridigitarla. Se vogliamo interrompere il suo effetto, basterà digitare: {{{
sudo -k
}}}

== Errori ==

In caso di errori la shell ci avvertirà con dei messaggi. Al contrario, quando il comando è andato a buon fine, non avremo nessuna segnalazione.

Torniamo all'utente '''mario''' che vuole creare la cartella {{{musica}}} sul ''Desktop'' con il comando «'''mkdir'''»: {{{
mario@mario-desktop:~$ mkdir /home/mario/Desktop/musica
}}} dopo aver dato '''Invio''' otterrà: {{{
mario@mario-desktop:~$
}}}

A volte questo può spiazzare un utente alle prime armi che magari si aspetterebbe un segnale di conferma dell'avvenuta creazione della directory {{{musica}}}. Andando a controllare sul ''Desktop'', '''mario''' troverà la sua nuova cartella.

= Considerazioni finali =

Gli esempi mostrati sono volutamente banali. Nella maggior parte dei casi le operazioni citate possono essere svolte con pochi clic del mouse. Lo scopo era quello di prendere confidenza con la shell, partendo da nozioni già conosciute quali: la copia/rimozione di un file, la creazione di una directory, ecc.

Come avrete notato, la linea di comando è molto sfruttata all'interno delle guide. Questo, per il semplice motivo che in questo modo, oltre ad ottenere una guida molto sintetica, c'è il vantaggio di avere comandi che possono rimanere immutati nel tempo. Al contrario, descrivere passaggi in modalità grafica genera guide più lunghe e si crea il rischio di avere una guida presto obsoleta, dal momento che un'interfaccia grafica è soggetta a cambiamenti all'uscita di nuove versioni.

La conoscenza di alcuni concetti base può permettere anche agli utenti tecnicamente meno preparati di riuscire a destreggiarsi nel mondo dei comandi. Non occorre conoscere a memoria tutti i dettagli (se ciò avviene tanto meglio), bastano poche nozioni per porsi davanti a un'eventuale guida comprendendo dove si andrà a parare senza abbandonarsi al mero copia/incolla.

= Ulteriori risorse =

 * [http://help.ubuntu-it.org/6.06/ubuntu/desktopguide/it/linux-basics.html Fondamenti di Linux: presentazione di un sistema GNU/Linux nei suoi aspetti principali]
 * [:ComandiBase:Guida ai comandi fondamentali]
 * [:Sudo:Guida ai comandi per ottenere il privilegio dell'amministratore di sistema]
 * [:PermessiFile:Guida sugli strumenti di modifica dei permessi sui file]
 * [:AptGetHowTo:Guida sull'installazione di programmi tramite apt-get]
 * [:InstallareProgrammiDaSorgenti:Guida alla compilazione del codice sorgente]
 * [:CheckInstall:Guida alternativa all'installazione da sorgente]
#redirect AmministrazioneSistema/RigaDiComando