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Spesso, non sono necessarie tutte le lingue che un pacchetto installa.. Di solito ne bastano due: en (lingua generale) it_IT (lingua dell'utilizzatore) Tra le varianti va scelta quella che viene usata nel proprio sistema (nel mio caso it_IT@euro e en_US) Quindi, quelle superflue, potrebbero essere tranquillamente rimosse, liberando un po' di spazio inutile! NOTA BENE è sconsigliabile rimuovere l'inglese, in quanto è la lingua di default del sistema... per evitare problemi, lasciarla installata. Durante la configurazione di localepurge, verrà mostrata una lista di lingue, dalla quale vanno selezionate solo quelle che devono venir rimosse. Una volta fatto questo, lanciando il comando # localepurge verranno eliminati i locales non necessari!!! Ma non solo! quando si installerà uno o più pacchetti, a questi verranno automaticamente rimosse le localizzazioni che non erano state selezionate durante la configurazione del programma. Nota Per chi avesse dei dubbi sull'efficacia di questa utility, ecco le statistiche sullo spazio liberato sul mio laptop (su cui ho appena installato Debian): knio:/home/maxer# localepurge localepurge: Disk space freed in /usr/share/locale: 109778K localepurge: Disk space freed in /usr/share/man: 1940K Total disk space freed by localepurge: 111718K |
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Links utili alla redazione del documento:
http://wiki.kde.org/tiki-index.php?page=Performance%20Tips - KDE performance TIPS (eng) dal wiki KDE
http://wiki.debian.org/LinuxSpeedup - Velocizzare sistema (eng) dal wiki di Debian
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Guida all'ottimizzazione delle prestazioni di KDE su Kubuntu.
ATTENZIONE - Questa guida deve intendersi rivolta esclusivamente all'utente esperto che sa cosa sta facendo...
Introduzione
Il gestore di desktop KDE, come noto, assorbe una notevole quantità di risorse hadware, per lo più imputabili alla varietà di configurazioni e funzioni che esso presenta.BR
Con la recente release 3.5, di cui si consiglia l'installazione, sono stati introdotti notevoli miglioramenti sotto il profilo della velocità, tuttavia è innegabile che KDE richieda una certa quantità di risorse hardware.
Il primo consiglio che si rivolge all'utente è quello di aggiornare l'hadware della propria macchina, soprattutto in termini di memoria, questa Guida non può fare miracoli !
Si ricorda che, in alternativa KDE ed oltre a Gnome, l'universo Open Source fornisce alternative di elevata qualità dal punto di vista grafico e funzionale.br Tra i desktop manager, segnaliamo XFCE, veloce e dall'aspetto curato, per la sua installazione vedere anche la [:Xubuntu:guida a Xubuntu]. Anche WindowMaker, BlackBox e FluxBox sono alternative molto interessanti.
Sistema
ottimizzare l'hardware
- hdparm - altre
Boot-Up Manager e processi
Una delle caratteristiche di ogni distro Linux è la configurazione di numerosi servizi che possono trasformare una semplice Linux Box in un potente e versatile server. Il punto è proprio questo ! se non volete configurare un server, e siete solo seduti davanti al vostro pc, alcuni servizi non vi serviranno proprio.
Una utility completamente "made in italy" vi verrà in soccorso, si chiama BUM (Boot-Up Manager) è una creazione di Fabio Marzocca che è stata di recente aggregata al progetto Ubuntu, tanto che adesso è in "stable" nei repositories ufficiali.
[http://www.marzocca.net/linux/bum.html Sito Web di Boot-up Manager]
BUM consente una facile configurazione dei servizi che il sistema carica all'avvio. Infatti, nella finestra principale trovate una lista di servizi (vedi immagine)
http://www.marzocca.net/Immagini/bum1.png
A sinistra il simbolo della spunta indica se il servizio viene attivato all'avvio oppure no, in seguito trovate il nome e la descrizione del servizio. Infine, a destra un pallino colorato (o una lampdina) vi indicano se il servizio è attualmente attivo oppure no.
Questi sono i servizi che possono essere disattivati senza alcun rischio, semprechè non siano necessari alla vostra macchina:
apmd => indicatore di status batterie per vecchi laptops
acpid => Intelligent Power management
acpid support => idem
powernowd => controllo del voltaggio e della velocità della cpu
ssh => server ssh per accedere da remoto al vostro pc
apache2 => apache2 web server
dirmngr =>
Se evidenziate il servizio e cliccate col tasto destro, sarete in grado di fermarlo subito, inoltre togliendo la spunta a sinistra il servizio non partirà più all'avvio. Alcuni servizi si attivano solo quando è richiesto, come nel caso di "rsync" quindi non pensate di poterli disattivare solo perchè attualmente non sono in uso !
Quando avete concluso, salvate le nuove impostazioni ed uscite dal programma.
Nota - Gli altri servizi presenti nell'elenco sono essenziali al funzionamento di KDE, quindi se li disattivate lo fate a vostro rischio e pericolo !
Pulizie di primavera
Ubuntu e Kubuntu utilizzano l'eccellente gestore di pacchetti di Debian apt-get che consente un'agevole installazione e configurazione dei programmi. Il sistema è universalmente riconosciuto come il migliore, tuttavia anch'esso richiede ogni tanto delle pulizie.
Purge dei files di configurazione
Quando disinstalliamo un programma, il sistema mantiene il file di configurazione originario, nell'eventualità che ci venga voglia di reinstallare lo stesso pacchetto. Dopo aver disinstallato un pacchetto è buona norma eliminare anche i files di configurazione, ormai divenuti inutili, che esso aveva installato nel sistema. Per farlo è sufficiente eseguire questo comando:
sudo dpkg --purge [nomepacchetto]
con lo stesso comando si disinstalla e "purga" il pacchetto in un colpo solo !
Ricerca e pulizia delle configurazioni inutili
Quando disinstalliamo un programma spesso ci dimentichiamo di eliminare i files di configurazione. A distanza di qualche tempo probabilmente non ci ricordiamo neppure più di aver avuto quel programma sul sistema e quindi i suoi files di configurazione rimarranno per sempre sul sistema.
Esiste un modo per scovare ed eliminare questi files di configurazione. Il comando da terminale è questo:
sudo dpkg --purge `COLUMNS=300 dpkg -l "*" | egrep "^rc" | cut -d\ -f3`
Ecco una breve spiegazione dei comandi:
- dpkg --purge listapacchetti
Rimuove i file di configurazione di tutti i pacchetti indicati in
COLUMNS=300 dpkg -l "*" | egrep "^rc" | cut -d\ -f3
Genera la lista dei pacchetti che non sono stati rimossi correttamente (cioè dei quali non sono stati rimossi i file di configurazione) In dettaglio:
- COLUMNS=300 Modifica la larghezza delle righe, evitando così il troncamento dei nomi dei pacchetti
- dpkg -l "*" Elenca tutti i pacchetti disponibili
- egrep "^rc" Visualizza solo quelle righe che iniziano con "rc" (stato che indica che il pacchetto è stato rimosso ma sono ancora presenti i file di configurazione)
- cut -d\ -f3
Il comando individuerà un numero notevole di files da eliminare !
Ripulire la cache di apt-get
I pacchetti *.deb scaricati vengono mantenuti nella cache del gestore, andando ad occupare inutilmente spazio nella cartella /var/cache/apt/archives/. Questi comandi da terminale consentono una radicale pulizia:
sudo apt-get clean
pulisce la cache di apt-get da tutti i programmi scaricati
sudo apt-get autoclean
pulisce la cache solo da quelli non più installati
Pulizia delle librerie "orfane"
Ogni programma richiede il caricamento di determinate librerie sul sistema. Spesso le librerie sono comuni, ma talvolta una libreria viene installata esclusivamente per consentire il funzionamento di un singolo programma. Quando questo programma viene disinstallato, qualche volta la libreria rimane installata sul sistema, senza aver alcun utilizzo concreto: in questo caso viene detta "orfana".
Per individuare le librerie orfane si può scaricate un bellissimo programma di debian: deborphan. Anche nei repositories di Ubuntu c'è una versione di deborphan, ma mentre scriviamo (release stabile breezy) si tratta della versione 1.7.15, notoriamente affetta da gravi bugs. Nel nostro caso ci interessa una versione pari o superiore alla 1.7.17. Io ho scaricato ed installato senza alcun problema la versione 1.7.18 dal sito di Debian, [http://packages.debian.org/testing/admin/deborphan QUI], si trova nella sezione Testing, ma trattandosi di Debian potete stare tranquilli che non darà alcun problema Per installare il pacchetto, come ovvio, usate il terminale:
sudo dpkg -i [nomepacchetto]
A questo punto vi consiglio di installare gtkorphan, un'altra creazione di Fabio Marzocca, ovvero un front-end grafico per deborphan, che si trova nei repositories di Debian [http://packages.debian.org/testing/admin/gtkorphan QUI].
[http://www.marzocca.net/linux/gtkorphan.html Pagina Web di GTKOrphan]
Nota - La release Dapper (attualmente instable) presenta invece la versione 1.7.18 di deborphan, ed anche gtkorphan. Quindi entrambi i pacchetti nella versione giusta sono installabili via apt-get su Dapper.
Dopo aver installato i pacchetti avviamo gtkorphan, anche via terminale:
gtkorphan
inseriamo la password e ci troviamo di fronte ad un elenco di librerie "orfane".
Pulizia delle librerie da riga di comando
SI può anche utilizzare deborphan da riga di comando, usando il suo output con apt-get --purge, il vantaggio in questo caso consiste nella possibilità di disinstallare in un colpo solo tutte le librerie orfane ed i loro files di configurazione. Il comando è il seguente:
apt-get remove --purge `deborphan`
deborphan è circondato da accenti gravi (non sono virgolette) che si ottengono con la combinazione " altrgr+' " (altgr e virgoletta singola).
Localepurge
Spesso, non sono necessarie tutte le lingue che un pacchetto installa.. Di solito ne bastano due: en (lingua generale) it_IT (lingua dell'utilizzatore) Tra le varianti va scelta quella che viene usata nel proprio sistema (nel mio caso it_IT@euro e en_US) Quindi, quelle superflue, potrebbero essere tranquillamente rimosse, liberando un po' di spazio inutile! NOTA BENE è sconsigliabile rimuovere l'inglese, in quanto è la lingua di default del sistema... per evitare problemi, lasciarla installata.
- Durante la configurazione di localepurge, verrà mostrata una lista di lingue, dalla quale vanno selezionate solo quelle che devono venir rimosse.
Una volta fatto questo, lanciando il comando # localepurge verranno eliminati i locales non necessari!!! Ma non solo! quando si installerà uno o più pacchetti, a questi verranno automaticamente rimosse le localizzazioni che non erano state selezionate durante la configurazione del programma. Nota Per chi avesse dei dubbi sull'efficacia di questa utility, ecco le statistiche sullo spazio liberato sul mio laptop (su cui ho appena installato Debian): knio:/home/maxer# localepurge localepurge: Disk space freed in /usr/share/locale: 109778K localepurge: Disk space freed in /usr/share/man: 1940K
Total disk space freed by localepurge: 111718K
C en en_US en_US.UTF-8 it it_IT it_IT@euro
KDE
- aspetto - processi - prelinking