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Versione 235 del 26/02/2010 19.33.46

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Dal Mondo

draft ad uso di Silvia - versione non definitiva!

Olanda: la dipendenza dai vendor ostacola le iniziative di passaggio all'open source

In Olanda le iniziative di passaggio all'open source per le applicazioni descktop intraprese dai comuni di Amsterdam e Heerenveen hanno subito una brusca frenata, dovuta alla dipendenza dai vendor.

La città di Amsterdam sta lavorando all'integrazione dei suoi numerosi sistemi IT, senza però riuscire a rendersi indipendente dai vendor. A detta del portavoce dell'amministrazione cittadina, nel progetto di razionalizzazione e consolidamento del sistema IT (progetto non ancora pubblico nè definitivo) avrà comunque un ruolo cruciale l'applicazione di standard open e verranno portati avanti i progetti pilota attivi in ambito open source, in vista di un loro possibile ampliamento futuro.

Scettica la reazione di Sabina Gazic, consigliere comunale Labourista, la quale si batte da anni per ottenere l'indipendenza dell'infrastruttura IT comunale dai vendor, e che sperava nel piano di riorganizzazione presentato dalla CIO (Chief Information Officier) neo-eletta per raggiungere questo obiettivo. La Gazic teme per il futuro dei progetti pilota in ambito open source, e ripone poca fiducia nell'efficacia di una riorganizzazione tecnologica che non si fondi sull'indipendenza dai vendor.

Anche per la città di Heerenveen si deve registrare un fallimento nel tentativo di raggiungere l'indipendenza dai vendor. In questo caso il fallimento arriva dopo quattro anni di iniziative pilota e riguarda l'adozione della suite OpenOffice: come dichiarato dal portavoce della città, una delle principali cause è stata l'impossibiltà di integrare le applicazioni finanziarie esistenti con la suite.

[http://www.osor.eu/news/nl-vendor-lock-in-frustrating-open-open-source-desktop-projects Fonte]

Il governo Spagnolo aggiunge un nuovo sito di sviluppo software alla lista OSOR (Open Source Observatory and Repository per la Pubblica Amminstrazione Europea)

Nella lista dei siti dell'Unione Europea relativi a progetti di sviluppo in ambito Open Source è comparso da questa settimana il sito del governo Spagnolo [http://www.ctt.upc.edu/idioma_en.html CTT] (Technology Transfer Center). Tra gli oltre 130 progetti presenti sul sito si possono trovare applicazioni per la gestione della firma digitale, software che consentono lo scambio di dati tra amministrazioni o programmi per la gestione di inventari di PC.

A differenza degli altri siti di sviluppo, i software presenti su CCT non sono immediatamente accessibili, né si specifica che licenze open source vengano usate per questi progetti.

Dal Ministero dell'Interno Spagnolo fanno sapere che queste informazioni sono a disposizione delle Amministrazioni Pubbliche della Comunità Europea. Per quanto riguarda la licenza, invece, la legge Spagnola non richiede l'utilizzo di una licenza open source, ma il project manager di CTT dichiara che il tentativo è comunque quello di diffondere tra gli sviluppatori l'uso della licenza EUPL (licenza open source prodotta dall'Unione Europea).

Infine, accanto alle applicazioni da scaricare il sito CTT mette a disposizione servizi online, direttamente utilizzabili dalle Amministrazioni Pubbliche.

[http://www.osor.eu/news/spanish-governments-adds-software-development-site-to-osors-list Fonte]


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