Dimensione: 2493
Commento:
|
Dimensione: 2494
Commento:
|
Le cancellazioni sono segnalate in questo modo. | Le aggiunte sono segnalate in questo modo. |
Linea 9: | Linea 9: |
Jim Whitehurst, Presidente e CEO di Red Hat, in un lungo [http://press.redhat.com/2009/04/06/answering-the-call-for-open-source-government/ articolo], dichiara di riporre grande fiducia nell'amministrazione Obama, perchè questa possa promuovere l'Open Source come alternativa al software proprietario. Spiega come l'utilizzo di formati aperti, come [http://it.wikipedia.org/wiki/OpenDocument ODF], permette una migliore fruizione delle informazioni da parte dei cittadini e come i principi dell'open source siano un modello non solo dal punto di vista dello sviluppo del software, ma anche un nuovo modo di imparare e condividere le informazioni, come per esempio avviene in Wikipedia, !YouTube, Facebook e Twitter. Naturalmente Jim Whitehurst spiega anche che è possibile abbattere i costi del software, come è già accaduto in alcune agenzie governative che hanno adottato l'open source come alternativa alle costose tecnologie proprietarie e che quindi hanno reinvestito il capitale risparmiato in progetti che potranno portare soluzioni alle sfide future. Infine, Jim Whitehurst spera che tutto il governo possa iniziare una nuova stagione grazie all'open souce e che questo avvenga tramite la collaborazione ed al grido del motto di Obama “Yes, we can.”. | Jim Whitehurst, Presidente e CEO di Red Hat, in un lungo [http://press.redhat.com/2009/04/06/answering-the-call-for-open-source-government/ articolo], dichiara di riporre grande fiducia nell'amministrazione Obama, perchè questa possa promuovere l'Open Source come alternativa al software proprietario. Spiega come l'utilizzo di formati aperti, come [http://it.wikipedia.org/wiki/OpenDocument ODF], permette una migliore fruizione delle informazioni da parte dei cittadini e come i principi dell'open source siano un modello non solo dal punto di vista dello sviluppo del software, ma anche un nuovo modo di imparare e condividere le informazioni, come per esempio avviene in Wikipedia, !YouTube, Facebook e Twitter. Naturalmente Jim Whitehurst spiega anche che è possibile abbattere i costi del software, come è già accaduto in alcune agenzie governative che hanno adottato l'open source come alternativa alle costose tecnologie proprietarie e che quindi hanno reinvestito il capitale risparmiato in progetti che potranno portare soluzioni alle sfide future. Infine, Jim Whitehurst spera che tutto il governo possa iniziare una nuova stagione grazie all'open source e che questo avvenga tramite la collaborazione ed al grido del motto di Obama “Yes, we can.”. |
"We're Linux" il vincitore
La [http://www.linuxfoundation.org/ Linux Foundation], organizzazione no-profit che si occupa della promozione di Linux, lo scorso dicembre aveva lanciato il contest “We’re Linux” con lo scopo di incoraggiare gli appassionati di Linux nel creare un video dalla durata massima di un minuto, dove spiegare cosa Linux significasse per loro e, naturalmente, cercare di convincere altre persone a provarlo. Il 9 aprile la Linux Foundation ha annunciato il vincitore; si tratta di Amitay Tweeto, un 25enne proveniente da Israele, che è riuscito a battere tutti i 90 concorrenti che hanno partecipato al contest, grazie al suo video [http://www.youtube.com/watch?v=qWEIQIv8zvY "What Does It Mean To Be Free"]. Tweeto come premio riceverà i biglietti per partecipare al Linux Symposium che si terrà a Tokyo in ottobre.
Jim Whitehurst (CEO Red Hat): “Yes, we can.”
Jim Whitehurst, Presidente e CEO di Red Hat, in un lungo [http://press.redhat.com/2009/04/06/answering-the-call-for-open-source-government/ articolo], dichiara di riporre grande fiducia nell'amministrazione Obama, perchè questa possa promuovere l'Open Source come alternativa al software proprietario. Spiega come l'utilizzo di formati aperti, come [http://it.wikipedia.org/wiki/OpenDocument ODF], permette una migliore fruizione delle informazioni da parte dei cittadini e come i principi dell'open source siano un modello non solo dal punto di vista dello sviluppo del software, ma anche un nuovo modo di imparare e condividere le informazioni, come per esempio avviene in Wikipedia, YouTube, Facebook e Twitter. Naturalmente Jim Whitehurst spiega anche che è possibile abbattere i costi del software, come è già accaduto in alcune agenzie governative che hanno adottato l'open source come alternativa alle costose tecnologie proprietarie e che quindi hanno reinvestito il capitale risparmiato in progetti che potranno portare soluzioni alle sfide future. Infine, Jim Whitehurst spera che tutto il governo possa iniziare una nuova stagione grazie all'open source e che questo avvenga tramite la collaborazione ed al grido del motto di Obama “Yes, we can.”.
[http://press.redhat.com/2009/04/06/answering-the-call-for-open-source-government/ Fonte]