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Versione 14 del 21/07/2007 19.11.30

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Introduzione

IRAF (Image Reduction and Analysis Facility) è un potente strumento che gli studiosi di tutto il mondo utilizzano per il trattamento e l'analisi dei dati astronomici.

Il procedimento di installazione contenuto in questa guida è stato testato su Ubuntu 7.04 «Feisty Fawn», ma è valido anche per le versioni precedenti.

Preparativi

Download dei pacchetti necessari

Prima di tutto è necessario installare la shell tsch, a tale scopo è sufficiente aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando:

sudo apt-get install tcsh

Onde evitare conflitti, alcuni pacchetti recenti verranno sostituiti dalle versioni obsolete presenti nei repository di «Breezy Badger». Per scaricare e installare tali pacchetti è sufficiente digitare i seguenti comandi:

wget http://archive.ubuntu.com/ubuntu/pool/universe/t/termcap-compat/termcap-compat_1.2.3_i386.deb
wget http://archive.ubuntu.com/ubuntu/pool/universe/libc/libc/libc5_5.4.46-15_i386.deb
wget http://archive.ubuntu.com/ubuntu/pool/universe/l/ld.so/ldso_1.9.11-15_i386.deb
sudo dpkg -i ldso_1.9.11-15_i386.deb
sudo dpkg -i libc5_5.4.46-15_i386.deb
sudo dpkg -i termcap-compat_1.2.3_i386.deb

Creazione di un nuovo utente

Per facilitare l'installazione, è bene [:ComandiBase#amministrazioneutenti:creare un nuovo utente] di nome iraf: andare su Sistema -> Amministrazione -> Utenti e Gruppi, aggiungere un nuovo utente di nome «iraf» e, una volta impostata una parola chiave, andare nella scheda «Privilegi» e mettere il segno di spunta sulla casella «Amministrazione del sistema». Per finire, impostare nella scheda «Avanzato» la cartella /iraf/iraf/local in «Directory home» /bin/tcsh in «Shell».

Download dei pacchetti di programma

Creazione delle cartelle

Aprire una finestra di terminale e digitare i seguenti comandi:

sudo mkdir /iraf
sudo chown -R iraf:iraf /iraf

Una volta creata la cartella e assegnati i privilegi di amministrazione all'utente «iraf» non resta che effettuare l'accesso con tale utente. Digitare il seguente comando:

su iraf

Per creare tutte le cartelle che andranno a contenere il programma è sufficiente digitare i seguenti comandi:

cd /iraf
mkdir /iraf/iraf/local
mkdir /iraf/irafbin
mkdir /iraf/irafbin/bin.linux
mkdir /iraf/irafbin/noao.bin.linux
mkdir /iraf/x11iraf
mkdir /iraf/extern

Scaricare i pacchetti di programma

Per scaricare e scompattare i pacchetti del programma è sufficiente digitare i seguenti comandi:

cd /iraf/iraf
wget http://iraf.net/ftp/iraf/V2.13-BETA/as.pcix.gen.gz
tar -zxf as.pcix.gen.gz
rm as.pcix.gen.gz 

cd /iraf/iraf/unix/bin.redhat/ mv * ../bin.linux/ }}}

Per scaricare i binari è utile digitare i seguenti comandi:

cd /iraf/irafbin/bin.linux
wget http://iraf.net/ftp/iraf/V2.13-BETA/ib.rhux.x86.gz
tar -zxpf ib.rhux.x86.gz
rm ib.rhux.x86.gz

Infine, non resta che scaricare e scompattare gli archivi di NOAO con i seguenti comandi:

cd /iraf/irafbin/noao.bin.linux
wget http://iraf.net/ftp/iraf/V2.13-BETA/nb.rhux.x86.gz
tar -zxpf nb.rhux.x86.gz
rm nb.rhux.x86.gz

Installazione

Inizializza l'ambiente

  • setenv iraf /iraf/iraf/
    cd $iraf/unix/hlib
    source irafuser.csh

Test di installazione, per vedere se tutto è andato a buon fine

  • ./install -n 

Tutte le istruzioni dovrebbero apparire come "ok". Se per caso capitasse qualche "fail" per motivi di permessi, non preoccuparti: non intaccherà l'installazione. Ah, potresti non aver bisogno di cose come il drive per il DAT, basta rispondere "no". Se poi hai poco spazio sul disco fisso, una delle ultime richieste è quella di cancellare i sorgenti. (60MB circa). Occhio perché di default la risposta è "non cancellare".

Installazione vera e propria! La password di root in questo caso è quella dell'utente "iraf"!

  • sudo ./install 

Se tutto va bene, un messaggio ti informerà che l'installazione si è conclusa con 0 errori.

Programmi e configurazoni extra

X11IRAF

XGTerm è essenziale per l'uso dell'interfaccia grafica. Esso è parte del pacchetto X11IRAF, insieme con altre cosette utili come per esempio il gestore delle immagini.

Installa X11IRAF!

Installa le dipendenze necessarie

  • sudo apt-get install libncurses4 

Posiziònati nella cartella appropriata e scarica i tar.gz necessari, per poi estrarli e cancellare gli archivi

  • cd /iraf/x11iraf/
    wget http://iraf.noao.edu/iraf/ftp/iraf/x11iraf/x11iraf-v1.3.1-bin.redhat.tar.gz
    tar -zxf x11iraf-v1.3.1-bin.redhat.tar.gz
    rm x11iraf-v1.3.1-bin.redhat.tar.gz 

Ho detto che siamo su Ubuntu, non Red Hat!

  • mv lib.redhat lib.linux
    mv bin.redhat bin.linux 

Ora installa XGTerm. Occhio! Durante l'installazione accetta tutte le opzioni premendo enter, tranne quando parla della cartella app-defaults: inserisci il percorso /etc/X11/app-defaults

  • sudo ./install 

DS9

Nessun astronomo che si rispetti può fare a meno di DS9, interfaccia per la visualizzazione e la manipolazione delle immagini. Vuoi forse essere l'eccezione?

Installa DS9!

Scarica l'ultima vesione per linux, scompatta l'archivio ed elimina il file compresso

  • wget http://hea-www.harvard.edu/saord/download/ds9/linux/ds9.linux.4.12.tar.gz
    tar -zxf ds9.linux.4.12.tar.gz
    rm ds9.linux.4.12.tar.gz 

Sposta tutto in /usr/local/bin

  • sudo mv ds9 /usr/local/bin/ 

Esecuzione di IRAF

Come promesso, qualunque utente può usare IRAF. Da' pure il comando "exit" nella shell: tornerai ad utilizzarla con il tuo account predefinito. Ricordati di togliere all'utente iraf i privilegi di amministratore tramite il menu Sistema → Amministrazione → Utenti e Gruppi.

Prima del primo avvio è necessario creare una cartella dove eseguire il comando "mkiraf". Con molta fantasia la si può chiamare "iraf"

  • mkdir ~/iraf
    cd ~/iraf
    mkiraf 

Digita "xgterm &" per avviare il terminale grafico, dopodiché digita in quest'ultimo

  • cd ~/iraf
    ds9&
    ecl

Uno script utile

Ecco un piccolo script per automatizzare l'avvio di IRAF: sarà a tutti gli effetti un comando di nome irafshell

  • sudo gedit /usr/local/bin/irafshell 

Inserisci questo contenuto

  • PID=`pidof ds9`
    if [ ! $PID ]; then
        ds9 &
    fi
    pushd ~/iraf > /dev/null
    xgterm -iconic -geometry 80x24 -sb -title "IRAF, per l'astronomo che non deve chiedere MAI!" -bg "lemon chiffon" -fg "black" -e "ecl" &
    popd > /dev/null 

Salva ed esci. Rendilo eseguibile con

  • sudo chmod a+x /usr/local/bin/irafshell 

Ora per avviare in un colpo solo terminale grafico, ds9 ed IRAF basterà digitare nella shell il comando irafshell

Sciccherie: il pulsante di avvio

Se vuoi puoi anche creare un'icona di avvio sulla barra di gnome tramite il tasto destro → aggiungi al pannello → icona di avvio personalizzata → comando: irafshell e l'icona che preferisci. In questo caso è meglio modificare lo script irafshell in modo che apra anche una shell normale, che è sempre utile. Questo dipende dai tuoi gusti personali.

Ossessioni

Se ti fa storcere il naso l'idea che un utente del tuo sistema non risieda in /home, puoi creare un link simbolico:

  • cd /home
    sudo ln -s /iraf/iraf/local /home/iraf
    sudo chown iraf:iraf /home/iraf

Poi apri nel menu Sistema → Amministrazione → Utenti e Gruppi e nelle opzioni avanzate indica /home/iraf come home.

Altre ossessioni

Se non hai cambiato le impostazioni iniziali, ed hai già dato il comando mkiraf, la cartella preimpostata per il salvataggio delle immagini è /iraf/imdirs/tuo_nome_utente/. Per accedere a questa cartella velocemente puoi creare un link simbolico nella tua cartella iraf

  • cd ~/iraf 
    ln -s /iraf/imdirs/tuo_nome_utente/ imdirs

Ulteriori risorse


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