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Differenze tra le versioni 9 e 10
Versione 9 del 26/02/2011 21.37.05
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Versione 10 del 26/02/2011 21.47.26
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Linea 50: Linea 50:
L'interfaccia di rete rilevata nell'esempio di sopra si chiama wlan0.
Linea 53: Linea 55:
== Configurare la scheda di rete da riga di comando == == Connessione da riga di comando ==
Linea 56: Linea 58:
Ripetere tale operazione per tutte le interfacce di rete, esclusa l'interfaccia di ''loopback'' «lo». Una volta disabilitate tutte le interfacce digitare il seguente comando per abilitare la scheda di rete senza fili: Identificata l'interfaccia di rete wifi e supposto che essa si chiami wlan0, digitare in un terminale
Linea 58: Linea 60:
sudo ifup wlan0 iwconfig wlan0 essid nome_della_rete
Linea 61: Linea 63:
Controllare con il comando '''ifconfig''' se il procedimento è andato a buon fine e verificare l'avvenuta connesione provando a navigare il web oppure utilizzando il comando '''ping'''. Nel caso in cui la rete non dovesse ancora funzionare digitare i seguenti comandi:
{{{
iwconfig wlan0 mode managed
iwconfig wlan0 channel 11
iwconfig wlan0 essid networkname
}}}

La dicitura «mode managed» specifica la modalità con la quale stabilire la connessione al un router wireless. I parametri «channel» e «essid» devono essere adattati alla configurazione del router.

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">Ogni scheda di rete possiede un numero identificativo univoco chiamato [http://it.wikipedia.org/wiki/Indirizzo_MAC indirizzo MAC]. Molti router wireless consentono di restringere l'accesso a degli indirizzi MAC specifici. È possibile reperire l'indirizzo MAC della propria scheda senza fili con il comando '''ifconfig wlan0''', sostituendo la dicitura «wlan0» con il nome della propria scheda di rete. L'indirizzo dovrebbe comparire sulla prima riga, dopo «HWaddr». ||

= Proteggere l'accesso alla rete =

È buona norma attivare una qualche forma di codifica: in questo paragrafo verrà utilizzata la codifica WEP, ottimamente supportata da Ubuntu.

== Impostare la chiave di protezione ==

Per prima cosa è necessario attivare la protezione WEP sul proprio router. Il resto di questo paragrafo contiene delle istruzioni generiche dato che router differenti funzionano in modo diverso. È consigliato fare sempre riferimento al manuale del proprio router.

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">Per aumentare la protezione della propria rete è consigliato scegliere come lunghezza della password WEP la massima dimensione disponibile. ||
Sostituire "nome_della_rete" con il nome della propria rte rispettando i caratteri maiuscoli o minuscoli presenti nel nome.

BR Indice

Introduzione

In questa guida sono contenute le informazioni per connettersi ad una rete wifi tramite riga di comando. Le stesse operazioni possono compiersi grazie all'ausilio di interfacce grafiche come [:InternetRete/ConfigurazioneRete/NetworkManager:Networkmanager], [:InternetRete/ConfigurazioneRete/Wicd:Wicd] e Wifi Radar.

Preparativi

Configurazione del router

Il primo passo da compiere è quello di configurare il proprio router wireless abilitando, se lo si desidera, politiche di sicurezza come WEP e WPA. Nella configurazione è necessario assegnare un ESSID ovvero un nome alla rete wireles creata ed abilitare il server dhcp per l'assegnamento automatico degli indirizzi di rete ai client connessi alla rete.

Identificazione dell'interfaccia di rete

Per conoscere il nome assegnato alla scheda di rete wifi è sufficiente digitare il seguente comando all'interno di una finestra di terminale:

iwconfig

Il risultato del precedente comando dovrebbe essere simile al seguente:

lo        no wireless extensions.

eth0      no wireless extensions.

sit0      no wireless extensions.

wlan0     unassociated  ESSID:off/any

          Mode:Managed  Channel=0  Access Point: 00:00:00:00:00:00

          Bit Rate=0 kb/s   Tx-Power:off

          Retry:on   RTS thr:off   Fragment thr:off

          Power Management:off

          Link Quality:0  Signal level:0  Noise level:0

          Rx invalid nwid:0  Rx invalid crypt:0  Rx invalid frag:0

          Tx excessive retries:0  Invalid misc:0   Missed beacon:0

L'interfaccia di rete rilevata nell'esempio di sopra si chiama wlan0.

Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)

Se tutti i dispositivi elencati dovessero avere la dicitura «no wireless extensions» ciò potrebbe essere dovuto ad un mancato riconoscimento della scheda. In tal caso consultare la guida [:Hardware/Periferiche/IdentificarePeriferiche:IdentificarePeriferiche].

Connessione da riga di comando

Identificata l'interfaccia di rete wifi e supposto che essa si chiami wlan0, digitare in un terminale

iwconfig wlan0 essid nome_della_rete

Sostituire "nome_della_rete" con il nome della propria rte rispettando i caratteri maiuscoli o minuscoli presenti nel nome.

Per inserire la chiave è sufficiente digitare il seguente comando in una finestra di terminale:

iwconfig wlan0 key FEFEFEFEFE

La dicitura «FEFEFEFEFE» va sostituita con la propria chiave WEP in [http://it.wikipedia.org/wiki/Esadecimale formato numerico esadecimale]. Una volta impostata la chiave dovrebbe essere possibile accedere alla rete.

Per verificare l'avvenuta connessione è sufficiente avviare un [:InternetRete/Navigazione:browser] e navigare. In alternativa è possibile verificare la propria connessione ad Internet con il comando ping. Aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando:

ping -n 4.2.2.2 -c 4

Il risultato del precedente comando dovrebbe essere simile al seguente:

PING 4.2.2.2 (4.2.2.2) 56(84) bytes of data

64 bytes from from 4.2.2.2: icmp_seq=1 ttl=205 time={some value}

64 bytes from from 4.2.2.2: icmp_seq=2 ttl=205 time={some value}

64 bytes from from 4.2.2.2: icmp_seq=3 ttl=205 time={some value}

64 bytes from from 4.2.2.2: icmp_seq=4 ttl=205 time={some value}

Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)

Nel caso in cui il risultato dovesse essere simile a «Destination host unreachable» o «request timed out» ciò segnalarebbe la presenza di qualche errore nella configurazione.

Per verificare che i DNS siano stati impostati correttamente è sufficiente utilizzare il comando ping con un nome di dominio. Quello che segue è un esempio:

ping google.com -c 4

Il risultato dovrebbe essere simile al seguente:

PING google.com (216.239.37.99) 56(84) bytes of data

64 bytes from from 216.239.37.99: icmp_seq=1 ttl=205 time={some value}

64 bytes from from 216.239.37.99: icmp_seq=2 ttl=205 time={some value}

64 bytes from from 216.239.37.99: icmp_seq=3 ttl=205 time={some value}

64 bytes from from 216.239.37.99: icmp_seq=4 ttl=205 time={some value}

Nel caso si riceva un errore simile a «unknown host» è necessario controllare se che i DNS siano stati correttamente settati nel modem-router.

Ulteriori risorse


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