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Differenze tra le versioni 1 e 38 (in 37 versioni)
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Linea 1: Linea 1:
= ItalianGuidaGrub =

= Guida a GRUB =

== Indice ==
 * Introduzione
 * Perché Grub
 * Installazione di Grub
 * Far partire il sistema principale (Linux)
 * Far partire un secondo sistema (Linux)
 * Configurare il Menù di grub
 * Avviare altri sistemi operativi
 * Installare Grub su floppy
 * Usare update-grub
 * Impostare una password
 * Riconoscimento modalità video
 * Usare una splashimage
 * Note finali

== Introduzione ==

GRand Unified Bootloader (Grub) è il bootloader
di default Ubuntu. La procedura di installazione è in genere in grado
di riconoscere gli altri sistemi presenti ed inserirli nel menu
iniziale. In alcuni casi particolari tuttavia, l'installer può non
trovare i parametri corretti oppure si vuole semplicemente modificare
il comoportamento di default. In questi casi questa guida può tornare
utile.

Questa è una guida generica su grub (non specifica per Ubuntu) che
comprende argomenti quali l'installazione e la configurazione da zero
di grub, trattati in modo semplice (si spera) in modo da non spaventare
i principianti. La guida è rivolta quindi a tutti coloro i quali per
necessità o diletto vogliano imparare ad usare questo
versatile bootloader.

== Perché Grub ==

La ragione per cui consiglio anche ai newbie '''Grub''' è la
caratteristica, unica, di poter scrivere da zero o modificare, in fase di boot, i comandi per fare
partire un kernel, il tutto con
l'ausilio dell'autocompletamento. Adesso provo a spiegarmi meglio.

Se '''Grub''' è installato, al boot comparirà il classico menù con le voci per ogni sistema operativo installato. A questo punto premendo "'''e'''" si entra in modalità editing e si possono modificare le voci del menu iniziale oppure si possono inserire i comandi per
fare partire un altro kernel non presente nel menu. '''Grub'''
può leggere le varie
partizioni e visualizzare i nomi dei file, e grazie
all'autocompletamento si è
sicuri di non sbagliare il percorsi o i nomi dei file. In questo modo è facile fare velocemente molte prove con kernel o
parametri di boot diversi, al volo, senza dover modificare alcun file.
Per confronto, con lilo (altro bootloader diffuso), per modificare un
parametro di boot o fare partire un nuovo kernel (anche solo per prova)
è necessario avviare il sitema, modificare
lilo.conf, eseguire il comado lilo e riavviare. Con '''Grub''' basta invece scrivere le modifiche al boot e se c'è un errore ed il kernel non si
carica basta resettare il sistema e provare di nuovo. Trovati i
parametri giusti si possono salvare in '''{{{/boot/grub/menu.lst}}}''' in modo che non sia più necessario inserirli a mano.

== Installazione di Grub ==

Nomalmente '''Grub''' è già installato in Ubuntu. Se però si è
installato un S.O. (come MS-Windows) che ignora la presenza di altri
sistemi sul disco e vuole monopolizzare il nostro pc, ci si trova nella
necessità di installare nuovamente '''Grub''' per riappropriarci della libertà di scegliere. Può anche succedere di aver provato un altro boot loader e di voler ritornare a '''Grub''': anche in questo caso basta seguire quanto segue.

Per usare '''Grub''' è necessario installarlo nel "Master Boot Record - Il primo settore dell'hard disk" (MBR) (in realtà è anche possibile installarlo solo in un floppy) con il seguente comando:

{{{
# grub-install --root-directory=/boot /dev/hda
}}}

ma attenzione: ogni altro boot loader verrà eliminato. Non è
necessario avere tanti boot loader anche se si installano tante distribuzioni,
ne basta uno che le fa partire tutte.
Il "primo pezzo di grub" (detto
stage1) risiede nel MBR (Master Boot Record - Il primo settore dell'hard disk), il "secondo pezzo di grub" (stage2) ed i file di configurazione risiedono nella '''partizione di root di grub''' che è {{{/boot}}} in questo caso (da non confondere con la '''partizione di root del sistema /'''). Il menu iniziale del '''Grub''' è configurato nel file {{{/boot/grub/menu.lst}}}, basta modificarlo ed all'avvio '''Grub''' leggerà la nuova configurazione.

== Far partire il sistema principale ==

Chiameremo sistema principale il sistema sotto il quale avete installato '''Grub'''. Vediamo i comandi necessari per fare partire un kernel, questi possono essere inseriti interattivamente all'avvio di '''Grub'''. Successivamente vedremo come inserirli in '''/boot/grub/menu.lst''' per creare una voce nel menu di grub.

Innanzi tutto dobbiamo dire a '''Grub''' qual'è la '''sua''' partizione di root, che è {{{/boot}}} (ci siamo?). Ma in che partizione è '''/boot'''? E' la partizione montata in '''/boot''' quando avete dato '''grub-install'''. Controllate il file '''/etc/fstab''' per vedere qual'è. Se fosse '''/dev/hda3''', dovremmo scrivere al prompt di grub (Linea di comando di grub - Appare al boot premendo il tasto 'e' seguito da 'c')
{{{
## page was renamed from GuidaGrub
#format wiki
#LANGUAGE it
[[BR]]
||<tablestyle="float: right; font-size: 0.9em; width:40%; background:#F1F1ED; margin: 0 0 1em 1em;" style="padding:0.5em;">[[TableOfContents(1)]]||


= Introduzione =

'''Grand Unified Bootloader''' (GRUB) è il boot loader predefinito di Ubuntu. Il boot loader è il programma che viene avviato subito dopo il BIOS durante l'accensione del computer, e si preoccupa di scegliere e avviare un sistema operativo fra quelli presenti nel computer. In genere GRUB riconosce automaticamente i sistemi operativi presenti e li inserisce in un menù iniziale, ma volendo si può modificare manualmente questo menu, ad esempio nel caso raro in cui un sistema non venga riconosciuto correttamente oppure se si vuole personalizzare le impostazioni d'avvio.

= L'installazione di GRUB =

'''GRUB''' viene automaticamente installato da Ubuntu. Se però in seguito si è installato un Sistema Operativo (come MS-Windows) che sovrascrive GRUB e ignora la presenza di altri sistemi operativi, o se si è installato un secondo boot loader e ora si vuole tornare a GRUB, ci si trova nella necessità di ripristinare '''GRUB''', seguendo la guida [:RipristinoGrub].

L'installazione predefinita di GRUB prevede la modifica dell'MBR (Master Boot Record, il primo settore del disco fisso), in modo che GRUB sia il primo boot loader ad essere caricato, e la creazione dei file necessari all'avvio nella directory `/boot`, che diventa la '''directory radice di GRUB''' (da non confondere con la '''directory di root del sistema /'''). Il file di configurazione di GRUB è `/boot/grub/menu.lst`, basta modificarlo e al successivo avvio '''GRUB''' si comporterà di conseguenza.

[[Anchor(avvio_interattivo)]]
= Avvio interattivo del sistema =

I comandi necessari per fare partire un sistema possono essere inseriti interattivamente all'avvio di GRUB, quando compare il menù con una voce per ogni sistema operativo installato: premendo il tasto "'''c'''" si ha accesso alla linea di comando di GRUB, in cui si possono inserire da zero i comandi per far partire un sistema operativo qualunque; invece, spostandosi su una voce a scelta e premendo il tasto "'''e'''" è possibile modificare le opzioni di avvio per quella specifica voce. '''GRUB''' può leggere le varie partizioni e visualizzare i nomi dei file, e grazie all'autocompletamento è impossibile sbagliare il percorso dei file o i nomi dei comandi. In questo modo è facile fare velocemente molte prove con kernel o parametri di boot diversi al volo; se si verifica un errore che blocca il caricamento del kernel basta riavviare il sistema e provare un'opzione diversa. Trovati i parametri giusti si possono [#modifiche_permanenti rendere permanenti le modifiche] in modo che non sia più necessario inserirle a mano.

[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,left)]] [[BR]] Alcuni caratteri visualizzati sullo schermo potrebbero non corrispondere a quelli visualizzati sulla tastiera[[BR]] [[BR]]

== Far partire un sistema Linux ==

Il primo comando da dare è '''root''', che imposta il disco fisso e la partizione in cui si trova la directory radice di GRUB. Trovate questa informazione nel file `/etc/fstab`. Se fosse `/dev/hda3`, dovremmo scrivere al prompt di GRUB : {{{
Linea 85: Linea 30:

fate attenzione che le partizioni '''Grub''' le numera partendo da 0 quindi il numero della partizione è 1 in meno rispetto al numero che ha sotto linux.

http://www.ubuntulinux.org/wiki/IconWarning3.png Ricordate che con la tastiera italiana, all'avvio, le parentesi si fanno con ''shift+0'' e ''shift+'' mentre lo slash con - ed il segno di uguale con ì.

Se fosse '''/dev/hda1''' dovremmo dare: '''root (hd0,0)''', chiaro?

Ora carichiamo il kernel. Poniamo che il file sia '''/boot/vmlinuz-2.6.6s26-mio-kernel'''. Supponiamo che la ''partizione di root del kernel'' (cioè proprio la root del sistema) sia '''/dev/hda4''', scriveremo nel prompt di grub (Linea di comando di grub - Appare al boot premendo il tasto 'e' seguito da 'c') come secondo comando:
{{{
kernel /vmlinuz-2.6.6s26-mio-kernel root=/dev/hda4 ro vga=791
}}}

vedete? Partendo dalla ''root di grub'', che è '''/boot''' sotto linux, il file del kernel è semplicemente in '''/'''. In ogni caso è quì che l'autocompletamento (premendo ''TAB'', lo sapete no?) gioca il suo ruolo migliore, e permette di scegliere il file corretto. Gli ultimi due parametri sono:

 * '''ro''': accede inizialmente alle partizioni in sola lettura. E' buona norma inserirlo sempre.
 * '''vga=791''': fa partire il sistema in ''frame buffer'' (console ad alta risoluzione). Per maggiore informazione leggete più avanti il capitolo dedicato.

A questo punto basta dare il comando '''boot''' per fare partire (si spera) il sistema.


== Far partire un secondo sistema ==

Se avete il kernel di una seconda distro sempre nella partizione di boot '''/dev/hda3''' basta cambiare il nome del file del kernel e l'optione '''root=/dev/hda4''' per indicare la corretta ''partizione di root della seconda distro''.
Se invece il file del kernel della seconda distro risiede in un'altra
partizione che non sia la boot della prima distro (potrebbe essere una
seconda partizione di boot creata dalla seconda distro o direttamente
la partizione di root della seconda distro), basta indicare il percorso
completo a grub. Supponiamo che la partizione contenete l'altro kernel
sia '''/dev/hda7''' e che questa sia la root della seconda distro, per caricare il kernel scriveremo:
{{{
kernel (hd0,6)/boot/vmlinuz-2.6.6-altra-distro root=/dev/hda7 ro vga=791
}}}

ovviamente avvelendoci il più possibile dell'autocompletamento per
facilitare le cose. Notate come in questo caso abbiamo inserito '''/boot''' perchè un c'è una partizione di boot ma essa è una sotto-directory di root ovvero '''(hd0,6)''' ('''/dev/hda7''' in gergo linux).

Se avete un kernel che usa l'initrd (di solito tutti i kernel
ufficiali delle distro, ma io sconsiglio di usare l'initrd se invece vi
ricompilate il kernel) prima di dare il comando '''boot''' dovrete caricare anche l'immagine del ramdisk. Ovvero scrivere (dopo aver caricato il kernel) il seguente comando nel prompt di grub (Linea di comando di grub - Appare al boot premendo il tasto 'e' seguito da 'c')
{{{
initrd /initrd.img-2.6.6-s26-mio-kernel
}}}

oppure

{{{
initrd (hd0,6)/initrd.img-2.6.6-altra-distro
}}}

a seconda di dove si trova l'immagine (si trova sempre nella stessa partizione/directory del suo kernel).

http://www.ubuntulinux.org/wiki/IconWarning.png '''Attenzione:''' Un kernel partirà solo con
la sua immagine initrd, se provate ad usare immagini intrd di altri
kernel il sistema non partirà dando un ''Kernel Panic''. Analogamente se cercate di fare partire un kernel che necessita di initrd, senza initrd il sistema andrà ancora in ''Kernel Panic''.

== Configurare il Menù di grub ==

Il menu di grub si imposta tramite il file '''/boot/grub/menu.lst'''.
L'intestazione di questo file può contenere molti comandi, ma noi
vedremo solo un esempio semplicissimo ma pienamente sufficiente ai
nostri scopi:
{{{
default 0
timeout 5
color light-gray/blue yellow/blue
}}}

Inserendo queste righe all'inizio del '''menu.lst''' diremo a grub
che all'avvio dovrà attendere 5 secondi (timeout) e dopo di che
scegliere il primo kernel dell'elenco (il numero 0, ricordate che Grub
inizia a contare da zero?). Il menù sarà presentato con i colori
indicati, secondo il seguente schema: caretteri/sfondo rispettivamente
per il testo normale e per il testo evidenziato.

Adesso, inseriamo i blocchi per i vari kernel. Come visto per fare partire un kernel servono tre comandi: ''root, kernel, boot'' (oppure nel caso ci sia l'initrd ''root, kernel, initrd, boot''). Nel '''menu.lst''' bisogna inserire in più soltanto un primo comando ('''title''')
che specifica il nome che apparira all'avvio per quel kernel nel menù
del grub. In pratica, usando gli esempi precedenti dei due kernel,
dovremmo avere un '''menu.lst''' del genere:
{{{
default 0
timeout 5
color light-gray/blue yellow/blue

title Prima Distribuzione (puoi scrivere quello che vuoi)
root (hd0,2)
kernel /vmlinuz-2.6.6s26-mio-kernel root=/dev/hda4 ro vga=791
boot

title Seconda Distribuzione (puoi scrivere quello che vuoi)
root (hd0,2)
kernel (hd0,6)/boot/vmlinuz-2.6.6-altra-distro root=/dev/hda7 ro vga=791
boot
}}}

Seguendo questo schema portrete aggiungere quanti kernel volete, ma
ricordate che potrete provare prima i comandi interattivamente dal prompt di grub (Linea di comando di grub - Appare al boot premendo il tasto 'e' seguito da 'c')

Nel caso i kernel abbiano bisogno dell'initrd il '''menu.lst''' dovrebbe semplicemente contere un comando in più per ogni kernel:
{{{
default 0
timeout 5
color light-gray/blue yellow/blue

title Prima Distribuzione (puoi scrivere quello che vuoi)
root (hd0,2)
kernel /vmlinuz-2.6.6s26-mio-kernel root=/dev/hda4 ro vga=791
initrd /initrd.img-2.6.6-s26-mio-kernel
boot

title Seconda Distribuzione (puoi scrivere quello che vuoi)
root (hd0,2)
kernel (hd0,6)/boot/vmlinuz-2.6.6-altra-distro root=/dev/hda7 ro vga=791
initrd (hd0,6)/initrd.img-2.6.6-altra-distro
boot
}}}

Ovviamente, il blocco di un kernel potrebbe contere il comando
initrd ed il blocco di un altro no, a seconda che il kernel in oggetto
lo richieda o meno.

A questo punto, se avete appreso i concetti di base dovreste essere
in grado di configurare il menu di grub per qualsiasi esigenza. Per i
più intraprendenti aggiungo un ultima chicca. Se nel blocco di ogni
kernel inserite, prima del comando '''boot''', il comando '''savedefault''' e modificate il comando '''default 0''' in '''default save''', all'avvio il grub (dopo il timeout) sceglierà il kernel che avete scelto nel precedente avvio (vedi nota).

== Avviare altri sistemi operativi ==

=== Windows, BeOS, OpenBSD ===

Alcuni sistemi operativi sono suscettibili all'avvio tramite
bootloader, questo perchè hanno bisogno che la partizione da cui
partono sia "resa attiva" (e in molti casi questa deve essere anche una
partizione primaria); oltretutto questi sistemi operativi non possono
essere avviati leggendo "il kernel" attraverso, questo perchè l'avvio
del kernel, a quel punto è compito della routine di avvio di quel
sistema operativo e non di Grub (come accade, invece, con linux). Tra
questi sistemi operativi quelli che devono essere avviati in questo
modo sono fondamentalmente tre: Windows, BeOS e OpenBSD. Il più
versatile, anche per quanto riguarda l'installazione in partizione non
primaria, è sicuramente BeOS. Per avviare uno di questi sistemi
operativi basta scrivere (prendiamo come esempio Windows, assumendo che
sia sulla prima partizione di un secondo disco):
{{{
title Windows
Premere invio per accettare il comando e poter inserire il prossimo comando.
Attenzione che '''GRUB''' numera le partizioni partendo da 0, quindi il numero della partizione è 1 in meno rispetto al numero sotto Ubuntu.

Il secondo comando è '''kernel''' e indica il percorso del file contenente l'immagine del kernel e le varie opzioni da passare ad esso. Se l'immagine del kernel si trova in `/boot/vmlinuz-2.6.20-15-generic`, scriveremo nel prompt di grub come secondo comando: {{{
kernel /boot/vmlinuz-2.6.20-15-generic root=/dev/hda1 ro locale=it_IT quiet splash
}}}

L'autocompletamento permette di scegliere il file corretto. Le opzioni più comuni sono:
 * '''root=''': indica al kernel qual è la partizione contenente la directory root del sistema.
 * '''ro''': accede inizialmente alle partizioni in sola lettura. È buona norma inserirlo sempre.
 * '''splash''': chiede di mostrare a video una immagine durante il caricamento del sistema.
 * '''locale''': indica la lingua da utilizzare.
## * '''vga=''': fa partire il sistema in ''frame buffer'' (console ad alta risoluzione). Per maggiore informazione consultare la sezione [#framebuffer Riconoscimento modalità video].

Se il kernel che si vuole avviare usa l'initrd (di solito tutti i kernel ufficiali delle distro lo usano) bisogna caricare anche l'immagine del ramdisk. In questi casi, il terzo comando da dare sarà: {{{
initrd /boot/initrd.img-2.6.20-15-generic
}}}
l'immagine si trova sempre nella stessa partizione/directory del suo kernel.

[[Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,left)]] Un kernel creato con un'initrd associato, non può essere avviato senza di esso; se si tenta di usare immagini initrd di altri kernel, o di far partire senza initrd un kernel che necessita di esso, il sistema non partirà dando un ''Kernel Panic''. [[BR]] [[BR]]

Per avviare il sistema, basta premere il tasto "'''b'''" se si sta editando una voce, oppure dare il comando '''boot''' se si sta usando la linea di comando di GRUB: {{{
boot
}}}

== Windows, BeOS, OpenBSD ==

Alcuni sistemi operativi hanno requisiti particolari, per esempio possono richiedere che la loro partizione sia contrassegnata come "attiva", o che sia una partizione primaria; oltretutto questi sistemi operativi hanno routine specifiche che si occupano dell'avvio, quindi con essi non funziona il comando "kernel" di Grub.

Fondamentalmente, tre sistemi operativi richiedono attenzioni particolari: Windows, BeOS e OpenBSD. Per avviare uno di questi sistemi operativi bisogna usare i seguenti comandi: {{{
Linea 235: Linea 66:
Il primo comando ({{{rootnoverify}}}) dice sostanzialmente qual è
la partizione di windows (nel nostro caso la prima partizione del
secondo disco è hd1,0, corrispondente, in Linux, a /dev/hdb1), il
secondo comando, invece rende la partizione attiva (condizione
essenziale per Windows), il terzo comando istruisce, sostanzialmente,
sul fatto di leggere la prima traccia di tale partizione, e l'ultimo
comando fa si che il sistema parta, eseguendo in ordine tutte le scelte
precedenti.

=== FreeBSD ===

Uno dei motivi per cui Grub ha una nomenclatura tutta particolare
dei dischi è dovuto al fatto che il programma è stato pensato per
avviare anche kernel non-linux, uno su tutti, quello di FreeBSD.
FreeBSD ha, infatti, un sistema di organizzazione delle directory
abbastanza particolare. Nell'esempio assumiamo che FreeBSD sia
installato nella seconda partizione del secondo disco:
{{{
title FreeBSD
{{{rootnoverify}}} specifica qual è la partizione di Windows (nel nostro caso la prima partizione del secondo disco è hd1,0, corrispondente in Linux a /dev/hdb1);[[BR]]
{{{makeactive}}} rende la partizione attiva (condizione essenziale per Windows);[[BR]]
{{{chainloader}}} istruisce sul fatto di leggere la prima traccia di tale partizione;[[BR]]
{{{boot}}} fa partire il sistema.

== FreeBSD ==

FreeBSD ha un sistema di organizzazione delle directory abbastanza particolare. Nell'esempio si assume che FreeBSD sia installato nella seconda partizione del secondo disco: {{{
Linea 260: Linea 80:
== Installare Grub su floppy ==

Installare Grub su un floppy vi permetterà di fare partire qualsiasi sitema anche con MBR (Master Boot Record - Il primo settore del disco) corrotto. Per installare grub su di un floppy basterà eseguire i seguenti comandi:
{{{
# cd /lib/grub/i386-pc
# dd if=stage1 of=/dev/fd0 bs=512 count=1
1+0 records in
1+0 records out
# dd if=stage2 of=/dev/fd0 bs=512 seek=1
153+1 records in
153+1 records out
#
}}}

Su una distro non debian i percorsi potrebbero essere leggermente diferenti.

== Usare update-grub ==

Quando installate un nuovo kernel (binario o ricompilato che sia) contenuto in un pacchetto debian, verrà eseguito lo script '''update-grub''' che cercherà nuovi kernel in {{{/boot}}} e li inserirà in {{{menu.lst}}}.
Questo script può anche essere eseguito a mano se si ricompila un
kernel senza creare un pacchetto debian o se vuole ripristinare
velocemente il {{{menu.lst}}}.

Le voci per i vari kernel inserite da '''update-grub''' sono racchiuse tra la linea:

{{{
### BEGIN AUTOMAGIC KERNELS LIST
}}}

e la linea:

{{{
### END DEBIAN AUTOMAGIC KERNELS LIST
}}}

al di fuori di questo blocco potrete inserire tutte le vostre configurazioni che non volete siano modificate da '''update-grub''' (ad. kernel fissi, o qualsiasi altro comando grub).

Nel blocco "automagico" non vengono inseriti solo le voci dei vari
kernel ma anche dei commenti che servono a personalizzare il
comportamento di '''update-grub'''. Basterà modificare i commenti che cominciano con un solo '''#''' (quelli che cominciano con '''##'''
vengono ignorati anche da update-grub). Se ad esempio vogliamo che ogni
nuovo kernel sia inserito solo una volta (senza la seconda voce
recovery) e che venga sempre usato il framebuffer basta modificare le
apposite righe di {{{menu.lst}}} nel seguente modo:

{{{
# kopt=root=/dev/hda9 ro vga=791
 ... ... ...
# alternative=false
}}}

ovviamente quella partizione ({{{/dev/hda9}}}) deve essere la root dei kernel che si vuole inserire automagicamente. Notare che '''non''' si deve decommentare la linea altrimenti update-grub lo ignorerà e verrà considerato un comando grub.
[[Anchor(modifiche_permanenti)]]
= Rendere permanenti le modifiche =

Tutte le opzioni qui esposte vanno inserite nel file di configurazione di '''GRUB''', identificato dal percorso `/boot/grub/menu.lst` e modificabile tramite un qualunque editor di testo, a patto che si abbiano i privilegi amministrativi. Per esempio, è possibile digitare in un terminale il comando: {{{
sudo nano /boot/grub/menu.lst
}}}

== Configurare il comportamento di GRUB ==

'''GRUB''' è in grado di avviare automaticamente un sistema operativo prescelto qualora entro un certo lasso di tempo non venga premuto alcun tasto sulla tastiera: {{{
default 0
timeout 5
}}}
Nell'esempio, GRUB attende la pressione di un tasto per cinque secondi (timeout 5), dopodiché avvia il primo sistema operativo (default 0) incontrato nel suo file di configurazione (percorso dall'alto verso il basso). Modificare queste impostazioni secondo le proprie esigenze.

È possibile far comparire il menu d'avvio oppure nasconderlo alla vista, nel qual caso comparirà solo la scritta "Press 'ESC' to enter the menu..." e bisognerà appunto premere il tasto `Esc` per far comparire il menu: {{{
hiddenmenu
}}}
per nascondere il menu, assicurarsi che non ci siano caratteri cancelletto "#" all'inizio della riga; per visualizzare il menu, è sufficiente aggiungere un carattere cancelletto a inizio riga.

== Configurare le voci del menu d'avvio ==

Per ogni sistema operativo bisogna scrivere un blocco di comandi corrispondente. Il primo comando da inserire nel blocco è '''title''', un nome a piacere che apparirà nel menu d'avvio per quel sistema; seguono i comandi già visti nella sezione [#avvio_interattivo avvio interattivo].
Per esempio: {{{
title Prima Distribuzione
root (hd0,0)
kernel /boot/vmlinuz-2.6.20-15-generic root=/dev/hda1 ro locale=it_IT quiet splash
initrd /boot/initrd.img-2.6.20-15-generic
boot

title Prima Distribuzione (con kernel ricompilato manualmente)
root (hd0,0)
kernel /boot/vmlinuz-2.6.20-mio-kernel root=/dev/hda1 ro vga=791
boot

title Seconda distribuzione
root (hd0,2)
kernel /boot/vmlinuz-2.6.20-15-generic root=/dev/hda3 ro locale=it_IT quiet splash
initrd /boot/initrd.img-2.6.20-15-generic
boot

title Windows XP
rootnoverify (hd1,0)
makeactive
chainloader +1
boot
}}}

Seguendo questo schema si possono aggiungere voci a piacere, ma prima si consiglia di [#avvio_interattivo provare i comandi interattivamente] dal prompt di grub. Se in ogni blocco viene inserito, prima del comando '''boot''', il comando '''savedefault''' e il comando '''default 0''' viene modificato in '''default save''', all'avvio GRUB (dopo il timeout) sceglierà il sistema scelto nel precedente avvio.
Linea 315: Linea 133:
Impostare una password in Grub non è operazione semplicissima,
tuttavia una volta imparato il metodo risulterà abbastanza semplice.
Prima di procedere con la spiegazione di come si utilizza la password
all'interno del file {{{menu.lst}}} (che, lo ricordiamo, si trova in {{{/boot/grub}}}), conviene spiegare in dettaglio il codice da utilizzare.
Per impostare una password, infatti, è sufficiente scrivere:

{{{
 password vostrapassword
}}}

Tuttavia una password di questo tipo ha il difetto di essere
visibile in chiaro (anche all'avvio stesso di Grub), ed è quindi poco
utile; fortunatamente Grub pensa a voi e vi permette di impostare una
password criptata con l'algoritmo MD5. Per fare ciò dovete, prima di
tutto ottenere la password codificata in tale modo; niente di più
semplice, avviate dalla shell il comando {{{grub-md5-crypt}}},
inserite due volte la password (una è di conferma) e copiate il
risultato ottenuto. Per utilizzare la password dovrete utilizzare il
seguente codice, leggermente differente dal precedente:

{{{
password --md5 vostrapasswordmd5
}}}

Adesso bisogna spiegare come utilizzare la parola chiave password;
esistono due modi, uno è quello di metterla dopo i codici iniziali,
prima della lista dei vari sistemi operativi, l'altro è di mettere
l'attributo anche per ogni sistema operativo avviato, dopo la riga
title. Mentre la seconda password ha effetto solamente sul sistemi
operativo in cui è inserito, la prima ha un effetto più generale, e
blocca l'accesso solo per quei sistemi operativi che contengono la
parola chiave lock dopo la riga title. Un esempio riassuntivo chiarirà
l'uso delle password e di tutte le opzioni viste finora:

{{{
default 0
timeout 5
splashimage=(hd0,2)/grub/splash.xpm.gz
password --md5 vostrapasswordmd5#1
title Prima Distribuzione (puoi scrivere quello che vuoi)
'''GRUB''' permette di impostare una password per diversi scopi. Prima di tutto, occorre creare la password digitando in un terminale il comando {{{grub-md5-crypt}}}, il quale chiederà di inserire due volte la password (una è di conferma), e restituirà a video la password cifrata con algoritmo MD5. Copiare il risultato ottenuto, quindi aprire il file di configurazione di GRUB usando i privilegi amministrativi.

[[Anchor(proteggere_avvio_interattivo)]]
=== Proteggere l'accesso all'avvio interattivo ===

Per far sì che venga chiesta la password ogni qual volta si tenti di accedere all'avvio interattivo di GRUB (digitando il tasto "e"), è sufficiente inserire la seguente riga prima delle voci del menu: {{{
password --md5 VostraPasswordCifrata
}}}
Per esempio: {{{
password --md5 $1$DrTDy1$nPlz3ke5jkS6rX8M3/3zA.
}}}
Si potranno avviare liberamente i sistemi operativi corrispondenti alle voci già presenti, ma per modificare le opzioni di avvio verrà chiesta la password.

=== Proteggere l'avvio dei sistemi operativi ===

Se si vuole proteggere con una password l'avvio di un sistema operativo, aggiungere il comando password nel blocco della voce che si desidera proteggere, come nell'esempio: {{{
title Prima Distribuzione
root (hd0,2)
kernel /vmlinuz-2.6.6s26-mio-kernel root=/dev/hda4 ro vga=791
initrd /initrd.img-2.6.6-s26-mio-kernel
password --md5 VostraPasswordCifrata
boot
}}}
È possibile scegliere una diversa password per ogni sistema operativo di cui si desidera proteggere l'avvio.

In alternativa, è possibile far sì che la stessa password che [#proteggere_avvio_interattivo protegge il menu interattivo] protegga anche l'avvio di sistemi operativi a scelta. È sufficiente inserire il comando `lock` nei blocchi relativi ai sistemi operativi che si desidera proteggere, come da esempio: {{{
title Prima Distribuzione
Linea 359: Linea 164:
savedefault
password --md5 vostrapasswordmd5#2
boot

title Seconda Distribuzione (puoi scrivere quello che vuoi)
lock
root (hd0,2)
kernel (hd0,6)/boot/vmlinuz-2.6.6-altra-distro root=/dev/hda7 ro vga=791
initrd (hd0,6)/initrd.img-2.6.6-altra-distro
savedefault
password --md5 vostrapasswordmd5#3
boot

title Windows
lock
rootnoverify (hd1,0)
makeactive
chainloader +1
savedefault
password --md5 vostrapasswordmd5#4
boot

title FreeBSD
lock
root (hd1,2,a)
kernel /boot/loader
savedefault
password --md5 vostrapasswordmd5#5
boot
}}}

== Riconoscimento modalità video ==

Una funzionalità forse poco nota, ma utile in certi casi è la capacità di grub di riconoscere al volo le modalità supportate in ''frame buffer'' dalla scheda video tramite il comando '''vbeprobe'''. E' anche possibile testare una modalità video tramite il comando '''testvbe''':
Grub mostrerà delle sfumature orizzontali multicolori che scorrono,
alla risoluzione del modo scelto. Scelto un modo (ad esempio 0x103), si
potrà fare partire il sistema in quella modalità aggiungendo il
parametro '''vga=''numero''''' alla linea del kernel, dove ''numero''
è il numero del modo più 200 esadecimale (indicato con 0x200). Questa
operazione è molto semplice: basta aggiungere 2 alla prima cifra del
modo, ad esempio se vogliamo il modo '''0x103''' dovremo passare al kernel '''vga=0x303'''.
Si può anche inserire la modalità video in decimale convertendo con una
calcolatrice scientifica il numero passato al kernel: nell'esempio è
equivalente scrivere '''vga=0x303''' o '''vga=771'''.

Ricordo che per usare il ''frame buffer'' deve essere abilitato
il supporto nel kernel. Tutti i kernel binari delle distribuzioni hanno
questo supporto attivato, ma se vi ricompilate un vostro kernel dovrete
ricordarvi di attivare il supporto ''frame buffer''.

== Usare una splashimage ==

Con Grub è possibile utilizzare un'immagine di sfondo per l'avvio
del PC. Questa immagine deve essere a 640x480 pixel, con una profondità
di soli 14 colori, in formato [http://www.w3.org/People/danield/xpm_story.html XPM] (un formato immagine che è possibile modificare come un semplice testo) e deve essere compressa in formato gzip.

I modi con cui, partendo da un'immagine in png o jpeg, è possibile
ottenere un'immagine con tali requisiti, sono fondamentalmente due. Si
può decidere di utilizzare GIMP; aprendo l'immagine di partenza, questa
deve essere ridimensionata a 640x480 ed i colori devono essere
impostati (premendo {{{ALT+I}}}) a 14, quindi si deve provvedere a salvarla direttamente in {{{/boot/grub}}} con l'estensione .xpm.gz (generalmente {{{splash.xpm.gz}}}).
Oppure si può decidere di utilizzare i seguenti comandi dalla shell:

{{{$ su
- inserire la password di root -
# convert - geometry 640x480 -colors 14 wall.jpg splash.xpm
# gzip splash.xpm
# cp splash.xpm.gz /boot/grub
#}}}

Volendo è possibile cercare su internet splashimage già pronti, uno dei più forniti è [http://fabrizio.ciacchi.it/guide.php?pagina=grub fabrizio.ciacchi.it/guide.php?pagina=grub]. Per utilizzare lo splashimage appena creato è necessario aprire il file {{{menu.lst}}} ed inserire, dopo timeout:

{{{
splashimage=(hd0,0)/boot/grub/splash.xpm.gz
}}}

== Note finali ==

Per ulteriori approfondimenti rimando alla documentazione ufficiale di '''Grub'''. Nei sistemi Debian si trova nel pacchetto '''grub-doc''' e si consulta con il comando '''info grub''' (ricordate che in queste pagine basta premere 'u' per salire di un livello).

=== Nota #1 ===

L'opzione '''savedefault''' all'interno della configurazione di un
sistema operativo, fa in modo che, se selezionato, quello sia il
prossimo sistema operativo di default all'avvio. Ciò viene ignorato se
all'inizio del file {{{menu.lst}}} è stata messa la voce '''default=''x''''', dove '''''x''''' identifica il numero del sistema operativo di default (partendo da 0 anzichè da 1).

=== Nota #2 ===

In alcuni sistemi, ad esempio Redhat o Fedora, il file {{{'''menu.lst'''}}} potrebbe chiamarsi {{{'''grub.conf'''}}}.
Quindi, prima di operare sulle impostazioni di Grub, verificare il nome
esatto del file utilizzato. Se anche il sistema utilizzasse tale file,
la guida rimane valida, basta tenerne presente il diverso nome.

 * Autore: ''Antonio Ingargiola'' (debian AT fastwebnet.it)
 * Si ringrazia Fabrizio Ciacchi per aver scritto i paragrafi su come
bootare sistemi non Linux, sull'inserimento delle splashimage e
sull'uso della password.


From AlessioFattorini Fri Mar 18 10:02:49 +0000 2005
From: Alessio Fattorini
Date: Fri, 18 Mar 2005 10:02:49 +0000
Subject: Conversione MoinMoin
Message-ID: &lt;20050318100249+0000@https://www.ubuntulinux.org&gt;
Ottima guida, ma è da convertire in moin moin! Per rendere un po' il
tutto un po' standardizzato. Cmq grazie mille!
From Antonio Fri Mar 18 10:54:09 +0000 2005
From: Antonio
Date: Fri, 18 Mar 2005 10:54:09 +0000
Subject: RE: Conversione MoinMoin
Message-ID: &lt;20050318105409+0000@www.ubuntulinux.org&gt;
Lo so che sarebbe meglio, ma è un lavoraccio viste le numerose
formattazioni e la lunghezza. Per adesso meglio così che niente ;-). Se
qualcuno la vuole nel frattempo convertire questo è un wiki!

From MatthewEast Sun Mar 27 03:49:21 +0100 2005
From: Matthew East
Date: Sun, 27 Mar 2005 03:49:21 +0100
Subject: conversione
Message-ID: &lt;20050327034921+0100@www.ubuntulinux.org&gt;

io ci sto, lo faro presto

From Antonio Mon Mar 28 01:52:28 +0100 2005
From: Antonio
Date: Mon, 28 Mar 2005 01:52:28 +0100
Subject: OK
Message-ID: <20050328015228+0100@https://www.ubuntulinux.org>

Potrebbe essere utile fare uno script per una conversione automatica, così si potrebbe usare anche per altri doc. Ci sono solo due problemi:
1) Come fare le ancore
2) Come fare le abbreviazioni
Sono possibili in moin moin?


From MatthewEast Mon Mar 28 18:36:17 +0100 2005
From: Matthew East
Date: Mon, 28 Mar 2005 18:36:17 +0100
Subject: Fatto
Message-ID: <20050328183617+0100@https://www.ubuntulinux.org>

ok, ho fatto la conversione. Per rispondere: 1) le ancore non si possono fare e 2) non so, ma non credo che si possono fare le abbreviazioni. In questo documento ho tolto le ancore e ho messo le abbreviazioni in parentesi. Se dovesse essere introdotto la possibilita' di farli, poi possiamo modificare il documento.


From Antonio Tue Mar 29 12:17:22 +0100 2005
From: Antonio
Date: Tue, 29 Mar 2005 12:17:22 +0100
Subject: Ottimo!
Message-ID: <20050329121722+0100@https://www.ubuntulinux.org>

Complimenti a Matt, per l'ottima conversione e per il tempismo.
boot
}}}

= Usare update-grub =

Quando installate un nuovo kernel (binario o ricompilato che sia) contenuto in un pacchetto debian, verrà eseguito lo script '''update-grub''' che cercherà nuovi kernel in {{{/boot}}} e li inserirà in {{{menu.lst}}}.

Questo script può anche essere eseguito a mano se si ricompila un kernel senza creare un pacchetto debian o se vuole ripristinare velocemente il {{{menu.lst}}}.
Le voci per i vari kernel inserite da '''update-grub''' sono racchiuse tra la linea: {{{
### BEGIN AUTOMAGIC KERNELS LIST
}}}

e la linea: {{{
### END DEBIAN AUTOMAGIC KERNELS LIST
}}}

al di fuori di questo blocco potrete inserire tutte le vostre configurazioni che non volete siano modificate da '''update-grub''' (ad. kernel fissi, o qualsiasi altro comando grub).

Nel blocco "automagico" non vengono inseriti solo le voci dei vari kernel ma anche dei commenti che servono a personalizzare il comportamento di '''update-grub'''. Basterà modificare i commenti che cominciano con un solo '''#''' (quelli che cominciano con '''##''' vengono ignorati anche da update-grub). Se ad esempio vogliamo che ogni nuovo kernel sia inserito solo una volta (senza la seconda voce recovery) e che venga sempre usato il framebuffer basta modificare le apposite righe di {{{menu.lst}}} nel seguente modo: {{{
# kopt=root=/dev/hda9 ro vga=791

 ... ... ...

# alternative=false
}}}

ovviamente quella partizione ({{{/dev/hda9}}}) deve essere la root dei kernel che si vuole inserire automagicamente. Notare che '''non''' si deve decommentare la linea altrimenti update-grub lo ignorerà e verrà considerato un comando grub.


[[Anchor(framebuffer)]]
= Riconoscimento modalità video =

Una funzionalità forse poco nota, ma utile in certi casi è la capacità di grub di riconoscere al volo le modalità supportate in ''frame buffer'' dalla scheda video tramite il comando '''vbeprobe'''. È anche possibile testare una modalità video tramite il comando '''testvbe''':

Grub mostrerà delle sfumature orizzontali multicolori che scorrono, alla risoluzione del modo scelto. Scelto un modo (ad esempio 0x103), potrà fare partire il sistema in quella modalità aggiungendo il parametro '''vga=''numero''''' alla linea del kernel, dove ''numero'' è il numero del modo più 200 esadecimale (indicato con 0x200). Questa operazione è molto semplice: basta aggiungere 2 alla prima cifra del modo, ad esempio se vogliamo il modo '''0x103''' dovremo passare al kernel '''vga=0x303'''.

Si può anche inserire la modalità video in decimale convertendo con una calcolatrice scientifica il numero passato al kernel: nell'esempio è equivalente scrivere '''vga=0x303''' o '''vga=771'''.

Ricordo che per usare il ''frame buffer'' deve essere abilitato il supporto nel kernel. Tutti i kernel binari delle distribuzioni hanno questo supporto attivato, ma se vi ricompilate un vostro kernel dovrete ricordarvi di attivare il supporto ''frame buffer''.

= Installare GRUB su un floppy =

Installare GRUB su un floppy permette di fare partire qualsiasi sistema anche con MBR (Master Boot Record - Il primo settore del disco fisso) corrotto. Per installare GRUB su di un floppy basta eseguire i seguenti comandi: {{{
sudo mke2fs /dev/fd0
sudo mount -t ext2 /dev/fd0 /mnt
sudo grub-install --root-directory=/mnt fd0
sudo umount /mnt
}}}

= Ulteriori risorse =

 * [:/Splashimage:Modificare lo sfondo del menu di Grub]
 * [http://www.gnu.org/software/grub/ Sito ufficiale del progetto]
 * [http://www.gnu.org/software/grub/manual/grub.html#Stage2-errors Guida agli errori di Grub]
 * [:Sudo:Guida all'utilizzo del comando sudo]
 * [:Nano:Guida all'editor di testo nano]
----
CategoryAmministrazione CategoryDaRevisionare

BR

Introduzione

Grand Unified Bootloader (GRUB) è il boot loader predefinito di Ubuntu. Il boot loader è il programma che viene avviato subito dopo il BIOS durante l'accensione del computer, e si preoccupa di scegliere e avviare un sistema operativo fra quelli presenti nel computer. In genere GRUB riconosce automaticamente i sistemi operativi presenti e li inserisce in un menù iniziale, ma volendo si può modificare manualmente questo menu, ad esempio nel caso raro in cui un sistema non venga riconosciuto correttamente oppure se si vuole personalizzare le impostazioni d'avvio.

L'installazione di GRUB

GRUB viene automaticamente installato da Ubuntu. Se però in seguito si è installato un Sistema Operativo (come MS-Windows) che sovrascrive GRUB e ignora la presenza di altri sistemi operativi, o se si è installato un secondo boot loader e ora si vuole tornare a GRUB, ci si trova nella necessità di ripristinare GRUB, seguendo la guida [:RipristinoGrub].

L'installazione predefinita di GRUB prevede la modifica dell'MBR (Master Boot Record, il primo settore del disco fisso), in modo che GRUB sia il primo boot loader ad essere caricato, e la creazione dei file necessari all'avvio nella directory /boot, che diventa la directory radice di GRUB (da non confondere con la directory di root del sistema /). Il file di configurazione di GRUB è /boot/grub/menu.lst, basta modificarlo e al successivo avvio GRUB si comporterà di conseguenza.

Anchor(avvio_interattivo)

Avvio interattivo del sistema

I comandi necessari per fare partire un sistema possono essere inseriti interattivamente all'avvio di GRUB, quando compare il menù con una voce per ogni sistema operativo installato: premendo il tasto "c" si ha accesso alla linea di comando di GRUB, in cui si possono inserire da zero i comandi per far partire un sistema operativo qualunque; invece, spostandosi su una voce a scelta e premendo il tasto "e" è possibile modificare le opzioni di avvio per quella specifica voce. GRUB può leggere le varie partizioni e visualizzare i nomi dei file, e grazie all'autocompletamento è impossibile sbagliare il percorso dei file o i nomi dei comandi. In questo modo è facile fare velocemente molte prove con kernel o parametri di boot diversi al volo; se si verifica un errore che blocca il caricamento del kernel basta riavviare il sistema e provare un'opzione diversa. Trovati i parametri giusti si possono [#modifiche_permanenti rendere permanenti le modifiche] in modo che non sia più necessario inserirle a mano.

Immagine(Icone/Piccole/note.png,,left) BR Alcuni caratteri visualizzati sullo schermo potrebbero non corrispondere a quelli visualizzati sulla tastieraBR BR

Far partire un sistema Linux

Il primo comando da dare è root, che imposta il disco fisso e la partizione in cui si trova la directory radice di GRUB. Trovate questa informazione nel file /etc/fstab. Se fosse /dev/hda3, dovremmo scrivere al prompt di GRUB :

root (hd0,2)

Premere invio per accettare il comando e poter inserire il prossimo comando. Attenzione che GRUB numera le partizioni partendo da 0, quindi il numero della partizione è 1 in meno rispetto al numero sotto Ubuntu.

Il secondo comando è kernel e indica il percorso del file contenente l'immagine del kernel e le varie opzioni da passare ad esso. Se l'immagine del kernel si trova in /boot/vmlinuz-2.6.20-15-generic, scriveremo nel prompt di grub come secondo comando:

kernel          /boot/vmlinuz-2.6.20-15-generic root=/dev/hda1 ro locale=it_IT quiet splash

L'autocompletamento permette di scegliere il file corretto. Le opzioni più comuni sono:

  • root=: indica al kernel qual è la partizione contenente la directory root del sistema.

  • ro: accede inizialmente alle partizioni in sola lettura. È buona norma inserirlo sempre.

  • splash: chiede di mostrare a video una immagine durante il caricamento del sistema.

  • locale: indica la lingua da utilizzare.

Se il kernel che si vuole avviare usa l'initrd (di solito tutti i kernel ufficiali delle distro lo usano) bisogna caricare anche l'immagine del ramdisk. In questi casi, il terzo comando da dare sarà:

initrd /boot/initrd.img-2.6.20-15-generic

l'immagine si trova sempre nella stessa partizione/directory del suo kernel.

Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,left) Un kernel creato con un'initrd associato, non può essere avviato senza di esso; se si tenta di usare immagini initrd di altri kernel, o di far partire senza initrd un kernel che necessita di esso, il sistema non partirà dando un Kernel Panic. BR BR

Per avviare il sistema, basta premere il tasto "b" se si sta editando una voce, oppure dare il comando boot se si sta usando la linea di comando di GRUB:

boot

Windows, BeOS, OpenBSD

Alcuni sistemi operativi hanno requisiti particolari, per esempio possono richiedere che la loro partizione sia contrassegnata come "attiva", o che sia una partizione primaria; oltretutto questi sistemi operativi hanno routine specifiche che si occupano dell'avvio, quindi con essi non funziona il comando "kernel" di Grub.

Fondamentalmente, tre sistemi operativi richiedono attenzioni particolari: Windows, BeOS e OpenBSD. Per avviare uno di questi sistemi operativi bisogna usare i seguenti comandi:

rootnoverify (hd1,0)
makeactive
chainloader +1
boot

rootnoverify specifica qual è la partizione di Windows (nel nostro caso la prima partizione del secondo disco è hd1,0, corrispondente in Linux a /dev/hdb1);BR makeactive rende la partizione attiva (condizione essenziale per Windows);BR chainloader istruisce sul fatto di leggere la prima traccia di tale partizione;BR boot fa partire il sistema.

FreeBSD

FreeBSD ha un sistema di organizzazione delle directory abbastanza particolare. Nell'esempio si assume che FreeBSD sia installato nella seconda partizione del secondo disco:

root (hd1,1,a)
kernel /boot/loader

Per approfondire il sistema di partizionamento di FreeBSD consultare la BSD-FAQ-it.

Anchor(modifiche_permanenti)

Rendere permanenti le modifiche

Tutte le opzioni qui esposte vanno inserite nel file di configurazione di GRUB, identificato dal percorso /boot/grub/menu.lst e modificabile tramite un qualunque editor di testo, a patto che si abbiano i privilegi amministrativi. Per esempio, è possibile digitare in un terminale il comando:

sudo nano /boot/grub/menu.lst

Configurare il comportamento di GRUB

GRUB è in grado di avviare automaticamente un sistema operativo prescelto qualora entro un certo lasso di tempo non venga premuto alcun tasto sulla tastiera:

default         0
timeout         5

Nell'esempio, GRUB attende la pressione di un tasto per cinque secondi (timeout 5), dopodiché avvia il primo sistema operativo (default 0) incontrato nel suo file di configurazione (percorso dall'alto verso il basso). Modificare queste impostazioni secondo le proprie esigenze.

È possibile far comparire il menu d'avvio oppure nasconderlo alla vista, nel qual caso comparirà solo la scritta "Press 'ESC' to enter the menu..." e bisognerà appunto premere il tasto Esc per far comparire il menu:

hiddenmenu

per nascondere il menu, assicurarsi che non ci siano caratteri cancelletto "#" all'inizio della riga; per visualizzare il menu, è sufficiente aggiungere un carattere cancelletto a inizio riga.

Configurare le voci del menu d'avvio

Per ogni sistema operativo bisogna scrivere un blocco di comandi corrispondente. Il primo comando da inserire nel blocco è title, un nome a piacere che apparirà nel menu d'avvio per quel sistema; seguono i comandi già visti nella sezione [#avvio_interattivo avvio interattivo]. Per esempio:

title     Prima Distribuzione
root      (hd0,0)
kernel    /boot/vmlinuz-2.6.20-15-generic root=/dev/hda1 ro locale=it_IT quiet splash
initrd    /boot/initrd.img-2.6.20-15-generic
boot

title     Prima Distribuzione (con kernel ricompilato manualmente)
root      (hd0,0)
kernel    /boot/vmlinuz-2.6.20-mio-kernel root=/dev/hda1 ro vga=791
boot

title     Seconda distribuzione
root      (hd0,2)
kernel    /boot/vmlinuz-2.6.20-15-generic root=/dev/hda3 ro locale=it_IT quiet splash
initrd    /boot/initrd.img-2.6.20-15-generic
boot

title     Windows XP
rootnoverify (hd1,0)
makeactive
chainloader +1
boot

Seguendo questo schema si possono aggiungere voci a piacere, ma prima si consiglia di [#avvio_interattivo provare i comandi interattivamente] dal prompt di grub. Se in ogni blocco viene inserito, prima del comando boot, il comando savedefault e il comando default 0 viene modificato in default save, all'avvio GRUB (dopo il timeout) sceglierà il sistema scelto nel precedente avvio.

Impostare una password

GRUB permette di impostare una password per diversi scopi. Prima di tutto, occorre creare la password digitando in un terminale il comando grub-md5-crypt, il quale chiederà di inserire due volte la password (una è di conferma), e restituirà a video la password cifrata con algoritmo MD5. Copiare il risultato ottenuto, quindi aprire il file di configurazione di GRUB usando i privilegi amministrativi.

Anchor(proteggere_avvio_interattivo)

Proteggere l'accesso all'avvio interattivo

Per far sì che venga chiesta la password ogni qual volta si tenti di accedere all'avvio interattivo di GRUB (digitando il tasto "e"), è sufficiente inserire la seguente riga prima delle voci del menu:

password --md5 VostraPasswordCifrata

Per esempio:

password --md5 $1$DrTDy1$nPlz3ke5jkS6rX8M3/3zA.

Si potranno avviare liberamente i sistemi operativi corrispondenti alle voci già presenti, ma per modificare le opzioni di avvio verrà chiesta la password.

Proteggere l'avvio dei sistemi operativi

Se si vuole proteggere con una password l'avvio di un sistema operativo, aggiungere il comando password nel blocco della voce che si desidera proteggere, come nell'esempio:

title Prima Distribuzione
root (hd0,2)
kernel /vmlinuz-2.6.6s26-mio-kernel root=/dev/hda4 ro vga=791
initrd /initrd.img-2.6.6-s26-mio-kernel
password --md5 VostraPasswordCifrata
boot

È possibile scegliere una diversa password per ogni sistema operativo di cui si desidera proteggere l'avvio.

In alternativa, è possibile far sì che la stessa password che [#proteggere_avvio_interattivo protegge il menu interattivo] protegga anche l'avvio di sistemi operativi a scelta. È sufficiente inserire il comando lock nei blocchi relativi ai sistemi operativi che si desidera proteggere, come da esempio:

title Prima Distribuzione
lock
root (hd0,2)
kernel /vmlinuz-2.6.6s26-mio-kernel root=/dev/hda4 ro vga=791
initrd /initrd.img-2.6.6-s26-mio-kernel
boot

Usare update-grub

Quando installate un nuovo kernel (binario o ricompilato che sia) contenuto in un pacchetto debian, verrà eseguito lo script update-grub che cercherà nuovi kernel in /boot e li inserirà in menu.lst.

Questo script può anche essere eseguito a mano se si ricompila un kernel senza creare un pacchetto debian o se vuole ripristinare velocemente il menu.lst. Le voci per i vari kernel inserite da update-grub sono racchiuse tra la linea:

### BEGIN AUTOMAGIC KERNELS LIST

e la linea:

### END DEBIAN AUTOMAGIC KERNELS LIST

al di fuori di questo blocco potrete inserire tutte le vostre configurazioni che non volete siano modificate da update-grub (ad. kernel fissi, o qualsiasi altro comando grub).

Nel blocco "automagico" non vengono inseriti solo le voci dei vari kernel ma anche dei commenti che servono a personalizzare il comportamento di update-grub. Basterà modificare i commenti che cominciano con un solo # (quelli che cominciano con ## vengono ignorati anche da update-grub). Se ad esempio vogliamo che ogni nuovo kernel sia inserito solo una volta (senza la seconda voce recovery) e che venga sempre usato il framebuffer basta modificare le apposite righe di menu.lst nel seguente modo:

# kopt=root=/dev/hda9 ro vga=791

 ... ... ...

# alternative=false

ovviamente quella partizione (/dev/hda9) deve essere la root dei kernel che si vuole inserire automagicamente. Notare che non si deve decommentare la linea altrimenti update-grub lo ignorerà e verrà considerato un comando grub.

Anchor(framebuffer)

Riconoscimento modalità video

Una funzionalità forse poco nota, ma utile in certi casi è la capacità di grub di riconoscere al volo le modalità supportate in frame buffer dalla scheda video tramite il comando vbeprobe. È anche possibile testare una modalità video tramite il comando testvbe:

Grub mostrerà delle sfumature orizzontali multicolori che scorrono, alla risoluzione del modo scelto. Scelto un modo (ad esempio 0x103), potrà fare partire il sistema in quella modalità aggiungendo il parametro vga=numero alla linea del kernel, dove numero è il numero del modo più 200 esadecimale (indicato con 0x200). Questa operazione è molto semplice: basta aggiungere 2 alla prima cifra del modo, ad esempio se vogliamo il modo 0x103 dovremo passare al kernel vga=0x303.

Si può anche inserire la modalità video in decimale convertendo con una calcolatrice scientifica il numero passato al kernel: nell'esempio è equivalente scrivere vga=0x303 o vga=771.

Ricordo che per usare il frame buffer deve essere abilitato il supporto nel kernel. Tutti i kernel binari delle distribuzioni hanno questo supporto attivato, ma se vi ricompilate un vostro kernel dovrete ricordarvi di attivare il supporto frame buffer.

Installare GRUB su un floppy

Installare GRUB su un floppy permette di fare partire qualsiasi sistema anche con MBR (Master Boot Record - Il primo settore del disco fisso) corrotto. Per installare GRUB su di un floppy basta eseguire i seguenti comandi:

sudo mke2fs /dev/fd0
sudo mount -t ext2 /dev/fd0 /mnt
sudo grub-install --root-directory=/mnt fd0
sudo umount /mnt

Ulteriori risorse


CategoryAmministrazione CategoryDaRevisionare