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Differenze tra le versioni 14 e 15
Versione 14 del 10/02/2013 15.37.29
Dimensione: 9643
Autore: milo
Commento:
Versione 15 del 10/02/2013 15.52.49
Dimensione: 9718
Autore: milo
Commento:
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Linea 29: Linea 29:
È nostro compito essere d'esempio, nei dibattiti così come nelle azioni. Incoraggiamo i nuovi partecipanti a prendere l'iniziativa, ad agire e sperimentare quando ritengono che l'innovazione possa migliorare il progetto. Il ruolo di guida può essere preso da chiunque semplicemente agendo: non dobbiamo aspettare un riconoscimento quando si presenta l'opportunità per agire. È nostro compito essere d'esempio, nei dibattiti così come nelle azioni. Incoraggiamo i nuovi partecipanti a prendere l'iniziativa, ad agire e sperimentare quando ritengono che un'innovazione possa migliorare il progetto. Il ruolo di guida può essere preso da chiunque semplicemente dandosi da fare: non occorre aspettare un riconoscimento quando si presenta l'opportunità per agire.
Linea 32: Linea 32:
La responsabilità del progetto è innanzitutto del "benevolent dictator", che delega le specifiche responsabilità e le corrispondenti autorità ad una serie di gruppi, consigli e singoli partendo dal Community Council ("CC"). Questo Consiglio o il suo rappresentante delegato regola ogni disputa.
Siamo in una meritocrazia: deleghiamo il processo decisionale, la governance e leadership dalle personalità di più alto livello ai candidati più capaci e impegnati.
Linea 35: Linea 33:
== Il supporto per la delega è misurato ==
Le nomine per i consigli e boards dipendono dalla discrezione del Community Council, anche se esso cercherà la reazione della comunità prima di confermare le nomine.
La leadership non è un premio, un diritto o un titolo, ma un privilegio, una responsabilità ed un mandato. Un leader mantiene la sua autorità finché dura il supporto di coloro dai quali ha ricevuto la delega.
La responsabilità del progetto è innanzitutto del "''benevolent dictator''" (''dittatore benevolo''), che delega le specifiche responsabilità e le corrispondenti autorità a una serie di gruppi, consigli e singoli a partire dal ''Community Council'' ("CC"). Il ''Community Council'' o un suo rappresentante può mediare in qualsiasi disputa.

Siamo in una meritocrazia: deleghiamo il processo decisionale, l'autorità e la leadership dai ruoli di maggiore responsabilità alle persone più capaci e impegnate.

== La facoltà di delega è controllata ==

Le nomine per consigli e commissioni (board) so a discrezione del ''Community Council'', che comunque cercherà il parere della comunità prima di confermare le nomine.

La leadership non è un premio, un diritto o un titolo, ma un privilegio, una responsabilità e un mandato. Un leader mantiene la propria autorità per tutto il tempo che continuerà ad avere il support di chi lo ha nominato.

Codice di condotta Ubuntu v2.0

Ubuntu è dimostrare umanità gli uni verso gli altri: la parola stessa racchiude lo spirito dell'essere umani.

Vogliamo una comunità produttiva, felice e agile, in grado di accettare nuove idee in una realtà complessa, di migliorarsi costantemente e incoraggiare la collaborazione tra gruppi che hanno necessità, interessi e capacità diversi.

La diversità è per noi una fonte di ricchezza e cerchiamo di coinvolgere coloro che la possono incrementare. Questo Codice di condotta è stato scritto per assicurare che gruppi diversi collaborino per un divertimento e un vantaggio reciproci. Rifiutiamo ogni tipo di pregiudizio che possa mettere a repentaglio la partecipazione di chiunque.

Il Codice di condotta regola come ci comportiamo in pubblico, e in privato, ogni volta che le nostre azioni possono essere ricondotte al progetto Ubuntu. Ci aspettiamo che venga rispettato da tutti coloro che rappresentano, ufficialmente o meno, il progetto stesso, da coloro che vantano un legame con esso o vi partecipano direttamente.

Noi ci impegniamo a:

  • Pensare agli altri
    Il nostro lavoro sarà utilizzato da altri e noi stessi dipenderemo dal lavoro di altre persone. Ogni decisione influirà su utenti e colleghi e dobbiamo pensare a loro quando le prendiamo.

  • Essere rispettosi
    Essere in disaccordo non è un buon motivo per essere maleducati. Lavoriamo insieme per risolvere i conflitti, presumiamo sempre buone intenzioni e facciamo di tutto per agire in modo empatico; non permettiamo che la delusione si tramuti in un attacco personale: una comunità nella quale le persone si sentono minacciate e a disagio non è una comunità produttiva.

  • Assumerci le responsabilità delle nostre parole e azioni
    Tutti possiamo sbagliare e quando lo facciamo ci assumiamo la responsabilità dei nostri errori. Se qualcuno è stato offeso, lo ascoltiamo rispettosamente e con attenzione e ci impegniamo per rimediare al danno.

  • Essere collaborativi
    Ciò che creiamo è un intero composto da molte parti, è la somma di molti sogni. La collaborazione tra gruppi, ciascuno con i propri obiettivi e visione, è essenziale. Affinché questo intero sia più di una somma delle sue singole parti, ognuna di esse deve sforzarsi di comprendere il tutto.
    La collaborazione riduce la ridondanza e migliora la qualità del nostro lavoro e noi la esaltiamo all'interno quanto all'esterno della comunità. Quando possibile, lavoriamo in stretto rapporto con i progetti upstream, e della comunità del software libero, per coordinare i nostri sforzi. Preferiamo lavorare in trasparenza e coinvolgere le parti interessate il prima possibile.

  • Valorizzare la risolutezza, la chiarezza e il consenso
    I disaccordi, sociali e tecnici, sono normali, ma non dobbiamo permettere loro di persistere e diffondersi lasciano gli altri nell'incertezza della direzione presa assieme.
    Ci aspettiamo che chi collabora al progetto risolva costruttivamente i disaccordi, ma qualora non vi sia consenso facciamo in modo che i leader designati chiariscano la direzione da intraprendere.

  • Chiedere aiuto quando insicuri
    Nessuno è perfetto in questa comunità e nessuno pretende che gli altri lo siano. Chiedere aiuto subito evita molti problemi in futuro: incoraggiamo quindi tutti a porre domande, anche se devono essere rivolte al foro di competenza. È richiesto che chi riceve domande sia disponibile e comprensivo.

  • Dimetterci responsabilmente
    Quando qualcuno abbandona o si allontana dal progetto, chiediamo che lo faccia in modo da minimizzare le possibili interruzioni dello stesso. Queste persone devono informare per tempo della loro intenzione a lasciare ed effettuare le dovute procedure per permettere ad altri di prendere il loro posto.

Leadership, autorità e responsabilità

È nostro compito essere d'esempio, nei dibattiti così come nelle azioni. Incoraggiamo i nuovi partecipanti a prendere l'iniziativa, ad agire e sperimentare quando ritengono che un'innovazione possa migliorare il progetto. Il ruolo di guida può essere preso da chiunque semplicemente dandosi da fare: non occorre aspettare un riconoscimento quando si presenta l'opportunità per agire.

Delega dall'alto

La responsabilità del progetto è innanzitutto del "benevolent dictator" (dittatore benevolo), che delega le specifiche responsabilità e le corrispondenti autorità a una serie di gruppi, consigli e singoli a partire dal Community Council ("CC"). Il Community Council o un suo rappresentante può mediare in qualsiasi disputa.

Siamo in una meritocrazia: deleghiamo il processo decisionale, l'autorità e la leadership dai ruoli di maggiore responsabilità alle persone più capaci e impegnate.

La facoltà di delega è controllata

Le nomine per consigli e commissioni (board) so a discrezione del Community Council, che comunque cercherà il parere della comunità prima di confermare le nomine.

La leadership non è un premio, un diritto o un titolo, ma un privilegio, una responsabilità e un mandato. Un leader mantiene la propria autorità per tutto il tempo che continuerà ad avere il support di chi lo ha nominato.

Valorizziamo la discussione, i dati e la decisione

Noi raccogliamo opinioni, dati e impegni dalle parti interessate prima di prendere una decisione. Ci aspettiamo che i leader aiutino i gruppi a raggiungere una decisione in tempi ragionevoli, cercare una guida o voler prendere la decisione loro stessi quando manca il consenso e assumersi le responsabilità dell'attuazione. La decisione più povera di tutte è la mancanza di decisione: la nitidezza della direzione ha valore di per sé stessa. A volte non sono disponibili tutti i dati o il consenso è irraggiungibile, ma una decisione deve comunque essere presa. Non sempre si può prendere una decisione perfetta; preferiamo sbagliare, imparare ed evitare gli errori in futuro piuttosto che proporre un'azione indefinita.

Siamo consci del fatto che il progetto cresce meglio quando affidiamo le decisioni ai gruppi più vicini al problema. Se veniamo a conoscenza di una decisione che non condividiamo, ci mettiamo in contatto con il rispettivo gruppo per trovare una soluzione comune e, in mancanza di essa, esiste un meccanismo di governance che può rivedere la decisione presa. Infine, se una decisione è stata presa dalle persone responsabili per essa ed è supportata dalla governance del progetto, essa rimarrà. Nessuno di noi si aspetta di condividere pienamente tutte le decisioni e stimiamo la volontà di sostenere il progetto ed aiutarlo a svilupparsi anche nei casi in cui noi stessi preferiremmo prendere un'altra direzione.

Meritocrazia aperta

Invitiamo tutti, da qualsiasi compagnia, a partecipare ad ogni aspetto del progetto. La nostra comunità è aperta e ogni responsabilità può essere presa da qualsiasi contributore che dimostra di avere le qualità e competenze necessarie.

Lavoro di squadra

Il più grande sogno di un leader è il successo del gruppo. "Le persone virtuose sono giudicate per le proprie azioni; un leader è giudicato per le azioni del suo gruppo". Un leader sa quando agire e quando tirarsi indietro, sa quando delegare e quando prendersi in carico il lavoro.

Credito

Un leader non cerca le luci della ribalta, ma celebra i membri del gruppo per il loro lavoro. I leader possono essere più in vista degli altri membri del gruppo, ma quelli buoni sfruttano questa posizione per mettere in luce il lavoro degli altri.

Coraggio e consideratezza

La leadership a volte richiede decisioni forti che possono non essere capite da tutti, possono non essere condivise o popolari. Noi stimiamo il coraggio di prendere queste decisioni, perché permettono al progetto di progredire più rapidamente di quando bisognerebbe attendere il consenso di tutti. Nondimeno, l'audacia richiede consideratezza: prendete decisioni ardite, ma fatelo pensando a ciò che queste comportano per gli altri e impegnatevi per affievolire l'impatto che avranno su di loro. Comunicare i cambiamenti chiaramente e in tempo è importante tanto quanto l'affermazione stessa del cambiamento.

Conflitto di interessi

Confidiamo che i leader stiano attenti quando si trovano in conflitto a causa del lavoro o di altri progetti nei quali sono attivi e si astengano o deleghino le decisioni che possono essere viste come dettate dall'interesse personale. Ci aspettiamo che tutti coloro che partecipano al progetto facciano così con l'obiettivo di rendere migliore la vita degli utenti. Se siete in dubbio, chiedete un'opinione, poiché i conflitti di interesse percepiti sono difficili da risolvere. Come leader, agite per assicurare che le decisioni siano credibili anche se possono a volte risultare impopolari, difficili o vantaggiose per un gruppo piuttosto che per altri.

Questo codice non è esaustivo né completo: non è un codice di leggi, ma serve a creare la coscienza di un ambiente e di obiettivi collettivi e condivisi. Ci aspettiamo che venga seguito nello spirito e alla lettera.

Il Codice di Condotta di Ubuntu è protetto da licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 3.0. Potete riutilizzarlo per il vostro progetto e modificarlo come volete, ma siete pregati di permettere ad altri di utilizzare le vostre modifiche e di citare il Progetto Ubuntu!

Link all'originale: http://www.ubuntu.com/project/about-ubuntu/conduct


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