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[[BR]] [[Indice]] |
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[[BR]] ||<tablebgcolor="#f1f1ed" tablewidth="40%" tablestyle="margin: 0pt 0pt 1em 1em; float: right; font-size: 0.9em;"style="padding: 0.5em;">[[TableOfContents]]|| Guida su Ocaml |
[[Bug(ubuntu 68 3 5 gnome 21 kde 9 xfce 8)]] |
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'''Objective Caml''''' (Categorical Abstract Machine Language)'' è un linguaggio dichiarativo di alto livello, appartenente alla famiglia dei linguaggi di programmazione ML. Viene sviluppato come software Open Source dall'[http://it.wikipedia.org/wiki/Institut_National_de_Recherche_en_Informatique_et_en_Automatique INRIA].[[BR]] Supporta diversi paradigmi di programmazione: * funzionale * imperativo * orientato agli oggetti |
Questa guida illustra un procedimento utile per ripristinare il sistema in tutte quelle situazioni nelle quali non è più possibile riavviarlo. |
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Per maggiori informazioni, si consulti la relativa [http://it.wikipedia.org/wiki/Objective_Caml voce enciclopedica]. | = Recuperare un sistema danneggiato = |
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||<tablestyle="text-align: justify; width:65%; " style="border:none;" 5%^>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">La seguente procedura è stata testata su ''Ubuntu Edgy Eft 6.10'' a ''64bit'', con la seguente configurazione hardware: AMD Athlon 64, 2.0 GB di RAM, HD Western Digital 300 GB. || | Può capitare che qualcosa vada storto e il sistema, che è stato accuratamente installato e configurato, non sia più avviabile. È possibile che si sia danneggiata la configurazione di [:AmministrazioneSistema/Grub:GRUB] durante un aggiornamento oppure che un nuovo kernel non si avvii. A prescindere dalla causa è necessario avere un sistema funzionante per riparare il sistema originale, in questo caso può essere utile la modalità di ripristino. |
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= Installazione = | == Attivare la modalità di ripristino == |
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Per attivare la modalità di ripristino inserire '''rescue''' al prompt '''boot:''' oppure avviare usando il parametro rescue/enable=true. Verranno mostrate le prime schermate dell'installatore con una nota in un angolo che indica si sta usando la modalità di ripristino e non quella d'installazione. Il sistema non verrà sovrascritto! La modalità di ripristino si avvale delle funzionalità per il riconoscimento dell'hardware presenti nell'installatore in modo da garantire che i dischi, i dispositivi di rete, ecc. siano disponibili mentre si cerca di riparare il sistema. | |
Linea 24: | Linea 21: |
Al posto del programma di partizionamento viene mostrato un elenco delle partizioni sul sistema e viene chiesto di sceglierne una. Normalmente si sceglie la partizione che contiene il filesystem di root che si vuole riparare. Si possono scegliere le partizioni su device RAID e LVM ma anche quelle create direttamente sui dischi. | |
Linea 25: | Linea 23: |
Se possibile l'installatore fornisce una shell sul filesystem che si è scelto, questa shell può essere usata per effettuare qualsiasi operazione necessaria al ripristino. | |
Linea 26: | Linea 25: |
Se l'installatore non è in grado di fornire una shell usabile nel file system che si è scelto come root forse il file system è corrotto e dopo aver dato un avviso viene invece fornita una shell nell'ambiente dell'installatore. In questo ambiente non sono disponibili molti strumenti ma dovrebbero essere comunque sufficienti per ripristinare il sistema. Il file system che era stato scelto come quello di root viene invece montato sulla directory /target. | |
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In entrambi i casi una volta chiusa la shell il sistema si riavvia automaticamente. | |
Linea 28: | Linea 29: |
Si noti che riparare dei sistemi danneggiati può essere molto complicato e questo manuale non analizza tutti i particolari che si possono danneggiare e come ripristinarli. Se non si sa cosa fare si consulti un esperto. | |
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[[BR]] ||<tablebgcolor="#f1f1ed" tablewidth="40%" tablestyle="margin: 0pt 0pt 1em 1em; float: right; font-size: 0.9em;"style="padding: 0.5em;">[[TableOfContents]]|| |
= Ulteriori risorse = |
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= Introduzione = | * [https://help.ubuntu.com/7.04/installation-guide/i386/rescue.html Documento originale] * [http://www.debian.org/releases/stable/hppa/ch08s07.html.it Ripristinare un sistema Debian danneggiato] |
Linea 34: | Linea 36: |
Insieme al sistema operativo viene installato un set di applicazioni di default, contenente il software adatto agli usi più comuni. É molto probabile che per soddisfare delle esigenze più o meno particolari, oppure anche solo per provare una soluzione alternativa a quelle fornite dal sistema di base, si presenti la necessità di installare una o più applicazioni. Installare il software su Ubuntu è facile, e l'intento di questo wiki è mostrare all'utente alcuni procedimenti. | -------------- |
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= Gestire i pacchetti = Questa sezione offre una panoramica sui pacchetti software e sulla loro gestione all'interno di Ubuntu. == Cosa sono i pacchetti == Allo scopo di svolgere correttamente la propria missione, un applicazione può ''appoggiarsi'' ad altri componenti software, come, per esempio, delle librerie o altre applicazioni. Durante l'installazione di un programma non è raro che per la sola esecuzione di esso siano richiesti migliaia di file, i quali devono trovarsi nelle giuste posizioni all'interno del filesystem. Tutto questo può apparire molto complicato, se non impossibile da amministrare ''a mano'', o, per dare meglio l'idea, ''a click di mouse''. Ubuntu mette a disposizione dell'utente un potente sistema in grado di gestire il software installato, all'occorrenza capace di installare, nonchè rimuovere, applicazioni e librerie, risolvendo in maniera automatica il problema delle dipendenze fra i vari componenti software. Il vero punto di forza di questo sistema risiede proprio nella sua unità fondamentale: i ''pacchetti''. I ''pacchetti'' sono, essenzialmente, insiemi di files compressi in un unico file. Un ''pacchetto'' memorizza al suo interno tutto il necessario affinchè il software contenuto possa essere eseguito senza problemi. Inoltre, insieme alla parte relativa al programma vero e proprio, vengono memorizzati anche degli ''scripts'' di installazione, responsabili dell'operazione di copia su disco del programma stesso. == Binari e sorgenti == == Dipendenze dei pacchetti == == I gestori dei pacchetti == == Canali/Repository software == #LANGUAGE it [[BR]] ||<tablestyle="float:right; font-size: 0.9em; width:30%; background:#F1F1ED; margin: 0 0 1em 1em;" style="padding:0.5em;">'''Indice'''[[BR]][[TableOfContents]]|| = Introduzione = Questa guida spiega come realizzare uno script per mostrare sul proprio desktop un'immagine della Terra, presa da satellite. L'immagine potrà essere centrata su coordinate a scelta (ad esempio quelle della propria città) ed aggiornata ad intervalli regolari, seguendo la rotazione della Terra e l'illuminazione solare. = Preparativi = Prima di procedere è necessario installare '''Xplanet''' e le mappe per la Terra: {{{ sudo apt-get install xplanet xplanet-images }}} == Download dello script == Scaricare e salvare all'interno della propria cartella '''Home''' la versione aggiornata dello script da [attachment:sfondo_satellitare.tar.gz qui]. Dunque aprire una finestra di terminale e digitare: {{{ cd tar -xvf sfondo_satellitare.tar.gz }}} Infine, una volta scompattato l'archivio, assegnare non rimane altro che assegnare i giusti permessi allo script: {{{ chmod +x ./sfondo_satellitare }}} = Avvio = Per avviare il programma non bisogna far altro che lanciarlo dall'interno della propria `~/`: {{{ cd ./sfondo_satellitare }}} Comparirà un avviso che comunica all'utente il mancato inserimento dei giusti parametri. == Creazione dello script == Da terminale digitare: {{{ gedit earth }}} Quindi incollare dentro l'editor di testo queste righe: {{{ #!/bin/sh nice xplanet -num_times 1 -geometry 1280x1024 -longitude 43 -latitude 10 -output ~/earth.jpg; gconftool -t string -s /desktop/gnome/background/picture_filename ~/earth.jpg; }}} Cambiare '''1280x1024''' con la risoluzione impostata sul proprio sistema e '''43''' e '''10''' rispettivamente con la longitudine e la latitudine della zona che si vuole osservare. Per conoscere la latitudine e la longitudine del luogo scelto: cercare la propria città o regione su Wikipedia e leggere nella tabellina riassuntiva le corrispondenti coordinate. Salvare e rendere eseguibile lo script: {{{ chmod 775 earth }}} == Eseguirlo ogni ora == Per un effetto più piacevole è possibile impostare '''cron''' affinché ripeta lo script di impostazione dell'immagine di sfondo una volta ogni ora. Per farlo basta dare da terminale: {{{ sudo mv earth /etc/cron.hourly/ }}} Verificare che cron sia attivo con il seguente comando: {{{ sudo /etc/init.d/cron restart }}} == Prima Esecuzione == Dopo aver impostato cron, lo script la prima volta non partirà in automatico, ma si dovrà attendere lo scoccare dell'ora successiva. Pertanto volendo impostare da subito la prima delle immagini, basterà dare questi comandi da terminale: {{{ cd /etc/cron.hourly/ ./earth }}} == Disinstallazione == Per interrompere l'aggiornamento con cron è sufficiente rimuovere lo script dalla cartella `cron.hourly` dando da terminale: {{{ sudo rm /etc/cron.hourly/earth }}} oppure se volendo conservare lo script nella propria `home` per ripristinarlo in seguito: {{{ sudo mv /etc/cron.hourly/earth ~/ }}} [[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,left)]] [[BR]] '''Non fermare ''cron'': può essere utile o addirittura necessario per molte altre applicazioni.''' = Secondo metodo (avvio con GNOME) = E' possibile ottenere il medesimo effetto senza usare '''cron''', ma con uno script che richiama se stesso, impostato all'avvio di '''Gnome'''. Mediante questo metodo, inoltre, è possibile anche scegliere un tempo differente dall'ora per l'aggiornamento. == Prerequisiti == Installare '''Xplanet''' {{{ sudo apt-get install xplanet }}} == Creare lo Script == Creare il file dello script {{{ gedit earth2 }}} e incollare dentro il seguente codice: {{{ #!/bin/bash DELAY=15m PREFIX=~/ OUTPUT=earth.png APPEND=2 GEOMETRY=1280x1024 LONGITUDE=20 LATITUDE=10 if [ -e "$PREFIX$OUTPUT" ]; then rm "$PREFIX$OUTPUT" OUTPUT="$APPEND$OUTPUT" else rm "$PREFIX$APPEND$OUTPUT" fi if [ -z $PROJECTION ]; then xplanet -num_times 1 -output "$PREFIX$OUTPUT" -geometry $GEOMETRY -longitude $LONGITUDE -latitude $LATITUDE else xplanet -num_times 1 -output "$PREFIX$OUTPUT" -geometry $GEOMETRY -longitude $LONGITUDE -latitude $LATITUDE -projection $PROJECTION fi gconftool -t str -s /desktop/gnome/background/picture_filename "$PREFIX$OUTPUT" sleep $DELAY exec $0 }}} Fare bene attenzione a modificare i parametri * DELAY=15m - con il tempo che si vuole far intercorrere tra un aggiornamento e il successivo (m sta per minuti) * GEOMETRY=1280x1024 - con la risoluzione del proprio sistema * LONGITUDE=20 e LATITUDE=10 - con le coordinate scelte Dopo le modifiche, salvare e renderlo eseguibile con: {{{ chmod 775 earth2 }}} == Avvio dello script == Per farlo partire, è necessario inserirlo tra i programmi lanciati all'avvio: aprire '''''Sistema -> Preferenze -> Sessioni''''' e in '''Programmi all'avvio''' cliccare su '''«Aggiungi»''' e selezionare il file dalla vostra directory `home`. Al successivo riavvio del server grafico sarà caricata l'immagine ed automaticamente aggiornata. == Disinstallazione == Rimuovere il programma da '''''Sistema -> Preferenze -> Sessioni''''' nella scheda '''«Programmi all'avvio»'''. ## da questo punto in poi non modificare! ---- CategoryMultimedia |
||||'''Colori usati nei portali'''|| ||'''Portale'''||'''Colore'''|| || [:Multimedia] ||<style="background-color:#c7cbff;">#c7cbff || || [:InternetRete] ||<style="background-color:#f6a659; color:white;">#f6a659 || || [:Hardware] ||<style="background-color:#eeeeec;">#eeeeec || || [:Sicurezza] ||<style="background-color:#6699CC;">#6699CC || || [:Server] ||<style="background-color:#6BC555;">#6bc555|| || [:AmbienteGrafico] ||<style="background-color:#5cb613;">#5cb613 || || [:Programmazione] ||<style="background-color:#C785B9; color:white;">#c785b9 || || [:Architettura64Bit] ||<style="background-color:#D6D6D6;">#d6d6d6 || || [:Giochi] ||<style="background-color:#74C9C8;">#74c9c8 || || [:Ufficio] ||<style="background-color:#ffe452;">#ffe452 || || [:AmministrazioneSistema] ||<style="background-color:#e0cd4e;">#e0cd4e|| || [:Emulatori] ||<style="background-color:#ff5c4d;">#ff5c4d || || [:Grafica] ||<style="background-color:magenta; color:white;">magenta || || [:Radioamatori] ||<style="background-color:#004dff;">#004dff || |
Bug(ubuntu 68 3 5 gnome 21 kde 9 xfce 8)
Introduzione
Questa guida illustra un procedimento utile per ripristinare il sistema in tutte quelle situazioni nelle quali non è più possibile riavviarlo.
Recuperare un sistema danneggiato
Può capitare che qualcosa vada storto e il sistema, che è stato accuratamente installato e configurato, non sia più avviabile. È possibile che si sia danneggiata la configurazione di [:AmministrazioneSistema/Grub:GRUB] durante un aggiornamento oppure che un nuovo kernel non si avvii. A prescindere dalla causa è necessario avere un sistema funzionante per riparare il sistema originale, in questo caso può essere utile la modalità di ripristino.
Attivare la modalità di ripristino
Per attivare la modalità di ripristino inserire rescue al prompt boot: oppure avviare usando il parametro rescue/enable=true. Verranno mostrate le prime schermate dell'installatore con una nota in un angolo che indica si sta usando la modalità di ripristino e non quella d'installazione. Il sistema non verrà sovrascritto! La modalità di ripristino si avvale delle funzionalità per il riconoscimento dell'hardware presenti nell'installatore in modo da garantire che i dischi, i dispositivi di rete, ecc. siano disponibili mentre si cerca di riparare il sistema.
Al posto del programma di partizionamento viene mostrato un elenco delle partizioni sul sistema e viene chiesto di sceglierne una. Normalmente si sceglie la partizione che contiene il filesystem di root che si vuole riparare. Si possono scegliere le partizioni su device RAID e LVM ma anche quelle create direttamente sui dischi.
Se possibile l'installatore fornisce una shell sul filesystem che si è scelto, questa shell può essere usata per effettuare qualsiasi operazione necessaria al ripristino.
Se l'installatore non è in grado di fornire una shell usabile nel file system che si è scelto come root forse il file system è corrotto e dopo aver dato un avviso viene invece fornita una shell nell'ambiente dell'installatore. In questo ambiente non sono disponibili molti strumenti ma dovrebbero essere comunque sufficienti per ripristinare il sistema. Il file system che era stato scelto come quello di root viene invece montato sulla directory /target.
In entrambi i casi una volta chiusa la shell il sistema si riavvia automaticamente.
Si noti che riparare dei sistemi danneggiati può essere molto complicato e questo manuale non analizza tutti i particolari che si possono danneggiare e come ripristinarli. Se non si sa cosa fare si consulti un esperto.
Ulteriori risorse
[https://help.ubuntu.com/7.04/installation-guide/i386/rescue.html Documento originale]
[http://www.debian.org/releases/stable/hppa/ch08s07.html.it Ripristinare un sistema Debian danneggiato]
Colori usati nei portali |
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Portale |
Colore |
[:Multimedia] |
#c7cbff |
[:InternetRete] |
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[:Hardware] |
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[:Sicurezza] |
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[:Server] |
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[:Programmazione] |
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[:Giochi] |
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[:Ufficio] |
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[:Emulatori] |
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[:Grafica] |
magenta |
[:Radioamatori] |
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