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Introduzione

Questa pagina è dedicata per le prove delle traduzioni degli articoli di Full Circle Magazine

Edizione 64

How-to: LibreOffice - Parte 17: Macro (10-11)

Scritto da Elmer Perry

Recentemente ho ricevuto una richiesta per un tutorial su Macro; così facciamo una breve pausa dal nostro lavoro e ne parliamo brevemente. Le macro vi permettono di automatizzare azioni ripetute, come la scrittura dell'intestazione. Questo vi libera dal dover digitare o ripetere ogni volta alcune azioni. In questo tutorial HOW-TO, andremo a vedere come registrare delle macro e come usarle. LibreOffice Basic ha un suo linguaggio di scripting, che va oltre lo scopo di questo tutorial; forse successivamente riprenderemo le macro per parlare del linguaggio di scripting.

NOTA: Potete trovare informazioni su LibreOffice Basic nell'Aiuto, oppure potete scaricare la documentazione all'indirizzo: http://wiki.documentfoundation.org/images/d/dd/BasicGuide_OOo3.2.0.odt.

Abilitare la registrazione Macro

Di default la registrazione delle macro è disabilitata; a quanto pare queste sono considerate come "funzionalità in sperimentazione (instabili)". Per abilitare tale funzione, andate su Strumenti > Opzioni, selezionare Generali sotto la sezione LibreOffice e spuntate "attiva funzionalità in sperimentazione (instabili)". Ciò renderà disponibile l'opzione "Registra macro" sotto a Strumenti > Macro.

Registrazione di una macro

Quando siete in modalità di registrazione macro, essa terrà traccia di ogni azione che fate e di ogni cosa che scrivete, registrandola in una macro. Ricordate come abbiamo abilitato le funzionalità sperimentali per avere l'opzione "Registra macro"? Bene il motivo di questa domanda è perché a volte la registrazione macro fallisce. Non l'ho sperimentato io personalmente, ma ho pensato di doverlo dire.

Per dimostrare una registrazione macro, creeremo una macro di nome "Chiusura". Ogni volta che scrivete una lettera, dovete terminarla con una frase di chiusura; quindi perché non metterla in una macro?

Iniziate con un nuovo documento di testo. Per iniziare la registrazione della macro, andate su Strumenti > Macro > Registra macro. Ciò farà apparire la relativa barra degli strumenti. Qui c'è solo una opzione: Ferma registrazione. Premete il tasto Tab sulla vostra tastiera per tre o quattro volte (in questo modo il cursore dovrebbe essere pressoché al centro della pagina). Scrivete 'Tanti auguri' o 'con amore', oppure la vostra frase di chiusura preferita. Andate a capo due volte in modo da lasciare lo spazio per la firma. Premete di nuovo tante volte quanto prima il tasto Tab, cambiate il testo mettendolo in grassetto premendo l'apposito bottone nella barra della formattazione e scrivete il vostro nome. Come ultima cosa, andiamo ad aggiungere un titolo sotto il nome. Premete Invio, poi il tasto Tab lo stesso numero di volte di prima, togliete la formattazione del testo in grassetto, per poi impostare il carattere su corsivo. Scrivete il titolo, premete Invio e fate clic su 'Ferma registrazione'.

Vi apparirà la finestra di dialogo Macro Basic. Selezionate la libreria in cui volete salvare la macro, solitamente in 'Mie macro'. Inserite il nome della macro nella casella di testo e poi fate clic sul pulsante Salva.

Provare la macro

Vorrete provare la vostra macro, per assicurarvi che tutto sia stato registrato correttamente; per fare ciò andate su Strumenti > Macro > Esegui macro. Selezionate la libreria in cui l'avete salvata, per poi selezionare la macro ed eseguirla facendo clic sul bottone Esegui. La macro verrà eseguita, scrivendo l'intero testo che avete registrato e con la stessa formattazione che avete adoperato.

Se qualcosa non è andata come volevamo, potete eliminare la macro e crearne una nuova. Per eliminarla, andate su Strumenti > Macro > Organizza macro > LibreOffice Basic. Cercate la macro nella libreria, la selezionate e fate clic sul bottone Elimina.

Creare una scorciatoia alla vostra macro

Se usate molto spesso la macro, non volete andare su Strumenti > Macro > Esegui macro ogni volta che ne avete bisogno. LibreOffice permette di aggiungere una macro ai menu, alle barre degli strumenti, alle scorciatoie della tastiera e agli eventi di una applicazione. Potete fare tutto ciò andando su Strumenti > Personalizza.

Per fare un esempio, andiamo ad aggiungere un menu di none 'Macro' in LibreOffice Writer, per poi aggiungerci la nostra macro 'Chiusura'. Andate su Strumenti > Personalizza, selezionate la scheda Menu, fate clic sul pulsate Nuovo, nominate il nuovo menu, spostatevi sul bottone prima di Aiuto con le frecce direzionali e fate clic su OK. Per adesso il vostro nuovo menu è vuoto. Fate clic sul pulsante Aggiungi, cercate Macro LibreOffice sotto la categoria, navigate lungo l'albero per ricercare la vostra macro, selezionate la macro Chiusura e fate clic sul bottone Aggiungi. Una volta che essa viene aggiunta nel menu, fate clic sul pulsante Chiudi, per poi fare clic su OK nella finestra di dialogo Personalizza. Ora avete un oggetto del menu di nome Macro e sotto di essa la macro Chiusura. Ora potete potete selezionarla quando ne avete bisogno, velocizzando il tutto.

Questo è stata solo un'introduzione molto breve sulle macro. Prima di usarle, siate sicuri che non ci sia un'alternativa valida che faccia ciò che state cercando di fare; ma solitamente la macro è la soluzione migliore per compiere una stessa azione ripetutamente. C'è un linguaggio di scripting di LibreOffice Basic, di cui forse ne parleremo successivamente. Inoltre potete scaricare le macro dal web e importarle per usarle in LibreOffice.

Il prossimo mese torneremo a trattare di Impress lavorando con le diapositive.

<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< Scheda autore >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

La storia lavorativa, di programmazione e informatica di Elmer Perry include un Apple IIE, con alcuni Amiga, un generoso aiuto di DOS e Windows e una spolverata di Unix, il tutto ben mescolato con Linux e Ubuntu.

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Recensione Flirc (41-42)

Scritto da Vince Du Beau

Ho Ubuntu 12.04 installato su un hard disk separato del mio MacBook. Uno degli usi principali è come centro multimediale con il programma XBMC, che funziona molto bene con il controllo remoto Apple. Sfortunatamente questo non è il caso di Ubuntu, o di gran parte delle distribuzioni.

Se avete provate a far funzionare LIRC (Linux Infrared Remote Control) con un controllo remoto, dovete sapere che è un'impresa ardua e probabilmente non funziona. Flirc viene in soccorso.

Flirc (http://www.flirc.tv/) è una combinazione hardware/software, che imposta il telecomando nella stessa semplicità con cui si posso prendere soldi liquidi dal bancomat.

L'hardware è una piccola pennetta USB che dovete solo inserire in una qualunque porta USB.

Flirc non usa LIRC ma agisce come una tastiera secondaria, ciò significa che in verità state inviando una sequenza di tasti a XBMC.

Per poter configurare la pennetta bisogna prendere un programma dal sito internet. È disponibile per Linux, OS X e Windows. Per gli utenti Linux ci sono solo le istruzioni per installare il programma su Ubuntu.

Istruzioni per l'istallazione su Ubuntu i386:

  1. Aggiungere: deb http://apt.flirc.tv/arch/i386binary/ dentro a /etc/apt/sources.list

  2. apt-get update
  3. apt-get install flirc

Istruzioni per l'istallazione su Ubuntu x64:

1. Aggiungere: deb http://apt.flirc.tv/arch/x64 dentro a /etc/apt/sources.list

  1. apt-get update
  2. apt-get install flirc

Una volta che avete la versione appropriata installata, inserite la chiavetta, fate clic sulla Dash e scrivete 'Flirc' nel campo di ricerca, poi fate semplicemente clic sull'icona.

Lo screenshot sottostante mostra la schermata iniziale. Qui potete configurare le funzioni base del controllo remoto. Ho pensato che sarebbe l'ideale usare ciò con il controllo remoto Apple poiché hanno le stesso numero di tasti. C'è un lato negativo sull'agire di Flirc come tastiera. Sul Mac (e probabilmente con una corretta configurazione di lirc su Linux), XBMC riesce a capire su quale finestra siete. Se state sfogliando una lista dei film, i pulsanti su/giù scorrono tale lista. Se state vedendo un film, i medesimi pulsanti controllano il volume. Dal momento che Flirc invia solo una combinazione di tasti, i tasti su/giù farebbero andare il film avanti e indietro. Ho comprato un telecomando con chip universale che mi dovrebbe fornire più tasti da utilizzare.

Flirc ha una editor di configurazione XBMC. Per poterci andare, dal menu principale fate clic su Controlli > XBMC e vedrete la seguente schermata.

Come potete vedere, quando selezionate una funzione, essa vi appare per permettervi di premere i tasti corrispondenti sul telecomando. Per essere sicuri che tutte le funzioni del controllo remoto sono attive, ho selezionato l'opzione DVD sul telecomando. Non ha funzionato al 100% la prima volta; ho dovuto smanettare per avere la giusta selezione del DVD. Una volta sistemato, ho avuto un nirvana del controllo remoto.

Se avete bisogno di una programmazione ancora più raffinata del vostro telecomando, Flirc permette anche di configurarlo come un'intera tastiera. Per poter accedere alle impostazioni, dovete andate su Controlli > Tastiera intera, che vi porta alla schermata successiva, dove potete smanettare quanto volete. Andate su http://wiki.xbmc.org/index.php?title=Keyboard, per trovare la lista dei controlli disponibili sulla tastiera.

Pro: Facile e veloce da impostare XBMC come centro multimediale su Ubuntu. Al prezzo di 24,95 dollari, è un affare!

Contro: L'unico vero aspetto negativo che ho riscontrato è l'impostare il giusto lettore DVD sul telecomando. Non lo considero come un grosso problema, poiché si può avere lo si può riscontrare con un qualunque altro telecomando e hardware si sta usando nel proprio centro di divertimento.

DavMail (12-13)

Scritto da Jan Mussche

Ci sono vari modi per aprire e leggere le email. Potete leggerle su una pagina web che appartiene al gestore del servizio, o tramite terze parti; potete usare programmi per e-mail come Thunderbird, Evolution o molti altri ancora. Con quest'ultimi, a volte, potete scegliere tra il protocollo POP e IMAP.

Tuttavia a volte, usando una di queste possibilità, non è abbastanza. Ci sono altri modi come, ad esempio, leggere le email dei server della Microsoft (chi altro?) Exchange usando OWA (Outlook Web Access). Viene usato solo da loro perché beh, per essere gentile, vogliono essere alternativi.

Per coloro che usano Evolution come programma per le e-mail, c'è una buona notizia. Il programma ha Evolution Exchange Connector, che può essere installato dai repository predefiniti. Per Thunderbird e molti altri programmi, non c'è alcun modo semplice per connettervi al server Exchange.

Fortunatamente c'è DavMail. L'ultima versione (dal 10/07/2012) è la 3.9.9; c'è una file deb per Debian/Ubuntu/Mint sul sito http://davmail.sourceforge.net/, dove potete reperire maggiori informazioni riguardo il programma e scaricarlo.

Dopo l'installazione, avviate il programma e vi apparirà la finestra delle impostazioni (sotto). Ci sono solo un paio di cose che dovete impostare.

Nella scheda 'Principale', l'unico campo è l'URL OWA. Ho nascosto il mio indirizzo per evitare problemi, ciò che potete vedere è l'estensione /exchange/

Per il server che uso io, è obbligatorio; non ho idea se valga lo stesso con altri server Exchange, ma probabilmente è la stessa cosa.

Nell'ultima scheda, 'Avanzate', c'è solo un'impostazione che è importante (sotto); è vicina al puntatore del mouse nello schreenshot. Togliete la spunta a questo box, altrimenti avrete dei doppi messaggi nella cartella della posta inviata.

Non ho cambiato alcun'altra impostazione e tutto funziona bene.

Nel vostro programma di e-mail (uso Thunderbird, ma penso che le impostazioni sono molto simili), ho dovuto configurare la connessione simile in questo modo:

Quando impostate l'account, iniziate scegliendo un server mail IMAP. Il nome è localhost e non dovete inserire il vero nome del server; questo è ciò che è stato fatto in DavMail.

I due programmi sono connessi tramite la porta 1143. Quando osservate il primo schreenshot di DavMail, vedrete che la porta 1143 viene usate per l'e-mail IMAP. I numeri usati qui sono mille volte più grandi dei numeri reali (1143-413, 1025 – 25, 1110 – 110).

Come 'Nome Utente', ho usato dominio/nomeutente; ma questo è qualcosa che gli uomini della IT sapranno dirvi. Per la compagnia con cui lavoro devo fare in questo modo.

Impostate un nuovo server SMTP come mostrato sotto.

Inoltre qui potete vedere il cambio della porta (1025) e il formato dominio/nomeutente nel campo 'Nome Utente'.

Questo è tutto. Quando avete impostato DavMail in questo modo (e aggiunto un account, per esempio Thunderbird, come ho spiegato), potete visualizzare le email della compagnia in pochi secondi.

Rimane un dubbio: volete vedere queste email a casa? Dovere rispondere voi stessi a questa domanda.

Per essere sicuri che DavMail sia in esecuzione quando ne avete bisogno, inseritelo nella lista delle applicazioni d'avvio.


Jono Bacon

50-51

Dovete pensare attentamente su quale tipo di milestone volete applicare al progetto. È molto meglio scegliere una milestone a distanza di sei mesi e raggiungere un piccolo traguardo, anziché scegliere una milestone di due anni con un obbiettivo corposo. Traguardi regolari di milestone, danno la dose necessaria di eccitamento e di soddisfazione alla vostra comunità.

Ora scegliete la vostra milestone (utilizzando un ciclo fisso, un'insieme di dati, fissare una certa data, o un altro indicatore di completamento).

Pianificazione del progetto

Con la vostra milestone già in decisa, potete focalizzarvi sulla struttura del progetto. Andremo a famigliarizzare con queste strutture e successivamente vedremo come potremmo identificare quali potrebbero essere gli obiettivi e i traguardi. Ma prima di iniziare, dovete ricordarvi di adempiere al vostro ruolo. Ovvero di promuovere e di lavorare con la vostra comunità in modo trasparente per combinare gli input, i feedback e le opinioni in un singolo piano consistente, in modo che tutti possano seguire.

Ci sono molti modi per pianificare un piano strategico. Ognuno ha il proprio approccio e innumerevoli libri sono stati scritti su questo argomento. La tecnica che utilizzerò, è la stessa che ha avuto un particolarmente effetto con le altre comunità con cui ho avuto a che fare. Sfortunatamente, molti libri sulla ideazione e sull'organizzazione strategica, sono stati scritti per scopi di lucro e a volte alcune tecniche non vanno bene per la comunità.

Ciò accade perché, solitamente, le pianificazioni strategiche a scopo di lucro prevedono una struttura organizzativa che abbia una maggior funzione di decisione centrale; è sempre chiara l'idea di chi è l'autorità ed ha il potere di fare decisioni. Ironia della sorte, ciò sta diventando un po' antiquato, poiché molte compagnie stanno mirando alla creazione di un ambiente di lavoro basato sulla comunità e sull'approccio di un'organizzazione collaborativa. Questo aiuta un impegno più duro dei vari team, anche quando c'è una posizione centrale di responsabilità (senza autorità).

Il problema qui, è che non c'è un percorso diretto alla comunità e la stessa cosa viene applicata alla vostra pianificazione strategica. Mentre costruite e accrescete la vostra comunità, dovreste sentirvi liberi sperimentare, esplorare e di definire l'approccio che usiamo. Dovresti sviluppare una pianificazione strategica che funzioni per voi e per la vostra comunità.

Qui, il nostro approccio implica la definizione degli obiettivi. Queste sono le cosa di alto livello che correte acquisire. Ogni obiettivo è diviso a sua volta in obiettivi più piccoli (goal). Ogni goal include tre informazioni.

  • I criteri del successo descrivono un insieme di metodi misurabili per valutare il successo del goal. Dovreste essere in grado di vedere questa dichiarazione e determinare subito se l'obiettivo è stato raggiunto (esempio: 20 nuovi membri nella comunità).
  • L'implementazione del piano descrive cosa serve per raggiungere un determinato goal. Esse sono delle direttive che spiegano quali sono i passi da compiere per raggiungere l'obiettivo.
  • Come ultima cosa, ed è opzionale, specifichiamo il proprietario: la persona responsabile del goal. La responsabilità è un elemento importante nel costruire una comunità di successo. Quando le persone si sentono responsabili del loro lavoro, esse si assicurano che venga uscirà un buon prodotto.

Il vostro piano non dovrebbe stare da solo. Il suo posto non dovrebbe essere un pezzo di carta nel vostro ufficio, oppure in un file qualunque del vostro computer. Andiamo a vedere un esempio di un obiettivo e uno dei sui goal (ricordate che un obiettivo ha più traguardi):

OBIETTIVO: Costruire un sito web per il progetto.

GOAL: Creare un design della struttura per il contenuto del sito.

CRITERI DI SUCCESSO: Tutte le aree del sito documentate in una specifica

Raggruppare i feedback della comunità su tale proposta.

IMPLEMENTAZIONE DEL PIANO: Identificare le necessità del sito in modo da garantire il collegamento con la comunità.

Documentare la struttura del sito sul wiki.

Inviare per email i feedback del team principale della comunità ed unirlo agli altri.

Organizzare un meeting online per proporre ogni cambiamento.

Creare un prototipo.

PROPRIETARIO: Jono Bacon.

Questo esempio illustra un numero di possibili punti nel costruire un piano comprensibile e strategico:

  • L'OBIETTIVO deve esplicitare quel è il vostro scopo che vorreste raggiungere. Dovrebbe essere di alto livello (come ad esempio "Costruire un sito web per il progetto), ma non troppo giocoso (come "Far si che tutti si sentano a proprio agio).
  • Ogni obiettivo può avere più GOAL; ognuno di essi deve avere dei CRITERI DI SUCCESSO, PIANO DI IMPLEMENTAZIONE e (dove opportuno) il PROPRIETARIO delle cose.
  • I CRITERI DI SUCCESSO dovrebbero essere un insieme di metodi di valutazioni misurabili. Dovreste essere in gradi di sapere con precisione se è stato raggiunto o meno ogni punto dei CRITERI DI SUCCESSO. Ogni criterio deve essere spiegato in modo da sapere chiaramente cosa bisogna fare per raggiungerlo. Evitate delle dichiarazioni vaghe e generali, usando invece quelle specifiche. I criteri di successo aiutano una vasta comunità a raggiungere il consenso su ciò che costituisce il successo e comprendere quando vengono fatti dei progressi.
  • L'IMPLEMENTAZIONE DEL PIANO è un insieme di passaggi graduali che indicano come si può raggiungere lo scopo.
  • In alcuni casi ha senso assegnare un obiettivo ad un PROPRIETARIO anche se quest'ultimo semplicemente supervisiona l'operato fatto. Il PROPRIETARIO non necessariamente traccia degli incarichi, anche se lo fa nel mondo degli affari.

Con questa consistente struttura, sarete in grado di documentare in modo efficiente gli obiettivi della squadra e i singoli traguardi; inoltre sarete anche in grado di misurare e di valutare i progressi fatti nei momenti di attività. Ora andiamo a usare questa struttura per aggiungere un po' di carne alle ossa.

Esporre la pianificazione

Con una descrizione della nostra missione, una struttura di pianificazione strategica e alcune annotazioni sui nostri obiettivi, abbiamo già fatto un gran bel progresso per quel che riguarda l'organizzazione. Molte comunità sono basate su vaghe idee che vengono a malapena comunicate e condivise, e il progresso è dispersivo. Il loro approccio è spesso scoordinato e senza una tabella di marcia. Facendo così la comunità non ha più un partenza grintosa e salda.

Ma il diavolo è nel dettaglio. Abbiamo bisogno di usare la nostra struttura per sapere cosa vogliamo raggiungere nella nostra dichiarazione d'intenti. Dobbiamo prendere la nostra missione, combinarla con le nostre annotazioni e produrre un insieme di obiettivi, scopi, criteri di successo e i pezzi per l'implementazione del piano.

Sfortunatamente non so quale obiettivo volete raggiungere con la vostra comunità. Alcuni di voi vorranno lavorare su progetti software, altri creare un gruppo di utenti, altri ancora viaggiare verso le lontane terre, per aiutare i bambini poveri. Non posso scegliere direttamente i vostri obiettivi e i vostri scopi; ma posso darvi consigli su come sceglierli.

Per prima cosa prendere una parte della dichiarazione degli intenti. Ora usare gli obiettivi alti come fonte delle discussioni durante le sessioni di brainstorming. Abbiamo bisogno di estrapolare, discutere e dibattere le nostre idee a le loro implicazioni e necessità. Queste sessioni creeranno un insieme di idee che potete unire nella pianificazione strategica.

37-44

Meritocrazia

Prima di continuare a costruire il blueprint per la nostra comunità, voglio prendere un po' di minuti per tornare indietro per parlare di una importante caratteristica sociale che riguarda molte (ma non tutte) le comunità: la meritocrazia.

La meritocrazia è un sistema di governo in cui ai propri membri viene dato responsabilità e riconoscimento basato su risultati, sul merito e sul talento. Color che sono parte della meritocrazia (come nella comunità di Ubuntu e in altre open source) possono fare enormi progressi nel rispetto e nella responsibilità, semplicemente svolgendo bene il lavoro. In queste comunità, i soldi, l'appartenenza ad una classe sociale e le connessioni familiari hanno poca o nessuna rilevanza nell'abilità del progredire e fondare una reputazione.

La magia della meritocrazia è la parità di livello per tutti. Coloro che lavorano duro e mostrano un impegno costante vengono premiati. Coloro che pensano di impressionarci guidando una macchina con il neon blu sotto saranno tristemente delusi.

Pochi direbbero che la meritocrazia è una cosa brutta. La sua base fondamentale è la ricompensa per il lavoro duro. Questo concetto molto utile per le lezioni di vita generale e vengono espresse con la frase: lavora duro e raccoglierai i frutti del tuo sforzo.

In questa meritocrazia collaborativa, il nostro obiettivo primario è assicurare che la comunicazione e i canali per contribuire siano aperti, ben definiti e rafforzati. Queste comunità sono complesse: ci sono molti aspetti che influenzano su come si è coinvolti e collaborativi.

Benché la meritocrazia rappresenta la base per quelle comunità che possono essere considerate fantastiche, non è un requisito. Alcune comunità distinguono i membri in base a chi sono, da dove vengono e altre caratteristiche. Ciò è particolarmente in uso nelle comunità orientate al business, che costruiscono una chiara gerarchia e i membri non sono affatto considerati allo stesso modo.

La vostra comunità necessita di decidere da sola se è una meritocrazia. In ogni caso voglio dare un consiglio: se siete dentro una comunità di volontari che è aperta a tutti, voglio caldamente consigliarvi di avere un approccio meritocratico. Ciò renderà la vostra comunità più accessibile e stimola ad accrescere il senso di appartenenza e di equità. Questo è opposto nella comunità divise per classi. Dalla prospettiva di nuovi membri, le opportunità offerte dalla meritocrazia sono ispiratrici. È estremamente attraente per i membri una comunità in cui chiunque può unirsi e promuovere sé stessi e la loro reputazione basata su un lavoro ben fatto e sulla partecipazione.

Se la vostra comunità è o ha deciso di esserne una meritocratica, dovreste comunicarlo per esteso a tutto il mondo. Non usate la parola "meritocrazia", benché: molte persone non hanno idea del significato. Invece, parlate di equità e fornite esempi su come i vostri membri hanno formato le loro reputazioni basate sui loro sforzi.

Molte di queste aree saranno trattate in questo libro, in particolare quando parleremo di processi nel Capitolo 4 e di infrastruttura nel Capitolo 5. Però, per il momento dobbiamo concentrarci sulla materia prima che forma i gruppi: le persone.

Lavorare insieme è il successo

Henry Ford è stato un uomo piuttosto intelligente. Nel 1891 lavorava per la Edison Illuminating Company, in cui ha iniziato a sperimentare con il concetto del motore a benzina. Dopo aver ridefinito il progetto che lui chiamò Ford Quadricycle, si è dimesso nel 1899 e fondò la Detroit Automobile Company, che più tardi si trasformò in Ford Motor Company.

Anche se Ford era un brillante ingegnere, questo non è il motivo per cui sto parlando di lui. Ma perché vorrei parlare di questa sua citazione:

  • Mettersi insieme è un inizio, stare insieme è un progresso, lavorare insieme è il successo

Anche se molti considerano Henry Ford il padre fondatore del motore della macchina, questa citazione punta ad un'altra incredibile risultato: comprendere e motivare le persone.

Ford era un uomo fermamente d'affari ed era molto attento al dollaro, ma in aggiunta a ciò, era un pioniere della società capitalista intento a ridurre l'avvicendamento del personale e incrementare l'efficienza. Per raggiungere questo obiettivo, ha usato molti metodi: ha pagato il personale con un salario più alto, migliorato le condizioni di lavoro e ha automatizzato gran parte del processo. Possiamo ringraziare Henry Ford per aver dato inspirazione alla moderna catena di montaggio che possiamo vedere nelle fabbriche per la produzione di massa sparse per il mondo. (Quelli di voi che lavorano in queste catene, potrebbero non essere così innamorati.)

Ford ha costruito un business basato non solo sul prodotto principale, ma nel comprendere le persone. Sapeva come dividere la forza lavoro in squadre e ottenere il loro lavoro insieme per ricavare un unico prodotto consistente. Sapeva che le persone, spinte da un unico obiettivo e unite insieme da abilità simili, sarebbero state produttive. Aveva ragione.

Uno delle innovazioni contrarie e più significative di tutti i tempi di Ford, è stata l'introduzione delle 40 ore lavorative settimanali e del salario minimo. La sua crescita di generosità apparente, ha portato il salario da 2.34 a 5 dollari giornalieri. Già nel 1914, questo era inaudito, ha scosso altri industriali e Wall Street. Il ragionamento di Ford però era semplice ed elegante: voleva che i suoi impiegati fossero in grado di comprare le macchine che loro stessi avevano costruito.

Ford sapeva che se i suoi impiegati potevano permettersi di comprare le macchine Ford, i loro contributi avevano un maggior valore nella società. I suoi dipendenti potevano vedere, sentire e compiacere i frutti del loro lavoro.

I vostri gruppi hanno anche bisogno di godere i frutti del loro lavoro. Le comunità di volontari a volte possono sembrare come delle catene di produzione. Il lavoro non è sempre divertente e piacevole. Ci sono momenti per tutte le comunità in cui la ripetizione, il servizio di pulizia e i conflitti giocano un ruolo importante. Quando la comunità inizia a vedere più burocrazia e ripetizione piuttosto contributi utili e divertenti, qualcosa sta andando male. Molto male. È importante in questi tempi difficili ricordare ai membri della vostra comunità lo scopo e il valore del loro lavoro per il raggiungimento dello scopo.

Gli stipendi generosi di Ford non vennero senza una clausola. L'incremento del salario che i suoi dipendenti godevano era disponibile solo a coloro che hanno lavorato per la compagnia per sei mesi o più. Inoltre gli fu chiesto di vivere nella maniera che era approvata dal "Dipartimento Sociale": non eccedere nel bere o nel gioco d'azzardo. ERK. Prevedibilmente la clausola è stata presto abolita e la compagnia ha dovuto accettare i propri dipendenti per quelli che erano. La diversità stava diventando un argomento bollente e continua ad esserlo in ogni comunità.

Diversità

I mattoni della comunità sono i gruppi di sé per sé e il materiale di cui sono costituiti, sono le persone. Quando capiamo la gente, possiamo costruire ambienti umani energizzanti e inspiratrici. Gli elementi centrali di una comunità sana sono il rispetto, la diversità e il ringraziamento delle persone per il loro sforzo, a prescindere da chi sono o da dove vengono.

Generalmente quando parliamo di diversità, usiamo esempi familiari: genere, etnia, sessualità e classe sociale. Sebbene importanti, a volte queste piccole differenze focalizzano l'attenzione lontano da forme più sottili e potenzialmente potenti della diversità che può favorire, esplorare e celebrare. La diversità è più profondo del colore della pelle e del sesso.

George B. Graen, autore del libro "Trattare con diversità" (Information Age Publishing), discute che non tutte le differenze sono rilevanti egualmente o che non sono importanti tanto quanto si pensi in tutte le circostanze. Ha ampiamente diviso la diversità in "livello superficiale": caratteristiche facilmente rilevabili, come l'etnia e la generalità; e in "livello profondo": importante ma meno rilevabili, come la personalità, i valori e le attitudini.

Nella costruzione delle diversità a livello profondo, può portare alla vostra comunità arricchimento di buona volontà e di apertura. Spesso questa profondità nasconde quei tipi di diversità che ci insegnano la maggior parte delle lezioni di vita. Mentre la parità è importante, dobbiamo far crescere il senso di diversità profonda.

All'inizio del capitolo, abbiamo iniziato con l'identificazione di cosa abbiamo bisogno per creare un ambiente portatore di energia e renda attivi la nostra comunità. La diversità profonda è la porta aperta che accetta ciò. Quando incoraggiamo il livello profondo di diversità dei contributi (es: traduzioni, documentazione, sviluppo) essendoci diversità di opinioni, di valori e di esperienza, i vostri membri si sentiranno sfrenati, senza restrizioni ed eccitati. Ciò dovrebbe essere una considerazione costante attraverso il vostro lavoro.

Sfortunatamente, molte comunità si concentrano principalmente sulla parità della diversità a livello superficiale, ma Graen sostiene nel libro che non influenza molto l'efficacia di una comunità.

  • In uno studio su 54 squadre dalla divisione di tre grandi aziende d'elettronica, Pelled, Eisenhardt e Xin (1999) trovarono che l'effetto della diversità superficiale (età) nei conflitti sociali, diminuisce in funzioni alla durata del gruppo. Allo stesso modo Chatman e Flynn (2001) trovarono che la omogeneità demografica (etnia e generalità) in un gruppo, si rende meno, essendo membri del team che hanno interagito tra loro.

Questa considerazione è interessante se combinato con un'altra ricerca di studio, in cui si è scoperto che la diversità a livello profondo fornisce quei tipi di benefici che stiamo cercando:

  • In uno studio su 144 squadre di progetti studenteschi, Harrison, Price, Gavin e Florey (2002) hanno trovato che la diversità superficiale ha subito influenzato negativamente sulla coesione del gruppo. Oltre un corso semestrale di lavoro comune, la diversità a livello superficiale è diventata meno predittiva, mentre l'effettiva diversità a livello profondo (misurata dalla coscienziosità, un'attiva significatività e l'importanza dell'esito), e la percezione della diversità profonda è diventata sempre più importante per la coesione sociale e la prestazione della squadra.

Anche se questo esperimento sembra un po' astratto, Graen riassume che "essendo una squadra i membri interagiscono, le attribuzioni della differenza in base all'etnia, al sesso e all'età fortunatamente sono minimizzarti. In ogni caso la differenza di fondo nei gruppi, come la personalità, i valori e le attitudini fortunatamente hanno un un effetto sempre più negativo sulla coesione e sulla prestazione del gruppo". Dobbiamo essere consapevoli di questi attributi a livello profondo nelle persone, ed essere sicuri di incoraggiarli e aiutarli a prosperare nelle nostre comunità.

La diversità profonda è ulteriormente accentuata dalla considerevole entità delle differenze, per la maggior parte delle comunità in particolare online. La diversità è ovunque. Abbiamo così tante opzioni (a volte può sembrare che ne abbiamo troppe nello stesso tempo), punti di vista, prospettive, raccomandazioni e altre reazioni agli stimoli. Ad ogni passo, dobbiamo infoltire e incoraggiare i dibattiti a viso aperto. Ogni canale di comunicazione che costruite, devono avere un tema comune di apertura e di rispetto che incoraggia questo tipo di diversità.

Anche se questa è una posizione intellettualmente responsabile, le persone sono persone ed essi possono essere irresponsabili. Per far si che la diversità si sviluppi e prosperi, deveno essere costruite le fondamenta del rispetto. Quando i membri di una comunità si rispettano e si considerano l'un l'altro, si crea un ambiente in cui le persone si sentono confortevoli, portando al gioco le loro diversità. È questo rispetto che Graen intendeva con il riconoscimento dei rischi delle diversità sulla coesione e le prestazioni della squadra.

Nella comunità di Ubuntu, c'è un'importante documento che si chiama "Codice di condotta Ubuntu", che fonda le sue radici sul rispetto tra i contributori. Ho riportato il cuore del documento, in quanto non solo delinea questi attributi fondamentali del rispetto, ma potrebbe anche essere utile ad una vastità di comunità:

Siate premurosi

Il vostro lavoro sarà usato da altre persone, e voi a vostra volta dipenderete dal lavoro degli altri. Ogni decisione presa coinvolgerà utenti e colleghi, e ci aspettiamo che prendiate in considerazione le conseguenze di ogni decisione. Ad esempio, quando siamo in uno stato di "freeze", non fate drammatici upload di nuove versioni di software per sistemi critici, in quanto altre persone sono in fase di test dei sistemi "congelati" e non sono in grado di assorbire grandi variazioni.

Siate rispettosi

La comunità Ubuntu ed i suoi membri si rivolgono l'un l'altro con grande rispetto. Ciascuno può realizzare un valido contributo ad Ubuntu. Non possiamo sempre essere d'accordo, ma il disaccordo non è una scusa per un comportamento e per modi scorretti. Potremmo tutti vivere qualche frustrazione talvolta, ma non potremmo mai permettere che tale frustrazione si trasformi in un attacco personale. E' importante ricordare che una comunità dove le persone si sentono a disagio non è una comunità produttiva. Ci aspettiamo che i membri della comunità Ubuntu siano rispettosi sia quando hanno a che fare con altri collaboratori, sia con persone al di fuori del progetto Ubuntu, sia con gli utenti.

Siate collaborativi

Ubuntu e Free Software collaborano e lavorano insieme. La collaborazione riduce la ridondanza del lavoro compiuto del mondo Free Software e migliora la qualità del software prodotto. Dovreste tendere a collaborare con altri maintainers Ubuntu, così come con la comunità a monte che è interessata al vostro lavoro. Il vostro lavoro dovrà essere eseguito con trasparenza e le patch per Ubuntu devono essere consegnate alla comunità quando si rendono disponibili, non al rilascio dell'edizione. Se volete lavorare a nuovo codice per progetti esistenti, almeno mantenete informati delle vostre idee e progressi i responsabili di quei progetti. Potrebbe non essere possibile ottenere il consenso circa la corretta implementazione di un'idea, così non sentitevi obbligati ad ottenere un accordo prima di iniziare, ma almeno mantenete informato del vostro lavoro il mondo esterno, e pubblicatelo in modo tale da consentire altri di svolgere prove, discussioni e contribuire ai vostri sforzi.

Quando non siete d'accordo, consultate gli altri

Disaccordi, sia politici che tecnici, avvengono ogni giorno e la comunità Ubuntu non ne è esente. L'obiettivo importante non è evitare i disaccordi o le diverse vedute, ma di risolverli costruttivamente. Dovreste sempre tornare alla comunità ed ai suoi processi per cercare consigli e risolvere disaccordi. Ci sono sia il Technical Board che il Community Council che vi aiuteranno a decidere il giusto corso di Ubuntu. Ci sono inoltre diversi Project Teams e Team Leaders, che vi aiuteranno a capire quale direzione potrebbe essere la più accettabile. Se alla fine volete comunque prendere una strada diversa, vi invitiamo a fornire una diversa distribuzione o un set di pacchetti alternativo usando la struttura dell'Ubuntu Package Management, affinchè la comunità possa comunque provare i vostri cambiamenti e le vostre idee, e contribuire alla discussione.

Quando non siete sicuri, chiedete

Nessuno sa tutto, e nessuno si aspetta che l'altro sia perfetto nella comunità Ubuntu. Rivolgere domande evita molti problemi lungo il percorso, e quindi le domande sono incoraggiate. Coloro che devono rispondere, dovranno essere reattivi e di grande aiuto. Comunque, nel porre una domanda, occorre avere cura nel rivolgersi al forum appropriato. Domande fuori-tema, come ad esempio una richiesta di supporto in una mailing list di sviluppo, distolgono da una discussione produttiva.

Lasciate con considerazione

Gli sviluppatori di ogni progetto vanno e vengono, e per Ubuntu non è diverso. Quando lasciate un progetto, del tutto o in parte, fatelo cercando di minimizzare le ripercussioni sul progetto stesso. Ciò significa che dovreste avvisare prima di lasciare e intraprendere le opportune azioni per assicurare che gli altri possano riprendere dal punto da voi lasciato.

  • NOTA

    Il "Codice di Condotta Ubuntu" è disponibile all'indirizzo http://www.ubuntu.com/community/conduct ed è pubblicato sotto una licenza Creative Commons Attribution Share Alike license, che permette di utilizzarlo nelle vostre comunità. Anche se il Codice di Condotta non è fondamentale per una comunità fiorente, è altamente raccomandato.

Anche se il "Codice di Condotta Ubuntu" richiama l'attenzione nel comprendere e nel rispettare la diversità profonda, a volte è interpretato semplicemente "non fate gli sciocchi". Ciò significa molto più di: ci incoraggia non solo ad essere responsabili della nostre azioni e reazioni, ma anche di usufruire di queste diversità per imparare e crescere, svolgendo le differenze in opportunità per lo sviluppo e l'apprendimento personale.

Pertanto, aggiungiamo alla nostra lista TODO lo scopo di implementare la diversità, dobbiamo anche annotare che dovremmo prendere in considerazione il Codice di Condotta.

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Lista TODO della comunità

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• Identificare come possiamo suddividere la nostra comunità in gruppi. • Assicurare che i gruppi possano comunicare tra loro in modo chiaro ed efficiente. • Attirare una vasta gamma di contributori alla nostra comunità per farli partecipi ai nostri obiettivi. • Costruire un ambiente favorevole ai nostri obiettivi più grandi. • Definire gli scopi di ogni gruppo e aiutare i membri a comprenderlo. • Comprendere l'estensione e la gamma di collaborazione tra le nostre squadre. • Incoraggiare la diversità e l'opportunità nella comunità • Creare un Codice di Condotta.

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Ogni comunità deve curare e rispettare la diversità. La sua importanza non è un qualcosa che può essere applicata con le azioni, punti elenco, criterio di successo o in qualunque altro modo di organizzazione. I leader sono responsabili nel modellare in positivo il comportamento degli altri. Ma fondamentalmente, tutti i membri sono responsabili nel dover ricordare perché la vostra comunità sta facendo ciò che sta facendo e sta collaborarando spalla a spalla, uniti dalla diversità per crescere e affrontare, in futuro, le sfide. È la diversità e questo senso di apertura alla diversità, che terrà la vostra comunità forte e reattiva agli ostacoli che incontrerà durante il suo cammino.

Nelle scorse pagine, abbiamo visto alcuni aspetti fondamentali nella formazione di una comunità. Abbiamo imparato che abbiamo bisogno di vari "punti", unirli insieme formando le squadre, aiutarli a comunicare tra loro e a creare un ambiente prospero a formare una forte comunità.

Questi elementi essenziali della comunità, sono gli scopi primari che vogliamo raggiungere nella nostra economia sociale. Non ci sono azioni specifiche o compiti che possono aiutare a raggiungere essi; hanno bisogno di vivere nell'insieme dei lavori della vostra comunità. Essi sono gli attributi che noi dobbiamo lottare per ottenerli, sia per il resto di questo libro, sia per i nostri sforzi futuri.

Adesso è l'ora di cambiare marcia e di approfondire su quale scopo vorreste raggiungere con la vostra comunità.

Progettazione della comunità

All'inizio del paragrafo, ho cercato il punto forte della strategia. Sfortunatamente, molti leader di comunità, considerano la strategia come un qualcosa di secondario: pensano che sia una debolezza e non come un qualcosa che aiuti la comunità a crescere. Questo punto di vista non è del tutto giusto, poiché i leader devono mantenere la flessibilità di cui hanno bisogno mentre progettano piani, che possono aiutare a formare la struttura della comunità ed attivarla. Abbandonatevi a me....

Quando la vostra comunità prende il via, voi sarete i primi a buttar giù le proposte e gli scopi principali. Per fare ciò, avete bisogno di 1 cucchiaio, una dichiarazione delle missioni, 1 tazza di obiettivi e traguardi, infornare per 45 minuti e lasciar raffreddare. Il risultato: un piano strategico.

  • NOTA Il piano strategico che sviluppiamo in tutto questo capitolo, è uno strumento importante se siete una compagnia che sta fortunatamente cercando un manager di comunità. Ne discutiamo più dettagliatamente nel Capitolo 11.

Per iniziare, dovete rispondere ad alcune semplici domande. Scrivete una singola frase dettagliata o un insieme di singole parole che rispondono alle seguenti domande:

Qual è la missione?

  • Vogliamo capire la nostra missione primaria, la brillantezza, un modo per incoraggiare e inspirare la nostra comunità. Qual è il risultato finale che vogliamo ottenere? È il rilascio di un software, cambiamento politico, per aiutare un gruppo di persone o per produrre qualcosa?

Quali sono le occasioni e le aree di collaborazione?

  • Vogliamo sapere come lavora insieme la nostra comunità creare e raggiungere le cose. Quali sono le aree? Come possiamo lavorare insieme in modi differenti?

Quali sono le abilità richieste?

  • Vogliamo capire di quali abilità abbiamo bisogno nella nostra comunità così da poter creare squadre per sfruttare queste abilità. Quali sono queste abilità?

Focalizzeremo meglio nelle seguenti pagine queste semplici domande. Andiamo a vedere alcune risposte come esempio.

Precedentemente in questo libro, abbiamo parlato del progetto del software audio Jokosher, che ho esternato dalle mie bozze. Il progetto è focalizzato nel produrre un'applicazione facile da usare, per registrare e unire suoni. Andiamo ad applicare queste domande su Jokosher:

  • MISSIONE: Produrre un ambiente audio integrato, con lo scopo di registrare, combinare ed esportare l'audio, basandoci sui principi di facilità e semplicità e utilizzando tecnologie open source. OCCASIONI: Facile produzione audio, ripensando agli insegnamenti appresi e facendo domande in un ambiente integrato e accesso libero alle tecnologie di produzione audio. AREE DI COLLABORAZIONE: Interfaccia grafica, implementazione, documentazione, traduzioni, test. ABILITÀ RICHIESTE: Programmazione (audio, interfaccia), documentazione, progettazione web, contenuti web, test, bug triage, traduzioni.

Notate come sono state strutturate le risposte. Abbiamo usato frasi semplici, molto dettagliate e molto accurate riguardo a "MISSIONE" e "OPPORTUNITÀ", e singole parole o breve frasi per le altre aree.

Ora spendiamo un po' di tempo pensando attentamente su come scomporre la risposte riguardante la "MISSIONE". Andiamo ad approfondire un po' più in dettaglio:

  • Produrre un ambiente audio integrato, con lo scopo di registrare, combinare ed esportare l'audio, basandoci sui principi di facilità e semplicità e utilizzando tecnologie open source.

Questa singola frase esprime tutti gli obiettivi chiave del progetto:

• Il tipo di strumento che desideriamo produrre: ambiente di produzione audio. • La funzione più importante dello strumento: registrare, fondere ed esportare l'audio. • I principi del progetto: facilità e semplicità d'uso. • Lo scopo del suo approccio: usare tecnologia open source.


27-31

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Lista TODO della comunità

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• Identificare come possiamo suddividere la nostra comunità in gruppi.

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Anche se la formazione di gruppi è preziosa, non lo è mai abbastanza. Come unità lavorativa, una squadra è comunque parte di una comunità più grande che aspira ad un obiettivo comune. Dobbiamo essere sicuri che i nostri gruppi stiano bene insieme come un puzzle completo. La comunicazione, le idee e le storie devono fluire liberamente tra i vostri gruppi come nella figura 2-4.

FIGURA 2-4. La comunicazione tra i gruppi è essenziale

Il fluire delle comunicazione tra squadre è molto più complesso di quanto si può pensare a primo impatto. Come si può garantire un facile scambio di idee tra due gruppi diversi, che sono focalizzati su due parti differenti della comunità? Come può comunicare la vostra squadra d'arte con quella sviluppo? Questo fa sorgere un'enorme serie di domande. Anche con tre gruppi come nella Figura 2-4, come possono comunicare? Quale mezzo devono usare? Come possono risolvere il problema del fuso orario e di spazio? Come fanno a segnalare la loro interazione con una più ampia comunità? Come possono tracciare i progressi? Come possiamo comprendere come fanno a lavorare insieme due gruppi differenti? Non è un problema facile da risolvere.

Questi dubbi non sono strettamente legati solo al problema di comunicazione tra due o tre gruppi. Arrivano al cuore della filosofia della comunità nel suo insieme: lo standard di come sono strutturate le squadre, come si comportano e come comunicano.

Come ho menzionato prima, benché i vostri gruppi hanno uno scopo primario (come la traduzione), ci saranno molte altre abilità nelle vostre squadre e molte persone saranno in più gruppi. Non dobbiamo solo infittire le vie di comunicazione efficaci tra le squadre (come incontri regolari, controlli di avanzamento e mezzi di comunicazioni condivisi), ma avvalersi anche di persone che si trovano in più gruppi. Essi costituirebbero essere la colla che unisce insieme le squadre. Queste persone dovrebbero assolutamente essere nella vostra lista di Natale.

L'argomento è parte del governo ed è così vasto e fondamentale per il successo della comunità, che ho dedicato il Capitolo 8 per parlarne più tardi in questo libro. Facciamo in modo che possiamo prendere nota della comunicazione tra i gruppi nella nostra lista TODO. Sebbene non stiamo vedendo come fare ciò lo faremo successivamente, quando discuteremo di governamento.

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Lista TODO della comunità

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• Identificare come possiamo suddividere la nostra comunità in gruppi. • Assicurare che i gruppi possano comunicare tra loro in modo chiaro ed efficiente.

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La seguente area su cui ci concentriamo riguarda la crescita dei contributori. Ci piacciono i punti come John, Pauline e Ken, e vogliamo incoraggiare nel far entrare più persone nella nostra comunità oltre a loro, come possiamo notare nella Figura 2-5.

Quando arrivano nuovi contributori, dobbiamo essenzialmente cercare di soddisfare due esigenze primarie: la capacità e la diversità.

Con capacità, il nostro obiettivo è di fornire più mani sul banco. Più mani (coordinate), generalmente s'intende che vengono svolte più cose. Molte comunità hanno degli obiettivi piuttosto audaci (che discuteremo più tardi) ed essi, quasi sempre superano le risorse disponibili per la loro attuazione. Questo collo di bottiglia può causare esaurimenti (un argomento che parleremo in modo amplio bel Capitolo 9), ma ancor più immediatamente, genera la necessità di trovare più risorse.

Attirare i membri nella vostra comunità è un compito, ma attrarre differenti contributori è tutt'altra cosa. Anche se non è fondamentale per una comunità, la diversità ha un valore enorme: abilità, culture, prospettive, abitudini e vicende differenti, contribuiscono a formare una comunità più ricca di esperienze.

Più in avanti, nel Capitolo 6, vedremo come attirare membri nella vostra comunità. Ciò non richiede soltanto la formazione di una comunità attraente per i membri potenziali, ma anche nell'offrire a loro un flusso di lavoro efficace, cosicché vedano i loro contributi messi in uso senza troppi problemi. Quali sono le sfide che i vostri membri devono affrontare per contribuire? Come possiamo fare in modo che le barriere siano più basse possibile ai nuovi sangui mentre acquisiscono la giusta abilità? Quali sono le giuste abilità? Andiamo a inserire uno scopo importante alla nostra lista TODO.

Figura 2-5. Prendere nuovi contributori, e un'abilità essenziale

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Lista TODO della comunità

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• Identificare come possiamo suddividere la nostra comunità in gruppi. • Assicurare che i gruppi possano comunicare tra loro in modo chiaro ed efficiente. • Attirare una vasta gamma di contributori alla nostra comunità per farli partecipi ai nostri obiettivi.

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Il passo finale più grande nella formazione di una comunità forte, è nel creare un ambiente positivo come mostrato in Figura 2-6 (ci concentreremo sulla costruzione di un forte ambiente nel Capitolo 4). La vostra comunità dovrebbe sentirsi inspirata, coinvolta ed entusiasta avendo l'opportunità di arrivare agli obiettivi che desiderano.

L'ambiente gioca un ruolo fondamentale in ogni cosa che facciamo. Ogni elemento del nostro ambiente modifica le nostre prospettive, emozioni e aspettative.

Figura 2-6. Costruite un ambiente forte e avrete un altrettanto forte gruppo

Considera un ambiente convenzionale come ad esempio un quartiere. Molti attributi dell'ambiente possono cambiare la percezione; un esempio, avere la percezione di essere sicuri. Ad esempio ciò che affligge questo sentimento è lo stile e la dimensione delle case; il tipo di macchine sulla strada; i residenti, cosa indossano e il linguaggio del loro corpo; l'illuminazione della strada di notte; il rumore di sottofondo; la quantità di traffico e altro. Confrontare e contrapporre uno apparentemente amichevole, un vicinato socievole con i bambini che camminano in giro e gente che cammina lungo la strada senza confidenza, chiusi e spazi ristretti con alcune persone che condividono la loro vita. Qui i soldi non fanno la differenza: comunità chiuse super-costose spesso socialmente sparse come molti poveri grattacieli del centro-città. Fondamentalmente entrambe hanno le stesse componenti: case, strade, macchine, illuminazioni stradali, abitanti, ecc; ma l'ambiente affligge pesantemente la percezione. La concezione mentale di una piccola città di campagna costituita da piccole strade, negozi del tea e l'abbondanza di persone anziane che giocano a scacchi e un centro città con gli edifici quadrati, grandi cancelli e pendolari che corrono al lavoro sono molto diversi.

L'ambiente non influenza solo la percezione, ma anche le opportunità. In un vicinato percepito non sicuro, i residenti a causa delle paura, hanno meno probabilità di interagire l'uno con l'altro. In una comunità, questo sentimento di sicurezza e di benevolenza, prosperano i gruppi locali, le conversazioni e altre interazioni. Queste considerazioni si applicano non solo alle comunità geografica; il vostro ambiente online è altrettanto importante.

Andiamo ad aggiungere l'ambientazione alla lista e andiamo a fare un rapido riepilogo dei nostri problemi chiave discussi fin'ora.

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Lista TODO della comunità

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• Identificare come possiamo suddividere la nostra comunità in gruppi. • Assicurare che i gruppi possano comunicare tra loro in modo chiaro ed efficiente. • Attirare una vasta gamma di contributori alla nostra comunità per farli partecipi ai nostri obiettivi. • Costruire un ambiente favorevole ai nostri obiettivi più grandi.

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Gruppi: I mattoni dell'appartenenza

Ogni obiettivo nella nostra lista TODO è la chiave per una forte comunità, e anche se non ve ne possiate rendere conto, tutti gli oggetti su quella lista hanno un qualcosa in comune: i gruppi. Andiamo a scoprirlo un po' più in dettaglio.

Le squadre sono i mattoni della struttura di una comunità: sono i blocchi dei Lego che formano un'armata di volontari uniti da una missione. Ma come i mattoni, possono essere posizionati in molti modi differenti, con infinite variazioni e possibilità di sistemazione.

Per comprendere, dobbiamo capire su cosa si formano i gruppi. Andremo a spender un po' di tempo focalizzandoci sugli ingredienti essenziali che dovrebbero trovarsi in tutte le squadre. Questi ingredienti sono gli elementi che rendono un gruppo forte, accogliente e produttivo. Ora analizzeremo gli ingredienti fondamentali e nel capitolo più in avanti, determineremo quali squadre specifiche saranno incluse nella nostra comunità.

Trovare il vostro posto

Tutti quanti sognano. Tutti noi abbiamo ambizioni ed esperienze che successivamente bramiamo, e siamo tutti golosi nell'usare l'opportunità di una giornata piovosa per guardare fuori dalla finestra e immaginare queste grandi visioni: fare un viaggio nello spazio, fare milioni di dollari o suonare il basso elettrico davanti a migliaia di persone.

I sogni di Adam Sweet erano diversi. Lui ha suonato il basso elettrico difronte a migliaia di spettatori. Il giovane, con i capelli alzati, fumatore di sigarette, con molta energia formò una band con i suoi amici e riuscirono a firmare un contratto discografico alla tenera età di 18. Conosciuti come i Passion Star, la band andò a suonare nella stazione radio Radio One Roadshow: un tour per tutta l'Inghilterra costituito da artisti affermati e nuovi talenti.

Anche se è sembrato divertente, Adam ne aveva avuto abbastanza. Voleva la normalità. Voleva una casa, una ragazza e una vita regolare; non una vita in un piccolo pullman con quattro musos apertamente sfidati.


189-193

Il più bel regalo che potete offrire ad una comunità è la disponibilità ad ascoltare. Quando i leader ascoltano, la comunità parla e tutti se ne sentono parte.

Le formazioni del Feedback

Ci sono molti modi semplici per misurare le comunità; il numero dei membri su un forum, il numero di contribuenti in un progetto condiviso e così via, ma non è così facile trovare delle misure significative. Vogliamo le nostre misurazioni per curare le nostre interpretazioni riguardanti su cosa stiamo facendo e per effettuare cambiamenti che possono migliorare ulteriormente il nostro lavoro.

Sfortunatamente, molti leader della comunità ossessionano un po' troppo con l'atto di raccogliere informazioni, che si contrappone alla raccolta di informazioni significative. Lo scopo qui, non è di costruire un enorme aspirapolvere per aspirare ogni piccolo dettaglio della vostra comunità dentro una grafico. Invece è quello di identificare ciò che non conosciamo della nostra comunità e di usare le misurazioni come mezzo per comprendere le cose che vanno meglio.

Misurazioni senza un significato, sono semplicemente irritanti. Svolgere a caso delle statistiche prende solo molto tempo; non solo per voi, ma anche per la gente che le compila. Molti di noi, stanno leggendo e vorranno formare delle comunità di volontari in cui il tempo è prezioso. Non perdetene.

Ogni volta che vi impegnate con i vostri contribuenti per raccogliere i feedback, c'è un contratto sociale implicito ma non scritto: essendo un risultato dei feedback, si aspettano un cambiamento, sperandone in uno positivo. Quando non avvengono dei cambiamenti positivi, si insinua la frustrazione. Se le vostre misurazioni hanno uno scopo e siete disposti a fare cambiamenti basati su queste misurazioni, la vostra comunità sarà soddisfatta.

Definire uno scopo

Precedentemente, in questo libro abbiamo costruito la nostra mappa strategica, che include un vocabolario per identificare le caratteristiche chiave della nostra strategia. Andiamo a fare un piccolo riassunto:

  • Per prima cosa abbiamo creato una dichiarazione d'intenti che delinea gli obiettivi generali della comunità.

  • Basato su questa dichiarazione produciamo un insieme di obiettivi di alto livello. Questi sono i principali risultati che insieme formano la nostra missione.

  • Per ogni obiettivo dobbiamo impostare un insieme di scopi. Ogni traguardo è un risultato a breve termine che vogliamo raggiungere. Quando raggiungiamo tutti gli scopo di un obiettivo, possiamo dire che è stato raggiunto.

  • Per ogni scopo dobbiamo impostare un insieme di azioni. Quando completiamo tutte le azioni di uno scopo, possiamo considerarlo raggiunto.

Come puoi vedere, le parti differenti di una strategia sono nidificate l'una dentro l'altra. Assomigliano a qualcosa del genere:

Dichiarazione della missione

  • Obiettivo
    • Scopo
      • Azioni Azioni Azioni
      Scopo
      • Azioni Azioni
    Obiettivo
    • Scopo
      • Azioni Azioni

I nostri scopi sono gli obiettivi del nostro feedback. Sono ciò che vogliamo misurare. Sono lo scopo e il motivo del nostro lavoro in questo capitolo.

Dentro gli scopi andremo a costruire delle caratteristiche supplementari in questa gerarchia: ganci e dati. Queste caratteristiche ci aiuteranno a raccogliere dei feedback importanti su come stiamo raggiungendo il nostro scopo.

Con un chiaro insieme di scopi, contenete ognuno una misura significativa, saremo in grado di scattare una fotografia istantanea alle parti interne della nostra comunità, che ci mostrano come procede la nostra mappa strategica. Se le misurazioni mostrano un passo indietro nel progresso, dovremo cambiare le azioni, gli scopi o anche gli obiettivi.

Ganci e Dati

Molto tempo prima, avevamo discusso sull'importanza nel raccogliere i feedback e le misurazioni per la comunità e anche che il punto focale sono gli scopi, che ci siamo prefissi sulla nostra mappa strategica. Il passo successivo è di costruire all'interno di ogni scopo un ciclo di feedback che può fornirci delle informazioni riguardo il nostro progresso al raggiungimento dello scopo.

Questo ciclo di feedback è costituito da due componenti; dai ganci e dai dati:

Ganci

  • Un gancio è un mezzo o una risorsa in cui possiamo estrapolare informazioni utili riguardo in nostro scopo. Ad esempio, se il nostro scopo fosse di ridurre il crimine in un quartiere, un gancio potrebbe essere la stesura di rapporti di criminalità locale da parte della polizia. La regione per cui li ho chiamati ganci è perché sono delle sorgenti di punti d'accesso dove possiamo visualizzare delle informazioni interessanti.

Dati

  • Se un gancio è il mezzo per ottenere informazioni utili, i dati sono di sé per sé informazioni. Usando l'esempio precedente che ha come scopo di ridurre la criminalità in un quartiere, il gancio (rapporti della criminalità locale) dovrebbero fornire dati come "10 crimini in questo mese". I dati sono costituiti da due attributi, i dati in sé stesso e l'unità di misura. Di nuovo, il tipo di unità di misura può essere usato per compilare una schermata (es: le unità numeriche sono ottime per i grafici).

Per comprenderli ulteriormente, andiamo a fare un esempio. Nella comunità di Ubuntu, un mio gruppo ha lavorato per incrementare il numero di persone che diventano nuovi sviluppatori. Nella nostra mappa strategica abbiamo creato un obiettivo per far aumentare il numero di sviluppatori nella comunità ed estrarli con gli scopi per l'incremento della documentazione per lo sviluppo, la consapevolezza e l'educazione. Ogni scopo ha un insieme di azioni predefinite. Per seguire efficacemente i progressi sull'obiettivo, avremmo bisogno di dati sulla crescita degli sviluppatori.

Fortunatamente abbiamo accesso ad un sistema chiamato Launchpad (http://www.launchpad.net), che è il luogo in cui tutti gli sviluppatori di Ubuntu svolgono il loro lavoro. Questo sistema è stato un enorme gancio che potremmo usare per ottenere dati. Per farlo, abbiamo abbiamo raccolto una serie di tipi di dati:

  • Il numero attuale di sviluppatori (es: 50 sviluppatori).
  • Per quanto tempo i nuovi contribuenti, secondo le prospettive degli sviluppatori, devono essere guidati da uno sviluppatore facente già parte del gruppo (es: 14 settimane).
  • Quanti dei nuovi contribuenti sono esclusi dal mentoring (es: 23 sviluppatori).

Launchpad ha a disposizione tutte queste informazioni. Usando qualche programma creato da Daniel Holbach, potremmo estrarre i dati. Ciò ci permette di tener traccia non solo sul numero attuale degli sviluppatori ma anche quanto velocemente sono stati fatti dei progressi: sapevamo che se il numero degli sviluppatori è stato regolarmente in crescita, stavamo facendo progressi.

Inoltre potremmo usare questi dati per valutare il primo strumento che i nuovi sviluppatori usano per partecipare in Ubuntu: la lista dei nuovi contribuenti che devono essere guidati. Quando un nuovo sviluppatore vuole contribuire, egli aggiunge il suo contributo in questa lista. Poi i nostri sviluppatori attuali controllano l'oggetto, forniscono un giudizio e se va bene, lo ammettono.

Avendo a disposizione informazioni sul tempo medio di permanenza in coda (o "evasione di una richiesta") e il numero di elementi in attesa, si possono (a) stimare delle ragionevoli previsioni, e (b) verificare che il sistema stesse funzionando al meglio.

In questo esempio, Launchpad è stato un gancio. Usandolo, coinvolge delle conoscenze specifiche su come catturare fisicamente i dati di cui avevamo bisogno. Ciò richiede delle conoscenze specifiche: viene scritto uno script in Python che usa le API di Launchpad per raccogliere i dati, poi viene formattato in HTML per visualizzarli.

Launchpad è evidentemente un gancio, ma non l'unico. Benché Launchpad potrebbe fornire numeri eccellenti, non potrebbe darci le prospettive e le opinioni personali. Quali sono stati i pensieri, le lodi, le preoccupazioni e altri punti di vista sui nostri processi di sviluppo e quanto bene hanno lavorato? Più precisamente, quanto è stato facile essere approvato come sviluppatore di Ubuntu?

Per raccogliere questi feedback, il nostro gancio è stato uno sviluppatore di sondaggio progettato per le prospettive e per i nuovi sviluppatori. Potremmo indirizzare questo sondaggio ad un altro gancio: la lista degli sviluppatori recentemente approvati e i dettagli del loro contatto. Questo gruppo di persone potrebbero essere un'eccellente risorsa di feedback, poiché avevano appena attraversato il processo di approvazione degli sviluppatori e che dovrebbe essere fresco nelle loro menti.

Con così tanti ganci disponibili alle comunità, non posso andare oltre i dettagli specifici su come usarli. Ciò trasformerebbe "L'arte della comunità" in "Guerra e pace"; con tanto di finale tragico (almeno per l'autore). Fortunatamente le specificazioni non sono oggetto ad interesse; tutti i ganci possono essere divisi in tre categorie:

Statistiche e dati automatizzati

  • I ganci in questa categoria hanno a che fare sopratutto con i numeri e possono essere manipolati nelle statistiche automaticamente.

Sondaggi e feedback strutturati

  • Questi ganci hanno a che fare sopratutto con le parole, con le frasi e con i metodi per raccoglierli.

Test di osservazione

  • Questi ganci sono un'osservazione visiva che possono fornire informazioni sul modo in cui le persone utilizzano le cose.

Andiamo a fare una passeggiata nel quartiere per ognuno di questi ganci e imparare un po' di più.

Statistiche e automatizzazione dei dati

Le persone hanno relazioni di amore/odio con le statistiche. Gregg Easterbrook nel "The New Republic" ha detto: "Torturate i numeri e loro confesseranno ogni cosa". Nonostante il cinismo che circonda le statistiche, le troviamo sempre in televisione, sui giornali, sui siti web e anche nei pub in generale e nelle chiacchiere nei ristoranti. Il problema con la presentazione generale delle statistiche è dovuto dal fatto che spesso i numeri vengono usati per fare il punto della situazione in sé stesso invece di essere un indicatore di una più ampia conclusione.

Le statistiche sono semplicemente degli indicatori. Sono l'equivalente metaforico dei numeri e degli indicatori sul cruscotto di una macchina: nessuna lettura singola può informarci sulla condizione dell'auto. Il quadro degli strumenti, insieme con il rumore emesso dalla macchina stessa, la manovrabilità, l'aspetto e l'odore di gomma bruciata, tutti concorrono a dare una indicazione che il vostro amato motore può avere qualche problema.

Nonostante i risultati massacrati delle statistiche, ci possono offrire preziose considerazioni sullo stato quo della nostra comunità. Esse posso fornire informazioni molto evidenti riguardante quali aspetti della vostra comunità funzionano.

Molti ganci possono darci dei dati numerici. Un paio di esempi:

  • I forum e le mailing list sono in grado di fornire il numero dei messaggi e dei membri.
  • Il vostro sito web può fornire il numero dei visitatori e dei download.
  • Le annotazioni del vostro incontro possono fornire il numero dei partecipanti e degli argomenti discussi.
  • I vostri strumenti di sviluppo possono fornire il numero delle righe di codice scritto, il numero degli addetti alla fonte del repository e il numero degli sviluppatori.
  • Il vostro wiki può fornire il numero degli utenti e dei membri per pagina.

Noi per ottenere il massimo dalle statistiche, dobbiamo comprendere i meccanismi della nostra comunità e capire quali ganci possono fornire i dati. Discuteremo più tardi in questo capitolo su come trovare i ganci in essi.

Il rischio di una interpretazione

Anche se le statistiche possono fornire una documentazione convincente sullo status quo corrente della vostra comunità, essi richiedono abilità per essere interpretate propriamente. Un buon esempio sono i messaggi del forum. Molte comunità su internet usano le discussioni nei forum, nelle sezioni dei messaggi in cui si può scrivere un messaggio in un topic comune (conosciuto nell'ambito dei forum come thread). All'interno di molti forum c'è una statistica che sembra tutti quanti amano: il numero totale dei messaggi fatto da ogni utente.

È facile vedere come la gente arrivi a questa conclusione. Se si ha tre utenti, uno con 2 post un altro con 200 e un altro ancora con 2000 post, è istintivo credere che l'utente con 2000 messaggi ha più intuizione, esperienza e saggezza. Molti forum si basano su questa prospettiva e forniscono delle etichette basate sul numero dei post. Per esempio, un forum potrebbe avere queste etichette:

  • 0–100 post: Nuovo nel forum 101–500 post: Sulla strada della grandezza 501–1,050 post: Eroe 1,501–3,000 post: Leggenda affidabile 3,001+ post: Ninja esperto

Se per esempio ho scritto 493 messaggi, ciò mi darebbe l'etichetta di "Sulla strada della grandezza", ma se ne ho scritto 2101, dovrei avere l'etichetta di "Leggenda affidabile". Questi marchi e il numero dei post di statistica è ingegnoso per aumentare il numero dei membri, ma non rende una visione larga in termini di qualità.

Raramente la quantità è un indicatore della qualità; se lo fosse, spammer sarebbe la definizione di qualità di una email. Quando state raccogliendo le statistiche, dovrete scontrarvi regolarmente con il problema della quantità contro la qualità, ma bisogna sempre tenere a mente che la qualità è determinata dalla specificità di un contributo individuale in contrasto con l'insieme dei contributi amalgamati. Ciò che ci insegna realmente la quantità è l'esperienza. Nessuno può negare che chiunque con 1000 post nel forum non ha acquisito esperienza, ma non riflette necessariamente sulla qualità e sull'intuizione della sua opinione.

Inserire le statistiche nei grafici

Le statistiche senza una presentazione, sono semplicemente una lista di numeri. Quando però sono articolate in modo efficace, le statistiche possono esporre il significato su cui ci stiamo sforzando. Questo è quando i grafici entrano in gioco.


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