Introduzione
La presente guida vuole essere un'introduzione alle principali operazioni di manutenzione e pulizia del sistema.
Boot-Up Manager e processi
Molti dei servizi lanciati automaticamente all'avvio del sistema sono spesso inutilizzati.
Uno strumento completamente "made in italy" utile per attivare e disattivare tali servizi si chiama BUM (Boot-Up Manager), creato da [:FabioMarzocca:Fabio Marzocca].
Bum consente di selezionare facilmente i servizi che si desidera caricare all'avvio. Nella finestra principale del programma trovate una lista di servizi:
attachment:bum1.png
A sinistra il simbolo della spunta indica se il servizio viene attivato all'avvio oppure no, in seguito trovate il nome e la descrizione del servizio. Infine, a destra, un pallino colorato o una lampadina vi indicano se il servizio è attualmente attivo oppure no.
Questi sono i servizi che possono essere disattivati senza alcun rischio, ammesso che non siano correlati a una vostra specifica esigenza:
Servizio |
Azione |
apmd |
indicatore di stato delle batterie per vecchi computer portatili |
acpid |
Intelligent Power management |
acpid support |
come sopra |
powernowd |
controllo del voltaggio e della velocità della CPU |
ssh |
server ssh per accedere da remoto al vostro PC |
apache2 |
server web apache2 |
Per disattivare immediatamente un servizio è sufficiente selezionarlo e cliccarci sopra con il tasto destro, inoltre è possibile impedirne il caricamento automatico all'avvio semplicemente togliendo il segno di spunta presente sulla sinistra. Alcuni servizi, come rsync, si attivano solo su richiesta.
Una volta terminate le modifiche, salvare le nuove impostazioni ed uscire dal programma.
Gli altri servizi presenti nell'elenco sono necessari al corretto funzionamento del sistema, è altamente sconsigliato disattivarli. |
Pulizia dei file di configurazione
Dopo aver disinstallato un pacchetto è buona norma eliminare anche i file di configurazione, ormai inutili. A tale scopo è sufficiente digitare il seguente comando:
sudo dpkg --purge [nomepacchetto]
La dicitura «[nomepacchetto]» va sostituita con il nome del pacchetto del quale si desiderano cancellare i file di configurazione.
Ricerca e pulizia delle configurazioni inutili
La procedura sopra descritta consente di eliminare i file di configurazione di un programma disinstallato e conosciuto. Tuttavia, dopo aver disinstallato un programma spesso ci si dimentica di eliminare i relativi file di configurazione.
Per trovare ed eliminare tutti i file di configurazione relativi a programmi disinstallati è utile digitare il seguente comando:
sudo dpkg --purge `COLUMNS=300 dpkg -l "*" | egrep "^rc" | cut -d\ -f3`
Quella che segue è una breve spiezione della sintassi del comando precedente:
COLUMNS=300
Modifica la larghezza delle righe, evitando così il troncamento dei nomi dei pacchetti
dpkg -l "*"
Elenca tutti i pacchetti disponibili
egrep "^rc"
Visualizza solo quelle righe che iniziano con «"rc"» (stato che indica che il pacchetto è stato rimosso ma sono ancora presenti i file di configurazione)
cut -d\ -f3
Prima di «COLUMNS» ed alla fine del comando sono stati posti degli accenti gravi: non sono virgolette semplici, bensì si ottengono con la combinazione AltGr+' . |
Pulizia della cache di apt-get
Consultare il relativo paragrafo della guida di [:Apt#puliziacache:Apt].
Pulizia delle librerie orfane
Ogni programma richiede il caricamento di determinate librerie sul sistema. Spesso le librerie sono comuni, ma talvolta una libreria viene installata esclusivamente per consentire il funzionamento di un singolo programma. Quando questo programma viene disinstallato, qualche volta la libreria rimane installata sul sistema, senza aver alcun utilizzo concreto: in questo caso viene detta "orfana".
Per individuare le librerie orfane si può scaricate un bellissimo programma di debian: deborphan. Anche nei repository di Ubuntu c'è una versione di deborphan, ma mentre scriviamo (release stabile breezy) si tratta della versione 1.7.15, notoriamente affetta da gravi bug. Nel nostro caso ci interessa una versione pari o superiore alla 1.7.17. Io ho scaricato ed installato senza alcun problema la versione 1.7.18 dal sito di Debian, [http://packages.debian.org/testing/admin/deborphan QUI], si trova nella sezione Testing, ma trattandosi di Debian potete stare tranquilli che non darà alcun problema Per installare il pacchetto, come ovvio, usate il terminale:
sudo dpkg -i [nomepacchetto]
A questo punto vi consiglio di installare gtkorphan, un'altra creazione di Fabio Marzocca, ovvero un front-end grafico per deborphan, che si trova nei repository di Debian [http://packages.debian.org/testing/admin/gtkorphan QUI].
Nota - La release Dapper (attualmente instable) presenta invece la versione 1.7.18 di deborphan, ed anche gtkorphan. Quindi entrambi i pacchetti nella versione giusta sono installabili via apt-get su Dapper.
Dopo aver installato i pacchetti avviamo gtkorphan, anche via terminale:
gtkorphan
inseriamo la password e ci troviamo di fronte ad un elenco di librerie "orfane".
attachment:gtkorphan1.png
Qui possiamo selezionare le librerie da eliminare. BR Attenzione - nelle opzioni NON selezionate l'opzione "show all orphan packages" che potrebbe indicarvi anche singoli files essenziali al sistema, limitatevi alle sole librerie !!!
Pulizia delle librerie da riga di comando
SI può anche utilizzare deborphan da riga di comando, usando il suo output con apt-get --purge, il vantaggio in questo caso consiste nella possibilità di disinstallare in un colpo solo tutte le librerie orfane ed i loro files di configurazione. Il comando è il seguente:
sudo apt-get remove --purge `deborphan`
Nota - "deborphan" è circondato da accenti gravi (non sono virgolette) che si ottengono con la combinazione " AltGr+' " (altgr e virgoletta singola).
Localepurge
L'installazione di un pacchetto sul sistema comporta anche l'installazione dei pacchetti opzionali di lingua e dei manuali "man" in lingue diverse da quella impostata. Infatti, sia l'installazione, che il successivo aggiornamento del sistema, sono supportati in un numero elevatissimo di lingue. Ciò, naturalmente, è un vanto per la distribuzione, ma diventa anche un peso quando abbiamo ormai selezionato la lingua del nostro sistema. Infatti, le altre lingue non vengono eliminate dal sistema ! così avremo manuali e comandi in brasiliano, danese e rumeno...
L'eliminazione di questi files inutili (manuali e descrittori dei comandi) è possibile grazie all'installazione del programma localepurge, disponibile sui repositories ufficiali di Ubuntu.
Configurazione
Al momento dell'installazione di localepurge, viene anche chiesta la configurazione del programma. Apparirà una finestra blu con un elenco di sigle a due caratteri che indicano le diverse lingue (it=italiano, en=inglese, de=tedesco etc...). Bisogna selezionare le lingue che si vogliono mantenere sul sistema, tutte le altre saranno eliminate !
Si consiglia di mantenere sul sistema l'inglese (lingua di default) e l'italiano, selezionando queste sigle:
- C (di defualt, non in elenco)
- en
- en_US
- en_US.UTF-8
- en_US.ISO-8859-15
- it
- it_IT
- it_IT@euro
- it_IT.UTF-8
La configurazione provvederà a chiedere altre informazioni, tra di esse la più importante riguarda l'eliminazione dei manuali "man". Rispondete "yes" per eliminare i corrispondenti manuali in lingue diverse dalle due selezionate. Tutte le configurazioni di localepurge vengono salvate sul file /etc/locale.nopurge che, naturalmente, può essere modificato con un qualunque editor di testo. Ogni opzione può essere attivata semplicemente eliminando il commento "#"; elenco delle opzioni:
*MANDELETE - elimina anche i manuali delle lingue *DONTBOTHERNEWLOCALE - elimina i nuovi locales installati sul sistema *SHOWFREEDSPACE - indica in modo preciso lo spazio liberato dal programma *QUICKNDIRTYCALC - indica in modo sommario lo spazio liberato dal programma *VERBOSE - modalità verbose, descrizione completa delle operazioni
Di seguito l'elenco delle lingue che non verranno eliminate:
##################################################### # Following locales won't be deleted from this system # after package installations done with apt-get(8): en en_US en_US.ISO-8859-15 en_US.UTF-8 it it_IT it_IT@euro it_IT.UTF-8
Esecuzione
Una volta effettuata la configurazione, lanciamo il programma:
sudo localepurge
Il programma inizia l'analisi ed elimina i files supreflui, alla fine del processo comunica lo spazio liberato. In questo modo verranno eliminati i locales non selezionati. Ma non solo! quando si installerà uno o più pacchetti, a questi verranno automaticamente rimosse le localizzazioni che non erano state selezionate durante la configurazione del programma.
L'efficacia del programma è direttamente proporzionale alla quantità di pacchetti installati, su un sistema già snello l'esecuzione comporta la liberazione di alcune decine di megabytes dal disco fisso. Se avete molti programmi installati sul sistema, arriverete facilmente a 100 Mb di spazio liberato. |
Ulteriori risorse
[http://guide.debianizzati.org/index.php/Pulire_Debian Guida di Debianizzati]
[http://wiki.kde.org/tiki-index.php?page=Performance%20Tips «KDE performance TIPS» dal wiki KDE, in inglese]
[http://wiki.debian.org/LinuxSpeedup «Velocizzare sistema» dal wiki di Debian, in inglese]
[http://www.marzocca.net/linux/bum.html Sito Web di Boot-up Manager]
[http://www.marzocca.net/linux/gtkorphan.html Sito Web di GTKOrphan]