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<<Indice>> = Introduzione = |
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= Introduzione = Benvenuti nella guida alla pacchettizzazione di Ubuntu! Questa guida é dedicata a chiunque desideri creare e mantenere pacchetti Ubuntu e, anche se molti dei concetti espressi qui possono essere usati per creare pacchetti binari per scopi personali, é stata scritta per quelle persone che vogliono distribuire i propri pacchetti su larga scala. Benché questa guida sia specifica per Ubuntu, può risultare utile anche per altre distribuzioni basate su Debian. Ci sono diversi motivi per imparare a pacchettizzare per Ubuntu: innanzitutto, costruire e correggere pacchetti è un ottimo modo per contribuire alla Comunità, inoltre è anche un buon metodo per conoscere e imparare il funzionamento di Ubuntu e delle applicazioni che si utilizzano. Può capitare che si voglia installare un pacchetto non presente negli archivi di Ubuntu: una volta letta questa guida, si avranno gli strumenti e le conoscenze necessarie per fare questo e molte altre cose. |
Questa pagina è dedicata per le prove delle traduzioni degli articoli di Full Circle Megazine |
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== Da dove iniziare == Se siete completamente nuovi nella Debian-based packaging allora si dovrà leggere questa guida, prestando particolare attenzione alla sezione Prerequisiti, e alla sezione Pacchettazione di Base. Le persone che hanno esperienza con Debian-based packaging potranno trovare la pagina Ubuntu Packaging più utile |
= Edizione 53 = |
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## questo punto in poi non modificare! ---- CategoryNuoviDocumenti |
== Notizie Linux (05) == Ubuntu Store aperto agli sviluppatori di applicazione Canonical ha lanciato il suo sito per lo sviluppo di applicazioni nel tentaivo di portare le applicazioni oltre la distribuzione Ubuntu. Ubuntu Software Center è il negozio di Canonical per la distrubuzione Linux Ubuntu che offre sia applicazioni gratuite che a pagamento. Gli incalliti utenti Linux guardano lontano per una grafica front-end per "Dslect. Ma Canonical ha svolto molto lavoro per il Software Center non solo per guadagnare soldi, ma anche per rendere Ubuntu facile da usare. Steve George, Vice Preidene dello sviluppo al buisness di Canonical, ha detto: "Il sito Ubuntu Dvelopment ha l'obiettivo di aiutare a inserire Ubuntu sulla strada dello sviluppo delle applicaioni. Vogliamo creare una piattaforma fcile da usare per la crazione di applicazioni e per distribuili a milioni di utenti. Fonte: theinquirer.net Client Ubuntu One per Windows Se state cercando un'appliazine per uno servizio di spazio basato sulla cloud, al momentio, i servizi che hanno succsso, hanno una cosa in comune: funzionano su qualunque sitema. Ad esempo Dropbox, ha un client per la mggior parte dei sistemi operativi desktop, come per iOSa e Android. Canonical vuole e necessita lo stesso servizio multi-piattaforma se Ubuntu One vuole sopravvivere e fiorire e ammette che gli utenti che usufruiscono del servizio non bastano solo utenti che usano Ubuntu, ma sono anche un gruppo diverso. Con ciò in mente, hanno rilasciato un client per Windows pienamente funzionante. Fonte: geek.com Rilasciato GNOME 3.2 È stata rilasciata la versione finale di GNOME 3.2, "fin dall'ultima versione, 3.0, quasi 1270 persone hanno apportato circa 38500 cambiamenti a GNOME". Cosa c'è di nuovo in GNOME 3.2? • Supporto per l'anteprima dei file in Nautilus in un modo fantasioso • Gli account online possono essere usati automaticamente da Documents, Contacts, Empathy, Evolution, ecc • Applicazioni web (la possibilità di "Salva come applicazione web" una pagina web in Epiphany e usata come una finestra separatrice) • Azioni di Contacts come posto di centralizzazione per immagazzinare contatti online o dentro Evolution e Empathy • Documents facilitano la ricerca, l'organizzazione e la visualizzazione di documenti • Gestione Color permette di calibrare i dispositivi per essere sicuri che i colori mostrati siano rappresentativi • Nuova schermata del login in GNOME-Shell • Carattere di scelta ridisegnato e molto altro ancora Fonte: iloveubuntu.net = Jono Bacon = Le formazioni del Feedback Ci sono molti modi semplici per misurare le comunità; il numero dei membri su un forum, il numero di contributori in un progetto condiviso e così via, ma non è così facile trovare delle misure significative. Vogliamo le nostre misurazioni per curare nelle nostre interpretazioni su cosa stiamo facendo e per effettuare cambiamenti che possono migliorare ulteriormente il nostro lavoro. Sfortunatamente, molti leader della comunità ossessionano un po' troppo con l'atto di raccogliere informazioni, che si contrappone alla raccolta di informazioni significative. Qui lo scopo non è quello di costruire un enorme aspirapolvere per aspirare ogni piccolo dettaglio della vostra comunità dentro una grafico. Invece lo scopo è quello di identificare ciò che non conosciamo della nostra comunità e di usare misurazioni come mezzo per comprendere quelle cose che vanno meglio. Misurazioni senza un significato, sono semplicemente irritanti. Svolgere a caso delle statistiche prende solo molto tempo; non solo per voi, ma anche per la gente che immette i dati. Molti di noi che stanno leggendo vorranno formare delle comunità di volontari in cui il tempo è prezioso. Non perdetene. Ogni volta che vi impegnate con i vostri contributori per ottenere dei feedback, '''''c'è un contratto sociale implicito ma non scritto: come un risultato di un feedback che lo si aspettino un cambiamento, sperandone in uno positivo'''''. Quando non avvengono dei cambiamenti positivi, si insinua la frustrazione. Se le vostre misurazioni hanno uno scopo e siete disposti a fare cambiamenti basati su queste misurazioni, la vostra comunità sarà soddisfatta. Definire uno scopo Precedentemente in questo libro abbiamo costruito la nostra mappa strategica, che include un vocabolario per identificare le caratteristiche chiave della nostra strategia. Andiamo a fare un piccolo riassunto: * Per prima cosa abbiamo creato una dichiarazione d'intenti che esplicita gli obiettivi generali della comunità. * Basato su questa dichiarazione produciamo un insieme di obiettivi di alto livello. Questi sono i principali risultati che insieme formano la nostra missione. * Per ogni obiettivo dobbiamo impostare un insieme di scopi. Ogni traguardo è un risultato a breve termine che vogliamo raggiungere. Quando raggiungiamo tutti gli scopo di un obiettivo, possiamo dire che è stato raggiunto. * Per ogni scopo dobbiamo impostare un insieme di azioni. Quando completiamo tutte le azioni di uno scopo, possiamo considerarlo raggiunto. Come puoi vedere, le parti differenti di una strategia sono nidificate l'una dentro l'altra. Assomigliano a qualcosa del genere: Dichiarazione della missione Obiettivo Scopo Azioni Azioni Azioni Scopo Azioni Azioni Obiettivo Scopo Azioni Azioni I nostri scopi sono i nostri obiettivi del nostro feedback. Sono ciò di cui abbiamo bisogno per misurare. Sono lo scopo e il motivo del nostro lavoro in questo capitolo. Dentro gli scopi andremo a costruire delle caratteristiche supplementari in questa gerarchia: ganci e dati. Queste caratteristiche ci aiuteranno ad ottenere dei feedback importanti su come stiamo ruggendo il nostro obiettivo. Con un chiaro insieme di obiettivi, ognuno contenete una misura significativa, saremo in grado di scattare una fotografia istantanea alle parti interne della nostra comunità, che ci mostrano cosa procede la nostra mappa strategica. Se le misurazioni mostrano un passo indietro nel progresso, dovremo cambiare le azioni, gli scopi o anche gli obiettivi. Ganci e Dati ------ CategoryHomepage |
Introduzione
Questa pagina è dedicata per le prove delle traduzioni degli articoli di Full Circle Megazine
Edizione 53
Notizie Linux (05)
Ubuntu Store aperto agli sviluppatori di applicazione
Canonical ha lanciato il suo sito per lo sviluppo di applicazioni nel tentaivo di portare le applicazioni oltre la distribuzione Ubuntu. Ubuntu Software Center è il negozio di Canonical per la distrubuzione Linux Ubuntu che offre sia applicazioni gratuite che a pagamento. Gli incalliti utenti Linux guardano lontano per una grafica front-end per "Dslect. Ma Canonical ha svolto molto lavoro per il Software Center non solo per guadagnare soldi, ma anche per rendere Ubuntu facile da usare.
Steve George, Vice Preidene dello sviluppo al buisness di Canonical, ha detto: "Il sito Ubuntu Dvelopment ha l'obiettivo di aiutare a inserire Ubuntu sulla strada dello sviluppo delle applicaioni. Vogliamo creare una piattaforma fcile da usare per la crazione di applicazioni e per distribuili a milioni di utenti.
Fonte: theinquirer.net
Client Ubuntu One per Windows
Se state cercando un'appliazine per uno servizio di spazio basato sulla cloud, al momentio, i servizi che hanno succsso, hanno una cosa in comune: funzionano su qualunque sitema. Ad esempo Dropbox, ha un client per la mggior parte dei sistemi operativi desktop, come per iOSa e Android.
Canonical vuole e necessita lo stesso servizio multi-piattaforma se Ubuntu One vuole sopravvivere e fiorire e ammette che gli utenti che usufruiscono del servizio non bastano solo utenti che usano Ubuntu, ma sono anche un gruppo diverso. Con ciò in mente, hanno rilasciato un client per Windows pienamente funzionante.
Fonte: geek.com
Rilasciato GNOME 3.2
È stata rilasciata la versione finale di GNOME 3.2, "fin dall'ultima versione, 3.0, quasi 1270 persone hanno apportato circa 38500 cambiamenti a GNOME".
Cosa c'è di nuovo in GNOME 3.2?
• Supporto per l'anteprima dei file in Nautilus in un modo fantasioso
• Gli account online possono essere usati automaticamente da Documents, Contacts, Empathy, Evolution, ecc
• Applicazioni web (la possibilità di "Salva come applicazione web" una pagina web in Epiphany e usata come una finestra separatrice)
• Azioni di Contacts come posto di centralizzazione per immagazzinare contatti online o dentro Evolution e Empathy
• Documents facilitano la ricerca, l'organizzazione e la visualizzazione di documenti
• Gestione Color permette di calibrare i dispositivi per essere sicuri che i colori mostrati siano rappresentativi
• Nuova schermata del login in GNOME-Shell
• Carattere di scelta ridisegnato
e molto altro ancora
Fonte: iloveubuntu.net
Jono Bacon
Le formazioni del Feedback
Ci sono molti modi semplici per misurare le comunità; il numero dei membri su un forum, il numero di contributori in un progetto condiviso e così via, ma non è così facile trovare delle misure significative. Vogliamo le nostre misurazioni per curare nelle nostre interpretazioni su cosa stiamo facendo e per effettuare cambiamenti che possono migliorare ulteriormente il nostro lavoro.
Sfortunatamente, molti leader della comunità ossessionano un po' troppo con l'atto di raccogliere informazioni, che si contrappone alla raccolta di informazioni significative. Qui lo scopo non è quello di costruire un enorme aspirapolvere per aspirare ogni piccolo dettaglio della vostra comunità dentro una grafico. Invece lo scopo è quello di identificare ciò che non conosciamo della nostra comunità e di usare misurazioni come mezzo per comprendere quelle cose che vanno meglio.
Misurazioni senza un significato, sono semplicemente irritanti. Svolgere a caso delle statistiche prende solo molto tempo; non solo per voi, ma anche per la gente che immette i dati. Molti di noi che stanno leggendo vorranno formare delle comunità di volontari in cui il tempo è prezioso. Non perdetene.
Ogni volta che vi impegnate con i vostri contributori per ottenere dei feedback, c'è un contratto sociale implicito ma non scritto: come un risultato di un feedback che lo si aspettino un cambiamento, sperandone in uno positivo. Quando non avvengono dei cambiamenti positivi, si insinua la frustrazione. Se le vostre misurazioni hanno uno scopo e siete disposti a fare cambiamenti basati su queste misurazioni, la vostra comunità sarà soddisfatta.
Definire uno scopo
Precedentemente in questo libro abbiamo costruito la nostra mappa strategica, che include un vocabolario per identificare le caratteristiche chiave della nostra strategia. Andiamo a fare un piccolo riassunto:
- Per prima cosa abbiamo creato una dichiarazione d'intenti che esplicita gli obiettivi generali della comunità.
- Basato su questa dichiarazione produciamo un insieme di obiettivi di alto livello. Questi sono i principali
risultati che insieme formano la nostra missione.
- Per ogni obiettivo dobbiamo impostare un insieme di scopi. Ogni traguardo è un risultato a breve termine che vogliamo raggiungere. Quando raggiungiamo tutti gli scopo di un obiettivo, possiamo dire che è stato raggiunto.
- Per ogni scopo dobbiamo impostare un insieme di azioni. Quando completiamo tutte le azioni di uno scopo, possiamo considerarlo raggiunto.
Come puoi vedere, le parti differenti di una strategia sono nidificate l'una dentro l'altra. Assomigliano a qualcosa del genere:
Dichiarazione della missione
- Obiettivo
- Scopo
- Azioni Azioni Azioni
- Azioni Azioni
- Scopo
- Azioni Azioni
- Scopo
I nostri scopi sono i nostri obiettivi del nostro feedback. Sono ciò di cui abbiamo bisogno per misurare. Sono lo scopo e il motivo del nostro lavoro in questo capitolo.
Dentro gli scopi andremo a costruire delle caratteristiche supplementari in questa gerarchia: ganci e dati. Queste caratteristiche ci aiuteranno ad ottenere dei feedback importanti su come stiamo ruggendo il nostro obiettivo.
Con un chiaro insieme di obiettivi, ognuno contenete una misura significativa, saremo in grado di scattare una fotografia istantanea alle parti interne della nostra comunità, che ci mostrano cosa procede la nostra mappa strategica. Se le misurazioni mostrano un passo indietro nel progresso, dovremo cambiare le azioni, gli scopi o anche gli obiettivi.
Ganci e Dati