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== HowTo6 == | = Traduzione italiana = How to Libre Office – Part 2 di Elmer Perry |
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=== Traduzione italiana === HOW-TO Scritto da Lucas Westermann |
Nell'ultimo pezzo vi ho introdotto ai diversi moduli di LibreOffice. Oggi, voglio mostrarvi la configurazione base e i metodi di formattazione manuale per il modulo Writer. Il modulo Writer vi permette di creare documenti di testo formattati. Potete usarlo (una panoramica qui sotto) per cose semplici come una lettera o un diario, o per scritti più complessi come un manoscritto o una tesi. |
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Virtualizzazione Parte 2 – Fedora 13 | Per prima cosa diamo un'occhiata alla finestra Writer. Partendo dall'alto, abbiamo la barra del menu. Questa vi da accesso ai diversi strumenti e alle azioni che potete utilizzare su un documento. Sotto, si trova la toolbar standard. Questa vi consente un accesso rapido ai comandi più comuni – come apri, salva, stampa. Accanto abbiamo la toolbar di ricerca. Sotto la toolbar standard, invece, trovate la toolbar per la formattazione – contiene le icone dei comandi di formattazione più usati. La toolbar è sensibile al contesto, e cambierà quando lavorate con elementi particolari come le immagini. Se avete i suggerimenti attivi, portando il puntatore del mouse sulle icone nella toolbar vi verrà mostrata una descrizione pop-up di quello che fa l'icona selezionata. Sotto la toolbar di formattazione e sulla sinistra, abbiamo i due righelli, orizzontale e verticale. Questi sono delle linee guida che per aiutarvi quando stendete un documento. Per le impostazioni di default pensate per la lingua inglese, il display dei righelli è in pollici. Ci sono due modi per cambiare queste unità di misurazione. Click-destro in un punto qualunque dei righelli (immagine a sinistra) e Writer vi mostrerà un menu pop-up con le differenti unità di misura disponibili. Questo metodo funziona bene quando avete bisogno di cambiare solo nel documento corrente. Invece se volete un'unità di misura diversa come default, dovete cambiarla dalle Opzioni. Andate a Strumenti> Opzioni> LibreOffice Writer> Vista. Qui potete impostare le opzioni di default per i due righelli, o decidere di lavorare senza di essi. |
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Prima di iniziare, a beneficio di chiunque possa incorrere negli stessi problemi, devo citare un lettore di nome Martin che è stato così gentile da informarmi di essere incappato in alcuni problemi con i dispositivi USB in una macchina virtuale Windows XP, che sono stati risolti soltanto dopo aver installato i driver USB mediante l'Hardware Manager di XP. |
Adesso, scriveremo una semplice lettera e vi mostrerò come formattare manualmente i vari paragrafi della lettera. Aprite LibreOffice e iniziate un nuovo documento di Writer. Posizioneremo la data odierna all'inizio del testo, e l'allineeremo sulla sinistra. Andate a Inserisci> Campo> Data. Vi verrà data quest'ultima nel formato di default (GG/MM/AA). Vedrete la data evidenziata in grigio. Questo significa che è un capo che avete inserito nel documento. Cambiamo la formattazione della nostra data. Doppio click sulla data, e una finestra di dialogo (sopra) si aprirà mostrandovi le diverse opzioni disponibili. Selezionate quella che volete e premete OK. Dobbiamo allineare a destra la nostra data, quindi troviamo le icone di allineamento sulla toolbar di formattazione e clickiamo sull'icona desiderata. La nostra data si sposterà verso il margine destro. Usate il tasto Fine sulla vostra tastiera per muovervi alla fine della linea corrente, e premete Invio. Non vogliamo restare allineati a sinistra per il nuovo paragrafo, quindi premete l'icona allineamento a sinistra per spostare l'inizio del paragrafo sulla sinistra. Inserite i vostri saluti introduttivi e premete Invio. |
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Dopo aver parlato nel numero precedente della creazione delle macchine virtuali, ho compreso che potremmo cominciare con l'installazione di una distribuzione Linux diversa (utilizza il package manager di Red Hat), ma poi non così diversa, da Ubuntu. In particolare, vorrei iniziare con Fedora Core 13. Potete effettuare il download della versione più recente (la 13) qui: http://fedoraproject.org/en/get-fedora. Sia che prendiate l'immagine ISO a 32-bit (i686) oppure quella a 64-bit, la procedura da seguire è la stessa. Naturalmente la “distribuzione Linux” che scegliete nell'elenco del menu a discesa della Macchina Virtuale deve essere la stessa che avete prelevato. Fate attenzione al fatto che se il vostro sistema non è compatibile con i sistemi a 64 bit (e non è in grado di far girare un Sistema Operativo a 64 bit), allora non potete eseguire una Macchina Virtuale a 64 bit. E' possibile che Oracle abbia attivato l'emulazione di sistemi a 64 bit anche per gli host a 32 bit, ma personalmente non la ritengo una cosa certa, dal momento che tutti i miei sistemi operativi sono a 64 bit. Detto a chiare lettere: VirtualBox potrebbe consentirvi di eseguire una Macchina Virtuale a 64 bit da un Sistema Operativo a 32 bit (cioè l'host), ma è altamente improbabile. Per tutti quelli che come me hanno un archivio con tutte le immagini ISO a 32 e a 64 bit delle due ultime versioni di ogni distribuzione Linux e Unix che hanno potuto trovare, procedete senza indugi e scaricate un'immagine ISO di Fedora. |
Per i paragrafi centrali della nostra lettera, vogliamo far rientrare la prima linea di ciascun poragrafo. Se non vi interessa l'accuratezza più totale potete applicare il rientrato usando il righello orizzontale. Vedrete che ci sono due triangoli sul margine sinistro del righello (sopra a destra e a sinistra), uno punta verso l'alto, uno verso il basso. Il triangolo basso – quello che punta verso l'alto- serve per regolare manualmente il rientrato sinistro per tutto il paragrafo. Vedrete che un triangolo uguale si trova sulla destra – serve per regolare il rientrato destro per il paragrafo. Il triangolo alto sulla sinistra - quello che punta verso il basso- regola il rientrato solo per la prima linea del paragrafo. Clickate sul triangolo alto e spostatelo su 0,5'' (1.27 cm). |
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Passo 1: | Se avete bisogno di capoversi più precisi, potete accedere alla finestra dello stile del paragrafo (sotto a sinistra) facendo doppio click sulla parte grigia del righello orizzontale. Potete accedere alla stessa finestra anche andando a Formato> Paragrafo. Qui avete diverse opzioni per formattare il vostro paragrafo. Oggi quello che ci interessa è solo il rientrato della prima riga, quindi cambiate questo parametro a 0,5'' (1,27 cm). Clickate OK. Potrete notare che il triangolo alto (rientrato della prima riga, mostrato sotto) ha cambiato la sua posizione in quella che voi gli avete assegnato nella finestra. |
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Dopo aver prelevato l'immagine ISO dovete creare la Macchina Virtuale sulla quale volete installarla. Quando inizializzate una Macchina Virtuale per la prima volta, vi troverete davanti la Procedura di Creazione di una Nuova Macchina Virtuale (vedi Fig. 1) a meno che non stiate riutilizzando un disco virtuale creato in precedenza. Nella procedura guidata dovrete premere il pulsante “Avanti” e fare click sull'icona a forma di cartella che riporta una freccia verde per aprire il Virtual Media Manager (Fig. 2), in cui potete aggiungere l'immagine ISO (Fig. 3). |
Adesso possiamo scrivere il nostro paragrafo. Inserite il primo e premete Invio. Vedrete che quello successivo ha lo stesso rientro. Writer userà questo stile di paragrafo finchè non gli diremo di fare diversamente. |
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Passo 2: | Dopo avere inserito il corpo della nostra lettera, vogliamo aggiungere una chiusa, ma non vogliamo che sia come il resto del testo. Usando di nuovo il metodo manuale o la finestra, cambiamo il rientrato in 3'' (7,62 cm). Adesso inserite la vostra conclusione e premete Invio. Invece di scrivere il vostro nome, usiamo il campo di nome per inserirlo. Questo funziona solo se avete riempito i dati Utenti nelle opzioni: Inserisci> Campi> Autore. La vostra lettera è pronta, e potete stamparla e spedirla. |
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Dopo aver connesso l'immagine ISO con la Macchina Virtuale, questa dovrebbe partire effettuando il boot e mostrarvi la schermata di presentazione del BIOS Oracle VM (o la più vecchia schermata BIOS VirtualBox), come in Fig. 4. Subito dopo dovrebbe apparire il menu Grub di Fedora (Fig. 5) e infine la Finestra di Login. Ho anche configurato la tastiera giusta e selezionato l'utente con login automatico. Per poter accedere basta premere il pulsante “Accedi”. |
Mentre la formattazione manuale è congeniale per gli scritti brevi, quelli più estesi hanno bisogno di un maggiore controllo. Se decidete di cambiare la formattazione di un paragrafo in un testo lungo, prendere paragrafo per paragrafo e farlo manualmente è noioso. In questo tipo di testi, abbiamo bisogno di un modo per cambiare le impostazioni di tutti i paragrafi in una sola volta. La prossima volta, parleremo di come usare gli Stili per farlo. == Note alla traduzione == = Revisione = == Note alla revisione == = Errata Corrige = |
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Passo 3: Quando il desktop avrù terminato il caricamento potrete lanciare l'applicazione “Installazione su Disco” (Figure 7 e 8). Procedete con la schermata di selezione della tastiera, dove potete scegliere il layout corretto (Fig. 9). Dopo averlo scelto vi verrà proposta la scelta fra “Dispositivi di Archiviazione di Base” e “Dispositivi di Archiviazione Specializzati”. Selezionate l'opzione “Dispositivi di Archiviazione di Base” (Fig. 10). Passo 4: Ora vi verrà chiesto di scegliere il disco rigido sul quale effettuare l'installazione. Ce ne dovrebbe essere soltanto uno disponibile (il drive Vbox). Selezionatelo e quando l'applicazione vi chiederà di formattare il disco, confermate la scelta (il disco sarà vuoto se avete appena creato la macchina virtuale). Confrontate con le figure 11 e 12. Passo 5: Nei successivi 3 passi dell'installazione scegliete liberamente il nome host che più vi piace, selezionate il fuso orario corretto e inserite la vostra password di root. Passo 6: Apparirà poi una finestra in cui dovrete scegliere quale schema di partizionamento del disco dovrà essere utilizzato dal programma di installazione (vedi Fig. 13). Nelle macchine virtuali di solito scelgo di usare l'intero disco, a meno che non stia progettando di installare lo stesso OS su un PC fisico e abbia deciso di testarlo prima su una macchina virtuale. Sta a voi decidere se utilizzare una delle altre opzioni. Confermate la vostra decisione con “scrivi su disco”. Quando richiesto, assicuratevi di selezionare “installa sul Master Boot Record” per Grub, in modo da poter effettuare il boot correttamente. Chiudete il programma d'installazione, fare ripartire la macchina virtuale e andate su Dispositivi > Dispositivi CD/DVD e selezionate “Smonta dispositivi CD/DVD” per poter effettuare il boot dal disco virtuale invece che di nuovo dall'immagine ISO. Spero che questa sia stata una guida chiara per coloro che effettuano l'installazione di Fedora per la prima volta. Nei prossimi numeri prevedo di parlare dell'installazione di OpenSolaris, FreeBSD, Ubuntu Server e ArchLinux. Sono in ogni caso più che felice di trattare l'installazione su macchina virtuale della maggior parte dei sistemi Unix o Linux e di Windows XP/Windows 7. Se avete delle richieste scrivetemi all'indirizzo lswest34@gmail.com mettendo come oggetto del messaggio “Virtualization Series” oppure “FCM Virtualization”. Lucas ha imparato tutto ciò che sa distruggendo ripetutamente il suo sistema, avendo poi nessun'altra alternativa che scoprire come ripararlo. Potete inviare un'email a Lucas all'indirizzo: lswest34@gmail.com. ==== Note alla traduzione ==== - come nell'art. How-To parte 1 di questo articolo apparso sul n. 38 di FCM, sono state tradotte in italiano anche le etichette dei pulsanti e delle finestre citate nell'articolo (come ad es. "Avanti" per "Next", "Procedura automatica di creazione di una macchina virtuale" per "First Run Wizard", ecc.) anche se le figure sono tratte dalla versione inglese - la traduzione in italiano delle etichette è tratta dalla versione di VirtualBox in mio possesso (versione 4.0.2) === Revisione === HOW-TO Scritto da Lucas Westermann Virtualizzazione Parte 2 – Fedora 13 Prima di iniziare, a beneficio di chiunque possa incorrere negli stessi problemi, devo citare un lettore di nome Martin che è stato così gentile da informarmi di essere incappato in alcuni problemi con i dispositivi USB in una macchina virtuale Windows XP, che sono stati risolti soltanto dopo aver installato i driver USB mediante l'Hardware Manager di XP. Dopo aver parlato nel numero precedente della creazione delle macchine virtuali, ho compreso che potremmo cominciare con l'installazione di una distribuzione Linux diversa (utilizza il package manager di Red Hat), ma poi non così diversa, da Ubuntu. In particolare, vorrei iniziare con Fedora Core 13. Potete effettuare il download della versione più recente (la 13) qui: http://fedoraproject.org/en/get-fedora. Sia che prendiate l'immagine ISO a 32-bit (i686) oppure quella a 64-bit, la procedura da seguire è la stessa. Naturalmente la “distribuzione Linux” che scegliete nell'elenco del menu a discesa della Macchina Virtuale deve essere la stessa che avete prelevato. Fate attenzione al fatto che se il vostro sistema non è compatibile con i sistemi a 64 bit (e non è in grado di far girare un Sistema Operativo a 64 bit), allora non potete eseguire una Macchina Virtuale a 64 bit. E' possibile che Oracle abbia attivato l'emulazione di sistemi a 64 bit anche per gli host a 32 bit, ma personalmente non la ritengo una cosa certa, dal momento che tutti i miei sistemi operativi sono a 64 bit. Detto a chiare lettere: VirtualBox potrebbe consentirvi di eseguire una Macchina Virtuale a 64 bit da un Sistema Operativo a 32 bit (cioè l'host), ma è altamente improbabile. Per tutti quelli che come me hanno un archivio con tutte le immagini ISO a 32 e a 64 bit delle due ultime versioni di ogni distribuzione Linux e Unix che hanno potuto trovare, procedete senza indugi e scaricate un'immagine ISO di Fedora. Passo 1: Dopo aver prelevato l'immagine ISO dovete creare la Macchina Virtuale sulla quale volete installarla. Quando inizializzate una Macchina Virtuale per la prima volta, vi troverete davanti la Procedura di Creazione di una Nuova Macchina Virtuale (vedi Fig. 1) a meno che non stiate riutilizzando un disco virtuale creato in precedenza. Nella procedura guidata dovrete premere il pulsante “Avanti” e fare click sull'icona a forma di cartella che riporta una freccia verde per aprire il Virtual Media Manager (Fig. 2), in cui potete aggiungere l'immagine ISO (Fig. 3). Passo 2: Dopo aver connesso l'immagine ISO con la Macchina Virtuale, questa dovrebbe partire effettuando il boot e mostrarvi la schermata di presentazione del BIOS Oracle VM (o la più vecchia schermata BIOS VirtualBox), come in Fig. 4. Subito dopo dovrebbe apparire il menu Grub di Fedora (Fig. 5) e infine la Finestra di Login. Ho anche configurato la tastiera giusta e selezionato l'utente con login automatico. Per poter accedere basta premere il pulsante “Accedi”. Passo 3: Quando il desktop avrù terminato il caricamento potrete lanciare l'applicazione “Installazione su Disco” (Figure 7 e 8). Procedete con la schermata di selezione della tastiera, dove potete scegliere il layout corretto (Fig. 9). Dopo averlo scelto vi verrà proposta la scelta fra “Dispositivi di Archiviazione di Base” e “Dispositivi di Archiviazione Specializzati”. Selezionate l'opzione “Dispositivi di Archiviazione di Base” (Fig. 10). Passo 4: Ora vi verrà chiesto di scegliere il disco rigido sul quale effettuare l'installazione. Ce ne dovrebbe essere soltanto uno disponibile (il drive Vbox). Selezionatelo e quando l'applicazione vi chiederà di formattare il disco, confermate la scelta (il disco sarà vuoto se avete appena creato la macchina virtuale). Confrontate con le figure 11 e 12. Passo 5: Nei successivi 3 passi dell'installazione scegliete liberamente il nome host che più vi piace, selezionate il fuso orario corretto e inserite la vostra password di root. Passo 6: Apparirà poi una finestra in cui dovrete scegliere quale schema di partizionamento del disco dovrà essere utilizzato dal programma di installazione (vedi Fig. 13). Nelle macchine virtuali di solito scelgo di usare l'intero disco, a meno che non stia progettando di installare lo stesso OS su un PC fisico e abbia deciso di testarlo prima su una macchina virtuale. Sta a voi decidere se utilizzare una delle altre opzioni. Confermate la vostra decisione con “scrivi su disco”. Quando richiesto, assicuratevi di selezionare “installa sul Master Boot Record” per Grub, in modo da poter effettuare il boot correttamente. Chiudete il programma d'installazione, fare ripartire la macchina virtuale e andate su Dispositivi > Dispositivi CD/DVD e selezionate “Smonta dispositivi CD/DVD” per poter effettuare il boot dal disco virtuale invece che di nuovo dall'immagine ISO. Spero che questa sia stata una guida chiara per coloro che effettuano l'installazione di Fedora per la prima volta. Nei prossimi numeri prevedo di parlare dell'installazione di OpenSolaris, FreeBSD, Ubuntu Server e ArchLinux. Sono in ogni caso più che felice di trattare l'installazione su macchina virtuale della maggior parte dei sistemi Unix o Linux e di Windows XP/Windows 7. Se avete delle richieste scrivetemi all'indirizzo lswest34@gmail.com mettendo come oggetto del messaggio “Virtualization Series” oppure “FCM Virtualization”. Lucas ha imparato tutto ciò che sa distruggendo ripetutamente il suo sistema, avendo poi nessun'altra alternativa che scoprire come ripararlo. Potete inviare un'email a Lucas all'indirizzo: lswest34@gmail.com. ==== Note alla revisione ==== === Errata Corrige === |
Traduzione italiana
How to Libre Office – Part 2 di Elmer Perry
Nell'ultimo pezzo vi ho introdotto ai diversi moduli di LibreOffice. Oggi, voglio mostrarvi la configurazione base e i metodi di formattazione manuale per il modulo Writer. Il modulo Writer vi permette di creare documenti di testo formattati. Potete usarlo (una panoramica qui sotto) per cose semplici come una lettera o un diario, o per scritti più complessi come un manoscritto o una tesi.
Per prima cosa diamo un'occhiata alla finestra Writer. Partendo dall'alto, abbiamo la barra del menu. Questa vi da accesso ai diversi strumenti e alle azioni che potete utilizzare su un documento. Sotto, si trova la toolbar standard. Questa vi consente un accesso rapido ai comandi più comuni – come apri, salva, stampa. Accanto abbiamo la toolbar di ricerca. Sotto la toolbar standard, invece, trovate la toolbar per la formattazione – contiene le icone dei comandi di formattazione più usati. La toolbar è sensibile al contesto, e cambierà quando lavorate con elementi particolari come le immagini. Se avete i suggerimenti attivi, portando il puntatore del mouse sulle icone nella toolbar vi verrà mostrata una descrizione pop-up di quello che fa l'icona selezionata. Sotto la toolbar di formattazione e sulla sinistra, abbiamo i due righelli, orizzontale e verticale. Questi sono delle linee guida che per aiutarvi quando stendete un documento. Per le impostazioni di default pensate per la lingua inglese, il display dei righelli è in pollici. Ci sono due modi per cambiare queste unità di misurazione. Click-destro in un punto qualunque dei righelli (immagine a sinistra) e Writer vi mostrerà un menu pop-up con le differenti unità di misura disponibili. Questo metodo funziona bene quando avete bisogno di cambiare solo nel documento corrente. Invece se volete un'unità di misura diversa come default, dovete cambiarla dalle Opzioni. Andate a Strumenti> Opzioni> LibreOffice Writer> Vista. Qui potete impostare le opzioni di default per i due righelli, o decidere di lavorare senza di essi.
Adesso, scriveremo una semplice lettera e vi mostrerò come formattare manualmente i vari paragrafi della lettera. Aprite LibreOffice e iniziate un nuovo documento di Writer. Posizioneremo la data odierna all'inizio del testo, e l'allineeremo sulla sinistra. Andate a Inserisci> Campo> Data. Vi verrà data quest'ultima nel formato di default (GG/MM/AA). Vedrete la data evidenziata in grigio. Questo significa che è un capo che avete inserito nel documento. Cambiamo la formattazione della nostra data. Doppio click sulla data, e una finestra di dialogo (sopra) si aprirà mostrandovi le diverse opzioni disponibili. Selezionate quella che volete e premete OK. Dobbiamo allineare a destra la nostra data, quindi troviamo le icone di allineamento sulla toolbar di formattazione e clickiamo sull'icona desiderata. La nostra data si sposterà verso il margine destro. Usate il tasto Fine sulla vostra tastiera per muovervi alla fine della linea corrente, e premete Invio. Non vogliamo restare allineati a sinistra per il nuovo paragrafo, quindi premete l'icona allineamento a sinistra per spostare l'inizio del paragrafo sulla sinistra. Inserite i vostri saluti introduttivi e premete Invio.
Per i paragrafi centrali della nostra lettera, vogliamo far rientrare la prima linea di ciascun poragrafo. Se non vi interessa l'accuratezza più totale potete applicare il rientrato usando il righello orizzontale. Vedrete che ci sono due triangoli sul margine sinistro del righello (sopra a destra e a sinistra), uno punta verso l'alto, uno verso il basso. Il triangolo basso – quello che punta verso l'alto- serve per regolare manualmente il rientrato sinistro per tutto il paragrafo. Vedrete che un triangolo uguale si trova sulla destra – serve per regolare il rientrato destro per il paragrafo. Il triangolo alto sulla sinistra - quello che punta verso il basso- regola il rientrato solo per la prima linea del paragrafo. Clickate sul triangolo alto e spostatelo su 0,5 (1.27 cm). Se avete bisogno di capoversi più precisi, potete accedere alla finestra dello stile del paragrafo (sotto a sinistra) facendo doppio click sulla parte grigia del righello orizzontale. Potete accedere alla stessa finestra anche andando a Formato> Paragrafo. Qui avete diverse opzioni per formattare il vostro paragrafo. Oggi quello che ci interessa è solo il rientrato della prima riga, quindi cambiate questo parametro a 0,5
Adesso possiamo scrivere il nostro paragrafo. Inserite il primo e premete Invio. Vedrete che quello successivo ha lo stesso rientro. Writer userà questo stile di paragrafo finchè non gli diremo di fare diversamente.
Dopo avere inserito il corpo della nostra lettera, vogliamo aggiungere una chiusa, ma non vogliamo che sia come il resto del testo. Usando di nuovo il metodo manuale o la finestra, cambiamo il rientrato in 3 (7,62 cm). Adesso inserite la vostra conclusione e premete Invio. Invece di scrivere il vostro nome, usiamo il campo di nome per inserirlo. Questo funziona solo se avete riempito i dati Utenti nelle opzioni: Inserisci> Campi> Autore. La vostra lettera è pronta, e potete stamparla e spedirla. Mentre la formattazione manuale è congeniale per gli scritti brevi, quelli più estesi hanno bisogno di un maggiore controllo. Se decidete di cambiare la formattazione di un paragrafo in un testo lungo, prendere paragrafo per paragrafo e farlo manualmente è noioso. In questo tipo di testi, abbiamo bisogno di un modo per cambiare le impostazioni di tutti i paragrafi in una sola volta. La prossima volta, parleremo di come usare gli Stili per farlo.
Note alla traduzione
Revisione
Note alla revisione
Errata Corrige