Codice di condotta Ubuntu v2.0

Ubuntu è dimostrare umanità gli uni verso gli altri: la parola stessa racchiude lo spirito dell'essere umani.

Vogliamo una comunità produttiva, felice e agile, in grado di accettare nuove idee in una realtà complessa, di migliorarsi costantemente e incoraggiare la collaborazione tra gruppi che hanno necessità, interessi e capacità diversi.

La diversità è per noi una fonte di ricchezza e cerchiamo di coinvolgere coloro che la possono incrementare. Questo Codice di condotta è stato scritto per assicurare che gruppi diversi collaborino per un divertimento e un vantaggio reciproci. Rifiutiamo ogni tipo di pregiudizio che possa mettere a repentaglio la partecipazione di chiunque.

Il Codice di condotta regola come ci comportiamo in pubblico e in privato, ogni volta che le nostre azioni possono essere ricondotte al progetto Ubuntu. Ci aspettiamo che venga rispettato da tutti coloro che rappresentano, ufficialmente o meno, il progetto stesso, da coloro che vantano un legame con esso o vi partecipano direttamente.

Noi ci impegniamo a:

Leadership, autorità e responsabilità

È nostro compito essere d'esempio, nei dibattiti così come nelle azioni. Incoraggiamo i nuovi partecipanti a prendere l'iniziativa, ad agire e sperimentare quando ritengono che un'innovazione possa migliorare il progetto. Il ruolo di guida può essere preso da chiunque semplicemente dandosi da fare: non occorre aspettare un riconoscimento quando si presenta l'opportunità per agire.

Delega dall'alto

La responsabilità del progetto è innanzitutto del "benevolent dictator" (dittatore benevolo), che delega le specifiche responsabilità e le corrispondenti autorità a una serie di gruppi, consigli e singoli a partire dal Community Council ("CC"). Il Community Council o un suo rappresentante può mediare in qualsiasi disputa.

Siamo in una meritocrazia: deleghiamo il processo decisionale, l'autorità e la leadership dai ruoli di maggiore responsabilità alle persone più capaci e impegnate.

La facoltà di delega è controllata

Le nomine per consigli e commissioni (board) sono a discrezione del Community Council, che cercherà comunque il parere della comunità prima di confermare le nomine.

La leadership non è un premio, un diritto o un titolo, ma un privilegio, una responsabilità e un mandato. Un leader mantiene la propria autorità per tutto il tempo che continuerà ad avere il supporto di chi lo ha nominato.

Valorizziamo discussioni, informazioni e decisioni

Prima di prendere una decisione, raccogliamo opinioni, informazioni e impegni dalle parti interessate. Ci aspettiamo che i leader aiutino i gruppi a raggiungere una decisione in tempi ragionevoli, che cerchino una guida o vogliano prendere loro stessi la decisione quando manca il consenso e si assumano la responsabilità dell'attuazione.

La peggior decisione di tutte è la mancanza di una decisione: la chiarezza della direzione ha valore in se stessa. Può capitare che le informazioni necessarie non siano disponibili o che non si riesca a raggiungere un consenso: anche in questi casi una decisione deve essere presa. Non possiamo assicurare una decisione perfetta ogni volta, ma preferiamo sbagliare, imparare ed evitare gli errori in futuro piuttosto che rimandare continuamente.

Siamo consci del fatto che il progetto cresce e da il meglio di sé quando ci fidiamo dei gruppi più vicini al problema e deleghiamo loro tutte le decisioni. Se veniamo a conoscenza di una decisione che non condividiamo, contattiamo il rispettivo gruppo per trovare una soluzione comune. In mancanza di essa, esiste un meccanismo di governance che può rivedere tale decisione: se una decisione è stata presa dalle persone delegate ed è supportata dalla governance del progetto, tale rimarrà. Nessuno di noi si aspetta che tutti condividano pienamente le decisioni prese, ma diamo importanza alla volontà di sostenere il progetto e aiutarlo a svilupparsi anche quando noi stessi preferiremmo prendere un'altra direzione.

Meritocrazia aperta

Invitiamo chiunque, anche da società commerciali, a partecipare in ogni aspetto del progetto. La nostra comunità è aperta e ogni responsabilità può essere presa da qualsiasi collaboratore che dimostri di avere le qualità e le competenze necessarie.

Lavoro di squadra

Il più grande sogno di un leader è il successo del gruppo.

"Le persone virtuose sono giudicate per le proprie azioni; un leader è giudicato per le azioni del suo gruppo": un leader sa quando agire e quando tirarsi indietro, sa quando delegare e quando prendersi in carico il lavoro.

Riconoscimento

Un buon leader non cerca le luci della ribalta, ma celebra i membri del gruppo per il loro lavoro. I leader possono essere più in vista degli altri membri del gruppo, ma un buon leader sfrutta questa posizione per mettere in luce il lavoro degli altri.

Coraggio e responsabilità verso gli altri

Essere un leader a volte richiede di prendere decisioni forti che possono non essere capite o condivise da tutti. Per noi è importante il coraggio nel prendere queste decisioni, perché permettono al progetto di progredire più rapidamente di quanto non farebbe se dovessimo attendere il consenso di tutti. Nondimeno, l'audacia richiede responsabilità: prendete decisioni ardite, ma fatelo pensando a ciò che queste comportano per gli altri e impegnatevi per affievolire l'impatto che potrebbero avere su di loro. Comunicare chiaramente e in tempo i cambiamenti e le loro motivazioni è importante tanto quanto la realizzazione stessa del cambiamento.

Conflitto d'interessi

Ci aspettiamo che i leader facciano attenzione quando si trovano in conflitto a causa del loro lavoro o di altri progetti nei quali sono attivi e si astengano o deleghino le decisioni che potrebbero essere percepite come dettate dall'interesse personale. Ci aspettiamo che tutti coloro che partecipano al progetto lo facciano con l'obiettivo di rendere migliore la vita degli utenti.

Se siete in dubbio, chiedete l'opinione di qualcun altro: è importante risolvere i conflitti d'interesse percepiti. Come leader, agite per assicurare che le decisioni prese siano plausibili anche se a volte possono risultare impopolari, difficili o più vantaggiose per un gruppo piuttosto che per un altro.

Questo codice non è esaustivo né completo: non è un regolamento, ma serve ad avere un'interpretazione comune di cosa sia un ambiente condiviso, collaborativo e dei suoi obiettivi. Ci aspettiamo che venga seguito nello spirito, così come alla lettera.

Il Codice di condotta di Ubuntu è protetto da licenza Creative Commons, Attribuzione - Condividi allo stesso modo 3.0. Potete riutilizzarlo per il vostro progetto e modificarlo come volete, ma siete pregati di permettere ad altri di utilizzare le vostre modifiche e di citare il progetto Ubuntu!

Link all'originale: http://www.ubuntu.com/project/about-ubuntu/conduct


CategoryComunitaTraduzione

GruppoTraduzione/CodiceCondotta (l'ultima modifica è del 10/02/2013 18.16.01, fatta da dcavedon)