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Questo è il numero 35 del 2021, riferito alla settimana che va da lunedì 25 ottobre a domenica 31 ottobre. Per qualsiasi commento, critica o lode, contattaci attraverso la mailing list del gruppo promozione.

Notizie da Ubuntu

Raspberry Pi Zero 2 W con supporto per Ubuntu Server 21.10

La risposta di Canonical non si è fatta attendere, annunciando con grande gioia e rilasciando quasi nell'immediato sia Ubuntu Server sia Ubuntu Core per la nuova e potente scheda Raspberry Pi Zero 2 W. A livello tecnico, questa potenza è sprigionata dal processore Arm Cortex-A43 quad-core a 64 bit da 1 GHz, simile a quello presente nella serie Pi 3, che consente a Ubuntu Server e Core di funzionare senza alcuna latenza. In più, se si combina il bluetooth e la connettività wireless a 2.4HGz, tra le mani si ha davvero un dispositivo completamente versatile. Ma non è tutto, perché grazie al lavoro svolto dagli ingegneri di Raspberry, attraverso una precisa configurare questa scheda vanta un assorbimento di potenza estremamente basso. Questo aspetto risulta di fondamentale importanza, soprattutto verso i progetti IoT, come i server domestici o l'automazione, in cui si vuole lasciare il proprio Raspberry in esecuzione a tempo indeterminato. O ancora, per esempio in ambito di robotica, ciò significa avere una migliore efficienza della batteria. Fanno la loro parte, oltre che le dimensioni (che rimangono inalterate rispetto alle versioni precedenti), il prezzo, che pur aumentato rimane comunque accessibile (parliamo di 15 dollari) a tutte le persone che vogliono investire in questo fantastico prodotto.

Bene, ma ora che si ha questo prodotto tra le mani, come si fa a installare Ubuntu Server 21.10 e Ubuntu Core 20? Beh, molto semplice, tutto ciò di cui avrai bisogno sarà:

  • Una scheda microSD (minimo 4 GB, consigliati 8 GB)
  • Un computer con un'unità per schede microSD
  • Un Raspberry Pi 2, 3 o 4
  • Un cavo di alimentazione micro-USB (USB-C per Pi 4)
  • Una rete Wi-Fi o un cavo ethernet con una connessione Internet

Magari a tutto ciò potete aggiungere anche un monitor con un'interfaccia HDMI e una tastiera USB. Recuperato tutto il necessario, occorre installare l'utility Raspberry Pi Imager, a seconda del sistema operativo in cui si sta eseguendo l'installazione. Niente paura: è presente sia per Ubuntu sia per Windows e macOS. Se siamo già su Ubuntu, da terminale basterà digitare:

sudo snap install rpi-imager

Fatto ciò, avviare il programma e cliccare su "Choose" (scegli OS) e scorrere sino a trovare la voce "Altro sistema operativo". In questo modo si ha la possibilità di selezionare alcune tra le versione di Ubuntu a disposizione per Raspberry. Selezionare l'immagine, aprire "Choose sd Card" e infine fare clic su "Scrivi". Ci vorranno alcuni minuti e il gioco è fatto! A questo punto basterà trasferire la micro SD sul Pi Zero 2 W e saremo pronti a partire! Alcune raccomandazioni riguardanti l'installazione:

  • la versione a 32 bit di Ubuntu Server funziona già, quindi potrai seguire un pratico tutorial per iniziare;

  • il supporto per il kernel a 64 bit di Ubuntu Server 21.10 sarà disponibile nei prossimi giorni, mentre il supporto per la 20.04 arriverà all'inizio di novembre;

Allo stesso modo, il prossimo mese arriverà anche il supporto ufficiale per Ubuntu Core 20 e per installarlo basterà seguire la stessa procedura svolta per Ubuntu Server. Quindi, sarà necessario flashare la propria scheda micro SD con l'immagine corrente di Ubuntu Core e procedere successivamente con la prima configurazione di avvio su un Raspberry Pi 3, 4 o 400. Sarà inoltre necessario eseguire il seguente comando:

sudo snap refresh pi-kernel --channel=20/edge

A questo punto basta scambiare la scheda micro SD con lo Zero 2 W per completare il processo. Facile no? Come sempre, quando vengono rilasciati nuovi componenti hardware si è sempre ansiosi di conoscere e provare con mano ciò che è realmente possibile fare. Per questo ti inviamo a condividere alcuni feedback o problemi riscontrati durante l'installazione con la comunità su Ubuntu Discourse. Ti aspettiamo!

Fonte: ubuntu.com

Fonte: 9to5linux.com


Notizie dalla comunità internazionale

Full Circle Magazine Issue #174 in inglese

È stato pubblicato sul sito internazionale di Full Circle Magazine, il numero 174 in Inglese.

  • How-To: Python, Latex e Clona su nuovo PC
  • Grafica: Inkscape
  • Tutti i Giorni Ubuntu
  • Micro Questo Micro Quello
  • Recensione: Ubuntu 21.10
  • Recensione: System76 Galaga Pro Laptop
  • Giochi Ubuntu: Death Trash

... e molto altro ancora.

È possibile scaricare la rivista da questa pagina.


Notizie dal Mondo

Rilasciato il Kernel Linux 5.15 con il nuovo file system NFTS

Notizia dell'ultima ora prima che la newsletter venga spedita. Poco fa il papà del kernel Linux, Linus Torvalds, ha annunciato tramite un classico messaggio in mailing list la disponibilità generale per la versione 5.15 del kernel. Come ogni relase che si rispetti, questa versione include impressionanti miglioramenti, che spaziano dalle semplici e piccole correzioni fino ad arrivare a importanti ristrutturazioni delle funzionalità di base. Una di queste è proprio l'implementazione di un nuovo driver del filesystem NTFS di Paragon Software, che supporta tutte le versioni di NTFS fino alla 3.1. Altra grande novità è ksmbd: un nuovo modulo del kernel che implementa il lato server del protocollo SMB3. L'obbiettivo di questa scelta è fornire migliori prestazioni, ottimizzazione della gestione del lease e l'aggiunta di nuove funzionalità compatibili con gli strumenti e le librerie dello spazio utente.
Altro interessante sforzo da parte della comunità e che sta dando i suoi frutti, anche se non è ancora pronto per l'utente finale, è quello di far funzionare Linux su Apple Silicon. Tra le tante piccole modifiche c'è un nuovo driver Apple M1, denominato IOMMU. Potremmo aspettarci ulteriori balzi in avanti in quest'area prima del lancio del kernel Linux 5.16. Legato sempre alla mela, è stato incluso anche lo scorrimento in alta risoluzione per l'Apple Magic Mouse. Non è finita di certo qui, perché troviamo un ampio supporto di driver aggiornati e un migliore supporto hardware. Per citarne solo alcuni (altrimenti diventa una lista della spesa), troviamo il supporto per: console Nintendo Wii, controller Rockchip DesignWare PCIe, controller flash seriali Rockchip, MediaTek Gigabit Ethernet PHY, pannelli eDP Samsung ATNA33XC20, NIC LAN wireless Realtek RTL8188EU e Sensori termici NVIDIA Tegra30. Ulteriori funzionalità incluse sono il supporto per i processori Intel Alder Lake, AMD Cyan Skillfish e Intel XeHP e DG2/Alchemist. È presente anche un nuovo driver audio AMD Van Gogh APU, che favorisce il prossimo Steam Deck, che per chi non lo sapesse è la nuova console portatile firmata Valve.
Per maggiori dettagli su questa versione del kernel sono presenti i seguenti link (qui e qui) di unione. Detto questo, il kernel Linux 5.15 è disponibile per il download come codice sorgente dal sito ufficiale kernel.org, ma facendo particolare attenzione, dato che si dovrà compilarlo manualmente per farlo funzionare sulla propria distribuzione GNU/Linux. Mentre sulle distribuzioni a rilascio progressivo, come Arch, il nuovo kernel verrà impacchettato e reso disponibile prima rispetto alle versioni snapshot, come Ubuntu e Linux Mint.

Fonte: omgubuntu.co.uk

Fonte: 9to5linux.com

Raggiunta la versione stabile di Microsoft Edge per Linux

Quella data è arrivata, certo non segna la fine, però fa sempre strano leggerlo. Infatti, è passato circa un anno da quando Microsoft ha annunciato che il suo famoso browser Edge sarebbe approdato sulle distribuzioni GNU/Linux. Niente di più vero, tanto che la notizia ha riecheggiato velocemente in questi giorni, come riportato anche da Sophos, che annuncia una versione stabile di Microsoft Edge per i sistemi Linux presenti nei repository ufficiali dell'azienda americana. Attenzione però, perché da parte di Microsoft non c'è stato ancora nessun annuncio ufficiale. Tuttavia, gli utenti Linux possono installare su Ubuntu, Fedora o altre distro supportate una versione stabile di Microsoft Edge eseguendo il seguente comando da terminale:

sudo apt install microsoft-edge-stable

Al momento della stesura di questo articolo il sito ufficiale specifica ancora che "Linux non è supportato", quindi ancora un po' di pazienza per quegli utenti che vogliono testarlo. Dulcis in fundo, ci si pone la domanda del perché effettivamente una persona debba installare Edge sulla propria distribuzione GNU/Linux, dato che la maggior parte degli utenti vira verso soluzioni come Mozilla Firefox o Google Chrome anche su Windows. Bene, secondo gli utenti che sostengono l'azienda statunitense, pare che il browser sia veloce, compatibile con le estensioni di Chrome e abbia solide impostazioni sulla privacy. Perciò diamo tempo al tempo e vedremo se realmente Edge sarà all'altezza degli altri browser.

Fonte: omgubuntu.co.uk

Aumento delle prestazioni di I/O per il kernel Linux

C'è un importante missione all'interno del team del kernel Linux, utile a migliorare le performance delle operazioni di input/output sul singolo core. Ma andiamo con ordine, perché il sito internet Phoronix da qualche settimana sta seguendo questa particolare evoluzione all'interno del kernel. Nello specifico, risolvere o, per meglio dire, migliorare la gestione delle operazioni che avviene nella CPU può garantire un notevole impatto in termini di prestazioni. Il tutto è iniziato questo agosto da Jens Axboe, che si è occupato di gestire tutte le operazione di input e output relative alla CPU, partendo dalla semplice idea di poter migliorare il codice in modo da sfruttare la velocità di lettura e scrittura delle nuove unità di memoria a stato solido (per esempio le Intel Optane), piuttosto vicino a quella della RAM. Sempre secondo lo sviluppatore, i primi test (eseguiti con AMD Ryzen 9 5950X e con due unità a stato solido Intel P5800X Gen2 Optane) hanno dato ottimi risultati, arrivando a 3,5 milioni di IOPS, ovvero operazioni di input/output al secondo per singolo core e ottenendo un incremento del 10%. Ora però che siamo a Ottobre, i dati sono ancora più ottimisti, infatti stando a un tweet di Jens Axboe, si è giunti a 10 milioni di IOPS. Sì, avete letto bene. È un dato davvero importante per la comunità, che nel giro di soli due mesi è stata in grado di triplicare le prestazioni, tanto che si è deciso di implementare il tutto nella versione del kernel Linux 5.16. Precisiamo una cosa, prima che si crei confusione: potranno beneficiare di questa modifica solamente gli utenti che dispongono memorie come la già citata Optane o simili. In pratica, ne vedremo ancora delle belle!

Fonte: phoronix.com

È stato finalmente rilasciato il Raspberry Pi Zero 2 W

Sono passati quasi sei anni dal primo lancio di Raspberry Pi Zero, che ha sconvolto il mercato tecnologico, vendendo quasi quattro milioni di unità in tutto il mondo e impressionando l'intera comunità per ciò che era in grado di fare, offrendo un accesso immediato agli strumenti più utilizzati dai maker di ogni livello ed eliminando una barriera fondamentale rappresentata dal costo (venduto a soli cinque dollari, tanto per capirci). Il suo fratello maggiore Zero W (venduto a dieci dollari) non è stato da meno e si fatto strada in ogni dove, dagli altoparlanti intelligenti ai ventilatori ospedalieri. Oggi invece ci ritroviamo qui, in questa newsletter, perché dopo tanto chiacchiericcio generale su quando sarebbe stato rilasciato, la Raspberry Pi Foundation' in questi giorni ha annunciato la disponibilità per la nuova scheda singola Raspberry Pi Zero 2 W, in vendita alla modica cifra di 15 dollari. Raspberry Pi Zero 2 W rappresenta il terzo modello della serie Pi Zero prodotta dall'azienda londinese e questo modello è focalizzato per garantire una maggiore potenza, non a caso è alimentato dallo stesso processore della prima versione della scheda Raspberry Pi 3, ovvero un Quad-Core 64-bit ARM Cortex-A53. La stessa azienda garantisce prestazioni pari a quelle del Raspberry Pi 3, ma è cinque volte più potente del modello Raspberry Pi Zero W. Le altre caratteristiche fondamentali di questo modello sono:

  • Memoria: 512MB LPDDR2 SDRAM
  • Connettività wireless: 2.4 GHz IEEE 802.11b/g/n wireless LAN, Bluetooth 4.2, BLE
  • 1xUSB 2.0 con OTG
  • Slot per scheda MicroSD
  • Mini porta HDMI
  • Header I/O 40 pint HAT-compatibile
  • Connettore camera CSI-2
  • Decodifica H.264, MPEG-4 (1080p30); Codifica H.264 (1080p30)
  • Grafica OpenGL ES 1.1, 2.0

C'è ancora un piccolo dettaglio di fondamentale importanza. Dato che le dimensioni della scheda non sono cambiate, tutte le custodie e i vari accessori progettati per Zero dovrebbero funzionare perfettamente con il nuovo dispositivo. Insieme alla board arriva anche il nuovo alimentatore USB ufficiale, molto simile al modello Pi 4, con un connettore USB micro-B al posto dell'USB-C.

Detto questo, Raspberry Pi Zero 2 W sarà disponibile nel Regno Unito, nell'Unione Europea, negli Stati Uniti, in Canada e a Hong Kong, al prezzo di 15 dollari. Purtroppo, Zero 2 W non è immune dall'attuale carenza globale di semiconduttori e si prevederà una spedizione di circa 200.000 unità entro quest'anno, con altre 250.000 a seguire nella prima metà del 2022.

Fonte: raspberrypic.com

Free Software Awards

Ogni anno, la Free Software Foundation (FSF) distribuisce i Free Software Awards come espressione formale dell'apprezzamento della comunità per individui e organizzazioni. Questi premi vengono assegnati ogni anno a LibrePlanet, la conferenza per attivisti della comunità del software libero, esperti di domini e persone che cercano le proprie soluzioni a problemi come le funzioni non essenziali dannose per gli utenti, e la sorveglianza di massa del governo. I Free Software Awards fanno sapere a queste persone e a questi progetti che il loro lavoro è profondamente apprezzato e che svolgono un ruolo vitale nel portare questo movimento globale verso i suoi obiettivi.

Forse sei stato ispirato dal lavoro di un particolare membro della comunità del software libero, o sei rimasto colpito dai grandi passi avanti compiuti da un progetto che incorpora software libero nella propria piattaforma per il cambiamento sociale. Ti invitiamo a prenderti un momento per riconoscere ciascuno di loro nominandoli per un premio in una delle tre categorie:

  • Il Premio per l'Avanzamento del Software Libero;
  • Il Premio per i Progetti di Beneficio Sociale;
  • Il premio per il miglior contributore al nuovo software libero.

Ora è tempo per noi di mostrare ai membri e ai progetti della comunità che apprezziamo il loro lavoro vitale. La scadenza per le candidature è il 30 novembre alle 23:59 (23:59) AoE (Anywhere on Earth - Ovunque sulla Terra).

Fonte: fsf.org


Aggiornamenti e statistiche

Aggiornamenti di sicurezza

Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum.

Bug riportati

  • Aperti: 137919, +155 rispetto alla scorsa settimana.

  • Critici: 323, +1 rispetto alla scorsa settimana.

  • Nuovi: 68981, +69 rispetto alla scorsa settimana.

È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad ha sempre bisogno di una mano.

Statistiche del gruppo sviluppo

Segue la lista dei pacchetti realizzati dal GruppoSviluppo della comunità italiana nell'ultima settimana:

Mattia Rizzolo

Se si vuole contribuire allo sviluppo di Ubuntu correggendo bug, aggiornando i pacchetti nei repository, ecc... il gruppo sviluppo è sempre alla ricerca di nuovi volontari.


Commenti e informazioni

"Noi siamo ciò che siamo per merito di ciò che siamo tutti"
La tua newsletter preferita è scritta grazie al contributo libero e volontario della comunità ubuntu-it. Per metterti in contatto con il Gruppo Social Media o se vuoi contribuire alla redazione di articoli per la Newsletter, puoi scrivere alla mailing list del gruppo promozione.

In questo numero hanno partecipato alla redazione degli articoli:

Ha inoltre collaborato all'edizione:

Licenza adottata

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