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  • Differenze per "Cestino/FilesystemCriptato"
Differenze tra le versioni 10 e 27 (in 17 versioni)
Versione 10 del 13/08/2010 14.16.03
Dimensione: 5350
Autore: zazen
Commento:
Versione 27 del 18/10/2020 21.36.53
Dimensione: 0
Autore: jeremie2
Commento:
Le cancellazioni sono segnalate in questo modo. Le aggiunte sono segnalate in questo modo.
Linea 1: Linea 1:
Il metodo più veloce per creare un Ubuntu Linux con file system cifrato è l' installazione ex novo.[[BR]]
Le istruzioni seguenti fanno riferimento alla release 10.04 LTS "Lucid Lynx".[[BR]]

= Creiamo un file system cifrato =
Lanciare Ubuntu LiveCD/DVD e selezionare '''''Try Ubuntu without installing'''''.[[BR]]

Aprire un terminale e digitare
{{{sudo su
}}}

Installiamo quindi i pacchetti utili (gparted) e necessari (crypsetup, lvm2) digitando
{{{apt-get --force-yes --yes install gparted cryptsetup lvm2
}}}

Lanciare [http://wiki.ubuntu-it.org/Hardware/DispositiviPartizioni/PartizionamentoManuale?action=show&redirect=Hardware%2FDispositiviPartizioni%2FGparted gparted] e cancellare le vecchie partizioni.[[BR]]
Crearne una nuova (sda1) delle dimensioni fra i 150 ed 250 Mb destinata ai files di bootstrap
e che quindi non verrà criptata.[[BR]]
Una seconda partizione (sda2) delle dimensioni di almeno 6GB è destinata allo swapping ed alla restante parte del file system.[[BR]]
Per adesso non importa il tipo di formattazione (fat,ext2,...) che sceglierete per sda1 e sda2.[[BR]]

Carichiamo in memoria centrale i moduli rispettivamente per il "Linux Unified Key Setup" (sistema cifratura del disco),per gli algortmi di cifratura usati dal ''luks'': il ''serpent'' e lo "Xor-encrypt-xor Tweaked codeBook mode with ciphertext Stealing" ed in fine per l'algoritmo di hashing ''ripemd160'' usato da ''xts''.
{{{modprobe dm-crypt serpent xts rmd160
}}}

Criptiamo dunque ''/dev/sda2'' formattandolo in modalità ''luks'', cifrando in cascata con gli algoritmi ''serpent'' e ''xts'' con metodo "Encrypted Salt-Sector Initialization Vector",
utilizzando una chiave di 512 bit.
{{{cryptsetup -c serpent-xts-essiv:rmd160 -s 512 luksFormat /dev/sda2
}}}
Il sistema chiedera` di confermare il comando (digitanto '''YES''') e qundi chiedera` di inserire due volte la password scelta.[[BR]]

Apriamo il volume appena formattato e lo rimappiamo come ''/dev/mapper/dec_sda2''.
{{{cryptsetup luksOpen /dev/sda2 dec_sda2
}}}

Impostiamo per il volume virtuale ''/dev/mapper/dec_sda2'' gli attributi
necessari a farlo sembrare un dispositivo fisico.
{{{pvcreate /dev/mapper/dec_sda2
}}}

All'interno di ''/dev/mapper/dec_sda2'' creiamo il gruppo di volumi ''gv_dec_sda2''.
{{{vgcreate gv_dec_sda2 /dev/mapper/dec_sda2
}}}

Quindi aggiungiamo al gruppo il volume ''scambio'' per lo swapping (in questo caso di 8 GByte).
{{{lvcreate -L 8G -n gv_dec_sda2/scambio
mkswap -f /dev/mapper/gv_dec_sda2-scambio
}}}

Poi aggiungiamo al gruppo il volume ''radice'' per il resto del filesystem (in questo caso di 420 GByte).
{{{lvcreate -L 492G -n gv_dec_sda2/radice
mkfs.ext4 /dev/mapper/gv_dec_sda2-radice
}}}

Se tutto è andato a buon fine il comando '''lvs''' mostrera` nell'elenco i volumi ''radice'' e ''scambio''.

= Installiamo Ubuntu nel file system cifrato =

A questo punto possiamo avviare [http://wiki.ubuntu-it.org/Installazione/Grafica l'installazione di Ubuntu].[[BR]]
Al momento di scegliere il metodo di partizionamento del disco, optare per quello manuale.[[BR]]

Impostare il volume ''/dev/mapper/gv_dec_sda2-radice'' per essere formattato in ''ext4 con journaling''
ed associato al mount point '''/'''[[BR]]

Impostare il volume ''/dev/mapper/gv_dec_sda2-scambio'' per essere usato come ''swapping area''[[BR]]

Impostare il volume ''/dev/sda1'' per essere formattato in ''ext4 con journaling''
ed associato al mount point ''/boot''[[BR]]

/!\ Al termine dell' installazione ~+non dobbiamo fare il reboot+~.

= Impostiamo la decifrazione del file system al bootstrap =

{{{cd /mnt
mkdir radice
mount /dev/mapper/gv_dec_sda2-radice radice
mount /dev/sda1 radice/boot
}}}

Adesso la directory ''/mnt/radice'' è associata alla radice nuovo filesystem
che manca di alcuni files sia reali che virtuali: "popoleremo" le cartelle vuote
con i files del livecd.
{{{mount -o bind /proc radice/proc
mount -o bind /dev radice/dev
mount -o bind /sys radice/sys
}}}

Per poter rigenerare alcuni files di configurazione dobbiamo "simulare" il normale file system.
{{{chroot radice
}}}
adesso ''/mnt/radice'' è diventata la directory radice di una nuova shell del terminale.

Aggiungiamo al nuovo sistema i pacchetti indispensabili all'accesso a ''/dev/sda2''.
{{{apt-get --force-yes --yes install gparted cryptsetup lvm2
}}}

Apriamo il file di configurazione del modulo di bootstrap di decrifrazione.
{{{nano /etc/crypttab
}}}

ed aggiungiamo la seguente riga: '''dec_sda2 /dev/sda2 none luks,cypher=serpent-xts-essiv:rmd160''' . [[BR]]
Salviamo il file con la combinazione di tasti '''''ctrl o''''' seguito dal tasto '''''invio'''''
poi usciamo da ''nano'' usando la combinazione '''''ctrl x'''''.[[BR]]

Rigeneriamo il file di configurazione che definisce le azioni iniziali del sistema.
{{{update-initramfs -c -k all
}}}

Rigeneriamo il file di configurazione che definisce le azioni al momento del bootstrap.
{{{update-grub2
}}}

Togliamo il livecd e riavviamo il pc.[[BR]]

Se tutto è andato bene apparirà un messaggio che chiede la password di sblocco di ''/dev/sda2''
ed una volta inserita la password giusta dovrebbe continuare normalmente il caricamento di ubuntu.
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CategoryNuoviDocumenti CategorySicurezza