Introduzione
Cvs, ovvero Concurrent (o Current) Version System, è un sistema di controllo di revisione (o di versione) il cui scopo è quello di gestire più versioni (o appunto revisioni) del medesimo codice sorgente agendo direttamente sul tree remoto. I cambiamenti effettuati sul codice sorgente vengono automaticamente registrati con un autoincremento di un dato valore numerico o alfanumerico che indica univocamente la revisione.
Caratteristiche
Il punto di forza di questa tecnologia è il poter tenere sotto controllo qualsiasi cambiamento effettuato dagli sviluppatori, avendo la possibilità di tornare a revisioni precedenti nel caso di errori o manomissioni volontarie al codice sorgente.
Indubbia è anche la possibilità di collaborazione estesa che grazie a questo sistema diviene semplice: un gruppo di persone può infatti lavorare liberamente allo stesso codice sorgente modificando il tree remoto ed aggiornando la propria copia locale in relazione a modifiche di altri sviluppatori.
Installazione del client
Per utilizzare cvs su piattaforma Linux si utilizza cvs, il client opensource. In Ubuntu esso si trova nei repository ed è installabile con il seguente comando:
sudo apt-get install cvs
Cvsroot
Cvsroot è una variabile molto importante per il lavoro mediante cvs. La corretta impostazione permette di operare sul repository scelto senza dover ripetere ogni volta la sua locazione e la procedura del login. Ovviamente questo si adatta a chi ha a che fare specialmente con un solo repository cvs.
Il modo più semplice per impostare questa variabile è:
CVSROOT=:pserver:nomeutente@dominio.it:/percorso/al/cvs
pserver è il metodo di connessione/autenticazione e sta per password authenticated server
nomeutente è il nome utente per un dato dominio. Nel caso di un semplice checkout, può anche essere anonimo: fornire anonymous come stringa.
dominio.it è il dominio, completo di eventuale sottodominio, cui collegarsi (molto spesso è del tipo cvs.dominio.it)
/percorso/al/cvs è il path assoluto alla directory contenente il tree cvs da modificare/prelevare.
Una volta impostata è necessario esportarla:
export CVSROOT
Così che possa essere usata dal programma. Per controllare che tutto sia andato a buon fine, eseguire:
echo $CVSROOT
Controllare che l'output sia quello inserito in precedenza.
Checkout
L'operazione più semplice e comune per la maggioranza degli utenti è quella di checkout, ovvero di copia del tree remoto di un programma in una directory locale. Il comando da passare al programma è co e la sintassi è la seguente:
cvs -d :pserver:nomeutente@dominio.it:/percorso/al/cvs co cartella
-d indica la necessità di specificare un dominio di lavoro;
:pserver: nomeutente_dominio.it :/percorso/al/cvs indica il dominio, il metodo di autenticazione e la directory di lavoro;
co è il comando da eseguire, ovvero il checkout;
directory è il nome della directory locale in cui sarà salvato il tree.
oppure avendo già impostato correttamente la variabile Cvsroot:
cvs co directory
Creare un repository
Per creare un nuovo tree sia remoto che locale il comando utilizzato è sempre import. La sintassi generale di utilizzo è:
cvs -d :pserver:nomeutente@dominio.it:/percorso/al/cvs import -m "primo import in CVS" nomeprogetto vendortag releasetag
-d indica la specificazione di un dominio di lavoro
:pserver: nomeutente_dominio.it :/percorso/al/cvs indica il dominio, il metodo di autenticazione e la directory di lavoro;
import è il comando utilizzato;
-m "primo import in CVS" specifica un piccolo commento da associare alla creazione;
nomeprogetto è il nome del tree. Non necessariamente deve corrispondere alla directory di lavoro (anche se in molti casi si preferisce così);
vendortag releasetag sono due parametri avanzati la cui configurazione va oltre gli scopi di questa guida. I parametri predefiniti sono: jrandom start.
Per maggiori informazioni sull'amministrazione avanzata di CVS consultare questa pagina.
Il comando è complesso e di utilizzo frequente su tree remoti: è pertanto conveniente usare la variabile Cvsroot per semplificare la sintassi. Nel caso di utilizzo di cvsroot il comando diviene:
cvs import -m "initial import into CVS" myproj vendortag releasetag
Perché questo comando dia i risultati aspettati è necessario eseguirlo dopo aver navigato mediante terminale all'interno della cartella contenente i file del progetto. Ad esempio volendo importare dei file presenti nella directory cvs del proprio Desktop il comando da eseguire prima di cvs import è:
cd Desktop/cvs
Altre Operazioni
Per l'esplicazione dei seguenti comandi si fa riferimento ad un sistema in cui sia già stata configurata la variabile Cvsroot. In caso contrario, in ogni comando aggiungere:
-d :pserver:nomeutente@dominio.it:/percorso/al/cvs
Aggiungere file o directory
Per aggiungere un file o una cartella (automaticamente in modo ricorsivo, indi comprendente tutti i file e le sottodirectory al suo interno) al tree si utilizza il comando add con la sintassi:
cvs add file cvs add cartella
Rimuovere file o directory
Per rimuovere un file o una directory (anche in questo caso ricorsivamente) si usa il comando rm:
cvs rm file cvs rm cartella
Alcune limitazioni di cvs
Purtroppo il metodo cvs ha alcune limitazioni in operazioni di utilizzo comune ed è per questo che spesso, al suo posto, si preferisce usare SVN.
Non è possibile copiare file o directory oppure muovere file o directory direttamente da cvs;
Non è ancora supportato il mero listing dei file senza checkout;
Queste operazioni devono essere fatte con altri strumenti ad esempio ssh, pregiudicando così la loro registrazione nelle modifiche effettuate al tree e conseguente aggiornamento di versione;
Il login deve essere sempre effettuato mediante il parametro user[at]dominio e non può essere lasciato al server il compito di richiedere username e password come accade in SVN.