Wiki Ubuntu-it

Indice
Partecipa
FAQ
Wiki Blog
------------------
Ubuntu-it.org
Forum
Chiedi
Chat
Cerca
Planet
  • Pagina non alterabile
  • Informazioni
  • Allegati
  • Differenze per "Hardware/DispositiviPartizioni/Partizioni"
Differenze tra le versioni 2 e 3
Versione 2 del 14/01/2007 00.02.22
Dimensione: 7001
Commento: formattato il documento
Versione 3 del 07/02/2007 22.43.20
Dimensione: 6987
Commento: sistemato l'indice, tolta la categoria
Le cancellazioni sono segnalate in questo modo. Le aggiunte sono segnalate in questo modo.
Linea 3: Linea 3:
||<tablestyle="float:right; font-size: 0.9em; width:40%; background:#F1F1ED; margin: 0 0 1em 1em;" style="padding:0.5em;">[[TableOfContents(1)]]|| ||<tablestyle="float:right; font-size: 0.9em; width:40%; background:#F1F1ED; margin: 0 0 1em 1em;" style="padding:0.5em;">'''Indice'''[[BR]][[TableOfContents(1)]]||
Linea 109: Linea 109:

----
CategoryNuoviDocumenti

BR

Introduzione

Questa guida cerca di introdurre ai nuovi utenti la terminologia usata, all'interno di GNU/Linux e Ubuntu, per identificare i dispositivi di memoria, le partizioni e i loro formati, e per spiegare in che modo vengano utilizzate le partizioni per installare il sistema operativo attraverso il partizionamento automatico o manuale.

Dispositivi di memoria

I dispositivi di memoria si dividono in due grandi famiglie:

  • IDE o ATA: fanno parte i lettori CD/DVD-ROM, dischi fissi e floppy disk

  • SCSI, SATA: rientrano in questa categoria dischi fissi, lettori CD/DVD-ROM e anche i supporti rimovibili come le chiavette USB.

In un sistema GNU/Linux, i dischi sono identificati nel seguente modo:

  • Il primo disco fisso IDE è indicato con la sigla /dev/hda.BR La presenza di ulteriori dispositivi IDE verrà indicata in ordine alfabetico /dev/hdb, /dev/hdc, /dev/hdd, ecc.

  • Il primo disco SCSI è indicato come /dev/sda.BR Gli ulteriori dischi SCSI verranno indicati come /dev/sdb, /dev/sdc, /dev/sdd, ecc.

Nomi e tipi di partizioni

Una partizione è un'area delimitata e ben definita del disco in cui vengono memorizzati dei dati. Su di un disco possono essere create più partizioni, ognuna caratterizzata da un preciso nome.

Viene preso in considerazione ora l'esempio di un disco IDE (/dev/hda), ma il discorso è del tutto analogo per un disco SCSI (/dev/sda).

Partizioni primarie

Per indicare una o più partizioni su di un disco, vengono aggiunti dei numeri al nome del dispositivo: /dev/hda1, /dev/hda2, /dev/hda3, ecc.

Fino a /dev/hda4, queste partizioni vengono chiamate partizioni primarie (primary).

Partizioni estese e logiche

La necessità di poter installare su una sola macchina un numero di sistemi operativi superiore a quanto le quattro partizioni primarie potessero fare, ha decretato la nascita delle partizioni estese (extended). Queste partizioni non sono altro che dei contenitori di "sotto partizioni" chiamate partizioni logiche (logical), le quali vengono usate in modo analogo alle partizioni primarie.

Le partizioni logiche vengono numerate dalla /dev/hda5 in su.

Formato delle partizioni

Esistono diversi tipi di formato per le partizioni di un disco.

  • In ambiente GNU/Linux il formato più utilizzato è ext3. In alternativa può essere utilizzato il formato reisersf.

  • In ambiente Windows sono prediletti i formati NTFS e FAT32.

È bene conoscere anche questi ultimi due, in quanto non è raro trovare un sistema GNU/Linux in dual boot con Windows. A tal proposito è bene sapere che il formato NTFS crea problemi per la scrittura di dati da GNU/Linux su partizione Windows. L'ostacolo può essere aggirato come mostrato nella pagina [:DriverNtfs]. Mentre tutt'altro discorso vale per il formato FAT32: esso non crea problemi ai due sistemi per la scrittura dati. È frequente che l'utente che usufruisce del dual boot, crei una partizione apposita per l'archiviazione e scambio di dati fra i due sistemi con questo formato.

Il formato ext3 non viene riconosciuto da Windows se non tramite l'uso di adeguati software.

Utilizzo delle partizioni per Ubuntu

Come detto in precedenza, partizioni primarie e partizioni logiche possono essere usate in modo analogo a seconda di gusti ed esigenze.

Per un'installazione di un sistema GNU/Linux sono necessari due componenti fondamentali:

  1. il file system simboleggiato dal simbolo «/» e detto root

  2. e l'area di swap, un'area di appoggio per la memoria RAM

A questi due componenti devono essere assegnate delle rispettive partizioni.

Più in generale ogni singola directory può essere assegnata a una partizione. Chi è interessato ad approfondire l'ottimizzazione del proprio sistema può consultare la guida [:PartizioniUbuntu].

Vediamo quindi qualche esempio confrontando diverse tipologie di installazione. Partiamo dalle installazioni in modalità automatica di Ubuntu che prediligono un'installazione con «/» in una partizione primaria e la swap in una logica. Verrà preso come esempio l'output del comando:

sudo fdisk -l

(sono state omesse le informazioni sui cilindri).

Installazione in modalità automatica

  • Ubuntu (installazione sull'intero disco):

    /dev/hda1         Linux
    /dev/hda2         Esteso
    /dev/hda5         Linux swap / Solaris

    Come vedete il sistema è stato montato nella partizione primaria /dev/hda1, mentre la swap nella partizione logica /dev/hda5. La partizione estesa è la /dev/hda2 (semplicemente indicata come «Esteso») e il suo unico compito è quello di contenere la partizione di swap.

  • Windows + Ubuntu (installazione con partizionamento):

    /dev/hda1         HPFS/NTFS
    /dev/hda2         Esteso
    /dev/hda3         Linux
    /dev/hda5         Linux swap / Solaris

    In questo caso nella partizione /dev/hda1 è già presente Windows (HPFS/NTFS). Il resto è analogo al caso precedente. Unica differenza, il sistema è nella partizione primaria /dev/hda3.

Installazione in modalità manuale

  • Ubuntu solo partizioni primarie:

    /dev/hda1         Linux
    /dev/hda2         Linux swap / Solaris
  • Ubuntu con / in partizione logica e swap in primaria:

    /dev/hda2         Linux swap / Solaris
    /dev/hda3         Esteso
    /dev/hda5         Linux
  • Ubuntu solo partizioni logiche:

    /dev/hda1         Esteso
    /dev/hda5         Linux
    /dev/hda6         Linux swap / Solaris
  • Ubuntu + altro sistema Linux + directory "home":

    /dev/hda1         Linux   (n.d.r. “/” di Ubuntu senza la directory “home”)
    /dev/hda2         Linux   (n.d.r. directory “home”)
    /dev/hda3         Linux swap / Solaris
    /dev/hda4         Linux   (n.d.r. “/” di altro sistema GNU/Linux)

    Questo caso ci mostra la convivenza di più sistemi GNU/Linux che condividono la swap nella partizione /dev/hda3 (non è necessario creare una swap per ogni sistema). Come vedete, nella seconda partizione primaria è stata posizionata la directory home. Come detto in precedenza, a seconda delle esigenze, può essere usata una partizione per inserire una delle directory del sistema.

Ulteriori risorse

  • [:PartizioniUbuntu:Guida all'ottimizzazione delle dimensioni delle partizioni di Ubuntu]

  • [:DriverNtfs:Abilitare la lettura e la scrittura sulle partizioni o dischi formattate in NTFS]