Dimensione: 6309
Commento: Informazioni
|
Dimensione: 6331
Commento:
|
Le cancellazioni sono segnalate in questo modo. | Le aggiunte sono segnalate in questo modo. |
Linea 129: | Linea 129: |
CategoryProgrammazione CategoryEmulatori | CategoryProgrammazione CategoryEmulatori CategoryDaRevisionare |
BR Indice() Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/index.php/topic,320302.0.html"; rilasci="9.04 9.10")
Introduzione
Questa guida mostra come usare debootstrap per realizzare un ambiente virtuale chroot senza ricorrere all'uso di sistemi di virtualizzazione.
Installazione
È necessario installare i pacchetti [apt://debootstrap debootstrap] e [apt://schroot schroot].
Configurazione di schroot
Prima di proseguire, è necessario assegnare un nome all'ambiente virtuale e creare, con un [:Ufficio/EditorDiTesto:editor di testo], un file di configurazione nella cartella /etc/schroot/chroot.d/. Quello che segue è un esempio:
sudo editor /etc/schroot/chroot.d/lucid_i386.conf
Sostituire la dicitura «lucid_i386» con il nome scelto per il sistema virtuale. |
Inserire nel file di configurazione creato in precedenza tutte le informazioni necessarie al corretto funzionamento dell'ambiente virtuale. Quello che segue è un esempio:
[lucid_i386] description=Ubuntu 10.04 Lucid for i386 location=/srv/chroot/lucid_i386 #personality=linux32 root-users=bob run-setup-scripts=true run-exec-scripts=true type=directory users=alessio,milo,leo
Quello che segue è un elenco che illustra alcune delle opzioni possibili:
location: Indica la cartella contenente il filesystem del sistema virtuale; è consigliato impostare un percorso simile a /srv/chroot/.
personality: Tipo di architettura, da specificare se diversa da quella del sistema ospite.
users: Elenco degli utenti che potranno accedere al sistema virtuale tramite il comando schroot; è consigliato inserire il proprio nome utente.
root-users: Elenco degli utenti che potranno accedere al sistema virtuale tramite il comando schroot e ai quali verranno assegnati i [:AmministrazioneSistema/Sudo:privilegi di amministrazione].
È importante non racchiudere fra virgolette i valori inseriti dopo il carattere «=» e non inserire spazi prima e dopo lo stesso. |
Avviare debootstrap
Il comando debootstrap scaricherà e decomprimerà un sistema Ubuntu di base nella cartella del sottosistema chroot.
Digitare i seguenti comandi in una finestra di terminale:
sudo mkdir -p /srv/chroot/lucid_i386 sudo debootstrap --variant=buildd --arch i386 lucid /srv/chroot/lucid_i386 http://archive.ubuntu.com/ubuntu/
I precedenti comandi sono validi per qualsiasi distribuzione derivata da Debian, é sufficiente sostituire i parametri «lucid», «i386» e l'indirizzo degli archivi con quelli appropriati alla configurazione desiderata. Per esempio, con il seguente comando si può creare un sottosistema chroot di Ubuntu 9.10 «Karmic Koala» per architetture lpia:
sudo debootstrap --arch lpia karmic /srv/chroot/karmic_lpia/ http://archive.ubuntu.com/ubuntu/
Per creare un sottosistema Debian per [:Architettura64Bit:architetture a 64 bit] è possibile utilizzare un comando simile al seguente:
sudo debootstrap --arch amd64 sid /srv/chroot/sid_amd64/ http://ftp.debian.org/debian/
È necessario adattare il file di configurazione al sottosistema installato. |
Verificare il chroot
Il seguente comando visualizza l'elenco dei sottosistemi installati e configurati:
schroot -l
Se nell'elenco è visibile la voce relativa al chroot desiderato, è possibile effettuarvi l'accesso come amministratore digitando il seguente comando in una finestra di terminale:
schroot -c lucid_i386 -u root
Sostituire la dicitura «lucid» con quella adatta alla propria configurazione.
Gestione dei collegamenti fra il sistema ospite e quello virtuale
Per comodità, le cartelle presenti in «/home» vengono montate all'interno del sistema virtuale. Nel caso si desideri una diversa configurazione, è sufficiente aprire il file /etc/schroot/mount-defaults con un [:Ufficio/EditorDiTesto:editor di testo] con i [:AmministrazioneSistema/Sudo:privilegi di amministrazione] e commentare le righe relative alle cartelle degli utenti.
Quello che segue è un esempio:
# mount.defaults: static file system information for chroots. # Note that the mount point will be prefixed by the chroot path # (CHROOT_PATH) # # <file system> <mount point> <type> <options> <dump> <pass> proc /proc proc defaults 0 0 /dev/pts /dev/pts none rw,bind 0 0 tmpfs /dev/shm tmpfs defaults 0 0 #/home /home none rw,bind 0 0 /tmp /tmp none rw,bind 0 0
Installazione di un sistema di base
Prima di procedere con l'installazione dei pacchetti è necessario accedere al sistema virtuale. Digitare il seguente comando:
schroot -c lucid_i386 -u root
Sostituire la dicitura «lucid» con quella adatta alla propria configurazione.
Per installare i pacchetti di base all'interno di un sistema chroot è sufficiente digitare i seguenti comandi:
apt-get install ubuntu-minimal
Se si desidera installare il supporto per la lingua italiana è sufficiente digitare i seguenti comandi:
dpkg-reconfigure locales apt-get install language-pack-it locale-gen it.UTF-8
Ulteriori risorse
[https://help.ubuntu.com/community/DebootstrapChroot Documento originale]
- [wiki:Ubuntu/DebootstrapChroot Guida del wiki internazionale]
[http://www.ubuntuforums.org/showthread.php?t=24575 HOWTO: 32-Bit Chroot on 64-Bit Installs]
CategoryProgrammazione CategoryEmulatori CategoryDaRevisionare