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Differenze tra le versioni 4 e 103 (in 99 versioni)
Versione 4 del 15/12/2009 09.10.48
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Autore: AldoLatino
Commento: Revisione completata
Versione 103 del 10/09/2011 19.14.35
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Linea 1: Linea 1:
#acl GruppoAdmin:admin,read,write,revert GruppoEditori:read,write,revert GruppoFcm:read,write,revert -All:read -Known:read
[[Include(Fcm/Header)]]

== Lettere ==

=== Traduzione italiana ===

LETTERE

VEDERE LE STELLE

Ragazzi, uso Ubuntu dalla versione 6.04 e mi sono sempre trovato bene. Ero solito detestare i vecchi tempi con Windows, ma con la 9.04 sto maturando la convinzione che lo stesso tipo di software fuori controllo stia cominciando ad affliggere Ubuntu. Per esempio: il mio lettore CD/DVD funzionava nella 8.10; ho fatto l'upgrade alla 9.04 nel Giugno 2009; il sistema si avvia in meno di un minuto, ma non posso usare CD e DVD. E voi eravate a conoscenza del problema già a Marzo.

Penso che il problema sia che voi ragazzi stiate puntando alle stelle con ogni nuova release, ma non stiate sistemando i problemi che queste versioni hanno. Riduciamo le uscite, tipo una all'anno o ogni due anni: usate il tempo per realizzare un sistema a prova di proiettile, fate più controlli in modo che ogni cosa funzioni o comunque sia risolta in breve tempo. Non potrei mai consigliare la 9.04 a mia madre: andrebbe nel panico appena le cose smettessero di funzionare. Una volta avrebbero funzionato, ora non più.

Per piacere, continuate a mandarci gli aggiornamenti che risolvano i problemi, e poi potete uscire con una nuova release perfettamente funzionante e anche un sacco di roba nuova figa!

Scusate lo sfogo, spero che le cose possano cominciare a cambiare in una direzione migliore.

James Stermole

INTERFACCIA GRAFICA PYTHON

Per prima cosa voglio congratularmi con voi per gli eccellenti articoli su Python. Tuttavia ho una domanda: ci sono un sacco di posti dove si possono trovare informazioni su come programmare in Python, ma non ce n'è neanche uno con informazioni su come programmare in Python con un Interfaccia Grafica Utente (GUI). Ci sarà qualcosa in proposito nei prossimi articoli?

hhlp

Greg risponde: Pensavo di spiegare la programmazione in GUI nelle parti 5 e 6. Attualmente l'idea è di usare come designer per la GUI Boa Constructor, che usa wxPython, anche se ci sono alcuni bug nella versione per Linux. Comunque vi spiegherò come aggirare anche quelli. Si può reperire con Synaptic e c'è un tutorial nell'Aiuto se intanto vuoi portarti un po' avanti prima che escano gli articoli.

ALLENATORE DI BASEBALL

Stavo leggendo la pagina delle domande quando ho letto la risposta che avete dato alla domanda dell'allenatore di baseball. Quadi per caso ho trovato un'applicazione che è incredibilmente adatta per le sue esigenze. Digegli di provare LongoMatch (foto sotto) http://www.getdeb.net/app/LongoMatch . Essendo un GetDeb dovrebbe funzionare su Jaunty.

Alistair Munro

VIRTUALBOX - COMPIZ

Nella domande e rispostre di un vecchio numero ho trovato una risposta che potrebbe essere ampliata: la domanda su VirtualBox quando appare trasparente. La soluzione proposta è di disattivare Compiz del tutto. Anche se questo metodo funziona ce n'è un'altro meno limitante: -lanciate Compizconfig -Selezionate il plugin "Window Rules" nella tabella "Amministrazione finestra". -Aggiungete per la regola "No ARGB" la striscia: title=Sun VirtualBox

Questo eliminerà la trasparenza solo per VirtualBox e manterrà tutti gli altri settaggi per compiz in funzione. Ho trovato questo consiglio sul forum francese di Ubuntu (ubuntu.fr) quando sono incappato nella stessa problematica.

LJ

HOME NETWORKING

FCM 28 ha affrontato LAMP e il networking su PC Ubuntu con SSHFS. Mi piacerebbe apprendere come mettere su un home network usando Ubuntu. I produttori di hardware ora stanno immettendo sul mercato prodotti in grado di generare un network wireless. Sarebbe il massimo leggere una serie su come avere un server che immagazzini i dati in una casa con tutti gli utenti che possono accedervi da qualsiasi punto dell'abitazione, o addirittura del mondo, usando i dispositivi a loro disposizione come laptop e cellulari.

Danish Lala

Ed: C'è qualche guru del networking che vuole aiustare Danish (e i molti altri come lui) con l'home networking? Mandate i vostri articoli via mail a: articles@fullcirclemagazine.org

LETTERA DEL MESE

Durante una recente vacanza in Francia mi sono stupitu nel vedere una tastiera e un mouse sul davanzale di una vetrina, con il computer dietro il vetro. Il cartello diceva che l'uso del computer era gratuito durante il giorno e dava inoltre un piccolo menù degli aggiornamenti disponibili. Una cosa del genere sarebbe insolita in un sacco di posti, ma nel mercato di una piccola cittadina in Francia sembrava decisamente aliena.

Il desktop era in francese (ovviamente) ma mi stupì il fatto di vedere che il PC aveva installato Ubuntu. Il browser predefinito era Firefox, e c'erano anche tutte le altre solite applicazioni. Evidentemente le persone che offrivano questo PC ad uso pubblico ritenevano che il prezzo, la sicurezza e il supporto linguistico di Ubuntu erano preferibili agli altri sistemi operativi commerciali! Il mio Francese non è proprio il massimo perciò fui un po' limitato in ciò che potevo fare con il computer. Ad ogni modo, vidi diverse altre pesone usare il PC durante altre visite alla cittadina, percui mi sembrà ovvio che sia di qualche utilità. Offrire un servizio come questo ha comunque alcuni possibili lati negativi; una volta che sono passato ho visto una selezione di siti per adulti sullo schermo. Chiudendo tutte le finestre del browser ho lasciato il computer pronto per l'utente successivo.

Magari questa offerta pubblica di un PC e accesso ad internet gratuiti è banale, ma senza dubbio ha sorpreso me - soprattutto visto che stavano usando Ubuntu.

Chris Taylor

==== Note alla traduzione ====



=== Revisione ===

LETTERE

Vedere le stelle

Ragazzi, uso Ubuntu dalla versione 6.06 e mi sono sempre trovato bene. Ero solito detestare i vecchi tempi con Windows, ma con la 9.04 sto maturando la convinzione che lo stesso tipo di software fuori controllo stia cominciando ad affliggere Ubuntu. Per esempio: il mio lettore CD/DVD funzionava nella 8.10; ho fatto l'upgrade alla 9.04 nel giugno 2009; il sistema si avvia in meno di un minuto, ma non posso usare CD e DVD. E voi eravate a conoscenza del problema già a marzo.

Penso che il problema sia che voi ragazzi stiate puntando alle stelle con ogni nuova release, ma non stiate sistemando i problemi che queste versioni hanno. Riduciamo le uscite, tipo una all'anno o ogni due anni: usate il tempo per realizzare un sistema a prova di proiettile, fate più controlli in modo che ogni cosa funzioni o comunque sia risolta in breve tempo. Non potrei mai consigliare la 9.04 a mia madre: andrebbe nel panico appena le cose smettessero di funzionare. Una volta avrebbero funzionato, ora non più.

Per piacere, continuate a mandarci gli aggiornamenti che risolvano i problemi, e poi potete uscire con una nuova release perfettamente funzionante e anche un sacco di roba nuova e interessante!

Scusate lo sfogo, spero che le cose possano cominciare a cambiare in una direzione migliore.

James Stermole

Interfaccia grafica Python

Per prima cosa voglio congratularmi con voi per gli eccellenti articoli su Python. Tuttavia ho una domanda: ci sono un sacco di posti dove si possono trovare informazioni su come programmare in Python, ma non ce n'è neanche uno con informazioni su come programmare in Python con un Interfaccia Grafica Utente (GUI). Ci sarà qualcosa in proposito nei prossimi articoli?

hhlp

Risponde Greg: Pensavo di spiegare la programmazione in GUI nelle parti 5 e 6. Attualmente l'idea è di usare come designer per la GUI Boa Constructor, che usa wxPython, anche se ci sono alcuni bug nella versione per Linux. Comunque vi spiegherò come aggirare anche quelli. Si può reperire con Synaptic e c'è un tutorial nell'Aiuto se intanto vuoi portarti un po' avanti prima che escano gli articoli.

Allenatore di baseball

Stavo leggendo la pagina delle domande quando ho letto la risposta che avete dato alla domanda dell'allenatore di baseball. Quasi per caso ho trovato un'applicazione che è incredibilmente adatta per le sue esigenze. Ditegli di provare LongoMatch (foto sotto) http://www.getdeb.net/app/LongoMatch . Essendo un GetDeb dovrebbe funzionare su Jaunty.

Alistair Munro

Virtualbox - Compiz

Nella domande e risposte di un vecchio numero ho trovato una risposta che potrebbe essere ampliata: la domanda su VirtualBox in modalità trasparente. La soluzione proposta è di disattivare Compiz del tutto. Anche se questo metodo funziona ce n'è un'altro meno limitante:

* lanciate Compizconfig
* selezionate il plugin "Window Rules" nella tabella "Amministrazione finestra".
* Aggiungete per la regola "No ARGB" la striscia: title=Sun VirtualBox

Questo eliminerà la trasparenza solo per VirtualBox e manterrà tutti le altre impostazioni per Compiz in funzione. Ho trovato questo consiglio sul forum francese di Ubuntu (ubuntu.fr) quando sono incappato nella stessa problematica.

LJ

La rete in casa

FCM 28 ha affrontato LAMP e il networking su PC Ubuntu con SSHFS. Mi piacerebbe apprendere come mettere su una rete in casa usando Ubuntu. I produttori di hardware oggi immettono sul mercato prodotti in grado di creare una rete wireless. Sarebbe il massimo leggere una serie su come avere un server che immagazzini i dati in una casa con tutti gli utenti che possono accedervi da qualsiasi punto dell'abitazione o addirittura del mondo, usando i dispositivi a loro disposizione come laptop e cellulari.

Danish Lala

Ed: C'è qualche guru del networking che vuole aiustare Danish (e i molti altri come lui) con l'home networking? Mandate i vostri articoli via mail a: articles@fullcirclemagazine.org

LETTERA DEL MESE

Durante una recente vacanza in Francia mi sono stupito nel vedere una tastiera e un mouse sul davanzale di una vetrina, con il computer dietro il vetro. Il cartello diceva che l'uso del computer era gratuito durante il giorno e dava inoltre un piccolo menù delle pietanze disponibili. Una cosa del genere sarebbe insolita in un sacco di posti, ma in una sonnolente città di mercato in Francia sembrava decisamente aliena.

Il desktop era in francese (ovviamente) ma mi stupì il fatto di vedere che il PC aveva installato Ubuntu. Il browser predefinito era Firefox, e c'erano anche tutte le altre solite applicazioni. Evidentemente le persone che offrivano questo PC ad uso pubblico ritenevano che il prezzo, la sicurezza e il supporto linguistico di Ubuntu erano preferibili agli altri sistemi operativi commerciali! Il mio Francese non è proprio il massimo perciò fui un po' limitato in ciò che potevo fare con il computer. Ad ogni modo, vidi diverse altre persone usare il PC durante altre visite alla cittadina, per cui mi sembrò ovvio che sia di qualche utilità. Offrire un servizio come questo ha comunque alcuni possibili lati negativi; una volta che sono passato ho visto una selezione di siti per adulti sullo schermo. Chiudendo tutte le finestre del browser ho lasciato il computer pronto per l'utente successivo.

Magari questa offerta pubblica di un PC e accesso ad internet gratuiti è banale, ma senza dubbio mi ha sorpreso, soprattutto visto che stavano usando Ubuntu.

Chris Taylor

**********************
VIGNETTA

Dopo anni e anni di attesa, Gollum finalmente ricevette il suo nuovo "prezioso"

Ahhh... il mio preziooosooo... ...iPhone!

Tempi Moderni
**********************

==== Note alla revisione ====



=== Errata Corrige ===
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<<Include(Fcm/Header)>>

= Traduzione italiana =

IO PENSO CHE...
La domanda del mese scorso è stata:
Ubuntu dovrebbe mantenere il suo attuale programma di rilasci o passare ad una rolling release?

“E' importante che Ubuntu mantenga il suo obiettivo sulla sicurezza. Passando ad una rolling release, Ubuntu penalizzerebbe la sua sicurezza e funzionalità per avere un software all'ultimo grido. In qualità di utente Arch (che utilizza il sistema della Rolling Release), posso affermare che le problematiche che salterebbero fuori da un eventuale passaggio di Ubuntu ad una rolling release, potrebbero spaventare un gran numero di utenti e distruggere anche l'opinione che “Ubuntu è facile da usare”.
Lucas Westermann

“Una release all’anno. Il pubblico è abituato ai rilasci programmati, ma uno all’anno sarebbe meglio… meno stress su devs, etc, maggiore stabilità nelle caratteristiche e bugs risolti prima del rilascio.”
Syko

“La Rolling Release più la LTS (Long Term Support) avrebbero senso. Se si passasse alla rolling release, Ubuntu diventerebbe il definitivo sistema operativo basato su Linux; spero che Mark prenda questa decisione.”
Marian

“Con rilasci ogni sei mesi, abbiamo grossi aggiornamenti da eseguire in unica volta e questo è bene. Piccoli aggiornamenti non sono così interessanti ed epici…”
Mixabuben

“Io sono per passare ad Arch Linux al 100% proprio per questo motivo. Adoro le applicazioni ma odio dover installare tutto ogni sei mesi. In più, mi piace la libertà di poter scegliere, e proprio adesso ho scelto Gnome 3 e le Rolling Release.
Una rolling release è l’unica strada da seguire se Linux vuole veramente diventare un serio candidato tra i sistemi operativi Desktop. Non saranno molti i nuovi utenti di Linux che vorranno aggiornare costantemente la loro release.
Hermann

“La mia scelta dipende molto dal fatto se si continuerà con Unity oppure Ubuntu tornerà a Gnome 3. Non vedo l’ora di scoprirlo con i prossimi rilasci programmati. Fate quello che funziona meglio, ma odio dover rimuovere tutto per fare un aggiornamento, perciò la possibilità di una Rolling Release mi attira molto.
Stephen R Douglas

“Non abbiamo bisogno di rilasci che non vengano prima testati. La cosa peggiore è avere una nuova release che causa un sacco di problemi. Non voglio problemi. Se li volessi utilizzerei qualcosa tipo la versione instabile di Debian. Rilasciate gli aggiornamenti solo quando sono pronti e non chiedete a noi utenti di trovare i problemi. Adoro Ubuntu e rimango con i rilasci della LTS proprio per questo motivo. Se la versione LTS dovesse iniziare a darmi qualche problema, vorrà dire che passerò ad un'altra distribuzione.
Jerry Turba



“Continuare con i rilasci programmati. Lo sprint per fare uscire Natty/Unity è terminato con l'attuale disastro; una rolling release non farebbe che peggiorare la situazione. Sei mesi sono buoni, ma un rilascio annuale non sarebbe male se facesse migliorare le cose, e non come quella assurdità che è appena uscita in Aprile. Un rilascio annuale darebbe più tempo agli sviluppatori di poter risolvere i bug prima di pubblicare il rilascio, cosa che ad esempio, avrebbe potuto rendere Unity migliore. Così com'è, preferisco utilizzare una macchina con Windows piuttosto che Natty con Unity.
Robin Goodfellow


“Penso che ogni rilascio di Ubuntu sarebbe perfetto con il minor numero di bug possibile. L'attuale programma di rilasci semestrale, non da' sufficiente tempo alla comunità per risolvere la maggior parte di questi bug. Abbiamo bisogno di più tempo per risolverli e rendere Ubuntu un sistema operativo perfetto.
Skumara

“I rilasci programmati possono aiutare nella pubblicità, ma le Rolling Release sono la strada da seguire, di questo ha bisogno la gente e non di fare nuove installazioni ogni volta. (La maggior parte delle persone che conosco danneggia i propri sistemi facendo aggiornamenti a nuove release e così poi gli tocca procedere ad una nuova installazione).
Salvadesswaran Srinivasan

“Non credo che ci sia granché da scrivere in merito. Che problemi ci sono con l'attuale programma di rilasci? Se abbiamo bisogno di piccoli aggiornamenti, non dobbiamo far altro che scaricarli dal gestore di Aggiornamenti tralasciando quelli più grossi che vengono emessi semestralmente. Mi sembra tutto ok a me. Perché cambiare una formula che funziona?
JFR


“Penso che aggiornamenti più frequenti e più piccoli migliorerebbero la maneggevolezza del sistema.
Dave Nelson

“Per me si dovrebbe trovare una giusta via di mezzo fra le due alternative. Spesso mi capita di installare manualmente le ultime versioni e sottoversioni di determinati software, perché voglio o necessito di particolari caratteristiche e spesso Ubuntu è ancora indietro rispetto ai nuovi software stabili. In un anno avrei bisogno di aspettare molto tempo per avere degli aggiornamenti ufficiali sui software, ma se ci fosse un mix con una rolling release, allora il problema sarebbe risolto. Suggerirei un rilascio programmato per i maggiori aggiornamenti (Unity, Gnome 3, etc…) e dei continui rilasci per gli aggiornamenti più piccoli. In questo modo Ubuntu avrebbe più tempo per evitare spiacevoli situazioni come quella capitata con il rilascio della 11.04, perché, beh diciamocelo schiettamente, è il “Windows ME o Vista” del mondo Linux al momento. Unity è stato rilasciato in tempi troppo brevi e Ubuntu ha incasinato persino la modalità classica. Sono abituato ad avere la qualità in Linux e sono molto critico a riguardo. Se questo dovesse succedere ancora, cambierò distribuzione.
Bart

“Finché gli sviluppatori riusciranno a mantenere e gestire dei rilasci programmati semestrali, non vedo quale motivazione dovrebbe esserci per passare ad una rolling release. Con dei rilasci programmati si sa quando aspettarsi dei nuovi aggiornamenti. Questo fatto da solo renderebbe più facile il lavoro di pianificazione dei percorsi di aggiornamento e roll-out degli amministratori di sistema.
Tom

“Solo rilasci programmati e gli LTS sarebbero sufficientemente solidi! Sei mesi sono abbastanza per le fasi di Alpha e Beta Test, perciò personalmente sto utilizzando solamente rilasci LTS.
CLI

“Come per Arch e Linux Foresight, una distribuzione che utilizzi le Rolling Release è la strada giusta da seguire. E' più efficiente e flessibile, permettendo così ad una persona di andare avanti e indietro per gli aggiornamenti in modo semplice e risolvere così eventuali problemi che potrebbero sorgere.
Conrad Linde


“Utilizzo Debian come Rolling Release su una seconda macchina e penso che sia molto più pratico da amministrare così. Apt-get-dist-upgrade o upgrade sono molto più veloci e semplici di un’intera installazione integrale. Un buon modo per gestire una ROlling Release sono il progetto CUT di Debian o il MintUpdate per LMDE: i pacchetti sono disponibili nel repository principale quando sono sufficientemente stabili per gli utenti finali. Ognuno poi è libero di aggiungere altri repository…
lame duck


“Procediamo pure con una rolling release. Dopo tutto c’è stato imposto Unity quindi perché non fare qualcos’altro di altrettanto stupido?
Anon


“La maggior parte dei pacchetti che utilizzo sono già fuori assistenza da almeno quattro anni. A ogni rilascio programmato, mi ritrovo con una "nuova versione" obsoleta. Al momento ho oltre 150 repository da provare e mantenere
aggiornati, compilo e installo senza utilizzare synaptic 10 delle
principali applicazioni come Gimp, Libreoffice ecc.
R. Geleick


“C'è bisogno di entrambe le soluzioni, quindi perché non programmare un servizio di Supporto a lungo termine e pubblicare gli aggiornamenti con delle rolling release?
Bourlas


“Credo che un modello a “mezza-Rolling Release”, come Chakra Linux, sarebbe la soluzione ideale per tutte le esigenze. Con questo modello si deve installare solo una volta e tutti i pacchetti delle applicazioni saranno installati “immediatamente” mentre i pacchetti di sistema (driver grafici,kernel, ecc.) verranno testati per un po' e poi alla fine aggiornati.
Nick


“I rilasci programmati tengono conto di importanti sperimentazioni e permettono di dare un taglio netto con le vecchie installazioni. Rilasci semestrali sembrano lunghissimi per Canonical; c'è sempre una corsa sfrenata poco prima del rilascio. Annualmente porterebbe via la pressione e consentirebbe una release di forma migliore. Ritengo comunque importante, mantenere il Supporto a Lungo Termine sui rilasci.
Paddy Landau

“Una Rolling Release sembra essere molto più conveniente, dato che fornisce pacchetti sempre nuovi che vengono testati prima di essere rilasciati “selvaggiamente”. Il vantaggio di questa cosa è che si potrebbe avere l'ultima versione non appena disponibile e impedire così di fare grandi cambiamenti ogni sei mesi. Io vivo in un certo qual modo, all'avanguardia, e per far questo ora utilizzo un numero di repository ppa dai quali ottenere i software più recenti. Sarebbe utile se ci fossero due tipi di rilasci: uno con Supporto a Lungo Termine per gli utenti che volessero stabilità e supporto e aggiornamenti rolling tra una LTS e l'altra fornendo così sempre gli ultimi aggiornamenti dei software.
Marc

“Il rilascio programmato semestrale sembra assomigliare di più ad una gara contro il tempo piuttosto che ad un buon avanzamento senza bug.
Anon


“Penso si debba rimanere ai rilasci programmati. Se sono sei mesi o un anno, non importa. Comunque quello che si dovrebbe fare è questo: decidere a cosa si voglia che ogni LTS assomigli (con il maggior numero di motivazioni possibile). Lavorare su una o due di queste specifiche in ogni rilascio intermedio e concentrarsi sulla risoluzione dei bug come focus di ognuno di questi. Lo stanno già facendo in una certa misura. Ma mi piacerebbe vederli ancora più concentrati sulla risoluzione dei bug per almeno uno o due rilasci nel prossimo futuro. Spazzar via quanti più bug persistenti possibile (specialmente i tagli con la carta).
Patrick D.


“Anche se usassimo la rolling release potremmo comunque aver ancora bisogno di installare tutto da zero con un DVD (per nuovi PC oppure se per qualche motivo ci siamo dimenticati di aggiornarli per un lungo periodo di tempo).
Aloysius


“I rilasci programmati creano un notevole vantaggio di dipendenza per la distribuzione di Linux. La scelta di continuare con i rilasci programmati renderebbe Ubuntu diverso e rafforzerebbe la sua crescita.
Art Gunn


“Ubuntu è maturato a tal punto da non aver più bisogno di nuovi rilasci ogni sei mesi. Ora i nuovi rilasci possono essere fatti quando ci sono cambiamenti significativi e senza la pressione di un piano di rilasci semestrale.
Harry Webb
     
     
     
== Note alla traduzione ==
     
     
     
= Revisione =

IO PENSO CHE...
La domanda del mese scorso è stata:
Ubuntu dovrebbe mantenere il suo attuale programma di rilasci o passare ad una rolling release?

“E' importante che Ubuntu mantenga il suo obiettivo sulla sicurezza. Passando ad una rolling release, Ubuntu penalizzerebbe la sua sicurezza e funzionalità per avere un software all'ultimo grido. In qualità di utente Arch (che utilizza il sistema della Rolling Release), posso affermare che le problematiche che salterebbero fuori da un eventuale passaggio di Ubuntu ad una rolling release, potrebbero spaventare un gran numero di utenti e distruggere anche l'opinione che “Ubuntu è facile da usare”.
Lucas Westermann

“Una release all’anno. Il pubblico è abituato ai rilasci programmati, ma uno all’anno sarebbe meglio… meno stress su devs, etc, maggiore stabilità nelle caratteristiche e bugs risolti prima del rilascio.”
Syko

“La Rolling Release più la LTS (Long Term Support) avrebbero senso. Se si passasse alla rolling release, Ubuntu diventerebbe il definitivo sistema operativo basato su Linux; spero che Mark prenda questa decisione.”
Marian

“Con rilasci ogni sei mesi, abbiamo grossi aggiornamenti da eseguire in unica volta e questo è bene. Piccoli aggiornamenti non sono così interessanti ed epici…”
Mixabuben

“Io sono per passare ad Arch Linux al 100% proprio per questo motivo. Adoro le applicazioni ma odio dover installare tutto ogni sei mesi. In più, mi piace la libertà di poter scegliere, e proprio adesso ho scelto Gnome 3 e le Rolling Release.
Una rolling release è l’unica strada da seguire se Linux vuole veramente diventare un serio candidato tra i sistemi operativi Desktop. Non saranno molti i nuovi utenti di Linux che vorranno aggiornare costantemente la loro release.
Hermann

“La mia scelta dipende molto dal fatto se si continuerà con Unity oppure Ubuntu tornerà a Gnome 3. Non vedo l’ora di scoprirlo con i prossimi rilasci programmati. Fate quello che funziona meglio, ma odio dover rimuovere tutto per fare un aggiornamento, perciò la possibilità di una Rolling Release mi attira molto.
Stephen R Douglas

“Non abbiamo bisogno di rilasci che non vengano prima testati. La cosa peggiore è avere una nuova release che causa un sacco di problemi. Non voglio problemi. Se li volessi utilizzerei qualcosa tipo la versione instabile di Debian. Rilasciate gli aggiornamenti solo quando sono pronti e non chiedete a noi utenti di trovare i problemi. Adoro Ubuntu e rimango con i rilasci della LTS proprio per questo motivo. Se la versione LTS dovesse iniziare a darmi qualche problema, vorrà dire che passerò ad un'altra distribuzione.
Jerry Turba



“Continuare con i rilasci programmati. Lo sprint per fare uscire Natty/Unity è terminato con l'attuale disastro; una rolling release non farebbe che peggiorare la situazione. Sei mesi sono buoni, ma un rilascio annuale non sarebbe male se facesse migliorare le cose, e non come quella assurdità che è appena uscita in Aprile. Un rilascio annuale darebbe più tempo agli sviluppatori di poter risolvere i bug prima di pubblicare il rilascio, cosa che ad esempio, avrebbe potuto rendere Unity migliore. Così com'è, preferisco utilizzare una macchina con Windows piuttosto che Natty con Unity.
Robin Goodfellow


“Penso che ogni rilascio di Ubuntu sarebbe perfetto con il minor numero di bug possibile. L'attuale programma di rilasci semestrale, non da' sufficiente tempo alla comunità per risolvere la maggior parte di questi bug. Abbiamo bisogno di più tempo per risolverli e rendere Ubuntu un sistema operativo perfetto.
Skumara

“I rilasci programmati possono aiutare nella pubblicità, ma le Rolling Release sono la strada da seguire, di questo ha bisogno la gente e non di fare nuove installazioni ogni volta. (La maggior parte delle persone che conosco danneggia i propri sistemi facendo aggiornamenti a nuove release e così poi gli tocca procedere ad una nuova installazione).
Salvadesswaran Srinivasan

“Non credo che ci sia granché da scrivere in merito. Che problemi ci sono con l'attuale programma di rilasci? Se abbiamo bisogno di piccoli aggiornamenti, non dobbiamo far altro che scaricarli dal gestore di Aggiornamenti tralasciando quelli più grossi che vengono emessi semestralmente. Mi sembra tutto ok a me. Perché cambiare una formula che funziona?
JFR


“Penso che aggiornamenti più frequenti e più piccoli migliorerebbero la maneggevolezza del sistema.
Dave Nelson

“Per me si dovrebbe trovare una giusta via di mezzo fra le due alternative. Spesso mi capita di installare manualmente le ultime versioni e sottoversioni di determinati software, perché voglio o necessito di particolari caratteristiche e spesso Ubuntu è ancora indietro rispetto ai nuovi software stabili. In un anno avrei bisogno di aspettare molto tempo per avere degli aggiornamenti ufficiali sui software, ma se ci fosse un mix con una rolling release, allora il problema sarebbe risolto. Suggerirei un rilascio programmato per i maggiori aggiornamenti (Unity, Gnome 3, etc…) e dei continui rilasci per gli aggiornamenti più piccoli. In questo modo Ubuntu avrebbe più tempo per evitare spiacevoli situazioni come quella capitata con il rilascio della 11.04, perché, beh diciamocelo schiettamente, è il “Windows ME o Vista” del mondo Linux al momento. Unity è stato rilasciato in tempi troppo brevi e Ubuntu ha incasinato persino la modalità classica. Sono abituato ad avere la qualità in Linux e sono molto critico a riguardo. Se questo dovesse succedere ancora, cambierò distribuzione.
Bart

“Finché gli sviluppatori riusciranno a mantenere e gestire dei rilasci programmati semestrali, non vedo quale motivazione dovrebbe esserci per passare ad una rolling release. Con dei rilasci programmati si sa quando aspettarsi dei nuovi aggiornamenti. Questo fatto da solo renderebbe più facile il lavoro di pianificazione dei percorsi di aggiornamento e roll-out degli amministratori di sistema.
Tom

“Solo rilasci programmati e gli LTS sarebbero sufficientemente solidi! Sei mesi sono abbastanza per le fasi di Alpha e Beta Test, perciò personalmente sto utilizzando solamente rilasci LTS.
CLI

“Come per Arch e Linux Foresight, una distribuzione che utilizzi le Rolling Release è la strada giusta da seguire. E' più efficiente e flessibile, permettendo così ad una persona di andare avanti e indietro per gli aggiornamenti in modo semplice e risolvere così eventuali problemi che potrebbero sorgere.
Conrad Linde


“Utilizzo Debian come Rolling Release su una seconda macchina e penso che sia molto più pratico da amministrare così. Apt-get-dist-upgrade o upgrade sono molto più veloci e semplici di un’intera installazione integrale. Un buon modo per gestire una ROlling Release sono il progetto CUT di Debian o il MintUpdate per LMDE: i pacchetti sono disponibili nel repository principale quando sono sufficientemente stabili per gli utenti finali. Ognuno poi è libero di aggiungere altri repository…
lame duck


“Procediamo pure con una rolling release. Dopo tutto c’è stato imposto Unity quindi perché non fare qualcos’altro di altrettanto stupido?
Anon


“La maggior parte dei pacchetti che utilizzo sono già fuori assistenza da almeno quattro anni. A ogni rilascio programmato, mi ritrovo con una "nuova versione" obsoleta. Al momento ho oltre 150 repository da provare e mantenere
aggiornati, compilo e installo senza utilizzare synaptic 10 delle
principali applicazioni come Gimp, Libreoffice ecc.
R. Geleick


“C'è bisogno di entrambe le soluzioni, quindi perché non programmare un servizio di Supporto a lungo termine e pubblicare gli aggiornamenti con delle rolling release?
Bourlas


“Credo che un modello a “mezza-Rolling Release”, come Chakra Linux, sarebbe la soluzione ideale per tutte le esigenze. Con questo modello si deve installare solo una volta e tutti i pacchetti delle applicazioni saranno installati “immediatamente” mentre i pacchetti di sistema (driver grafici,kernel, ecc.) verranno testati per un po' e poi alla fine aggiornati.
Nick


“I rilasci programmati tengono conto di importanti sperimentazioni e permettono di dare un taglio netto con le vecchie installazioni. Rilasci semestrali sembrano lunghissimi per Canonical; c'è sempre una corsa sfrenata poco prima del rilascio. Annualmente porterebbe via la pressione e consentirebbe una release di forma migliore. Ritengo comunque importante, mantenere il Supporto a Lungo Termine sui rilasci.
Paddy Landau

“Una Rolling Release sembra essere molto più conveniente, dato che fornisce pacchetti sempre nuovi che vengono testati prima di essere rilasciati “selvaggiamente”. Il vantaggio di questa cosa è che si potrebbe avere l'ultima versione non appena disponibile e impedire così di fare grandi cambiamenti ogni sei mesi. Io vivo in un certo qual modo, all'avanguardia, e per far questo ora utilizzo un numero di repository ppa dai quali ottenere i software più recenti. Sarebbe utile se ci fossero due tipi di rilasci: uno con Supporto a Lungo Termine per gli utenti che volessero stabilità e supporto e aggiornamenti rolling tra una LTS e l'altra fornendo così sempre gli ultimi aggiornamenti dei software.
Marc

“Il rilascio programmato semestrale sembra assomigliare di più ad una gara contro il tempo piuttosto che ad un buon avanzamento senza bug.
Anon


“Penso si debba rimanere ai rilasci programmati. Se sono sei mesi o un anno, non importa. Comunque quello che si dovrebbe fare è questo: decidere a cosa si voglia che ogni LTS assomigli (con il maggior numero di motivazioni possibile). Lavorare su una o due di queste specifiche in ogni rilascio intermedio e concentrarsi sulla risoluzione dei bug come focus di ognuno di questi. Lo stanno già facendo in una certa misura. Ma mi piacerebbe vederli ancora più concentrati sulla risoluzione dei bug per almeno uno o due rilasci nel prossimo futuro. Spazzar via quanti più bug persistenti possibile (specialmente i tagli con la carta).
Patrick D.


“Anche se usassimo la rolling release potremmo comunque aver ancora bisogno di installare tutto da zero con un DVD (per nuovi PC oppure se per qualche motivo ci siamo dimenticati di aggiornarli per un lungo periodo di tempo).
Aloysius


“I rilasci programmati creano un notevole vantaggio di dipendenza per la distribuzione di Linux. La scelta di continuare con i rilasci programmati renderebbe Ubuntu diverso e rafforzerebbe la sua crescita.
Art Gunn


“Ubuntu è maturato a tal punto da non aver più bisogno di nuovi rilasci ogni sei mesi. Ora i nuovi rilasci possono essere fatti quando ci sono cambiamenti significativi e senza la pressione di un piano di rilasci semestrale.
Harry Webb
     
     
== Note alla revisione ==
     
     
     
= Errata Corrige =
Linea 145: Linea 236:
CategoryComunita CategoryComunitaFcm

Traduzione italiana

IO PENSO CHE... La domanda del mese scorso è stata: Ubuntu dovrebbe mantenere il suo attuale programma di rilasci o passare ad una rolling release?

“E' importante che Ubuntu mantenga il suo obiettivo sulla sicurezza. Passando ad una rolling release, Ubuntu penalizzerebbe la sua sicurezza e funzionalità per avere un software all'ultimo grido. In qualità di utente Arch (che utilizza il sistema della Rolling Release), posso affermare che le problematiche che salterebbero fuori da un eventuale passaggio di Ubuntu ad una rolling release, potrebbero spaventare un gran numero di utenti e distruggere anche l'opinione che “Ubuntu è facile da usare”. Lucas Westermann

“Una release all’anno. Il pubblico è abituato ai rilasci programmati, ma uno all’anno sarebbe meglio… meno stress su devs, etc, maggiore stabilità nelle caratteristiche e bugs risolti prima del rilascio.” Syko

“La Rolling Release più la LTS (Long Term Support) avrebbero senso. Se si passasse alla rolling release, Ubuntu diventerebbe il definitivo sistema operativo basato su Linux; spero che Mark prenda questa decisione.” Marian

“Con rilasci ogni sei mesi, abbiamo grossi aggiornamenti da eseguire in unica volta e questo è bene. Piccoli aggiornamenti non sono così interessanti ed epici…” Mixabuben

“Io sono per passare ad Arch Linux al 100% proprio per questo motivo. Adoro le applicazioni ma odio dover installare tutto ogni sei mesi. In più, mi piace la libertà di poter scegliere, e proprio adesso ho scelto Gnome 3 e le Rolling Release. Una rolling release è l’unica strada da seguire se Linux vuole veramente diventare un serio candidato tra i sistemi operativi Desktop. Non saranno molti i nuovi utenti di Linux che vorranno aggiornare costantemente la loro release. Hermann

“La mia scelta dipende molto dal fatto se si continuerà con Unity oppure Ubuntu tornerà a Gnome 3. Non vedo l’ora di scoprirlo con i prossimi rilasci programmati. Fate quello che funziona meglio, ma odio dover rimuovere tutto per fare un aggiornamento, perciò la possibilità di una Rolling Release mi attira molto. Stephen R Douglas

“Non abbiamo bisogno di rilasci che non vengano prima testati. La cosa peggiore è avere una nuova release che causa un sacco di problemi. Non voglio problemi. Se li volessi utilizzerei qualcosa tipo la versione instabile di Debian. Rilasciate gli aggiornamenti solo quando sono pronti e non chiedete a noi utenti di trovare i problemi. Adoro Ubuntu e rimango con i rilasci della LTS proprio per questo motivo. Se la versione LTS dovesse iniziare a darmi qualche problema, vorrà dire che passerò ad un'altra distribuzione. Jerry Turba

“Continuare con i rilasci programmati. Lo sprint per fare uscire Natty/Unity è terminato con l'attuale disastro; una rolling release non farebbe che peggiorare la situazione. Sei mesi sono buoni, ma un rilascio annuale non sarebbe male se facesse migliorare le cose, e non come quella assurdità che è appena uscita in Aprile. Un rilascio annuale darebbe più tempo agli sviluppatori di poter risolvere i bug prima di pubblicare il rilascio, cosa che ad esempio, avrebbe potuto rendere Unity migliore. Così com'è, preferisco utilizzare una macchina con Windows piuttosto che Natty con Unity. Robin Goodfellow

“Penso che ogni rilascio di Ubuntu sarebbe perfetto con il minor numero di bug possibile. L'attuale programma di rilasci semestrale, non da' sufficiente tempo alla comunità per risolvere la maggior parte di questi bug. Abbiamo bisogno di più tempo per risolverli e rendere Ubuntu un sistema operativo perfetto. Skumara

“I rilasci programmati possono aiutare nella pubblicità, ma le Rolling Release sono la strada da seguire, di questo ha bisogno la gente e non di fare nuove installazioni ogni volta. (La maggior parte delle persone che conosco danneggia i propri sistemi facendo aggiornamenti a nuove release e così poi gli tocca procedere ad una nuova installazione). Salvadesswaran Srinivasan

“Non credo che ci sia granché da scrivere in merito. Che problemi ci sono con l'attuale programma di rilasci? Se abbiamo bisogno di piccoli aggiornamenti, non dobbiamo far altro che scaricarli dal gestore di Aggiornamenti tralasciando quelli più grossi che vengono emessi semestralmente. Mi sembra tutto ok a me. Perché cambiare una formula che funziona? JFR

“Penso che aggiornamenti più frequenti e più piccoli migliorerebbero la maneggevolezza del sistema. Dave Nelson

“Per me si dovrebbe trovare una giusta via di mezzo fra le due alternative. Spesso mi capita di installare manualmente le ultime versioni e sottoversioni di determinati software, perché voglio o necessito di particolari caratteristiche e spesso Ubuntu è ancora indietro rispetto ai nuovi software stabili. In un anno avrei bisogno di aspettare molto tempo per avere degli aggiornamenti ufficiali sui software, ma se ci fosse un mix con una rolling release, allora il problema sarebbe risolto. Suggerirei un rilascio programmato per i maggiori aggiornamenti (Unity, Gnome 3, etc…) e dei continui rilasci per gli aggiornamenti più piccoli. In questo modo Ubuntu avrebbe più tempo per evitare spiacevoli situazioni come quella capitata con il rilascio della 11.04, perché, beh diciamocelo schiettamente, è il “Windows ME o Vista” del mondo Linux al momento. Unity è stato rilasciato in tempi troppo brevi e Ubuntu ha incasinato persino la modalità classica. Sono abituato ad avere la qualità in Linux e sono molto critico a riguardo. Se questo dovesse succedere ancora, cambierò distribuzione. Bart

“Finché gli sviluppatori riusciranno a mantenere e gestire dei rilasci programmati semestrali, non vedo quale motivazione dovrebbe esserci per passare ad una rolling release. Con dei rilasci programmati si sa quando aspettarsi dei nuovi aggiornamenti. Questo fatto da solo renderebbe più facile il lavoro di pianificazione dei percorsi di aggiornamento e roll-out degli amministratori di sistema. Tom

“Solo rilasci programmati e gli LTS sarebbero sufficientemente solidi! Sei mesi sono abbastanza per le fasi di Alpha e Beta Test, perciò personalmente sto utilizzando solamente rilasci LTS. CLI

“Come per Arch e Linux Foresight, una distribuzione che utilizzi le Rolling Release è la strada giusta da seguire. E' più efficiente e flessibile, permettendo così ad una persona di andare avanti e indietro per gli aggiornamenti in modo semplice e risolvere così eventuali problemi che potrebbero sorgere. Conrad Linde

“Utilizzo Debian come Rolling Release su una seconda macchina e penso che sia molto più pratico da amministrare così. Apt-get-dist-upgrade o upgrade sono molto più veloci e semplici di un’intera installazione integrale. Un buon modo per gestire una ROlling Release sono il progetto CUT di Debian o il MintUpdate per LMDE: i pacchetti sono disponibili nel repository principale quando sono sufficientemente stabili per gli utenti finali. Ognuno poi è libero di aggiungere altri repository… lame duck

“Procediamo pure con una rolling release. Dopo tutto c’è stato imposto Unity quindi perché non fare qualcos’altro di altrettanto stupido? Anon

“La maggior parte dei pacchetti che utilizzo sono già fuori assistenza da almeno quattro anni. A ogni rilascio programmato, mi ritrovo con una "nuova versione" obsoleta. Al momento ho oltre 150 repository da provare e mantenere aggiornati, compilo e installo senza utilizzare synaptic 10 delle principali applicazioni come Gimp, Libreoffice ecc. R. Geleick

“C'è bisogno di entrambe le soluzioni, quindi perché non programmare un servizio di Supporto a lungo termine e pubblicare gli aggiornamenti con delle rolling release? Bourlas

“Credo che un modello a “mezza-Rolling Release”, come Chakra Linux, sarebbe la soluzione ideale per tutte le esigenze. Con questo modello si deve installare solo una volta e tutti i pacchetti delle applicazioni saranno installati “immediatamente” mentre i pacchetti di sistema (driver grafici,kernel, ecc.) verranno testati per un po' e poi alla fine aggiornati. Nick

“I rilasci programmati tengono conto di importanti sperimentazioni e permettono di dare un taglio netto con le vecchie installazioni. Rilasci semestrali sembrano lunghissimi per Canonical; c'è sempre una corsa sfrenata poco prima del rilascio. Annualmente porterebbe via la pressione e consentirebbe una release di forma migliore. Ritengo comunque importante, mantenere il Supporto a Lungo Termine sui rilasci. Paddy Landau

“Una Rolling Release sembra essere molto più conveniente, dato che fornisce pacchetti sempre nuovi che vengono testati prima di essere rilasciati “selvaggiamente”. Il vantaggio di questa cosa è che si potrebbe avere l'ultima versione non appena disponibile e impedire così di fare grandi cambiamenti ogni sei mesi. Io vivo in un certo qual modo, all'avanguardia, e per far questo ora utilizzo un numero di repository ppa dai quali ottenere i software più recenti. Sarebbe utile se ci fossero due tipi di rilasci: uno con Supporto a Lungo Termine per gli utenti che volessero stabilità e supporto e aggiornamenti rolling tra una LTS e l'altra fornendo così sempre gli ultimi aggiornamenti dei software. Marc

“Il rilascio programmato semestrale sembra assomigliare di più ad una gara contro il tempo piuttosto che ad un buon avanzamento senza bug. Anon

“Penso si debba rimanere ai rilasci programmati. Se sono sei mesi o un anno, non importa. Comunque quello che si dovrebbe fare è questo: decidere a cosa si voglia che ogni LTS assomigli (con il maggior numero di motivazioni possibile). Lavorare su una o due di queste specifiche in ogni rilascio intermedio e concentrarsi sulla risoluzione dei bug come focus di ognuno di questi. Lo stanno già facendo in una certa misura. Ma mi piacerebbe vederli ancora più concentrati sulla risoluzione dei bug per almeno uno o due rilasci nel prossimo futuro. Spazzar via quanti più bug persistenti possibile (specialmente i tagli con la carta). Patrick D.

“Anche se usassimo la rolling release potremmo comunque aver ancora bisogno di installare tutto da zero con un DVD (per nuovi PC oppure se per qualche motivo ci siamo dimenticati di aggiornarli per un lungo periodo di tempo). Aloysius

“I rilasci programmati creano un notevole vantaggio di dipendenza per la distribuzione di Linux. La scelta di continuare con i rilasci programmati renderebbe Ubuntu diverso e rafforzerebbe la sua crescita. Art Gunn

“Ubuntu è maturato a tal punto da non aver più bisogno di nuovi rilasci ogni sei mesi. Ora i nuovi rilasci possono essere fatti quando ci sono cambiamenti significativi e senza la pressione di un piano di rilasci semestrale. Harry Webb

Note alla traduzione

Revisione

IO PENSO CHE... La domanda del mese scorso è stata: Ubuntu dovrebbe mantenere il suo attuale programma di rilasci o passare ad una rolling release?

“E' importante che Ubuntu mantenga il suo obiettivo sulla sicurezza. Passando ad una rolling release, Ubuntu penalizzerebbe la sua sicurezza e funzionalità per avere un software all'ultimo grido. In qualità di utente Arch (che utilizza il sistema della Rolling Release), posso affermare che le problematiche che salterebbero fuori da un eventuale passaggio di Ubuntu ad una rolling release, potrebbero spaventare un gran numero di utenti e distruggere anche l'opinione che “Ubuntu è facile da usare”. Lucas Westermann

“Una release all’anno. Il pubblico è abituato ai rilasci programmati, ma uno all’anno sarebbe meglio… meno stress su devs, etc, maggiore stabilità nelle caratteristiche e bugs risolti prima del rilascio.” Syko

“La Rolling Release più la LTS (Long Term Support) avrebbero senso. Se si passasse alla rolling release, Ubuntu diventerebbe il definitivo sistema operativo basato su Linux; spero che Mark prenda questa decisione.” Marian

“Con rilasci ogni sei mesi, abbiamo grossi aggiornamenti da eseguire in unica volta e questo è bene. Piccoli aggiornamenti non sono così interessanti ed epici…” Mixabuben

“Io sono per passare ad Arch Linux al 100% proprio per questo motivo. Adoro le applicazioni ma odio dover installare tutto ogni sei mesi. In più, mi piace la libertà di poter scegliere, e proprio adesso ho scelto Gnome 3 e le Rolling Release. Una rolling release è l’unica strada da seguire se Linux vuole veramente diventare un serio candidato tra i sistemi operativi Desktop. Non saranno molti i nuovi utenti di Linux che vorranno aggiornare costantemente la loro release. Hermann

“La mia scelta dipende molto dal fatto se si continuerà con Unity oppure Ubuntu tornerà a Gnome 3. Non vedo l’ora di scoprirlo con i prossimi rilasci programmati. Fate quello che funziona meglio, ma odio dover rimuovere tutto per fare un aggiornamento, perciò la possibilità di una Rolling Release mi attira molto. Stephen R Douglas

“Non abbiamo bisogno di rilasci che non vengano prima testati. La cosa peggiore è avere una nuova release che causa un sacco di problemi. Non voglio problemi. Se li volessi utilizzerei qualcosa tipo la versione instabile di Debian. Rilasciate gli aggiornamenti solo quando sono pronti e non chiedete a noi utenti di trovare i problemi. Adoro Ubuntu e rimango con i rilasci della LTS proprio per questo motivo. Se la versione LTS dovesse iniziare a darmi qualche problema, vorrà dire che passerò ad un'altra distribuzione. Jerry Turba

“Continuare con i rilasci programmati. Lo sprint per fare uscire Natty/Unity è terminato con l'attuale disastro; una rolling release non farebbe che peggiorare la situazione. Sei mesi sono buoni, ma un rilascio annuale non sarebbe male se facesse migliorare le cose, e non come quella assurdità che è appena uscita in Aprile. Un rilascio annuale darebbe più tempo agli sviluppatori di poter risolvere i bug prima di pubblicare il rilascio, cosa che ad esempio, avrebbe potuto rendere Unity migliore. Così com'è, preferisco utilizzare una macchina con Windows piuttosto che Natty con Unity. Robin Goodfellow

“Penso che ogni rilascio di Ubuntu sarebbe perfetto con il minor numero di bug possibile. L'attuale programma di rilasci semestrale, non da' sufficiente tempo alla comunità per risolvere la maggior parte di questi bug. Abbiamo bisogno di più tempo per risolverli e rendere Ubuntu un sistema operativo perfetto. Skumara

“I rilasci programmati possono aiutare nella pubblicità, ma le Rolling Release sono la strada da seguire, di questo ha bisogno la gente e non di fare nuove installazioni ogni volta. (La maggior parte delle persone che conosco danneggia i propri sistemi facendo aggiornamenti a nuove release e così poi gli tocca procedere ad una nuova installazione). Salvadesswaran Srinivasan

“Non credo che ci sia granché da scrivere in merito. Che problemi ci sono con l'attuale programma di rilasci? Se abbiamo bisogno di piccoli aggiornamenti, non dobbiamo far altro che scaricarli dal gestore di Aggiornamenti tralasciando quelli più grossi che vengono emessi semestralmente. Mi sembra tutto ok a me. Perché cambiare una formula che funziona? JFR

“Penso che aggiornamenti più frequenti e più piccoli migliorerebbero la maneggevolezza del sistema. Dave Nelson

“Per me si dovrebbe trovare una giusta via di mezzo fra le due alternative. Spesso mi capita di installare manualmente le ultime versioni e sottoversioni di determinati software, perché voglio o necessito di particolari caratteristiche e spesso Ubuntu è ancora indietro rispetto ai nuovi software stabili. In un anno avrei bisogno di aspettare molto tempo per avere degli aggiornamenti ufficiali sui software, ma se ci fosse un mix con una rolling release, allora il problema sarebbe risolto. Suggerirei un rilascio programmato per i maggiori aggiornamenti (Unity, Gnome 3, etc…) e dei continui rilasci per gli aggiornamenti più piccoli. In questo modo Ubuntu avrebbe più tempo per evitare spiacevoli situazioni come quella capitata con il rilascio della 11.04, perché, beh diciamocelo schiettamente, è il “Windows ME o Vista” del mondo Linux al momento. Unity è stato rilasciato in tempi troppo brevi e Ubuntu ha incasinato persino la modalità classica. Sono abituato ad avere la qualità in Linux e sono molto critico a riguardo. Se questo dovesse succedere ancora, cambierò distribuzione. Bart

“Finché gli sviluppatori riusciranno a mantenere e gestire dei rilasci programmati semestrali, non vedo quale motivazione dovrebbe esserci per passare ad una rolling release. Con dei rilasci programmati si sa quando aspettarsi dei nuovi aggiornamenti. Questo fatto da solo renderebbe più facile il lavoro di pianificazione dei percorsi di aggiornamento e roll-out degli amministratori di sistema. Tom

“Solo rilasci programmati e gli LTS sarebbero sufficientemente solidi! Sei mesi sono abbastanza per le fasi di Alpha e Beta Test, perciò personalmente sto utilizzando solamente rilasci LTS. CLI

“Come per Arch e Linux Foresight, una distribuzione che utilizzi le Rolling Release è la strada giusta da seguire. E' più efficiente e flessibile, permettendo così ad una persona di andare avanti e indietro per gli aggiornamenti in modo semplice e risolvere così eventuali problemi che potrebbero sorgere. Conrad Linde

“Utilizzo Debian come Rolling Release su una seconda macchina e penso che sia molto più pratico da amministrare così. Apt-get-dist-upgrade o upgrade sono molto più veloci e semplici di un’intera installazione integrale. Un buon modo per gestire una ROlling Release sono il progetto CUT di Debian o il MintUpdate per LMDE: i pacchetti sono disponibili nel repository principale quando sono sufficientemente stabili per gli utenti finali. Ognuno poi è libero di aggiungere altri repository… lame duck

“Procediamo pure con una rolling release. Dopo tutto c’è stato imposto Unity quindi perché non fare qualcos’altro di altrettanto stupido? Anon

“La maggior parte dei pacchetti che utilizzo sono già fuori assistenza da almeno quattro anni. A ogni rilascio programmato, mi ritrovo con una "nuova versione" obsoleta. Al momento ho oltre 150 repository da provare e mantenere aggiornati, compilo e installo senza utilizzare synaptic 10 delle principali applicazioni come Gimp, Libreoffice ecc. R. Geleick

“C'è bisogno di entrambe le soluzioni, quindi perché non programmare un servizio di Supporto a lungo termine e pubblicare gli aggiornamenti con delle rolling release? Bourlas

“Credo che un modello a “mezza-Rolling Release”, come Chakra Linux, sarebbe la soluzione ideale per tutte le esigenze. Con questo modello si deve installare solo una volta e tutti i pacchetti delle applicazioni saranno installati “immediatamente” mentre i pacchetti di sistema (driver grafici,kernel, ecc.) verranno testati per un po' e poi alla fine aggiornati. Nick

“I rilasci programmati tengono conto di importanti sperimentazioni e permettono di dare un taglio netto con le vecchie installazioni. Rilasci semestrali sembrano lunghissimi per Canonical; c'è sempre una corsa sfrenata poco prima del rilascio. Annualmente porterebbe via la pressione e consentirebbe una release di forma migliore. Ritengo comunque importante, mantenere il Supporto a Lungo Termine sui rilasci. Paddy Landau

“Una Rolling Release sembra essere molto più conveniente, dato che fornisce pacchetti sempre nuovi che vengono testati prima di essere rilasciati “selvaggiamente”. Il vantaggio di questa cosa è che si potrebbe avere l'ultima versione non appena disponibile e impedire così di fare grandi cambiamenti ogni sei mesi. Io vivo in un certo qual modo, all'avanguardia, e per far questo ora utilizzo un numero di repository ppa dai quali ottenere i software più recenti. Sarebbe utile se ci fossero due tipi di rilasci: uno con Supporto a Lungo Termine per gli utenti che volessero stabilità e supporto e aggiornamenti rolling tra una LTS e l'altra fornendo così sempre gli ultimi aggiornamenti dei software. Marc

“Il rilascio programmato semestrale sembra assomigliare di più ad una gara contro il tempo piuttosto che ad un buon avanzamento senza bug. Anon

“Penso si debba rimanere ai rilasci programmati. Se sono sei mesi o un anno, non importa. Comunque quello che si dovrebbe fare è questo: decidere a cosa si voglia che ogni LTS assomigli (con il maggior numero di motivazioni possibile). Lavorare su una o due di queste specifiche in ogni rilascio intermedio e concentrarsi sulla risoluzione dei bug come focus di ognuno di questi. Lo stanno già facendo in una certa misura. Ma mi piacerebbe vederli ancora più concentrati sulla risoluzione dei bug per almeno uno o due rilasci nel prossimo futuro. Spazzar via quanti più bug persistenti possibile (specialmente i tagli con la carta). Patrick D.

“Anche se usassimo la rolling release potremmo comunque aver ancora bisogno di installare tutto da zero con un DVD (per nuovi PC oppure se per qualche motivo ci siamo dimenticati di aggiornarli per un lungo periodo di tempo). Aloysius

“I rilasci programmati creano un notevole vantaggio di dipendenza per la distribuzione di Linux. La scelta di continuare con i rilasci programmati renderebbe Ubuntu diverso e rafforzerebbe la sua crescita. Art Gunn

“Ubuntu è maturato a tal punto da non aver più bisogno di nuovi rilasci ogni sei mesi. Ora i nuovi rilasci possono essere fatti quando ci sono cambiamenti significativi e senza la pressione di un piano di rilasci semestrale. Harry Webb

Note alla revisione

Errata Corrige


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