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Differenze tra le versioni 9 e 53 (in 44 versioni)
Versione 9 del 26/09/2007 12.26.42
Dimensione: 7433
Autore: AldoLatino
Commento:
Versione 53 del 14/07/2008 13.22.50
Dimensione: 4365
Autore: AldoLatino
Commento:
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Linea 1: Linea 1:
||<tablestyle="float:right; font-size: 0.9em; width:25%; background:#F1F1ED; margin: 0 0 1em 1em;" style="padding:0.5em;">[[TableOfContents(5)]]|| ## page was renamed from AldoLatino/Prove
#format wiki
#language it
[[Indice(depth=2 align=right)]]
[[BR]]
Linea 3: Linea 7:
||<tablestyle="width:30%; background:#E95E5E;">'''Bozza per Forcefield''' || '''Titolo della pagina wiki: RinominareDispositiviUSB'''

'''Note:''' uniformare il punto di mount /media/mio_disco.
Linea 7: Linea 13:
Come in molti software per Linux, anche [:Sicurezza:TrueCrypt] è un'applicazione che non nasce con un'interfaccia grafica, ma semplicemente viene utilizzato tramite il terminale.
Ma come altri software, anche per True``Crypt è stata costruita una interfaccia che opera in un livello più alto: l'interfaccia si chiama ''Forcefield''. In altre parole, Forcefield mostra graficamente quello che avviene in un livello più basso, restituendo quindi un utilizzo più semplificato per l'utente.
Con le descrizioni fornite in questa guida si potranno rimoninare i dispositivi USB formattati con le seguenti partizioni:
 * FAT16/FAT32, utilizzando mtools
 * NTFS, utilizzando ntfsprogs.
 * Ext2/Ext3, utilizzando e2label
 * JFS, utilizzando jfs_tune
 * ReiserFS, utilizzando reiserfstune
 * XFS, utilizzando xfs_admin
Linea 10: Linea 21:
Per utilizzare Forcefield è necessario aver installato il pacchetto True``Crypt, così come descritto nella pagina dedicata. I dispositivi esterni, in modo predefinito, vengono montati automaticamente in `/media/disk`, poi in `/media/disk-1` e così via. Questo sistema non è di grande aiuto quando si vuole accedere ad un preciso dispositivo, soprattutto quando si hanno molteplici dischi montati.
Linea 12: Linea 23:
= Installazione =
Aprire il browser e puntare a questo indirizzo: http://bockcay.de/forcefield. Cliccare sul collegamento che permette di scaricare il file .deb contenente il pacchetto Forcefield.
Spostarsi nella cartella dove è stato salvato il pacchetto .deb e fare doppio clic sul file. Si aprirà [:InstallarePacchettiDebian#metodografico:Gdebi] che permetterà di installare Forcefield. Premere il pulsante Installa pacchetto. Quando richiesto immettere la propria password di amministrazione.
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''I dispositivi con una etichetta vengono montati in automatico nella directory `/media` utilizzando la loro etichetta come punto di mount: ad es. `/media/mio-disco`, qualora `mio-disco` sia l'etichetta del dispositivo.'' ||
Linea 16: Linea 25:
(screenshot Gdebi) ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Quando si creano le etichette, prestare attenzione a che il punto di mount (basato sull'etichetta) non esista già perché la funzione di automount di HAL crea la directory quando monta il dispositivo.'' ||
Linea 18: Linea 27:
Una volta completata l'installazione, troveremo Forcefield nel menu Applicazioni > Accessori > Forcefield:

(screenshot menu)

= Configurazione di Forcefield =

Apriamo Forcefield. Ci apparirà una schermata di avviso in cui ci viene chiesto se permettere a Forcefield di effettuare alcune operazioni ai gruppi e ad un file di sistema (/etc/sudoers). In genere è bene evitare questo tipo di operazioni, a patto che l'utente sappia cosa sta facendo. Per cui attiviamo l'opzione "Suppress further warnings" e clicchiamo su Ok.

(screenshot warning)

Ci apparirà la finestra principale di Forcefield in cui vengono elencati i volumi cifrati: dato che non abbiamo creato alcun volume la lista è vuota.

(screenshot forcefield)

Modifichiamo anzitutto le preferenze del programma cliccando su Actions > Preferences.

(screenshot preferenze)

Accertiamoci che le opzioni siano impostate come in figura. Ecco le spiegazioni:
 * '''Autodismount:''' consente di smontare automaticamente tutti i volumi se lo screensaver parte o se si entra in modalità Sospensione. Si lascia all'utente la scelta.
 * '''On mounting:''' consente di aprire automaticamente la finestra col contenuto del volume cifrato non appena si monta il volume stesso. È una operazione comoda che può essere attivata. Va sostituito, però, il valore già immesso che da "nautilus %d" deve diventare "nautilus %s".
 * Le ultime tre opzioni significano:
  * l'utente ha i diritti di amministrazione per True``Crypt: se è stata seguita la guida di questo wiki, si ricorderà, è stato impostato l'uso di True``Crypt per l'utente normale; si lasci l'opzione attivata;
  * non mostrare la finestra con l'elenco dei volumi montati all'avvio: si può lasciare l'opzione disabilitata.
  * mantenere uno storico dei volumi aperti e del punto di montaggio.

Facciamo clic su Ok.

= Creiamo il file contenitore =

Apriamo il menu Actions e clicchiamo su Create new volume:

(screenshot new_volume)

Si aprirà la finestra di dialogo con cui creare il nuovo volume (cioè il file contenitore).

Vediamo in dettaglio le tre schede

'''Scheda Create'''

(screenshot new volume 1)

 * '''Path:''' Inseriamo il percorso dove creare il file contenitore (il volume), dunque va bene anche la propria home o un disco esterno (come una pendrive).
 * '''Filename:''' inseriamo il nome che vogliamo dare al file contenitore.
 * '''Size:''' inseriamo la dimensione del file contenitore, specificando se siano Bytes, Kilobytes, Megabytes o Gigabytes.
 * '''Passphrase:''' inseriamo la passphrase, che si raccomanda di scegliere accuratamente e di poter ricordare facilmente. Mentre digitiamo la nostra passphrase un indicatore sottostante ci mostra la qualità della stessa: finché non è lunga e abbastanza variegata nelle lettere, la barra rimarrà rossa.

'''Scheda Options'''

(screenshot new volume 2)

Impostiamo le opzioni così come le vediamo in figura, vale a dire scegliendo l'algoritmo di cifratura AES, l'hash su SHA-1 e filesystem su Ext3.

||''Se dobbiamo aprire il file contenitore su sistemi Windows, si dovrà scegliere FAT come filesystem''||
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Questa guida è intesa per dispositivi esterni, come i dischi fissi USB, i dischi flash USB (le cosiddette "Penne USB"), le schede di memoria. Si possono anche etichettare i dischi interni, ma per cambiare il loro punto di mount leggere le pagine [:Hardware/DispositiviPartizioni/MontarePartizioni:Montare le partizioni] e [:AmministrazioneSistema/Fstab:Fstab]'' ||
Linea 74: Linea 30:
'''Scheda Keyfiles'''
Possiamo lasciare tutto così come si trova, se non abbiamo necessità di usare i keyfiles.
Torniamo alla scheda '''Create''' e clicchiamo su Applica. Ci verrà chiesto di inserire la password di amministrazione. Inseriamola e premiamo Ok.
Apparirà una finestra in cui ci viene chiesto di inserire 320 caratteri a caso. Digitate sulla tastiera caratteri senza senso. La finestra terrà aggiornato il conteggio dei caratteri immessi. Una volta raggiunto o superato il numero di 320, premere Ok.
= Identificare il dispositivo =
Linea 79: Linea 32:
Apparirà la schermata di creazione del volume: Collegare il dispositivo USB ed elencare le partizioni con il comando da terminale:
{{{
sudo fdisk -l
}}}
Linea 81: Linea 37:
(schermata creazione volume) ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Per il resto della pagina utilizzeremo la seguente nomenclatura:[[BR]]1. <device> = il dispositivo `/dev/sdxy`, ad esempio: `/dev/sdb1`[[BR]]2. <label> = l'etichetta desiderata, ad esempio: `mio_drive`'' ||
Linea 83: Linea 39:
Al termine ci verrà chiesto di inserire la password di amministrazione e quindi Forcefield ci avviserà della creazione del file contenitore. Chiudiamo la finestra di creazione del volume e lasciamo aperta quella principale. = Installare il programma di etichettatura =
Linea 85: Linea 41:
= Montiamo il volume =
Creato il file contenitore, ci resta da montare il volume. Con la finestra principale ancora aperta, apriamo il menu Actions e clicchiamo su Mount volume. Ci apparirà questa schermata:
A seconda del tipo di partizione che si intende etichettare, installare il programma specifico con il comando:
{{{
sudo apt-get install <pacchetto>
}}}
Linea 88: Linea 46:
(schermata mount) Ecco tutte le possibilità
{{{
sudo apt-get install mtools
sudo apt-get install ntfsprogs
sudo apt-get install e2fsprogs
sudo apt-get install jfsutils
sudo apt-get install reiserfsprogs
sudo apt-get install xfsprogs
}}}
Linea 90: Linea 56:
Fermiamoci sulla '''scheda Mount'''.
 * In '''Choose volume''' scegliamo il file contenitore appena creato. Clicchiamo sul pulsante e selezioniamo il file. Quando riapriremo Forcefield per ricaricare in un secondo tempo questo file, lo troveremo nel campo a destra, dove si conserva la lista degli ultimi file contenitori.
 * In '''Mount directory''' inseriamo la directory dove montare il volume. Generalmente è bene montare i volumi in /media: per cui possiamo scrivere nel campo /media/volume_truecrypt (o quello che preferiamo al posto di volume_truecrypt). Forcefield creerà in /media la directory corrispondente al nome scelto.
 * In '''Password or file select''' inseriamo la password che avevamo scelto al momento della creazione del file.
oppure installare il pacchetto da [:Synaptic]
Linea 95: Linea 58:
Possiamo tralasciare le due schede '''Options''' e '''Keyfiles''' (tranne se non sappiamo che ci serve impostare qualcosa lì, come ad esempio i keyfiles). = Smontare la partizione =
Linea 97: Linea 60:
Clicchiamo su Ok. Verrà montato il volume e troveremo sul Desktop l'icona col volume cifrato. Quando si modificano le partizioni, generalmente è bene smontarle prima di effettuare qualsiasi operazione. Smontare la partizione di cui si vuole cambiare l'etichetta con:
{{{
sudo umount <device>
}}}
ad esempio
{{{
sudo umount /dev/sdb1
}}}
Linea 99: Linea 69:
= Smontare il volume = Se era stata montata in automatico, è sufficiente fare clic destro sull'icona del dispositivo sulla Scrivania e selezionare Smonta.
Linea 101: Linea 71:
Si sarà notato, una volta avviato Forcefield, che nell'area di notifica viene caricata l'applet per il suo controllo: = Cambiare l'etichetta =
Linea 103: Linea 73:
(screenshot stella) == FAT16 e FAT32 ==
Linea 105: Linea 75:
Se si fa un clic sulla stella, apparirà la finestra principale di Forcefield; mentre se si fa un clic destro appareil menu con le opzioni comuni: Questi filesystem sono utilizzati spesso per creare partizioni nei dispositivi esterni di tipo flash.
Linea 107: Linea 77:
(screenshot menu) === Controllare l'etichetta corrente ===
{{{
sudo mlabel -i <device> -s ::
}}}
ad esempio
{{{
sudo mlabel -i /dev/sdb1 -s ::
}}}
Linea 109: Linea 86:
Per smontare un volume basterà cliccare su '''"Dismount all"''': con questo comando, comunque, si smonteranno '''tutti''' i volumi aperti. Se si riceve un messaggio di questo tipo:
{{{
Total number of sectors (7831520) not a multiple of sectors per track (63)!
}}}

si può saltare il controllo con:
{{{
echo mtools_skip_check=1 >> ~/.mtoolsrc
}}}

=== Cambiare l'etichetta ===

{{{
sudo mlabel -i <device> ::<label>
}}}

as esempio:

{{{
sudo mlabel -i /dev/sdb1 ::mio-disco
}}}
Linea 112: Linea 110:

 * [http://wiki.ubuntu-it.org/Sicurezza/TrueCrypt Pagina wiki su True``Crypt]
 * [http://forum.ubuntu-it.org/index.php/topic,53342.0.html Topic di riferimento del forum di Ubuntu-it]
 * [http://bockcay.de/forcefield Sito ufficiale del progetto]
 * [https://help.ubuntu.com/community/RenameUSBDrive Rename USB Drive]

Indice(depth=2 align=right) BR

Titolo della pagina wiki: RinominareDispositiviUSB

Note: uniformare il punto di mount /media/mio_disco.

Introduzione

Con le descrizioni fornite in questa guida si potranno rimoninare i dispositivi USB formattati con le seguenti partizioni:

  • FAT16/FAT32, utilizzando mtools
  • NTFS, utilizzando ntfsprogs.
  • Ext2/Ext3, utilizzando e2label
  • JFS, utilizzando jfs_tune
  • ReiserFS, utilizzando reiserfstune
  • XFS, utilizzando xfs_admin

I dispositivi esterni, in modo predefinito, vengono montati automaticamente in /media/disk, poi in /media/disk-1 e così via. Questo sistema non è di grande aiuto quando si vuole accedere ad un preciso dispositivo, soprattutto quando si hanno molteplici dischi montati.

Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)

I dispositivi con una etichetta vengono montati in automatico nella directory /media utilizzando la loro etichetta come punto di mount: ad es. /media/mio-disco, qualora mio-disco sia l'etichetta del dispositivo.

Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)

Quando si creano le etichette, prestare attenzione a che il punto di mount (basato sull'etichetta) non esista già perché la funzione di automount di HAL crea la directory quando monta il dispositivo.

Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)

Questa guida è intesa per dispositivi esterni, come i dischi fissi USB, i dischi flash USB (le cosiddette "Penne USB"), le schede di memoria. Si possono anche etichettare i dischi interni, ma per cambiare il loro punto di mount leggere le pagine [:Hardware/DispositiviPartizioni/MontarePartizioni:Montare le partizioni] e [:AmministrazioneSistema/Fstab:Fstab]

Identificare il dispositivo

Collegare il dispositivo USB ed elencare le partizioni con il comando da terminale:

sudo fdisk -l

Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)

Per il resto della pagina utilizzeremo la seguente nomenclatura:BR1. <device> = il dispositivo /dev/sdxy, ad esempio: /dev/sdb1BR2. <label> = l'etichetta desiderata, ad esempio: mio_drive

Installare il programma di etichettatura

A seconda del tipo di partizione che si intende etichettare, installare il programma specifico con il comando:

sudo apt-get install <pacchetto>

Ecco tutte le possibilità

sudo apt-get install mtools
sudo apt-get install ntfsprogs
sudo apt-get install e2fsprogs
sudo apt-get install jfsutils
sudo apt-get install reiserfsprogs
sudo apt-get install xfsprogs

oppure installare il pacchetto da [:Synaptic]

Smontare la partizione

Quando si modificano le partizioni, generalmente è bene smontarle prima di effettuare qualsiasi operazione. Smontare la partizione di cui si vuole cambiare l'etichetta con:

sudo umount <device>

ad esempio

sudo umount /dev/sdb1

Se era stata montata in automatico, è sufficiente fare clic destro sull'icona del dispositivo sulla Scrivania e selezionare Smonta.

Cambiare l'etichetta

FAT16 e FAT32

Questi filesystem sono utilizzati spesso per creare partizioni nei dispositivi esterni di tipo flash.

Controllare l'etichetta corrente

sudo mlabel -i <device> -s ::

ad esempio

sudo mlabel -i /dev/sdb1 -s ::

Se si riceve un messaggio di questo tipo:

Total number of sectors (7831520) not a multiple of sectors per track (63)!

si può saltare il controllo con:

echo mtools_skip_check=1 >> ~/.mtoolsrc

Cambiare l'etichetta

sudo mlabel -i <device> ::<label>

as esempio:

sudo mlabel -i /dev/sdb1 ::mio-disco

Ulteriori risorse


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