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||<tablestyle="float:right; font-size: 0.9em; width:25%; background:#F1F1ED; margin: 0 0 1em 1em;" style="padding:0.5em;">[[TableOfContents(5)]]|| | ## page was renamed from AldoLatino/Prove #format wiki #language it [[Indice(depth=2 align=right)]] [[BR]] |
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||<tablestyle="width:30%; background:#E95E5E;">'''Bozza per Forcefield''' || | '''Titolo della pagina wiki: RinominareDispositiviUSB''' '''Note:''' uniformare il punto di mount /media/mio_disco. |
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Come in molti software per Linux, anche [:Sicurezza:TrueCrypt] è un'applicazione che non nasce con un'interfaccia grafica, ma semplicemente viene utilizzato tramite il terminale. Ma come altri software, anche per True``Crypt è stata costruita una interfaccia che opera in un livello più alto: l'interfaccia si chiama ''Forcefield''. In altre parole, Forcefield mostra graficamente quello che avviene in un livello più basso, restituendo quindi un utilizzo più semplificato per l'utente. |
Con le descrizioni fornite in questa guida si potranno rimoninare i dispositivi USB formattati con le seguenti partizioni: * FAT16/FAT32, utilizzando mtools * NTFS, utilizzando ntfsprogs. * Ext2/Ext3, utilizzando e2label * JFS, utilizzando jfs_tune * ReiserFS, utilizzando reiserfstune * XFS, utilizzando xfs_admin |
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Per utilizzare Forcefield è necessario aver installato il pacchetto True``Crypt, così come descritto nella pagina dedicata. | I dispositivi esterni, in modo predefinito, vengono montati automaticamente in `/media/disk`, poi in `/media/disk-1` e così via. Questo sistema non è di grande aiuto quando si vuole accedere ad un preciso dispositivo, soprattutto quando si hanno molteplici dischi montati. |
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= Installazione = Aprire il browser e puntare a questo indirizzo: http://bockcay.de/forcefield. Cliccare sul collegamento che permette di scaricare il file .deb contenente il pacchetto Forcefield. Spostarsi nella cartella dove è stato salvato il pacchetto .deb e fare doppio clic sul file. Si aprirà [:InstallarePacchettiDebian GDebi] che permetterà di installare Forcefield. Premere il pulsante Installa pacchetto. Quando richiesto immettere la propria password di amministrazione. |
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''I dispositivi con una etichetta vengono montati in automatico nella directory `/media` utilizzando la loro etichetta come punto di mount: ad es. `/media/mio-disco`, qualora `mio-disco` sia l'etichetta del dispositivo.'' || |
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(screenshot Gdebi) | ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Quando si creano le etichette, prestare attenzione a che il punto di mount (basato sull'etichetta) non esista già perché la funzione di automount di HAL crea la directory quando monta il dispositivo.'' || |
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Una volta completata l'installazione, troveremo Forcefield nel menu Applicazioni > Accessori > Forcefield: (screenshot menu) = Configurazione di Forcefield = Apriamo Forcefield. Ci apparirà una schermata di avviso in cui ci viene chiesto se permettere a Forcefield di effettuare alcune operazioni ai gruppi e ad un file di sistema (/etc/sudoers). In genere è bene evitare questo tipo di operazioni, a patto che l'utente sappia cosa sta facendo. Per cui attiviamo l'opzione "Suppress further warnings" e clicchiamo su Ok. (screenshot warning) Ci apparirà la finestra principale di Forcefield in cui vengono elencati i volumi cifrati: dato che non abbiamo creato alcun volume la lista è vuota. (screenshot forcefield) Modifichiamo anzitutto le preferenze del programma cliccando su Actions > Preferences. (screenshot preferenze) Accertiamoci che le opzioni siano impostate come in figura. Ecco le spiegazioni: * ''Autodismount:'' consente di smontare automaticamente tutti i volumi se lo screensaver parte o se si entra in modalità Sospensione. Si lascia all'utente la scelta. * ''On mounting:'' consente di aprire automaticamente la finestra col contenuto del volume cifrato non appena si monta il volume stesso. È una operazione comoda che può essere attivata. Va sostituito, però, il valore già immesso che da "nautilus %d" deve diventare "nautilus %s". * Le ultime tre opzioni significano: * l'utente ha i diritti di amministrazione per True``Crypt: se è stata seguita la guida di questo wiki, si ricorderà, è stato impostato l'uso di True``Crypt per l'utente normale; si lasci l'opzione attivata; * non mostrare la finestra con l'elenco dei volumi montati all'avvio: si può lasciare l'opzione disabilitata. * mantenere uno storico dei volumi aperti e del punto di montaggio. Facciamo clic su Ok. = Creiamo il file contenitore = Apriamo il menu Actions > Create new volume (screenshot new_volume) Scheda "Create" * ''Path:'' Inseriamo il percorso dove creare il file contenitore (il volume), dunque va bene anche la propria home o un disco esterno (come una pendrive). * ''Filename:'' inseriamo il nome che vogliamo dare al file contenitore. * ''Size:'' inseriamo la dimensione del file contenitore, specificando se siano Bytes, Kilobytes, Megabytes o Gigabytes. * ''Passphrase:'' inseriamo la passphrase, che si raccomanda di scegliere accuratamente e di poter ricordare facilmente. Mentre digitiamo la nostra passphrase un indicatore sottostante ci mostra la qualità della stessa: finché non è lunga e abbastanza variegata nelle lettere, la barra rimarrà rossa. |
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Questa guida è intesa per dispositivi esterni, come i dischi fissi USB, i dischi flash USB (le cosiddette "Penne USB"), le schede di memoria. Si possono anche etichettare i dischi interni, ma per cambiare il loro punto di mount leggere le pagine [:Hardware/DispositiviPartizioni/MontarePartizioni:Montare le partizioni] e [:AmministrazioneSistema/Fstab:Fstab]'' || |
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= Identificare il dispositivo = Collegare il dispositivo USB ed elencare le partizioni con il comando da terminale: {{{ sudo fdisk -l }}} ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Per il resto della pagina utilizzeremo la seguente nomenclatura:[[BR]]1. <device> = il dispositivo `/dev/sdxy`, ad esempio: `/dev/sdb1`[[BR]]2. <label> = l'etichetta desiderata, ad esempio: `mio_drive`'' || = Installare il programma di etichettatura = A seconda del tipo di partizione che si intende etichettare, installare il programma specifico con il comando: {{{ sudo apt-get install <pacchetto> }}} Ecco tutte le possibilità {{{ sudo apt-get install mtools sudo apt-get install ntfsprogs sudo apt-get install e2fsprogs sudo apt-get install jfsutils sudo apt-get install reiserfsprogs sudo apt-get install xfsprogs }}} oppure installare il pacchetto da [:Synaptic] = Smontare la partizione = Quando si modificano le partizioni, generalmente è bene smontarle prima di effettuare qualsiasi operazione. Smontare la partizione di cui si vuole cambiare l'etichetta con: {{{ sudo umount <device> }}} ad esempio {{{ sudo umount /dev/sdb1 }}} Se era stata montata in automatico, è sufficiente fare clic destro sull'icona del dispositivo sulla Scrivania e selezionare Smonta. = Cambiare l'etichetta = == FAT16 e FAT32 == Questi filesystem sono utilizzati spesso per creare partizioni nei dispositivi esterni di tipo flash. === Controllare l'etichetta corrente === {{{ sudo mlabel -i <device> -s :: }}} ad esempio {{{ sudo mlabel -i /dev/sdb1 -s :: }}} Se si riceve un messaggio di questo tipo: {{{ Total number of sectors (7831520) not a multiple of sectors per track (63)! }}} si può saltare il controllo con: {{{ echo mtools_skip_check=1 >> ~/.mtoolsrc }}} === Cambiare l'etichetta === {{{ sudo mlabel -i <device> ::<label> }}} as esempio: {{{ sudo mlabel -i /dev/sdb1 ::mio-disco }}} = Ulteriori risorse = * [https://help.ubuntu.com/community/RenameUSBDrive Rename USB Drive] |
Indice(depth=2 align=right) BR
Titolo della pagina wiki: RinominareDispositiviUSB
Note: uniformare il punto di mount /media/mio_disco.
Introduzione
Con le descrizioni fornite in questa guida si potranno rimoninare i dispositivi USB formattati con le seguenti partizioni:
- FAT16/FAT32, utilizzando mtools
- NTFS, utilizzando ntfsprogs.
- Ext2/Ext3, utilizzando e2label
- JFS, utilizzando jfs_tune
- ReiserFS, utilizzando reiserfstune
- XFS, utilizzando xfs_admin
I dispositivi esterni, in modo predefinito, vengono montati automaticamente in /media/disk, poi in /media/disk-1 e così via. Questo sistema non è di grande aiuto quando si vuole accedere ad un preciso dispositivo, soprattutto quando si hanno molteplici dischi montati.
I dispositivi con una etichetta vengono montati in automatico nella directory /media utilizzando la loro etichetta come punto di mount: ad es. /media/mio-disco, qualora mio-disco sia l'etichetta del dispositivo. |
Quando si creano le etichette, prestare attenzione a che il punto di mount (basato sull'etichetta) non esista già perché la funzione di automount di HAL crea la directory quando monta il dispositivo. |
Questa guida è intesa per dispositivi esterni, come i dischi fissi USB, i dischi flash USB (le cosiddette "Penne USB"), le schede di memoria. Si possono anche etichettare i dischi interni, ma per cambiare il loro punto di mount leggere le pagine [:Hardware/DispositiviPartizioni/MontarePartizioni:Montare le partizioni] e [:AmministrazioneSistema/Fstab:Fstab] |
Identificare il dispositivo
Collegare il dispositivo USB ed elencare le partizioni con il comando da terminale:
sudo fdisk -l
Per il resto della pagina utilizzeremo la seguente nomenclatura:BR1. <device> = il dispositivo /dev/sdxy, ad esempio: /dev/sdb1BR2. <label> = l'etichetta desiderata, ad esempio: mio_drive |
Installare il programma di etichettatura
A seconda del tipo di partizione che si intende etichettare, installare il programma specifico con il comando:
sudo apt-get install <pacchetto>
Ecco tutte le possibilità
sudo apt-get install mtools sudo apt-get install ntfsprogs sudo apt-get install e2fsprogs sudo apt-get install jfsutils sudo apt-get install reiserfsprogs sudo apt-get install xfsprogs
oppure installare il pacchetto da [:Synaptic]
Smontare la partizione
Quando si modificano le partizioni, generalmente è bene smontarle prima di effettuare qualsiasi operazione. Smontare la partizione di cui si vuole cambiare l'etichetta con:
sudo umount <device>
ad esempio
sudo umount /dev/sdb1
Se era stata montata in automatico, è sufficiente fare clic destro sull'icona del dispositivo sulla Scrivania e selezionare Smonta.
Cambiare l'etichetta
FAT16 e FAT32
Questi filesystem sono utilizzati spesso per creare partizioni nei dispositivi esterni di tipo flash.
Controllare l'etichetta corrente
sudo mlabel -i <device> -s ::
ad esempio
sudo mlabel -i /dev/sdb1 -s ::
Se si riceve un messaggio di questo tipo:
Total number of sectors (7831520) not a multiple of sectors per track (63)!
si può saltare il controllo con:
echo mtools_skip_check=1 >> ~/.mtoolsrc
Cambiare l'etichetta
sudo mlabel -i <device> ::<label>
as esempio:
sudo mlabel -i /dev/sdb1 ::mio-disco
Ulteriori risorse
[https://help.ubuntu.com/community/RenameUSBDrive Rename USB Drive]