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Introduzione
Le tecniche di Port knocking permettono di aumentare considerevolmente la sicurezza di un server che deve garantire alcuni servizi non permanenti attraverso IP pubblici. Se s'inviano dei pacchetti a delle porte prestabilite sulle quali un demone è in ascolto e nel caso la sequenza sia corretta, questi attiverà un comando che potrà eseguire delle regole di [:Sicurezza/Iptables:iptables] che apriranno le porte necessarie alla connessione. Il vantaggio è notevole in quanto il server potrebbe rimanere sempre in stealth e aprire le porte per un determinato servizio solo in caso di necessità.
Preparativi
È necessario che il firewall [:Sicurezza/Iptables: iptables] sia configurato e attivo.
Installazione
Per utilizzare le tecniche di Port knocking è necessario [:AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi:installare] il pacchetto knockd, reperibile dal [:Repository/Componenti:componente] universe dei [:Repository:repository ufficiali].
Configurazione
Per fare in modo che il demone parta all'avvio del computer modificare con un [:Ufficio/EditorDiTesto:editor di testo] e con i [:AmministrazioneSistema/Sudo:privilegi di amministrazione] il file /etc/default/knockd in questo modo:
START_KNOCKD=1
Sempre nel medesimo file /etc/default/knockd modificare con un [:Ufficio/EditorDiTesto:editor di testo] e con i [:AmministrazioneSistema/Sudo:privilegi di amministrazione] impostando su quale interfaccia il demone dovrà rimanere in ascolto:
KNOCKD_OPTS="-i eth0"
Modificare con un [:Ufficio/EditorDiTesto:editor di testo] e con i [:AmministrazioneSistema/Sudo:privilegi di amministrazione] il file /etc/knockd.conf impostandolo come segue:
[options] logfile = /var/log/knockd.log [openSSH] sequence = 7000,8000,9000 seq_timeout = 30 command = /sbin/iptables -A INPUT -s %IP% -p tcp --dport 22 -j ACCEPT tcpflags = syn [closeSSH] sequence = 9000,8000,7000 seq_timeout = 30 command = /sbin/iptables -D INPUT -s %IP% -p tcp --dport 22 -j ACCEPT tcpflags = syn
Come si potrà notare è estremamente semplice ed efficace. Quando il demone riconosce la giusta sequenza della sezione [openSSH], effettuata entro 30 secondi, eseguirà il "command" realtivo, che in questo caso lancerà una regola di iptables che aprirà la porta SSH filtrando l'ip di chi ha "bussato" correttamente. Quando il client uscirà dalla sessione, effettuando la seconda sequenza [closeSSH] la regola verrà cancellata.
Client
In realtà potrebbe essere sufficiente telnet o netcat ma sono comodi i client che si trovano sul sito di zeroflux (vedere sezione riferimenti)
Note
Si consiglia vivamente di non mantenere le porte di default. Queste possono essere a scelta tra 0 e 65535, preferibilmente non usare porte occupate. La sequenza può essere di numero superiore ai tre dell'esempio e si possono usare porte UDP e TCP. Si può configurare anche una chiusura a tempo delle porte, per questi ed altri parametri controllare il wiki che si trova nei riferimenti. La sezione "command" non è detto debba essere un comando iptables, potrebbe essere qualsiasi cosa, p.es.: "init 6", per un riavvio remoto del server, oppure un comando "sh" che lancia uno script complesso. Esistono altre soluzioni alle tecniche di port knocking, vedere la sezione riferimenti.
Ulteriori risorse
Port knocking in perl:
[http://www.portknocking.org/]
Wiki del progetto trattato in questa sede e vari client:
[http://www.zeroflux.org/cgi-bin/cvstrac.cgi/knock/wiki]
The PortKnockO Project
[http://portknocko.berlios.de/]