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GNOME 2.26.0 Release Candidate (2.25.92) Released! | |
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Da qualche giorno è disponibile la release 2.25.92 di GNOME, appartenente al ramo di rilasci della tanto attesa e discussa versione 2.26. Da quanto si può leggere nell'[http://permalink.gmane.org/gmane.comp.gnome.devel.announce/10.html annuncio ufficiale], l'attuale versione 2.25.92 precede di sole 2 settimane il rilascio della versione definitiva che sarà, appunto, la 2.26.0. Questa release candidate, quindi, è molto utile come ultimo test per le necessarie "limature" prima del rilascio definitivo dell'emergente '''GNOME 2.26'''. Il progetto GNOME è nato come un grande sforzo collettivo per creare un ambiente desktop maggiormente "amichevole" e completamente gratuito per i sistemi open source. In questa prospettiva si sta allargando la consapevolezza che il software libero vada migliorato in quanto a stile e design, per cui la scommessa è che l’utente finale con GNOME 2.26 utilizzerà sempre più volentieri i vari tool messi a disposizione dalla comunità, visto anche i toni euforici che preannunciano questo rilascio definitivo. Tutto questo è il segno evidente delle grandi aspettative che vi sono sottese. Fra i componenti di GNOME che, in questa rinnovata release, hanno usufruito dei maggiori aggiornamenti, c'è indubbiamente il file manager Nautilus, artefice primo del complessivo miglioramento delle prestazioni. GNOME 2.26 si basa altresì sulle nuove librerie GTK+ 2.4, sul file-system virtuale gnome-vfs (ora in grado di supportare i protocolli SFTP e Windows SMB) ed il framework per lo streaming di contenuti multimediali GStreamer (a cui è stato aggiunto il supporto ai driver audio ALSA utilizzati nel kernel 2.6). Trovandoci però ancora di fronte ad una release provvisoria, il consiglio per i meno esperti è quello di non usare jhbuild per compilarla ma di avere pazienza ed aspettare l'inclusione nei repository di Ubuntu. Per chi volesse conoscere le varie fasi di release della versione 2.26 esiste l'apposita pagina sul sito di [http://live.gnome.org/TwoPointTwentyfive/ GNOME]. | === CeBIT 2009: Il futuro di GNU/Linux tra i netbooks === |
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. [http://permalink.gmane.org/gmane.comp.gnome.devel.announce/10.html Fonte] | CeBIT è la più importante manifestazione IT mondiale. Il nome "CeBIT" sta per Centrum der Büro- und Informationstechnik (Centro per l'ufficio e la tecnologia informatica), ed è un barometro a livello planetario dell'information technology. In un forum Open Source del CeBIT 2009 che si è svolto ad Hannover (Germania) , Warren Coles del venditore taiwanese Linpus-Linux, ha indicato i motivi per i quali secondo lui l'installazione di sistemi operativi open source nei Net-pc, che prima avevano conosciuto un trend molto positivo, a tal punto da generare l'entusiamo di molti, in questo ultimissimo periodo si stia invece progressivamente ma inesorabilmente attenuando. In buona sostanza Secondo Warren insieme al prezzo largamente competitivo (la licenza del S.O. proprietario incide non poco sul costo finale), il netbook è stato percepito dal grande pubblico non solo come una alternativa pratica e meno costosa per collegarsi ad internet in libertà, ma anche come una proposta tutto sommato "inferiore", paradossalmente proprio per la "frugalità" delle risorse hardware che necessita Linux per funzionare. Alcuni dicono però che sia troppo presto per tirare delle conclusioni di questo tipo per l'anno in corso. Infatti nonostante la crisi economica stia attanagliando le economie mondiali, gli esperti del settore prevedono che i netbook saranno uno dei pochi segmenti forti nel 2009. Secondo Coles in ogni caso Limpus sta scommettendo sul futuro puntando sulla qualità di una GUI personalizzata, nonchè su un rinnovato supporto WLAN e 3G in oltre 20 lingue e 30 configurazioni di tastiera. Quindi a detta di diversi analisti del settore,la lotta virtuale fra Windows e i sistemi open source nei netbook è tutt’altro che finita. Inoltre la scesa in campo di Android della piattaforma di Google promette sicuramente bene in virtù dell’appeal esercitato da Google (negli smartphone) e dal fatto che Android, rispetto alle altre versioni Linux installate sui netbook, ha dalla sua la virtual machine Dalvik, che garantisce agli sviluppatori più libertà d’azione (a prescindere dall’hardware su cui gira il sistema operativo) per programmare le applicazioni. [http://www.linux-magazine.com/online/news/cebit_2009_linux_wants_to_win_back_netbooks Fonte] |
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Debian Project Leader Elections 2009 | === Debian e Ubuntu secondo Steve McIntyre === |
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Debian è in cerca del suo project leader che verrà nominato grazie a delle votazioni. Secondo quanto prescrive la [http://www.debian.org/devel/constitution costituzione Debian] quando si è di fronte alla necessità di eleggere un nuovo project leader si deve dar vita a tre fasi ben definite che devono iniziare sei settimane prima che il posto resti vacante: la prima fase è quella di nomina, la seconda consiste nella "campagna elettorale", infine, la terza è il voto conclusivo. La costituzione Debian detta anche la durata delle tre fasi: la prima, quella di nomina, è di una settimana, seguita dalle tre settimane della fase di campagna elettorale e dalle rimanenti due settimane di elezione. Per queste elezioni in particolare, le fasi saranno le seguenti: la fase di nomina, cioé quella delle candidature ha inizio il 1 Marzo 2009 e come termine il 7 Marzo 2009, la campagna elettorale inizia l'8 Marzo ed il 28 Marzo si chiude mentre le votazioni, ultima delle tre fasi, si svolgeranno tra il 29 Marzo e l'11 Aprile 2009. Con l'inizio del periodo di campagna elettorale, tutti i candidati presenteranno le loro piattaforme, vale a dire presenteranno se stessi, i loro obiettivi con le relative priorità. Per quanto riguarda queste elezioni ci sono state due nomine e fa piacere notare che una delle due riguarda un utente italiano: [http://www.debian.org/vote/2009/platforms/zack Stefano Zacchiroli]. Incrociamo perciò le dita per Zack! Dettagli e risultati saranno pubblicati su questa [http://www.debian.org/vote/2009/vote_001 pagina]. | Come è noto Ubuntu proviene dalla grande madre Debian ma, a differenza di quest'ultima, la prima si è imposta un ritmo di rilasci molto più frequente e uno "zoccolo duro" di stipendiati e volontari. Ciò gli ha consentito di migliorare notevolmente sia l'user server sia in particolar modo l'user friends Ubuntista. Steve McIntyre, un ingegnere trentaquattrenne responsabile del Debian Project, ha rilasciato un'interessante intervista riguardo proprio al rapporto Debian-Ubuntu. Egli ritiene che in alcuni casi gli sviluppatori di Debian e di Ubuntu hanno lavorato proficuamente e a stretto contatto, in altri invece con minore condivisione progettuale. In ogni caso, afferma McIntyre, il colloquio con Mark Shuttleworth è pressochè quotidiano e tutto ciò riveste una notevole importanza perchè consente di affrontare meglio i problemi che riguardano entrambe le distribuzioni.Tra gli sviluppatori di Debian ci sono naturalmente varie opinioni su Ubuntu: non è un segreto il fatto che alcuni pensino che Ubuntu abbia tratto e tragga profitto dal loro lavoro e altri vedano con una punta di invidia il successo che sta riscuotendo. Secondo Steve comunque l'importante è far usare Linux ad un pubblico sempre più vasto, sia che questo si chiami Debian o che si chiami invece Ubuntu: entrambe hanno del resto consapevolmente accettato la sfida delle licenze libere. [http://www.h-online.com/open/Interview-Steve-McIntyre-of-Debian--/features/112783/0 Fonte] |
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. [http://article.gmane.org/gmane.linux.debian.devel.announce/1330.html Fonte] |
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Edizione #XX di Full Circle Magazine
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CeBIT 2009: Il futuro di GNU/Linux tra i netbooks
CeBIT è la più importante manifestazione IT mondiale. Il nome "CeBIT" sta per Centrum der Büro- und Informationstechnik (Centro per l'ufficio e la tecnologia informatica), ed è un barometro a livello planetario dell'information technology. In un forum Open Source del CeBIT 2009 che si è svolto ad Hannover (Germania) , Warren Coles del venditore taiwanese Linpus-Linux, ha indicato i motivi per i quali secondo lui l'installazione di sistemi operativi open source nei Net-pc, che prima avevano conosciuto un trend molto positivo, a tal punto da generare l'entusiamo di molti, in questo ultimissimo periodo si stia invece progressivamente ma inesorabilmente attenuando. In buona sostanza Secondo Warren insieme al prezzo largamente competitivo (la licenza del S.O. proprietario incide non poco sul costo finale), il netbook è stato percepito dal grande pubblico non solo come una alternativa pratica e meno costosa per collegarsi ad internet in libertà, ma anche come una proposta tutto sommato "inferiore", paradossalmente proprio per la "frugalità" delle risorse hardware che necessita Linux per funzionare. Alcuni dicono però che sia troppo presto per tirare delle conclusioni di questo tipo per l'anno in corso. Infatti nonostante la crisi economica stia attanagliando le economie mondiali, gli esperti del settore prevedono che i netbook saranno uno dei pochi segmenti forti nel 2009. Secondo Coles in ogni caso Limpus sta scommettendo sul futuro puntando sulla qualità di una GUI personalizzata, nonchè su un rinnovato supporto WLAN e 3G in oltre 20 lingue e 30 configurazioni di tastiera. Quindi a detta di diversi analisti del settore,la lotta virtuale fra Windows e i sistemi open source nei netbook è tutt’altro che finita. Inoltre la scesa in campo di Android della piattaforma di Google promette sicuramente bene in virtù dell’appeal esercitato da Google (negli smartphone) e dal fatto che Android, rispetto alle altre versioni Linux installate sui netbook, ha dalla sua la virtual machine Dalvik, che garantisce agli sviluppatori più libertà d’azione (a prescindere dall’hardware su cui gira il sistema operativo) per programmare le applicazioni. [http://www.linux-magazine.com/online/news/cebit_2009_linux_wants_to_win_back_netbooks Fonte]
Debian e Ubuntu secondo Steve McIntyre
Come è noto Ubuntu proviene dalla grande madre Debian ma, a differenza di quest'ultima, la prima si è imposta un ritmo di rilasci molto più frequente e uno "zoccolo duro" di stipendiati e volontari. Ciò gli ha consentito di migliorare notevolmente sia l'user server sia in particolar modo l'user friends Ubuntista. Steve McIntyre, un ingegnere trentaquattrenne responsabile del Debian Project, ha rilasciato un'interessante intervista riguardo proprio al rapporto Debian-Ubuntu. Egli ritiene che in alcuni casi gli sviluppatori di Debian e di Ubuntu hanno lavorato proficuamente e a stretto contatto, in altri invece con minore condivisione progettuale. In ogni caso, afferma McIntyre, il colloquio con Mark Shuttleworth è pressochè quotidiano e tutto ciò riveste una notevole importanza perchè consente di affrontare meglio i problemi che riguardano entrambe le distribuzioni.Tra gli sviluppatori di Debian ci sono naturalmente varie opinioni su Ubuntu: non è un segreto il fatto che alcuni pensino che Ubuntu abbia tratto e tragga profitto dal loro lavoro e altri vedano con una punta di invidia il successo che sta riscuotendo. Secondo Steve comunque l'importante è far usare Linux ad un pubblico sempre più vasto, sia che questo si chiami Debian o che si chiami invece Ubuntu: entrambe hanno del resto consapevolmente accettato la sfida delle licenze libere. [http://www.h-online.com/open/Interview-Steve-McIntyre-of-Debian--/features/112783/0 Fonte]
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