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Commento: riorganizzate le sezioni, terminata partizionamento
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Commento: revisionata formattazione
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Le cancellazioni sono segnalate in questo modo. | Le aggiunte sono segnalate in questo modo. |
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## non modificare il testo precedente! /!\ Da revisionare ciò che segue /!\ Le partizioni saranno formattate dando il nome ''edgy'' alla prima (o un nome a piacere) e ''casper-rw'' alla seconda (questo nome invece è __OBBLIGATORIO__ e va dato tutto in __minuscolo__), digitare in un terminale: |
Mentre alla prima partizione può essere assegnato un nome arbitrario ('''edgy''' nell'esempio seguente), per il corretto funzionamento è necessario assegnare alla seconda il nome '''casper-rw'''. Digitare i seguenti comandi: |
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Montate le partizioni, estraendo e reinserendo il dispositivo. '''Ubuntu''' dovrebbe montare automaticamente, altrimenti verificare le impostazioni in «'''''Sistema --> Preferenze --> Unità'''''' e supporti removibili'''''» oppure montare a mano: |
Per montare le partizioni è sufficiente estrarre e reinserire il dispositivo nella porta USB. Nel caso che il sistema non monti automaticamente le partizioni presenti nella periferica verificare le impostazioni presenti in «'''''Sistema --> Preferenze --> Unità e supporti removibili'''''», oppure digitare i seguenti comandi: |
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Utilizzare il '''CD''' di installazione o l'immagine ''iso'' scaricata. Nel secondo caso l'immagine ''iso'' va montata nel modo seguente: |
Utilizzare il CD di installazione o l'immagine ''iso'' scaricata. Nel secondo caso l'immagine ''iso'' va montata nel modo seguente: |
Indice BR TableOfContents |
Introduzione
È possibile installare Ubuntu su una periferica USB (pen drive, hard disk esterno etc) in modalità persistente. Ciò significa che sarà possibile avviare il sistema da tale periferica mantenendo le personalizzazioni come il layout della tastiera, le preferenze e i pacchetti installati. Occorre un dispositivo USB da almeno 1 Gb.
Preparativi
La memoria del dispositivo scelto per ospitare Ubuntu deve avere dimensioni almeno pari a 1 Gb. Prima di procedere con le seguenti istruzioni è consigliato eseguire un backup di tutti i dati contenuti in esso.
Identificazione della periferica
Innanzitutto è necessario conoscere il nome assegnato dal sistema alla periferica. Aprire una finestra di terminale e digitare il seguetne comando:
sudo fdisk -l
Nei seguenti esempi verrà utilizzato la dicitura /dev/sda1, è molto importante sostituire tale dicitura con il nome della propria periferica. |
Partizionamento
Una volta identificata la periferica è necessario creare al suo interno due partizioni: la prima, necessaria al corretto funzionamento del sistema, dovrà avere delle dimensioni pari almeno a 700 Mb (da formattare in FAT32), la seconda, invece, potrà tranquillamente occupare tutto il resto dello spazio disponibile.
Aprire un terminale e digitare il seguente comando:
sudo umount /dev/sda1
Per eseguire fdisk sul dispositivo digitare il seguente comando:
sudo fdisk /dev/sda
Dovrebbe apparire la riga di comando di fdisk. Per visualizzare la tabella delle partizioni corrente è utile premere il tasto «p»; prima di proseguire è necessario rimuovere tutte le partizioni presenti nella periferica: a tale scopo è sufficiente premere il tasto «d» seguito dal numero della partizione da eliminare.
Una volta cancellate le vecchie partizioni si può procedere con la creazione delle nuove: premere «n» per creare una nuova partizione, dunque «p» per renderla primaria, infine non resta che per assegnarle il numero 1, premere «Invio» per accettare il cilindro di partenza proposto e digitare le dimensioni desiderate.
Per rendere la partizione avviabile è sufficiente premere «a», per assegnarle il filesystem FAT, invece, va premuto «t» dunque digitare prima 1 e poi 6.
Per creare la seconda partizione le operazioni sono simili alle precedenti: digitare «p» per una nuova partizione primaria, assegnarle il numero 2, premere «Invio» per accettare il cilindro di partenza proposto, infine premre ancora «Invio» per accettare il cilindro di fine proposto. Uscire e salvare con «w».
Per controllare che tutto sia andato a buon fine è sufficiente digitare il seguente comando:
sudo fdisk -l
Il comando dovrebbe mostrare le due partizioni appena create, la prima, inoltre, dovrebbe essere contrassegnata da un asterisco.
Molti dispositivi Usb non possiedono un settore di avvio. Si può ovviare al problema creanedone uno nuovo con il comando install-mbr. A tale scopo è necessario installare il pacchetto mbr disponibile nei [:Repository:repository] ufficiali. È possibile installare il pacchetto in questione con [:Apt:], come da esempio:
sudo apt-get install mbr
Terminata l'installazione è possibile digitare il seguente comando:
sudo install-mbr /dev/sda
Sul proprio dispositivo verrà creato un nuovo Master Boot Record, indispensabile per le operazioni di avvio del sistema.
Nel caso che il sistema monti automaticamente le nuove partizioni, è necessario smontarle con dei comandi simili ai seguenti:
sudo umount /dev/sda1 sudo umount /dev/sda2
Formattazione
Mentre alla prima partizione può essere assegnato un nome arbitrario (edgy nell'esempio seguente), per il corretto funzionamento è necessario assegnare alla seconda il nome casper-rw. Digitare i seguenti comandi:
sudo mkfs.vfat -F 32 -n edgy /dev/sda1 sudo mkfs.ext2 -b 4096 -L casper-rw /dev/sda2
Per montare le partizioni è sufficiente estrarre e reinserire il dispositivo nella porta USB. Nel caso che il sistema non monti automaticamente le partizioni presenti nella periferica verificare le impostazioni presenti in «Sistema --> Preferenze --> Unità e supporti removibili», oppure digitare i seguenti comandi:
sudo mount /dev/sda1 /media/unpuntodimount1 sudo mount /dev/sda2 /media/unpuntodimount2
Installare Edgy sul dispositivo USB
Utilizzare il CD di installazione o l'immagine iso scaricata. Nel secondo caso l'immagine iso va montata nel modo seguente:
mkdir ubuntuCD sudo mount ubuntu-6.10-desktop-i386.iso ubuntuCD -o loop
Inserire il CD o aprire la cartella ubuntuCD ed assicurarsi di visualizzare i files nascosti (in Nautilus premere «CTRL+H»)
Copiare i seguenti file e cartelle nella prima partizione del dispositivo USB:
Cartelle : casper, disctree, dists, install, pics, pool, preseed, .disk
File : tutti quelli della cartella isolinux, md5sum.txt, README.diskdefines, ubuntu.ico
Quindi la cartella isolinux non va copiata sul dispositivo, ma il suo contenuto va copiato direttamente nella root della prima partizione del dispositivo.
Copiare casper/vmlinuz, casper/initrd.gz, install/mt86plus. Quindi avremo questi file due volte sul dispositivo: una volta nella root della partizione ed una seconda volta nella cartella casper o install.
Rinominare il file isolinux.cfg in syslinux.cfg:
Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,left)BRAttenzione: utilizzare i percorsi corretti, quelli che seguono sono solo di esempioBRBR
cd ubuntuCD cp -rf casper /media/edgy cp -rf disctree /media/edgy cp -rf dists /media/edgy cp -rf install /media/edgy cp -rf pics /media/edgy cp -rf pool /media/edgy cp -rf preseed /media/edgy cp -rf .disk /media/edgy cp isolinux/* /media/edgy cp md5sum.txt /media/edgy cp README.diskdefines /media/edgy cp ubuntu.ico /media/edgy cp casper/vmlinuz /media/edgy cp casper/initrd.gz /media/edgy cp install/mt86plus /media/edgy cd /media/edgy mv isolinux.cfg syslinux.cfg
Non è necessario copiare le cartelle che sono link simbolici (/dists/stable, /dists/unstable, /ubuntu).
Rendere il dispositivo bootabile
Va installato il bootloader syslinux. Tale bootloader ha bisogno di un file di configurazione che è syslinux.cfg. Questo è il file che abbiamo appena ottenuto rinominando isolinux.cfg da installCD. Tuttavia occorre modificare tale file. Aprire syslinux.cfg dal dispositivo con l'[:EditorDiTesto:editor di testo] preferito, ad esempio:
gedit syslinux.cfg
Modificare il contenuto fino ad ottenere quanto segue:
DEFAULT custom GFXBOOT bootlogo APPEND preseed/file=preseed/ubuntu.seed boot=casper initrd=initrd.gz ramdisk_size=1048576 root=/dev/ram rw quiet splash locale=it_IT bootkbd=it console-setup/layoutcode=it console-setup/variantcode=nodeadkeys -- LABEL custom menu label ^Avvia Ubuntu in modo persistente kernel vmlinuz append preseed/file=preseed/ubuntu.seed boot=casper persistent initrd=initrd.gz ramdisk_size=1048576 root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL live menu label ^Avvia o installa Ubuntu kernel vmlinuz append preseed/file=preseed/ubuntu.seed boot=casper initrd=initrd.gz ramdisk_size=1048576 root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL xforcevesa menu label Avvia Ubuntu in modo safe ^graphics kernel vmlinuz append preseed/file=preseed/ubuntu.seed boot=casper xforcevesa initrd=initrd.gz ramdisk_size=1048576 root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL check menu label ^Controlla errori su CD kernel vmlinuz append boot=casper integrity-check initrd=initrd.gz ramdisk_size=1048576 root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL memtest menu label ^Test della memoria kernel mt86plus append - LABEL hd menu label ^Boot from first hard disk localboot 0x80 append - DISPLAY isolinux.txt TIMEOUT 300 PROMPT 1 F1 f1.txt F2 f2.txt F3 f3.txt F4 f4.txt F5 f5.txt F6 f6.txt F7 f7.txt F8 f8.txt F9 f9.txt F0 f10.txt
La voce del menù chiamata Custom è la predefinita, in modo che si possa semplicemente premere invio per avere la propria sessione personalizzata.
La differenza essenziale è che i kernel e gli initrd sono stati spostati nella cartella casper, quindi casper/initrd.gz è diventato initrd.gz e similmente vmlinuz.
Si può anche copiare e incollare il testo sopra creando un nuovo file syslinux.cfg. Differenze Kubuntu: editor kwrite invece di gedit; sostituire preseed/ltsp.seed con preseed/kubuntu.seed.
L'ultima cosa da fare è installare il bootloader. Controllare di avere i pacchetti syslinux e mtools installati, altrimenti installarli usando [:SynapticHowto:synaptic] oppure [:Apt:apt-get].
Prima è necessario smontare il dispositivo:
cd ~ sudo umount /dev/sda1
Il comando seguente installerà il bootloader. Attenzione verificare bene il nome della periferica, se si hanno dei dischi SATA si rischia di sovrascrivere il bootloader su hard disk!
syslinux /dev/sda1
alcuni utenti riferiscono di aver avuto successo solo usando il flag -f (syslinux -f /dev/sda1) -bernstein
Se si ottiene l'errore:
sh: mcopy: command not found syslinux: failed to create ldlinux.sys
allora si è dimenticato di installare il pacchetto mtools.
Riavviare sul dispositivo, cambiare qualche impostazione, riavviare di nuovo e verificare che le modifiche siano mantenute.
Non dimenticare di verificare che il computer usato abbia il boot da USB abilitato (controllare le impostazioni del BIOS).
Problemi noti
Gparted
È possibile eseguire partizionare e formattare la periferiche con altri programmi diversi da fdisk. Tuttavia, è sconsigliato l'utilizzo di gparted poichè si sono riscontrati dei problemi durante l'esecuzione di tali operazioni.
Incompatibilità con Feisty Fawn
A causa di un [https://bugs.launchpad.net/ubuntu/+source/casper/+bug/84591 bug] nella gestione della persistenza di Ubuntu 7.04 Feisty Fawn la procedura sembra non funzionare con tale versione del sistema operativo.
Ulteriori risorse
[https://wiki.ubuntu.com/LiveUsbPendrivePersistent Documento originale]