Introduzione

Qemu è un emulatore di hardware, capace di emulare completamente archittetture x86 e parzialmente PPC, Arm e SPARC. Questo How To riporta tutti passi presi per installare la preview sotto questo emulatore.

Perchè dovresti farlo? Qemu emula tutto, inclusa la CPU, così è decisamente più lento del sistema ospitante e non avrai neppure molti benefici dal tuo hardware. Ma è un buon modo per testare una distribuzione senza dover partizionare il disco o dover installare nuovo hardware. Inoltre è anche ababstanza divertente, in una maniera molto nerd :)

Preparazione

Per prima cosa, naturalmente, devi installare qemu. Per fortuna è abbastanza semplice. Per la FC2 (il mio OS attuale), esiste un pacchetto installabile con apt-get nel repository di Dag Wieers. C'è un binario anche sul sito di qemu.

Al contrario di altri sistemi di virtualizzazione, come VMware, non c'è bisogno di moduli del kernel o simili: gira semplicemente dalla user land.

  1. Scarica l'iso della Ubuntu, non hai bisogno di masterizzarla.
  2. Hai bisogno di configurare il networking del sistema emulato per farlo funzionare. Il tarball aggiuntivo "linux-test" sul sito di qemu ha uno script di una riga da metter tra i tuo script per il network, io trovo molto più semplice lanciare il comando manualmente prima di far partire l'emulatore:

    sudo /sbin/ifconfig eth0 127.0.0.1
  3. Abbiamo anche bisogno di un disco virtuale per il nostro sistema. Puoi creare un disco semplicemente creando un file delle dimensioni desiderate, qualcosa del tipo:

    dd of=ubuntuimage bs=1024 seek=10485760 count=0

Questo comando crea un file da 10Gb da usare come disco. Attualmente è esagerato se vuoi solo provare la distribuzione: l'installazione prende circa 1.5Gb, quindi un file da 3-4Gb è più che sufficiente.

Installazione

Siamo pronti per far partire l'installazione, si fa così:

qemu -hda ubuntuimage -cdrom warty-i386.iso -m 192 -boot d
  1. settiamo il nostro file come hda, l'iso come cdrom, l'ammonatare della memoria della virtual machine a 192Mb e di avviare da cdrom.
    • Una nota di attenzione: troppa memoria al sistema virtuale farà swappare la macchina reale e rallentare molto le cose. D'altra parte troppa poca memoria farà swappare la macchina virtuale e rallentare ugualmente il tutto. Morale: procurati un sacco di memoria sul sistema ospite.
    • A questo punto dovrebbe partire l'installer. Sono passato attraverso tutte le finestre di dialogo scegliendo ogni volta la risposta di default. L'installatore ha riconosciuto la rete virtuale e l'ha installata senza batter ciglio.
  2. Alla fine ha provato a riavviare la macchina, fallendo.
  3. Esci dall'emulatore (scrivi "quit" nella console dell'emulatore), quindi fallo ripartire:

    qemu -hda ubuntuimage -cdrom warty-i386.iso -m 192
    • Nota come abbiamo tolto il parametro di boot, così che la Ubuntu avvierà da disco e non da CD.
  4. Segui le istruzioni dell'installer e crea un nuovo utente. Quindi l'installer recupererà i pacchetti addizionali e gli aggiornamenti. Questo porterà via molto tempo.
  5. A un certo punto registrerà tutta la documentazione per il sistema di aiuto.
    • Questo porterà via un incredibile ammontare di tempo, nel mio caso si è preso più si un ora. Non ti preoccupare, l'installer non ha nulla che non va. rilassati, fatti un caffe, naviga sul web.
  6. La configurazione di X è molto semplice, l'unica domanda è la modalità video. Lascia il default, l'hardware virtuale non supporta risoluzioni più alte di quella già selezionata.

Utilizzo

Prima di tutto, un sistema emulato non è incredibilmente, pazzamente veloce. Non ti aspettare di far girare qualcosa di pesante su questo sistema oltre che per necessità di test. La mia macchina è un Pentium Mobile 1.7Ghz e la Ubuntu gira - o ci prova - con una certa calma.

Detto questo, anche su hardware poco performante è abbastanza veloce per testare la distribuzioen, installare qualche pacchetto, vedere come funziona il tutto.

Questo è anche un buon strumento per l'amministrazione paranoica del sistema. Qemo può usare un'immagine in sola lettura di un disco insieme a un file separato di write-back, così si può testare l'installazione di pacchetti intrusivi (o il proprio pacchetto, in modo che non rompa il sistema) senza toccare il sistema reale.

Se capita che il sistema si rompa, basta rimuovere il file di write-back e non è successo nulla.

Ulteriori risorse

Contributo di Dr. Jan Morén da Lund, Sweden

Questo how-to si applica a: Qualsiasi versione


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MicheleMordenti/Prove0 (l'ultima modifica è del 14/03/2011 12.57.35, fatta da localhost)