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#acl GruppoAdmin:admin,read,write,revert GruppoOperatori:admin,read,write,revert GruppoEditori:read,write,revert CristianoLuinetti:admin,read,write,revert MarcoBuono:admin,read,write,revert AldoLatino:admin,read,write,revert GruppoFcm:read,write,revert -All:read -Known:read | #acl GruppoAdmin:admin,read,write,revert GruppoOperatori:admin,read,write,revert GruppoEditori:read,write,revert CristianoLuinetti:admin,read,write,revert MarcoBuono:admin,read,write,revert AldoLatino:admin,read,write,revert PaoloGarbin:admin,read,write,revert GruppoFcm:read,write,revert -All:read -Known:read |
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IO PENSO CHE... La domanda del mese scorso è stata: Ubuntu dovrebbe mantenere il suo attuale programma di rilasci o passare ad una rolling release? |
Traduzione @64 FCM |
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“E' importante che Ubuntu mantenga il suo obiettivo sulla sicurezza. Passando ad una rolling release, Ubuntu penalizzerebbe la sua sicurezza e funzionalità per avere un software all'ultimo grido. In qualità di utente Arch (che utilizza il sistema della Rolling Release), posso affermare che le problematiche che salterebbero fuori da un eventuale passaggio di Ubuntu ad una rolling release, potrebbero spaventare un gran numero di utenti e distruggere anche l'opinione che “Ubuntu è facile da usare”. Lucas Westermann |
Click destro sul vostro desktop Windows Xp e scegliendo Proprietà verrete trasportati nella finestra Proprietà del Display ed è da qui che potete cambiare tema del desktop e sfondo. |
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“Una release all’anno. Il pubblico è abituato ai rilasci programmati, ma uno all’anno sarebbe meglio… meno stress su devs, etc, maggiore stabilità nelle caratteristiche e bugs risolti prima del rilascio.” Syko |
Kubuntu |
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“La Rolling Release più la LTS (Long Term Support) avrebbero senso. Se si passasse alla rolling release, Ubuntu diventerebbe il definitivo sistema operativo basato su Linux; spero che Mark prenda questa decisione.” Marian |
Kubuntu (e KDE in generale) funziona in modo molto simile. Facendo click destro sul desktop e scegliendo Impostazioni di Desktop vi verrà mostrata una finestra dalla quale potete sia cambiare lo sfondo con un'immagine preinstallata, sia aggiungere nuovi sfondi usando il pulsante "Apri..". |
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“Con rilasci ogni sei mesi, abbiamo grossi aggiornamenti da eseguire in unica volta e questo è bene. Piccoli aggiornamenti non sono così interessanti ed epici…” Mixabuben |
Oltre alle consuete opzioni di per ridimensionare/scalare/tagliare la vostra immagine di sfondo, potete scegliere se impostare la grafica come un'immagine, una presentazione o un gradiente. |
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“Io sono per passare ad Arch Linux al 100% proprio per questo motivo. Adoro le applicazioni ma odio dover installare tutto ogni sei mesi. In più, mi piace la libertà di poter scegliere, e proprio adesso ho scelto Gnome 3 e le Rolling Release. Una rolling release è l’unica strada da seguire se Linux vuole veramente diventare un serio candidato tra i sistemi operativi Desktop. Non saranno molti i nuovi utenti di Linux che vorranno aggiornare costantemente la loro release. Hermann |
Per quanto riguarda il tema, qui è dove KDE differisce leggermente. Aprite le Impostazioni di sistema, fate poi click su Aspetto dello Spazio di lavoro. Qui troverete due schede principali: Decorazioni della finestra e Tema del desktop. |
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“La mia scelta dipende molto dal fatto se si continuerà con Unity oppure Ubuntu tornerà a Gnome 3. Non vedo l’ora di scoprirlo con i prossimi rilasci programmati. Fate quello che funziona meglio, ma odio dover rimuovere tutto per fare un aggiornamento, perciò la possibilità di una Rolling Release mi attira molto. Stephen R Douglas |
Decorazioni della finestra è utilizzata per cambiare l'aspetto delle vostre finestre, o dei bordi se volete. |
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“Non abbiamo bisogno di rilasci che non vengano prima testati. La cosa peggiore è avere una nuova release che causa un sacco di problemi. Non voglio problemi. Se li volessi utilizzerei qualcosa tipo la versione instabile di Debian. Rilasciate gli aggiornamenti solo quando sono pronti e non chiedete a noi utenti di trovare i problemi. Adoro Ubuntu e rimango con i rilasci della LTS proprio per questo motivo. Se la versione LTS dovesse iniziare a darmi qualche problema, vorrà dire che passerò ad un'altra distribuzione. Jerry Turba |
Tema del desktop è dove potete cambiare l'aspetto di tutto il resto, come della taskbar, widgets, etc. Facendo click sulla scheda Dettagli potrete efficacemente modificare il tema del desktop che volete per adattarlo ai vostri gusti. Gnome-Shell Cambiare sfondo in Gnome è molto semplice. Semplicemente fate click con il tasto destro del mouse su una parte vuota del desktop e dal menù a tendina scegliete l'ultima opzione chiamata Cambia Sfondo del desktop. Sono forniti alcuni sfondi preinstallati. Se quello giusto non fosse nella lista che si può sempre scegliere, optate per scaricarne altri dalla rete. Per fare questo, scegliete: Scarica altri sfondi online. È anche possibile aprire la finestra per cambiare sfondo usando la voce di menù Sistema > Preferenze > Aspetto. Se osservate la parte alta della finestra, la prima scheda è chiamata Tema. Qui è possibile modificare il tema completamente, in altre parole rivoluzionare l'aspetto del vostro desktop. Analogamente alle immagini di sfondo, alcuni temi sono stati inclusi nell'installazione; e anche qui è possibile scaricarne di nuovi dalla rete in caso quelli predefiniti non incontrino il vostro gusto. Un'altra possibilità è scegliere il tema che più si avvicina ai vostri desideri e aggiustarlo così da farlo coincidere con le vostre preferenze. Selezionate un tema e cliccate sul pulsante Personalizza, apparirà una finestra nella quale potrete fare praticamente qualsiasi cosa per impostare il tema come preferite. Semplicemente, sperimentate. Anche se non riusciste a renderlo esattamente conforme ai vostri desideri, potrete meravigliarvi di trovarne un altro ancora migliore. È tutto molto intuitivo. La cosa simpatica è che non potete fare nulla di sbagliato, quindi andate avanti e provate. Lubuntu Al contrario degli altri ambienti desktop fin qui illustrati, Lubuntu fa il possibile per mantenere tutte le funzioni e mantenersi il più possibile scarno. E "scarno" è ciò che Lubuntu è in sostanza, quindi limiteremo la discussione sulle opzioni più comuni dato che, come detto nei precedenti articoli di questa serie, è possibile accedere al repository e personalizzare Lubuntu facendolo diventare tanto "pesante" quanto si vuole. Per gestire le impostazioni di base, click destro su qualsiasi area libera del desktop e selezionate Preferenze del Desktop dal menù a pop-up per aprire la finestra con il medesimo nome. Di default, la scheda Aspetto permette di impostare lo sfondo del desktop così come modificare impostazioni specifiche del testo per oggetti posizionati sulla scrivania (per esempio icone). Le due opzioni per selezionare/impostare lo sfondo non sono molto più semplici di questo. Facendo click sul campo Sfondo si apre il Gestore dei file che vi permetterà di navigare fino all'immagine che volete usare come sfondo. L'opzione Modalità Sfondo apre un menù pop-up che vi permette di specificare come volete visualizzata l'immagine sul desktop (centrata, estesa, etc). L'opzione testo regola come è visualizzato il testo associato ad oggetti sul desktop. Per selezionare il tema, modificare l'aspetto delle finestre e il loro comportamento, aprite Gestore configurazione di OpenBox (dal menù principale Preferenze > Gestore configurazione OpenBox ). La categoria Tema è selezionata di default. Come potete notare, Lubuntu contiene diversi temi (12) preinstallati, e potete aggiungerne di nuovi in ogni momento. Per cambiare un tema, semplicemente fate click sul tema visualizzato; ciò applicherà immediatamente il tema al sistema, anche alle finestre già aperte. Facendo click sulle altre categorie vi verrano mostrate le relative impostazioni. (Nota: la categoria Mouse determina in realtà anche il comportamento delle finestre basato su movimenti/azioni del mouse). Per un maggiore controllo sull'aspetto della vostra scrivania, dal menù principale selezionate Preferenze > Personalizza Aspetto, che apre la finestra omonima. Le opzioni disponibili in questa finestra permettono una considerevole personalizzazione e "modifica" di numerosi parametri, inclusi colore di sfondo e primo piano delle finestre, tooltip, etc, modifica del tema del cursore (Nota: non ve ne sono di preinstallati), bordi delle finestre e altro. C'è qualche duplicazione di controlli tra questa finestre e il Gestore configurazione OpenBox, ma le informazioni sono visualizzate (nelle rispettive finestre) in maniera differente. Infine potete anche controllare l'aspetto del pannello sul desktop. Fate click con il tasto destro su qualsiasi area non occupata del pannello e, dal menù a scomparsa, selezionate Impostazioni del pannello; questo apre la finestra delle preferenze del pannello. Fate click sulla scheda aspetto per cambiare il carattere e lo sfondo del pannello; per quest'ultima opzione, "immagine" è la scelta predefinita. Con un click sul pulsante a destra di "immagine" aprirete il gestore di files sulla cartella immagini di sfondo del pannello, dove ci sono oltre 20 immagini precaricate tra cui scegliere. Ovviamente, se volete, potete aggiungerne altre. Xubuntu In Xubuntu, analogamente ad altri desktop, la finestra di dialogo per modificare lo sfondo può essere aperta facendo click destro sul desktop e scegliendo "Impostazioni del desktop"; ciò vi darà accesso a molteplici opzioni, compresa quella per caricare il vostro sfondo personale e definire come volete sia visualizzato a schermo (centrato, esteso, etc) e, se non dovesse coprire l'intero schermo, quale colore di sfondo utilizzare e con quale stile (monocromo, a gradiente orizzontale o verticale). Potete lanciare la finestra anche facendo click su Icona Mouse > Impostazioni > Gestore Impostazioni > Desktop. Come KDE, Xfce divide l'aspetto del desktop in due componenti: il tema GTK (chiamato Stile Aspetto) e un tema del gestore finestre. La finestre Stile Aspetto può essere aperta con Icona del Mouse > Impostazioni > Gestore Impostazioni > Aspetto e qui potete selezionare quale stile volete usare per la tavolozza colori del desktop, incluso il contrasto. Molte altre opzioni sono fornite con Xubuntu e, selezionandole, verranno immediatamente applicate, così che possiate vederne il risultato finale. Il dialogo avanzato Impostazioni Aspetto vi permetterà inoltre di decidere quali font, icone e altre impostazioni usare. È possibile aprire la finestra per la scelta del tema del gestore finestre attraverso Icona del Mouse > Impostazioni > Gestore Impostazioni > Gestore finestre , ed è usato per cambiare il tema del bordo delle finestre. Selezionando una delle numerose opzioni preinstallate di Xubuntu il tema verrà immediatamente applicato di modo che possiate provarlo, analogamente alla finestra Stile Aspetto; in aggiunta il Gestore finestre ha l'opzione per cambiare le scelte rapide della tastiera, il comportamento delle finestre selezionate, e altro. Come opzione predefinita Xubuntu usa lo stile Greybird per entrambi i temi dell'aspetto e delle finestre. |
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== Note alla traduzione == | |
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“Continuare con i rilasci programmati. Lo sprint per fare uscire Natty/Unity è terminato con l'attuale disastro; una rolling release non farebbe che peggiorare la situazione. Sei mesi sono buoni, ma un rilascio annuale non sarebbe male se facesse migliorare le cose, e non come quella assurdità che è appena uscita in Aprile. Un rilascio annuale darebbe più tempo agli sviluppatori di poter risolvere i bug prima di pubblicare il rilascio, cosa che ad esempio, avrebbe potuto rendere Unity migliore. Così com'è, preferisco utilizzare una macchina con Windows piuttosto che Natty con Unity. Robin Goodfellow |
= Revisione = Chiudere le finestre Sfondi e temi Facendo clic con il tasto destro sulla propria scrivania in Windows Xp e scegliendo Proprietà si verrà trasportati nella finestra Proprietà Schermo ed è da qui che si può cambiare tema e sfondo del desktop. Kubuntu Kubuntu (e KDE in generale) funziona in modo molto simile. Facendo clic con il tasto destro sulla scrivania e scegliendo Impostazioni di Desktop verrà mostrata una finestra dalla quale si può sia cambiare lo sfondo con un'immagine preinstallata che aggiungere nuovi sfondi usando il pulsante "Apri..". Oltre alle consuete opzioni per ridimensionare/scalare/tagliare la propria immagine di sfondo, si può scegliere se impostare lo sfondo come immagine, presentazione o gradiente. Per quanto riguarda il tema, è qui che KDE differisce leggermente. Aprire Impostazioni di sistema, fare quindi clic su Aspetto dello spazio di lavoro. Si vedranno due voci principali: Decorazioni della finestra e Tema del desktop. Decorazioni della finestra è utilizzata per cambiare l'aspetto delle finestre o dei bordi se volete. In Tema del desktop si può cambiare l'aspetto di tutto il resto, come la barra delle applicazioni, i widgets, etc. Facendo clic sulla scheda Dettagli si può mettere a punto il tema del desktop in caso lo si voglia combinare. Gnome-Shell Cambiare sfondo in Gnome è molto semplice. Basta fare clic con il tasto destro del mouse su una parte vuota della scrivania e scegliere dal menù a tendina l'ultima voce chiamata Cambia Sfondo del desktop. Sono forniti alcuni sfondi preinstallati. Se quello giusto non fosse nella lista si può sempre scegliere di scaricarne altri dalla rete. Per farlo, scegliere: Scarica altri sfondi online. È anche possibile aprire la finestra per cambiare sfondo, usando la voce di menù: Sistema > Preferenze > Aspetto. Osservando la parte alta della finestra, si noterà che la prima scheda è chiamata Tema. Da qui è possibile modificare completamente il tema, in altre parole rivoluzionare l'aspetto del vostro desktop. Analogamente alle immagini di sfondo, alcuni temi sono stati inclusi nell'installazione. Anche qui è possibile scaricarne di nuovi dalla rete nel caso che quelli predefiniti non incontrino i propri gusti. Un'altra possibilità è selezionare il tema che più si avvicina ai propri desideri e adattarlo, così da farlo diventare il proprio tema. Selezionare un tema e fare clic sul pulsante Personalizza. Apparirà una finestra nella quale poter fare praticamente qualsiasi cosa per impostare il tema come si preferisce. Basta solo sperimentarci. Anche se non si riesce a renderlo esattamente come si vuole, si potrebbe incappare in un altro ancora migliore. È tutto molto intuitivo. La cosa simpatica è che non si può fare nulla di sbagliato, quindi basta andare avanti e provare. Lubuntu Al contrario degli altri ambienti desktop fin qui illustrati, Lubuntu fa il possibile per mantenere l'aspetto e la gestione del desktop il più scarno possibile. E "scarno" è ciò che Lubuntu è in sostanza, quindi limiteremo la discussione alle opzioni più comuni dato che, come detto nei precedenti articoli di questa serie, è possibile accedere al repository e personalizzare Lubuntu facendolo diventare tanto "pesante" quanto si vuole. Per gestire la maggior parte delle impostazioni di base, fare clic con il tasto destro su qualsiasi area libera della scrivania e selezionare Preferenze del Desktop dal menù a comparsa per aprire la finestra con il medesimo nome. Per impostazione predefinita, la scheda Aspetto permette di impostare lo sfondo del desktop nonché di specificare le opzioni per il testo che appare con gli oggetti posizionati sulla scrivania (per esempio le icone). Le due opzioni per selezionare/impostare lo sfondo non sono molto più semplici di questa.Facendo clic sul campo Sfondo si apre il Gestore dei file che permetterà di scegliere l'immagine da usare come sfondo. L'opzione Modalità Sfondo apre un menù a comparsa che permette di specificare come visualizzare l'immagine sul desktop (centrata, estesa, etc). L'opzione testo regola la visualizzazione del testo associato agli oggetti sulla scrivania. Per selezionare il tema, modificare l'aspetto delle finestre e il loro comportamento e per altre opzioni del desktop, aprire il Gestore configurazione di OpenBox (dal menù principale Preferenze > Gestore configurazione OpenBox). La categoria Tema è selezionata per scelta predefinita. Come si può notare, Lubuntu contiene diversi temi (12) preinstallati e si possono aggiungerne di nuovi in ogni momento. Per cambiare un tema, basta fare clic su uno di quelli visualizzati; ciò applicherà immediatamente il tema al sistema, anche alle finestre già aperte. Facendo clic sulle altre categorie verranno mostrate le relative opzioni di impostazione. (Nota: la categoria Mouse determina in realtà anche il comportamento delle finestre basato su movimenti/azioni del mouse). Per un maggiore controllo sull'aspetto della propria scrivania, selezionare dal menù principale Preferenze > Personalizza Aspetto, che apre l'omonima finestra. Le opzioni disponibili in questa finestra permettono una considerevole personalizzazione e "messa a punto" di numerosi parametri, inclusi colore di sfondo e di primo piano delle finestre, tooltip, etc, cambiare tema delle icone e del cursore del mouse (Nota: non ve ne sono di preinstallati), bordi delle finestre e altro. C'è qualche sovrapposizione di controlli tra questa finestre e il Gestore configurazione OpenBox, ma le informazioni sono visualizzate (nelle rispettive finestre) in maniera differente. Infine si può anche controllare l'aspetto del pannello sulla scrivania. Fare clic con il tasto destro su qualsiasi area non occupata del pannello e, dal menù a comparsa, selezionare Impostazioni del pannello; questo apre la finestra delle preferenze del pannello. Fare clic sulla scheda Aspetto per configurare l'aspetto del pannello cambiandone il carattere e lo sfondo; per impostazione predefinita, "immagine" è selezionata quale sfondo per il pannello. Con un clic sul pulsante a destra di "immagine" si apre il gestore di file sulla cartella immagini di sfondo del pannello, dove ci sono oltre 20 immagini pre-caricate tra cui scegliere. Ovviamente, si possono aggiungerne altre se si vuole. Xubuntu In Xubuntu, analogamente ad altri desktop, la finestra di dialogo per modificare lo sfondo può essere aperta facendo clic destro sulla scrivania e scegliendo "Impostazioni del desktop" dal menù. Ciò darà accesso a molteplici opzioni, compresa quella per caricare il proprio sfondo personale e per definire come posizionarlo sullo schermo (centrato, esteso, etc) e, se non dovesse coprire l'intero schermo, quale colore di sfondo utilizzare e con quale stile (monocromo, a gradiente orizzontale o verticale). Si può avviare la finestra anche facendo clic su Icona Mouse > Impostazioni > Gestore Impostazioni > Desktop. Come in KDE, Xfce divide l'aspetto del desktop in due diversi componenti: il tema GTK (chiamato Stile Aspetto) e il gestore dei temi delle finestre. La finestre Stile Aspetto si apre tramite Icona del Mouse > Impostazioni > Gestore Impostazioni > Aspetto e qui si può scegliere quale stile si vuole usare per determinare la tavolozza dei colori del desktop, compreso il contrasto. Molte altre opzioni sono fornite con Xubuntu e, selezionandole, verranno immediatamente applicate, così che sia possibile vederne il risultato finale. L'intero menù Impostazioni Aspetto permette inoltre di cambiare le icone, i caratteri e altre impostazioni. Il gestore dei temi delle finestre si apre tramite Mouse > Impostazioni > Gestore Impostazioni > Gestore finestre ed è usato per cambiare il tema del bordo delle finestre. Proprio come nella finestra Stile Aspetto, selezionando una delle numerose opzioni preinstallate di Xubuntu il tema verrà immediatamente applicato di modo che sia possibile provarlo. In aggiunta il Gestore finestre ha l'opzione per cambiare le scelte rapide della tastiera, il comportamento delle finestre selezionate e altro. Come opzione predefinita Xubuntu usa lo stile Greybird per entrambi i temi dell'aspetto e delle finestre. |
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“Penso che ogni rilascio di Ubuntu sarebbe perfetto con il minor numero di bug possibile. L'attuale programma di rilasci semestrale, non da' sufficiente tempo alla comunità per risolvere la maggior parte di questi bug. Abbiamo bisogno di più tempo per risolverli e rendere Ubuntu un sistema operativo perfetto. Skumara |
== Note alla revisione == |
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“I rilasci programmati possono aiutare nella pubblicità, ma le Rolling Release sono la strada da seguire, di questo ha bisogno la gente e non di fare nuove installazioni ogni volta. (La maggior parte delle persone che conosco danneggia i propri sistemi facendo aggiornamenti a nuove release e così poi gli tocca procedere ad una nuova installazione). Salvadesswaran Srinivasan |
Due sole segnalazioni: click lo devi scrivere senza la k finale e just, a seconda del contesto, si traduce con 'Basta' ('Basta fare clic', anziché 'Semplicemnete fare clic') |
Linea 45: | Linea 148: |
“Non credo che ci sia granché da scrivere in merito. Che problemi ci sono con l'attuale programma di rilasci? Se abbiamo bisogno di piccoli aggiornamenti, non dobbiamo far altro che scaricarli dal gestore di Aggiornamenti tralasciando quelli più grossi che vengono emessi semestralmente. Mi sembra tutto ok a me. Perché cambiare una formula che funziona? JFR “Penso che aggiornamenti più frequenti e più piccoli migliorerebbero la maneggevolezza del sistema. Dave Nelson “Per me si dovrebbe trovare una giusta via di mezzo fra le due alternative. Spesso mi capita di installare manualmente le ultime versioni e sottoversioni di determinati software, perché voglio o necessito di particolari caratteristiche e spesso Ubuntu è ancora indietro rispetto ai nuovi software stabili. In un anno avrei bisogno di aspettare molto tempo per avere degli aggiornamenti ufficiali sui software, ma se ci fosse un mix con una rolling release, allora il problema sarebbe risolto. Suggerirei un rilascio programmato per i maggiori aggiornamenti (Unity, Gnome 3, etc…) e dei continui rilasci per gli aggiornamenti più piccoli. In questo modo Ubuntu avrebbe più tempo per evitare spiacevoli situazioni come quella capitata con il rilascio della 11.04, perché, beh diciamocelo schiettamente, è il “Windows ME o Vista” del mondo Linux al momento. Unity è stato rilasciato in tempi troppo brevi e Ubuntu ha incasinato persino la modalità classica. Sono abituato ad avere la qualità in Linux e sono molto critico a riguardo. Se questo dovesse succedere ancora, cambierò distribuzione. Bart “Finché gli sviluppatori riusciranno a mantenere e gestire dei rilasci programmati semestrali, non vedo quale motivazione dovrebbe esserci per passare ad una rolling release. Con dei rilasci programmati si sa quando aspettarsi dei nuovi aggiornamenti. Questo fatto da solo renderebbe più facile il lavoro di pianificazione dei percorsi di aggiornamento e roll-out degli amministratori di sistema. Tom “Solo rilasci programmati e gli LTS sarebbero sufficientemente solidi! Sei mesi sono abbastanza per le fasi di Alpha e Beta Test, perciò personalmente sto utilizzando solamente rilasci LTS. CLI “Come per Arch e Linux Foresight, una distribuzione che utilizzi le Rolling Release è la strada giusta da seguire. E' più efficiente e flessibile, permettendo così ad una persona di andare avanti e indietro per gli aggiornamenti in modo semplice e risolvere così eventuali problemi che potrebbero sorgere. Conrad Linde “Utilizzo Debian come Rolling Release su una seconda macchina e penso che sia molto più pratico da amministrare così. Apt-get-dist-upgrade o upgrade sono molto più veloci e semplici di un’intera installazione integrale. Un buon modo per gestire una ROlling Release sono il progetto CUT di Debian o il MintUpdate per LMDE: i pacchetti sono disponibili nel repository principale quando sono sufficientemente stabili per gli utenti finali. Ognuno poi è libero di aggiungere altri repository… lame duck “Procediamo pure con una rolling release. Dopo tutto c’è stato imposto Unity quindi perché non fare qualcos’altro di altrettanto stupido? Anon “La maggior parte dei pacchetti che utilizzo sono già fuori assistenza da almeno quattro anni. A ogni rilascio programmato, mi ritrovo con una "nuova versione" obsoleta. Al momento ho oltre 150 repository da provare e mantenere aggiornati, compilo e installo senza utilizzare synaptic 10 delle principali applicazioni come Gimp, Libreoffice ecc. R. Geleick “C'è bisogno di entrambe le soluzioni, quindi perché non programmare un servizio di Supporto a lungo termine e pubblicare gli aggiornamenti con delle rolling release? Bourlas “Credo che un modello a “mezza-Rolling Release”, come Chakra Linux, sarebbe la soluzione ideale per tutte le esigenze. Con questo modello si deve installare solo una volta e tutti i pacchetti delle applicazioni saranno installati “immediatamente” mentre i pacchetti di sistema (driver grafici,kernel, ecc.) verranno testati per un po' e poi alla fine aggiornati. Nick “I rilasci programmati tengono conto di importanti sperimentazioni e permettono di dare un taglio netto con le vecchie installazioni. Rilasci semestrali sembrano lunghissimi per Canonical; c'è sempre una corsa sfrenata poco prima del rilascio. Annualmente porterebbe via la pressione e consentirebbe una release di forma migliore. Ritengo comunque importante, mantenere il Supporto a Lungo Termine sui rilasci. Paddy Landau “Una Rolling Release sembra essere molto più conveniente, dato che fornisce pacchetti sempre nuovi che vengono testati prima di essere rilasciati “selvaggiamente”. Il vantaggio di questa cosa è che si potrebbe avere l'ultima versione non appena disponibile e impedire così di fare grandi cambiamenti ogni sei mesi. Io vivo in un certo qual modo, all'avanguardia, e per far questo ora utilizzo un numero di repository ppa dai quali ottenere i software più recenti. Sarebbe utile se ci fossero due tipi di rilasci: uno con Supporto a Lungo Termine per gli utenti che volessero stabilità e supporto e aggiornamenti rolling tra una LTS e l'altra fornendo così sempre gli ultimi aggiornamenti dei software. Marc “Il rilascio programmato semestrale sembra assomigliare di più ad una gara contro il tempo piuttosto che ad un buon avanzamento senza bug. Anon “Penso si debba rimanere ai rilasci programmati. Se sono sei mesi o un anno, non importa. Comunque quello che si dovrebbe fare è questo: decidere a cosa si voglia che ogni LTS assomigli (con il maggior numero di motivazioni possibile). Lavorare su una o due di queste specifiche in ogni rilascio intermedio e concentrarsi sulla risoluzione dei bug come focus di ognuno di questi. Lo stanno già facendo in una certa misura. Ma mi piacerebbe vederli ancora più concentrati sulla risoluzione dei bug per almeno uno o due rilasci nel prossimo futuro. Spazzar via quanti più bug persistenti possibile (specialmente i tagli con la carta). Patrick D. “Anche se usassimo la rolling release potremmo comunque aver ancora bisogno di installare tutto da zero con un DVD (per nuovi PC oppure se per qualche motivo ci siamo dimenticati di aggiornarli per un lungo periodo di tempo). Aloysius “I rilasci programmati creano un notevole vantaggio di dipendenza per la distribuzione di Linux. La scelta di continuare con i rilasci programmati renderebbe Ubuntu diverso e rafforzerebbe la sua crescita. Art Gunn “Ubuntu è maturato a tal punto da non aver più bisogno di nuovi rilasci ogni sei mesi. Ora i nuovi rilasci possono essere fatti quando ci sono cambiamenti significativi e senza la pressione di un piano di rilasci semestrale. Harry Webb rimanere bloccati con i vecchi software fino alla prossima release è la mia antipatia principale in Ubuntu. Specialmente quando il nuovo software non rilascia una nuova versione come Vim 7.3 con Maverick. Naturalmente i ppa può spesso risolvere questo problema, ma che toglie la comodità di avere un repository centrale, dal momento che la ppa a volte vanno e vengono. Patrick Finchè gli sviluppatori di Ubuntu saranno impegnati nel sistemare un sacco di Bug di Unity, non possiamo installare una nuova versione per ottenere le correzioni. Una rolling release potrebbe risolvere questo problema. Russell Le rolling release sono l'ideale per gli ambienti incasinati; tuttavia, se si è cercando di costruire ampiamente pacchetti distribuibile, è necessario di sapere quali versioni delle librerie e gli strumenti sono a disposizione del sistema operativo. subito " Non importa. Hanno limitato la nostra scelta anche nelle ulteriori distro che seguono la 11.04. Non hanno mai visto così tanti commenti negativi in altri rilasci. Credo che la visione di tutti coloro che usano un computer come i tablet è difettosa. Bullet Avere una release schedule programmata consente sia utenti domestici sia aziendali per meglio pianificare gli aggiornamenti. Una rolling release porterebbe il caos in un processo che funziona molto bene. Anthony Papillion Un rolling release mi permetterebbe di mantenere un sistema operativo sul mio pc senza dover sapere come dover installare daccapo il sistema ogni sei mesi. Dopo una installazione pulita, poi c'è tutta la reinstallazione e il tweaking relativo al sistema precedente; solo questo può richiedere ore. Chris Io uso Ubuntu 10.10 e trovarlo più veloce di KDE 4.? è impossibile. Certo che era un desiderio avere la 10.10 come una rolling release. harold Penso che la rolling release sia un approccio più facile per la maggior parte persone che vogliono solo ottenere un lavoro con le loro macchine, e non hanno il problema di una nuova istallazione ogni 6 mesi. Mi piace PCLinuxOS per questo motivo. L'ho usato su uno dei miei computer per due anni e non pensavo di sostituirlo. Ho un altra macchina che esegue Debian Mint per la stessa ragione. (Questo non mi ha impedito di masterizzare un disco di ogni release ubuntu che è uscita Chuck Pilger Mi piace la programmazione perché amo la stabilità del mio pc. Filippo Locatelli Sono un utente del computer portatile, e Boot-time è tutto per me. Se riescono a fare una rolling release con un tempo di avvio veloce, sarò al settimo cielo. (Ho pensato Linux Mint Debian Edition ma ho compreso che fa il boot lentamente). Ho un sacco di software extra che uso. La reinstallazione ogni 6 mesi non è bello! (Non so come funzionano gli upgrade al giorno d'oggi) Tobie Credo che per avere le adozioni maggiori a cui Mark Shuttleworth punta a - che sarebbe la strada da percorrere .... Il sistema simile come i service pack in Windows o le versioni di Linux enterprise, l'utente medio Joe lo vorrebbe aggiornato facilmente per molti anni - solo per fare le cose bene. Come un lungoutente di Linux di lungo corso, non ho problemi con entrambi i casi, ma poi, ho dubbi sull'uso dei software. 36 Len Gingrich " "I Rilasci programmati hanno sempre mostrato lo stop dei bug a causa delle scadenze. Le rolling invece aggiusterebbero i bug all'occorenza. LE applicazioni recenti potrebbero essere messe a disposizione prima. teemac Una rolling release vuol dire che c'è meno pressione nel rilasciare qualcosa che non è pronto. Unity offre un buon esempio. Gli sviluppatori avevano deciso che non volevano/potevano aspettare la 11.10, quindi sono usciti con la 11.04 anche se chiaramente non erano pronti. Una rolling release permetterebbe di avere più tempo per appianare i bug. Steve Guardia Anche se, con l'attuale livello di sviluppo che Canonical sta facendo, 6 mesi è un po' poco, ulteriori test sono necessari. " Eduardo " Passare ad una rolling release e cancellare Unity subito! Scherzi a parte, sarebbe bello ottenere le nuove versioni dei programmi (es. LibreOffice, ecc) più velocemente ma questo potrebbe significare avere regressioni occasionali. Alice Cooper Mi dà l'opportunità di aggiornare due volte l'anno - che è il massimo del tempo che voglio spendere. Buon compromesso tra applicazioni vecchie e lavoro. Ulrich Sto usando Linux Mint DEBIAN Edizione (LMDE) ed è la miglior distro che ho usato. Sarà difficile sorpassare Mint da parte di Ubuntu Debian, ma trasformare Debian in rolling release sarebbe un passo dalla perfezione. killmess Stabilità, instabilità. Una delle ragioni per cui ho scelto Ubuntu è la sua stabilità, altrimenti avrei scelto Fedora e la loro politica di non avere una LTS. Se Ubuntu si trasforma in rolling release, passerò a Mint o a Debian. nDR01d Le programmazioni sono meglio perchè creano eccitazione durante i test e il lancio. Crea anche creatività riguardo cosa implementare. Per me una rolling release è migliore per òe correzioni dei bug. Robert Ngalu Penso che la release programmata sia giusta. Non è necessario attendere troppo a lungo per un nuovo software, ma se siete più interessati alla stabilità, basta rimanere con la LTS. Sono preoccupato che una pura strategia di passaggio allle rolling release potrebbe influenzare troppo la stabilità. Se si ha disperatamente bisogno di un nuovo pezzo del software (Firefox 5 o altro), c'è sempre la possibilità di utilizzare un PPA. Kerstin " == Note alla traduzione == = Revisione = IO PENSO CHE... La domanda del mese scorso è stata: Ubuntu dovrebbe mantenere il suo attuale programma di rilasci o passare ad una rolling release? È importante che Ubuntu mantenga il suo obiettivo sulla sicurezza. Passando ad una rolling release, Ubuntu penalizzerebbe la sua sicurezza e funzionalità per avere un software all'ultimo grido. In qualità di utente Arch (che utilizza il sistema della rolling release), posso affermare che le problematiche che salterebbero fuori da un eventuale passaggio di Ubuntu ad una rolling release, potrebbero spaventare un gran numero di utenti e distruggere anche l'opinione che “Ubuntu è facile da usare. Lucas Westermann Una release all’anno. Il pubblico è abituato ai rilasci programmati, ma uno all’anno sarebbe meglio... meno stress per gli sviluppatori, etc, maggiore stabilità nelle caratteristiche e bugs risolti prima del rilascio. Syko La rolling release più la LTS (Long Term Support) avrebbero senso. Se si passasse alla rolling release, Ubuntu diventerebbe il principale sistema operativo basato su Linux; spero che Mark prenda questa decisione. Marian Con rilasci ogni sei mesi, abbiamo grossi aggiornamenti da eseguire in unica volta e questo è un bene. I piccoli aggiornamenti non sono così interessanti ed epici... Mixabuben Io sono per passare ad Arch Linux al 100% proprio per questo motivo. Adoro apt ma odio dover installare tutto ogni sei mesi e gli aggiornamenti di Ubuntu combinano sempre pasticci. In più, mi piace la libertà di poter scegliere, e proprio adesso ho scelto Gnome 3 e le rolling release. Una rolling release è l’unica strada da seguire se Linux vuole veramente diventare un serio candidato tra i sistemi operativi Desktop. Non saranno molti i nuovi utenti di Linux che vorranno aggiornare costantemente la loro release. Hermann La mia scelta dipende molto da Unity, se continuerà o se Ubuntu tornerà a Gnome 3. Non vedo l’ora di scoprirlo con i prossimi rilasci programmati. Fate quello che funziona meglio, ma io odio dover rimuovere tutto per fare un aggiornamento, perciò la possibilità di una rolling release mi attira molto. Stephen R Douglas Non abbiamo bisogno di rilasci che non siano prima testati e pronti. La cosa peggiore è avere una nuova release che causa un sacco di problemi. Non voglio problemi. Se li volessi utilizzerei qualcosa tipo la versione instabile di Debian. Rilasciate gli aggiornamenti solo quando sono pronti e non chiedete a noi utenti di trovare i problemi. Adoro Ubuntu e preferisco i rilasci della LTS proprio per questo motivo. Se la versione LTS dovesse iniziare a darmi qualche problema, vorrà dire che passerò ad un'altra distribuzione. Jerry Turba Continuare con i rilasci programmati. Lo sprint per fare uscire Natty/Unity è terminato con l'attuale disastro; una rolling release non farebbe che peggiorare la situazione. Sei mesi sono buoni, ma un rilascio annuale non sarebbe male se facesse migliorare le cose, e non come quella assurdità che è appena uscita in Aprile. Un rilascio annuale darebbe più tempo per risolvere i bug prima di pubblicare il rilascio, cosa che ad esempio avrebbe potuto rendere Unity migliore. Per com'è, preferisco utilizzare una macchina con Windows piuttosto che Natty con Unity. Robin Goodfellow Penso che ogni rilascio di Ubuntu sarebbe perfetto con il minor numero di bug possibile. L'attuale programma di rilasci semestrali, non lascia sufficiente tempo alla comunità per risolvere la maggior parte di questi bug. Abbiamo bisogno di più tempo per risolverli e rendere Ubuntu un sistema operativo perfetto. Skumara I rilasci programmati possono aiutare nella pubblicità, ma le rolling release sono la strada da seguire, di questo ha bisogno la gente e non di fare nuove installazioni ogni volta (la maggior parte delle persone che conosco danneggia i propri sistemi facendo aggiornamenti a nuove release e così poi gli tocca procedere ad una nuova installazione). Salvadesswaran Srinivasan Non credo che ci sia granché da scrivere in merito. Che problemi ci sono con l'attuale programma di rilasci? Se abbiamo bisogno di piccoli aggiornamenti, non dobbiamo far altro che scaricarli dal gestore di Aggiornamenti tralasciando quelli più grossi che vengono emessi semestralmente. Mi sembra tutto ok. Perché cambiare una formula che funziona? JFR Penso che aggiornamenti più frequenti e più piccoli migliorerebbero la maneggevolezza del sistema. Dave Nelson Per me si dovrebbe trovare una giusta via di mezzo fra le due alternative. Spesso mi capita di installare manualmente le ultime versioni e sotto-versioni di determinati software, perché voglio o necessito di particolari caratteristiche e spesso Ubuntu è indietro rispetto ai nuovi software stabili. In un anno avrei bisogno di aspettare molto tempo per avere degli aggiornamenti ufficiali sui software, ma se ci fosse un mix con una rolling release, allora il problema sarebbe risolto. Suggerirei un rilascio programmato per i maggiori aggiornamenti (Unity, Gnome 3, etc…) e dei continui rilasci per gli aggiornamenti più piccoli. In questo modo Ubuntu avrebbe più tempo per evitare spiacevoli situazioni come quella capitata con il rilascio della 11.04 perché, beh diciamocelo schiettamente, è il “Windows ME o Vista” del mondo Linux al momento. Unity è stato rilasciato in tempi troppo brevi e Ubuntu ha incasinato persino la modalità classica. Sono abituato ad avere la qualità in Linux e sono molto critico a riguardo. Se questo dovesse succedere ancora, passerò a Debian. Bart Finché gli sviluppatori riusciranno a mantenere e gestire dei rilasci programmati semestrali, non vedo quale motivazione dovrebbe esserci per passare ad una rolling release. Con dei rilasci programmati si sa quando aspettarsi dei nuovi aggiornamenti. Già soltanto questo renderebbe più facile agli amministratori di sistema la pianificazione degli aggiornamenti e i collaudi. Tom Solo rilasci programmati e gli LTS sarebbero sufficientemente solidi! Sei mesi sono abbastanza per le fasi di Alpha e Beta Test, perciò personalmente sto utilizzando solamente rilasci LTS. CLI Come per Arch e Linux Foresight, una distribuzione che utilizzi le rolling release è la strada giusta da seguire. È più efficiente e flessibile, permettendo così ad una persona di andare avanti e indietro per gli aggiornamenti in modo semplice e risolvere così eventuali problemi che potrebbero sorgere. Conrad Linde Utilizzo Debian come rolling release su una seconda macchina e penso che sia molto più pratico da amministrare così. Apt-get-dist-upgrade o upgrade sono molto più veloci e semplici di una installazione integrale. Dei buoni sistemi per gestire una rolling release sono il progetto CUT di Debian e il MintUpdate per LMDE: i pacchetti sono disponibili nel repository principale quando sono sufficientemente stabili per gli utenti finali. Ognuno poi è libero di aggiungere altri repository... lame duck Procediamo pure con una rolling release. Dopo tutto c’è stato imposto Unity quindi perché non fare qualcos’altro di altrettanto stupido? Anon La maggior parte dei pacchetti che utilizzo non sono più supportati in ognuna delle versioni *buntu da almeno quattro anni. A ogni rilascio programmato, mi ritrovo con una "nuova versione" obsoleta. Al momento ho oltre 150 repository da provare e mantenere aggiornati. Compilo e installo 10 delle principali applicazioni come Gimp, Libreoffice, etc senza utilizzare Synaptic. R. Geleick C'è bisogno di entrambe le soluzioni, quindi perché non prevedere un rilascio LTS programmato e pubblicare gli aggiornamenti con dei rolling release? Bourlas Credo che un modello a "mezza-rolling release", come Chakra Linux, sarebbe la soluzione ideale per tutte le esigenze. Con questo modello si deve installare soltanto una volta e, mentre i pacchetti delle applicazioni saranno installati "immediatamente", i pacchetti di sistema (driver grafici,kernel, ecc.) verranno testati per un po' e poi alla fine aggiornati. Nick I rilasci programmati tengono conto di importanti sperimentazioni e permettono di dare un taglio netto con le vecchie installazioni. I rilasci semestrali sembrano essere lunghissimi per Canonical, c'è sempre una corsa sfrenata poco prima del rilascio. Rilasci annuali non metterebbero fretta e consentirebbero una versione di migliore realizzazione. Ritengo comunque importante mantenere i rilasci LTS. Paddy Landau Una rolling release sembra essere molto più conveniente dato che fornisce pacchetti sempre nuovi che vengono testati prima di essere rilasciati "selvaggiamente". Il vantaggio di questa cosa è che si potrebbe avere l'ultima versione non appena disponibile e impedire così di fare grandi cambiamenti ogni sei mesi. Io vivo, in un certo qual modo, all'avanguardia e per questo motivo utilizzo un po' di repository ppa dai quali ottengo i software più recenti. Sarebbe utile se ci fossero due tipi di rilasci: uno con supporto a lungo termine per gli utenti desiderano stabilità e supporto e l'altro con aggiornamenti rolling tra una LTS e l'altra per fornire così gli ultimi aggiornamenti dei software. Marc Il rilascio programmato semestrale sembra assomigliare di più ad una gara contro il tempo piuttosto che ad un buon avanzamento senza bug. Anon Penso si debba rimanere ai rilasci programmati. Che siano sei mesi o un anno, non importa. Comunque quello che si dovrebbe fare è questo: decidere a cosa si voglia che ogni LTS assomigli (con il maggior numero di motivazioni possibile). Lavorare su una o due di queste specifiche in ogni rilascio intermedio e concentrarsi sulla risoluzione dei bug come oggetto di ognuno di questi. Lo stanno già facendo in una certa misura. Ma mi piacerebbe vederli ancora più concentrati sulla risoluzione dei bug per almeno uno o due rilasci nel prossimo futuro. Spazzar via quanti più bug persistenti possibili (specialmente quelli più banali). Patrick D. Anche se usassimo la rolling release potremmo comunque aver ancora bisogno di installare tutto da zero con un DVD (per nuovi PC oppure se per qualche motivo ci siamo dimenticati di aggiornarli per un lungo periodo di tempo). Aloysius I rilasci programmati creano un notevole vantaggio in affidabilità nella distribuzione di Linux. La scelta di continuare con i rilasci programmati renderebbe Ubuntu diverso e rafforzerebbe la sua crescita. Art Gunn Ubuntu è maturato a tal punto da non aver più bisogno di nuovi rilasci ogni sei mesi. Ora i nuovi rilasci possono essere fatti quando ci sono cambiamenti significativi e senza la fretta di un piano di rilasci semestrale. Harry Webb Rimanere bloccati con i vecchi software fino alla prossima release è la mia antipatia principale verso Ubuntu. Specialmente quando un nuovo software non è inserito in una nuova release, come è successo per Vim 7.3 con Maverick. Naturalmente i ppa possono spesso risolvere questo problema, ma tolgono la comodità di avere un repository centrale dal momento che i ppa, a volte, vanno e vengono. Patrick Finché gli sviluppatori di Ubuntu saranno impegnati nel sistemare un sacco di bug di Unity, non possiamo installare una nuova versione per ottenere le correzioni. Una rolling release potrebbe risolvere questo problema. Russell Le rolling release sono l'ideale per gli ambienti sempre aggiornati. Tuttavia, se state cercando di costruire pacchetti ampiamente distribuibili, è necessario conoscere quali versioni delle librerie e quali strumenti sono a disposizione del sistema operativo destinatario. anon Non importa. Hanno limitato la nostra scelta anche nelle ulteriori distribuzioni che seguono la 11.04. Non ci sono mai stati così tanti commenti negativi in altre versioni. Credo che la visione di tutti coloro che usano computer come i tablet non sia perfetta. Bullet Avere dei rilasci programmati consente di pianificare gli aggiornamenti per gli utenti domestici così come per le aziende. Una rolling release porterebbe il caos in un processo che funziona molto bene. Anthony Papillion Un rolling release mi permetterebbe di mantenere un sistema operativo sul mio PC senza dover sapere come dover reinstallare tutto il sistema ogni sei mesi. Dopo una installazione integrale poi c'è tutta la reinstallazione e la regolazione delle impostazioni così com'erano prima. Tutto questo può richiedere delle ore. Chris Io uso Ubuntu 10.10 e lo torvo di gran lunga più veloce di KDE 4.x. Desideravo di certo che la 10.10 fosse una rolling release. harold Penso che la rolling release sia un approccio più facile per la maggior parte persone che vogliono solo ottenere macchine funzionanti senza avere il problema di una nuova istallazione ogni 6 mesi. Per questo motivo mi piace PCLinuxOS. Lo uso su uno dei miei computer da due anni e non penso di sostituirlo. Ho un altra macchina Debian Mint per la stessa ragione (questo non mi ha impedito di masterizzare un disco di ogni release ubuntu che è uscita dopo). Chuck Pilger Mi piacciono i rilasci programmati perché amo la stabilità del mio PC. Filippo Locatelli Sono un utente laptop e il tempo di avvio del PC è tutto per me. Se si riuscisse a fare una rolling release con un tempo di avvio veloce sarei al settimo cielo (ho pensato a Linux Mint Debian Edition ma ho saputo che si avvia lentamente). Uso un sacco di software extra e reinstallare tutto ogni 6 mesi non è bello! Non so quanto possano funzionare bene gli aggiornamenti al giorno d'oggi. Tobie Io penso che la strada da percorrere sia quella che avrà il maggior numero di approvazioni che Mark Shuttleworth punta ad avere. Analogamente ai Service Pack in Windows o alle versioni di Linux Enterprise, l'utente medio Joe vorrebbe che tutto fosse installato e aggiornato facilmente per molti anni, soltanto perché tutto funzioni bene. Da utente veterano di Linux non ho problemi in entrambi i casi, ma tuttavia ho dubbi sull'uso del software. Len Gingrich I rilasci programmati dimostrano sempre che i bug vengano risolti in corrispondenza delle scadenze. Le rolling invece risolverebbero i bug all'occorrenza. Le applicazioni più nuove potrebbero essere messe a disposizione prima. teemac Una rolling release significa meno fretta per rilasciare qualcosa che non è pronto. Unity offre un buon esempio. Gli sviluppatori avevano deciso che non volevano/potevano aspettare la 11.10, quindi sono usciti con la 11.04 anche se chiaramente non erano pronti. Una rolling release permetterebbe di avere più tempo per appianare i bug. Steve Guard Anche se con l'attuale livello di sviluppo che Canonical sta facendo, 6 mesi è un po' poco e ulteriori test sono necessari. Eduardo Passare ad una rolling release e cancellare Unity subito! Scherzi a parte, sarebbe bello ottenere le nuove versioni dei programmi (es. LibreOffice, ecc) più velocemente, ma ciò potrebbe significare avere regressioni occasionali. Alice Cooper Mi dà l'opportunità di aggiornare due volte l'anno - che è il massimo del tempo che voglio spendere. Buon compromesso tra applicazioni vecchie e impegno. Ulrich Sto usando Linux Mint DEBIAN Edition (LMDE) ed è la miglior distro che ho usato. Sarà difficile sorpassare Mint da parte di Ubuntu Debian, ma trasformare Debian in rolling release sarebbe un passo più vicino verso la perfezione. killmess Stabilità, NON avanguardia. Una delle ragioni per cui ho scelto Ubuntu è la sua stabilità, altrimenti avrei scelto Fedora e la loro politica di non avere una LTS. Se Ubuntu si trasforma in rolling release, passerò a Mint o a Debian. nDR01d I rilasci programmati sono meglio perché creano eccitazione durante i test e la presentazione. Suscita anche creatività riguardo cosa implementare oltre alle caratteristiche già esistenti. Per me una rolling release è migliore per la correzione dei bug. Robert Ngalu Penso che la release programmata e il supporto al volo sia la cosa giusta. Non è necessario attendere troppo a lungo per un nuovo software, ma se siete più interessati alla stabilità basta rimanere con la LTS. Sono preoccupato che una strategia di passaggio alla rolling release pura potrebbe influenzare troppo la stabilità. Se si ha disperatamente bisogno di un nuovo pezzo del software (Firefox 5 o altro), c'è sempre la possibilità di utilizzare un PPA. Kerstin La domanda che vorrei porre nel #51 è: Quali distribuzioni usate e con quali desktop manager? Per rispondere andate su: http://bit.ly/j1b0qd == Note alla revisione == |
Traduzione italiana
Traduzione @64 FCM
Click destro sul vostro desktop Windows Xp e scegliendo Proprietà verrete trasportati nella finestra Proprietà del Display ed è da qui che potete cambiare tema del desktop e sfondo.
Kubuntu
Kubuntu (e KDE in generale) funziona in modo molto simile. Facendo click destro sul desktop e scegliendo Impostazioni di Desktop vi verrà mostrata una finestra dalla quale potete sia cambiare lo sfondo con un'immagine preinstallata, sia aggiungere nuovi sfondi usando il pulsante "Apri..".
Oltre alle consuete opzioni di per ridimensionare/scalare/tagliare la vostra immagine di sfondo, potete scegliere se impostare la grafica come un'immagine, una presentazione o un gradiente.
Per quanto riguarda il tema, qui è dove KDE differisce leggermente. Aprite le Impostazioni di sistema, fate poi click su Aspetto dello Spazio di lavoro. Qui troverete due schede principali: Decorazioni della finestra e Tema del desktop.
Decorazioni della finestra è utilizzata per cambiare l'aspetto delle vostre finestre, o dei bordi se volete.
Tema del desktop è dove potete cambiare l'aspetto di tutto il resto, come della taskbar, widgets, etc. Facendo click sulla scheda Dettagli potrete efficacemente modificare il tema del desktop che volete per adattarlo ai vostri gusti.
Gnome-Shell
Cambiare sfondo in Gnome è molto semplice. Semplicemente fate click con il tasto destro del mouse su una parte vuota del desktop e dal menù a tendina scegliete l'ultima opzione chiamata Cambia Sfondo del desktop. Sono forniti alcuni sfondi preinstallati. Se quello giusto non fosse nella lista che si può sempre scegliere, optate per scaricarne altri dalla rete. Per fare questo, scegliete: Scarica altri sfondi online. È anche possibile aprire la finestra per cambiare sfondo usando la voce di menù Sistema > Preferenze > Aspetto. Se osservate la parte alta della finestra, la prima scheda è chiamata Tema. Qui è possibile modificare il tema completamente, in altre parole rivoluzionare l'aspetto del vostro desktop. Analogamente alle immagini di sfondo, alcuni temi sono stati inclusi nell'installazione; e anche qui è possibile scaricarne di nuovi dalla rete in caso quelli predefiniti non incontrino il vostro gusto. Un'altra possibilità è scegliere il tema che più si avvicina ai vostri desideri e aggiustarlo così da farlo coincidere con le vostre preferenze. Selezionate un tema e cliccate sul pulsante Personalizza, apparirà una finestra nella quale potrete fare praticamente qualsiasi cosa per impostare il tema come preferite. Semplicemente, sperimentate. Anche se non riusciste a renderlo esattamente conforme ai vostri desideri, potrete meravigliarvi di trovarne un altro ancora migliore.
È tutto molto intuitivo. La cosa simpatica è che non potete fare nulla di sbagliato, quindi andate avanti e provate.
Lubuntu
Al contrario degli altri ambienti desktop fin qui illustrati, Lubuntu fa il possibile per mantenere tutte le funzioni e mantenersi il più possibile scarno. E "scarno" è ciò che Lubuntu è in sostanza, quindi limiteremo la discussione sulle opzioni più comuni dato che, come detto nei precedenti articoli di questa serie, è possibile accedere al repository e personalizzare Lubuntu facendolo diventare tanto "pesante" quanto si vuole. Per gestire le impostazioni di base, click destro su qualsiasi area libera del desktop e selezionate Preferenze del Desktop dal menù a pop-up per aprire la finestra con il medesimo nome. Di default, la scheda Aspetto permette di impostare lo sfondo del desktop così come modificare impostazioni specifiche del testo per oggetti posizionati sulla scrivania (per esempio icone). Le due opzioni per selezionare/impostare lo sfondo non sono molto più semplici di questo. Facendo click sul campo Sfondo si apre il Gestore dei file che vi permetterà di navigare fino all'immagine che volete usare come sfondo. L'opzione Modalità Sfondo apre un menù pop-up che vi permette di specificare come volete visualizzata l'immagine sul desktop (centrata, estesa, etc). L'opzione testo regola come è visualizzato il testo associato ad oggetti sul desktop.
Per selezionare il tema, modificare l'aspetto delle finestre e il loro comportamento, aprite Gestore configurazione di OpenBox (dal menù principale Preferenze > Gestore configurazione OpenBox ). La categoria Tema è selezionata di default. Come potete notare, Lubuntu contiene diversi temi (12) preinstallati, e potete aggiungerne di nuovi in ogni momento. Per cambiare un tema, semplicemente fate click sul tema visualizzato; ciò applicherà immediatamente il tema al sistema, anche alle finestre già aperte. Facendo click sulle altre categorie vi verrano mostrate le relative impostazioni. (Nota: la categoria Mouse determina in realtà anche il comportamento delle finestre basato su movimenti/azioni del mouse).
Per un maggiore controllo sull'aspetto della vostra scrivania, dal menù principale selezionate Preferenze > Personalizza Aspetto, che apre la finestra omonima. Le opzioni disponibili in questa finestra permettono una considerevole personalizzazione e "modifica" di numerosi parametri, inclusi colore di sfondo e primo piano delle finestre, tooltip, etc, modifica del tema del cursore (Nota: non ve ne sono di preinstallati), bordi delle finestre e altro. C'è qualche duplicazione di controlli tra questa finestre e il Gestore configurazione OpenBox, ma le informazioni sono visualizzate (nelle rispettive finestre) in maniera differente. Infine potete anche controllare l'aspetto del pannello sul desktop. Fate click con il tasto destro su qualsiasi area non occupata del pannello e, dal menù a scomparsa, selezionate Impostazioni del pannello; questo apre la finestra delle preferenze del pannello.
Fate click sulla scheda aspetto per cambiare il carattere e lo sfondo del pannello; per quest'ultima opzione, "immagine" è la scelta predefinita. Con un click sul pulsante a destra di "immagine" aprirete il gestore di files sulla cartella immagini di sfondo del pannello, dove ci sono oltre 20 immagini precaricate tra cui scegliere. Ovviamente, se volete, potete aggiungerne altre.
Xubuntu
In Xubuntu, analogamente ad altri desktop, la finestra di dialogo per modificare lo sfondo può essere aperta facendo click destro sul desktop e scegliendo "Impostazioni del desktop"; ciò vi darà accesso a molteplici opzioni, compresa quella per caricare il vostro sfondo personale e definire come volete sia visualizzato a schermo (centrato, esteso, etc) e, se non dovesse coprire l'intero schermo, quale colore di sfondo utilizzare e con quale stile (monocromo, a gradiente orizzontale o verticale). Potete lanciare la finestra anche facendo click su Icona Mouse > Impostazioni > Gestore Impostazioni > Desktop. Come KDE, Xfce divide l'aspetto del desktop in due componenti: il tema GTK (chiamato Stile Aspetto) e un tema del gestore finestre. La finestre Stile Aspetto può essere aperta con Icona del Mouse > Impostazioni > Gestore Impostazioni > Aspetto e qui potete selezionare quale stile volete usare per la tavolozza colori del desktop, incluso il contrasto. Molte altre opzioni sono fornite con Xubuntu e, selezionandole, verranno immediatamente applicate, così che possiate vederne il risultato finale. Il dialogo avanzato Impostazioni Aspetto vi permetterà inoltre di decidere quali font, icone e altre impostazioni usare.
È possibile aprire la finestra per la scelta del tema del gestore finestre attraverso Icona del Mouse > Impostazioni > Gestore Impostazioni > Gestore finestre , ed è usato per cambiare il tema del bordo delle finestre. Selezionando una delle numerose opzioni preinstallate di Xubuntu il tema verrà immediatamente applicato di modo che possiate provarlo, analogamente alla finestra Stile Aspetto; in aggiunta il Gestore finestre ha l'opzione per cambiare le scelte rapide della tastiera, il comportamento delle finestre selezionate, e altro.
Come opzione predefinita Xubuntu usa lo stile Greybird per entrambi i temi dell'aspetto e delle finestre.
Note alla traduzione
Revisione
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Sfondi e temi
Facendo clic con il tasto destro sulla propria scrivania in Windows Xp e scegliendo Proprietà si verrà trasportati nella finestra Proprietà Schermo ed è da qui che si può cambiare tema e sfondo del desktop.
Kubuntu
Kubuntu (e KDE in generale) funziona in modo molto simile. Facendo clic con il tasto destro sulla scrivania e scegliendo Impostazioni di Desktop verrà mostrata una finestra dalla quale si può sia cambiare lo sfondo con un'immagine preinstallata che aggiungere nuovi sfondi usando il pulsante "Apri..".
Oltre alle consuete opzioni per ridimensionare/scalare/tagliare la propria immagine di sfondo, si può scegliere se impostare lo sfondo come immagine, presentazione o gradiente.
Per quanto riguarda il tema, è qui che KDE differisce leggermente. Aprire Impostazioni di sistema, fare quindi clic su Aspetto dello spazio di lavoro. Si vedranno due voci principali: Decorazioni della finestra e Tema del desktop.
Decorazioni della finestra è utilizzata per cambiare l'aspetto delle finestre o dei bordi se volete.
In Tema del desktop si può cambiare l'aspetto di tutto il resto, come la barra delle applicazioni, i widgets, etc. Facendo clic sulla scheda Dettagli si può mettere a punto il tema del desktop in caso lo si voglia combinare.
Gnome-Shell
Cambiare sfondo in Gnome è molto semplice. Basta fare clic con il tasto destro del mouse su una parte vuota della scrivania e scegliere dal menù a tendina l'ultima voce chiamata Cambia Sfondo del desktop. Sono forniti alcuni sfondi preinstallati. Se quello giusto non fosse nella lista si può sempre scegliere di scaricarne altri dalla rete. Per farlo, scegliere: Scarica altri sfondi online.
È anche possibile aprire la finestra per cambiare sfondo, usando la voce di menù: Sistema > Preferenze > Aspetto.
Osservando la parte alta della finestra, si noterà che la prima scheda è chiamata Tema. Da qui è possibile modificare completamente il tema, in altre parole rivoluzionare l'aspetto del vostro desktop. Analogamente alle immagini di sfondo, alcuni temi sono stati inclusi nell'installazione. Anche qui è possibile scaricarne di nuovi dalla rete nel caso che quelli predefiniti non incontrino i propri gusti. Un'altra possibilità è selezionare il tema che più si avvicina ai propri desideri e adattarlo, così da farlo diventare il proprio tema.
Selezionare un tema e fare clic sul pulsante Personalizza. Apparirà una finestra nella quale poter fare praticamente qualsiasi cosa per impostare il tema come si preferisce. Basta solo sperimentarci. Anche se non si riesce a renderlo esattamente come si vuole, si potrebbe incappare in un altro ancora migliore.
È tutto molto intuitivo. La cosa simpatica è che non si può fare nulla di sbagliato, quindi basta andare avanti e provare.
Lubuntu
Al contrario degli altri ambienti desktop fin qui illustrati, Lubuntu fa il possibile per mantenere l'aspetto e la gestione del desktop il più scarno possibile. E "scarno" è ciò che Lubuntu è in sostanza, quindi limiteremo la discussione alle opzioni più comuni dato che, come detto nei precedenti articoli di questa serie, è possibile accedere al repository e personalizzare Lubuntu facendolo diventare tanto "pesante" quanto si vuole.
Per gestire la maggior parte delle impostazioni di base, fare clic con il tasto destro su qualsiasi area libera della scrivania e selezionare Preferenze del Desktop dal menù a comparsa per aprire la finestra con il medesimo nome. Per impostazione predefinita, la scheda Aspetto permette di impostare lo sfondo del desktop nonché di specificare le opzioni per il testo che appare con gli oggetti posizionati sulla scrivania (per esempio le icone).
Le due opzioni per selezionare/impostare lo sfondo non sono molto più semplici di questa.Facendo clic sul campo Sfondo si apre il Gestore dei file che permetterà di scegliere l'immagine da usare come sfondo. L'opzione Modalità Sfondo apre un menù a comparsa che permette di specificare come visualizzare l'immagine sul desktop (centrata, estesa, etc). L'opzione testo regola la visualizzazione del testo associato agli oggetti sulla scrivania.
Per selezionare il tema, modificare l'aspetto delle finestre e il loro comportamento e per altre opzioni del desktop, aprire il Gestore configurazione di OpenBox (dal menù principale Preferenze > Gestore configurazione OpenBox).
La categoria Tema è selezionata per scelta predefinita. Come si può notare, Lubuntu contiene diversi temi (12) preinstallati e si possono aggiungerne di nuovi in ogni momento. Per cambiare un tema, basta fare clic su uno di quelli visualizzati; ciò applicherà immediatamente il tema al sistema, anche alle finestre già aperte. Facendo clic sulle altre categorie verranno mostrate le relative opzioni di impostazione. (Nota: la categoria Mouse determina in realtà anche il comportamento delle finestre basato su movimenti/azioni del mouse).
Per un maggiore controllo sull'aspetto della propria scrivania, selezionare dal menù principale Preferenze > Personalizza Aspetto, che apre l'omonima finestra.
Le opzioni disponibili in questa finestra permettono una considerevole personalizzazione e "messa a punto" di numerosi parametri, inclusi colore di sfondo e di primo piano delle finestre, tooltip, etc, cambiare tema delle icone e del cursore del mouse (Nota: non ve ne sono di preinstallati), bordi delle finestre e altro. C'è qualche sovrapposizione di controlli tra questa finestre e il Gestore configurazione OpenBox, ma le informazioni sono visualizzate (nelle rispettive finestre) in maniera differente.
Infine si può anche controllare l'aspetto del pannello sulla scrivania. Fare clic con il tasto destro su qualsiasi area non occupata del pannello e, dal menù a comparsa, selezionare Impostazioni del pannello; questo apre la finestra delle preferenze del pannello.
Fare clic sulla scheda Aspetto per configurare l'aspetto del pannello cambiandone il carattere e lo sfondo; per impostazione predefinita, "immagine" è selezionata quale sfondo per il pannello. Con un clic sul pulsante a destra di "immagine" si apre il gestore di file sulla cartella immagini di sfondo del pannello, dove ci sono oltre 20 immagini pre-caricate tra cui scegliere. Ovviamente, si possono aggiungerne altre se si vuole.
Xubuntu
In Xubuntu, analogamente ad altri desktop, la finestra di dialogo per modificare lo sfondo può essere aperta facendo clic destro sulla scrivania e scegliendo "Impostazioni del desktop" dal menù. Ciò darà accesso a molteplici opzioni, compresa quella per caricare il proprio sfondo personale e per definire come posizionarlo sullo schermo (centrato, esteso, etc) e, se non dovesse coprire l'intero schermo, quale colore di sfondo utilizzare e con quale stile (monocromo, a gradiente orizzontale o verticale).
Si può avviare la finestra anche facendo clic su Icona Mouse > Impostazioni > Gestore Impostazioni > Desktop.
Come in KDE, Xfce divide l'aspetto del desktop in due diversi componenti: il tema GTK (chiamato Stile Aspetto) e il gestore dei temi delle finestre.
La finestre Stile Aspetto si apre tramite Icona del Mouse > Impostazioni > Gestore Impostazioni > Aspetto e qui si può scegliere quale stile si vuole usare per determinare la tavolozza dei colori del desktop, compreso il contrasto. Molte altre opzioni sono fornite con Xubuntu e, selezionandole, verranno immediatamente applicate, così che sia possibile vederne il risultato finale. L'intero menù Impostazioni Aspetto permette inoltre di cambiare le icone, i caratteri e altre impostazioni.
Il gestore dei temi delle finestre si apre tramite Mouse > Impostazioni > Gestore Impostazioni > Gestore finestre ed è usato per cambiare il tema del bordo delle finestre. Proprio come nella finestra Stile Aspetto, selezionando una delle numerose opzioni preinstallate di Xubuntu il tema verrà immediatamente applicato di modo che sia possibile provarlo. In aggiunta il Gestore finestre ha l'opzione per cambiare le scelte rapide della tastiera, il comportamento delle finestre selezionate e altro.
Come opzione predefinita Xubuntu usa lo stile Greybird per entrambi i temi dell'aspetto e delle finestre.
Note alla revisione
Due sole segnalazioni: click lo devi scrivere senza la k finale e just, a seconda del contesto, si traduce con 'Basta' ('Basta fare clic', anziché 'Semplicemnete fare clic')