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Commento: ssh è solo uno dei tanti metodi di connessione, conviene sottolinearlo :)
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||<tablestyle="float:right; font-size: 0.9em; width:50%; background:#F1F1ED; margin: 0 0 1em 1em;" style="padding:0.5em;">'''Indice'''[[BR]][[TableOfContents]]|| | ##TODO: ##--usare risorse -> connessione al server... per avere disponibile un filesystem remoto in nautilus ##--criptare una connessione tramite tunneling ##--usare X11Forwarding per vedere in locale una applicazione grafica che gira in remoto [[BR]] ||<tablestyle="float:right; font-size: 0.9em; width:30%; background:#F1F1ED; margin: 0 0 1em 1em;" style="padding:0.5em;">'''Indice'''[[BR]][[TableOfContents(1)]]|| |
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''OpenSSH è una versione libera del protocollo SSH, suite dei tools per la connettività di rete, che incrementa il numero di persone che fanno affidamento su di esso. Molti utenti che utilizzano '''`telnet`''', '''`rlogin`''', '''`ftp`''' e altri programmi simili forse non sanno che la loro password viene trasmessa attraverso la rete non criptata. OpenSSH cripta tutto il traffico (password compresa) per eliminare a tutti gli effetti l'ascolto passivo, l'hijacking della connessione e altri attacchi a livello di rete. In più, OpenSSH fornisce una miriade di possibilità di tunneling sicuro, così come una varietà di metodi di autenticazione.'' -- da [http://www.openssh.com/it/index.html OpenSSH] | '''OpenSSH''' è un insieme di programmi che permettono, in tutta sicurezza, di svolgere diverse operazioni: |
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= Installazione di ssh-server = | * controllare un computer remoto (tramite terminale) |
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Se volete usufriure di una connessione sicura tra le vostre macchine, anche una macchina con MS Windows utilizzante '''`Putty`''', è necessario installare un server per collegarsi. Ubuntu utilizza il server openssh-server. Per installarlo, in un terminale inserire: | * copiare file da un computer remoto al computer locale e viceversa |
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* cifrare qualunque traffico di dati tra computer locale e computer remoto tramite tunneling '''OpenSSH''' sostituisce i vecchi e insicuri programmi '''telnet''', '''rlogin''' e '''ftp''', considerati poco sicuri poiché trasmettono in chiaro tutti i dati (compresi nome utente, password, passphrase etc). = Preparativi = È necessario disporre di un server '''ssh''' su ogni computer al quale ci si vuole connettere (chiamato in seguito «computer remoto»), e di un client '''ssh''' su ogni computer dal quale si vuole avviare la connessione (chiamato in seguito «computer locale»). Se ad esempio si dispone di due computer e si vuole che ognuno dei due possa connettersi all'altro tramite ssh, su entrambi dovranno essere installati sia il server che il client. Per avere il server '''ssh''' su Ubuntu, è sufficiente installare il pacchetto ''openssh-server'' tramite [:SynapticHowto:Synaptic], [:AdeptHowTo:Adept] o [:Apt:apt-get]. Per installare il sopra citato pacchetto da terminale è sufficiente digitare il seguente comando: |
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Questo installerà il server ssh-server. | Il client ssh (contenuto nel pacchetto ''openssh-client'') è installato in ubuntu in modo predefinito. |
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= Copiare file con ssh = | = Usare Nautilus con computer remoti = |
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Per copiare un file da un computer ad un altro con '''`ssh`''' si deve usare il comando ''scp''. Il comando dovrebbe essere come il seguente. | '''Nautilus''' può visualizzare, modificare, eliminare o copiare file presenti su un computer remoto (con server '''ssh''' installato) in tutta sicurezza, grazie a '''OpenSSH'''. Il metodo più semplice per ottenere ciò è aprire '''nautilus''' e inserire l'indirizzo desiderato (verrà chiesta la password dell'utente remoto), come da esempio: |
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scp <file> <nomeutente>@<indirizzoIP>:<DirectoryDestinazione> | ssh://<nomeutenteRemoto>@<indirizzoIP>` |
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oppure, in termini più pratici, se si stà copiando un file da un computer a un altro: | Il secondo metodo permette di avere un'icona persistente in Nautilus ed evitare così di inserire ogni volta gli stessi <nomeutenteRemoto> e <indirizzoIP>. Dal menu '''''Risorse''''' scegliere '''Connetti al server...''' quindi inserire: ||<style="background-color:#FEB76D;">'''Campo'''||<style="background-color:#FEB76D;">'''Valore'''|| || Tipo di servizio: || SSH || || Server: || <indirizzoIP> || || Nome utente: || <nomeutenteRemoto> || || Nome da usare per la connessione: || <nomeAPiacere> || |
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{{{ scp file.txt mario@192.168.1.1:/home/mario |
= Utilizzo da terminale = == Copia di file == Per copiare un file dal nostro computer locale a un computer remoto (e viceversa) attraverso il terminale, '''OpenSSH''' mette a disposizione il comando ''scp''. Nel primo caso, il comando dovrebbe seguire questo schema: {{{ scp <percorsoFileLocale> <nomeUtenteRemoto>@<indirizzoIP>:<PercorsoDestinazioneRemota> |
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(In questo caso sarà copiato il file `file.txt` da un computer locale verso il computer remoto «`mario@192.168.1.1`» nella directory `/home/mario`). Ci si deve perciò assicurare di aver incluso il <file>, il <nomeutente> del computer a cui ci si stà connettendo , l ' <indirizzo IP> e la <Directory di destinazione> dove il file sarà copiato. È possibile anche copiare un file da un computer remoto verso il disco fisso locale: {{{ scp mario@192.168.1.1:/home/mario/file.txt . |
Per esempio: {{{ scp fileDaCopiare.txt mario@192.168.1.1:/home/mario/fileCopiato.txt |
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Il '.' finale (l'ultimo punto) significa che il file sarà copiato nella directory corrente. Il file naturalmente potrà essere anche rinominato e questo sarà fatto durante il trasferimento. | prenderà il file `fileDaCopiare.txt`, presente nella directory corrente del computer locale, e lo copierà nella posizione `/home/mario/fileCopiato.txt` (notare che abbiamo anche cambiato il nome del file, ma non è necessario) del computer remoto identificato dall'indirizzo ip `192.168.1.1` , usando l'utente `mario` sul computer remoto(utente di cui dobbiamo conoscere la password). |
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attachment:Icone/Piccole/note.png Non si possono spostare file tra due computer remoti. La sorgente o la destinazione devono essere file locali. = Navigare con Nautilus attraverso ssh = Usando '''`nautilus`''' si può avere comunque accesso a computer remoti per navigare, editare e copiare. Aprire '''`nautilus`''' (per esempio selezionando ''`Risorse -> Cartella Home`'') e successivamente premere «`CTRL+L`», quindi inserire il seguente indirizzo: {{{ ssh://<nomeutente>@<nomeHost> |
Per copiare un file da un computer remoto al computer locale, basta seguire lo schema inverso: {{{ scp <nomeUtenteRemoto>@<indirizzoIP>:<PercorsoFileRemoto> <PercorsoDestinazioneLocale> |
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(sostituire <nomeutente> e <nomeHost> in maniera adeguata) | Per esempio: {{{ scp mario@192.168.1.1:/home/mario/fileDaCopiare.txt . }}} |
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La copia dei file può essere fatta selezionando e trascinando il file in un'altra finestra di '''`nautilus`''', come se si fosse all'interno del proprio file-system locale. | Copierà il file remoto identificato dal percorso `/home/mario/fileDaCopiare.txt` nella directory corrente (identificata dal punto `.` ), senza rinominarlo. |
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= Collegarsi a un computer remoto con ssh = | ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5% ^>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Con '''scp''' non si possono copiare file tra due computer remoti. La sorgente o la destinazione devono essere file locali.'' || |
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Per colelgarsi a un computer remoto lanciando ssh si deve digitare qualcosa del tipo: | == Terminale di un computer remoto == Per accedere alla linea di comando di un computer remoto, '''OpenSSH''' fornisce il comando '''ssh'''. È sufficiente digitare il comando: |
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attachment:Icone/Piccole/note.png È possibile utilizzare l'hostname (se conosciuto dal sistema in `/etc/hosts`) al posto dell'indirizzo IP. | Grazie a questo comando si disporrà in locale del computer remoto, tutto ciò che faremo in questo terminale avverrà sul computer remoto(e non sul computer locale). |
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= Autenticazione a chiave pubblica = | ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5% ^>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Se il computer remoto ha ubuntu come sistema operativo, risulterà impossibile connettersi ad esso come utente root, perchè in ubuntu l'utente root non è abilitato. Se si desidera svolgere compiti amministrativi su un computer remoto con ubuntu, connettersi prima come utente normale, quindi usare sudo per dare comandi con privilegi amministrativi; in alternativa, abilitare l'utente root sul computer remoto.'' || |
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Precedentemente è stata utilizzata l'autenticazione tipica con username e password. Tuttavia se qualcuno ha "indovinato" o è venuto in possesso della vostra password, la sicurezza può essere compromessa. Da tempo '''`ssh`''' offre un'autenticazione con chiave pubblica. | = Aumentare la sicurezza = |
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'''`Ssh`''' usa chiavi di accesso private e pubbliche al posto di una semplice password. | == Autenticazione a chiave pubblica == |
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A meno che non si abbia già una chiave privata, la prima cosa da fare è crearne una. | Per impostazione predefinita, OpenSSH su ubuntu permette il log-in tramite autenticazione con username e password dell'utente remoto. Tuttavia se qualcuno è venuto in possesso di nome e password dell'utente del computer remoto, vi si potrà connettere dall'esterno e a nostra insaputa, compromettendo la sicurezza del computer remoto. Da tempo '''OpenSSH''' è in grado di prevenire il problema, grazie all'autenticazione con chiave pubblica. '''OpenSSH''' può usare chiavi di accesso private e pubbliche al posto della password utente remoto. La prima cosa da fare è creare(se non se ne ha già una) la propria coppia di chiavi (privata e pubblica) sul computer locale. |
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Sarà chiesto dove salvare la chiave privata (si può accettare la posizione predefinita) e di scegliere una "passphrase". La passphrase è usata per criptare la chiave privata. Chiunque ottenga l'accesso alla vostra chiave privata (non protetta) avrà i vostri permessi da altri calcolatori. Si consiglia di pensare bene ad una 'reale' buona password. | Verrà chiesto dove salvare la chiave privata (si consiglia di accettare la posizione predefinita ~/.ssh/id_dsa) e di scegliere una "passphrase". La passphrase è una nuova password, usata per cifrare la chiave privata. Ogni qualvolta servirà la nostra chiave privata, bisognerà prima fornire la passphrase(per decifrare la chiave privata). |
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Ora per avere accesso ad altri computer, questi devono "fidarsi" della vostra chiave pubblica. La chiave pubblica è stata creata assieme alla chiave privata ed è generalmente localizzata in {{{~/.ssh/id_dsa.pub}}}. | ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5% ^>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Si può anche scegliere di non creare la passphrase(basta non inserirla e premere invio) e quindi non cifrare la chiave privata, ma sarebbe una pessima scelta, in quanto un cracker che venisse in possesso della nostra chiave privata in chiaro, avrebbe facile accesso a tutti i servizi cui noi accediamo tramite la suddetta chiave; al contrario, con una chiave privata cifrata mediante passphrase, l'eventuale cracker si ritroverebbe in mano un inutile ammasso di caratteri senza senso(gli serve la passphrase per decifrarla).'' || |
Linea 87: | Linea 113: |
L'utente target (verso cui ci si connette) deve avere questa chiave (è una linea dei caratteri ASCII) nel relativo file di autorizzazione di chiavi pubbliche situato in {{{~/.ssh/authorized_keys2}}} del computer target. Così si deve o copiare ed incollare la linea di caratteri ASCII nel file authorized_keys2 oppure usare il comando `ssh-copy-id` come nell'esempio | Insieme alla chiave privata viene creata anche la chiave pubblica (localizzata in `~/.ssh/id_dsa.pub` sul computer locale), che è quella distribuibile liberamente; in questo caso specifico, dobbiamo dare la nostra chiave pubblica al nostro computer remoto per garantirci la sua "fiducia", cioè l'accesso tramite ssh. L'utente che usiamo sul computer remoto deve avere la nostra chiave pubblica nel relativo file di autorizzazione, cioè il file `~/.ssh/authorized_keys` del computer remoto; per lo scopo, '''OpenSSH''' mette a disposizione il comando `ssh-copy-id`, da usare sul computer locale come nell'esempio |
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ssh-copy-id root@fileserver01 | ssh-copy-id -i <percorsoLocaleChiavePubblica> <nomeUtenteRemoto>@<indirizzoIP> |
Linea 92: | Linea 120: |
Verrà chiesta la password di root di quel computer. Se l'autenticazione con password è disabilitata si deve copiare e incollare la chiave con un altro mezzo. Successivamente all'aggiunta della chiave pubblica si sarà "affidabili". Digitare {{{ ssh root@fileserver01 |
Per esempio: {{{ ssh-copy-id -i ~/.ssh/id_dsa.pub mario@192.168.23.42 |
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e successivamente sarà chiesta la "passphrase" e non la password. Si noti che la password e la passphrase sono cose diverse. La password è salvata in `/etc/password` del computer target, mentre la passphrase è usata per decriptare la vostra chiave privata sul vostro computer. | ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5% ^>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Se l'autenticazione con password utente remoto è disabilitata, si deve copiare e incollare la chiave con un altro mezzo.'' || |
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Ricapitolando: l'attuale sicurezza di una autenticazione con chiave pubblica rispetto a una autenticazione con password è che per avere un accesso si necessita di avere: | Grazie all'aggiunta della chiave pubblica sul computer remoto si diventerà "affidabili". Adesso, digitando {{{ ssh <nomeutente>@<indirizzoIP> }}} |
Linea 103: | Linea 130: |
* la chiave privata (criptata) | verrà chiesta la nostra "passphrase" conservata in locale e non la password dell'utente remoto (salvata in `/etc/password` del computer remoto). |
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* la passphrase per decriptare la chiave privata | ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5% ^>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Se si sceglie di usare solo l'autenticazione tramite chiave pubblica, per aumentare ulteriormente la sicurezza si può disabilitare l'autenticazione tramite password utente settando "Password``Authentication no" nel file `/etc/ssh/sshd_config` (è necessario riavviare il server ssh per rendere effettivo il cambiamento).'' || |
Linea 107: | Linea 134: |
Così se non si scegliesse affatto la passphrase (il che è possibile -vedi dopo) si avrebbe meno sicurezza che usare solo una password. | === Memorizzazione della passphrase === |
Linea 109: | Linea 136: |
attachment:Icone/Piccole/ote.png Per ragioni di sicurezza si può disabilitare l'autenticazione tramite password settando "PasswordAuthentication no" nel file `/etc/ssh/sshd_config`. Non si deve però poi dimenticare di riavviare '''`ssh-server`''' dopo il cambio di configurazione. | Se si usa l'autenticazione a chiave pubblica, '''OpenSSH''' fornisce un metodo grazie al quale la passphrase verrà chiesta solo una volta durante tutta la sessione. Questa caratteristica è utile ad esempio a chi usa spesso il comando '''scp''', o agli amministratori di computer remoti, in quanto evita di dover reinserire la password ogni volta che si lancia un comando della suite OpenSSH. |
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= Limitare l'accesso a ssh = | Il comando per aggiungere la propria passphrase al gestore delle identità è '''ssh-add''', usato semplicemente con: {{{ ssh-add }}} verrà chiesta la passphrase, dopodiché la nostra chiave privata sarà disponibile senza ulteriori richieste. |
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Quando si usa ssh con autenticazione con chiave pubblica esiste un'altra interessante caretteristica. Il computer target può limitare l'esecuzione dei comandi impartiti dall'utente dal suo computer. Se per esempio si gestisce un CVS, si può aggiungere nel file `authorized_keys2` la seguente riga {{{ |
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5% ^>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Se ci si allontana dal proprio computer, altre persone potrebbero usarlo e sfruttare la chiave privata senza conoscere la passphrase. Se si teme una simile eventualità, si consiglia di bloccare lo schermo con la combinazione di tasti '''CTRL+ALT+L''' prima di allontanarsi.'' || == Permessi sui comandi == Il computer remoto(quello con il server ssh installato) può scegliere di far eseguire solo alcuni comandi a chi vi si connette tramite autenticazione a chiave pubblica. Se per esempio si gestisce un CVS, si può aggiungere nel file `authorized_keys` la seguente riga {{{ |
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Questo permetterà l'esecuzione solo dei comandi per il CVS e nessun altro. | In questo modo è permessa l'esecuzione esclusivamente dei comandi per il CVS e non di altri comandi. |
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= Accesso automatico in batch scripts = | = Il protocollo SSH su altri sistemi operativi = |
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L'autenticazione con chiave pubblica può anche essere usata per automatizzare procedure che richiedono in genere la digitazione della password. Si immagini di voler copiare un file da un computer remoto ogni giorno a mezzanotte. Tutto quello di cui si ha bisogno è di stabilire 'un rapporto di fiducia' tra questi due computer. | == Microsoft Windows == |
Linea 124: | Linea 158: |
Creare un service account su un computer, creare un chiave (ssh-keygen -t dsa) e quando viene chiesta la passphrase premere INVIO. Questo lascerà la chiave privata sprotetta. Aggiungere la chiave pubblica ne file authorized_keys2 dell'altro computer (ssh-copy-id). Ora ci si può connetter con questa macchina senza che venga chiesta la passphrase. Aggiungere infine una chiamata ad ssh nel cronotab. | Microsoft Windows dispone di [http://www.openssh.com/windows.html diverse alternative] più o meno valide per usare il protocollo SSH e fare anche da server. Il più diffuso client SSH per Windows è [http://www.chiark.greenend.org.uk/~sgtatham/putty/ Putty]. |
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attachment:Icone/Piccole/warning.png '''Avere una chiave privata non protetta può compromettere la sicurezza. Gli hacker necessiterebbero solo di venire in possesso della chiave pubblica per connettersi liberamente al computer target.''' | == Cellulare Symbian == |
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= Usare ssh-agent = | Il client SSH '''`Putty`''' è disponibile anche in una versione per cellulari [http://s2putty.sourceforge.net/ Symbian]. |
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Se si ha frequentemente bisogno di copiare file attraverso ssh o di avere accesso agli altri computer della propria rete (che è una cosa comune per un amministratore) si sarà felici di sapere se esiste un metodo che semplifichi la digitazione della passphrase. Attualmente un modo esiste ed è chiamato ssh-agent | = Ulteriori risorse = |
Linea 132: | Linea 166: |
Si necessità solo di digitare la propria passphrase dopo aver lanciato "ssh-add" e ogni volta che verra lanciato un sub-processo di ssh-agent la passphrase sarà ricordata. Troppa teoria?!? bhe, non ci deve preoccupare dell'agent. La tua X session sta già lavorando automaticamente in una sessione di ssh agent.... Tutto ciò che si deve fare è lanciare "ssh-add" e digitare la passphrase. La prossima volta che si userà ssh per aver accesso ad un altro computer non si dovrà ridigitare la passphrase... Bello vero?!? :) attachment:Icone/Piccole/note.png Quando si lascia il proprio desktop per un po' di tempo si deve bloccare lo schermo. Altre persone potrebbero avere accesso ad altri computer dal tuo computer senza conoscere la passphrase. Se si vuole che venga chiesta la passphrase una volta dopo il login si può aggiungere una chiamata ad '''`ssh-agent`''' come in questo caso: * Selezionare ''`Sistema -> Preferenze -> Sessioni`'' * Selezionare la scheda «''Avvio programmi''» * Fare clic su «''Aggiungi''» * Inserire «''`ssh-add`''» come comando Dopo il prossimo login sarà richiesta la passphrase. = Ssh non da Linux = Per chi non lo sapesse '''`ssh`''' si può utilizzare anche su sistema Windows, basta scaricare un piccolo programma che si chiama '''`Putty`''' [http://www.chiark.greenend.org.uk/~sgtatham/putty/download.html da qui]. '''`Putty`''', inoltre, è disponibile anche in una versione per i cellulari [http://www.s2.org/putty/ Symbinan]. |
* [wiki:Ubuntu/SSHHowto Documento originale] * [http://www.openssh.org/ Sito ufficiale del progetto] |
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Documento originale: [wiki:Ubuntu/SSHHowto SSHHowto] {en} | CategoryInternet |
IndiceBRTableOfContents(1) |
Introduzione
OpenSSH è un insieme di programmi che permettono, in tutta sicurezza, di svolgere diverse operazioni:
- controllare un computer remoto (tramite terminale)
- copiare file da un computer remoto al computer locale e viceversa
- cifrare qualunque traffico di dati tra computer locale e computer remoto tramite tunneling
OpenSSH sostituisce i vecchi e insicuri programmi telnet, rlogin e ftp, considerati poco sicuri poiché trasmettono in chiaro tutti i dati (compresi nome utente, password, passphrase etc).
Preparativi
È necessario disporre di un server ssh su ogni computer al quale ci si vuole connettere (chiamato in seguito «computer remoto»), e di un client ssh su ogni computer dal quale si vuole avviare la connessione (chiamato in seguito «computer locale»). Se ad esempio si dispone di due computer e si vuole che ognuno dei due possa connettersi all'altro tramite ssh, su entrambi dovranno essere installati sia il server che il client.
Per avere il server ssh su Ubuntu, è sufficiente installare il pacchetto openssh-server tramite [:SynapticHowto:Synaptic], [:AdeptHowTo:Adept] o [:Apt:apt-get]. Per installare il sopra citato pacchetto da terminale è sufficiente digitare il seguente comando:
sudo apt-get install openssh-server
Il client ssh (contenuto nel pacchetto openssh-client) è installato in ubuntu in modo predefinito.
Usare Nautilus con computer remoti
Nautilus può visualizzare, modificare, eliminare o copiare file presenti su un computer remoto (con server ssh installato) in tutta sicurezza, grazie a OpenSSH. Il metodo più semplice per ottenere ciò è aprire nautilus e inserire l'indirizzo desiderato (verrà chiesta la password dell'utente remoto), come da esempio:
ssh://<nomeutenteRemoto>@<indirizzoIP>`
Il secondo metodo permette di avere un'icona persistente in Nautilus ed evitare così di inserire ogni volta gli stessi <nomeutenteRemoto> e <indirizzoIP>. Dal menu Risorse scegliere Connetti al server... quindi inserire:
Campo |
Valore |
Tipo di servizio: |
SSH |
Server: |
<indirizzoIP> |
Nome utente: |
<nomeutenteRemoto> |
Nome da usare per la connessione: |
<nomeAPiacere> |
Utilizzo da terminale
Copia di file
Per copiare un file dal nostro computer locale a un computer remoto (e viceversa) attraverso il terminale, OpenSSH mette a disposizione il comando scp.
Nel primo caso, il comando dovrebbe seguire questo schema:
scp <percorsoFileLocale> <nomeUtenteRemoto>@<indirizzoIP>:<PercorsoDestinazioneRemota>
Per esempio:
scp fileDaCopiare.txt mario@192.168.1.1:/home/mario/fileCopiato.txt
prenderà il file fileDaCopiare.txt, presente nella directory corrente del computer locale, e lo copierà nella posizione /home/mario/fileCopiato.txt (notare che abbiamo anche cambiato il nome del file, ma non è necessario) del computer remoto identificato dall'indirizzo ip 192.168.1.1 , usando l'utente mario sul computer remoto(utente di cui dobbiamo conoscere la password).
Per copiare un file da un computer remoto al computer locale, basta seguire lo schema inverso:
scp <nomeUtenteRemoto>@<indirizzoIP>:<PercorsoFileRemoto> <PercorsoDestinazioneLocale>
Per esempio:
scp mario@192.168.1.1:/home/mario/fileDaCopiare.txt .
Copierà il file remoto identificato dal percorso /home/mario/fileDaCopiare.txt nella directory corrente (identificata dal punto . ), senza rinominarlo.
Con scp non si possono copiare file tra due computer remoti. La sorgente o la destinazione devono essere file locali. |
Terminale di un computer remoto
Per accedere alla linea di comando di un computer remoto, OpenSSH fornisce il comando ssh. È sufficiente digitare il comando:
ssh <nomeutente>@<indirizzoIP>
Per esempio:
ssh mario@192.168.23.42
Grazie a questo comando si disporrà in locale del computer remoto, tutto ciò che faremo in questo terminale avverrà sul computer remoto(e non sul computer locale).
Se il computer remoto ha ubuntu come sistema operativo, risulterà impossibile connettersi ad esso come utente root, perchè in ubuntu l'utente root non è abilitato. Se si desidera svolgere compiti amministrativi su un computer remoto con ubuntu, connettersi prima come utente normale, quindi usare sudo per dare comandi con privilegi amministrativi; in alternativa, abilitare l'utente root sul computer remoto. |
Aumentare la sicurezza
Autenticazione a chiave pubblica
Per impostazione predefinita, OpenSSH su ubuntu permette il log-in tramite autenticazione con username e password dell'utente remoto. Tuttavia se qualcuno è venuto in possesso di nome e password dell'utente del computer remoto, vi si potrà connettere dall'esterno e a nostra insaputa, compromettendo la sicurezza del computer remoto. Da tempo OpenSSH è in grado di prevenire il problema, grazie all'autenticazione con chiave pubblica.
OpenSSH può usare chiavi di accesso private e pubbliche al posto della password utente remoto.
La prima cosa da fare è creare(se non se ne ha già una) la propria coppia di chiavi (privata e pubblica) sul computer locale.
Da terminale inserire:
ssh-keygen -t dsa
Verrà chiesto dove salvare la chiave privata (si consiglia di accettare la posizione predefinita ~/.ssh/id_dsa) e di scegliere una "passphrase". La passphrase è una nuova password, usata per cifrare la chiave privata. Ogni qualvolta servirà la nostra chiave privata, bisognerà prima fornire la passphrase(per decifrare la chiave privata).
Si può anche scegliere di non creare la passphrase(basta non inserirla e premere invio) e quindi non cifrare la chiave privata, ma sarebbe una pessima scelta, in quanto un cracker che venisse in possesso della nostra chiave privata in chiaro, avrebbe facile accesso a tutti i servizi cui noi accediamo tramite la suddetta chiave; al contrario, con una chiave privata cifrata mediante passphrase, l'eventuale cracker si ritroverebbe in mano un inutile ammasso di caratteri senza senso(gli serve la passphrase per decifrarla). |
Insieme alla chiave privata viene creata anche la chiave pubblica (localizzata in ~/.ssh/id_dsa.pub sul computer locale), che è quella distribuibile liberamente; in questo caso specifico, dobbiamo dare la nostra chiave pubblica al nostro computer remoto per garantirci la sua "fiducia", cioè l'accesso tramite ssh.
L'utente che usiamo sul computer remoto deve avere la nostra chiave pubblica nel relativo file di autorizzazione, cioè il file ~/.ssh/authorized_keys del computer remoto; per lo scopo, OpenSSH mette a disposizione il comando ssh-copy-id, da usare sul computer locale come nell'esempio
ssh-copy-id -i <percorsoLocaleChiavePubblica> <nomeUtenteRemoto>@<indirizzoIP>
Per esempio:
ssh-copy-id -i ~/.ssh/id_dsa.pub mario@192.168.23.42
Se l'autenticazione con password utente remoto è disabilitata, si deve copiare e incollare la chiave con un altro mezzo. |
Grazie all'aggiunta della chiave pubblica sul computer remoto si diventerà "affidabili". Adesso, digitando
ssh <nomeutente>@<indirizzoIP>
verrà chiesta la nostra "passphrase" conservata in locale e non la password dell'utente remoto (salvata in /etc/password del computer remoto).
Se si sceglie di usare solo l'autenticazione tramite chiave pubblica, per aumentare ulteriormente la sicurezza si può disabilitare l'autenticazione tramite password utente settando "PasswordAuthentication no" nel file /etc/ssh/sshd_config (è necessario riavviare il server ssh per rendere effettivo il cambiamento). |
Memorizzazione della passphrase
Se si usa l'autenticazione a chiave pubblica, OpenSSH fornisce un metodo grazie al quale la passphrase verrà chiesta solo una volta durante tutta la sessione. Questa caratteristica è utile ad esempio a chi usa spesso il comando scp, o agli amministratori di computer remoti, in quanto evita di dover reinserire la password ogni volta che si lancia un comando della suite OpenSSH.
Il comando per aggiungere la propria passphrase al gestore delle identità è ssh-add, usato semplicemente con:
ssh-add
verrà chiesta la passphrase, dopodiché la nostra chiave privata sarà disponibile senza ulteriori richieste.
Se ci si allontana dal proprio computer, altre persone potrebbero usarlo e sfruttare la chiave privata senza conoscere la passphrase. Se si teme una simile eventualità, si consiglia di bloccare lo schermo con la combinazione di tasti CTRL+ALT+L prima di allontanarsi. |
Permessi sui comandi
Il computer remoto(quello con il server ssh installato) può scegliere di far eseguire solo alcuni comandi a chi vi si connette tramite autenticazione a chiave pubblica. Se per esempio si gestisce un CVS, si può aggiungere nel file authorized_keys la seguente riga
command="/usr/bin/cvs server" ssh-dss AAAAB3N....
In questo modo è permessa l'esecuzione esclusivamente dei comandi per il CVS e non di altri comandi.
Il protocollo SSH su altri sistemi operativi
Microsoft Windows
Microsoft Windows dispone di [http://www.openssh.com/windows.html diverse alternative] più o meno valide per usare il protocollo SSH e fare anche da server. Il più diffuso client SSH per Windows è [http://www.chiark.greenend.org.uk/~sgtatham/putty/ Putty].
Cellulare Symbian
Il client SSH Putty è disponibile anche in una versione per cellulari [http://s2putty.sourceforge.net/ Symbian].
Ulteriori risorse
- [wiki:Ubuntu/SSHHowto Documento originale]
[http://www.openssh.org/ Sito ufficiale del progetto]