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  • Differenze per "Hardware/DispositiviPartizioni/RinominareDispositiviEsterni"
Differenze tra le versioni 31 e 63 (in 32 versioni)
Versione 31 del 02/10/2007 07.37.14
Dimensione: 8914
Commento: revisionata configurazione, da rivedere ancora
Versione 63 del 15/07/2008 09.40.08
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Linea 1: Linea 1:
## page was renamed from AldoLatino/Prove
Linea 3: Linea 4:
[[Indice(depth=2 align=right)]]
Linea 4: Linea 6:
||<tablestyle="float:right; font-size: 0.9em; width:25%; background:#F1F1ED; margin: 0 0 1em 1em;" style="padding:0.5em;">[[TableOfContents(5)]]||

||<tablestyle="width:30%; background:#E95E5E;">'''Bozza per Forcefield''' ||

||<tablestyle="width:100%;" style="color:#ffffff;" #ff0000 200%>'''Titolo della pagina wiki: RinominareDispositiviUSBFirewire'''||
Linea 10: Linea 11:
In questa guida sono contenute delle istruzioni utili all'installazione e alla configurazione di '''Forcefield''', un 'interfaccia grafica per '''!TrueCrypt'''.

= Preparativi =

Prima di procedere è necessario aver correttamente installato '''!TrueCrypt'''. Per maggiori informazioni consultare la [:Sicurezza/TrueCrypt:relativa guida].

= Installazione =

Scaricare e salvare nella propria '''Home''' il pacchetto `.deb` del programma da [http://bockcay.de/forcefield questo indirizzo] e procedere all'installazione con [:InstallarePacchettiDebian#metodografico:Gdebi].

Una volta completata l'installazione, '''Forcefield''' sarà disponibile nel menu '''''Applicazioni -> Accessori > Forcefield'''''.

= Configurazione =

Prima di utilizzare il programma, si consiglia di impostare alcune opzioni per un utilizzo più semplificato. Al primo avvio del programma apparirà una schermata di avviso in cui viene chiesto se consentire a '''Forcefield''' di effettuare alcune operazioni ai gruppi utente e al file `/etc/sudoers`. Attivare l'opzione «'''Suppress further warnings'''» e cliccare su «'''OK'''».

||<style="border:none;">attachment:04_forcefield.png ||<style="border:none;">Apparirà la finestra principale di Forcefield in cui vengono elencati i volumi cifrati: dato che non è stato ancora creato alcun volume la lista è vuota.||

||<style="border:none;">attachment:06_preferenze.png ||<style="border:none;">Fare clic su '''''Actions -> Preferences''''' e accertarsi che tutte le opzioni siano impostate come nella figura. ||

Quelle che seguono sono le spiegazioni delle opzioni elencate:

||<tablestyle="width:60%" : 60% style="background-color:#FB8B00;">'''Opzione''' ||<style="background-color:#FB8B00;":>'''Risultato''' ||
|| «'''Autodismount'''» || smonta automaticamente tutti i volumi se dopo un periodo di inattività si attiva lo screensaver o se si entra in modalità sospensione ||
|| «'''On mounting'''» || apre automaticamente la finestra col contenuto del volume cifrato non appena lo si monta. Va sostituito, però, il valore già immesso che da '''nautilus %d''' deve diventare '''nautilus %s''' ||
|| «'''User has super user rights for truecrypt (no password dialogs)'''» || indica al programma che l'utente ha i diritti di amministrazione per '''True``Crypt''' ||
|| «'''Do not show list window at startup'''» || se si abilita tale opzione, all'avvio non verrà mostrata la finestra con l'elenco dei volumi montati ||
|| «'''Add volume to history when mounting (also allows you to keep mount options and activate volume preferences)'''» || mantiene uno storico dei volumi aperti e dei punti di montaggio ||

Una volta terminata la configurazione fare clic su «'''OK'''».

{{{
#!frame align=clear
}}}

= Creare il file contenitore =

Fare clic su '''''Actions -> Create new volume'''''.

Si aprirà la finestra di dialogo con cui creare il nuovo volume (cioè il file contenitore).

Ecco in dettaglio le tre schede:

'''Scheda Create'''

attachment:07_Create_Volume.png

 * '''Path:''' immettere il percorso dove creare il file contenitore (il volume), dunque va bene anche la propria home o un disco esterno (come una pendrive).
 * '''Filename:''' immettere il nome che si desidera assegnare al file contenitore.
 * '''Size:''' immettere la dimensione desiderata del file contenitore, specificando se siano ''Bytes'', ''Kilobytes'', ''Megabytes'' o ''Gigabytes''.
 * '''Passphrase:''' immettere la passphrase, che si raccomanda di scegliere accuratamente e facile da ricordare. Mentre si digita la passphrase un indicatore sottostante mostrerà la qualità della stessa: finché non è lunga e abbastanza variegata nelle lettere, la barra rimarrà rossa.

'''Scheda Options'''

attachment:08_Create_Volume-options.png

Si consiglia di impostare le opzioni così come appaiono in figura, vale a dire scegliendo l'algoritmo di cifratura AES, l'hash su SHA-1 e filesystem su Ext3; nulla vieta che l'utente possa operare delle scelte diverse.

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Se si dovrà aprire il file contenitore su sistemi Windows o Apple, si dovrà scegliere FAT come filesystem.''' ||

'''Scheda Keyfiles'''

Si lasci tutto così come si trova, se non si ha necessità di usare i keyfiles.

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">Un '''keyfile''' è un file che in combinazione con una passphrase consente di aprire un volume di True``Crypt. In poche parole, per montare un volume cifrato e chiuso con passphrase e keyfile, è necessario avere a disposizione ''sia la passphrase che il keyfile corrispondente''. Un keyfile può essere un comune file (ad es. un mp3 o un jpg) già esistente oppure un file creato appositamente contenente valori casuali. L'utilità del keyfile è evidente in questi tre casi:[[BR]]1. quando ci si vuole proteggere da software nocivo che potrebbe registrare la passphrase mentre la digitiamo (keylogger);[[BR]]2. quando ci si vuole difendere da un attacco a forza bruta che tenti di indovinare la passphrase;[[BR]]3. quando è necessario che un volume cifrato possa essere montato ''solo'' alla presenza di più utenti (i quali posseggono, ciascuno per sé, il proprio keyfile).[[BR]]Per maggiori informazioni si rimanda alla [http://www.truecrypt.org/docs/?s=keyfiles pagina originale del progetto]. ||

Tornare alla scheda '''Create''' e cliccare su ''Applica''.[[BR]]
Verrà chiesto di immettere la password di amministrazione: dopo averla immessa, si prema Ok.

Apparirà una finestra in cui viene chiesto di inserire 320 caratteri a caso.[[BR]]
Digitare sulla tastiera caratteri senza senso. La finestra terrà aggiornato il conteggio dei caratteri immessi.[[BR]]
Una volta raggiunto o superato il numero di 320, premere Ok.

Apparirà la schermata di creazione del volume.[[BR]]
Al termine verrà chiesto di inserire la password di amministrazione; dopo averla immessa, Forcefield avviserà della corretta creazione del file contenitore.

Chiudere la finestra di creazione del volume e lasciare aperta quella principale.

= Montare il volume =
Creato il file contenitore, resta da montare il volume.[[BR]]
Con la finestra principale ancora aperta, si apra il menu ''Actions'' e si clicchi su ''Mount volume'':

Apparirà questa schermata:

attachment:14-Truecrypt_mount.png

'''Scheda Mount'''.
 * In '''Choose volume''' scegliere il file contenitore appena creato. Cliccare sul pulsante e selezionare il file. Quando si riaprirà Forcefield per ricaricare in un secondo tempo questo file, lo si ritroverà nel campo a destra, dove si conserva la lista degli ultimi file contenitori.
 * In '''Mount directory''' inserire la directory dove montare il volume. Generalmente è bene montare i volumi in /media: per cui si può scrivere nel campo /media/volume_truecrypt (o quello che si preferisce al posto di ''volume_truecrypt''). Forcefield creerà in /media la directory corrispondente al nome scelto.
 * In '''Password or file select''' inserire la password che si era scelta al momento della creazione del file.

Si tralascino le due schede '''Options''' e '''Keyfiles''' (tranne che servano espressamente all'utente).[[BR]]
Cliccare su Ok. Verrà montato il volume e si troverà sul Desktop l'icona col volume cifrato.

= Smontare il volume =

Si sarà notato, una volta avviato Forcefield, che nell'area di notifica viene caricata l'applet per il suo controllo.[[BR]]
Se si fa un clic sulla stella, apparirà la finestra principale di Forcefield; mentre se si fa un clic destro appare il menu con le opzioni comuni:

attachment:16_tray.png

Per smontare un volume basterà cliccare su ''Dismount all'' (con questo comando, comunque, si smonteranno '''tutti''' i volumi aperti).

Nel caso si abbiano più volumi aperti e si desidera smontarne uno solo, fare un clic destro sull'icona nell'area di notifica e cliccare su ''List mounted'': apparirà una finestra con la lista dei volumi montati e basterà un clic destro su uno dei volumi nella lista per smontarli selettivamente.
Con le indicazioni fornite in questa guida si potranno rinominare i dispositivi esterni USB e Firewire formattati con i seguenti filesystem:
 * '''FAT16/FAT32''', utilizzando '''mtools''';
 * '''NTFS''', utilizzando '''ntfsprogs''';
 * '''Ext2/Ext3''', utilizzando '''e2label''';
 * '''JFS''', utilizzando '''jfs_tune''';
 * '''ReiserFS''' versione 3, utilizzando '''reiserfstune''';
 * '''XFS''', utilizzando '''xfs_admin'''.

I dispositivi esterni, in modo predefinito, vengono montati automaticamente in `/media/disk`, poi in `/media/disk-1` e così via. Questo sistema non è di grande aiuto quando si vuole accedere ad un preciso dispositivo, soprattutto quando si hanno molteplici dischi montati.

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''I dispositivi con una etichetta vengono montati in automatico nella cartella `/media` utilizzando la loro etichetta come punto di mount, per esempio'' `/media/mio_disco`'', qualora `mio_disco` sia l'etichetta del dispositivo''. ||

Questa guida è intesa per dispositivi esterni, come i dischi fissi USB e Firewire, i dischi flash USB (le cosiddette ''penne USB'') e le schede di memoria. È inoltre possibile [:Hardware/DispositiviPartizioni/MontarePartizioni:etichettare i dischi interni], ma per cambiare il loro ''punto di mount'' è consigliato leggere la guida a [:AmministrazioneSistema/Fstab:fstab]

##||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Questa guida è intesa per dispositivi esterni, come i dischi fissi USB e Firewire, i dischi flash USB (le cosiddette "penne USB" o "pendrive") e le schede di memoria. Si possono anche etichettare i dischi interni, ma per cambiare il loro punto di mount leggere le pagine [:Hardware/DispositiviPartizioni/MontarePartizioni:Montare le partizioni] e [:AmministrazioneSistema/Fstab:Fstab]'' ||

= Identificare il dispositivo =

Collegare il dispositivo USB ed elencare le partizioni con il comando da terminale:
{{{
sudo fdisk -l
}}}

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Per il resto della pagina utilizzeremo la seguente nomenclatura:[[BR]]1. <device> sta per il dispositivo che si intende etichettare ed è del tipo `/dev/sdxy`, ad esempio: `/dev/sdb1`[[BR]]2. <label> sta per l'etichetta desiderata, come ad esempio: `mio_disco`'' ||

= Installare il programma adatto =

A seconda del tipo di partizione che si intende etichettare, installare il programma specifico con il comando:
{{{
sudo apt-get install <pacchetto>
}}}

Ecco tutte le possibilità
{{{
sudo apt-get install mtools
sudo apt-get install ntfsprogs
sudo apt-get install e2fsprogs
sudo apt-get install jfsutils
sudo apt-get install reiserfsprogs
sudo apt-get install xfsprogs
}}}

oppure installarlo da [:Synaptic]

= Smontare la partizione =

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/warning1.png,100,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Quando si modificano le partizioni, generalmente è bene smontarle prima di effettuare qualsiasi operazione!''' ||

Smontare la partizione di cui si vuole cambiare l'etichetta con:
{{{
sudo umount <device>
}}}
ad esempio
{{{
sudo umount /dev/sdb1
}}}

Se era stata montata in automatico, è sufficiente fare clic destro sull'icona del dispositivo sulla Scrivania e selezionare '''Smonta'''.

= Assegnare l'etichetta =

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Quando si assegna un'etichetta, è necessario scegliere un nome diverso dai punti di mount già esistenti, poichè HAL crea automaticamente una nuova cartella quando monta il dispositivo'''. ||

== FAT16 e FAT32 ==

Questi filesystem sono utilizzati spesso per creare partizioni nei dispositivi esterni di tipo flash (come le schede di memoria di una macchina fotografica digitale o di un cellulare e come le "penne USB").

=== Controllare l'etichetta corrente ===
{{{
sudo mlabel -i <device> -s ::
}}}
ad esempio
{{{
sudo mlabel -i /dev/sdb1 -s ::
}}}

Se si riceve un messaggio di questo tipo:
{{{
Total number of sectors (7831520) not a multiple of sectors per track (63)!
}}}

si può saltare il controllo con:
{{{
echo mtools_skip_check=1 >> ~/.mtoolsrc
}}}
e quindi ripetere il comando
{{{
sudo mlabel -i <device> -s ::
}}}
ricordandosi di sostituire `<device>` con il proprio dispositivo.

=== Cambiare l'etichetta ===

{{{
sudo mlabel -i <device> ::<label>
}}}

as esempio:

{{{
sudo mlabel -i /dev/sdb1 ::mio_disco
}}}

== NTFS ==

Questo filesystem è spesso utilizzato in partizioni su dischi fissi esterni USB e Firewire e sui dischi formattati da Windows.

=== Controllare l'etichetta corrente ===

{{{
sudo ntfslabel <device>
}}}

ad esempio:

{{{
sudo ntfslabel /dev/sdb1
}}}

=== Cambiare l'etichetta ===

{{{
sudo ntfslabel <device> <label>
}}}

ad esempio:

{{{
sudo ntfslabel /dev/sdb1 mio_disco
}}}


== Ext2/Ext3 ==

Questi due filesystem si trovano molto spesso sui dischi fissi formattati da sistemi GNU/Linux.

=== Controllare l'etichetta corrente ===

{{{
sudo e2label <device>
}}}

ad esempio:

{{{
sudo e2label /dev/sdb1
}}}

=== Cambiare l'etichetta ===

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Al massimo 16 caratteri.'' ||

{{{
sudo e2label <device> <label>
}}}

ad esempio:

{{{
sudo e2label /dev/sdb1 mio_disco
}}}


== JFS ==

Questo filesystem si trova su sistemi IBM e su alcuni dischi fissi formattati da GNU/Linux.

=== Controllare l'etichetta corrente ===

{{{
sudo jfs_tune -l <device>
}}}

ad esempio:

{{{
sudo jfs_tune /dev/sdb1
}}}

=== Cambiare l'etichetta ===

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Al massimo 16 caratteri.'' ||

{{{
sudo jfs_tune -L <label> <device>
}}}

ad esempio:

{{{
sudo jfs_tune -L my_external /dev/sdb1
}}}

== ReiserFS 3 ==

Questo filesystem si trova molto spesso su dischi fissi formattati da GNU/Linux. Questo metodo dovrebbe funzionare anche sui filesystem '''ReiserFS 4'''.

=== Cambiare l'etichetta ===

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Al massimo 16 caratteri.'' ||

{{{
sudo reiserfstune -l <label> <device>
}}}

ad esempio:

{{{
sudo reiserfstune -l my_external /dev/sdb1
}}}

== XFS ==

Questo filesystem si trova molto spesso su dischi fissi formattati da Unix.

=== Controllare l'etichetta corrente ===

{{{
xfs_admin -l <device>
}}}

ad esempio:

{{{
xfs_admin -l /dev/sdb1
}}}


=== Cambiare l'etichetta ===

{{{
sudo xfs_admin -L <label> <device>
}}}

ad esempio:

{{{
xfs_admin -l my_external /dev/sdb1
}}}

= Verifica del cambiamento =

Per verificare che il cambiamento dell'etichetta sia stato effettuato correttamente, è sufficiente scollegare il dispositivo dal PC, attendere pochi istanti e ricollegarlo: il dispositivo dovrebbe ora apparire sulla Scrivania col nuovo nome appena assegnato, che corrisponde al nuovo punto di mount.
Linea 116: Linea 257:

 * [http://wiki.ubuntu-it.org/Sicurezza/TrueCrypt Pagina wiki su TrueCrypt]
 * [http://forum.ubuntu-it.org/index.php/topic,53342.0.html Topic di riferimento del forum di Ubuntu-it]
 * [http://bockcay.de/forcefield Sito ufficiale del progetto]
 * Pagina WIki internazionale: [https://help.ubuntu.com/community/RenameUSBDrive Rename USB Drive]
 * [:Hardware/DispositiviPartizioni:Dispositivi e partizioni]
 * [:Hardware/DispositiviPartizioni/GestioneDisco:Gestione del disco]
 * [:AmministrazioneSistema/Fstab:Fstab]
 * [:Hardware/DispositiviPartizioni/MontarePartizioni:Montare le partizioni]
 * [:Hardware/DispositiviPartizioni/MontarePartizioni/Ext3:Ext3]
 * [:Hardware/DispositiviPartizioni/PartizionamentoManuale:Partizionamento del disco]

Indice(depth=2 align=right) BR

Titolo della pagina wiki: RinominareDispositiviUSBFirewire

Introduzione

Con le indicazioni fornite in questa guida si potranno rinominare i dispositivi esterni USB e Firewire formattati con i seguenti filesystem:

  • FAT16/FAT32, utilizzando mtools;

  • NTFS, utilizzando ntfsprogs;

  • Ext2/Ext3, utilizzando e2label;

  • JFS, utilizzando jfs_tune;

  • ReiserFS versione 3, utilizzando reiserfstune;

  • XFS, utilizzando xfs_admin.

I dispositivi esterni, in modo predefinito, vengono montati automaticamente in /media/disk, poi in /media/disk-1 e così via. Questo sistema non è di grande aiuto quando si vuole accedere ad un preciso dispositivo, soprattutto quando si hanno molteplici dischi montati.

Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)

I dispositivi con una etichetta vengono montati in automatico nella cartella /media utilizzando la loro etichetta come punto di mount, per esempio /media/mio_disco, qualora mio_disco sia l'etichetta del dispositivo.

Questa guida è intesa per dispositivi esterni, come i dischi fissi USB e Firewire, i dischi flash USB (le cosiddette penne USB) e le schede di memoria. È inoltre possibile [:Hardware/DispositiviPartizioni/MontarePartizioni:etichettare i dischi interni], ma per cambiare il loro punto di mount è consigliato leggere la guida a [:AmministrazioneSistema/Fstab:fstab]

Identificare il dispositivo

Collegare il dispositivo USB ed elencare le partizioni con il comando da terminale:

sudo fdisk -l

Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)

Per il resto della pagina utilizzeremo la seguente nomenclatura:BR1. <device> sta per il dispositivo che si intende etichettare ed è del tipo /dev/sdxy, ad esempio: /dev/sdb1BR2. <label> sta per l'etichetta desiderata, come ad esempio: mio_disco

Installare il programma adatto

A seconda del tipo di partizione che si intende etichettare, installare il programma specifico con il comando:

sudo apt-get install <pacchetto>

Ecco tutte le possibilità

sudo apt-get install mtools
sudo apt-get install ntfsprogs
sudo apt-get install e2fsprogs
sudo apt-get install jfsutils
sudo apt-get install reiserfsprogs
sudo apt-get install xfsprogs

oppure installarlo da [:Synaptic]

Smontare la partizione

Immagine(Icone/Piccole/warning1.png,100,center)

Quando si modificano le partizioni, generalmente è bene smontarle prima di effettuare qualsiasi operazione!

Smontare la partizione di cui si vuole cambiare l'etichetta con:

sudo umount <device>

ad esempio

sudo umount /dev/sdb1

Se era stata montata in automatico, è sufficiente fare clic destro sull'icona del dispositivo sulla Scrivania e selezionare Smonta.

Assegnare l'etichetta

Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)

Quando si assegna un'etichetta, è necessario scegliere un nome diverso dai punti di mount già esistenti, poichè HAL crea automaticamente una nuova cartella quando monta il dispositivo.

FAT16 e FAT32

Questi filesystem sono utilizzati spesso per creare partizioni nei dispositivi esterni di tipo flash (come le schede di memoria di una macchina fotografica digitale o di un cellulare e come le "penne USB").

Controllare l'etichetta corrente

sudo mlabel -i <device> -s ::

ad esempio

sudo mlabel -i /dev/sdb1 -s ::

Se si riceve un messaggio di questo tipo:

Total number of sectors (7831520) not a multiple of sectors per track (63)!

si può saltare il controllo con:

echo mtools_skip_check=1 >> ~/.mtoolsrc

e quindi ripetere il comando

sudo mlabel -i <device> -s ::

ricordandosi di sostituire <device> con il proprio dispositivo.

Cambiare l'etichetta

sudo mlabel -i <device> ::<label>

as esempio:

sudo mlabel -i /dev/sdb1 ::mio_disco

NTFS

Questo filesystem è spesso utilizzato in partizioni su dischi fissi esterni USB e Firewire e sui dischi formattati da Windows.

Controllare l'etichetta corrente

sudo ntfslabel <device>

ad esempio:

sudo ntfslabel /dev/sdb1

Cambiare l'etichetta

sudo ntfslabel <device> <label>

ad esempio:

sudo ntfslabel /dev/sdb1 mio_disco

Ext2/Ext3

Questi due filesystem si trovano molto spesso sui dischi fissi formattati da sistemi GNU/Linux.

Controllare l'etichetta corrente

sudo e2label <device>

ad esempio:

sudo e2label /dev/sdb1

Cambiare l'etichetta

Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)

Al massimo 16 caratteri.

sudo e2label <device> <label>

ad esempio:

sudo e2label /dev/sdb1 mio_disco

JFS

Questo filesystem si trova su sistemi IBM e su alcuni dischi fissi formattati da GNU/Linux.

Controllare l'etichetta corrente

sudo jfs_tune -l <device>

ad esempio:

sudo jfs_tune /dev/sdb1

Cambiare l'etichetta

Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)

Al massimo 16 caratteri.

sudo jfs_tune -L <label> <device>

ad esempio:

sudo jfs_tune -L my_external /dev/sdb1

ReiserFS 3

Questo filesystem si trova molto spesso su dischi fissi formattati da GNU/Linux. Questo metodo dovrebbe funzionare anche sui filesystem ReiserFS 4.

Cambiare l'etichetta

Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)

Al massimo 16 caratteri.

sudo reiserfstune -l <label> <device>

ad esempio:

sudo reiserfstune -l my_external /dev/sdb1

XFS

Questo filesystem si trova molto spesso su dischi fissi formattati da Unix.

Controllare l'etichetta corrente

xfs_admin -l <device>

ad esempio:

xfs_admin -l /dev/sdb1

Cambiare l'etichetta

sudo xfs_admin -L <label> <device>

ad esempio:

xfs_admin -l my_external /dev/sdb1

Verifica del cambiamento

Per verificare che il cambiamento dell'etichetta sia stato effettuato correttamente, è sufficiente scollegare il dispositivo dal PC, attendere pochi istanti e ricollegarlo: il dispositivo dovrebbe ora apparire sulla Scrivania col nuovo nome appena assegnato, che corrisponde al nuovo punto di mount.

Ulteriori risorse

  • Pagina WIki internazionale: [https://help.ubuntu.com/community/RenameUSBDrive Rename USB Drive]

  • [:Hardware/DispositiviPartizioni:Dispositivi e partizioni]

  • [:Hardware/DispositiviPartizioni/GestioneDisco:Gestione del disco]

  • [:AmministrazioneSistema/Fstab:Fstab]

  • [:Hardware/DispositiviPartizioni/MontarePartizioni:Montare le partizioni]

  • [:Hardware/DispositiviPartizioni/MontarePartizioni/Ext3:Ext3]
  • [:Hardware/DispositiviPartizioni/PartizionamentoManuale:Partizionamento del disco]


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