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Differenze tra le versioni 2 e 3
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Seguono la stessa logica dei pacchetti non nativi per la versione e la composizione del pacchetto sorgente, tranne per il numero di revisione che solitamente è espresso nella forma -0ubuntuX. In questo modo un'ipotetica revisione -1 in Debian renderebbe giustamente obsoleto il pacchetto. Seguono la stessa logica dei pacchetti non nativi per la versione e la composizione del pacchetto sorgente, tranne per il numero di revisione che solitamente è espresso nella forma ''-0ubuntuX''. In questo modo un'ipotetica revisione -1 in Debian renderebbe giustamente obsoleto il pacchetto.

BR

Introduzione

Questo documento vuole essere un promemoria che illustra le varie tipologie di pacchetto presenti in Ubuntu e le relative regole di versione universalmente riconosciute.

Il numero di versione dei pacchetti

Il numero di versione applicato ai pacchetti di Ubuntu e Debian ha una precisa sintassi, come documentato nella [http://www.us.debian.org/doc/debian-policy/ch-controlfields.html#s-f-Version policy di Debian].

Versione

Il numero di versione di un pacchetto è solitamente lo stesso che viene indicato dall'autore del software originale.

Esso può contenere solo caratteri alfanumerici e i caratteri . + :

Revisione

Il numero di revisione segue il numero di versione ed è separato da esso dal carattere -.

Esso può contenerere gli stessi caratteri consentiti dal numero di versione.

Revisione di Ubuntu

Nel caso in cui gli sviluppatori di Ubuntu abbiano apportato modifiche ad un pacchetto presente in Debian, viene inserita una specifica revisione di Ubuntu che assume la forma ubuntuX, dove la X è un numero a volte seguito da caratteri alfanumerici.

Epoch

Tale valore, solitamente numerico, è anteposto al numero di versione e separato per mezzo del carattere :.

Raramente impiegato, viene utilizzato per evitare conflitti con precedenti versioni di un dato software.

Pacchetti non nativi

I pacchetti non nativi sono quelli che non includono alla fonte la directory debian/, la quale dovrà essere creata in un secondo tempo dal manuntentore del pacchetto.

La stragrande maggioranza dei pacchetti presenti nei repository Ubuntu sono non nativi.

La versione di tali pacchetti è composta dal numero di versione e dal numero progressivo di revisione. Il pacchetto sorgente è solitamente formato dall'archivio .orig.tar.gz, dal file delle differenze compresso .diff.gz e dal file di descrizione .dsc.

Esempio di pacchetto non nativo è [https://launchpad.net/ubuntu/+source/git-core/1:1.5.1.3-1 git-core].

Pacchetti nativi

I pacchetti nativi sono quelli che includono alla fonte la directory debian/. Solitamente questi pacchetti sono sviluppati direttamente da Ubuntu o Debian.

Solo il numero di versione è indicato per tali pacchetti. Il pacchetto sorgente è formato dall'archivio originale (.tar.gz) e dal file di descrizione .dsc.

Esempio di pacchetto nativo è [https://launchpad.net/ubuntu/+source/splashy/0.3.2 splashy].

Pacchetti presenti solo in Ubuntu

Questi pacchetti sono solitamente non nativi e non presenti in Debian ma pacchettizzati per l'uso con Ubuntu.

Seguono la stessa logica dei pacchetti non nativi per la versione e la composizione del pacchetto sorgente, tranne per il numero di revisione che solitamente è espresso nella forma -0ubuntuX. In questo modo un'ipotetica revisione -1 in Debian renderebbe giustamente obsoleto il pacchetto.


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