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== Lettere == | = Traduzione italiana = Ubuntu Women di Elizabeth Krumbach |
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=== Traduzione italiana === Senza internet |
Elizabeth Krumbach: Dicci qualcosa di te. Flavia Weisghizzi: Sono Flavia Weisghizzi, ho 34 anni e vivo in quel meraviglioso melting pot chiamato Roma, Italia, dove sono nata e da dove un giorno, forse, me ne andrò. Sono una scrittrice, scrivo poesie e saggi critici di letteratura. Lavoro anche come giornalista freelance e speaker radiofonica. Recentemente, grazie ad Ubuntu, sono diventata anche una speaker alle conferenze. |
Linea 9: | Linea 13: |
Una delle cose che ho notato di noi che cerchiamo di aiutare gli utenti Ubuntu è che diamo per scontato che tutti gli utenti hanno una connessione a internet. | Detto questo, si può sostenere che la storia del mio coinvolgimento con Ubuntu e FLOSS è molto originale. È iniziato tutto nel 2001, la prima volta che ho scritto per un giornale online. Mi hanno chiesto di scrivere un pezzo per IT su un office suite alternativo chiamato StarOffice (si, era prima dell'era di OpenOffice.org). Lì ho imparato la filosofia FLOSS, e sono rimasta del tutto afascinata dal suo senso di libertà. |
Linea 11: | Linea 15: |
Io vivo in Sud Africa, dove ho imparato a non dare per scontato che tutti gli utenti Ubuntu possiedono una connessione internet a tempo pieno, che possono permettersi ampia larghezza di banda o che persino dispongono di una connessione ad internet. E' solitamente molto più produttivo per questi utenti comprare una collezione economica di CD e DVD di Ubuntu più i repository. In ogni installazione che eseguo, copio tutti i miei DVD dei repository, di sicurezza e di aggiornamento sull'hard disk locale e modifico la sources.list in modo da aggiungere il disco locale. Di certo si perdono circa 30 Giga di hard disk, ma credo che l'utilità per gli utenti Ubuntu (in particolar modo per quelli nuovi) compensa questo. Adesso vorrei solo capire come procurarmi i DVD locali autenticati (non sono un esperto di Linux, ho a mala pena superato il livello principiante). | EK: Cosa ti ha spinta ad essere coinvolta nella comunità Ubuntu? FW: Al mio primo tentativo, ho provato ad approcciarmi a Linux OS come ad un normale software da usare, ma è molto difficile per una ragazza che ha studiato letteratura italiana come cosa principale installarlo senza aiuto. Ho continuato comunque a leggere pezzi sull'open source e su Linux. Il 2007 ha segnato il giro di vite della mia esistenza: il mio Windows XP ha deciso che era il momento "di tirare le cuoia".. portando via con sè un mese intero del mio lavoro. Il mio ragazzo mi ha portato un CD Live di Ubuntu 7.04, e così un Feisty Fawn ha iniziato a girare lentamente sul mio PC, permettendomi di accedere a tutto il mio lavoro e a tutti i miei documenti! |
Linea 13: | Linea 18: |
E' un argomento di meditazione per tutti quelli che installano per gli altri? | È stato amore a prima vista! |
Linea 15: | Linea 20: |
Terence H.R. | Dopo l'installazione di Ubuntu, mi è sembrato naturale guardare alla comunità italiana e muovere i primi passi nei canali IRC. Mi sono sentita a casa. Dopo qualche settimana ho pensato che sarebbe stato carino dare una mano alla community, così ho chiesto di partecipare al gruppo traduzioni. In quel periodo ci fu anche l'uscita della prima pubblicazione di Full Circle Magazine. Ho collaborato anche al suo gruppo di traduzione. Venendo dal mondo delle pubblicazioni, ho potuto condividere le mie abilità e le mie esperienze lavorative. |
Linea 17: | Linea 23: |
Sono assolutamente d'accordo al 100%, visto che svariate volte ho installato Ubuntu per qualcuno e in seguito mi sono reso conto che non avevano l'accesso a internet (o una connessione lenta) e non potevano scaricare i pacchetti extra (codec, ecc) il che rende il sistema operativo abbastanza inutilizzabile. E' molto fastidioso e fa fare a Linux una brutta impressione. | Inizialmente pensavo che avere semplicemente delle abilità nel campo della comunicazione fosse inutile in una software-oriented community, ma mi sbagliavo. |
Linea 19: | Linea 25: |
Ubuntu sta cercando di diventare commerciale? | Durante il rilascio di Ubuntu 8.04 sono diventata la Cordinatrice delle Relazioni Media del LoCo team italiano e ho cordinato il progetto Relazioni Media, con lo scopo di diffondere lo spirito di Ubuntu nel settore dei magazine in Italia. È stato un successo. Infatti la nostra community è stata ospitata diverse volte da programmi nazionali. Raccontare la mia storia è importante perchè credo che molto persone siano solo timide e sottostimino il contributo che potrebbero dare alla community. |
Linea 21: | Linea 27: |
Sto utilizzando Ubuntu da diversi mesi, partendo dalla 9.04, in precedenza ho avuto qualche esperienza con Mandriva e Knoppix. Ero soddisfatto con la versione 9.04, ho aggiornato alla 9.10 e le mie impressioni sono decisamente cambiate. Noto che Ubuntu include molte cose inutili attraenti invece di progredire in una distribuzione matura, stabile e sicura. | EK: Qual'è il tuo ruolo nella community Ubuntu? FW: Al momento sono un membro del Italian LoCo Team Community Council. Certo, mi occupo ancora di relazioni Media e recentemente ho iniziato a promuovere, insieme a Silvia Bindelli, una branca italiana del progetto Ubuntu Women. |
Linea 23: | Linea 30: |
Noto che Ubuntu sta perdendo la sua umanità per l'aspetto commerciale. Noto troppe sciocchezze inutili invece del supporto hardware. Noto che Ubuntu sta perdendo di vista gli sviluppatori di terze parti, scoraggiandoli con bug costanti e codice inserito solo per evitare che il sistema cada a pezzi. Noto miglioramenti che servono a poco o niente, come la nuova schermata di boot, Ubuntu One e l'Ubuntu Software Centre che è peggiore del suo predecessore. | Quando sono sbarcata in Ubuntu (si, proprio sbarcata) avevo sentito parlare di questo progetto, ma non esisteva ancora una branca locale. A quel tempo c'erano due modi principali per ottenere aiuto con i miei problemi collegati all'OS: connettersi al canale IRC o il forum. Dovevo poi scegliere tra chiedere sul canale di supporto dell'Italian LoCo Team nella mia lingua, ma in un ambiente dominato da uomini, o chiedere in un canale dedicato alle donne, ma in una lingua "aliena" (non semplicemente Inglese, ma Inglese applicato all'informatica). Qui in Italia abbiamo dei problemi sul modo in cui le donne sono accolte in molti ambienti di lavoro e, sfortunatamente, questo include anche l'open source. Ci sono troppo pregiudizi nei confronti delle donne, non solo secondo gli uomini, ma anche secondo molte donne. Con in mente questo fatto, spero di essere capace di innalzare lo status delle donne nel campo del software open-source. |
Linea 25: | Linea 32: |
Noto che Moblin sta aggiungendo alcune cose veramente importanti alla loro distribuzione che ha un enorme vantaggio: una programmazione. Loro sanno dove stanno andando e come dovrebbe essere il loro sistema operativo, al contrario di Ubuntu che sta aggiungendo tutta la robaccia che uno può trovare a disposizione e sta perdendo sempre di più in termini di velocità e affidabilità. Ubuntu sta puntando sui netbook. Ok, ma perchè il progetto di utilità EEE PC ACPI non è supportato? Gli sviluppatori hanno appena abbandonato il progetto definendolo una lotta senza fine con gli sviluppatori di Ubuntu che stanno sviluppando un sistema ancor più buggato ad ogni aggiornamento. | So scrivere e mi sento a mio agio a parlare in pubblico. Ho pubbliacato (con Luca Ferretti, un membro dello GNOME Release Team) un paio di libri su Ubuntu e mi viene spesso richiesto di parlare in conferenze o tavole rotonde su Ubuntu e FLOSS. |
Linea 27: | Linea 34: |
Perchè non si possono mettere a posto i bug invece di implementare nuove applicazioni che non sono rilevanti per la funzionalità del sistema? Il tempo di boot è migliore nella 9.10? Non ho notato nessun miglioramento. Ho notato il controsenso di cambiare per tre volte il modo di esecuzione durante il boot e cambiare due volte la retroilluminazione sul mio EEE PC prima di vedere il desktop. Questo è un miglioramento? No, è follia. | EK: C'è qualcosa che ancora non hai fatto, ma in cui ti piacerebbe essere coinvolta in futuro per ciò che riguarda la community Ubuntu? FW: Oh, molte, molte cose! Ma, prima di tutto, mi piacerebbe partecipare a un UDS! Vorrei trovarmi faccia a faccia con le persone che hanno costruito Ubuntu e di cui conosco adesso solo il nome o il nickname. Come Cordinatrice delle Relazioni Media, penso che sarebbe molto più utile lanciare un solo comunicato stampa tra i diversi gruppi locali e la Canonical. Darebbe molta più efficacia alle notizie. |
Linea 29: | Linea 37: |
Un mio consiglio: focalizzarsi sul sistema e farlo funzionare con l'hardware. Abbandonare la programmazione cloud. Tutti gli interessati si sono già impegnati per questo. | Infine... vorrei fare un package! Soltanto uno, per poter dire di avere fatto per una volta il lavoro sporco! |
Linea 31: | Linea 39: |
Il cuore del sistema è ciò che conta alla fine. Se si costruisce un sistema capriccioso e pieno di bug, nessuna cosa attraente al mondo porterà utenti. Sviluppatelo umano, in un modo che serve all'umanità e smettetela di renderlo commerciale. Altrimenti possiamo passare a Debian, Moblin, Mandriva o ... | EK: Cos'altro ti ineressa, fuori dall'open source a da Ubuntu? FW: Mi piace la poesia. Insegno scrittura creativa, e amo leggere e scrivere poesie. Sono una donna curiosa, attratta da tutto ciò che è inusuale e nuovo. Mi piace osservare le piccole cose cose del mondo, perchè sono convinta che è dalle piccole cose che possono venire grandi cambiamenti. Amo il teatro. Di recente ho studiato la filosofia Yoga. Potete trovare di più sulle mie idee e le mie poesie in italiano sul mio blog di lungo corso all'indirizzo http:/weisghizzi.ilcannocchiale.it, oppure in inglese sul neonato Code is Poetry all'indirizzo http:/deindre.wordpress.com/ |
Linea 33: | Linea 42: |
Maciej Miller | Vignetta Sembri così carino in questo nuovo completo. Ti riconosco a stento. |
Linea 35: | Linea 46: |
Tahoe-LAFS | |
Linea 37: | Linea 47: |
Per favore fate notare che LAFS è incluso in Karmic. Tahoe-LAFS è una applicazione di backup e condivisione file progettata per gli "amici di rete". E' un gruppo di persone che condividono a vicenda spazio del disco e file. Questo è in contrasto all'approccio corporativo dove noleggi spazio del disco o servizi da una compagnia, ed è in contrario con l'approccio "molti sconosciuti ad hoc" dove condividi file con sconosciuti tramite BitTorrent. | Full Circle Podcast Nell'episodio #17: Recensione: FCM#46 News: U-Cubed, Ubuntu 11.10, e altro ancora! Giochi: Vendetta online e Assault Cube. |
Linea 39: | Linea 53: |
Zooco | |
Linea 41: | Linea 54: |
Lettera del mese | File Sizes: OGG 41.3Mb mp3 32.9Mb |
Linea 43: | Linea 58: |
Prima di tutto lasciatemi dire che mi piace veramente la vostra rivista online, e non vedo l'ora che esca ogni mese. Sto utilizzando Ubuntu come sistema operativo principale da circa sette mesi, passando alla partizione di Vista Ultimate soltanto per fare piccole operazioni commerciali. Ho trovato il sistema operativo molto intuitivo e, come principiante, è molto piacevole. Mi sono tuffato a far funzionare gli effetti del desktop, e sembrano stupefacenti. Hanno scaraventato Windows fuori dall'acqua. Aereo chi? Tuttavia devo ammettere che ci sono degli inconvenienti che devo ancora capire. La messagistica istantanea per esempio. Utilizzo Pidgin, ma mi piacerebbe avere una conversazione video-audio con la famiglia e gli amici. Ho cercato (probabilmente non abbastanza) applicazioni open source per fare questo e lo stesso vale per i programmi per le piccole operazioni commerciali, del tipo che usano OpenOffice per generare fatture, per esempio. | Runtime: 1 ora, 17 minuti, 26 secondi |
Linea 45: | Linea 60: |
Il mio più grande grattacapo con Ubuntu è la stampante. Suppongo che dovrei gettare la mia Canon All in One MP 700 series. | http:/fullcirlemagazine.org/ |
Linea 47: | Linea 62: |
Se potete, nei prossimi articoli, elencare in dettaglio alcune delle applicazioni che attualmente sono state testate o che potrei non aver trovato, sarebbe fantastico. La maggior parte dei risultati che ottengo per le conversazioni video con Linux sono in generale scadenti o inesistenti. Qualcos'altro (applicazioni di contabilità, driver per la stampante, connessione ad una stampante condivisa su una rete MS e cose simili) sarebbe un extra. | Full Circle Podcasr è un membro orgoglioso del Tech Podcasts Network. == Note alla traduzione == = Revisione = |
Linea 49: | Linea 71: |
Bel lavoro fin'ora e non vedo l'ora di leggere di più da voi ragazzi! | Ubuntu Women di Elizabeth Krumbach |
Linea 51: | Linea 74: |
E tutto questo da un amministratore di sistemi Microsoft. | Elizabeth Krumbach: Dicci qualcosa di te. Flavia Weisghizzi: Sono Flavia Weisghizzi, ho 34 anni e vivo in quel meraviglioso melting pot chiamato Roma, Italia, dove sono nata e da dove un giorno, forse, me ne andrò. Sono una scrittrice, scrivo poesie e saggi critici di letteratura. Lavoro anche come giornalista freelance e speaker radiofonica. Recentemente, grazie ad Ubuntu, sono diventata anche una speaker alle conferenze. |
Linea 53: | Linea 78: |
Doug Jackson | Detto questo, si può sostenere che la storia del mio coinvolgimento con Ubuntu e FLOSS è molto originale. È iniziato tutto nel 2001, la prima volta che ho scritto per un giornale online. Mi hanno chiesto di scrivere un pezzo per IT su un office suite alternativo chiamato StarOffice (si, era prima dell'era di OpenOffice.org). Lì ho imparato la filosofia FLOSS e sono rimasta completamente affascinata dal suo senso di libertà. |
Linea 55: | Linea 80: |
Ed: Se installi o aggiorni alla 9.10 (karmic Koala) otterrai nel tuo menu il client IM Empathy. Empathy è il rimpiazzo per Pidgin e dovrebbe fare conversazioni audio-video sebbene non l'abbia testato di persona. | EK: Cosa ti ha spinta ad essere coinvolta nella comunità Ubuntu? FW: Al mio primo tentativo, ho provato ad approcciarmi a Linux OS come ad un normale software da usare, ma è molto difficile per una ragazza che ha studiato letteratura italiana, come materia principale, installarlo senza aiuto. Ho continuato comunque a leggere pezzi sull'open source e su Linux. Il 2007 ha segnato il giro di vite della mia esistenza: il mio Windows XP ha deciso che era il momento "di tirare le cuoia".. portando via con sè un mese intero del mio lavoro. Il mio ragazzo mi ha portato un CD Live di Ubuntu 7.04, e così un Feisty Fawn ha iniziato a girare piano piano sul mio PC, permettendomi di accedere a tutto il mio lavoro e a tutti i miei documenti! È stato amore a prima vista! Dopo l'installazione di Ubuntu, mi è sembrato naturale guardare alla comunità italiana e muovere i primi passi nei canali IRC. Mi sono sentita a casa. Dopo qualche settimana ho pensato che sarebbe stato carino dare una mano alla community, così ho chiesto di partecipare al gruppo traduzioni. In quel periodo ci fu anche l'uscita della prima pubblicazione di Full Circle Magazine. Ho collaborato anche al suo gruppo di traduzione. Venendo dal mondo delle pubblicazioni, ho potuto condividere le mie abilità e le mie esperienze lavorative. Inizialmente pensavo che avere semplicemente delle abilità nel campo della comunicazione fosse inutile in una software-oriented community, ma mi sbagliavo. Durante il rilascio di Ubuntu 8.04 sono diventata la Coordinatrice delle Relazioni Media del LoCo team italiano e ho cordinato il progetto Relazioni Media, con lo scopo di diffondere lo spirito di Ubuntu nel settore dei magazine in Italia. È stato un successo. Infatti la nostra community è stata ospitata diverse volte da programmi nazionali. Raccontare la mia storia è importante perchè credo che molte persone siano solo timide e sottostimino il contributo che potrebbero dare alla community. EK: Qual'è il tuo ruolo nella community Ubuntu? FW: Al momento sono un membro del Italian LoCo Team Community Council. Certo, mi occupo ancora di relazioni Media e recentemente ho iniziato a promuovere, insieme a Silvia Bindelli, una branca italiana del progetto Ubuntu Women. Quando sono sbarcata in Ubuntu (si, proprio sbarcata) avevo sentito parlare di questo progetto, ma non esisteva ancora una branca locale. A quel tempo c'erano due modi principali per ottenere aiuto con i miei problemi collegati all'OS: connettersi al canale IRC o il forum. Dovevo poi scegliere tra chiedere sul canale di supporto dell'Italian LoCo Team nella mia lingua, ma in un ambiente dominato da uomini, o chiedere in un canale dedicato alle donne, ma in una lingua "aliena" (non semplicemente Inglese, ma Inglese applicato all'informatica). Qui in Italia abbiamo dei problemi sul modo in cui le donne sono accolte in molti ambienti di lavoro e, sfortunatamente, questo include anche l'open source. Ci sono troppi pregiudizi nei confronti delle donne, non solo per gli uomini, ma anche da parte di molte donne. Con in mente questo fatto, spero di poter innalzare lo status delle donne nel campo del software open-source. So scrivere e mi sento a mio agio a parlare in pubblico. Ho pubblicato (con Luca Ferretti, un membro dello GNOME Release Team) un paio di libri su Ubuntu e mi viene spesso richiesto di parlare in conferenze o tavole rotonde su Ubuntu e FLOSS. EK: C'è qualcosa che ancora non hai fatto, ma in cui ti piacerebbe essere coinvolta in futuro per ciò che riguarda la community Ubuntu? FW: Oh, molte, molte cose! Ma, prima di tutto, mi piacerebbe partecipare a un UDS! Vorrei trovarmi faccia a faccia con le persone che hanno costruito Ubuntu e di cui conosco adesso solo il nome o il nickname. Come Coordinatrice delle Relazioni Media, penso che sarebbe molto più utile lanciare un solo comunicato stampa tra i diversi gruppi locali e Canonical. Darebbe molta più efficacia alle notizie. Infine... vorrei fare un package! Soltanto uno, per poter dire di avere fatto per una volta il lavoro sporco! EK: Cos'altro ti interessa, fuori dall'open source e da Ubuntu? FW: Mi piace la poesia. Insegno scrittura creativa e amo leggere e scrivere poesie. Sono una donna curiosa, attratta da tutto ciò che è inusuale e nuovo. Mi piace osservare le piccole cose del mondo, perchè sono convinta che è dalle piccole cose che possono venire grandi cambiamenti. Amo il teatro. Di recente ho studiato la filosofia Yoga. Potete trovare di più riguardo le mie idee e le mie poesie in italiano sul mio blog di lungo corso all'indirizzo http:/weisghizzi.ilcannocchiale.it, oppure in inglese sul neonato Code is Poetry all'indirizzo http:/deindre.wordpress.com/ Vignetta Sembri così carino in questo nuovo completo. Ti riconosco a stento. Full Circle Podcast Nell'episodio #17: Recensione: FCM#46 News: U-Cubed, Ubuntu 11.10, e altro ancora! Giochi: Vendetta online e Assault Cube. File Sizes: OGG 41.3Mb mp3 32.9Mb Runtime: 1 ora, 17 minuti, 26 secondi http:/fullcirlemagazine.org/ Full Circle Podcast è un membro orgoglioso del Tech Podcasts Network. == Note alla revisione == = Errata Corrige = |
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==== Note alla traduzione ==== === Revisione === Senza internet Una delle cose che ho notato di noi che cerchiamo di aiutare gli utenti Ubuntu è che diamo per scontato che tutti gli utenti hanno una connessione a internet. Io vivo in Sud Africa, dove ho imparato a non dare per scontato che tutti gli utenti Ubuntu possiedono una connessione internet a tempo pieno, che possono permettersi ampia larghezza di banda o che persino dispongono di una connessione ad internet. E' solitamente molto più produttivo per questi utenti comprare una collezione economica di CD e DVD di Ubuntu più i repository. In ogni installazione che eseguo, copio tutti i miei DVD dei repository, di sicurezza e di aggiornamento sull'hard disk locale e modifico la sources.list in modo da aggiungere il disco locale. Di certo si perdono circa 30 Giga di hard disk, ma credo che l'utilità per gli utenti Ubuntu (in particolar modo per quelli nuovi) compensa questo. Adesso vorrei solo capire come procurarmi i DVD locali autenticati (non sono un esperto di Linux, ho a mala pena superato il livello principiante). E' un argomento di meditazione per tutti quelli che installano per gli altri? Terence H.R. Sono assolutamente d'accordo al 100%, visto che svariate volte ho installato Ubuntu per qualcuno e in seguito mi sono reso conto che non avevano l'accesso a internet (o una connessione lenta) e non potevano scaricare i pacchetti extra (codec, ecc) il che rende il sistema operativo abbastanza inutilizzabile. E' molto fastidioso e fa fare a Linux una brutta impressione. Ubuntu sta cercando di diventare commerciale? Sto utilizzando Ubuntu da diversi mesi, partendo dalla 9.04, in precedenza ho avuto qualche esperienza con Mandriva e Knoppix. Ero soddisfatto con la versione 9.04, ho aggiornato alla 9.10 e le mie impressioni sono decisamente cambiate. Noto che Ubuntu include molte cose inutili attraenti invece di progredire in una distribuzione matura, stabile e sicura. Noto che Ubuntu sta perdendo la sua umanità per l'aspetto commerciale. Noto troppe sciocchezze inutili invece del supporto hardware. Noto che Ubuntu sta perdendo di vista gli sviluppatori di terze parti, scoraggiandoli con bug costanti e codice inserito solo per evitare che il sistema cada a pezzi. Noto miglioramenti che servono a poco o niente, come la nuova schermata di boot, Ubuntu One e l'Ubuntu Software Centre che è peggiore del suo predecessore. Noto che Moblin sta aggiungendo alcune cose veramente importanti alla loro distribuzione che ha un enorme vantaggio: una programmazione. Loro sanno dove stanno andando e come dovrebbe essere il loro sistema operativo, al contrario di Ubuntu che sta aggiungendo tutta la robaccia che uno può trovare a disposizione e sta perdendo sempre di più in termini di velocità e affidabilità. Ubuntu sta puntando sui netbook. Ok, ma perchè il progetto di utilità EEE PC ACPI non è supportato? Gli sviluppatori hanno appena abbandonato il progetto definendolo una lotta senza fine con gli sviluppatori di Ubuntu che stanno sviluppando un sistema ancor più buggato ad ogni aggiornamento. Perchè non si possono mettere a posto i bug invece di implementare nuove applicazioni che non sono rilevanti per la funzionalità del sistema? Il tempo di boot è migliore nella 9.10? Non ho notato nessun miglioramento. Ho notato il controsenso di cambiare per tre volte il modo di esecuzione durante il boot e cambiare due volte la retroilluminazione sul mio EEE PC prima di vedere il desktop. Questo è un miglioramento? No, è follia. Un mio consiglio: focalizzarsi sul sistema e farlo funzionare con l'hardware. Abbandonare la programmazione cloud. Tutti gli interessati si sono già impegnati per questo. Il cuore del sistema è ciò che conta alla fine. Se si costruisce un sistema capriccioso e pieno di bug, nessuna cosa attraente al mondo porterà utenti. Sviluppatelo umano, in un modo che serve all'umanità e smettetela di renderlo commerciale. Altrimenti possiamo passare a Debian, Moblin, Mandriva o ... Maciej Miller Tahoe-LAFS Per favore fate notare che LAFS è incluso in Karmic. Tahoe-LAFS è una applicazione di backup e condivisione file progettata per gli "amici di rete". E' un gruppo di persone che condividono a vicenda spazio del disco e file. Questo è in contrasto all'approccio corporativo dove noleggi spazio del disco o servizi da una compagnia, ed è in contrario con l'approccio "molti sconosciuti ad hoc" dove condividi file con sconosciuti tramite BitTorrent. Zooco Lettera del mese Prima di tutto lasciatemi dire che mi piace veramente la vostra rivista online, e non vedo l'ora che esca ogni mese. Sto utilizzando Ubuntu come sistema operativo principale da circa sette mesi, passando alla partizione di Vista Ultimate soltanto per fare piccole operazioni commerciali. Ho trovato il sistema operativo molto intuitivo e, come principiante, è molto piacevole. Mi sono tuffato a far funzionare gli effetti del desktop, e sembrano stupefacenti. Hanno scaraventato Windows fuori dall'acqua. Aereo chi? Tuttavia devo ammettere che ci sono degli inconvenienti che devo ancora capire. La messagistica istantanea per esempio. Utilizzo Pidgin, ma mi piacerebbe avere una conversazione video-audio con la famiglia e gli amici. Ho cercato (probabilmente non abbastanza) applicazioni open source per fare questo e lo stesso vale per i programmi per le piccole operazioni commerciali, del tipo che usano OpenOffice per generare fatture, per esempio. Il mio più grande grattacapo con Ubuntu è la stampante. Suppongo che dovrei gettare la mia Canon All in One MP 700 series. Se potete, nei prossimi articoli, elencare in dettaglio alcune delle applicazioni che attualmente sono state testate o che potrei non aver trovato, sarebbe fantastico. La maggior parte dei risultati che ottengo per le conversazioni video con Linux sono in generale scadenti o inesistenti. Qualcos'altro (applicazioni di contabilità, driver per la stampante, connessione ad una stampante condivisa su una rete MS e cose simili) sarebbe un extra. Bel lavoro fin'ora e non vedo l'ora di leggere di più da voi ragazzi! E tutto questo da un amministratore di sistemi Microsoft. Doug Jackson Ed: Se installi o aggiorni alla 9.10 (karmic Koala) otterrai nel tuo menu il client IM Empathy. Empathy è il rimpiazzo per Pidgin e dovrebbe fare conversazioni audio-video sebbene non l'abbia testato di persona. ==== Note alla revisione ==== === Errata Corrige === |
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CategoryComunita | CategoryComunitaFcm |
Traduzione italiana
- Ubuntu Women
di Elizabeth Krumbach
Elizabeth Krumbach: Dicci qualcosa di te. Flavia Weisghizzi: Sono Flavia Weisghizzi, ho 34 anni e vivo in quel meraviglioso melting pot chiamato Roma, Italia, dove sono nata e da dove un giorno, forse, me ne andrò. Sono una scrittrice, scrivo poesie e saggi critici di letteratura. Lavoro anche come giornalista freelance e speaker radiofonica. Recentemente, grazie ad Ubuntu, sono diventata anche una speaker alle conferenze.
Detto questo, si può sostenere che la storia del mio coinvolgimento con Ubuntu e FLOSS è molto originale. È iniziato tutto nel 2001, la prima volta che ho scritto per un giornale online. Mi hanno chiesto di scrivere un pezzo per IT su un office suite alternativo chiamato StarOffice (si, era prima dell'era di OpenOffice.org). Lì ho imparato la filosofia FLOSS, e sono rimasta del tutto afascinata dal suo senso di libertà.
EK: Cosa ti ha spinta ad essere coinvolta nella comunità Ubuntu? FW: Al mio primo tentativo, ho provato ad approcciarmi a Linux OS come ad un normale software da usare, ma è molto difficile per una ragazza che ha studiato letteratura italiana come cosa principale installarlo senza aiuto. Ho continuato comunque a leggere pezzi sull'open source e su Linux. Il 2007 ha segnato il giro di vite della mia esistenza: il mio Windows XP ha deciso che era il momento "di tirare le cuoia".. portando via con sè un mese intero del mio lavoro. Il mio ragazzo mi ha portato un CD Live di Ubuntu 7.04, e così un Feisty Fawn ha iniziato a girare lentamente sul mio PC, permettendomi di accedere a tutto il mio lavoro e a tutti i miei documenti!
È stato amore a prima vista!
Dopo l'installazione di Ubuntu, mi è sembrato naturale guardare alla comunità italiana e muovere i primi passi nei canali IRC. Mi sono sentita a casa. Dopo qualche settimana ho pensato che sarebbe stato carino dare una mano alla community, così ho chiesto di partecipare al gruppo traduzioni. In quel periodo ci fu anche l'uscita della prima pubblicazione di Full Circle Magazine. Ho collaborato anche al suo gruppo di traduzione. Venendo dal mondo delle pubblicazioni, ho potuto condividere le mie abilità e le mie esperienze lavorative.
Inizialmente pensavo che avere semplicemente delle abilità nel campo della comunicazione fosse inutile in una software-oriented community, ma mi sbagliavo.
Durante il rilascio di Ubuntu 8.04 sono diventata la Cordinatrice delle Relazioni Media del LoCo team italiano e ho cordinato il progetto Relazioni Media, con lo scopo di diffondere lo spirito di Ubuntu nel settore dei magazine in Italia. È stato un successo. Infatti la nostra community è stata ospitata diverse volte da programmi nazionali. Raccontare la mia storia è importante perchè credo che molto persone siano solo timide e sottostimino il contributo che potrebbero dare alla community.
EK: Qual'è il tuo ruolo nella community Ubuntu? FW: Al momento sono un membro del Italian LoCo Team Community Council. Certo, mi occupo ancora di relazioni Media e recentemente ho iniziato a promuovere, insieme a Silvia Bindelli, una branca italiana del progetto Ubuntu Women.
Quando sono sbarcata in Ubuntu (si, proprio sbarcata) avevo sentito parlare di questo progetto, ma non esisteva ancora una branca locale. A quel tempo c'erano due modi principali per ottenere aiuto con i miei problemi collegati all'OS: connettersi al canale IRC o il forum. Dovevo poi scegliere tra chiedere sul canale di supporto dell'Italian LoCo Team nella mia lingua, ma in un ambiente dominato da uomini, o chiedere in un canale dedicato alle donne, ma in una lingua "aliena" (non semplicemente Inglese, ma Inglese applicato all'informatica). Qui in Italia abbiamo dei problemi sul modo in cui le donne sono accolte in molti ambienti di lavoro e, sfortunatamente, questo include anche l'open source. Ci sono troppo pregiudizi nei confronti delle donne, non solo secondo gli uomini, ma anche secondo molte donne. Con in mente questo fatto, spero di essere capace di innalzare lo status delle donne nel campo del software open-source.
So scrivere e mi sento a mio agio a parlare in pubblico. Ho pubbliacato (con Luca Ferretti, un membro dello GNOME Release Team) un paio di libri su Ubuntu e mi viene spesso richiesto di parlare in conferenze o tavole rotonde su Ubuntu e FLOSS.
EK: C'è qualcosa che ancora non hai fatto, ma in cui ti piacerebbe essere coinvolta in futuro per ciò che riguarda la community Ubuntu? FW: Oh, molte, molte cose! Ma, prima di tutto, mi piacerebbe partecipare a un UDS! Vorrei trovarmi faccia a faccia con le persone che hanno costruito Ubuntu e di cui conosco adesso solo il nome o il nickname. Come Cordinatrice delle Relazioni Media, penso che sarebbe molto più utile lanciare un solo comunicato stampa tra i diversi gruppi locali e la Canonical. Darebbe molta più efficacia alle notizie.
Infine... vorrei fare un package! Soltanto uno, per poter dire di avere fatto per una volta il lavoro sporco!
EK: Cos'altro ti ineressa, fuori dall'open source a da Ubuntu? FW: Mi piace la poesia. Insegno scrittura creativa, e amo leggere e scrivere poesie. Sono una donna curiosa, attratta da tutto ciò che è inusuale e nuovo. Mi piace osservare le piccole cose cose del mondo, perchè sono convinta che è dalle piccole cose che possono venire grandi cambiamenti. Amo il teatro. Di recente ho studiato la filosofia Yoga. Potete trovare di più sulle mie idee e le mie poesie in italiano sul mio blog di lungo corso all'indirizzo http:/weisghizzi.ilcannocchiale.it, oppure in inglese sul neonato Code is Poetry all'indirizzo http:/deindre.wordpress.com/
Vignetta Sembri così carino in questo nuovo completo. Ti riconosco a stento.
Full Circle Podcast Nell'episodio #17: Recensione: FCM#46 News: U-Cubed, Ubuntu 11.10, e altro ancora! Giochi: Vendetta online e Assault Cube.
File Sizes: OGG 41.3Mb mp3 32.9Mb
Runtime: 1 ora, 17 minuti, 26 secondi
Full Circle Podcasr è un membro orgoglioso del Tech Podcasts Network.
Note alla traduzione
Revisione
- Ubuntu Women
di Elizabeth Krumbach
Elizabeth Krumbach: Dicci qualcosa di te. Flavia Weisghizzi: Sono Flavia Weisghizzi, ho 34 anni e vivo in quel meraviglioso melting pot chiamato Roma, Italia, dove sono nata e da dove un giorno, forse, me ne andrò. Sono una scrittrice, scrivo poesie e saggi critici di letteratura. Lavoro anche come giornalista freelance e speaker radiofonica. Recentemente, grazie ad Ubuntu, sono diventata anche una speaker alle conferenze.
Detto questo, si può sostenere che la storia del mio coinvolgimento con Ubuntu e FLOSS è molto originale. È iniziato tutto nel 2001, la prima volta che ho scritto per un giornale online. Mi hanno chiesto di scrivere un pezzo per IT su un office suite alternativo chiamato StarOffice (si, era prima dell'era di OpenOffice.org). Lì ho imparato la filosofia FLOSS e sono rimasta completamente affascinata dal suo senso di libertà.
EK: Cosa ti ha spinta ad essere coinvolta nella comunità Ubuntu? FW: Al mio primo tentativo, ho provato ad approcciarmi a Linux OS come ad un normale software da usare, ma è molto difficile per una ragazza che ha studiato letteratura italiana, come materia principale, installarlo senza aiuto. Ho continuato comunque a leggere pezzi sull'open source e su Linux. Il 2007 ha segnato il giro di vite della mia esistenza: il mio Windows XP ha deciso che era il momento "di tirare le cuoia".. portando via con sè un mese intero del mio lavoro. Il mio ragazzo mi ha portato un CD Live di Ubuntu 7.04, e così un Feisty Fawn ha iniziato a girare piano piano sul mio PC, permettendomi di accedere a tutto il mio lavoro e a tutti i miei documenti!
È stato amore a prima vista!
Dopo l'installazione di Ubuntu, mi è sembrato naturale guardare alla comunità italiana e muovere i primi passi nei canali IRC. Mi sono sentita a casa. Dopo qualche settimana ho pensato che sarebbe stato carino dare una mano alla community, così ho chiesto di partecipare al gruppo traduzioni. In quel periodo ci fu anche l'uscita della prima pubblicazione di Full Circle Magazine. Ho collaborato anche al suo gruppo di traduzione. Venendo dal mondo delle pubblicazioni, ho potuto condividere le mie abilità e le mie esperienze lavorative.
Inizialmente pensavo che avere semplicemente delle abilità nel campo della comunicazione fosse inutile in una software-oriented community, ma mi sbagliavo.
Durante il rilascio di Ubuntu 8.04 sono diventata la Coordinatrice delle Relazioni Media del LoCo team italiano e ho cordinato il progetto Relazioni Media, con lo scopo di diffondere lo spirito di Ubuntu nel settore dei magazine in Italia. È stato un successo. Infatti la nostra community è stata ospitata diverse volte da programmi nazionali. Raccontare la mia storia è importante perchè credo che molte persone siano solo timide e sottostimino il contributo che potrebbero dare alla community.
EK: Qual'è il tuo ruolo nella community Ubuntu? FW: Al momento sono un membro del Italian LoCo Team Community Council. Certo, mi occupo ancora di relazioni Media e recentemente ho iniziato a promuovere, insieme a Silvia Bindelli, una branca italiana del progetto Ubuntu Women.
Quando sono sbarcata in Ubuntu (si, proprio sbarcata) avevo sentito parlare di questo progetto, ma non esisteva ancora una branca locale. A quel tempo c'erano due modi principali per ottenere aiuto con i miei problemi collegati all'OS: connettersi al canale IRC o il forum. Dovevo poi scegliere tra chiedere sul canale di supporto dell'Italian LoCo Team nella mia lingua, ma in un ambiente dominato da uomini, o chiedere in un canale dedicato alle donne, ma in una lingua "aliena" (non semplicemente Inglese, ma Inglese applicato all'informatica). Qui in Italia abbiamo dei problemi sul modo in cui le donne sono accolte in molti ambienti di lavoro e, sfortunatamente, questo include anche l'open source. Ci sono troppi pregiudizi nei confronti delle donne, non solo per gli uomini, ma anche da parte di molte donne. Con in mente questo fatto, spero di poter innalzare lo status delle donne nel campo del software open-source.
So scrivere e mi sento a mio agio a parlare in pubblico. Ho pubblicato (con Luca Ferretti, un membro dello GNOME Release Team) un paio di libri su Ubuntu e mi viene spesso richiesto di parlare in conferenze o tavole rotonde su Ubuntu e FLOSS.
EK: C'è qualcosa che ancora non hai fatto, ma in cui ti piacerebbe essere coinvolta in futuro per ciò che riguarda la community Ubuntu? FW: Oh, molte, molte cose! Ma, prima di tutto, mi piacerebbe partecipare a un UDS! Vorrei trovarmi faccia a faccia con le persone che hanno costruito Ubuntu e di cui conosco adesso solo il nome o il nickname. Come Coordinatrice delle Relazioni Media, penso che sarebbe molto più utile lanciare un solo comunicato stampa tra i diversi gruppi locali e Canonical. Darebbe molta più efficacia alle notizie.
Infine... vorrei fare un package! Soltanto uno, per poter dire di avere fatto per una volta il lavoro sporco!
EK: Cos'altro ti interessa, fuori dall'open source e da Ubuntu? FW: Mi piace la poesia. Insegno scrittura creativa e amo leggere e scrivere poesie. Sono una donna curiosa, attratta da tutto ciò che è inusuale e nuovo. Mi piace osservare le piccole cose del mondo, perchè sono convinta che è dalle piccole cose che possono venire grandi cambiamenti. Amo il teatro. Di recente ho studiato la filosofia Yoga. Potete trovare di più riguardo le mie idee e le mie poesie in italiano sul mio blog di lungo corso all'indirizzo http:/weisghizzi.ilcannocchiale.it, oppure in inglese sul neonato Code is Poetry all'indirizzo http:/deindre.wordpress.com/
Vignetta Sembri così carino in questo nuovo completo. Ti riconosco a stento.
Full Circle Podcast Nell'episodio #17: Recensione: FCM#46 News: U-Cubed, Ubuntu 11.10, e altro ancora! Giochi: Vendetta online e Assault Cube.
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Runtime: 1 ora, 17 minuti, 26 secondi
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Note alla revisione