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Questo è il numero 2 del 2023, riferito alla settimana che va da lunedì 16 gennaio a domenica 22 gennaio. Per qualsiasi commento, critica o lode, contattaci attraverso la mailing list del gruppo promozione.

Notizie da Ubuntu

Il rilascio della seconda point release di Ubuntu 22.04 sarà in ritardo

A quanto pare, il prossimo rilascio della seconda point release di Ubuntu 22.04 sarà in ritardo rispetto alla tabella di marcia. Previsto per Giovedì 9 Febbraio, il rilascio ha subito un piccolo arresto, che come spiega in una email inviata alla mailing list lo sviluppatore Lukasz Zemczak di Canonical: "Poiché ci sono state alcune complicazioni inaspettate durante la preparazione dei nostri kernel HWE 5.19 per Jammy, e con shim 15.7 in arrivo nell'archivio, abbiamo deciso che è necessario più tempo per impacchettare il tutto." Sebbene non intenzionale, il ritardo comunque avrà un impatto minimo o irrisorio sulla maggior parte di noi. Quindi niente di cui aver paura. Ricordiamo inoltre che nei rilasci minori di Ubuntu troviamo principalmente l'aggiornamento del supporto dell'installazione con un insieme di pacchetti più recente. Per ulteriori informazioni, rimani in contatto con la newsletter ;)

Fonte: omgubuntu.co.uk

Il futuro del file system ZFS su Ubuntu non sembra buono

Nel 2019, Canonical era stata chiara sul fornire il proprio supporto al file system ZFS, facendo addirittura scalpore all'interno della comunità, con il rilascio della versione Ubuntu 19.10, che presentava al suo interno un'opzione sperimentale per installare il kernel, file di sistema e dati dell'utente proprio su un volume ZFS dedicato. Tra l'altro, Ubuntu è stata la prima grande distribuzione GNU/Linux ad abbracciare ZFS, nonostante il groviglio di problemi legati alla sua licenza. Da quel momento in poi l'entusiasmo è andato via via scemando. L'anno scorso, gli sviluppatori di Ubuntu hanno spinto a rimuovere il demone Zsys dal programma di installazione di Ubiquity di Ubuntu. Questo è uno strumento integrato creato appositamente dagli sviluppatori di Ubuntu per semplificare la gestione e la manutenzione delle installazioni basate su ZFS. Qualche tempo dopo, in una segnalazione per un malfunzionamento, sono state usate parole che facevano intuire senza mezzi termini che i "cambiamenti di priorità" all'interno del team desktop erano altri e quindi, in sostanza, significava che Zsys non era più qualcosa che si voleva utilizzare. Non di meno, il demone Zsys sarebbe stato retrocesso per l'imminente rilascio della versione LTS ma, per ragioni sconosciute, ciò non è accaduto. Al momento della scrittura di questo articolo, Zsys rimane disponibile negli archivi di Ubuntu, ma il suo sviluppo rimane fermo, infatti gli ultimi contributi di Canonical risalgono più o meno all'aprile del 2021 (sulla base dei commit di GitHub). Caso strano, le build giornaliere della prossima versione di Ubuntu 23.04 vengono fornite con un nuovissimo programma di installazione, che è stato creato utilizzando Flutter, ma indovina cosa non include questo nuovo programma di installazione di Ubuntu? Un'opzione per installare Ubuntu sul file system ZFS. Quindi, Zsys è stato mandato in pensione e al momento non c'è modo di installare l'ultima versione di Ubuntu su ZFS (per maggiori informazioni riguardante l'installazione). Nel mentre, aspettiamo un comunicato ufficiale per avere maggiori chiarimenti e speriamo che anche questo strumento non faccia la stessa fine che hanno fatto i vari progetti come Ubuntu TV, Ubuntu Phone, Unity 8.

Fonte: omgubuntu.co.uk


Notizie dalla comunità internazionale

Un interessante report da parte del team GNOME

L'estate scorsa il gruppo GNOME ha invitato tutti i suoi utenti a eseguire un semplice strumento di raccolta delle informazioni, per fornire dati all'azienda (sempre nel rispetto della privacy) su come le persone configurano e utilizzano il proprio desktop GNOME. Ora, in un post nel suo blog personale, lo sviluppatore Allan Day censisce nel minimo dettaglio i dati raccolti. Vi consigliamo di mettervi comodi. Le persone che hanno fornito i propri dati sono state reclutate principalmente tramite i canali social di GNOME, inclusi Discourse e Twitter. Ciò significa che i dati raccolti riguarderanno un sottoinsieme piuttosto particolare di utenti di GNOME. L'analisi che vi stiamo per mostrare non dovrebbe essere considerata rappresentativa dell'intera base di utenti GNOME (dato che riguarda prevalentemente i dati degli utenti che seguono il gruppo GNOME tramite i vari canali social). Chiacchiere a parte, più di 2500 persone hanno aderito ed eseguito lo strumento gnome-info-collect sui loro sistemi, il che ha permesso di inoltrare i dati (non sensibili o identificabili) ai server GNOME, con il solo obiettivo principale: saperne di più su come gli utenti utilizzano GNOME e utilizzare queste informazioni per migliorare ulteriormente il desktop GNOME. Al momento si è giunti a tale conclusione:

  • La maggior parte dei partecipanti (54,69%) usa Fedora, mentre Ubuntu il 10,61%;
  • Il 55% utilizza account online, con Google il più comune aggiunto;
  • Il 90% dei sistemi ha Flatpak installato (Fedora lo ha abilitato per impostazione predefinita);
  • Il browser predefinito più comune: Firefox (73,14%), Chrome (11,64%), Brave (4,76%);
  • L'83% degli utenti ha almeno un'estensione GNOME (non predefinita) installata;
  • L'App Indicator è l'estensione più popolare (dal 43% di coloro che utilizzano le estensioni);
  • Anche GSConnect, User Themes e Dash to Panel/Dock sono ampiamente utilizzati;
  • App desktop più popolari: GIMP (58,48%), VLC (53,71%), Steam (53,40%);

Nel complesso, i dati forniscono alcuni forti suggerimenti su quali funzionalità e applicazioni il progetto GNOME dovrebbe orientarsi nel suo sviluppo futuro. È necessario ricordare, però, che i dati non danno molte informazioni sul motivo del perché si utilizza un determinato software o funzionalità, per esempio sembrerebbe che le persone stiano installando GIMP, ma a quale scopo? Allo stesso modo, le persone abilitano alcune funzionalità rispetto ad altre, però i dati non dicono come funzionano queste funzionalità per loro. Le persone trovano utili gli account online? I dati non lo dicono. Occorre quindi stare attenti a come leggere questi dati, anche se parallelamente forniscono un'ottima base per la ricerca di follow-up, che, se combinata con questi risultati, potrebbe essere davvero molto potente.

Fonte: omglinux.com

Firefox 109: ecco le novità!

All'inizio di questa settimana è stato reso disponibile da parte di Mozilla il download per una nuova versione stabile di Firefox. La release in questione è la 109 e le modifiche offerte, per essere la prima versione del nuovo anno, sono complessivamente ridotte. Tra queste, la più grande è il nuovo pulsante "Estensioni unificate" nella barra degli strumenti, che funge da contenitore per tutti i componenti aggiuntivi installati (e abilitati), rendendo la barra degli strumenti più ordinata e più facile da gestire. Inoltre, tutti i componenti aggiuntivi elencati in Estensioni unificate avranno un'icona delle impostazioni accanto a loro nome, in modo da poter accedere più facilmente alle loro opzioni, bloccarli sulla barra degli strumenti in base all'utilizzo che se ne fa, rimuoverli o segnalarli, nonché gestirli. Sotto il cofano troviamo il completo supporto per le estensioni web, grazie all'implementazione e abilitazione della terza versione di Manifest (MV3) per impostazione predefinita. Ciò offre agli utenti l'accesso e il controllo permanente su quali componenti aggiuntivi possono accedere a qualsiasi pagina web, in qualsiasi momento. Tra le altre modifiche, troviamo (e queste diciamo che non possono mai mancare) le correzioni di alcuni bug segnalati dalla comunità, come la risoluzione del problema in cui la barra di ricerca di YouTube non mostrava informazioni rilevanti, l'arresto anomalo di Firefox quando utilizzato in modalità Sway e lo sfarfallio dei pannelli sotto Wayland durante le animazioni. Per finire, troviamo anche:

  • Integrazione del dizionario spagnolo (es-ES, es-AR) per il corretto funzionamento del correttore ortografico;
  • Supporto per eventi scrollend;

  • PIP ora supporta i sottotitoli su HBO Max.

Detto questo, Firefox 109 è disponibile per il download dal server FTP di Mozilla, mentre se utilizzi una delle ultime versioni di Ubuntu, il pacchetto snap verrà aggiornato senza che tu te ne accorga.

Fonte: omgubuntu.co.uk

Fonte: 9to5linux.com


Notizie dal Mondo

Scovato un nuovo malware nei sistemi Linux

Non si finisce mai di imparare, ma neanche di scoprire. Ed è quello che è successo ad alcuni ricercatori di sicurezza dell'ASEC, che si sono imbattuti in una nuova fantastica minaccia per i sistemi Linux creata mediante SHC (Shell Script Compiler). Secondo quanto raccontato da Bill Toulas per Bleeping Computer, questo malware si occupa prevalentemente di scaricare sul sistema sotto attacco un software di cryptomining e DDoS, facendo diventare il dispositivo infetto un bot. Nel dettaglio, gli analisti affermano che gli attacchi a connessioni SSH avvengano probabilmente tramite metodi a forza bruta, dovuti, prima di tutto, all'utilizzo di credenziali di amministratore deboli, per cui una volta dentro la macchina si ha accesso a tutto il resto. In particolare, il compilatore di script di shell (SHC) è in grado di convertire degli script bash in file ELF, cioè file eseguibili nei sistemi Linux. Però vi è una peculiarità, dovuta al fatto che i malviventi, solitamente, in questi script utilizzano in genere dei comandi di sistema che possono essere rilevati dai software di antivirus, per questo motivo l'eseguibile SHC ELF viene codificato utilizzando l'algoritmo RC4, in modo da eludere il rilevamento. Ma non è finita qui, perché il software successivamente scarica altri componenti aggiuntivi e li inserisce nella cartella /usr/local/games: tra questi, un miner XMRig, che viene scaricato come archivio .tar, e un bot IRC DDos. Detto questo, per finire, le raccomandazioni in questi casi sono generalmente due:

  • la prima è sapere se il problema affligge la vostra macchina. Quindi occorre osservare se all'interna di questa cartella vi sono contenuti alquanto anomali;
  • la seconda è utilizzare password forti, dato che l'attacco inizia tutto con un brute force.

Quindi, non ci stancheremo mai di dire: fate attenzione, perché prevenire è meglio che curare.

Fonte: bleepingcomputer.com

Microsoft vorrebbe acquisire ChatGPT!

Negli ultimi tempi ne avrete sentito parlare in continuazione, per via del fatto che gli studenti, tramite questa applicazione, riescono a svolgere qualsiasi tipo di compito a casa, tanto che in alcuni stati Americani ne hanno proibito l'utilizzo. Parliamo della nota società OpenAI, che tramite due software è andata alla ribalta con il riconoscimento vocale: Whisper (tra l'altro, è un software open source) e ChatGPT. In mezzo a questa "bufera", vi è proprio quest'ultimo software di generazione di contenuti, che, secondo le prime indiscrezioni, Microsoft è interessata ad acquistare. A conferma di ciò, c'è anche un tweet del CEO di Microsoft, Satya Nadella, che afferma: "ChatGPT arriverà presto nel servizio Azure per aiutare i clienti ad applicare i modelli di intelligenza artificiale più avanzati al mondo per le proprie esigenze aziendali". Al momento, tramite le prime stime, la società è stata valutata alla modica cifra di 29 miliardi di dollari. Sì, avete letto bene. Questo interesse da parte dell'azienda di Redmond parte dagli attesi guadagni futuri che possono derivare da una sua implementazione all'interno della suite Office, per esempio, o ancora su VS Code. Staremo a vedere!

Fonte: tecnologia.libero.it


Aggiornamenti e statistiche

Aggiornamenti di sicurezza

Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum.

Bug riportati

  • Aperti: 140995, +81 rispetto alla scorsa settimana.

  • Critici: 311, = rispetto alla scorsa settimana.

  • Nuovi: 70658, +59 rispetto alla scorsa settimana.

È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad ha sempre bisogno di una mano.

Statistiche del gruppo sviluppo

Segue la lista dei pacchetti realizzati dal GruppoSviluppo della comunità italiana nell'ultima settimana:

Mattia Rizzolo

Se si vuole contribuire allo sviluppo di Ubuntu correggendo bug, aggiornando i pacchetti nei repository, ecc... il gruppo sviluppo è sempre alla ricerca di nuovi volontari.


Commenti e informazioni

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In questo numero ha partecipato alla redazione degli articoli:

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