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Benvenuta/o alla newsletter della comunità italiana di Ubuntu! Questo è il numero 36 del 2018, riferito alla settimana che va da lunedì 29 ottobre a domenica 4 novembre. Per qualsiasi commento, critica o lode, contattaci attraverso la mailing list del gruppo promozione.

Notizie da Ubuntu

Ubuntu 19.04 nome in codice Disco Dingo

Con l'arrivo di Ubuntu 18.10 "Cosmic Cuttlefish" è arrivata l'ora di rimboccarsi le maniche e pensare alla prossima release, il cui lancio sarà previsto per Aprile 2019. Canonical infatti ha già deciso il nome in codice della prossima versione di Ubuntu, che sarà Disco Dingo.
Mark Shuttleworth non ha ancora ufficializzato tramite il suo blog il nome della prossima release, ma attraverso il Launchpad - la piattaforma di bug tracking di Canonical - è possibile visitare il nuovo ramo di sviluppo. Ubuntu 19.04 sarà la nuova versione non LTS - come è possibile vedere dalla pagina ufficiale dei rilasci di Ubuntu - dunque sarà dotata di software aggiornato all'ultima versione stabile diversamente dalla versione LTS, che riceve solamente aggiornamenti di sicurezza. È ancora difficile da capire quali saranno tutte le novità che introdurrà la nuova versione, però è lecito attendersi:

  • GNOME 3.32 come base per l'ambiente desktop, il quale avevamo già annunciato nel numero 2018.034;

  • Una migliore integrazione con il sistema Android, con l'inserimento di altre funzionalità;
  • Migliore gestione dell'energia, per avere una durata più performante della batteria;

Al momento queste sono alcune ipotesi che abbiamo fatto visto che non ci sono ulteriori dettagli su quali saranno i cambiamenti più rilevanti; quindi sarà necessario aspettare l'annuncio da parte di Canonical oppure il tanto atteso articolo sul blog personale di Mark Shuttleworth.

Fonte: itsfoss.com

Canonical Distribution of Kubernetes è supportata dall'architettura Arm

Canonical finalmente annuncia Canonical Distribution of Kubernetes (CDK) rendendola disponibile in commercio e supportata su processori e server basati su architettura Arm® v8-A a 64 bit. I data center si stanno evolvendo in modo tale da poter supportare nuovi requisiti di carico di lavoro e verso architetture più agili, tra cui:

  • 5G - Richiede un software agile, associato a una connettività a bassa latenza e a una velocità maggiore per offrire agli utenti esperienze di nuova generazione.

  • Edge Computing e cloud - Con l'arrivo sul mercato di applicazioni e servizi 5G, i data center di oggi si trovano di fronte a un limite intrinseco dovuto alla centralizzazione. Questo sta portando infatti il calcolo più vicino al limite, dove i dati vengono raccolti, elaborati e consumati. Tale cambiamento presenta dei limiti di potenza e di spazio sui sistemi edge e allo stesso tempo richiede prestazioni più elevate, una maggiore densità di elaborazione e anche la possibilità di una maggiore flessibilità dovuta alla domanda elastica e ai carichi di lavoro in continua evoluzione.

Necessariamente questa mossa richiede che i server si trovino in determinati luoghi e che necessitino di quantità inferiori di risorse fisiche. Inoltre le piattaforme basate su arm sono particolarmente adatte a questi nuovi ambienti e con l'aggiunta di Kubernetes costituiscono un binomio perfetto che consente la gestione e l'uso di applicazioni che vengono eseguite dal data center, ma in una posizione periferica distribuita. Anche Philippe Robin, direttore dell'open source Arm ha dichiarato:

"Ci si sta muovendo verso un modello più distribuito e combinando la distribuzione di Kubernetes di Canonical con la tecnologia scalabile di Arm Neoverse, stiamo consentendo la fornitura di un'infrastruttura flessibile e ad alte prestazioni in cui gli sviluppatori possono scalare in modo indipendente i componenti per la massima efficienza".

Canonical lavora in stretta collaborazione con Google, con i pionieri di Kubernetes e con Arm per garantire che piattaforme e software siano pronti su una vasta gamma di cloud e sistemi e per affrontare anche le nuove sfide del computing edge, con i sistemi basati su Arm a 64 bit adattati agli ambienti con risorse fisiche limitate e sostenute dal sistema operativo Server Ubuntu insieme a Kubernetes.

Fonte: blog.ubuntu.com

Fonte: blog.ubuntu.com


Notizie dal Mondo

Rilasciato GNOME 3.30.2, ultimo aggiornamento della serie

GNOME ha annunciato la disponibilità della seconda e ultima release dell'ambiente desktop GNOME 3.30. Con una settimana di ritardo, rispetto alla pianificazione prevista per il 24 Ottobre, i pacchetti GNOME 3.30.2 sono ufficialmente disponibili per tutti coloro che desiderano installare o aggiornare alla versione più avanzata . Il responsabile Javier Jardón ha dichiarato:

"Sono lieto di annunciare il rilascio di GNOME 3.30.2, l'ultima versione pianificata per la serie GNOME 3.30 (mi dispiace per il ritardo della settimana). Include numerosi bugfix, miglioramenti alla documentazione e aggiornamenti di traduzione.Tutte le distribuzioni che distribuiscono GNOME 3.30 sono fortemente incoraggiate ad aggiornare."

Come previsto, in quest'ultima versione sono state introdotte varie correzioni di bug, miglioramenti ai componenti e alle applicazioni principali; GNOME 3.30.2 sarà presto disponibile negli archivi software di tutte le distribuzioni GNU/Linux, se invece non si vuole aspettare è possibile utilizzare lo snapshot del progetto BuildStream ufficiale oppure i moduli sorgente. Il progetto GNOME può ora concentrare tutti i suoi sforzi sulla prossima major release prevista nella primavera 2019, GNOME 3.32, il cui ciclo di sviluppo è iniziato all'inizio di questo mese. Per ulteriori approfondimenti su tutti gli aggiornamenti è possibile visitare la seguente pagina e inoltre è altamente raccomandato l'aggiornamento alla versione 3.30.2 per tutti gli utenti.

Fonte: news.softpedia.com

L'acquisizione di Red Hat da parte di IBM segna una svolta per il mondo opensource e per Linux

Negli ultimi anni, molti importanti clienti di Red Hat hanno scelto di passare a Canonical e di utilizzare Ubuntu per creare infrastrutture opensource più snelle ed efficienti. Tra questi si possono annoverare banche, aziende di telecomunicazioni, governi, università, compagnie aeree, compagnie assicurative, giganti della tecnologia e dei media. Molte aziende hanno riferito pubblicamente, e con crescente fiducia, del loro successo grazie a Ubuntu. Da Kubernetes al cloud pubblico a OpenStack, fino all'apprendimento automatico e all'AI, contrariamente a quanto è accaduto a Red Hat, lo slancio di Ubuntu nelle aziende si è accelerato, di pari passo con la crescita generale del mondo Linux.

"L'acquisizione di Red Hat da parte di IBM è un momento significativo nella progressione dell'opensource verso il mainstream," sottolinea Mark Shuttleworth, CEO di Canonical. "Salutiamo Red Hat per il ruolo che ha svolto nel far crescere e nel proporre l'opensource come una alternativa familiare di UNIX ai tradizionali sistemi "Wintel" basati su Microsoft Windows. In questo senso, RHEL è stato un passo cruciale nel movimento opensource, tuttavia, il mondo è andato avanti e sostituire UNIX o Windows non è più sufficiente. Il calo della crescita di RHEL contrasta con l'accelerazione di Linux in generale e costituisce un forte indicatore di mercato della prossima ondata di software opensource."

Difficile stabilire ora, dove porterà questa acquisizione da oltre 30 miliardi di dollari e cosa ne sarà dei tanti progetti opensource legati al mondo Red Hat, ma risulta chiaro che essa segna un punto di svolta per tutto il mondo opensource e per Linux. In questa ottica, non può che risultare notevole la fiducia che le aziende hanno dimostrato (e che continuano a dimostrare) nei confronti di Ubuntu e di Canonical, nonché l'impegno che la comunità opensource mette a disposizione quotidianamente per la continua crescita del sistema operativo Ubuntu Linux.

Fonte: blog.ubuntu.com


Aggiornamenti e statistiche

Aggiornamenti di sicurezza

Gli annunci di sicurezza sono consultabili nell'apposita sezione del forum.

Bug riportati

  • Aperti: 135519, +24 rispetto alla scorsa settimana.

  • Critici: 407, −3 rispetto alla scorsa settimana.

  • Nuovi: 66177, +103 rispetto alla scorsa settimana.

È possibile aiutare a migliorare Ubuntu, riportando problemi o malfunzionamenti. Se si desidera collaborare ulteriormente, la Bug Squad ha sempre bisogno di una mano.

Statistiche del gruppo sviluppo

Segue la lista dei pacchetti realizzati dal GruppoSviluppo della comunità italiana nell'ultima settimana:

Luca Falavigna

Mattia Rizzolo

Se si vuole contribuire allo sviluppo di Ubuntu correggendo bug, aggiornando i pacchetti nei repository, ecc... il gruppo sviluppo è sempre alla ricerca di nuovi volontari.


Commenti e informazioni

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In questo numero hanno partecipato alla redazione degli articoli:

Hanno inoltre collaborato all'edizione:


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