Wiki Ubuntu-it

Indice
Partecipa
FAQ
Wiki Blog
------------------
Ubuntu-it.org
Forum
Chiedi
Chat
Cerca
Planet
  • Pagina non alterabile
  • Informazioni
  • Allegati

La newsletter della comunità

Collabora anche tu!

NewsletterItaliana/Materiale/logo_new_newsletter.png

Questo è il numero 9 del 2023, riferito alla settimana che va da lunedì 6 marzo a domenica 12 marzo. Per qualsiasi commento, critica o lode, contattaci attraverso la mailing list del gruppo promozione.

Notizie da Ubuntu

Arriva il nuovo Tiling Assistant di Ubuntu

A quanto pare gli sviluppatori di Ubuntu stanno lavorando alla riprogettazione del posizionamento delle finestre all'interno del desktop. Secondo alcune fonti, infatti, pare che i prossimi piani riguardino la spedizione dell'estensione GNOME Shell per Ubuntu 23.04 o 23.10, creata da Leleat e nominata Tiling Assistant. Come parte del processo, l'estensione successivamente verrà rinominata come "Ubuntu Tiling Assistant". Come mai si è deciso di operare questo cambio? Si ricordi che nelle versioni recenti di Ubuntu è possibile trascinare la finestra dell'applicazione ai lati dello schermo per farla adattare verticalmente a metà dello spazio disponibile o trascinare una finestra nella parte superiore dello schermo per massimizzarla. Al momento però non è possibile trascinare un'app in un angolo dello schermo per agganciarla al 25%, né trascinare una finestra in alto per agganciarla solo al 50% dello spazio orizzontale disponibile. Tutte queste operazioni e anche tante altre vengono gestite dal Tiling Assistant. In questo caso, il nuovo add-on "...cambia il design di posizionamento in due colonne e due righe, che formano una griglia 2×2 e, se la matematica non è un opinione, con quattro quadranti". Per dirla in altri termini, questa estensione fornisce una moderna e corretta esperienza di posizionamento e affiancamento delle finestre che gli utenti si aspettano. L'estensione fornisce anche nuove opzioni, utilizzabili tramite combinazione di tasti, per assegnare/abilitare l'agganciamento delle finestre all'interno dei quadranti e via dicendo. Per concludere, questo è il momento giusto per apportare questo fondamentale cambiamento al Tiling Assistant, dato che altre distribuzioni implementano già tutte queste opzioni. Giusto per fare un esempio, questa è una caratteristica spesso lodata in Pop! _OS, nel quale con l'ultima versione di KDE Plasma si fornisce un'esperienza di posizionamento delle finestre avanzata e facile da usare per tutti gli utenti. Al momento non vi è ancora nulla di certo, quindi dobbiamo attendere e sperare che venga implementata il prima possibile.

Fonte: omgubuntu.co.uk

Ubuntu Flatpak Remix: ecco a voi la prima versione non ufficiale

È stato rapido e indolore. Infatti, dopo l'annuncio di Canonical che le future versioni di Ubuntu non includeranno il supporto Flatpak per impostazione predefinita, qualcuno si è preso la briga, a dire la verità era anche scontato, di realizzare una versione di Ubuntu non ufficiale, fornita guarda caso del supporto per le app Flatpak, chiamata Ubuntu Flatpak Remix. Questa versione è ancora in fase di sviluppo e si basa su Ubuntu 22.04.2 LTS. Al suo interno, tra le diverse applicazioni chiave preinstallate nel formato Flatpak (anziché come app Snap), troviamo il browser Mozilla Firefox, il client di posta elettronica Mozilla Thunderbird e l'intera suite per ufficio LibreOffice. Mentre, per gli appassionati di videogiochi, è installata una versione recente dello stack grafico Mesa, più precisamente la versione 22.3.5. Tutte queste app sono nelle loro ultime versioni, in particolare, la suite per ufficio LibreOffice 7.5. È installato anche il supporto per il portale Flathub, quindi si potranno installare più applicazioni con due semplici clic. Tuttavia, occorre tenere presente che questa è una versione alpha e che potrebbe presentare bug, quindi non è consigliabile utilizzarla in dispositivi per la produzione.

Fonte: 9to5linux.com


Notizie dalla comunità internazionale

Il sito GNOME Extensions mostra i rispettivi download

Vi siete mai chiesti come fanno gli sviluppatori di GNOME a capire come varia la popolarità delle varie estensioni all'interno dei loro sistemi? Be', la risposta è molto semplice, in quanto si esegue un conteggio dei download fatti dagli utenti delle rispettive estensioni. Quindi, se ora sei interessato a una particolare estensione, come per esempio Dash to Dock, OpenWeather, User Themes, sappi che ognuna di queste (a scanso di equivoci questo discorso vale per tutte le estensioni) ora mostrerà nella propria pagina i conteggi dei download. Per esempio, alcune statistiche veloci al momento della stesura di questo articolo, riportano:

  • Dash to Dock: 6.278.600 download
  • User Themes: 4.568.838 download
  • OpenWeather: 2.278.285 download

  • GSConnect: 1.364.359 download

Se pensate che questi siano numeri alti, in realtà il primato di download non è di "Dash to Dock", ma "Argo" con 13.823.836 download. Per chi non lo sapesse, Argos è una semplice estensione che consente di utilizzare gli script bash per visualizzare le informazioni all'interno della barra superiore di GNOME. Precisazioni a parte, avere a disposizione i conteggi dei download per le estensioni GNOME (senza dover essere lo sviluppatore di quell'estensione) è interessante, però tuttavia ci sono alcune cose da tenere a mente quando si esaminano queste statistiche. In primis, i conteggi dei download sono a vita. Quindi le estensioni di GNOME che esistono da svariati anni (ad esempio, User Themes) hanno avuto più tempo per accumulare download rispetto ai componenti aggiuntivi più recenti (ad esempio, WeatherClock). Ergo, il più delle volte il numero di download non rispecchia la popolarità in quel momento. Altro aspetto riguarda il fatto che i numeri di download non sono univoci e aggiungo: ci mancherebbe altro! Quindi, ogni volta che viene installata un'estensione, questa conta come un download anche se la persona è la stessa. Ultimo, ma non per importanza, questi numeri non contano. Sono interessanti, sono discretamente utili come indicatori di tendenze, ma non influenzano realmente la direzione che sta prendendo il team GNOME. Tutto ciò è un lungo modo di dire: ricorda che si tratta di download, non di conteggi di "utenti attivi".

Fonte: omglinux.com


Notizie dal Mondo

Si avrà mai un unico App Store per gli ambienti Linux ?

Uno dei motivi per cui ci sono così tanti desktop Linux è che c'è un disaccordo infinito di base su ciò che rende il miglior desktop. Ora però immaginate di poter scaricare tutte le applicazioni per i vari desktop environment tramite un unico app store, aldilà dell'ambiente in cui si opera, sarebbe qualcosa di magicamente proficuo per l'intera comunità Linux. Stando alle prime indiscrezioni, pare che i leader in questo settore, cioè la GNOME Foundation e la KDE Foundation, stiano valutando la possibilità di costruire un unico app store basato su Flatpak, in modo da distribuire software agevolmente e permettendo agli utenti di selezionare le applicazioni in maniera del tutto indipendente dal DE utilizzato. Questa idea di sostituire i metodi tradizionali con cui si gestiscono e si distribuiscono le applicazioni non è nuova, ma i tempi sono maturi per poter progettare e sviluppare questo nuovo salto, grazie a Flatpak. Ci si può chiedere a questo punto perché non utilizzare i diretti concorrenti, come Appimage e Snap, e la risposta può ricercarsi nel fatto che Flathub è un servizio indipendente, dato che non vi è nessuna azienda dietro, che permettere agli sviluppatori di applicazioni Linux di fornire le loro applicazioni direttamente agli utenti finali. Un ecosistema sano è essenziale per il successo dei software desktop open-source, quindi gli utenti finali possono fidarsi e controllare i propri dati e le proprie piattaforme di sviluppo nel device che hanno di fronte. Ciò invece non si può dire per Snap, dato che è stato creato dalla società madre di Ubuntu, Canonical. Inoltre, notizia sempre recente riguarda il ban da parte di Canonical, che ha deciso che né Ubuntu né le sue varianti useranno Flatpak di default. Ma niente panico, perché comunque è possibile aggiungere Flatpak a qualsiasi distribuzione, l'unica differenza è che non sarà integrato nel sistema. Chissà se un giorno tutto ciò diventerà realtà!

Fonte: zdnet.com

Rilasciata la versione di LibreOffice 7.4.6

La Document Foundation ha annunciato il rilascio e la disponibilità per tutte le piattaforme supportate della sesta point release della versione stabile della potente suite per l'ufficio, LibreOffice 7.4. Questa versione scende in campo per risolvere l'esattezza di 73 bug, presenti all'interno di tutti i componenti principali della suite per l'ufficio, inclusi Writer, Calc, Impress e Draw. Queste correzioni permettono di aumentare sempre di più la stabilità e la robustezza della suite, garantendo al contempo una migliore interoperabilità con i formati di documenti proprietari della suite MicroSoft Office, come DOCX, XLSX e PPTX. Pertanto, se all'interno del tuo dispositivo utilizzi la versione di LibreOffice 7.4, dovresti prendere in considerazione l'aggiornamento alla versione 7.4.6 il prima possibile e magari dare anche un'occhiata ai dettagli sulle correzioni di questi bug, disponibili per RC1 e RC2. Tuttavia, occorre tenere presente che questa è l'edizione "Community", quindi se hai bisogno di supporto per le distribuzioni aziendali dovresti considerare l'utilizzo della famiglia di applicazioni LibreOffice Enterprise (per maggiori informazioni guarda il numero 2021.005). LibreOffice 7.4.6 è immediatamente disponibile sul sito ufficiale. I requisiti minimi per i sistemi operativi proprietari sono disponibili nella suddetta pagina; mentre per GNU/Linux, si ricorda principalmente come regola generale che è sempre consigliabile installare LibreOffice utilizzando i metodi di installazione raccomandati dalla propria distribuzione, come ad esempio l'uso dell' Ubuntu Software Center per Ubuntu. Gli utenti di LibreOffice, i sostenitori del software libero e i membri della comunità possono supportare The Document Foundation attraverso una piccola donazione. Le vostre donazioni aiutano The Document Foundation a mantenere la sua infrastruttura, condividere la conoscenza e a finanziare attività delle comunità locali.

Fonte: 9to5linux.com

Linus Torvalds annuncia la prima RC del kernel Linux 6.3

Linus Torvalds ha ufficialmente dato il via libera, tramite un classico messaggio nella mailing list, al ciclo di sviluppo della prossima serie del Kernel Linux 6.3, contrassegnando sul sito ufficiale kernel.org la prima Release Candidate (RC) pronta per i test pubblici. La finestra di unione si è aperta automaticamente con il rilascio del kernel 6.2 (per maggiori informazioni, si veda il numero della newsletter 2023.007), ora che la prima RC è stata resa disponibile per i primi utenti, i manutentori delle varie distribuzioni GNU/Linux e gli utenti esperti, vediamo con un primo assaggio ciò che sta per essere incluso nella versione finale. Come previsto, il kernel Linux 6.3 introdurrà diverse nuove funzionalità e miglioramenti, oltre a driver nuovi e aggiornati per un migliore supporto hardware. Proprio su questo ultimo aspetto, troviamo un vasto supporto iniziale per: i processori Intel Meteor Lake di 14a generazione, per i processori Snapdragon 8 Gen 2 e i vari SoC Qualcomm, nonché l'introduzione di nuove funzionalità più interessanti per le GPU AMD RDNA3 e CPU AMD Ryzen Zen 2 e Zen 4. Per i processori Zen, parliamo della funzionalità Automatic IBRS (Indirect branch Restricted Speculation), simile al supporto offerto per i processori Intel Enhanced IBRS (eIBRS), che consente le mitigazioni per le vulnerabilità Spectre V2. Troviamo ancora il supporto per l'interfaccia del controller di Steam Deck, alcuni miglioramenti audio per HP EliteDesk 800 G6 Tower PC e workstation Dell Precision 3260, supporto migliorato per il laptop HP Elitebook, supporto per il laptop da gioco HP OMEN 16-n0xxx, oltre alle varie implementazioni per RISC-V, MIPS, exFAT, PowerPC e via dicendo. Per finire, nella versione del kernel Linux 6.3 si rimuove il classico supporto del compilatore Intel C/C++ (ICC) poiché negli ultimi tre anni non ha ricevuto più nessun supporto, la rimozione dei vari driver DRM obsoleti e un supporto migliorato per le DPU NVIDIA BlueField. La versione finale del kernel Linux 6.3, salvo imprevisti perché dipende anche da quante Release Candidate (RC) verranno rilasciate, dovrebbe arrivare nelle strade verso la fine di Aprile 2023, per l'esattezza il 23 o il 30 Aprile. Fino ad allora, è possibile provare, scaricandolo dall'albero Git di Linus Torvalds o dal sito, la prima RC del Kernel Linux 6.3 per un test drive. Si ricordi che questa è una versione pre-release, quindi non installarla o usarla su una macchina di produzione!

Fonte: phoronix.com

Fonte: 9to5linux.com

Ecco come modificare i metadati di un PDF sui sistemi GNU/Linux

Tutti noi nel quotidiano abbiamo a che fare con i file PDF. A tal proposito viene in soccorso per tutti gli utenti che utilizzano sistemi Linux un interessante programma chiamato Paper Clip, che permette di modificare i metadati dei pdf. Il programma è stato realizzato nel linguaggio di programmazione Vala ed è stato poi perfezionato e reso esteticamente accattivante e moderno grazie a GTK4/libadwaita. Il suo funzionamento è a dir poco elementare, in quanto apre i documenti PDF in modo da poter modificare o rimuovere i metadati allegati al documento. Per chi non lo sapesse, i metadati sono delle informazioni che descrivono un insieme di dati. Questi vengono spesso aggiunti ai file durante l'esportazione o la creazione. Tra questi metadati troviamo il nome dell'autore, l'applicazione utilizzata per crearlo, la data e l'ora in cui è stato esportato e via dicendo. Sebbene questo tipo di informazioni sia (in gran parte) innocuo, potrebbero esserci momenti in cui si desideri aggiornare o rimuovere questi metadati. Ed è qui che subentra il lavoro eccellente di Paper Clip, perché consente di modificare/rimuovere i seguenti metadati: Titolo, Autore, Creatore, Produttore, Data di creazione, Data di modifica e Parole chiave. Dopo aver aggiornato uno di questi campi, puoi salvare le modifiche nel file PDF oppure selezionando l'opzione "salva con nome" per creare una copia separata. Vuoi ricontrollare che le tue modifiche siano state salvate? È possibile visualizzare i metadati PDF con la maggior parte degli editor PDF, per esempio con Evince (predefinito su molte distribuzioni Linux) basta aprire un PDF e selezionare la voce "Proprietà" nel menu del documento. E il gioco è fatto ;)

Fonte: omglinux.com

Il consiglio di Linus Torvalds sui merge: "Se non puoi spiegare un'unione, allora non farlo"

La finestra di unione del kernel Linux 6.3 è iniziata con il botto e Linus Torvalds in queste ora ha rilasciato la prima RC. Il discorso però è un altro, infatti, Linus ha sentito necessità di dover condividere con l'intera comunità un po' di saggezza. Questo riguarda l'affermazione apparsa sulla mailing list del kernel, in cui si ribadisce che: "...se non sai spiegare un merge, allora NON FARLO. È davvero semplicissimo. Non c’è *MAI* una scusa per giustificare richieste di merge senza una spiegazione della loro esistenza." Qualcuno direbbe: severo ma giusto. Ma scorrendo successivamente il lungo messaggio, si scoprono anche le ragioni del perché Linus abbia avanzato una tale affermazione. Questo è dovuto al fatto che, per ogni merge, il papà del kernel deve visionare tutte le richieste di modifica e il lavoro non è dei più tranquilli e lo diventa ancora di più se non si capisce il perché di una modifica o di una sua proposta. E qui torna in mente un vecchio articolo, in cui si discuteva delle preoccupazioni da parte di Linus in merito al futuro del kernel. Togli un tassello e tutto il meccanismo vacilla.

Fonte: phoronix.com

Flathub e i piani per il 2023

Il CEO di Endless OS Foundation e presidente del consiglio di amministrazione di GNOME, Robert McQueen, ha recentemente condiviso con la comunità i vari dettagli sui piani previsti per Flathub nel 2023. Al momento, Flathub offre più di duemila app nel formato binario universale Flatpak da oltre 1500 collaboratori e fornisce circa 700000 download di app ogni singolo giorno. È ragionevole pensare, guardando questi numeri, che Flatpak sia attualmente il formato di app universale più popolare per il desktop Linux, superando formati simili, come AppImages. Tornando a noi, per il 2023, Flathub promette un'esperienza web moderna e nuova di zecca, già disponibile in versione beta, caricamenti diretti delle app e la possibilità di creare app Electron al di fuori di Flatpak Builder o guidando caricamenti Flathub automatici direttamente da GitHub. In tutto questo si promette anche di:

  • avere nuove funzionalità di verifica per distinguere le app caricate dai loro sviluppatori;
  • abilitare i sottoinsiemi dei repository Flatpak, per consentire agli utenti di selezionare solo app verificate e/o FLOSS;
  • consentire agli sviluppatori di applicazioni di offrire abbonamenti nelle loro app;
  • automatizzare il processo di esecuzione di lint

Citiamo, anche se questa funzionalità per il momento è solo sulla carta, il supporto per RISC-V. Per concludere, se desideri aiutare gli sviluppatori di Flathub a trasformare tutto ciò in realtà, non esitare a contattarli. Questo 2023 si prospetta alquanto interessante!

Fonte: discourse.flathub.org


Aggiornamenti e statistiche

Aggiornamenti di sicurezza

Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum.

Bug riportati

  • Aperti: 141317, +47 rispetto alla scorsa settimana.

  • Critici: 314, = rispetto alla scorsa settimana.

  • Nuovi: 70842, +35 rispetto alla scorsa settimana.

È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad ha sempre bisogno di una mano.


Commenti e informazioni

"Noi siamo ciò che siamo per merito di ciò che siamo tutti"
La tua newsletter preferita è scritta grazie al contributo libero e volontario della comunità ubuntu-it. Per metterti in contatto con il Gruppo Social Media o se vuoi contribuire alla redazione di articoli per la Newsletter, puoi scrivere alla mailing list del gruppo promozione.

In questo numero ha partecipato alla redazione degli articoli:

Hanno inoltre collaborato all'edizione:

Licenza adottata

La newsletter italiana di Ubuntu è pubblicata sotto la licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0.

Uscite settimanali

Per ricevere la newsletter direttamente nella tua casella di posta, cambiare le impostazioni di ricezione o annullare la tua iscrizione alla newsletter, consulta questa pagina.
Per tutti i numeri usciti della newsletter, consulta la nostra edicola.


Scrivi per la newsletter

La Newsletter Ubuntu-it ha lo scopo di tenere aggiornati tutti gli utenti Ubuntu e, più in generale, le persone appassionate del mondo open-source. Viene resa disponibile gratuitamente con cadenza settimanale ogni Lunedì, ed è aperta al contributo di tutti gli utenti che vogliono partecipare con un proprio articolo. L’autore dell’articolo troverà tutte le raccomandazioni e istruzioni dettagliate all’interno della pagina Linee Guida, dove inoltre sono messi a disposizione per tutti gli utenti una serie di indirizzi web che offrono notizie riguardanti le principali novità su Ubuntu e sulla comunità internazionale, tutte le informazioni sulle attività della comunità italiana, le notizie sul software libero dall’Italia e dal mondo. Per chiunque fosse interessato a collaborare con la newsletter Ubuntu-it a titolo di redattore o grafico, può scrivere alla mailing list del gruppo promozione oppure sul canale IRC: ubuntu-it-promo. Fornire il tuo contributo a questa iniziativa come membro, e non solo come semplice utente, è un presupposto fondamentale per aiutare la diffusione di Ubuntu anche nel nostro Paese. Per rimanere in contatto con noi, puoi seguirci su:


CategoryComunitaNewsletter CategoryComunitaPromozione