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Questo è il numero 32 del 2021, riferito alla settimana che va da lunedì 4 ottobre a domenica 10 ottobre. Per qualsiasi commento, critica o lode, contattaci attraverso la mailing list del gruppo promozione.

Notizie da Ubuntu

Canonical lancia Ubuntu Frame

L'impegno di Canonical è interminabile. A dimostrazione di quanto appena detto, ha annunciato il rilascio di Ubuntu Frame, una soluzione che viene incontro agli sviluppatori e che permette di creare e distribuire facilmente applicazioni grafiche nei cosiddetti embedded display, come per esempio chioschi interattivi, soluzioni di segnaletica digitale o qualsiasi altro prodotto che richieda un output grafico. Con Ubuntu Frame, gli sviluppatori non avranno più bisogno di integrare e mantenere soluzioni parziali e fastidiose come DRM, KMS, protocolli di input o policy di sicurezza per alimentare e proteggere i propri display. Questo significa anche gestire meno codice, che a sua volta implica due fattori fondamentali:

  • ridurre la possibilità di riscontrare vulnerabilità all'interno del codice;
  • maggior tempo per sviluppare un miglior contenuto per il display.

Ubuntu Frame è compatibile con toolkit come Flutter, Qt, GTK, Electron e SDL2 e ha anche una soluzione per applicazioni basate su HTML5 e Java, tanto per citarne due a caso. Vale anche la pena ricordare che gli utenti che beneficeranno di questo strumento avranno tra le mani semplici opzioni di configurazione e distribuzione, grazie agli snap, che rappresentano il nuovo formato di distribuzione dei pacchetti per i sistemi GNU/Linux. A questo punto gli sviluppatori avranno tutto ciò di cui hanno bisogno per distribuire applicazioni completamente interattive in un solo click, senza doversi occupare o preoccupare se un determinato dispositivo monta particolare hardware. Inoltre, saranno abilitate automaticamente tutte le funzionalità che gli utenti finali si aspettano durante l'interazione con i display digitali, come l'input del touchscreen con un'ampia gamma di gesture, tastiera e mouse. Lo stesso Michal Sawicz, responsabile tecnico degli smart display presso Canonical, ha dichiarato:

"L'affidabilità di Ubuntu Frame è stata ampiamente testata sul campo. La sua tecnologia è in sviluppo da oltre sette anni e in produzione da cinque anni, utilizzando tecniche all'avanguardia. Per questo, Ubuntu Frame è uno dei server grafici più maturi oggi disponibili nel mercato per i dispositivi embedded".

Insieme a Ubuntu Core, il sistema operativo, sempre targato Canonical, progettato per i dispositivi IoT e sistemi embedded, Ubuntu Frame è supportato fino a dieci anni. Questo garantisce agli sviluppatori aggiornamenti di sicurezza periodici e assistenza continua in caso di necessità.

Fonte: ubuntu.com


Notizie dalla comunità internazionale

Il rilascio del desktop GNOME 42 è previsto il 23 marzo 2022

Mentre alcuni di voi stanno provando GNOME 41 e altri stanno ancora aspettando che la nuova release arrivi nei repository software della propria distribuzione, è iniziato il lavoro per la prossima major release dell'ambiente desktop: GNOME 42. Gli stessi sviluppatori di GNOME hanno recentemente pubblicato il programma di rilascio, che prevede la stessa routine dei cicli di sviluppo dei suoi fratelli minori, GNOME 40 e GNOME 41, e più precisamente sarà:

  • GNOME 42 Alpha – 8 gennaio 2022
  • GNOME 42 Beta – 12 febbraio 2022
  • GNOME 42 RC – 5 marzo 2022
  • GNOME 42 Finale – 23 marzo 2022

Basandoci su queste prime date, che possono variare nel corso dello sviluppo, i rispettivi team di GNOME hanno all'incirca tre mesi per implementare nuove funzionalità e far scoprire al grande pubblico le novità integrate. Iniziamo con alcuni leak spuntati in rete in questi giorni, che mostrano per esempio che sarà presente uno di stile scuro a livello di sistema, simile a quella che possiamo sperimentare oggi con qualsiasi smartphone Android o iOS. Collegato a tale strumento ci sarà un interruttore nelle Impostazioni o in GNOME Shell, proprio per abilitare o disabilitare rapidamente la modalità notte o giorno, che prevede anche una sincronizzazione automatica dello sfondo, ma gli stessi sviluppatori hanno notato il fatto che questa funzione non sarà forzata su tutte le app. Per il momento ci limitiamo a quanto detto, perché, come è possibile immaginare, è troppo presto per parlare delle nuove funzionalità effettive della prossima versione. Per questo ti consigliamo di rimanere in contatto con la newsletter. Nel frattempo, gli sviluppatori e gli utenti di GNOME potranno partecipare a un altro importante evento, GNOME Asia Summit, che si svolgerà online dal 20 al 21 novembre.

Fonte: omgubuntu.co.uk

Fonte: 9to5linux.com


Notizie dal Mondo

Microsoft Office 2021 include un migliore supporto per i file di LibreOffice

Sembra strano ed è vero, perché anche noi quando abbiamo appreso questa notizia abbiamo sgranato gli occhi. D'altronde noi siamo abituati a leggere che le ultime versioni delle nostre suite per ufficio open source, presenti di default nelle distribuzioni GNU/Linux, offrono un miglior supporto di lettura per i file di Microsoft Office, ma viceversa? È un po' meno comune, ma a quanto pare sta succedendo. Infatti, in questi giorni è stata rilasciata la nuova versione 2021 di Microsoft Office. Tra le molte e nuove funzionalità di cui ha tanto parlato Microsoft, c'è pure il supporto per la versione 1.3 di OpenDocument Format (ODF). Questo cambio di rotta da parte dell'azienda americana nei confronti dei formati OpenDocument è dovuto al fatto che oramai stanno diventando sempre più onnipresenti nella vita di tutti i giorni, grazie alla diffusione di svariate distribuzioni GNU/Linux in giro per il mondo che implementano nativamente LibreOffice, ma anche perché diverse organizzazioni, enti governativi e non solo, utilizzano formati di file aperti. E la stessa Microsoft se n'è accorta. D'altronde, se ci si riflette un attimo, un migliore supporto per i formati di file aperti in Office non solo dà una mano agli stessi utenti che utilizzano Office, ma aiuta a garantire che coloro che utilizzano i file ODF non incontrino ostacoli nella condivisione di file con aziende o organizzazioni che si affidano ai prodotti Microsoft.

Fonte: omgubuntu.co.uk

Un milione di dollari per la sicurezza dell'Open Source

Non è un articolo clickbait, ma è il piano messo in atto da Google per aumentare e migliorare i criteri di sicurezza in ambito open source. Infatti, recentemente l'azienda californiana ha deciso di diventare partner del nuovo programma lanciato dalla Linux Foundation, SOS (Secure Open Source), in cui vengono premiati, con ricompense che variano dai cinquecento ai diecimila dollari, tutti gli sviluppatori che riescono a migliorare la sicurezza all'interno dei progetti open source. L’investimento da parte di Google, come scritto anche nel titolo dell'articolo, è di un milione di dollari. Aldilà dei soldi, su cui molte volte si sofferma l'attenzione delle persone, questo investimento (a lungo termine) da parte dell'azienda sottolinea l'importanza dei sistemi open source, che pervadono le nostre vite. Per evitare attacchi come quello avvenuto l'anno scorso con SolarWinds, SOS si focalizza prevalentemente sui progetti open source, su cui si basano i rispettivi software presenti all'interno delle nostre distribuzioni e che utilizziamo quotidianamente, e ancora sull'interna infrastruttura, per evitare attacchi alle applicazioni e alla catena di fornitura. L'accesso al programma è consentito a tutti gli utenti, compilando un semplice modulo e per maggiori informazioni c'è a disposizione una lista delle FAQ.

Fonte: security.googleblog.com

Linus Torvalds e la longevità di Linux

Durante l'evento Open Source Summit Nord America, che quest'anno si è tenuto a Seattle, il creatore e manutentore del kernel Linux è salito sul palco per la classica e tradizionale mezz'ora di domande poste dallo Chief Open Source Officer di VMware, Dirk Hohndel, svelando alcuni retroscena interessanti. In un modo alquanto inaspettato, la chiacchierata si è aperta riconoscendo un momento speciale per tutta la comunità, consegnando a Torvalds una torta di compleanno per celebrare il trentesimo anniversario di Linux (di cui abbiamo parlato nel numero 2021.027). A tal proposito, Linus ha ricordato che l'idea iniziale era chiamare il sistema Freax, poi successivamente cambiato in Linux, per via di una directory presente sul server FTP dove vennero caricati i primi file sorgenti. Rimanendo sempre su aneddoti dei tempi passati, Hohndel ha precisato quanto fosse davvero diverso l'hardware di trent'anni fa, ricordando che lui stesso iniziò con la sua prima macchina Linux con soli due megabyte a disposizione e domandando allo stesso Linus: "cosa sarebbe successo se avesse iniziato oggi a lavorare?". Linus ha risposto:

"Se fossi cresciuto oggi, non sono sicuro che mi sarei avvicinato abbastanza all'hardware da farmi sentire a mio agio e capirlo sino in fondo. Io sono cresciuto in un mondo in cui i computer di casa erano così semplici che potevi davvero capirli, il che non è più vero. All'inizio degli anni '90, sono dovuto andare via dalla libreria, perché non esisteva un manuale dell'architettura 386. Doveva essere ordinato da un altro paese! Per conoscere l'architettura 386 oggi basta andare online su Google e digitare "386 Architecture manual". D'altra parte, il mondo di oggi ha molte più risorse, inclusi Raspberry Pi e tutti questi microcontrollori, che sono molto più accessibili di quanto non lo fossero quando sono cresciuto io".

Torvalds continua dicendo:

"Sono molto orgoglioso del fatto che ci sia un discreto numero di persone ancora coinvolte nel kernel, che è arrivato nel 1991, voglio dire, letteralmente trent'anni fa (perché alla fine Hohndel è uno di loro). La longevità della comunità Linux è particolarmente impressionante, alla luce di quanti pochi contributori c'erano nel 1991. Penso che sia una testimonianza di quanto sia stata buona la comunità, nel complesso, e di quanto sia stata divertente."

La conversazione si è conclusa con Hohndel che chiedeva cosa avrebbero dovuto fare per il cinquantesimo anniversario di Linux, nell'anno 2041, quando entrambi avranno settant'anni. Torvalds ha risposto che:

"Sono stato molto felice di fare parte del kernel per trent'anni. In qualche modo non mi vedo a programmare il kernel a settant'anni. Ma d'altra parte qualche anno fa non mi vedevo nemmeno a programmare il kernel all’età di cinquant'anni. Quindi...vedremo".

Fonte: thenewstack.io

È finalmente disponibile Firefox 93

Con grande sorpresa, Mozilla ha finalmente rilasciato la versione finale del suo famoso browser Firefox 93, introducendo alcune funzionalità promesse da tempo a tutta la comunità. Se non si fosse ancora capito, parliamo della tanto attesa abilitazione del supporto per il formato di immagine AVIF, che a partire da questa release è presente per impostazione predefinita. Per chi non lo sapesse, AVIF è un formato di immagine royalty-free, che vanta una qualità paragonabile al formato JPEG ma con una dimensione dei file molto ridotta. Il supporto AVIF per Firefox era in fase di sviluppo da più di quattro anni (sì, avete letto bene) e numerosi ritardi dovuti per lo più a bug riscontrati in prossimità dei rilasci delle nuove versioni, hanno portato gli sviluppatori, soprattutto nell'ultimo periodo, a dedicare maggiore attenzione a tale funzionalità. Tra le altre modifiche degne di nota troviamo l'aggiornamento del visualizzatore PDF, il quale supporta la compilazione di ulteriori moduli aggiuntivi, come i moduli basati su XFA, utilizzati da diverse banche ed enti governativi. Ancora, troviamo il supporto per il pacchetto Snap ufficiale su AArch64 (ARM64) e architetture ARMhf.

Come sempre, in questa versione sono stati risolti un sacco di bug. Tra i problemi più gravi riscontrati dalla comunità e che sono stati risolti troviamo alcuni malfunzionamenti relativi al supporto di Firefox per l'app di lettura dello schermo Orca su Ubuntu; un problema audio del microfono nelle app WebRTC e tanto altro. Mentre in ambito di sicurezza e privacy Mozilla continua a fare progressi, introducendo un nuovo criterio di riservatezza, che protegge gli utenti dai download non sicuri bloccandoli automaticamente, come i download dai link HTTP che corrispondono a connessioni non sicure inserite nelle pagine HTTPS. Quindi, qualora si clicca su un link HTTP per il download di un file, Firefox mostra un avviso del potenziale pericolo a cui si va incontro, dato che il file che si sta per scaricare potrebbe essere danneggiato o infetto. La scelta di proseguire sarà a rischio del singolo utente. Rimanendo sempre in tema sicurezza, è stato introdotta la versione 3.0 di SmartBlock, che permette durante la navigazione anonima di garantire il corretto caricamento delle pagine anche se è attiva la protezione antitracciamento restrittiva. Per maggiori dettagli sull'aggiornamento, controlla le note di rilascio.

Senza ulteriori indugi, puoi scaricare Firefox 93 dal sito ufficiale di Mozilla, dove troverai i binari per le distribuzioni a 64 e 32 bit, oltre al tarball dei sorgenti.

Fonte: omgubuntu.co.uk

Fonte: 9to5linux.com


Aggiornamenti e statistiche

Aggiornamenti di sicurezza

Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum.

Bug riportati

  • Aperti: 137572, −37 rispetto alla scorsa settimana.

  • Critici: 319, −1 rispetto alla scorsa settimana.

  • Nuovi: 68818, +32 rispetto alla scorsa settimana.

È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad ha sempre bisogno di una mano.

Statistiche del gruppo sviluppo

Segue la lista dei pacchetti realizzati dal GruppoSviluppo della comunità italiana nell'ultima settimana:

Mattia Rizzolo

Se si vuole contribuire allo sviluppo di Ubuntu correggendo bug, aggiornando i pacchetti nei repository, ecc... il gruppo sviluppo è sempre alla ricerca di nuovi volontari.


Commenti e informazioni

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In questo numero hanno partecipato alla redazione degli articoli:

Hanno inoltre collaborato all'edizione:

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