12326
Commento: sistemato commento
|
12320
tolta nuova linea, non necessaria
|
Le cancellazioni sono segnalate in questo modo. | Le aggiunte sono segnalate in questo modo. |
Linea 22: | Linea 22: |
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Nei seguenti esempi verrà utilizzato il dispositivo generico {{{/dev/sda1}}}.[[BR]] Sostituire con quello corretto per il proprio sistema.''' || | ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''Nei seguenti esempi verrà utilizzato il dispositivo generico {{{/dev/sda1}}}. Sostituire con quello corretto per il proprio sistema.''' || |
Indice BR TableOfContents(1) |
Introduzione
È possibile installare Ubuntu su una periferica USB (pen drive, hard disk esterno etc) in modalità persistente. Ciò significa che sarà possibile avviare il sistema da tale periferica mantenendo le personalizzazioni come il layout della tastiera, le preferenze e i pacchetti installati. Occorre un dispositivo USB da almeno 1 GiB.
Preparativi
La memoria del dispositivo scelto per ospitare Ubuntu deve avere dimensioni almeno pari a 1 GiB. Prima di procedere con le seguenti istruzioni è consigliato eseguire un backup di tutti i dati contenuti in esso.
Identificazione della periferica
Innanzitutto è necessario conoscere il nome assegnato dal sistema alla periferica. Aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando:
sudo fdisk -l
Nei seguenti esempi verrà utilizzato il dispositivo generico /dev/sda1. Sostituire con quello corretto per il proprio sistema. |
Partizionamento
Una volta identificata la periferica è necessario creare al suo interno due partizioni: la prima, necessaria al corretto funzionamento del sistema, dovrà avere delle dimensioni pari almeno a 700 MiB (da formattare in FAT32), la seconda, invece, potrà tranquillamente occupare tutto il resto dello spazio disponibile.
Aprire un terminale e digitare il seguente comando:
sudo umount /dev/sda1
Per eseguire fdisk sul dispositivo digitare il seguente comando:
sudo fdisk /dev/sda
Dovrebbe apparire la riga di comando di fdisk. Per visualizzare la tabella delle partizioni corrente è utile premere il tasto «p»; prima di proseguire è necessario rimuovere tutte le partizioni presenti nella periferica: a tale scopo è sufficiente premere il tasto «d» seguito dal numero della partizione da eliminare.
Una volta cancellate le vecchie partizioni si può procedere con la creazione delle nuove: premere «n» per creare una nuova partizione, dunque «p» per renderla primaria, infine non resta che per assegnarle il numero 1, premere «Invio» per accettare il cilindro di partenza proposto e digitare le dimensioni desiderate.
Per rendere la partizione avviabile è sufficiente premere «a», per assegnarle il filesystem FAT, invece, va premuto «t» dunque digitare prima 1 e poi 6.
Per creare la seconda partizione le operazioni sono simili alle precedenti: digitare «p» per una nuova partizione primaria, assegnarle il numero 2, premere «Invio» per accettare il cilindro di partenza proposto, infine premre ancora «Invio» per accettare il cilindro di fine proposto. Uscire e salvare con «w».
Per controllare che tutto sia andato a buon fine è sufficiente digitare il seguente comando:
sudo fdisk -l
Il comando dovrebbe mostrare le due partizioni appena create, la prima, inoltre, dovrebbe essere contrassegnata da un asterisco.
Molti dispositivi Usb non possiedono un settore di avvio. Si può ovviare al problema creandone uno nuovo con il comando install-mbr. A tale scopo è necessario installare il pacchetto mbr disponibile nei [:Repository:repository] ufficiali. È possibile installare il pacchetto in questione con [:Apt:], come da esempio:
sudo apt-get install mbr
Terminata l'installazione è possibile digitare il seguente comando:
sudo install-mbr /dev/sda
Sul proprio dispositivo verrà creato un nuovo Master Boot Record, indispensabile per le operazioni di avvio del sistema.
Nel caso che il sistema monti automaticamente le nuove partizioni, è necessario smontarle con dei comandi simili ai seguenti:
sudo umount /dev/sda1 sudo umount /dev/sda2
Formattazione
Mentre alla prima partizione può essere assegnato un nome arbitrario (edgy nell'esempio seguente), per il corretto funzionamento è necessario assegnare alla seconda il nome casper-rw. Digitare i seguenti comandi:
sudo mkfs.vfat -F 32 -n edgy /dev/sda1 sudo mkfs.ext3 -b 4096 -L casper-rw /dev/sda2
Per montare le partizioni è sufficiente estrarre e reinserire il dispositivo nella porta USB. Nel caso che il sistema non monti automaticamente le partizioni presenti nella periferica verificare le impostazioni presenti in Sistema -> Preferenze -> Unità e supporti removibili, oppure digitare i seguenti comandi:
sudo mount /dev/sda1 /media/unpuntodimount1 sudo mount /dev/sda2 /media/unpuntodimount2
Installare Edgy sul dispositivo USB
Utilizzare il CD di installazione o l'immagine reperibile da [http://ubuntu.fastbull.org/ubuntu-releases/6.10/ qui]. Nel caso si scelga di installare il sistema dall'immagine del CD, è possibile montare il relativo file .iso con i seguenti comandi:
mkdir ubuntuCD sudo mount ubuntu-6.10-desktop-i386.iso ubuntuCD -o loop
Inserire il CD o aprire la cartella ubuntuCD ed assicurarsi di visualizzare i file nascosti (in nautilus premere «Ctrl+h»)
Quelli che seguono sono gli elenchi dei file e delle cartelle presenti nel CD che andranno copiati all'interno della prima partizione creata in precedenza:
Cartelle :
casper
disctree
dists
install
pics
pool
preseed
.disk
File :
isolinux/*
md5sum.txt
README.diskdefines
ubuntu.ico
La cartella isolinux non va copiata sul dispositivo, ma il suo contenuto va copiato direttamente nella radice / della prima partizione del dispositivo.
Copiare nuovamente i file casper/vmlinuz, casper/initrd.gz, e install/mt86plus all'interno di / della periferica USB. Dunque, tali file saranno presenti sia nella directory principale che nelle rispettive cartelle.
Per finire, non resta che rinominare il file isolinux.cfg in syslinux.cfg.
Un esempio di operazioni utili allo scopo è il seguente:
cd ubuntuCD cp -rf casper /media/edgy cp -rf disctree /media/edgy cp -rf dists /media/edgy cp -rf install /media/edgy cp -rf pics /media/edgy cp -rf pool /media/edgy cp -rf preseed /media/edgy cp -rf .disk /media/edgy cp isolinux/* /media/edgy cp md5sum.txt /media/edgy cp README.diskdefines /media/edgy cp ubuntu.ico /media/edgy cp casper/vmlinuz /media/edgy cp casper/initrd.gz /media/edgy cp install/mt86plus /media/edgy cd /media/edgy mv isolinux.cfg syslinux.cfg
Non è necessario copiare anche i link simbolici delle cartelle (i.e. /dists/stable, /dists/unstable, /ubuntu). |
Rendere il dispositivo avviabile
Affinchè il sistema possa venire caricato dalla periferica USB è necessario installare un bootloader. Per tali operazioni è stato scelto syslinux, un bootloader leggero e semplice da configurare.
Configurazione di syslinux
Se le precedenti istruzioni sono andate tutte a buon fine, il file di configurazione syslinux.cfg dovrebbe già essere stato copiato all'interno della prima partizione della periferica. Tuttavia occorre modificare tale file. Aprire syslinux.cfg con un [:EditorDiTesto:editor di testo] e modificarne il contenuto affinchè il risultato sia simile al seguente:
DEFAULT custom GFXBOOT bootlogo APPEND preseed/file=preseed/ubuntu.seed boot=casper initrd=initrd.gz ramdisk_size=1048576 root=/dev/ram rw quiet splash locale=it_IT bootkbd=it console-setup/layoutcode=it console-setup/variantcode=nodeadkeys -- LABEL custom menu label ^Avvia Ubuntu in modo persistente kernel vmlinuz append preseed/file=preseed/ubuntu.seed boot=casper persistent initrd=initrd.gz ramdisk_size=1048576 root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL live menu label ^Avvia o installa Ubuntu kernel vmlinuz append preseed/file=preseed/ubuntu.seed boot=casper initrd=initrd.gz ramdisk_size=1048576 root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL xforcevesa menu label Avvia Ubuntu in modo safe ^graphics kernel vmlinuz append preseed/file=preseed/ubuntu.seed boot=casper xforcevesa initrd=initrd.gz ramdisk_size=1048576 root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL check menu label ^Controlla errori su CD kernel vmlinuz append boot=casper integrity-check initrd=initrd.gz ramdisk_size=1048576 root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL memtest menu label ^Test della memoria kernel mt86plus append - LABEL hd menu label ^Boot from first hard disk localboot 0x80 append - DISPLAY isolinux.txt TIMEOUT 300 PROMPT 1 F1 f1.txt F2 f2.txt F3 f3.txt F4 f4.txt F5 f5.txt F6 f6.txt F7 f7.txt F8 f8.txt F9 f9.txt F0 f10.txt
Nel caso si stia procedendo all'installazione di Kubuntu è necessario sostituire la dicitura «preseed/ubuntu.seed» con «preseed/kubuntu.seed».
La voce del menù chiamata di default è Custom, in questo modo per avviare Ubuntu sarà sufficiente premere «Invio». È inoltre possibile copiare e incollare il testo sopra creando un nuovo file syslinux.cfg.
Installazione del bootloader
Una volta modificato il file configurazione sarà possibile procedere con l'installazione del bootloader. Per tale operazione sono richiesti i pacchetti mtools e syslinux, entrambi facilmente installabili tramite [:Apt:apt-get], [:SynapticHowto:Synaptic] o [:AdeptHowTo:Adept].
Le istruzioni contenute in questa sezione possono causare seri danni alla configurazione attuale del proprio sistema. |
Una volta installati i pacchetti sopra citati è necessario smontare il dispositivo:
cd ~ sudo umount /dev/sda1
Per installare syslinux è sufficiente digitare il seguente comando:
syslinux /dev/sda1
Nel caso si presentino problemi si può provare ad usare il flag -f. La sintassi del comando precedente dovrebbe diventare simile alla seguente:
syslinux -f /dev/sda1
Può accadere che il comando syslinux restituisca un errore simile al seguente:
sh: mcopy: command not found syslinux: failed to create ldlinux.sys
In questo caso si è dimenticato di installare il pacchetto mtools.
Il sistema è installato e pronto all'uso: riavviare il computer, cambiare le impostazioni del BIOS della propria scheda madre in modo da selezionare l'avvio da periferica USB, infine salvare e riavviare.
Risoluzione dei problemi
Utilizzo di gparted
È possibile eseguire partizionare e formattare la periferiche con altri programmi diversi da fdisk. Tuttavia, è sconsigliato l'utilizzo di gparted poiché si sono riscontrati dei problemi durante l'esecuzione di tali operazioni.
Incompatibilità con Ubuntu 7.04 «Feisty Fawn»
A causa di un [https://bugs.launchpad.net/ubuntu/+source/casper/+bug/84591 bug] nella gestione della persistenza di Ubuntu 7.04 «Feisty Fawn» la procedura sembra non funzionare con tale versione del sistema operativo.
Problemi con il boot loader
A causa di un'incompatibiità con syslinux è possibile che all'avvio compaia più volte il seguente messaggio:
MBR=
In tal caso sostituire syslinux con uno fra lilo e [:Grub].
Ulteriori risorse
[https://wiki.ubuntu.com/LiveUsbPendrivePersistent Documento originale]
[http://www.webalice.it/lorenzo.chiodi/usbdisk/index.html Howto italiano sull'argomento]