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Commento: cambiato il riferimento da AptGetHowTo a Apt
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aggiunto bug per feisty
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= Problemi noti = A causa di un [https://bugs.launchpad.net/ubuntu/+source/casper/+bug/84591 bug] nella gestione della persistenza di Ubuntu 7.04 Feisty Fawn la procedura sembra non funzionare con tale versione del sistema operativo. |
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IndiceBRTableOfContents |
Introduzione
È possibile avere Ubuntu o Kubuntu su una chiavetta USB o su un hard disk esterno USB in modalità persistente. Questo vuol dire che sarà possibile effettuare il boot da USB e mantenere delle personalizzazioni come il layout della tastiera, le preferenze, i pacchetti installati. Occorre un dispositivo USB da almeno 1 Giga. Questa pagina è la traduzione adattata di una pagina del wiki internazionale https://wiki.ubuntu.com/LiveUsbPendrivePersistent e riguarda Ubuntu. Le parti relative a Kubuntu sono indicate.
Preparazione del dispositivo
Partizioni
In questa guida viene usato fdisk, ma si possono usare anche gparted o qtparted.
Immagine(Icone/Piccole/note.png,30,left)BRL'autore della guida originale segnala di aver avuto dei problemi usando gparted.Collegare il dispositivo e verificare il nome assegnato alla periferica, in un terminale digitare:
sudo fdisk -l
Supporremo che il nome della periferica sia /dev/sda1, ma occorre utilizzare il nome trovato con il comando precedente. Controllare bene!
Ora creeremo 2 partizioni: una da 700MB (alcuni ritengono necessari 750MB) con un filesystem fat32 ed una con il resto dello spazio disponibile e filesystem ext2. La prima partizione dovrà essere resa attiva.
Aprire un terminale e digitare questo comando per smontare la periferica:
sudo umount /dev/sda1
Eseguire fdisk sul dispositivo:
sudo fdisk /dev/sda
Quest'ultimo comando darà il prompt di fdisk. Controllate cosa avete salvato sul dispositivo ed eventualmente eseguite un backup dei dati. 'p' scriverà sullo schermo il contenuto di /dev/sda. Se avete già delle partizioni, rimuovetele ('d', 'numero partizione').
Creiamo la partizione 1: "n" per nuova partizione, "p" per renderla primaria, "1" per assegnarle il numero 1, quindi basta premere invio per accettare il cilindro di partenza proposto, "+700M" per una partizione da 700MB. Quindi "a" per rendere la partizione attiva. Per assegnare il filesystem FAT: "t", poi "1", poi "6".
Creiamo la seconda partizione: "p" per una partizione primaria, "2" per assegnarle il numero 2, invio per accettare il cilindro di partenza proposto, invio per accettare il cilindro di fine proposto. Uscire e salvare con "w".
Controlliamo i risultati digitando in un terminale questo comando:
sudo fdisk -l
Dovrebbe mostrare due partizioni con la prima contrassegnata da un asterisco poiché attiva.
Molti dispositivi Usb non possiedono un master boot record. Si può ovviare al problema installandolo con il comando install-mbr:
sudo apt-get install mbr sudo install-mbr /dev/sdX
dove /dev/sdX rappresenta il dispositivo in questione.
Se Ubuntu monta le partizioni, occorre smontarle di nuovo:
sudo umount /dev/sda1 sudo umount /dev/sda2
Formattare le partizioni
Le partizioni saranno formattate dando il nome edgy alla prima (o un nome a piacere) e casper-rw alla seconda (questo nome invece è OBBLIGATORIO e va dato tutto in minuscolo), digitare in un terminale:
sudo mkfs.vfat -F 32 -n edgy /dev/sda1 sudo mkfs.ext2 -b 4096 -L casper-rw /dev/sda2
Montate le partizioni, estraendo e reinserendo il dispositivo. Ubuntu dovrebbe montare automaticamente, altrimenti verificare le impostazioni in «Sistema --> Preferenze --> Unità e supporti removibili» oppure montare a mano:
sudo mount /dev/sda1 /media/unpuntodimount1 sudo mount /dev/sda2 /media/unpuntodimount2
Installare Edgy sul dispositivo USB
Utilizzare il CD di installazione o l'immagine iso scaricata. Nel secondo caso l'immagine iso va montata nel modo seguente:
mkdir ubuntuCD sudo mount ubuntu-6.10-desktop-i386.iso ubuntuCD -o loop
Inserire il CD o aprire la cartella ubuntuCD ed assicurarsi di visualizzare i files nascosti (in Nautilus premere «CTRL+H»)
Copiare i seguenti file e cartelle nella prima partizione del dispositivo USB:
Cartelle : casper, disctree, dists, install, pics, pool, preseed, .disk
File : tutti quelli della cartella isolinux, md5sum.txt, README.diskdefines, ubuntu.ico
Quindi la cartella isolinux non va copiata sul dispositivo, ma il suo contenuto va copiato direttamente nella root della prima partizione del dispositivo.
Copiare casper/vmlinuz, casper/initrd.gz, install/mt86plus. Quindi avremo questi file due volte sul dispositivo: una volta nella root della partizione ed una seconda volta nella cartella casper o install.
Rinominare il file isolinux.cfg in syslinux.cfg:
Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,left)BRAttenzione: utilizzare i percorsi corretti, quelli che seguono sono solo di esempioBRBR
cd ubuntuCD cp -rf casper /media/edgy cp -rf disctree /media/edgy cp -rf dists /media/edgy cp -rf install /media/edgy cp -rf pics /media/edgy cp -rf pool /media/edgy cp -rf preseed /media/edgy cp -rf .disk /media/edgy cp isolinux/* /media/edgy cp md5sum.txt /media/edgy cp README.diskdefines /media/edgy cp ubuntu.ico /media/edgy cp casper/vmlinuz /media/edgy cp casper/initrd.gz /media/edgy cp install/mt86plus /media/edgy cd /media/edgy mv isolinux.cfg syslinux.cfg
Non è necessario copiare le cartelle che sono link simbolici (/dists/stable, /dists/unstable, /ubuntu).
Rendere il dispositivo bootabile
Va installato il bootloader syslinux. Tale bootloader ha bisogno di un file di configurazione che è syslinux.cfg. Questo è il file che abbiamo appena ottenuto rinominando isolinux.cfg da installCD. Tuttavia occorre modificare tale file. Aprire syslinux.cfg dal dispositivo con l'[:EditorDiTesto:editor di testo] preferito, ad esempio:
gedit syslinux.cfg
Modificare il contenuto fino ad ottenere quanto segue:
DEFAULT custom GFXBOOT bootlogo APPEND preseed/file=preseed/ubuntu.seed boot=casper initrd=initrd.gz ramdisk_size=1048576 root=/dev/ram rw quiet splash locale=it_IT bootkbd=it console-setup/layoutcode=it console-setup/variantcode=nodeadkeys -- LABEL custom menu label ^Avvia Ubuntu in modo persistente kernel vmlinuz append preseed/file=preseed/ubuntu.seed boot=casper persistent initrd=initrd.gz ramdisk_size=1048576 root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL live menu label ^Avvia o installa Ubuntu kernel vmlinuz append preseed/file=preseed/ubuntu.seed boot=casper initrd=initrd.gz ramdisk_size=1048576 root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL xforcevesa menu label Avvia Ubuntu in modo safe ^graphics kernel vmlinuz append preseed/file=preseed/ubuntu.seed boot=casper xforcevesa initrd=initrd.gz ramdisk_size=1048576 root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL check menu label ^Controlla errori su CD kernel vmlinuz append boot=casper integrity-check initrd=initrd.gz ramdisk_size=1048576 root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL memtest menu label ^Test della memoria kernel mt86plus append - LABEL hd menu label ^Boot from first hard disk localboot 0x80 append - DISPLAY isolinux.txt TIMEOUT 300 PROMPT 1 F1 f1.txt F2 f2.txt F3 f3.txt F4 f4.txt F5 f5.txt F6 f6.txt F7 f7.txt F8 f8.txt F9 f9.txt F0 f10.txt
La voce del menù chiamata Custom è la predefinita, in modo che si possa semplicemente premere invio per avere la propria sessione personalizzata.
La differenza essenziale è che i kernel e gli initrd sono stati spostati nella cartella casper, quindi casper/initrd.gz è diventato initrd.gz e similmente vmlinuz.
Si può anche copiare e incollare il testo sopra creando un nuovo file syslinux.cfg. Differenze Kubuntu: editor kwrite invece di gedit; sostituire preseed/ltsp.seed con preseed/kubuntu.seed.
L'ultima cosa da fare è installare il bootloader. Controllare di avere i pacchetti syslinux e mtools installati, altrimenti installarli usando [:SynapticHowto:synaptic] oppure [:Apt:apt-get].
Prima è necessario smontare il dispositivo:
cd ~ sudo umount /dev/sda1
Il comando seguente installerà il bootloader. Attenzione verificare bene il nome della periferica, se si hanno dei dischi SATA si rischia di sovrascrivere il bootloader su hard disk!
syslinux /dev/sda1
alcuni utenti riferiscono di aver avuto successo solo usando il flag -f (syslinux -f /dev/sda1) -bernstein
Se si ottiene l'errore:
sh: mcopy: command not found syslinux: failed to create ldlinux.sys
allora si è dimenticato di installare il pacchetto mtools.
Riavviare sul dispositivo, cambiare qualche impostazione, riavviare di nuovo e verificare che le modifiche siano mantenute.
Non dimenticare di verificare che il computer usato abbia il boot da USB abilitato (controllare le impostazioni del BIOS).
Problemi noti
A causa di un [https://bugs.launchpad.net/ubuntu/+source/casper/+bug/84591 bug] nella gestione della persistenza di Ubuntu 7.04 Feisty Fawn la procedura sembra non funzionare con tale versione del sistema operativo.