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Le cancellazioni sono segnalate in questo modo. | Le aggiunte sono segnalate in questo modo. |
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= Informazioni generali = | = Introduzione = |
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La release di sviluppo corrente è la '''20.10''', nome in codice ('''DA_DEFINIRE'''). Il suo rilascio è previsto ufficialmente a Ottobre 2020. | '''Dischi''' (''gnome-disk-utility'') è l'applicazione di default su Ubuntu attraverso la quale è possibile eseguire svariate operazioni sui dispositivi di memoria: * formattare/creare partizioni; * creare USB di avvio; * etichettare partizioni; * creare punti di mount personalizzati; * altro.. |
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Il ciclo di sviluppo di una nuova versione di Ubuntu dura circa sei mesi. In questo lasso di tempo, in preparazione della versione finale, vengono rilasciate le versioni [[http://it.wikipedia.org/wiki/Versione_alpha|alpha]] (disponibili solo per alcune [[http://www.ubuntu-it.org/derivate|derivate]]) e [[http://it.wikipedia.org/wiki/Versione_beta|beta]] intermedie. | In questa pagina vengono mostrate alcune delle operazioni eseguibili attraverso '''Dischi'''. |
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Oltre alle versioni sopra indicate, sono rilasciate le '''Daily Build''', ovvero immagini `.iso` generate quotidianamente. ## Su tutte le versioni il [[GruppoTest|Gruppo Test]] della comunità italiana esegue dei test durante l'intero ciclo di sviluppo. E' possibile [[GruppoTest/Partecipare|partecipare]]. Per richieste di supporto, rivolgersi alla sezione [[http://forum.ubuntu-it.org/viewforum.php?f=7&sid=dbf7926bb9d8cc07520d675f08facaeb|Ubuntu in sviluppo]]. = Scaletta di rilascio = '''DA_DEFINIRE''' ##[[https://wiki.ubuntu-it.org/Rilasci/GgggGggg|Rilasci per GgggGggg]] = Daily Build = Le immagini giornaliere sono disponibili ai seguenti indirizzi: * Ubuntu: * [[http://cdimage.ubuntu.com/cdimage/daily-live/current/|Daily Live]] * [[http://cdimage.ubuntu.com/ubuntu-server/daily/current/|Server Daily]] * Kubuntu: * [[http://cdimage.ubuntu.com/kubuntu/daily-live/current/|Daily Live]] * Lubuntu: * [[http://cdimage.ubuntu.com/lubuntu/daily-live/current/|Daily Live]] * [[http://cdimage.ubuntu.com/lubuntu/daily/current/|Daily Alternate]] * Ubuntu MATE: * [[http://cdimage.ubuntu.com/ubuntu-mate/daily-live/current/|Daily Live]] * Xubuntu: * [[http://cdimage.ubuntu.com/xubuntu/daily-live/current/|Daily Live]] * Kylin: * [[http://cdimage.ubuntu.com/ubuntukylin/daily-live/current/|Daily Live]] {{{#!wiki note Se si installa la versione in sviluppo, sarà sufficiente installare gli [[AmministrazioneSistema/Aggiornamenti|aggiornamenti]] forniti dal sistema per passare alla versione stabile finale, senza bisogno di scaricare nuove ISO e senza particolari procedure di avanzamento di versione. Può essere utile utilizzare, in questo caso, lo strumento [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/Apt|APT]]. |
{{{#!wiki important È raccomandata la massima prudenza nel maneggiare dispositivi di memorizzazioni al fine di evitare l'incauta cancellazione di dati. È buona regola eseguire backup dei dati, in particolar modo prima di eseguire operazioni ''distruttive'' come ad esempio la formattazione di un dispositivo. |
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= Problemi comuni = | = Installazione = |
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I problemi più frequentemente riscontrati con le versioni di sviluppo sono i seguenti: | [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://gnome-disk-utility|gnome-disk-utility]]. |
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* '''Problemi legati a difetti software''': l'introduzione di software aggiornato in Ubuntu, specialmente se non importato da Debian, può comportare la presenza di nuovi bug, anche molto pericolosi. Emblematico è stato il caso di un bug legato al [[https://bugs.launchpad.net/ubuntu/+source/control-center/+bug/78500|control center di GNOME]], il quale portava alla cancellazione della directory home dell'utente. * '''Problemi legati al kernel''': la versione di sviluppo include i rilasci più recenti del kernel Linux i quali, nonostante siano stati testati dagli sviluppatori, possono aggiungere nuove problematiche, soprattutto per nuove funzionalità introdotte ex-novo e che non sono state testate efficacemente dagli sviluppatori di Ubuntu. * '''Problemi legati al gestore aggiornamenti''': questo software ha alcuni problemi se non associato ai ''language pack'' aggiornati e risulta impossibile eseguire l'aggiornamento se non per mezzo della console o utilizzando i gestori di pacchetti. * '''Problemi legati alle dipendenze dei pacchetti''': la versione di sviluppo introduce giornalmente aggiornamenti di pacchetti preesistenti o software nuovo. Gli sviluppatori non caricano i pacchetti in formato `.deb` bensì sotto forma di pacchetti sorgente, i quali vengono compilati da sistemi specializzati chiamati [[https://launchpad.net/+builds|build machines]]. Queste macchine gestiscono una [[https://launchpad.net/ubuntu/zesty/+queue|coda di pacchetti]], ognuno con una differente priorità. A volte succede che un pacchetto non venga compilato a causa di errori e, di conseguenza, non venga caricato nei repository. Nel caso in cui un pacchetto dipenda da quest'ultimo, è impossibile procedere all'installazione. |
<<Anchor(iso_usb)>> = Creare USB di avvio = |
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= Accorgimenti per un corretto utilizzo = | 0. Inserire chiavetta USB in una delle relative prese. 0. [[AmbienteGrafico/AvviareProgrammi|Avviare]] '''Dischi'''. 0. Selezionare il dispositivo '''USB Flash Disk''' che apparirà nell'elenco dei dispositivi sulla sinistra. 0. Fare clic in alto a destra sul pulsante con i tre punti verticali ['''︙'''] e selezionare la voce '''Ripristina immagine disco'''. 0. Selezionare nella finestra di dialogo l'immagine ISO e fare clic su '''Avvia ripristino'''. 0. Attendere che le operazioni vengano terminate. |
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Onde evitare spiacevoli inconvenienti quali perdita di dati o impossibilità di utilizzare il proprio computer, coloro che hanno la necessità di utilizzare la versione di sviluppo di Ubuntu dovrebbero adottare accorgimenti adatti per utilizzarla in assoluta sicurezza. Questi sono alcuni dei metodi più diffusi per interfacciarsi con la versione di sviluppo: | = Etichettare partizione = |
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* '''Live di Ubuntu''': usare Ubuntu da [[Installazione/CreazioneLiveUsb|Live USB]] o [[Hardware/DispositiviPartizioni/MasterizzareIso|Live DVD]] è sicuramente una scelta vincente. Non occorre installare alcunché e come impostazione predefinita le partizioni presenti nel PC non vengono modificate. Solo la partizione di swap, se presente, viene caricata per aumentare le prestazioni del sistema. L'utilizzo di Ubuntu in modalità '''Live''' offre le medesime funzionalità di un sistema installato, a patto che ci sia un quantitativo sufficiente di RAM, anche se con prestazioni ridotte. | Se nel proprio hard disk esistono più partizioni, il sistema sarà in grado di rilevarle e renderle esplorabili tramite il file manager. Tuttavia alle partizioni verranno automaticamente etichettate attraverso lo UUID che è stato loro assegnato, vale a dire un lungo codice alfanumerico del tipo c39a5f2f-e87e-479... ecc.. Sarebbe invece più amichevole visualizzare le partizioni ad esempio in questo modo: * '''Dati''' per la partizione contenente dati; * '''Windows''' per la partizione con Windows; * '''Ubuntu 20.04''' per la partizione con Ubuntu 20.04... e così via. |
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* '''Macchine virtuali o sistemi di virtualizzazione''': optando per questa scelta non si è costretti a sottostare alle limitazioni della modalità '''Live''' e la velocità di esecuzione dei programmi è migliore, anche se non paragonabile ad un sistema fisico. Essendo eseguita in un ambiente protetto, l'hardware non viene toccato, garantendo una ottima integrità dei dati. Per maggiori informazioni, consultare la pagina [[Virtualizzazione|Virtualizzazione]]. | Tramite '''Dischi''' è possibile assegnare etichette personalizzate. |
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* '''Partizione dedicata''': usando una partizione dedicata le prestazioni sono ottimali, ma occorre fare molta attenzione alla gestione delle partizioni sia durante il processo di installazione che durante l'uso quotidiano, limitando il più possibile gli accessi alle altre partizioni presenti sul disco. Per maggiori informazioni, consultare la pagina [[Hardware/DispositiviPartizioni/PartizionamentoManuale|Partizionamento manuale]]. | 0. [[AmbienteGrafico/AvviareProgrammi|Avviare]] '''Dischi'''. 0. Selezionare nella colonna di sinistra il dispositivo di memoria interessato. 0. Nella schermata centrale selezionare la partizione da etichettare. 0. Fare clic sul pulsante con gli ingranaggi e selezionare la voce '''Modifica file system'''. 0. Inserire nel campo '''Etichetta''' il nome che desideriamo e fare clic su modifica. |
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* '''Sistema dedicato''': questa soluzione è in assoluto la migliore, sia per le prestazioni, sia per i rischi irrisori di perdita di dati. Anche se più problematica da attuare dal momento che richiede una macchina dedicata, è la scelta più praticata degli sviluppatori. | |
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= Strumenti a supporto delle versioni stabili = | = Creare punti di mount personalizzati = |
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A volte le motivazioni per usare la versione di sviluppo sono legate alla mancanza di uno o più software nella versione stabile, presente invece nella versione di sviluppo. Per ovviare a queste esigenze, gli sviluppatori di Ubuntu mettono a disposizione alcune procedure: | In automatico il sistema rende esplorabili altre partizioni del disco nella directory '''/media'''. In modo altrettanto automatico le partizioni possono essere visualizzate ad esempio dai file manager. Sebbene questo possa essere una comodità, se si dispone di più partizioni supplementari, in alcuni file manager può essere fastidioso avere una lungo elenco di partizioni secondarie. Il trucco sta nel montare manualmente le partizioni nella directory '''/mnt''' anziché `/media`. |
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* '''Backport''': i pacchetti che appartengono a questa categoria sono prelevati dai repository della versione di sviluppo e compilati per la versione stabile. Nessuna modifica può essere introdotta nel pacchetto sorgente onde evitare di includere potenziali nuovi bug. Per maggiori informazioni o per richiedere un backport, si veda la pagina [[Repository/Backports|Backports]]. * '''Stable Release Update''': alcuni pacchetti possono essere inclusi nella versione stabile dopo che una specifica richiesta sia stata approvata da un gruppo di sviluppatori. Per maggiori informazioni o per richiedere un ''update'', si veda la pagina [[Ubuntu:StableReleaseUpdates|StableReleaseUpdates]]. |
0. [[AmbienteGrafico/AvviareProgrammi|Avviare]] '''Dischi'''. 0. Selezionare il dispositivo nella finestra laterale e quindi la partizione interessata. 0. Fare clic sull'icona con gli ingranaggi riportata sotto le partizioni e selezionare '''Modifica opzioni di montaggio'''. 0. Si aprirà una finestra dove sarà possibile impostare il '''punto di mount''', montare la partizione '''all'avvio del sistema''' e altro ancora. 0. Alla voce '''Punto di mount''' è già presente una cartella ottenuta con l'UUID della partizione tipo:{{{ /mnt/c39a5f2f-e87e-4797-a91a-3f348b37472e }}}Se si desidera una cartella con un nome più leggibile è sufficiente crearla. Supponiamo di voler creare la directory '''/mnt/Dati''' per la partizione dati.<<BR>>Creare la directory digitando nel terminale nel [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{ sudo makdir /mnt/Dati }}}Quindi inserire nel campo '''Punto di mount''':{{{ /mnt/Dati }}} |
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In caso di dubbi sull'utilizzo di tali strumenti, richiedere assistenza nei vari [[http://ubuntu-it.org/supporto|canali di supporto]] della comunità italiana. | 0. Fare clic su '''OK''' per applicare le modifiche. |
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* [[https://launchpad.net/ubuntu/eoan| Eoan in launchpad ]]: ultimi aggiornamenti e bug noti. |
* [[https://launchpad.net/ubuntu/eoan| Eoan in launchpad ]]: ultimi aggiornamenti e bug noti. |
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Introduzione
Dischi (gnome-disk-utility) è l'applicazione di default su Ubuntu attraverso la quale è possibile eseguire svariate operazioni sui dispositivi di memoria:
- formattare/creare partizioni;
- creare USB di avvio;
- etichettare partizioni;
- creare punti di mount personalizzati;
- altro..
In questa pagina vengono mostrate alcune delle operazioni eseguibili attraverso Dischi.
È raccomandata la massima prudenza nel maneggiare dispositivi di memorizzazioni al fine di evitare l'incauta cancellazione di dati. È buona regola eseguire backup dei dati, in particolar modo prima di eseguire operazioni distruttive come ad esempio la formattazione di un dispositivo.
Installazione
Installare il pacchetto gnome-disk-utility.
Creare USB di avvio
- Inserire chiavetta USB in una delle relative prese.
Avviare Dischi.
Selezionare il dispositivo USB Flash Disk che apparirà nell'elenco dei dispositivi sulla sinistra.
Fare clic in alto a destra sul pulsante con i tre punti verticali [︙] e selezionare la voce Ripristina immagine disco.
Selezionare nella finestra di dialogo l'immagine ISO e fare clic su Avvia ripristino.
- Attendere che le operazioni vengano terminate.
Etichettare partizione
Se nel proprio hard disk esistono più partizioni, il sistema sarà in grado di rilevarle e renderle esplorabili tramite il file manager. Tuttavia alle partizioni verranno automaticamente etichettate attraverso lo UUID che è stato loro assegnato, vale a dire un lungo codice alfanumerico del tipo c39a5f2f-e87e-479... ecc.. Sarebbe invece più amichevole visualizzare le partizioni ad esempio in questo modo:
Dati per la partizione contenente dati;
Windows per la partizione con Windows;
Ubuntu 20.04 per la partizione con Ubuntu 20.04... e così via.
Tramite Dischi è possibile assegnare etichette personalizzate.
Avviare Dischi.
- Selezionare nella colonna di sinistra il dispositivo di memoria interessato.
- Nella schermata centrale selezionare la partizione da etichettare.
Fare clic sul pulsante con gli ingranaggi e selezionare la voce Modifica file system.
Inserire nel campo Etichetta il nome che desideriamo e fare clic su modifica.
Creare punti di mount personalizzati
In automatico il sistema rende esplorabili altre partizioni del disco nella directory /media. In modo altrettanto automatico le partizioni possono essere visualizzate ad esempio dai file manager. Sebbene questo possa essere una comodità, se si dispone di più partizioni supplementari, in alcuni file manager può essere fastidioso avere una lungo elenco di partizioni secondarie. Il trucco sta nel montare manualmente le partizioni nella directory /mnt anziché /media.
Avviare Dischi.
- Selezionare il dispositivo nella finestra laterale e quindi la partizione interessata.
Fare clic sull'icona con gli ingranaggi riportata sotto le partizioni e selezionare Modifica opzioni di montaggio.
Si aprirà una finestra dove sarà possibile impostare il punto di mount, montare la partizione all'avvio del sistema e altro ancora.
Alla voce Punto di mount è già presente una cartella ottenuta con l'UUID della partizione tipo:
/mnt/c39a5f2f-e87e-4797-a91a-3f348b37472e
Se si desidera una cartella con un nome più leggibile è sufficiente crearla. Supponiamo di voler creare la directory /mnt/Dati per la partizione dati.
Creare la directory digitando nel terminale nel terminale:sudo makdir /mnt/Dati
Quindi inserire nel campo Punto di mount:
/mnt/Dati
Fare clic su OK per applicare le modifiche.
Ulteriori risorse
tester-wiki: note e suggerimenti per beta tester da Ubuntu.com.
Eoan in launchpad: ultimi aggiornamenti e bug noti.