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Ubuntu Women - Intervista a Jane Silber | Per saperne di più su Ubuntu Loco Team visitate il sito: |
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Amber Graner: Questa intervista a Donne Ubuntu della serie donne di Ubuntu è con Jane Silber, attuale COO di Canonical, che però dal 1° Marzo 2010 prenderà le redini di Canonical, come CEO. Altri particolari su questo annuncio e sulla storia di Jane in Canonical si può trovare qui: http://blog.canonical.com/?p=307. Per prima cosa voglio darti il benvenuto, Jane, e ringraziarti per la partecipazione a questa serie di interviste. | https://wiki.ubuntu.com/LoCoTeams |
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Jane Silber: Grazie mille! Sono lieta di aver l’opportunità di aiutare l’iniziativa Donne Ubuntu. | |
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AG: Dopo aver letto l’annuncio che avresti preso le redini di Canonical come CEO, non potevo far altro che essere emozionata, per te personalmente, per Canonical, per la Comunità Ubuntu e, per esteso, per le Donne nell’Open Source. Ho notato sull’annuncio fatto il 17 Dicembre sul Blog di Canonical che, quando ti hanno chiesto "Come impatterà questo fatto sul ruolo di Mark nell’Ubuntu Community Council e nell’Ubuntu Technical Board", hai risposto "Una cosa che questa mossa comporta è una chiara separazione del ruolo del CEO di Canonical e di quello della comunità Ubuntu. Adesso saranno due persone diverse, e sarà utile a entrambi per raggiungere i loro punti di contatto e obiettivi personali più velocemente." Puoi spiegare in che cosa sono questi punti di contatto di Canonical e Ubuntu, e che cosa sono gli obiettivi individuali a parte le ovvie differenze commerciali? | |
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JS: Canonical e Ubuntu hanno molti obiettivi in comune. Il primo tra questi è di rendere Ubuntu la piattaforma open source più usata - e Canonical investe pesantemente nello sviluppo e nel marketing di Ubuntu perché questo succeda. Altrove, gli obiettivi divergono dove qualcosa è meno interessante o meno adeguato l’un l’altro, piuttosto che gli obiettivi siano in conflitto. Per esempio, Canonical ha una grossa squadra che lavora con gli OEM (Produttori hardware ndt) per fare in modo che l’hardware emergente, in pre-produzione, funzioni bene con Ubuntu. I requisiti contrattuali e di responsabilità non sono molto adeguati al lavoro della comunità. Viceversa la promozione locale (per esempio install fest, eventi locali, ecc.) è molto più adatta ai LoCo Team della comunità Ubuntu piuttosto che alla Canonical. Queste sono aree dove stiamo esplorando come Canonical e Ubuntu si relazionano l’un l’altro, e sondare il terreno nei modelli. I servizi Ubuntu One sono un buon esempio per questo. Fondamentalmente, ovvio, Canonical e Ubuntu hanno una relazione simbiotica in cui ognuno beneficia dell’altro. | Mi chiamo Leann Ogasawara, e sto lavorando per Canonical da 3 anni. Sono stata coinvolta con QA e triaging, per una manutenzione stabile e adesso sono responsabile per il ciclo di rilascio del kernel di Ubuntu 10.10. |
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AG: Quando hai detto che i ruoli di CEO e leader della Comunità Ubuntu saranno separati, e Mark ha dichiarato che sarà in grado, grazie a te, di concentrarsi sullo sviluppo e progettazione del prodotto, e parlare con i partner, e raccogliere i commenti, questi significa che Canonical ha un gruppo R&D (ricerca e sviluppo ndt) guidato da Mark, sviluppato sotto la tua guida? | Penelope Stowe: Come hai fatto a finire il lavoro con Canonical e Ubuntu? LO: Principalmente lavoro spesso per Canonical e su Ubuntu, ero un'utente e fan di Ubuntu - come lo sono molte persone. Allo stesso tempo, ero coinvolta con il Kernel QA e Testing. In coincidenza, con alcuni miei ex colleghi che avevano menzionato l'inizio di un lavoro alla Canonical per il Kernel QA Engineer. Suonava come una stupefacente oppurtunità di lavoro, così ho sottoposto il mio curriculum vitae, incrociando le dita, e iniziando a tuffarmi nel triaging kernel bugs di Ubuntu. Alcune settimane dopo ho ricevuto una email per rilasciare la mia prima intervista ed eccomi qua. PS: Come è stata ricostruita la principale release del kernel per Ubuntu 10.10 che si differenziava da altri lavori che avevi fatto nella squadra del kernel? LO: Ogni ruolo ha le sue differenze cruciali e responsabilità.Iniziando come responsabile per il rilascio del kernel, sono come un portiere per tutto quello che entra nel nostro attuale kernel.Coinvolge un po di recensioni di patch e testing. Inoltre, non solo sono responsabile per il completamento dei miei compiti personali per il rilascio dei cicli, ma ho la sicurezza che l'intera squadra sia in linea altrettanto bene con il loro lavoro. Richiede un po di organizzazione come in qualsiasi altro ruolo io sia stata. In definitiva sento che ruotando i diversi membri della squadra per mezzo di questa posizione solo facendosi forza. Abbiamo questa "teoria bus" in cui spesso parliamo anche con la squadra. Dovrebbe ognuno di noi essere colpito da un bus domani, vogliamo avere una totale confidenza che qualsiasi persona della squadra possa fare il passo giusto e si prenda oltre il compito della persona anche la responsabilità. PS: Quali sono le cose che hai fatto con Canonical/Ubuntu e quello di cui tu sei più orgogliiosa, o quello di cui tu sei più felice? LO: Indipendentemente dal ruolo che io abbia avuto, l'aspetto di ogni ruolo del quale sono stata felice maggiormente è stato il momento di quando sono stata abilitata a correggere alcuni bug. Comunque è stato semplice applicando una patch a monte, o scrivendo alcune stranezze per un dispositivo, è stato proprio gratificante quando qualcuno sinceramente ti ringrazia per aver risolto un problema che hanno dovuto affrontare. PS: Che cosa più ti eccita vedere accadere? LO: Ovviamente sono più eccitata a vedere il rilascio del nostro Ubuntu 10.10 Maverick Meerkat! Sono completamente indifferente una volta che il kernel Maverick è stato vicino e caro al mio cuore.E' stata proprio questa enorme pietra miliare che mi ha fatto stare a fissare durante l'intero ciclo del rilascio, e spero di essere estremamente orgogliosa, e sollevata quando esco dalla porta. PS: Quale altro lavoro open-source al di fuori di Canonical/Ubuntu hai fatto? LO: Ad essere onesta ci sono già molte cose da fare con Canonical/Ubuntu che ho trovato, enormi quantità di tempo da focalizzare su altri progetti open-source. PS: Cosa fai nel tuo tempo libero? Ci sono alcuni hobbies che ti piace raccontarci? LO: Sono una persona abbastanza attiva, e amo trascorrere il tempo all'esterno, così spesso mi trovate che sto correndo, sciando,giocando a golf, etc. Qualcosa che coinvolga una sorta di attivita atletica e una leggera competizione è proprio il mio desiderio. PS: C'è qualcosa che non ho chiesto e che tu vorresti menzionare? LO: Voglio prorio ringraziare la rivista Full Circle per l'opportunità di esssere stata intervistata. Ero estremamente lusingata quando mi è stato chiesto di partecipare a questo edizione, grazie. |
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JS: non è stato creato un nuovo gruppo R&D, ma continuiamo a fare una buona parte di lavoro R&D in tutta Canonical. In qualche caso questo è concentrato in un gruppo specifico, come i nostri gruppi di Design e Desktop Experience, che sono responsabili per cose come l’infrastruttura di notifica, il "lanciatore" di Ubuntu Netbook Edition, e il rinnovato Software Center. In altri casi, questo lavoro tipico di R&D si svolge organicamente in tutta Canonical, compreso il gruppo Ubuntu stesso. Esempi eccellenti di questo sono il lavoro di Scott James Remnant su Upstart (http://upstart.ubuntu.com/), e quello di Rick Spencer su Quickly (https://edge.launchpad.net/quickly). Quindi questa mossa non significa un cambiamento clamoroso nel mondo della R&D - pianifichiamo di continuare quel che stavamo facendo. Ma piuttosto che la progettazione del prodotto e strategia ricevano solo una parte dell’attenzione di Mark, il mio nuovo ruolo gli permetterà di dedicare quasi tutta la sua attenzione a quell’area. AG: quando pensi a cosa vuol dire il passaggio da COO a CEO, quale ritieni essere la sfida più grande? JS: la mia storia alla Canonical, e gli anni di stretta collaborazione con Mark e il resto della squadra degli "anziani", mi danno basi solide su cui costruire. Ma ci sono chiaramente delle sfide per Canonical e per me personalmente. Il mio obiettivo negli ultimi due anni è stato in larga parte interno, e naturalmente il ruolo di CEO aggiungerà un elemento verso l’esterno. In più, mentre il mio obiettivo attuale rimarrà, il ruolo di CEO richiederà una direzione strategica e una capacità decisionale, dal momento che finora ho svolto un ruolo consultazione strategica. I cambiamenti potrebbero sembrare sottili, ma penso richiederanno un cambiamento mentale da parte mia. AG: Proprio da qualche ricerca veloce sulla Rete riguardo donne CEO negli OSVs (venditori di sistemi operativi), non trovo una lista lunga e già disponibile di donne. Sembra che tu stia tracciando una nuova strada e alzare l’asticella. Come ti fa sentire? JS: sono orgogliosa dei miei contributi a Canonical e Ubuntu fin qui, e cerco di continuare a renderli di successo. Ma non sono certo un pioniere per le donne nell’open source o per le donne nell’IT. Potresti aver ragione sugli OSVs in particolare, ma nel mondo dell’open source, mi viene in mente Mitchell Baker (Mozilla, a sinistra), e ci sono molti esempi nell’IT in generale. La frase "sulle spalle dei giganti" è stata usata spesso nel mondo open source, e penso sia applicabile anche nel mio caso. Sono orgogliosa di far parte delle donne dirigenti, ma di sicuro non sono la prima. AG: parlando di tracciare la strada, la notizia che diventi CEO di Canonical si è diffusa a macchia d’olio nella comunità, specie nella Comunità Donne Ubuntu. Ti vedi come modello per le altre donne, non solo nel Progetto Ubuntu ma in tutto l’open source? JS: penso che solo ognuno può decidere chi pensa sia un modello, e le ragioni per cui lo è, Per esempio, non conta se pensi a te stesso come modello o no - sei un modello solo per le persone che trovano quella qualità in te. Se il mio nuovo ruolo di CEO fornisce un esempio o un’ispirazione per qualcuno, è fantastico. Ma per me personalmente, i modelli sono persone che hanno qualità a cui io aspiro o su cui devo lavorare (in contrapposizione agli avanzamenti o successi di carriera). Mi rendo conto dell’impatto che esempi positivi hanno come modelli e opportunità di insegnamento, e tento sempre di essere cosciente dell’impatto delle mie azioni e parole. Questo è vero da qualsiasi prospettiva di donna nell’open source, manager, collega o amica. AG: Come forte leader e modello nella Comunità Ubuntu, partecipi o hai mai partecipato a progetti FOSS o gruppi creati specificatamente per incoraggiare le donne? Se si, puoi raccontarci qualcosa? Se no, ci puoi spiegare perché? JS: Mi sono iscritta alla mailing list Ubuntu Women più o meno quando fu creata. E anche se ho seguito gli alti e bassi del gruppo con interesse, non ho mai avuto un ruolo attivo nel gruppo. Riconosco che a causa del mio ruolo in Canonical, la mia esperienza nella comunità come donna è molto diversa dalle altre, e pensavo fosse importante lasciare spazio alle altre donne della comunità di capire e chiarire i problemi dalla loro prospettiva. Capisco il valore di condividere esperienze e di avere il supporto di persone in posizioni simili, ho fatto parte di gruppi di donne all’inizio della mia carriera. In particolare, quando lavoravo come sviluppatrice software/ricercatrice in Giappone, ho fatto parte della comunità Systers email (fondata da Anita Borg, e adesso parte dell’Istituto Anita Borg, http://www.anitaborg.org/initiatives/systers/). A quel tempo, quando mi sentivo una minoranza isolata (per il genere, peggiorata dalla cultura), la lista Systers mi ha dato veramente supporto. Sapere che potevo trovare persone con esperienze simili e anche soluzioni al tempo è stata per me una vera benedizione. Spero che il gruppo Ubuntu Women possa fornire un supporto simile all’interno della comunità Ubuntu. AG: visto che il passaggio a CEO dovrebbe completarsi il 1 Marzo 2010, significa che annuncerai tu il nome (della prossima versione di Ubuntu) -M, o lo farà ancora da Mark? Tu starai aprendo UDS-M come nuovo CEO. Hai pensato come ispirerai e incoraggerai e manterrai alti l’esaltazione e livelli di energia, per rimanere pronti e costanti durante l’UDS? JS: bella domanda! Mark e io non abbiamo ancora discusso il nome -M... magari infilo questo privilegio nelle mansioni del mio nuovo lavoro. Con rispetto all’UDS, sono sempre sorpresa dall’esaltazione e livelli di energia mostrati in quelle occasioni. Ma penso che questo sia dovuto chiaramente alla comunità Ubuntu - i LoCo team, sviluppatori, traduttori, scrittori di documentazione, promotori, ecc. Il mio lavoro è assicurare che Canonical possa continuare a fornire il posto, l’infrastruttura e l’opportunità che succeda la magia dell’UDS, ma è l’insieme della gente che partecipa all’UDS, in persona o da remoto, che forniscono questa energia. AG: all’UDS-L, ho avuto l’opportunità di intervistare Mark sulle strategie aziendali di Canonical. Qual è la tua strategia? Gliel’ho chiesto proprio quando ha nominato 10.04, Lucid Lynx, riferendosi a un predatore dalla mente lucida. Mi stupisce se adesso questa descrizione descrive te, e il tuo piano per espandersi nel mercato aziendale con il rilascio LTS. JS: non aspettatevi clamorosi cambi di strategia quando assumerò il mio nuovo ruolo. Mark e io abbiamo avuto una stretta collaborazione, e siamo d’accordo sulla nostra attuale strategia. Abbiamo stili ed esperienze diverse, e questo porta inevitabilmente a decisioni diverse, ma il punto di partenza per il mio incarico come CEO è costruire sugli attuali successi e strategie di Canonical, non pulire la casa o cambiare direzione. AG: Jane, grazie ancora per averci concesso il tempo per l’intervista, e congratulazioni per il tuo nuovo ruolo di CEO. |
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Donne Ubuntu - Intervista a Jane Silber | Mi chiamo Leann Ogasawara e lavoro per Canonical da 3 anni. Sono stata coinvolta con QA e triaging, nella manutenzione dei pacchetti nella release stabile e adesso sono responsabile per il ciclo di rilascio del kernel di Ubuntu 10.10. |
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Amber Graner: Questa intervista a Donne Ubuntu della serie donne di Ubuntu è con Jane Silber, attuale COO di Canonical, che però dal 1° Marzo 2010 prenderà le redini di Canonical, come CEO. Altri particolari su questo annuncio, e sulla storia di Jane in Canonical, si possono trovare qui: http://blog.canonical.com/?p=307. Per prima cosa voglio darti il benvenuto, Jane, e ringraziarti per la partecipazione a questa serie di interviste. Jane Silber: Grazie mille! Sono lieta di aver l’opportunità di aiutare l’iniziativa Donne Ubuntu. AG: Dopo aver letto l’annuncio che avresti preso le redini di Canonical come CEO, non potevo far altro che essere emozionata, per te personalmente, per Canonical, per la Comunità Ubuntu e, per esteso, per le Donne nell’Open Source. Ho notato nell’annuncio fatto il 17 Dicembre sul Blog di Canonical che, quando ti hanno chiesto "Come impatterà questo fatto sul ruolo di Mark nell’Ubuntu Community Council e nell’Ubuntu Technical Board", hai risposto "Una cosa che questa mossa comporta è una chiara separazione del ruolo del CEO di Canonical e di quello di leader della comunità Ubuntu. Adesso saranno due persone diverse, il che credo sarà utile a entrambi per raggiungere i loro punti di contatto e obiettivi personali più velocemente." Puoi spiegare in cosa consistono questi punti di contatto di Canonical e Ubuntu, e che cosa sono gli obiettivi individuali a parte le ovvie differenze commerciali? JS: Canonical e Ubuntu hanno molti obiettivi in comune. Il primo tra questi è di rendere Ubuntu la piattaforma open source più usata - e Canonical investe pesantemente nello sviluppo e nel marketing di Ubuntu perché questo succeda. Altrove, gli obiettivi divergono dove qualcosa è meno interessante o meno adeguato per l’uno o per l’altro, piuttosto che gli obiettivi siano in conflitto. Per esempio, Canonical ha una grossa squadra che lavora con gli OEM (Produttori hardware ndt) per fare in modo che l’hardware emergente, in pre-produzione, funzioni bene con Ubuntu. I requisiti contrattuali e di responsabilità non sono molto adeguati al lavoro della comunità. Viceversa la promozione locale (per esempio install fest, eventi locali, ecc.) è molto più adatta ai LoCo Team della comunità Ubuntu piuttosto che alla Canonical. Vi sono aree dove stiamo esplorando come Canonical e Ubuntu si relazionano l’un l’altro, e sondiamo il terreno nei modelli. I servizi Ubuntu One ne sono un buon esempio. Fondamentalmente, però, Canonical e Ubuntu hanno una relazione simbiotica in cui ognuno beneficia dell’altro. AG: Quando hai detto che i ruoli di CEO e di leader della Comunità Ubuntu saranno separati, e Mark ha dichiarato che sarà in grado, grazie a te, di concentrarsi sullo sviluppo e sulla progettazione del prodotto, e parlare con i partner, e raccogliere i commenti, tutto ciò significa che Canonical ha un gruppo R&D (ricerca e sviluppo ndt) guidato da Mark, sviluppato sotto la tua guida? JS: non è stato creato un nuovo gruppo R&D, ma continuiamo sempre a fare una buona parte di lavoro R&D in Canonical. In qualche caso questo è concentrato in un gruppo specifico, come i nostri gruppi di Design e Desktop Experience, che sono responsabili per cose come l’infrastruttura di notifica, il "lanciatore" di Ubuntu Netbook Edition, e il rinnovato Software Center. In altri casi, questo lavoro tipico di R&D si svolge organicamente in tutta l'azienda, compreso lo stesso gruppo Ubuntu. Esempi eccellenti di tutto questo sono il lavoro di Scott James Remnant su Upstart (http://upstart.ubuntu.com/), e quello di Rick Spencer su Quickly (https://edge.launchpad.net/quickly). Quindi questa mossa non significa un cambiamento clamoroso nel mondo della R&D - intendiamo continuare quel che stavamo facendo. Ma anziché avere solo una piccola parte dell'attenzione di Mark sul progetto del prodotto e sulla strategia, il mio nuovo ruolo gli permetterà di dedicare quasi tutta la sua attenzione a quell’area. AG: quando pensi a cosa vuol dire il passaggio da COO a CEO, quale ritieni essere la sfida più grande? JS: la mia storia alla Canonical, e gli anni di stretta collaborazione con Mark e il resto della squadra degli "anziani", mi danno basi solide su cui costruire. Ma ci sono chiaramente delle sfide per Canonical e per me personalmente. Il mio obiettivo negli ultimi due anni è stato in larga parte interno, e naturalmente il ruolo di CEO aggiungerà un elemento verso l’esterno. Inoltre, mentre i miei obiettivi attuali rimarranno, il ruolo di CEO richiederà una direzione strategica e una capacità decisionale, dal momento che finora ho svolto un ruolo di consultazione strategica. I cambiamenti potrebbero sembrare sottili, ma penso richiederanno un cambiamento mentale da parte mia. AG: Proprio da qualche ricerca veloce sulla Rete riguardo donne CEO negli OSVs (venditori di sistemi operativi), non trovo una lunga e già disponibile lista di donne. Sembra che tu stia tracciando una nuova strada ed elevando gli standard. Come ti fa sentire? JS: sono orgogliosa dei miei contributi a Canonical e Ubuntu fin qui, e cerco di continuare a renderli di successo. Ma non sono certo un pioniere per le donne nell’open source o per le donne nell’IT. Potresti aver ragione sugli OSVs in particolare, ma nel mondo dell’open source, mi viene in mente Mitchell Baker (Mozilla, a sinistra), e ci sono molti esempi nell’IT in generale. La frase "sulle spalle dei giganti" è stata usata spesso nel mondo dell'open source, e penso sia applicabile anche nel mio caso. Sono orgogliosa di far parte del gruppo delle donne del direttivo, ma di sicuro non sono la prima. AG: parlando di tracciare la strada, la notizia che diventi CEO di Canonical si è diffusa a macchia d’olio nella comunità, specie nella Comunità Donne Ubuntu. Ti vedi come modello per le altre donne, non solo nel Progetto Ubuntu ma in tutto l’open source? JS: penso che solo ognuno può decidere chi pensa sia un modello, e le ragioni per cui lo è. Per esempio, non conta se pensi a te stesso come modello o no - sei un modello solo per le persone che trovano quella qualità in te. Se il mio nuovo ruolo di CEO fornisce un esempio o un’ispirazione per qualcuno, è fantastico. Ma per me personalmente, i modelli sono persone che hanno qualità a cui io aspiro o su cui devo lavorare (in contrapposizione agli avanzamenti o successi di carriera). Mi rendo conto dell’impatto che esempi positivi hanno come modelli e opportunità di insegnamento, e cerco sempre di essere cosciente dell’impatto delle mie azioni e delle mie parole. Questo è vero da qualsiasi prospettiva di donna nell’open source, manager, collega o amica. AG: Come grande leader e modello nella Comunità Ubuntu, partecipi o hai mai partecipato a progetti FOSS o gruppi creati specificatamente per incoraggiare le donne? Se si, puoi raccontarci qualcosa? Se no, ci puoi spiegare perché? JS: Mi sono iscritta alla mailing list delle Donne Ubuntu più o meno quando fu creata. E anche se ho seguito gli alti e bassi del gruppo con interesse, non ho mai avuto un ruolo attivo nel gruppo. Riconosco che a causa del mio ruolo in Canonical, la mia esperienza nella comunità come donna è molto diversa dalle altre, e pensavo fosse importante lasciare spazio alle altre donne nella comunità per capire e chiarire i problemi dalla loro prospettiva. Capisco il valore di condividere esperienze e di avere il supporto di persone in posizioni simili, ho fatto parte di gruppi di donne all’inizio della mia carriera. In particolare, quando lavoravo come sviluppatrice software/ricercatrice in Giappone, ho fatto parte della comunità Systers email (fondata da Anita Borg, e adesso parte dell’Istituto Anita Borg, http://www.anitaborg.org/initiatives/systers/). A quel tempo, quando mi sentivo una minoranza isolata (a causa del sesso, esasperata dalla cultura), la lista Systers mi ha dato veramente supporto. Sapere che potevo trovare persone con esperienze simili e anche soluzioni al tempo stesso è stata per me una vera benedizione. Spero che il gruppo Donne Ubuntu possa fornire un supporto simile all’interno della comunità Ubuntu. AG: visto che il passaggio a CEO dovrebbe completarsi il 1 Marzo 2010, significa che annuncerai tu il nome (della prossima versione di Ubuntu) -M, o lo farà ancora da Mark? Tu starai aprendo UDS-M come nuovo CEO. Hai pensato come ispirerai e incoraggerai e manterrai alti l’esaltazione e livelli di energia, per rimanere pronti e costanti durante l’UDS? JS: bella domanda! Mark e io non abbiamo ancora discusso il nome -M... magari infilo questo privilegio nelle mansioni del mio nuovo lavoro. Con rispetto all’UDS, sono sempre sorpresa dall’esaltazione e livelli di energia mostrati in quelle occasioni. Ma penso che questo sia dovuto chiaramente alla comunità Ubuntu - i LoCo team, sviluppatori, traduttori, scrittori di documentazione, promotori, ecc. Il mio lavoro è assicurare che Canonical possa continuare a fornire il posto, l’infrastruttura e l’opportunità che succeda la magia dell’UDS, ma è l’insieme della gente che partecipa all’UDS, in persona o da remoto, che forniscono questa energia. AG: all’UDS-L, ho avuto l’opportunità di intervistare Mark sulle strategie aziendali di Canonical. Qual è la tua strategia? Gliel’ho chiesto proprio quando ha nominato 10.04, Lucid Lynx, riferendosi a un predatore dalla mente lucida. Mi devo stupire se adesso questo descrive te, e il tuo piano per espandere il mercato aziendale con il rilascio LTS? JS: non aspettatevi clamorosi cambi di strategia quando assumerò il mio nuovo ruolo. Mark e io abbiamo avuto una stretta collaborazione, e siamo d’accordo sulla nostra attuale strategia. Abbiamo stili ed esperienze diverse, e questo porta inevitabilmente a decisioni diverse, ma il punto di partenza per il mio incarico come CEO è costruire sugli attuali successi e strategie di Canonical, non pulire la casa o cambiare direzione. AG: Jane, grazie ancora per averci concesso il tempo per l’intervista, e congratulazioni per il tuo nuovo ruolo di CEO in Canonical. |
Penelope Stowe: Come sei finita a lavorare per Canonical e Ubuntu? LO: Prima di lavorare per Canonical e ubuntu, ero un'utente e fan di Ubuntu - come lo sono molte persone. A quel tempo ero coinvolta con il programma di test e le QA per il Kernel. Casualmente alcuni ex colleghi aveva parlato di offerte di lavoro in Canonical riguardo la posizione di ingegnere per le QA del kernel. Suonava come una stupefacente oppurtunità di lavoro così ho sottoposto il mio curriculum vitae e, incrociando le dita, ho iniziato a tuffarmi nel triaging dei bug del kernel di Ubuntu. Alcune settimane dopo ho ricevuto una email che mi invitava a rilasciare la mia prima intervista ed eccomi qua. PS: Quale è la differenza tra l'essere il Kernel Release Manager per Ubuntu 10.10 e gli altri lavori che hai fatto all'interno della squadra che si occupa del kernel? LO: Ogni ruolo ha le sue responsabilità, differenti e cruciali. Essere la responsabile del rilascio del kernel è come essere un portiere riguardo tutto quello che entra nel nostro attuale kernel. Implica la revisione di parecchie patch e test. Inoltre, non solo sono responsabile per il completamento dei miei compiti personali per il rilascio dei cicli, ma devo far in modo che l'intera squadra sia in linea con il proprio lavoro. Richiede un pò di organizzazione come in qualsiasi altro ruolo nel quale potevo venire coinvolta. Sicuramente noto che ruotando i diversi membri della squadra in questa posizione ci rende più forti. Abbiamo questa "bus Theory" ne parliamo spesso all'interno del team. Ognuno di noi potrebbe finire sotto un tram domani e per questo vogliamo avere una totale confidenza tra noi affinchè qualsiasi persona della squadra possa fare il passo giusto e si possa prendere oltre il compito personale anche la responsabilità. PS: Quali sono le cose che hai fatto con Canonical/Ubuntu che ti rendono più orgogliosa o quelle con le quali sei stata più contenta? LO: Indipendentemente dal ruolo che io abbia avuto, l'aspetto di ogni ruolo che ho rivestito e che mi ha reso più contenta è stato il momento in cui sono stata abilitata a correggere alcuni bug. Se è stato semplice applicare una patch a monte, o scrivere alcune stranezze per un dispositivo, è stato proprio gratificante quando qualcuno sinceramente ti ringrazia per aver risolto un problema che hanno dovuto affrontare. PS: Che cosa ti entusiasma di più veder accadere? LO: Ovviamente sono più eccitata a vedere il rilascio del nostro Ubuntu 10.10 Maverick Meerkat! Sono completamente di parte dato che il kernel Maverick è stato vicino e caro al mio cuore. È proprio questa enorme pietra miliare, alla quale punto durante l'intero ciclo del rilascio, e spero di poter essere estremamente orgogliosa e sollevata quando questa verrà rilasciata. PS: Quale altro lavoro open-source al di fuori di Canonical/Ubuntu hai fatto? LO: Ad essere onesta ci sono già molte cose che ho trovato da fare con Canonical/Ubuntu, tanto che non ho avuto molto tempo da dedicare ad altri progetti open-source. PS: Cosa fai nel tuo tempo libero? Ci sono alcuni hobbies che ti piace raccontare? LO: Sono una persona abbastanza attiva e amo trascorrere il tempo all'esterno, così spesso mi trovate che sto correndo, sciando,giocando a golf, etc. Qualsiasi cosa che mi coinvolga in una sorta di attivita atletica e con una leggera competizione è proprio ciò che fa per me. PS: C'è qualcosa che non ho chiesto e che tu vorresti menzionare? LO: Voglio proprio ringraziare la rivista Full Circle per l'opportunità di esssere stata intervistata. Ero estremamente lusingata quando mi è stato chiesto di partecipare a questa edizione, grazie. |
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CategoryComunita | CategoryComunitaFcm |
Donne Ubuntu 2
Traduzione italiana
Per saperne di più su Ubuntu Loco Team visitate il sito:
https://wiki.ubuntu.com/LoCoTeams
Mi chiamo Leann Ogasawara, e sto lavorando per Canonical da 3 anni. Sono stata coinvolta con QA e triaging, per una manutenzione stabile e adesso sono responsabile per il ciclo di rilascio del kernel di Ubuntu 10.10.
Penelope Stowe: Come hai fatto a finire il lavoro con Canonical e Ubuntu? LO: Principalmente lavoro spesso per Canonical e su Ubuntu, ero un'utente e fan di Ubuntu - come lo sono molte persone. Allo stesso tempo, ero coinvolta con il Kernel QA e Testing. In coincidenza, con alcuni miei ex colleghi che avevano menzionato l'inizio di un lavoro alla Canonical per il Kernel QA Engineer. Suonava come una stupefacente oppurtunità di lavoro, così ho sottoposto il mio curriculum vitae, incrociando le dita, e iniziando a tuffarmi nel triaging kernel bugs di Ubuntu. Alcune settimane dopo ho ricevuto una email per rilasciare la mia prima intervista ed eccomi qua. PS: Come è stata ricostruita la principale release del kernel per Ubuntu 10.10 che si differenziava da altri lavori che avevi fatto nella squadra del kernel? LO: Ogni ruolo ha le sue differenze cruciali e responsabilità.Iniziando come responsabile per il rilascio del kernel, sono come un portiere per tutto quello che entra nel nostro attuale kernel.Coinvolge un po di recensioni di patch e testing. Inoltre, non solo sono responsabile per il completamento dei miei compiti personali per il rilascio dei cicli, ma ho la sicurezza che l'intera squadra sia in linea altrettanto bene con il loro lavoro. Richiede un po di organizzazione come in qualsiasi altro ruolo io sia stata. In definitiva sento che ruotando i diversi membri della squadra per mezzo di questa posizione solo facendosi forza. Abbiamo questa "teoria bus" in cui spesso parliamo anche con la squadra. Dovrebbe ognuno di noi essere colpito da un bus domani, vogliamo avere una totale confidenza che qualsiasi persona della squadra possa fare il passo giusto e si prenda oltre il compito della persona anche la responsabilità. PS: Quali sono le cose che hai fatto con Canonical/Ubuntu e quello di cui tu sei più orgogliiosa, o quello di cui tu sei più felice? LO: Indipendentemente dal ruolo che io abbia avuto, l'aspetto di ogni ruolo del quale sono stata felice maggiormente è stato il momento di quando sono stata abilitata a correggere alcuni bug. Comunque è stato semplice applicando una patch a monte, o scrivendo alcune stranezze per un dispositivo, è stato proprio gratificante quando qualcuno sinceramente ti ringrazia per aver risolto un problema che hanno dovuto affrontare. PS: Che cosa più ti eccita vedere accadere? LO: Ovviamente sono più eccitata a vedere il rilascio del nostro Ubuntu 10.10 Maverick Meerkat! Sono completamente indifferente una volta che il kernel Maverick è stato vicino e caro al mio cuore.E' stata proprio questa enorme pietra miliare che mi ha fatto stare a fissare durante l'intero ciclo del rilascio, e spero di essere estremamente orgogliosa, e sollevata quando esco dalla porta. PS: Quale altro lavoro open-source al di fuori di Canonical/Ubuntu hai fatto? LO: Ad essere onesta ci sono già molte cose da fare con Canonical/Ubuntu che ho trovato, enormi quantità di tempo da focalizzare su altri progetti open-source. PS: Cosa fai nel tuo tempo libero? Ci sono alcuni hobbies che ti piace raccontarci? LO: Sono una persona abbastanza attiva, e amo trascorrere il tempo all'esterno, così spesso mi trovate che sto correndo, sciando,giocando a golf, etc. Qualcosa che coinvolga una sorta di attivita atletica e una leggera competizione è proprio il mio desiderio. PS: C'è qualcosa che non ho chiesto e che tu vorresti menzionare? LO: Voglio prorio ringraziare la rivista Full Circle per l'opportunità di esssere stata intervistata. Ero estremamente lusingata quando mi è stato chiesto di partecipare a questo edizione, grazie.
Note alla traduzione
Revisione
Mi chiamo Leann Ogasawara e lavoro per Canonical da 3 anni. Sono stata coinvolta con QA e triaging, nella manutenzione dei pacchetti nella release stabile e adesso sono responsabile per il ciclo di rilascio del kernel di Ubuntu 10.10.
Penelope Stowe: Come sei finita a lavorare per Canonical e Ubuntu? LO: Prima di lavorare per Canonical e ubuntu, ero un'utente e fan di Ubuntu - come lo sono molte persone. A quel tempo ero coinvolta con il programma di test e le QA per il Kernel. Casualmente alcuni ex colleghi aveva parlato di offerte di lavoro in Canonical riguardo la posizione di ingegnere per le QA del kernel. Suonava come una stupefacente oppurtunità di lavoro così ho sottoposto il mio curriculum vitae e, incrociando le dita, ho iniziato a tuffarmi nel triaging dei bug del kernel di Ubuntu. Alcune settimane dopo ho ricevuto una email che mi invitava a rilasciare la mia prima intervista ed eccomi qua. PS: Quale è la differenza tra l'essere il Kernel Release Manager per Ubuntu 10.10 e gli altri lavori che hai fatto all'interno della squadra che si occupa del kernel? LO: Ogni ruolo ha le sue responsabilità, differenti e cruciali. Essere la responsabile del rilascio del kernel è come essere un portiere riguardo tutto quello che entra nel nostro attuale kernel. Implica la revisione di parecchie patch e test. Inoltre, non solo sono responsabile per il completamento dei miei compiti personali per il rilascio dei cicli, ma devo far in modo che l'intera squadra sia in linea con il proprio lavoro. Richiede un pò di organizzazione come in qualsiasi altro ruolo nel quale potevo venire coinvolta. Sicuramente noto che ruotando i diversi membri della squadra in questa posizione ci rende più forti. Abbiamo questa "bus Theory" ne parliamo spesso all'interno del team. Ognuno di noi potrebbe finire sotto un tram domani e per questo vogliamo avere una totale confidenza tra noi affinchè qualsiasi persona della squadra possa fare il passo giusto e si possa prendere oltre il compito personale anche la responsabilità. PS: Quali sono le cose che hai fatto con Canonical/Ubuntu che ti rendono più orgogliosa o quelle con le quali sei stata più contenta? LO: Indipendentemente dal ruolo che io abbia avuto, l'aspetto di ogni ruolo che ho rivestito e che mi ha reso più contenta è stato il momento in cui sono stata abilitata a correggere alcuni bug. Se è stato semplice applicare una patch a monte, o scrivere alcune stranezze per un dispositivo, è stato proprio gratificante quando qualcuno sinceramente ti ringrazia per aver risolto un problema che hanno dovuto affrontare. PS: Che cosa ti entusiasma di più veder accadere? LO: Ovviamente sono più eccitata a vedere il rilascio del nostro Ubuntu 10.10 Maverick Meerkat! Sono completamente di parte dato che il kernel Maverick è stato vicino e caro al mio cuore. È proprio questa enorme pietra miliare, alla quale punto durante l'intero ciclo del rilascio, e spero di poter essere estremamente orgogliosa e sollevata quando questa verrà rilasciata. PS: Quale altro lavoro open-source al di fuori di Canonical/Ubuntu hai fatto? LO: Ad essere onesta ci sono già molte cose che ho trovato da fare con Canonical/Ubuntu, tanto che non ho avuto molto tempo da dedicare ad altri progetti open-source. PS: Cosa fai nel tuo tempo libero? Ci sono alcuni hobbies che ti piace raccontare? LO: Sono una persona abbastanza attiva e amo trascorrere il tempo all'esterno, così spesso mi trovate che sto correndo, sciando,giocando a golf, etc. Qualsiasi cosa che mi coinvolga in una sorta di attivita atletica e con una leggera competizione è proprio ciò che fa per me. PS: C'è qualcosa che non ho chiesto e che tu vorresti menzionare? LO: Voglio proprio ringraziare la rivista Full Circle per l'opportunità di esssere stata intervistata. Ero estremamente lusingata quando mi è stato chiesto di partecipare a questa edizione, grazie.
Note alla revisione