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  • Differenze per "InternetRete/DesktopRemoto/OpenSsh"
Differenze tra le versioni 1 e 28 (in 27 versioni)
Versione 1 del 15/06/2005 11.52.27
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Autore: adsl-213-190-44-43
Commento: imported from the old wiki
Versione 28 del 03/04/2007 17.51.58
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Commento:
Le cancellazioni sono segnalate in questo modo. Le aggiunte sono segnalate in questo modo.
Linea 1: Linea 1:
= ItalianSshHowTo = #LANGUAGE it
## page was renamed from SshHowTo
##TODO:
##--usare risorse -> connessione al server... per avere disponibile un filesystem remoto in nautilus
##--criptare una connessione tramite tunneling
##--usare X11Forwarding per vedere in locale una applicazione grafica che gira in remoto
[[BR]]
||<tablestyle="float:right; font-size: 0.9em; width:30%; background:#F1F1ED; margin: 0 0 1em 1em;" style="padding:0.5em;">'''Indice'''[[BR]][[TableOfContents(1)]]||
Linea 3: Linea 10:
##
## This doc should have:
## 1) installing ssh (done)
## 2) securing ssh
## 3) working with ssh (partly done)
## 4) issues with ssh
## Document written by: Alexander Poslavsky & Christoph Haas
= Introduzione =
Linea 11: Linea 12:
http://www.ubuntulinux.org/wiki/PicDocs.png '''OpenSSH''' è un insieme di programmi che permettono, in tutta sicurezza, di svolgere diverse operazioni:
 * controllare un computer remoto (tramite terminale)
 * copiare file da un computer remoto al computer locale e viceversa
 * criptare qualunque traffico di dati tra computer locale e computer remoto tramite tunneling
'''OpenSSH''' sostituisce i vecchi e insicuri programmi '''telnet''', '''rlogin''' e '''ftp''' (questi programmi sono insicuri perchè trasmettono dati e password in chiaro, rendendone semplice il furto)
Linea 13: Linea 18:
== Indice ==
 * Installazione di ssh-server
 * Copiare file attraverso ssh
 * Navigare con nautilus attraverso ssh
 * Connettersi ad un computer remoto con ssh
 * Autenticazione con chiavi pubbliche (pubblic keys)
 * Limitare l'accesso con ssh
 * Accesso automatico in batch script
 * Usare ssh agent
= Preparazione dei computer =
Linea 23: Linea 20:
http://www.ubuntulinux.org/wiki/IconExample48.png È necessario disporre di un server ssh su ogni computer al quale ci si vuole connettere (chiamato in seguito "computer remoto"), e di un client ssh su ogni computer dal quale si vuole avviare la connessione (chiamato in seguito "computer locale"). Se ad esempio si dispone di due computer e si vuole che ognuno dei due possa connettersi all'altro tramite ssh, ognuno dei due computer dovrà avere sia il server che il client.
Linea 25: Linea 22:
== SSH == Per avere il server ssh su ubuntu, è sufficiente installare il pacchetto ''openssh-server'' (che si trova già nella componente ''main'' dei [:Repository: repository]) tramite [http://wiki.ubuntu-it.org/SynapticHowto Synaptic], o tramite [:AptGetHowTo: terminale] con il seguente comando:
Linea 27: Linea 24:
OpenSSH è una versione LIBERA del protocollo SSH, suite dei tools per la connettività di rete, che incrementa il numero di persone che fanno affidamento su di esso. Molti utenti che utilizzano telnet, rlogin, ftp e altri programmi simili forse non sanno che la loro password viene trasmessa attraverso la rete non criptata. OpenSSH cripta tutto il traffico (password compresa) per eliminare a tutti gli effetti l'ascolto passivo, l'hijacking della connessione e altri attacchi a livello di rete. In più, OpenSSH fornisce una miriade di possibilità di tunneling sicuro, così come una varietà di metodi di autenticazione.--Da http://www.openssh.com/it/index.html {{{
sudo apt-get install openssh-server
}}}

Il client ssh (contenuto nel pacchetto ''openssh-client'') è installato in ubuntu in modo predefinito.

= Usare Nautilus in modalità sicura =

'''Nautilus''' può visualizzare, editare e copiare file presenti su un computer remoto (con server ssh installato) in tutta sicurezza, grazie a '''OpenSSH'''. E' sufficiente aprire Nautilus e inserire un indirizzo come `ssh://<nomeutente>@<indirizzoIP>` per vedere il filesystem di un computer remoto come se fosse locale(ricordarsi di sostituire `<nomeutente>` e `<indirizzoIP>` in maniera adeguata).

A questo punto è possibile svolgere tutte le operazioni che si svolgono normalmente con nautilus(copiare file da remoto a locale e viceversa, cancellare file remoti, eccetera).

= Copia di file =

Per copiare un file dal nostro computer locale a un computer remoto (e viceversa) attraverso il terminale, '''OpenSSH''' mette a disposizione il comando ''scp''.

Nel primo caso, il comando dovrebbe seguire questo schema: {{{
scp <percorsoFileLocale> <nomeUtenteRemoto>@<indirizzoIP>:<PercorsoDestinazioneRemota>
}}}

Per esempio: {{{
scp fileDaCopiare.txt mario@192.168.1.1:/home/mario/fileCopiato.txt
}}}

prenderà il file `fileDaCopiare.txt`, presente nella directory corrente del computer locale, e lo copierà nella posizione `/home/mario/fileCopiato.txt` (notare che abbiamo anche cambiato il nome del file, ma non è necessario) del computer remoto identificato dall'indirizzo ip `192.168.1.1` , usando l'utente `mario` sul computer remoto(utente di cui dobbiamo conoscere la password).

Per copiare un file da un computer remoto al computer locale, basta seguire lo schema inverso: {{{
scp <nomeUtenteRemoto>@<indirizzoIP>:<PercorsoFileRemoto> <PercorsoDestinazioneLocale>
}}}

Per esempio: {{{
scp mario@192.168.1.1:/home/mario/fileDaCopiare.txt .
}}}

Copierà il file remoto identificato dal percorso `/home/mario/fileDaCopiare.txt` nella directory corrente (identificata dal punto `.` ), senza rinominarlo.

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5% ^>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">Con '''scp''' non si possono copiare file tra due computer remoti. La sorgente o la destinazione devono essere file locali. ||

= Controllo da remoto =

Per accedere alla linea di comando di un computer remoto, '''OpenSSH''' fornisce il comando '''ssh'''. È sufficiente digitare il comando:

{{{
ssh <nomeutente>@<indirizzoIP>
}}}

Per esempio:

{{{
ssh mario@192.168.23.42
}}}

Grazie a questo comando si disporrà in locale del computer remoto, tutto ciò che faremo in questo terminale avverrà sul computer remoto(e non sul computer locale).

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5% ^>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">Se il computer remoto ha ubuntu come sistema operativo, risulterà impossibile connettersi ad esso come utente root, perchè in ubuntu l'utente root non è abilitato. Se si desidera svolgere compiti amministrativi su un computer remoto con ubuntu, connettersi prima come utente normale, quindi usare sudo per dare comandi con privilegi amministrativi; in alternativa, abilitare l'utente root sul computer remoto. ||

= Autenticazione a chiave pubblica =

Per impostazione predefinita, OpenSSH su ubuntu permette il log-in tramite autenticazione con username e password dell'utente remoto. Tuttavia se qualcuno è venuto in possesso di nome e password dell'utente del computer remoto, vi si potrà connettere dall'esterno e a nostra insaputa, compromettendo la sicurezza del computer remoto. Da tempo '''OpenSSH''' è in grado di prevenire il problema, grazie all'autenticazione con chiave pubblica.

'''OpenSSH''' può usare chiavi di accesso private e pubbliche al posto della password utente remoto.

La prima cosa da fare è creare(se non se ne ha già una) la propria chiave privata sul computer locale.

Da terminale inserire:
{{{
ssh-keygen -t dsa
}}}

Verrà chiesto dove salvare la chiave privata (si consiglia di accettare la posizione predefinita ~/.ssh/id_dsa) e di scegliere una "passphrase". La passphrase è una nuova password, usata per criptare la chiave privata. Ogni qualvolta servirà la nostra chiave privata, bisognerà prima fornire la passphrase(per decriptare la chiave privata).

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5% ^>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">Si può anche scegliere di non creare la passphrase(basta non inserirla e premere invio) e quindi non criptare la chiave privata, ma sarebbe una pessima scelta, in quanto un cracker che venisse in possesso della nostra chiave privata in chiaro, avrebbe facile accesso a tutti i servizi cui noi accediamo tramite la suddetta chiave; al contrario, con una chiave privata criptata mediante passphrase, l'eventuale cracker si ritroverebbe in mano un inutile ammasso di caratteri senza senso(gli serve la passphrase per decifrarla). ||
Linea 30: Linea 98:
== Installazione di SSH-SERVER == Insieme alla chiave privata viene creata anche la chiave pubblica(localizzata in `~/.ssh/id_dsa.pub` sul computer locale), che è quella che possiamo dare liberamente in giro; in questo caso specifico, dobbiamo dare la nostra chiave pubblica al nostro computer remoto per garantirci la sua "fiducia", cioè l'accesso tramite ssh.
Linea 32: Linea 100:
Ubuntu usa ssh-server e lo si può ottenere così. L'utente che usiamo sul computer remoto deve avere la nostra chiave pubblica nel relativo file di autorizzazione, cioè il file `~/.ssh/authorized_keys` del computer remoto; per lo scopo, '''OpenSSH''' mette a disposizione il comando `ssh-copy-id`, da usare sul computer locale come nell'esempio
Linea 34: Linea 102:
    bash:~$ sudo apt-get install openssh-server
}}}
Questo setterà il tuo ssh-server.

== Copiare File con SSH ==

Per copiare un file da un computer ad un altro con ssh si deve usare il comando ''scp''. Il comando dovrebbe essere come il seguente.

{{{
   bash:~$ scp <file> <username>@<indirizzoip>:<!DirectoryDiDestinazione>
ssh-copy-id -i <percorsoLocaleChiavePubblica> <nomeUtenteRemoto>@<indirizzoIP>
Linea 46: Linea 105:
oppure in termini più pratici. se sto copiando un file da uno dei miei computer ad un altro il comando sarà

{{{
   bash:~$ scp file.txt hornbeck@192.168.1.103:/home/hornbeck
Per esempio: {{{
ssh-copy-id -i ~/.ssh/id_dsa.pub mario@192.168.23.42
Linea 52: Linea 109:
(In questo caso sarà copiato il file <file.txt> da un computer locale verso il computer remoto <hornbeck@192.168.1.103> e nella directory /home/hornbeck). Ci si deve perciò assicurare di aver incluso il <file>, la <username> del computer a cui ci si stà connettendo , l ' <indirizzo IP> e la <!Directory di destinazione> dove il file sarà copiato. ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5% ^>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">Se l'autenticazione con password utente remoto è disabilitata, si deve copiare e incollare la chiave con un altro mezzo. ||
Linea 54: Linea 111:
Si può anche copiare un file da un computer remoto verso il disco fisso locale
Linea 56: Linea 112:
{{{
   bash:~$ scp hornbeck@192.168.1.103:/home/hornbeck/urls.txt .
Grazie all'aggiunta della chiave pubblica sul computer remoto si diventerà "affidabili". Adesso, digitando {{{
ssh <nomeutente>@<indirizzoIP>
Linea 60: Linea 116:
Il '.' (l'ultimo punto) significa che il file sarà copiato nella directory corrente. Il file naturalmente potrà essere anche rinominato ( es my.txt ) e questo sarà fatto durante il trasferimento. verrà chiesta la nostra "passphrase" conservata in locale e non la password dell'utente remoto(salvata in `/etc/password` del computer remoto).
Linea 62: Linea 118:
IMPORTANTE: non si possono muovere file tra due computer remoti. La sorgente o la destinazione devono essere file locali. [[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,left)]] Se si sceglie di usare solo l'autenticazione tramite chiave pubblica, per aumentare ulteriormente la sicurezza si può disabilitare l'autenticazione tramite password utente settando "Password``Authentication no" nel file `/etc/ssh/sshd_config` (è necessario riavviare il server ssh per rendere effettivo il cambiamento).

== Memorizzazione della passphrase ==

Se si usa l'autenticazione a chiave pubblica, '''OpenSSH''' fornisce un metodo grazie al quale la passphrase verrà chiesta solo una volta durante tutta la sessione. Questa caratteristica è utile ad esempio a chi usa spesso il comando '''scp''', o agli amministratori di computer remoti, in quanto evita di dover reinserire la password ogni volta che si lancia un comando della suite OpenSSH.

Il comando per aggiungere la propria passphrase al gestore delle identità è '''ssh-add''', usato semplicemente con:
{{{
ssh-add
}}}
verrà chiesta la passphrase, dopodiché la nostra chiave privata sarà disponibile senza ulteriori richieste.

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5% ^>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">Se ci si allontana dal proprio computer, altre persone potrebbero usarlo e sfruttare la chiave privata senza conoscere la passphrase. Se si teme una simile eventualità, si consiglia di bloccare lo schermo con la combinazione di tasti '''CTRL+ALT+L''' prima di allontanarsi. ||
Linea 65: Linea 133:
== Navigare con Nautilus Attraverso ssh == = Permessi sui comandi =
Linea 67: Linea 135:
Usando nautilus si può avere comunque accesso a computer remoti per navigare, editare e copiare. Aprire un Nautilus file browser ( per esempio attraverso Computer -> Home) e successivamente premere CTRL + L. Scrivere il seguente indirizzo url

{{{
   ssh://<username>@<hostname>
Il computer remoto(quello con il server ssh installato) può scegliere di far eseguire solo alcuni comandi a chi vi si connette tramite autenticazione a chiave pubblica. Se per esempio si gestisce un CVS, si può aggiungere nel file `authorized_keys` la seguente riga {{{
command="/usr/bin/cvs server" ssh-dss AAAAB3N....
Linea 73: Linea 139:
( rimpiazzare <username> e <hostname> in maniera adeguata) In questo modo è permessa l'esecuzione esclusivamente dei comandi per il CVS e non di altri comandi.
Linea 75: Linea 141:
La copia dei file può essere fatta selezionando e trascinando il file in un'altra finestra di nautilus, come se si fosse all'interno del proprio file-sistem locale. = Connessione da altri sistemi =
Linea 77: Linea 143:
== Connettersi ad un computer remoto con ssh == == Microsoft Windows ==
Linea 79: Linea 145:
Per connettersi ad un computer remoto lanciando ssh si deve digitare qualcosa del tipo: Un computer con Microsoft Windows non può fare da server ssh, però può fare da client, basta scaricare un piccolo programma che si chiama [http://www.chiark.greenend.org.uk/~sgtatham/putty/download.html Putty].
Linea 81: Linea 147:
{{{
    bash:~$ ssh <username>@<ipaddress>
}}}
== Cellulare Symbian ==
Linea 85: Linea 149:
esempio: '''`Putty`''' è disponibile anche in una [http://s2putty.sourceforge.net/ versione per i cellulari Symbian].
Linea 87: Linea 151:
{{{
    bash:~$ ssh phyrex@192.168.23.42
}}}

http://www.ubuntulinux.org/wiki/IconNote.png

'''Nota:'''
   Si può sempre usare l'hostname (se conosciuto dal sistema (![/etc/hosts])) al posto dell'indirizzo IP.

== Public key authentication ==

Precedentemente si è usata l'autenticazione tipica con username e password. Tuttavia se qualcuno ha 'indovinato' o è venuto in possesso della tua password la tua sicurezza può essere compromessa. Da tempo ssh offre un'autenticazione con chiave pubblica ( pubblic key authentication).
Ssh usa chiavi di accesso private e pubblica al posto di una semplice password.

A meno che non si abbia già una chiave privata , la prima cosa da fare è crearne una.
Digitare
{{{
 ssh-keygen -t dsa
}}}
Sarà chiesto dove salvare la chiave la chiave privata (si può accettare la locazione di defaul) e di scegliere una passphrase. La passphrase è usata per criptare la chiave privata. Chiunque ottenga l'accesso alla vostra chiave privata (non protetta) avrà i vostri permessi da altri calcolatori. Si consiglia di pensare bene ad una 'reale' buona password.

Ora per avere accesso ad altri computer, questi devono 'fidarsi' della tua chiave pubblica. La chiave pubblica è stata creata assieme alla chiave privata ed è generalmente locata in {{{~/.ssh/id_dsa.pub}}}

L'utente target (verso cui ci si connette) deve avere questa chiave (è una linea dei caratteri di ASCII) nel relativo file di autorizzazione di chiavi pubbliche situato in {{{~/.ssh/authorized_keys2}}} del computer target. Così si deve o copiare ed incollare la linea di caratteri ASCII nel file authorized_keys2 oppure usare il comando “ssh-copy-id” come nell'esempio{{{
 ssh-copy-id root@fileserver01}}}

Verrà chiesta la password di root di quel computer. Se l'autenticazione con password è disabilitata si deve copiare e incollare la chiave con un altro mezzo.
Successivamente all'aggiunta della chiave pubblica si sarà 'affidabili'. Digitare{{{
 ssh root@fileserver01}}}

e successivamente sarà chiesta la 'passphrase' e non la password. Si noti che la password e la passphrase sono cose diverse. La password è salvata in /etc/password del computer target, mentre la passphrase è usata per decriptare la tua chiave privata sul tuo computer.

Ricapitolando: l'attuale sicurezza di una autenticazione con chiave pubblica rispetto ad una autenticazione con password è che per avere un accesso si necessita di avere:

 * la chiave privata (criptata)
 * la passphrase per decriptare la chiave privata

Così se non si scegliesse affatto la passphrase (il che è possibile -vedi dopo) si avrebbe meno sicurezza che usare solo una password.

http://www.ubuntulinux.org/wiki/IconNote.png

'''Nota:'''
  Per ragioni di sicurezza si può disabilitare l'autenticazione tramite password settando "!PasswordAuthentication no" nel file /etc/ssh/sshd_config. Non si deve però poi dimenticare di riavviare ssh-server dopo il cambio di configurazione.

== Limitare l'accesso a ssh ==

Quando si usa ssh con autenticazione con chiave pubblica esiste un'altra interessante caretteristica. Il computer target può limitare l'esecuzione dei comandi impartiti dall'utente dal suo computer. Se per esempio si gestisce un CVS, si può aggiungere nel file authorized_keys2 la seguente riga{{{
 command="/usr/bin/cvs server" ssh-dss AAAAB3N....}}}

Questo permetterà l'esecuzione solo dei comandi per il CVS e nessun altro.

== Accesso automatico in batch scripts ==

L'autenticazione con chiave pubblica può anche essere usata per automatizzare procedure che richiedono in genere la digitazione della password. Si immagini di voler copiare un file da un computer remoto ogni giorno a mezzanotte. Tutto quello di cui si ha bisogno è di stabilire 'un rapporto di fiducia' tra questi due computer.
Creare un service account su un computer, creare un chiave (ssh-keygen -t dsa) e quando viene chiesta la passphrase premere INVIO. Questo lascerà la chiave privata sprotetta. Aggiungere la chiave pubblica ne file authorized_keys2 dell'altro computer (ssh-copy-id). Ora ci si può connetter con questa macchina senza che venga chiesta la passphrase. Aggiungere infine una chiamata ad ssh nel cronotab.

http://www.ubuntulinux.org/wiki/IconWarning3.png

'''Attenzione!'''
  Avere una chiave privata non protetta può compromettere la sicurezza. Gli Hackers necessiterebbero solo di venire in possesso della chiave pubblica per connettersi liberamente al computer target.

== Usare ssh-agent ==

Se si ha frequentemente bisogno di copiare file attraverso ssh o di avere accesso agli altri computer della propria rete (che è una cosa comune per un amministratore) si sarà felici di sapere se esiste un metodo che semplifichi la digitazione della passphrase. Attualmente un modo esiste ed è chiamato ssh-agent
Si necessità solo di digitare la propria passphrase dopo aver lanciato "ssh-add" e ogni volta che verra lanciato un sub-processo di ssh-agent la passphrase sarà ricordata.

Troppa teoria?!? bhe, non ci deve preoccupare dell'agent. La tua X session sta già lavorando automaticamente in una sessione di ssh agent.... Tutto ciò che si deve fare è lanciare "ssh-add" e digitare la passphrase. La prossima volta che si userà ssh per aver accesso ad un altro computer non si dovrà ridigitare la passphrase... Bello vero?!? :)

http://www.ubuntulinux.org/wiki/IconNote.png

'''Importante:'''
  quando si lascia il proprio desktop si deve bloccare lo schermo. Altro persone potrebbero avere accesso ad altri computer dal tuo computer senza conoscere la passphrase.

Se si vuole che venga chiesta la passphrase una volta dopo il login si può aggiungere una chiamata ad “ssh-agent” come in questo caso:

 * Cliccare su *Computer*
 * Scegliere *Desktop Preferences*
 * Scegliere *Sessions*
 * Scegliere il tab *Startup Programs*
 * Cliccare *Add*
 * Digitare "ssh-add" come comando

Dopo il prossimo login sarà chiesta la passphrase.


{{{
Traduzione di Alessandro Albiero
Documento Originale: SSHHowto
}}}
Documento originale: [wiki:Ubuntu/SSHHowto SSHHowto] (lingua inglese)
----
CategoryInternet CategoryDaRevisionare
## PrioritàBassa
## RevisioneStilistica

BR

Introduzione

OpenSSH è un insieme di programmi che permettono, in tutta sicurezza, di svolgere diverse operazioni:

  • controllare un computer remoto (tramite terminale)
  • copiare file da un computer remoto al computer locale e viceversa
  • criptare qualunque traffico di dati tra computer locale e computer remoto tramite tunneling

OpenSSH sostituisce i vecchi e insicuri programmi telnet, rlogin e ftp (questi programmi sono insicuri perchè trasmettono dati e password in chiaro, rendendone semplice il furto)

Preparazione dei computer

È necessario disporre di un server ssh su ogni computer al quale ci si vuole connettere (chiamato in seguito "computer remoto"), e di un client ssh su ogni computer dal quale si vuole avviare la connessione (chiamato in seguito "computer locale"). Se ad esempio si dispone di due computer e si vuole che ognuno dei due possa connettersi all'altro tramite ssh, ognuno dei due computer dovrà avere sia il server che il client.

Per avere il server ssh su ubuntu, è sufficiente installare il pacchetto openssh-server (che si trova già nella componente main dei [:Repository: repository]) tramite [http://wiki.ubuntu-it.org/SynapticHowto Synaptic], o tramite [:AptGetHowTo: terminale] con il seguente comando:

sudo apt-get install openssh-server

Il client ssh (contenuto nel pacchetto openssh-client) è installato in ubuntu in modo predefinito.

Usare Nautilus in modalità sicura

Nautilus può visualizzare, editare e copiare file presenti su un computer remoto (con server ssh installato) in tutta sicurezza, grazie a OpenSSH. E' sufficiente aprire Nautilus e inserire un indirizzo come ssh://<nomeutente>@<indirizzoIP> per vedere il filesystem di un computer remoto come se fosse locale(ricordarsi di sostituire <nomeutente> e <indirizzoIP> in maniera adeguata).

A questo punto è possibile svolgere tutte le operazioni che si svolgono normalmente con nautilus(copiare file da remoto a locale e viceversa, cancellare file remoti, eccetera).

Copia di file

Per copiare un file dal nostro computer locale a un computer remoto (e viceversa) attraverso il terminale, OpenSSH mette a disposizione il comando scp.

Nel primo caso, il comando dovrebbe seguire questo schema:

scp <percorsoFileLocale> <nomeUtenteRemoto>@<indirizzoIP>:<PercorsoDestinazioneRemota>

Per esempio:

scp fileDaCopiare.txt mario@192.168.1.1:/home/mario/fileCopiato.txt

prenderà il file fileDaCopiare.txt, presente nella directory corrente del computer locale, e lo copierà nella posizione /home/mario/fileCopiato.txt (notare che abbiamo anche cambiato il nome del file, ma non è necessario) del computer remoto identificato dall'indirizzo ip 192.168.1.1 , usando l'utente mario sul computer remoto(utente di cui dobbiamo conoscere la password).

Per copiare un file da un computer remoto al computer locale, basta seguire lo schema inverso:

scp <nomeUtenteRemoto>@<indirizzoIP>:<PercorsoFileRemoto> <PercorsoDestinazioneLocale>

Per esempio:

scp mario@192.168.1.1:/home/mario/fileDaCopiare.txt .

Copierà il file remoto identificato dal percorso /home/mario/fileDaCopiare.txt nella directory corrente (identificata dal punto . ), senza rinominarlo.

Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)

Con scp non si possono copiare file tra due computer remoti. La sorgente o la destinazione devono essere file locali.

Controllo da remoto

Per accedere alla linea di comando di un computer remoto, OpenSSH fornisce il comando ssh. È sufficiente digitare il comando:

ssh <nomeutente>@<indirizzoIP>

Per esempio:

ssh mario@192.168.23.42

Grazie a questo comando si disporrà in locale del computer remoto, tutto ciò che faremo in questo terminale avverrà sul computer remoto(e non sul computer locale).

Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)

Se il computer remoto ha ubuntu come sistema operativo, risulterà impossibile connettersi ad esso come utente root, perchè in ubuntu l'utente root non è abilitato. Se si desidera svolgere compiti amministrativi su un computer remoto con ubuntu, connettersi prima come utente normale, quindi usare sudo per dare comandi con privilegi amministrativi; in alternativa, abilitare l'utente root sul computer remoto.

Autenticazione a chiave pubblica

Per impostazione predefinita, OpenSSH su ubuntu permette il log-in tramite autenticazione con username e password dell'utente remoto. Tuttavia se qualcuno è venuto in possesso di nome e password dell'utente del computer remoto, vi si potrà connettere dall'esterno e a nostra insaputa, compromettendo la sicurezza del computer remoto. Da tempo OpenSSH è in grado di prevenire il problema, grazie all'autenticazione con chiave pubblica.

OpenSSH può usare chiavi di accesso private e pubbliche al posto della password utente remoto.

La prima cosa da fare è creare(se non se ne ha già una) la propria chiave privata sul computer locale.

Da terminale inserire:

ssh-keygen -t dsa

Verrà chiesto dove salvare la chiave privata (si consiglia di accettare la posizione predefinita ~/.ssh/id_dsa) e di scegliere una "passphrase". La passphrase è una nuova password, usata per criptare la chiave privata. Ogni qualvolta servirà la nostra chiave privata, bisognerà prima fornire la passphrase(per decriptare la chiave privata).

Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)

Si può anche scegliere di non creare la passphrase(basta non inserirla e premere invio) e quindi non criptare la chiave privata, ma sarebbe una pessima scelta, in quanto un cracker che venisse in possesso della nostra chiave privata in chiaro, avrebbe facile accesso a tutti i servizi cui noi accediamo tramite la suddetta chiave; al contrario, con una chiave privata criptata mediante passphrase, l'eventuale cracker si ritroverebbe in mano un inutile ammasso di caratteri senza senso(gli serve la passphrase per decifrarla).

Insieme alla chiave privata viene creata anche la chiave pubblica(localizzata in ~/.ssh/id_dsa.pub sul computer locale), che è quella che possiamo dare liberamente in giro; in questo caso specifico, dobbiamo dare la nostra chiave pubblica al nostro computer remoto per garantirci la sua "fiducia", cioè l'accesso tramite ssh.

L'utente che usiamo sul computer remoto deve avere la nostra chiave pubblica nel relativo file di autorizzazione, cioè il file ~/.ssh/authorized_keys del computer remoto; per lo scopo, OpenSSH mette a disposizione il comando ssh-copy-id, da usare sul computer locale come nell'esempio

ssh-copy-id -i <percorsoLocaleChiavePubblica> <nomeUtenteRemoto>@<indirizzoIP>

Per esempio:

ssh-copy-id -i ~/.ssh/id_dsa.pub mario@192.168.23.42

Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)

Se l'autenticazione con password utente remoto è disabilitata, si deve copiare e incollare la chiave con un altro mezzo.

Grazie all'aggiunta della chiave pubblica sul computer remoto si diventerà "affidabili". Adesso, digitando

ssh <nomeutente>@<indirizzoIP>

verrà chiesta la nostra "passphrase" conservata in locale e non la password dell'utente remoto(salvata in /etc/password del computer remoto).

Immagine(Icone/Piccole/note.png,,left) Se si sceglie di usare solo l'autenticazione tramite chiave pubblica, per aumentare ulteriormente la sicurezza si può disabilitare l'autenticazione tramite password utente settando "PasswordAuthentication no" nel file /etc/ssh/sshd_config (è necessario riavviare il server ssh per rendere effettivo il cambiamento).

Memorizzazione della passphrase

Se si usa l'autenticazione a chiave pubblica, OpenSSH fornisce un metodo grazie al quale la passphrase verrà chiesta solo una volta durante tutta la sessione. Questa caratteristica è utile ad esempio a chi usa spesso il comando scp, o agli amministratori di computer remoti, in quanto evita di dover reinserire la password ogni volta che si lancia un comando della suite OpenSSH.

Il comando per aggiungere la propria passphrase al gestore delle identità è ssh-add, usato semplicemente con:

ssh-add

verrà chiesta la passphrase, dopodiché la nostra chiave privata sarà disponibile senza ulteriori richieste.

Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)

Se ci si allontana dal proprio computer, altre persone potrebbero usarlo e sfruttare la chiave privata senza conoscere la passphrase. Se si teme una simile eventualità, si consiglia di bloccare lo schermo con la combinazione di tasti CTRL+ALT+L prima di allontanarsi.

Permessi sui comandi

Il computer remoto(quello con il server ssh installato) può scegliere di far eseguire solo alcuni comandi a chi vi si connette tramite autenticazione a chiave pubblica. Se per esempio si gestisce un CVS, si può aggiungere nel file authorized_keys la seguente riga

command="/usr/bin/cvs server" ssh-dss AAAAB3N....

In questo modo è permessa l'esecuzione esclusivamente dei comandi per il CVS e non di altri comandi.

Connessione da altri sistemi

Microsoft Windows

Un computer con Microsoft Windows non può fare da server ssh, però può fare da client, basta scaricare un piccolo programma che si chiama [http://www.chiark.greenend.org.uk/~sgtatham/putty/download.html Putty].

Cellulare Symbian

Putty è disponibile anche in una [http://s2putty.sourceforge.net/ versione per i cellulari Symbian].

Documento originale: [wiki:Ubuntu/SSHHowto SSHHowto] (lingua inglese)


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