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= ItalianIpTablesHowTo = | #LANGUAGE it [[BR]] ||<tablestyle="float:right; font-size: 0.9em; width:40%; background:#F1F1ED; margin: 0 0 1em 1em;" style="padding:0.5em;">'''Indice'''[[BR]][[TableOfContents]]|| |
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= How-To di base su Iptables per Ubuntu = Iptables è un firewall, installato di default su Ubuntu |
= Introduzione = |
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Ci sono molte informazioni disponibili per iptables, ma la maggior parte di esse abbastanza complicate; questo howto è indirizzato a chi ha la necessità di configurare un firewall semplice. | '''Iptables''' è uno strumento per configurare il firewall di Linux, installato in modo predefinito su Ubuntu. |
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== Comandi di base == Il comando {{{ # iptables -L |
Ci sono molte informazioni disponibili per '''iptables''', ma per la maggior parte sono abbastanza complicate. Questo howto mostrerà invece come avere un firewall minimale ma robusto. = I concetti di base = Un computer connesso ad internet scambia continuamente dati col resto del mondo. I dati che dal mondo esterno entrano nel nostro computer possono essere di tipo "buono", come ad esempio una pagina di un sito che abbiamo richiesto, un amico che ci contatta in chat o un file che stiamo scaricando con un programma di filesharing, e di tipo "cattivo", come ad esempio un ''cracker'' che ci contatta in vari modi e a nostra insaputa per cercare di entrare nel nostro computer. Il compito del firewall è riconoscere il traffico buono da quello cattivo, e bloccare il traffico cattivo. Per farlo, ha bisogno che siamo noi a dirgli cosa è buono e cosa no, mediante delle regole per fare i controlli sul traffico di dati. '''Iptables''' raggruppa tutti i controlli che può fare sul traffico in entrata, nella cosiddetta ''Chain INPUT'', catena di input. I controlli sul traffico in uscita sono invece raggruppati nella ''Chain OUTPUT''. La ''Chain FORWARD'' serve per esempio quando il traffico di dati non è indirizzato a noi ma passa comunque per il nostro computer. Ognuna di queste catene ha una ''policy'', una politica, cioè un'azione predefinita da eseguire quando tutti gli altri controlli della catena hanno fallito nel riconoscere se il dato era buono o meno. == Cosa serve per impostare iptables == Fortunatamente '''iptables''' si trova nel kernel Linux a partire dalla versione '''2.6''', quindi tutte le maggiori distribuzioni GNU/Linux lo possiedono già ed è attivo appena accendete il computer. Per gli esperimenti sulla configurazione di '''iptables''' è necessario usare il [:RigaDiComando:terminale], dal quale vengono lanciati i singoli comandi che impostano le regole del firewall. È utile anche sapere cos'è e come agisce il comando '''[:Sudo:sudo]'''. == Limitazione di questa guida == Dal momento che i comandi che trovate in questa guida servono a modificare la configurazione del firewall "a caldo", senza scrivere niente in file di configurazione, ma caricando direttamente le impostazioni in memoria, al successivo avvio del computer la configurazione fatta non sarà più disponibile. Per ovviare a questo problema si possono inserire i comandi in uno script da lanciare all'avvio del computer. = Mostrare la configurazione attuale = Per avere sott'occhio in ogni momento la configurazione del firewall, è sufficiente digitare in un terminale:{{{ sudo iptables -L |
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mostra la configurazione attuale di. Dopo l'installazione, non ci sono regole impostate e l'output dovrebbe essere {{{ |
Per esempio, con Ubuntu appena installato, il firewall è sì attivo, ma non ha ancora una vera configurazione, perciò l'output dovrebbe essere: {{{ |
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In modo predefinito il firewall lascia passare tutto, come indicano le scritte "''policy ACCEPT''" e l'assenza di altre regole. | |
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== Consentire il traffico per sessioni iniziate == Possiamo consentire che sessioni iniziate possano ricevere dati: {{{ # iptables -A INPUT -m state --state ESTABLISHED,RELATED -j ACCEPT |
A volte le informazioni mostrate non sono sufficienti; in questi casi basta aggiungere '''-v''' oppure '''-vv''' al precedente comando. Per esempio: {{{ sudo iptables -vv -L }}} = Impostare le policy di base = Per iniziare, possiamo bloccare tutto il traffico proveniente dal mondo esterno (per poi in seguito consentire solo il traffico che riteniamo buono), impostando una ''policy'' che faccia scomparire nel nulla tutti i pacchetti in entrata: {{{ sudo iptables -P INPUT DROP }}} In questo momento non possiamo navigare nel web, e più in generale il nostro PC non si accorgerà di qualsiasi dato ci venga spedito da chicchessia. Niente paura, fra qualche riga vedremo come istruire '''iptables''' a lasciare passare il traffico a cui siamo interessati. Un'altra buona ''policy'' da impostare è: {{{ sudo iptables -P FORWARD DROP }}} Per quanto riguarda il traffico che dal nostro PC esce verso il mondo esterno, possiamo benissimo permetterlo senza preoccuparci troppo; infatti, se MS Windows è succube di programmini malefici che una volta insediatisi in un PC tentano di comunicare (dati sensibili, attacchi informatici, eccetera) col mondo esterno, ciò in GNU/Linux non avviene, o meglio la probabilità che avvenga è del tutto risibile. == Le prime regole utili == Innanzitutto dobbiamo consentire tutto il traffico interno al nostro computer, che passa per l'interfaccia di ''loopback'' "'''lo'''". Quindi da terminale digitiamo: {{{ sudo iptables -A INPUT -i lo -j ACCEPT }}} La seconda cosa che potremmo voler fare è navigare nel web e più in generale lasciare entrare tutto il traffico che è stato da noi richiesto: {{{ sudo iptables -A INPUT -m state --state ESTABLISHED,RELATED -j ACCEPT |
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Potete iniziare bloccando il traffico, ma se state lavorando con SSH, avete bisogno di permettere il traffico su SSH prima di bloccare tutto. | |
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Per consentire il traffico in ingresso sulla porta 22 (porta standard per il protocollo SSH), potete dire a iptables di consentire tutto il traffico TCP sulla porta 22 per la vostra scheda di rete. {{{ # iptables -A INPUT -p tcp -i eth0 --dport ssh -j ACCEPT }}} Specificatamente, questo comando aggiunge (-A) alla catena di INPUT la regola che tutto il traffico TCP (-p) sulla interfaccia (-i) eth0 per la porta di destinazione ssh venga consentito (-j ACCEPT). |
Ci sono situazioni in cui vogliamo permettere a un utente esterno di contattare il nostro PC e di inviarci dati, per esempio se abbiamo installato un [:SSHHowto:server SSH] o un [:Server/Web:server web]. |
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Ricontrolliamo le impostazioni: (solo le prime linee, l'output mostra altre linee) {{{ # iptables -L Chain INPUT (policy ACCEPT) target prot opt source destination ACCEPT all -- anywhere anywhere state RELATED,ESTABLISHED ACCEPT tcp -- anywhere anywhere tcp dpt:ssh |
Il nostro server SSH usa la porta 22 (a meno che non lo abbiamo configurato diversamente), quindi dobbiamo dire a '''iptables''' di lasciare entrare il traffico ''tcp sulla'' porta 22 (il relativo traffico di risposta lo abbiamo già permesso prima), quindi: {{{ sudo iptables -A INPUT -p tcp --dport 22 -j ACCEPT |
Linea 50: | Linea 95: |
Ora, consentiamo tutto il traffico web {{{ # iptables -A INPUT -p tcp -i eth0 --dport 80 -j ACCEPT |
In ogni momento possiamo controllare come abbiamo configurato il firewall, come spiegato precedentemente. Il server web usa la porta 80 (anche qui, a meno di configurazioni personalizzate), quindi consentiamo tutto il traffico rivolto dall'esterno verso la nostra porta 80: {{{ sudo iptables -A INPUT -p tcp --dport 80 -j ACCEPT |
Linea 55: | Linea 101: |
Ricontrollando le regole, avremo {{{ # iptables -L Chain INPUT (policy ACCEPT) target prot opt source destination ACCEPT all -- anywhere anywhere state RELATED,ESTABLISHED ACCEPT tcp -- anywhere anywhere tcp dpt:ssh ACCEPT tcp -- anywhere anywhere tcp dpt:www |
Insomma, il meccanismo dovrebbe essere chiaro. == Risultato finale == Abbiamo così ottenuto un piccolo firewall che lascia uscire tutti i dati dal nostro computer verso l'esterno, e lascia entrare tutti i dati che abbiamo richiesto: {{{ sudo iptables -vv -L |
Linea 65: | Linea 109: |
Abbiamo consentito il traffico TCP sulle porte ssh e web, ma siccome non abbiamo bloccato niente, tutto il traffico può ancora entrare. | {{{ Chain INPUT (policy DROP) pkts bytes target prot opt in out source destination 0 0 ACCEPT all -- lo any anywhere anywhere 0 0 ACCEPT all -- any any anywhere anywhere state RELATED,ESTABLISHED 0 0 ACCEPT tcp -- any any anywhere anywhere tcp dpt:ssh 0 0 ACCEPT tcp -- any any anywhere anywhere tcp dpt:www |
Linea 67: | Linea 117: |
== Bloccare il traffico == Iptables, quando trova una regola che soddisfa un pacchetto, non controlla altre regole. Siccome le nostre regole per consentire il traffico ssh e web sono le prime, delle regole per bloccare tutto il traffico, possiamo continuare a ricevere il traffico che vogliamo. Quello che ci serve è impostare una regola che blocchi tutto il traffico alla fine. Il comando -A dice ad iptables di aggiungere la regola alla fine, quindi usiamo lo stesso comando. |
Chain FORWARD (policy DROP) pkts bytes target prot opt in out source destination |
Linea 70: | Linea 120: |
{{{ # iptables -A INPUT -j DROP # iptables -L Chain INPUT (policy ACCEPT) target prot opt source destination ACCEPT all -- anywhere anywhere state RELATED,ESTABLISHED ACCEPT tcp -- anywhere anywhere tcp dpt:ssh ACCEPT tcp -- anywhere anywhere tcp dpt:www DROP all -- anywhere anywhere |
Chain OUTPUT (policy ACCEPT) pkts bytes target prot opt in out source destination |
Linea 81: | Linea 124: |
Siccome non abbiamo specificato una interfaccia o un protocollo, tutto il traffico per qualsiasi interfaccia verrà bloccato, eccetto quello per le porte ssh e web. | = Ulteriori risorse = |
Linea 83: | Linea 126: |
== Editare le regole di Iptables == | * [http://forum.ubuntu-it.org/index.php?topic=12833.0 Discussione del forum di Ubuntu-it] |
Linea 85: | Linea 128: |
L'unico problema con le impostazioni effettuate è che anche la porta loopback è bloccata. Potevamo impostare la regola DROP solo per l'interfaccia eth0 specificando -i eth0, ma possiamo anche aggiungere una regola per l'interfaccia loopback. Aggiungendo ora la regola in append, sarebbe inutile in quanto la regola precedente ha già bloccato tutto il traffico. Abbiamo la necessità di inserire la nuova regola nella quarta linea. | * [http://iptables-tutorial.frozentux.net/iptables-tutorial.html Guida a Iptables] |
Linea 87: | Linea 130: |
{{{ # iptables -I INPUT 4 -i lo -j ACCEPT # iptables -L Chain INPUT (policy ACCEPT) target prot opt source destination ACCEPT all -- anywhere anywhere state RELATED,ESTABLISHED ACCEPT tcp -- anywhere anywhere tcp dpt:ssh ACCEPT tcp -- anywhere anywhere tcp dpt:www ACCEPT all -- anywhere anywhere DROP all -- anywhere anywhere }}} |
* [http://www.netfilter.org/documentation/HOWTO/packet-filtering-HOWTO.html How-To per Iptables] |
Linea 99: | Linea 132: |
Le ultime due linee sembrano simili, quindi chiediamo a iptables di elencare maggiori dettagli. {{{ # iptables -L -v }}} |
* [http://www.netfilter.org/documentation/ Documentazione in varie lingua per Netfilter e Iptables] |
Linea 104: | Linea 134: |
* [http://www.ubuntulinux.org/wiki/IptablesHowTo Versione originale] | |
Linea 105: | Linea 136: |
== Ulteriori informazioni == [http://iptables-tutorial.frozentux.net/iptables-tutorial.html Guida a Iptables] [http://www.netfilter.org/documentation/HOWTO/packet-filtering-HOWTO.html How-To per Iptables] [http://www.netfilter.org/documentation/ Documentazione in varie lingua per Netfilter e Iptables] Traduzione di Beniamino Caputo [http://www.ubuntulinux.org/wiki/IptablesHowTo Versione originale] |
Traduzione di BeniaminoCaputo ---- CategorySicurezza CategoryDaCancellare |
IndiceBRTableOfContents |
Introduzione
Iptables è uno strumento per configurare il firewall di Linux, installato in modo predefinito su Ubuntu.
Ci sono molte informazioni disponibili per iptables, ma per la maggior parte sono abbastanza complicate. Questo howto mostrerà invece come avere un firewall minimale ma robusto.
I concetti di base
Un computer connesso ad internet scambia continuamente dati col resto del mondo.
I dati che dal mondo esterno entrano nel nostro computer possono essere di tipo "buono", come ad esempio una pagina di un sito che abbiamo richiesto, un amico che ci contatta in chat o un file che stiamo scaricando con un programma di filesharing, e di tipo "cattivo", come ad esempio un cracker che ci contatta in vari modi e a nostra insaputa per cercare di entrare nel nostro computer.
Il compito del firewall è riconoscere il traffico buono da quello cattivo, e bloccare il traffico cattivo. Per farlo, ha bisogno che siamo noi a dirgli cosa è buono e cosa no, mediante delle regole per fare i controlli sul traffico di dati.
Iptables raggruppa tutti i controlli che può fare sul traffico in entrata, nella cosiddetta Chain INPUT, catena di input. I controlli sul traffico in uscita sono invece raggruppati nella Chain OUTPUT. La Chain FORWARD serve per esempio quando il traffico di dati non è indirizzato a noi ma passa comunque per il nostro computer.
Ognuna di queste catene ha una policy, una politica, cioè un'azione predefinita da eseguire quando tutti gli altri controlli della catena hanno fallito nel riconoscere se il dato era buono o meno.
Cosa serve per impostare iptables
Fortunatamente iptables si trova nel kernel Linux a partire dalla versione 2.6, quindi tutte le maggiori distribuzioni GNU/Linux lo possiedono già ed è attivo appena accendete il computer.
Per gli esperimenti sulla configurazione di iptables è necessario usare il [:RigaDiComando:terminale], dal quale vengono lanciati i singoli comandi che impostano le regole del firewall.
È utile anche sapere cos'è e come agisce il comando [:Sudo:sudo].
Limitazione di questa guida
Dal momento che i comandi che trovate in questa guida servono a modificare la configurazione del firewall "a caldo", senza scrivere niente in file di configurazione, ma caricando direttamente le impostazioni in memoria, al successivo avvio del computer la configurazione fatta non sarà più disponibile.
Per ovviare a questo problema si possono inserire i comandi in uno script da lanciare all'avvio del computer.
Mostrare la configurazione attuale
Per avere sott'occhio in ogni momento la configurazione del firewall, è sufficiente digitare in un terminale:
sudo iptables -L
Per esempio, con Ubuntu appena installato, il firewall è sì attivo, ma non ha ancora una vera configurazione, perciò l'output dovrebbe essere:
Chain INPUT (policy ACCEPT) target prot opt source destination Chain FORWARD (policy ACCEPT) target prot opt source destination Chain OUTPUT (policy ACCEPT) target prot opt source destination
In modo predefinito il firewall lascia passare tutto, come indicano le scritte "policy ACCEPT" e l'assenza di altre regole.
A volte le informazioni mostrate non sono sufficienti; in questi casi basta aggiungere -v oppure -vv al precedente comando. Per esempio:
sudo iptables -vv -L
Impostare le policy di base
Per iniziare, possiamo bloccare tutto il traffico proveniente dal mondo esterno (per poi in seguito consentire solo il traffico che riteniamo buono), impostando una policy che faccia scomparire nel nulla tutti i pacchetti in entrata:
sudo iptables -P INPUT DROP
In questo momento non possiamo navigare nel web, e più in generale il nostro PC non si accorgerà di qualsiasi dato ci venga spedito da chicchessia. Niente paura, fra qualche riga vedremo come istruire iptables a lasciare passare il traffico a cui siamo interessati.
Un'altra buona policy da impostare è:
sudo iptables -P FORWARD DROP
Per quanto riguarda il traffico che dal nostro PC esce verso il mondo esterno, possiamo benissimo permetterlo senza preoccuparci troppo; infatti, se MS Windows è succube di programmini malefici che una volta insediatisi in un PC tentano di comunicare (dati sensibili, attacchi informatici, eccetera) col mondo esterno, ciò in GNU/Linux non avviene, o meglio la probabilità che avvenga è del tutto risibile.
Le prime regole utili
Innanzitutto dobbiamo consentire tutto il traffico interno al nostro computer, che passa per l'interfaccia di loopback "lo". Quindi da terminale digitiamo:
sudo iptables -A INPUT -i lo -j ACCEPT
La seconda cosa che potremmo voler fare è navigare nel web e più in generale lasciare entrare tutto il traffico che è stato da noi richiesto:
sudo iptables -A INPUT -m state --state ESTABLISHED,RELATED -j ACCEPT
Consentire l'ingresso su porte specifiche
Ci sono situazioni in cui vogliamo permettere a un utente esterno di contattare il nostro PC e di inviarci dati, per esempio se abbiamo installato un [:SSHHowto:server SSH] o un [:Server/Web:server web].
Il nostro server SSH usa la porta 22 (a meno che non lo abbiamo configurato diversamente), quindi dobbiamo dire a iptables di lasciare entrare il traffico tcp sulla porta 22 (il relativo traffico di risposta lo abbiamo già permesso prima), quindi:
sudo iptables -A INPUT -p tcp --dport 22 -j ACCEPT
In ogni momento possiamo controllare come abbiamo configurato il firewall, come spiegato precedentemente.
Il server web usa la porta 80 (anche qui, a meno di configurazioni personalizzate), quindi consentiamo tutto il traffico rivolto dall'esterno verso la nostra porta 80:
sudo iptables -A INPUT -p tcp --dport 80 -j ACCEPT
Insomma, il meccanismo dovrebbe essere chiaro.
Risultato finale
Abbiamo così ottenuto un piccolo firewall che lascia uscire tutti i dati dal nostro computer verso l'esterno, e lascia entrare tutti i dati che abbiamo richiesto:
sudo iptables -vv -L
Chain INPUT (policy DROP) pkts bytes target prot opt in out source destination 0 0 ACCEPT all -- lo any anywhere anywhere 0 0 ACCEPT all -- any any anywhere anywhere state RELATED,ESTABLISHED 0 0 ACCEPT tcp -- any any anywhere anywhere tcp dpt:ssh 0 0 ACCEPT tcp -- any any anywhere anywhere tcp dpt:www Chain FORWARD (policy DROP) pkts bytes target prot opt in out source destination Chain OUTPUT (policy ACCEPT) pkts bytes target prot opt in out source destination
Ulteriori risorse
[http://forum.ubuntu-it.org/index.php?topic=12833.0 Discussione del forum di Ubuntu-it]
[http://iptables-tutorial.frozentux.net/iptables-tutorial.html Guida a Iptables]
[http://www.netfilter.org/documentation/HOWTO/packet-filtering-HOWTO.html How-To per Iptables]
[http://www.netfilter.org/documentation/ Documentazione in varie lingua per Netfilter e Iptables]
[http://www.ubuntulinux.org/wiki/IptablesHowTo Versione originale]
Traduzione di BeniaminoCaputo