<> || La newsletter della comunità<
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>[[GruppoPromozione/SocialMedia/Newsletter#Collabora|Collabora anche tu!]] || {{attachment:NewsletterItaliana/Materiale/logo_new_newsletter.png}} || Questo è il numero '''8''' del '''2025''', riferito alla settimana che va da '''lunedì 3 marzo''' a '''domenica 9 marzo'''. Per qualsiasi commento, critica o lode, contattaci attraverso la [[http://liste.ubuntu-it.org/cgi-bin/mailman/listinfo/facciamo-promozione|mailing list]] del [[GruppoPromozione|gruppo promozione]]. ##Aggiungere nella mail: ##Per la versione in linea della newsletter, consultare la [[NewsletterItaliana/2025.008| seguente pagina]]. = Notizie da Ubuntu = == L'ultimo aggiornamento di sicurezza di Ubuntu 24.04 corregge alcune stranezze del touch == ''Ora, parliamoci chiaro: quanti di voi usano davvero Ubuntu su uno schermo touch?'' È vero, non è una scelta comune, ma se siete tra i pochi temerari che usano '''Ubuntu''' su un dispositivo touchscreen, preparatevi a una notizia che vi farà sorridere. Infatti, in questi giorni è in fase di sviluppo per i sistemi '''Ubuntu 24.04 LTS''' e '''24.10''', un importante aggiornamento per il display manager [[https://it.wikipedia.org/wiki/Mutter_(software) | Mutter]], portando con sé un paio di correzioni per il touchscreen che potrebbero trasformare il modo con cui si interagisce con il proprio dispositivo. Il pezzo forte di questo aggiornamento è finalmente la sistemazione della gesture del tocco durante il trascinamento e del rilascio (bug [[https://launchpad.net/bugs/1966635| #1966635]], segnatevelo). E non è l’unico regalo: c’è anche una soluzione per un altro fastidioso bug, quel momento in cui le app GNOME decidono di ignorare mouse e tocco dopo un input iniziale, costringendo a tirar fuori la tastiera solo per chiudere una finestra. Bene, un backport ora risolve i crash (bug [[https://launchpad.net/bugs/2090824 | #2090824]]) e restituisce la sanità mentale a tutti gli utenti che in questi mesi hanno pensato di far prendere il volo al proprio dispositivo. Non di meno, tra le altre cose, troviamo pure un fix per evitare danni al framebuffer quando si trascina una finestra (bug [[https://launchpad.net/bugs/2080698 | #2080698]]), l’abilitazione dello stato del touchscreen di sincronizzazione con il device mapper (bug [[https://launchpad.net/bugs/2087831 | #2087831]]). Ora, questo aggiornamento è ancora in fase di test nel proposed repository, perché Mutter è una bestia complessa, fatta di tanti pacchetti intrecciati e, '''Canonical''' vuole essere sicura che tutto fili liscio prima di spingerlo come aggiornamento software nelle prossime settimane. Non sarà una rivoluzione, intendiamoci, ma per qualche appassionato del touchscreen là fuori è un toccasana, un promemoria che scegliere una versione LTS significa ricevere non solo stabilità, ma anche questi ritocchi alla qualità quotidiana di utilizzo di Ubuntu, che in un certo senso, fanno la differenza. ''Fonte'': [[https://www.omgubuntu.co.uk/2025/03/ubuntu-24-04-touchscreen-drag-drop-fix | omgubuntu.co.uk]] == Broker Google Authd: autenticati su Ubuntu con il tuo account Google == Oggi è un giorno da segnare sul calendario per tutti gli amanti di Ubuntu, perché '''Canonical''' ha deciso di fare un regalo che sa di futuro: annunciamo con grande entusiasmo l’introduzione del supporto ''Authd'' per [[https://cloud.google.com/security/products/iam?gad_source=1&gclid=Cj0KCQiA-5a9BhCBARIsACwMkJ53ZTZAyltunbcLbiW2vCCTqBIJTf7oeLRourFQLsigMU6-wBvFNjEaAs9uEALw_wcB&gclsrc=aw.ds | Google IAM]], una mossa che spalanca le porte dell’autenticazione cloud a chiunque abbia un account '''Google''', che sia personale o legato a '''Google Workspace''', direttamente sul proprio Ubuntu Desktop o Server 24.04. Sì, avete capito e letto bene: lo [[https://snapcraft.io/authd-google | snap]] di '''Authd per Google''' è già qui, gratuito e pronto a trasformare il modo in cui accedete ai vostri sistemi, senza bisogno di mettere mano al portafoglio o di complicarvi la vita con configurazioni astruse. Ma facciamo un passo indietro e portiamo tutti sulla stessa linea di partenza. Che cos’è questo Authd? A Novembre 2024, '''Canonical''' ha lanciato la disponibilità generale di Authd, un demone di autenticazione che è come un supereroe per Ubuntu, capace di connettersi direttamente ai provider basati su cloud senza passare per le vecchie strade tortuose di soluzioni come FreeIPA o Vault. Il suo debutto ha fatto breccia nel cuore di tante aziende dimostrando di saper centralizzare la gestione delle identità con una semplicità disarmante, riducendo la complessità della manutenzione e tenendo sott’occhio ogni evento di autenticazione. Ora, con l’arrivo di Google IAM, uno dei colossi dell’identità digitale, Canonical allarga il proprio campo da gioco perché non serve essere una mega-azienda con abbonamenti SaaS da capogiro per godersi questa novità, ma anche le piccole realtà e i membri della community possono usare il loro account Google per accedere a Ubuntu. Mentre per configurarlo? Questo sarà un gioco da ragazzi, infatti, basta dare un’occhiata alla [[https://canonical-authd.readthedocs-hosted.com/en/latest/ | documentazione ufficiale]] del prodotto per scoprire come rendere la propria macchina un’estensione del mondo Google, con tanto di supporto sia per gli account personali che per quelli Workspace. Ma '''Canonical''' non si ferma qui, perché oltre al supporto per Google, Authd si arricchisce di funzionalità che sembrano uscite dai desideri più sfrenati della community. Tra questi ci sono: * '''Allowlist''', che vi permette di decidere chi può mettere piede nella vostra macchina, restringendo l’accesso a un elenco di utenti fidati dopo un’autenticazione impeccabile con il provider. * '''Gestione dei privilegi''', un sogno per gli amministratori: con claim personalizzati sul provider, potete assegnare gli utenti a un gruppo Linux (ad esempio sudo), controllando i permessi da remoto senza muovere un dito sul dispositivo – tutto gestito direttamente dal cloud, come per magia. Queste meraviglie non sono altro che una rivoluzione silenziosa che porta '''Ubuntu''' ancora più vicino al cloud, rendendolo accessibile, sicuro e potente per tutti gli utenti, dalle startup agli smanettoni della domenica. ''Fonte'': [[https://ubuntu.com/blog/google-authd-broker-ubuntu-desktop-server | ubuntu.com]] == Ubuntu 20.04 LTS su Azure: come rimanere al sicuro dopo la fine del supporto standard == Le opzioni non sono tante, è vero, ma con l'avvicinarsi della fine del supporto standard per '''Ubuntu 20.04 LTS (Focal Fossa)''', prevista per il 31 maggio 2025, gli utenti di '''Azure''' devono valutare in modo proattivo le proprie opzioni per mantenere la sicurezza e la conformità dei propri sistemi. Ricordiamo, perché male non fa, che dopo questa data, tutte le istanze di Ubuntu 20.04 su Azure non riceveranno più aggiornamenti di sicurezza critici tramite canali standard, il che potrebbe compromettere la conformità e gli standard quali PCI-DSS, SOC 2 o GDPR. Quali sono allora queste opzioni? * Opzione 1: Aggiorna a una versione più recente di Ubuntu LTS. '''Ubuntu 22.04 LTS (Jammy Jellyfish)''' e '''24.04 LTS (Noble Numbat)''' sono attualmente mantenuti con supporto standard da Canonical fino al 2027 la prima e la seconda fino al 2029, rispettivamente. Perciò è possibile effettuare l'aggiornamento tramite una nuova istanza direttamente da [[https://azuremarketplace.microsoft.com/en-us/marketplace/apps/canonical.ubuntu-24_04-lts?tab=Overview | Azure Marketplace]] o dalla CLI. Oppure utilizzando il comando {{{do-release-upgrade}}} per aggiornare direttamente l'installazione esistente. Da tenere presente che non esiste un'opzione di rollback e che i pacchetti provenienti da repository esterni potrebbero richiedere una reinstallazione manuale. * Opzione 2: estendere il supporto con Ubuntu Pro. Se fai affidamento sulla compatibilità di applicazioni specifiche, sulla stabilità dell'hardware o si hanno vincoli aziendali che rendono difficile l'aggiornamento, potrebbe essere preferibile estendere il supporto a Ubuntu Pro. Ciò significa un supporto standard (fino al 2030), offrendo: correzioni di sicurezza per CVE elevati e critici, patch per oltre 25.000 applicazioni open source, aggiornamenti di sicurezza senza riavvii e tanto altro ancora. Si noti inoltre che, prima di procedere con uno dei due metodi di aggiornamento, occorre assicurarsi che le proprie applicazioni e dipendenze siano compatibili con la versione di Ubuntu di destinazione, poiché alcuni pacchetti o configurazioni potrebbero essere cambiati o essere diventati obsoleti. Per saperne di più sulle offerte di Ubuntu Pro, visita il [[https://ubuntu.com/azure/pro | sito ufficiale]] e facci sapere cosa ne pensi! ''Fonte'': [[https://ubuntu.com/blog/ubuntu-2004-lts-security-after-standard-support| ubuntu.com]] == Ubuntu 24.04 risolve i problemi di connessione audio Bluetooth == Se sei un utente di '''Ubuntu 24.04 LTS''' è possibile che ti sia imbattuto in un fastidioso problema di connessione con i propri dispositivi Bluetooth. Però ci sono buone notizie. Perché questa settimana dovrebbe arrivare un nuovo aggiornamento dello stack Bluetooth che promette di mettere fine a mesi di grattacapi o di pacchetti installati che non fanno il loro dovere. Il tutto è partito da una serie di segnalazione avvenute da parte di alcuni utenti della comunità, che lamentavano che i dispositivi audio Bluetooth associati al proprio computer si trasformavano in estranei, rifiutandosi di collaborare anche quando si provava a connetterli manualmente. Un balletto snervante che spesso finisce con la necessità di rimuovere e riassociare tutto. Da capo. Ma chi è il colpevole di tutto questo caos? La risposta, una volta eseguite le opportune indagini, arriva da un bug upstream presente nello stack [[https://www.bluez.org/| Bluez]], anche se curiosamente, non tutti i dispositivi sembrano soffrirne – un po’ come se il problema scegliesse le sue vittime a caso – e gli utenti di Ubuntu 24.10 se la ridono, perché la loro versione di Bluez arriva già con una patch che tiene a bada questo disastro. Ma per i fedelissimi di '''Ubuntu 24.04 LTS''', finalmente è arrivata la pathc e, una volta installata la nuova versione di Bluez (con tutti i suoi pacchetti correlati), i dispositivi che prima giocavano a nascondino dovrebbero riconnettersi senza battere ciglio dopo un riavvio o una ripresa dalla sospensione. Insomma, che tu abbia vissuto questo incubo o che voglia solo assicurarti che il tuo sistema resti performante, il consiglio è uno solo: apri il terminale, fai un controllo degli aggiornamenti, scarica il pacchetto e fai un bel riavvio. E d'ora in avanti tutto funzionerà come deve! ''Fonte'': [[https://www.omgubuntu.co.uk/2025/03/ubuntu-2404-bluetooth-connect-fix | omgubuntu.co.uk]] ---- = Notizie dal Mondo = == Thunderbird 136: nuovo update per il client di posta open source == È un momento elettrizzante per gli amanti del client di posta elettronica '''Thunderbird''', che versione dopo versione sta cambiando marcia, e lo sta facendo con stile. All’inizio di quest’anno ha annunciato il passaggio alle versioni mensili predefinite, una svolta che porta le nuove funzionalità direttamente nelle mani dei nuovi utenti senza farli aspettare e, la versione '''136''' è la prova di questa rivoluzione. Immaginate ora di aprire la vostra posta in una stanza buia, senza più quel bagliore accecante di e-mail bianche come la neve: ora i messaggi si adattano automaticamente alla modalità notte, e c’è persino un pulsante rapido nell’intestazione per accendere o spegnere questa modalità. Ma non è solo una questione di estetica: arriva una nuova impostazione, ovvero un gioiellino che vi permette di decidere una volta per tutte come volete vedere i vostri messaggi, controllando il threading e l’ordine di ordinamento globale – volete i nuovi messaggi in fondo in tutte le cartelle? Ora potete averli, senza impazzire a regolare ogni singola impostazione. Però le novità non si fermano qui: ci sono ritocchi, miglioramenti dell’interfaccia utente e potenziamenti delle prestazioni e correzioni di stupidi malfunzionamenti che hanno fatto perdere la testa a non pochi utenti. Per esempio: avete mai provato a eliminare un allegato da un file {{{.eml}}} salvato e vi siete accorti che non funzionava davvero? Problema risolto. Persino il comando “Salva collegamento come” per i feed RSS torna a funzionare come un orologio svizzero. In questa release l'[[https://www.thunderbird.net/en-US/thunderbird/136.0/releasenotes/ | elenco dei cambiamenti]] è infinito e, ogni fix è un piccolo trionfo per chi usa Thunderbird ogni giorno. E non dimentichiamo la sicurezza: una pioggia di patch di sicurezza tappano alcune falle scoperte dalla comunità e le quali arriveranno anche agli utenti del canale ESR, dimostrando che Mozilla non lascia indietro nessuno. Insomma, '''Thunderbird 136''' non è solo un aggiornamento, è una dichiarazione d’intenti: più veloce, più furbo, più vicino a quello che gli utenti desiderano. Quindi che aspetti? Apri il tuo laptop perché l'aggiornamento è già avvenuto in background mentre leggevi questa newsletter. ''Fonte'': [[https://www.omgubuntu.co.uk/2025/03/thunderbird-136-release-adds-new-appearance-controls | omgubuntu.co.uk]] ---- = Aggiornamenti e statistiche = == Aggiornamenti di sicurezza == Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita [[http://forum.ubuntu-it.org/viewforum.php?f=64|sezione del forum]]. == Bug riportati == ##prendere le statistiche dalla NL internazionale, oppure basta vedere su LP (https://bugs.launchpad.net/ubuntu/) e fare il confronto * Aperti: 142876, '''+37''' rispetto alla scorsa settimana. * Critici: 378, '''+13''' rispetto alla scorsa settimana. * Nuovi: 72792, '''+17''' rispetto alla scorsa settimana. È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la [[Ubuntu:BugSquad|Bug Squad]] ha sempre bisogno di una mano. ---- = Commenti e informazioni = ''"Noi siamo ciò che siamo per merito di ciò che siamo tutti"''<
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