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Ubuntu Women Scritto da Penelope Stoew |
Per saperne di più su Ubuntu Loco Team visitate il sito: |
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Intervista a Amber Graner | https://wiki.ubuntu.com/LoCoTeams |
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Penelope Stoew: Per favore, raccontaci qualcosa di te. | |
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Amber Graner: Per prima cosa, grazie per avermi chiesto di fare questa intervista. Devo dire che di solito sono quella che sta dall’altra parte e che fa le domande, quindi questo è uno scambio divertente. Sono un’utente e promotrice di Ubuntu, membro attivo della comunità Ubuntu, contributrice e blogger della rivista Ubuntu User, organizzatrice di eventi e anche moglie e mamma. Sono strana, energica, chiaccherona, motivata, e simpatica. | |
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PS: ti definisci in maniera forte come "un’utente finale non tecnico" o NTEU (acronimo di "non-technical end user"), pensi che questo ti renda unica nella Comunità Ubuntu? Pensi ci sia qualche possibilità di passare da "non tecnico" a tecnico? | Mi chiamo Leann Ogasawara, e sto lavorando per Canonical da 3 anni. Sono stata coinvolta con QA e triaging, per una manutenzione stabile e adesso sono responsabile per il ciclo di rilascio del kernel di Ubuntu 10.10. |
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AG: No, non sono l’unica persona che si identifica come NTEU, naturalmente, è solo una questione di prospettiva. Per esempio, mio marito ha lavorato con aziende Open Source/Linux fin dagli inizi degli anni ’90, quindi paragonata a lui io non sono tecnica, ma ovviamente quando visito altri famigliari o amici che potrebbero non conoscere Ubuntu, allora molte volte sono la persona tecnica. Se vorrei diventare più tecnica? Si, ma non perché voglio diventare una "sviluppatrice", ma perché mi piacerebbe conoscere come e perché funzionano Ubuntu e le applicazioni che uso ogni giorno, così so dove trovare informazioni e divento migliore utente promotrice quando la gente mi fa domande su Ubuntu e come o in cosa possono essere coinvolti. | Penelope Stowe: Come hai fatto a finire il lavoro con Canonical e Ubuntu? LO: Principalmente lavoro spesso per Canonical e su Ubuntu, ero un'utente e fan di Ubuntu - come lo sono molte persone. Allo stesso tempo, ero coinvolta con il Kernel QA e Testing. In coincidenza, con alcuni miei ex colleghi che avevano menzionato l'inizio di un lavoro alla Canonical per il Kernel QA Engineer. Suonava come una stupefacente oppurtunità di lavoro, così ho sottoposto il mio curriculum vitae, incrociando le dita, e iniziando a tuffarmi nel triaging kernel bugs di Ubuntu. Alcune settimane dopo ho ricevuto una email per rilasciare la mia prima intervista ed eccomi qua. PS: Come è stata ricostruita la principale release del kernel per Ubuntu 10.10 che si differenziava da altri lavori che avevi fatto nella squadra del kernel? LO: Ogni ruolo ha le sue differenze cruciali e responsabilità.Iniziando come responsabile per il rilascio del kernel, sono come un portiere per tutto quello che entra nel nostro attuale kernel.Coinvolge un po di recensioni di patch e testing. Inoltre, non solo sono responsabile per il completamento dei miei compiti personali per il rilascio dei cicli, ma ho la sicurezza che l'intera squadra sia in linea altrettanto bene con il loro lavoro. Richiede un po di organizzazione come in qualsiasi altro ruolo io sia stata. In definitiva sento che ruotando i diversi membri della squadra per mezzo di questa posizione solo facendosi forza. Abbiamo questa "teoria bus" in cui spesso parliamo anche con la squadra. Dovrebbe ognuno di noi essere colpito da un bus domani, vogliamo avere una totale confidenza che qualsiasi persona della squadra possa fare il passo giusto e si prenda oltre il compito della persona anche la responsabilità. PS: Quali sono le cose che hai fatto con Canonical/Ubuntu e quello di cui tu sei più orgogliiosa, o quello di cui tu sei più felice? LO: Indipendentemente dal ruolo che io abbia avuto, l'aspetto di ogni ruolo del quale sono stata felice maggiormente è stato il momento di quando sono stata abilitata a correggere alcuni bug. Comunque è stato semplice applicando una patch a monte, o scrivendo alcune stranezze per un dispositivo, è stato proprio gratificante quando qualcuno sinceramente ti ringrazia per aver risolto un problema che hanno dovuto affrontare. PS: Che cosa più ti eccita vedere accadere? LO: Ovviamente sono più eccitata a vedere il rilascio del nostro Ubuntu 10.10 Maverick Meerkat! Sono completamente indifferente una volta che il kernel Maverick è stato vicino e caro al mio cuore.E' stata proprio questa enorme pietra miliare che mi ha fatto stare a fissare durante l'intero ciclo del rilascio, e spero di essere estremamente orgogliosa, e sollevata quando esco dalla porta. PS: Quale altro lavoro open-source al di fuori di Canonical/Ubuntu hai fatto? LO: Ad essere onesta ci sono già molte cose da fare con Canonical/Ubuntu che ho trovato, enormi quantità di tempo da focalizzare su altri progetti open-source. PS: Cosa fai nel tuo tempo libero? Ci sono alcuni hobbies che ti piace raccontarci? LO: Sono una persona abbastanza attiva, e amo trascorrere il tempo all'esterno, così spesso mi trovate che sto correndo, sciando,giocando a golf, etc. Qualcosa che coinvolga una sorta di attivita atletica e una leggera competizione è proprio il mio desiderio. PS: C'è qualcosa che non ho chiesto e che tu vorresti menzionare? LO: Voglio prorio ringraziare la rivista Full Circle per l'opportunità di esssere stata intervistata. Ero estremamente lusingata quando mi è stato chiesto di partecipare a questo edizione, grazie. |
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PS: sei diventata recentemente la leader del progetto Ubuntu Women, cosa ti piacerebbe veder succedere con il progetto sotto la tua direzione? | |
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AG: come leader del progetto Ubuntu Women, è importante per me assicurare che la direzione e gli obiettivi della squadra seguano le linee guida e che come gruppo continuiamo a muoverci. Ci tengo molto ad assicurare che teniamo incontri regolari e ricorrenti, aiutare a identificare nuovi obiettivi per ogni ciclo di rilascio per portare avanti gli obiettivi del percorso a lungo termine. Mi sto anche focalizzando sul processo di elezione dei leader che si terrà dopo UDS-M. Voglio assicurare che siano rispettati i termini, le responsabilità, e le procedure per queste elezioni annuali. Queste elezioni dei team aiuteranno il progetto UW a identificare dove possiamo migliorare, e aiuteranno gli altri membri dei team a riconoscere le proprie potenzialità come leader. Con queste iniziative la visibilità del progetto UW aumenterà. Ancor più importante, dovrebbe anche aumentare la visibilità dei contributi delle donne dentro e fuori della Comunità Ubuntu, in modo da fornire esempi, modelli e mentori per aiutare ancora più donne ad essere coinvolte nel Progetto Ubuntu. Questa visibilità di donne dentro la comunità aiuterà a formare un team unito e una rete di donne che diventano contributrici, sviluppatrici, promotrici e voci ancora più forti nella Comunità Ubuntu. Sembra tanto, ma nel breve periodo di tempo da UDS-L, ci troviamo ogni due settimane circa, le discussioni per gli obiettivi –M sono iniziate, e alla fine di UDS-M il processo di elezioni dovrebbe partire – penso che questo parli per la forza del progetto UW più di quando possa farlo io, dal momento che abbiamo un team fantastico in campo! PS: nel tuo blog hai parlato di come la frase "Linux per esseri umani" ti ha portato a provare Ubuntu, che cosa pensi sia che lo renda tale? AG: devo ammettere che quando ho sentito per la prima volta "Linux per esseri umani" ho riso! Ho sentito gente dirmi per più di 15 anni "Oh, ma è facile", ha! Non lo era per i soli utenti mortali finali come me. Penso davvero che i giorni del "Smanettone per smanettoni" sono finiti e Ubuntu stia cambiando questo. Il fatto che l’utente finale medio Ubuntu non debba usare la riga comando, conoscere il gergo tecnico, o anche conoscere come tutto funzioni, sia un grosso vantaggio. Non è perfetto ma non lo è nessun altro SO. Ovviamente, Ubuntu è più di una distribuzione: è anche una comunità. PS: hai fatto parecchio in questi anni da quando hai iniziato a usare Ubuntu, c’è qualcosa che non hai fatto e che ti piacerebbe provare? AG: mmmmm, questo è difficile, passo argomenti ogni volta che lo voglio, ma so che non posso farmi carico di altre cose finché non mollo ad altri alcune cose che sto facendo adesso. Voglio imparare di più sullo "sviluppatore opportunistico", mi piacerebbe imparare come scrivere qualcosa così posso capirne di più. Voglio imparare anche come scrivere degli script. Mi piacerebbe capire come fare il triage di errori, e passare più tempo a provare i rilasci di sviluppo. Voglio evidenziare di più persone e comunità locali con varie interviste. Oh, e la lista cresce, ma alla fine è la Comunità Ubuntu e l’utente finale medio che attirano il mio interesse e voglio incoraggiare più gente a usare e contribuire al Progetto e alla Comunità Ubuntu. PS: a parte il tuo lavoro per Ubuntu, fai qualche altro lavoro tipo donne-nel-software-libero? AG: aiuto ad organizzare Linux Fest, adesso sto lavorando con Atlanta Linux Fest, Southest Linux Fest e altri. Non faccio parte di altri gruppi WIOS, non perché non sia interessata, ma solo perché non ce ne sono vicino a dove vico, ma cerco di parlare con le persone e altri leader di questi gruppi quando partecipo a eventi così posso imparare dalle loro iniziative ed esperienze. Contribuisco alla nuovissima pubblicazione Linux New Media, la rivista Ubuntu User sul blog You-In-Ubuntu (http://www.ubuntuuser.com/Online/Blogs/Amber-Graner-You-in-Ubuntu) e scrivo articoli.(http://www.ubuntuuser.com/Magazine/Archive/2010/4). PS: qual è la miglior cosa che ti è capitata contribuendo a Ubuntu? AG: la prima e più importante, sono diventata un’utente Linux e un partecipante attivo della fantastisca Comunità Ubuntu! A parte questo, sarebbe lavorare con le riviste Ubuntu User e Linux Pro, e recensire The Art of Community di Jono Bacon. PS: hai qualche altro interesse o attività di cui ti piacerebbe parlarci? AG: Sono stata invitata dall’associazione America Dairy Goat (Associazione dei caseifici di latte di capra! Ndt) a fare una bancarella Ubuntu al al Goat Festival and Parade a Spindale, NC. Spero parteciperà anche la comunità locale NC e magari potremmo anche mangiare un gelato assieme, chi lo sa. Questo sta diventando un nuovo modo divertente per presentare Ubuntu nel mio piccolo angolo di mondo. |
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DONNE UBUNTU Scritto da Penelope Stowe |
Mi chiamo Leann Ogasawara e lavoro per Canonical da 3 anni. Sono stata coinvolta con QA e triaging, nella manutenzione dei pacchetti nella release stabile e adesso sono responsabile per il ciclo di rilascio del kernel di Ubuntu 10.10. |
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Intervista a Amber Graner | Penelope Stowe: Come sei finita a lavorare per Canonical e Ubuntu? LO: Prima di lavorare per Canonical e ubuntu, ero un'utente e fan di Ubuntu - come lo sono molte persone. A quel tempo ero coinvolta con il programma di test e le QA per il Kernel. Casualmente alcuni ex colleghi aveva parlato di offerte di lavoro in Canonical riguardo la posizione di ingegnere per le QA del kernel. Suonava come una stupefacente oppurtunità di lavoro così ho sottoposto il mio curriculum vitae e, incrociando le dita, ho iniziato a tuffarmi nel triaging dei bug del kernel di Ubuntu. Alcune settimane dopo ho ricevuto una email che mi invitava a rilasciare la mia prima intervista ed eccomi qua. PS: Quale è la differenza tra l'essere il Kernel Release Manager per Ubuntu 10.10 e gli altri lavori che hai fatto all'interno della squadra che si occupa del kernel? LO: Ogni ruolo ha le sue responsabilità, differenti e cruciali. Essere la responsabile del rilascio del kernel è come essere un portiere riguardo tutto quello che entra nel nostro attuale kernel. Implica la revisione di parecchie patch e test. Inoltre, non solo sono responsabile per il completamento dei miei compiti personali per il rilascio dei cicli, ma devo far in modo che l'intera squadra sia in linea con il proprio lavoro. Richiede un pò di organizzazione come in qualsiasi altro ruolo nel quale potevo venire coinvolta. Sicuramente noto che ruotando i diversi membri della squadra in questa posizione ci rende più forti. Abbiamo questa "bus Theory" ne parliamo spesso all'interno del team. Ognuno di noi potrebbe finire sotto un tram domani e per questo vogliamo avere una totale confidenza tra noi affinchè qualsiasi persona della squadra possa fare il passo giusto e si possa prendere oltre il compito personale anche la responsabilità. PS: Quali sono le cose che hai fatto con Canonical/Ubuntu che ti rendono più orgogliosa o quelle con le quali sei stata più contenta? LO: Indipendentemente dal ruolo che io abbia avuto, l'aspetto di ogni ruolo che ho rivestito e che mi ha reso più contenta è stato il momento in cui sono stata abilitata a correggere alcuni bug. Se è stato semplice applicare una patch a monte, o scrivere alcune stranezze per un dispositivo, è stato proprio gratificante quando qualcuno sinceramente ti ringrazia per aver risolto un problema che hanno dovuto affrontare. PS: Che cosa ti entusiasma di più veder accadere? LO: Ovviamente sono più eccitata a vedere il rilascio del nostro Ubuntu 10.10 Maverick Meerkat! Sono completamente di parte dato che il kernel Maverick è stato vicino e caro al mio cuore. È proprio questa enorme pietra miliare, alla quale punto durante l'intero ciclo del rilascio, e spero di poter essere estremamente orgogliosa e sollevata quando questa verrà rilasciata. PS: Quale altro lavoro open-source al di fuori di Canonical/Ubuntu hai fatto? LO: Ad essere onesta ci sono già molte cose che ho trovato da fare con Canonical/Ubuntu, tanto che non ho avuto molto tempo da dedicare ad altri progetti open-source. PS: Cosa fai nel tuo tempo libero? Ci sono alcuni hobbies che ti piace raccontare? LO: Sono una persona abbastanza attiva e amo trascorrere il tempo all'esterno, così spesso mi trovate che sto correndo, sciando,giocando a golf, etc. Qualsiasi cosa che mi coinvolga in una sorta di attivita atletica e con una leggera competizione è proprio ciò che fa per me. PS: C'è qualcosa che non ho chiesto e che tu vorresti menzionare? LO: Voglio proprio ringraziare la rivista Full Circle per l'opportunità di esssere stata intervistata. Ero estremamente lusingata quando mi è stato chiesto di partecipare a questa edizione, grazie. |
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Penelope Stowe: Per favore, raccontaci qualcosa di te. | |
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Amber Graner: Per prima cosa, grazie per avermi chiesto di fare questa intervista. Devo dire che di solito sono quella che sta dall’altra parte e che fa le domande, quindi questo è uno scambio divertente. Sono un’utente e promotrice di Ubuntu, membro attivo della comunità Ubuntu, collaboratrice e blogger della rivista Ubuntu User, organizzatrice di eventi e anche moglie e mamma. Sono strana, energica, chiaccherona, motivata, e simpatica. PS: ti definisci in maniera forte come "un’utente finale non tecnico" o NTEU (Non-Technical End User, ndr), pensi che questo ti renda unica nella Comunità Ubuntu? Pensi ci sia qualche possibilità di passare da "non tecnico" a tecnico? AG: No, non sono l’unica persona che si identifica come NTEU, ma è solo una questione di prospettiva. Per esempio, mio marito ha lavorato con aziende Open Source/Linux fin dagli inizi degli anni ’90, quindi paragonata a lui non sono un tecnico, ma ovviamente quando visito altri famigliari o amici che potrebbero non conoscere Ubuntu, allora molte volte sono la persona tecnica. Se vorrei diventare più tecnica? Si, ma non perché voglia diventare una "sviluppatrice", ma perché mi piacerebbe conoscere come e perché funzionano Ubuntu e le applicazioni che uso ogni giorno, così saprei dove trovare informazioni e diventerei una migliore utente promotrice quando la gente mi fa domande su Ubuntu e come o in cosa possono essere coinvolti. PS: sei diventata recentemente la leader del progetto Donne Ubuntu, cosa ti piacerebbe veder succedere all'interno del progetto sotto la tua direzione? AG: come leader del progetto Donne Ubuntu, è importante per me assicurare che la direzione e gli obiettivi della squadra seguano le linee guida e che come gruppo continuiamo a muoverci. Ci tengo molto ad assicurare che teniamo incontri regolari e ricorrenti, aiutando a identificare nuovi obiettivi per ogni ciclo di rilascio per portare avanti gli obiettivi del percorso a lungo termine. Mi sto anche focalizzando sul processo di elezione dei leader che si terrà dopo UDS-M. Voglio assicurare che siano rispettati i termini, le responsabilità, e le procedure per queste elezioni annuali. Queste elezioni dei team aiuteranno il progetto Donne Ubuntu a capire dove possiamo migliorare, e aiuteranno gli altri membri dei team a riconoscere le proprie potenzialità come leader. Grazie a queste iniziative la visibilità del progetto Donne Ubuntu aumenterà. Ancor più importante, dovrebbe anche aumentare la visibilità dei contributi delle donne dentro e fuori della Comunità Ubuntu, in modo da fornire esempi, modelli e guide per aiutare ancora più donne ad essere coinvolte nel Progetto Ubuntu. Questa visibilità delle donne dentro la comunità aiuterà a formare un team unito e una rete di donne che diventano collaboratrici, sviluppatrici, promotrici e voci ancora più forti nella Comunità Ubuntu. Sembra tanto, ma nel breve periodo di tempo da UDS-L, ci troviamo ogni due settimane circa, le discussioni per gli obiettivi –M sono iniziate, e alla fine di UDS-M il processo di elezioni dovrebbe partire – penso che questo parli per la forza del progetto Donne Ubuntu più di quando possa farlo io, dal momento che abbiamo un team fantastico in campo! PS: nel tuo blog hai parlato di come la frase "Linux per esseri umani" ti abbia portato a provare Ubuntu, che cosa pensi sia che lo renda tale? AG: devo ammettere che quando ho sentito per la prima volta "Linux per esseri umani" ho riso! Ho sentito gente dirmi per più di 15 anni "Oh, ma è facile", ha! Non lo era per i soli utenti mortali finali come me. Penso davvero che i giorni dello "smanettone per smanettoni" siano finiti e che Ubuntu stia cambiando tutto questo. Il fatto che l’utente finale medio di Ubuntu non debba usare la riga comando, conoscere il gergo tecnico, o anche conoscere come tutto funzioni, sia un grosso vantaggio. Non è perfetto ma non lo è nessun altro SO. Ovviamente, Ubuntu è più di una distribuzione: è anche una comunità. PS: hai fatto parecchio in questi anni da quando hai iniziato a usare Ubuntu, c’è qualcosa che non hai fatto e che ti piacerebbe provare? AG: mmmmm, questo è difficile, mi imbatto in nuove cose ogni volta che voglio, ma so che non posso farmi carico di altre cose finché non ne lascio ad altri alcune che sto facendo adesso. Voglio imparare di più sullo "sviluppatore opportunistico", mi piacerebbe imparare come scrivere qualcosa così posso capirne di più. Voglio imparare anche come scrivere degli script. Mi piacerebbe capire come fare il triage dei bug, e spendere un po' di tempo a provare le release in sviluppo. Mi piacerebbe dare maggior rilievo alle comunità e ai team locali con varie interviste. Oh, e la lista cresce, ma alla fine è la Comunità Ubuntu e l’utente finale medio che attirano il mio interesse e voglio incoraggiare più gente possibile a usare e contribuire al Progetto e alla Comunità Ubuntu. PS: a parte il tuo lavoro per Ubuntu, fai qualche altro lavoro del tipo donne-nell'open-source o semplicemente nell'open-source? AG: aiuto ad organizzare Linux Fest, attualmente sto lavorando con Atlanta Linux Fest, Southest Linux Fest e altri. Non faccio parte di altri gruppi WIOS (Women In Open Source, ndr), non perché non sia interessata, ma solo perché non ce ne sono vicino a dove vivo, ma cerco di parlare con i membri e gli altri leader di questi gruppi quando partecipo a eventi così posso imparare dalle loro iniziative ed esperienze. Contribuisco alla nuovissima pubblicazione Linux New Media, la rivista Ubuntu User sul blog You-In-Ubuntu (http://www.ubuntuuser.com/Online/Blogs/Amber-Graner-You-in-Ubuntu) e pubblico articoli.(http://www.ubuntuuser.com/Magazine/Archive/2010/4). PS: qual è la miglior cosa che ti è capitata contribuendo a Ubuntu? AG: la prima e più importante, sono diventata un’utente Linux e un membro attivo della fantastisca Comunità Ubuntu! A parte questo, sarebbe lavorare con le riviste Ubuntu User e Linux Pro, e recensire The Art of Community di Jono Bacon. PS: hai qualche altro interesse o attività di cui ti piacerebbe parlarci? AG: Sono stata invitata dall’American Dairy Goat Association (Associazione dei caseifici di latte di capra! Ndt) a fare una bancarella Ubuntu al Goat Festival and Parade a Spindale, NC. Spero parteciperà anche la comunità locale NC e magari potremmo anche prendere un gelato assieme, chi lo sa. Questo sta diventando un nuovo modo divertente per presentare Ubuntu nel mio piccolo angolo di mondo. |
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CategoryComunita | CategoryComunitaFcm |
Donne Ubuntu 2
Traduzione italiana
Per saperne di più su Ubuntu Loco Team visitate il sito:
https://wiki.ubuntu.com/LoCoTeams
Mi chiamo Leann Ogasawara, e sto lavorando per Canonical da 3 anni. Sono stata coinvolta con QA e triaging, per una manutenzione stabile e adesso sono responsabile per il ciclo di rilascio del kernel di Ubuntu 10.10.
Penelope Stowe: Come hai fatto a finire il lavoro con Canonical e Ubuntu? LO: Principalmente lavoro spesso per Canonical e su Ubuntu, ero un'utente e fan di Ubuntu - come lo sono molte persone. Allo stesso tempo, ero coinvolta con il Kernel QA e Testing. In coincidenza, con alcuni miei ex colleghi che avevano menzionato l'inizio di un lavoro alla Canonical per il Kernel QA Engineer. Suonava come una stupefacente oppurtunità di lavoro, così ho sottoposto il mio curriculum vitae, incrociando le dita, e iniziando a tuffarmi nel triaging kernel bugs di Ubuntu. Alcune settimane dopo ho ricevuto una email per rilasciare la mia prima intervista ed eccomi qua. PS: Come è stata ricostruita la principale release del kernel per Ubuntu 10.10 che si differenziava da altri lavori che avevi fatto nella squadra del kernel? LO: Ogni ruolo ha le sue differenze cruciali e responsabilità.Iniziando come responsabile per il rilascio del kernel, sono come un portiere per tutto quello che entra nel nostro attuale kernel.Coinvolge un po di recensioni di patch e testing. Inoltre, non solo sono responsabile per il completamento dei miei compiti personali per il rilascio dei cicli, ma ho la sicurezza che l'intera squadra sia in linea altrettanto bene con il loro lavoro. Richiede un po di organizzazione come in qualsiasi altro ruolo io sia stata. In definitiva sento che ruotando i diversi membri della squadra per mezzo di questa posizione solo facendosi forza. Abbiamo questa "teoria bus" in cui spesso parliamo anche con la squadra. Dovrebbe ognuno di noi essere colpito da un bus domani, vogliamo avere una totale confidenza che qualsiasi persona della squadra possa fare il passo giusto e si prenda oltre il compito della persona anche la responsabilità. PS: Quali sono le cose che hai fatto con Canonical/Ubuntu e quello di cui tu sei più orgogliiosa, o quello di cui tu sei più felice? LO: Indipendentemente dal ruolo che io abbia avuto, l'aspetto di ogni ruolo del quale sono stata felice maggiormente è stato il momento di quando sono stata abilitata a correggere alcuni bug. Comunque è stato semplice applicando una patch a monte, o scrivendo alcune stranezze per un dispositivo, è stato proprio gratificante quando qualcuno sinceramente ti ringrazia per aver risolto un problema che hanno dovuto affrontare. PS: Che cosa più ti eccita vedere accadere? LO: Ovviamente sono più eccitata a vedere il rilascio del nostro Ubuntu 10.10 Maverick Meerkat! Sono completamente indifferente una volta che il kernel Maverick è stato vicino e caro al mio cuore.E' stata proprio questa enorme pietra miliare che mi ha fatto stare a fissare durante l'intero ciclo del rilascio, e spero di essere estremamente orgogliosa, e sollevata quando esco dalla porta. PS: Quale altro lavoro open-source al di fuori di Canonical/Ubuntu hai fatto? LO: Ad essere onesta ci sono già molte cose da fare con Canonical/Ubuntu che ho trovato, enormi quantità di tempo da focalizzare su altri progetti open-source. PS: Cosa fai nel tuo tempo libero? Ci sono alcuni hobbies che ti piace raccontarci? LO: Sono una persona abbastanza attiva, e amo trascorrere il tempo all'esterno, così spesso mi trovate che sto correndo, sciando,giocando a golf, etc. Qualcosa che coinvolga una sorta di attivita atletica e una leggera competizione è proprio il mio desiderio. PS: C'è qualcosa che non ho chiesto e che tu vorresti menzionare? LO: Voglio prorio ringraziare la rivista Full Circle per l'opportunità di esssere stata intervistata. Ero estremamente lusingata quando mi è stato chiesto di partecipare a questo edizione, grazie.
Note alla traduzione
Revisione
Mi chiamo Leann Ogasawara e lavoro per Canonical da 3 anni. Sono stata coinvolta con QA e triaging, nella manutenzione dei pacchetti nella release stabile e adesso sono responsabile per il ciclo di rilascio del kernel di Ubuntu 10.10.
Penelope Stowe: Come sei finita a lavorare per Canonical e Ubuntu? LO: Prima di lavorare per Canonical e ubuntu, ero un'utente e fan di Ubuntu - come lo sono molte persone. A quel tempo ero coinvolta con il programma di test e le QA per il Kernel. Casualmente alcuni ex colleghi aveva parlato di offerte di lavoro in Canonical riguardo la posizione di ingegnere per le QA del kernel. Suonava come una stupefacente oppurtunità di lavoro così ho sottoposto il mio curriculum vitae e, incrociando le dita, ho iniziato a tuffarmi nel triaging dei bug del kernel di Ubuntu. Alcune settimane dopo ho ricevuto una email che mi invitava a rilasciare la mia prima intervista ed eccomi qua. PS: Quale è la differenza tra l'essere il Kernel Release Manager per Ubuntu 10.10 e gli altri lavori che hai fatto all'interno della squadra che si occupa del kernel? LO: Ogni ruolo ha le sue responsabilità, differenti e cruciali. Essere la responsabile del rilascio del kernel è come essere un portiere riguardo tutto quello che entra nel nostro attuale kernel. Implica la revisione di parecchie patch e test. Inoltre, non solo sono responsabile per il completamento dei miei compiti personali per il rilascio dei cicli, ma devo far in modo che l'intera squadra sia in linea con il proprio lavoro. Richiede un pò di organizzazione come in qualsiasi altro ruolo nel quale potevo venire coinvolta. Sicuramente noto che ruotando i diversi membri della squadra in questa posizione ci rende più forti. Abbiamo questa "bus Theory" ne parliamo spesso all'interno del team. Ognuno di noi potrebbe finire sotto un tram domani e per questo vogliamo avere una totale confidenza tra noi affinchè qualsiasi persona della squadra possa fare il passo giusto e si possa prendere oltre il compito personale anche la responsabilità. PS: Quali sono le cose che hai fatto con Canonical/Ubuntu che ti rendono più orgogliosa o quelle con le quali sei stata più contenta? LO: Indipendentemente dal ruolo che io abbia avuto, l'aspetto di ogni ruolo che ho rivestito e che mi ha reso più contenta è stato il momento in cui sono stata abilitata a correggere alcuni bug. Se è stato semplice applicare una patch a monte, o scrivere alcune stranezze per un dispositivo, è stato proprio gratificante quando qualcuno sinceramente ti ringrazia per aver risolto un problema che hanno dovuto affrontare. PS: Che cosa ti entusiasma di più veder accadere? LO: Ovviamente sono più eccitata a vedere il rilascio del nostro Ubuntu 10.10 Maverick Meerkat! Sono completamente di parte dato che il kernel Maverick è stato vicino e caro al mio cuore. È proprio questa enorme pietra miliare, alla quale punto durante l'intero ciclo del rilascio, e spero di poter essere estremamente orgogliosa e sollevata quando questa verrà rilasciata. PS: Quale altro lavoro open-source al di fuori di Canonical/Ubuntu hai fatto? LO: Ad essere onesta ci sono già molte cose che ho trovato da fare con Canonical/Ubuntu, tanto che non ho avuto molto tempo da dedicare ad altri progetti open-source. PS: Cosa fai nel tuo tempo libero? Ci sono alcuni hobbies che ti piace raccontare? LO: Sono una persona abbastanza attiva e amo trascorrere il tempo all'esterno, così spesso mi trovate che sto correndo, sciando,giocando a golf, etc. Qualsiasi cosa che mi coinvolga in una sorta di attivita atletica e con una leggera competizione è proprio ciò che fa per me. PS: C'è qualcosa che non ho chiesto e che tu vorresti menzionare? LO: Voglio proprio ringraziare la rivista Full Circle per l'opportunità di esssere stata intervistata. Ero estremamente lusingata quando mi è stato chiesto di partecipare a questa edizione, grazie.
Note alla revisione