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Introduzione
Questa pagina è dedicata alla creazione di configurazioni [http://it.wikipedia.org/wiki/RAIDraid raid] (raid1 o raid0 ) tramite l'impiego di controller integrati sulle schede madri e di software dedicati.
Preparativi
Per prima cosa impostare il controller raid come attivo e avviabile da [http://it.wikipedia.org/wiki/Bios bios] (per ulteriori informazioni consultare il manuale allegato alla scheda ); infine, nella sezione relativa al boot impostare l'elenco delle periferiche secondo queste priorità:
- Floppy
- Lettore cd/dvd
- Controller Raid
Salvare ed uscire dal bios. All'avvio del computer appariranno una serie di informazioni relative allo stato delle periferiche collegate alla scheda madre e comparirà una nuova schermata. Seguire le istruzioni a video per configurare il raid desiderato. All'uscita dal programma, il computer verrà riavviato. Fatte queste operazioni, si può iniziare l'installazione del sistema operativo.
Installazione
Inserire nel lettore cdrom il CD alternate di Ubuntu.
Una volta avviato il cd premere «F2» in modo da selezionare la lingua italiana e scegliere «Installazione per sistemi Oem». Ultimata l'impostazione della scheda di rete comparirà il demone di partizionamento.
Abbandonare l'installazione e selezionare con il tasto «Tab» il pulsante «Indietro».
Comparirà una schermata in cui sono elencate le voci del progresso dell'installazione. Scegliere «Avvia Terminale» che avvierà un [:AmministrazioneSistema/RigaDiComando:terminale] di root.
- Procedere con il partizionamento, digitare nel terminale il seguente comando per vedere le partizioni presenti:
~#fdisk -l
- Iniziare a partizionare il disco sda, digitare:
~#fdisk /dev/sda
La risposta dovrà essere qualcosa di simile:The number of cylinders for this disk is set to 30515. There is nothing wrong with that, but this is larger than 1024, and could in certain setups cause problems with: 1) software that runs at boot time (e.g., old versions of LILO) 2) booting and partitioning software from other OSs (e.g., DOS FDISK, OS/2 FDISK) Command (m for help):
Se si desidera visualizzare le opzioni, scegliere m.
Creare una nuova partizione quindi n:
Command (m for help): n Command action e extended p primary partition (1-4)
Creare una partizione primaria quindi p, e dare il numero della partizione; la scelta sarà 1.
- Dare le dimensioni della prima partizione dal cilindro 1 a circa 30 gb di spazio, la partizione verrà contrassegnata come sda1.
Editare l'id della partizione e scrivere le modifiche della stessa; per fare questo digitare t e scegliere come id fd:
Command (m for help): t Selected partition 1 Hex code (type L to list codes): L 0 Empty 1e Hidden W95 FAT1 80 Old Minix be Solaris boot 1 FAT12 24 NEC DOS 81 Minix / old Lin bf Solaris 2 XENIX root 39 Plan 9 82 Linux swap / So c1 DRDOS/sec (FAT- 3 XENIX usr 3c PartitionMagic 83 Linux c4 DRDOS/sec (FAT- 4 FAT16 <32M 40 Venix 80286 84 OS/2 hidden C: c6 DRDOS/sec (FAT- 5 Extended 41 PPC PReP Boot 85 Linux extended c7 Syrinx 6 FAT16 42 SFS 86 NTFS volume set da Non-FS data 7 HPFS/NTFS 4d QNX4.x 87 NTFS volume set db CP/M / CTOS / . 8 AIX 4e QNX4.x 2nd part 88 Linux plaintext de Dell Utility 9 AIX bootable 4f QNX4.x 3rd part 8e Linux LVM df BootIt a OS/2 Boot Manag 50 OnTrack DM 93 Amoeba e1 DOS access b W95 FAT32 51 OnTrack DM6 Aux 94 Amoeba BBT e3 DOS R/O c W95 FAT32 (LBA) 52 CP/M 9f BSD/OS e4 SpeedStor e W95 FAT16 (LBA) 53 OnTrack DM6 Aux a0 IBM Thinkpad hi eb BeOS fs f W95 Ext'd (LBA) 54 OnTrackDM6 a5 FreeBSD ee EFI GPT 10 OPUS 55 EZ-Drive a6 OpenBSD ef EFI (FAT-12/16/ 11 Hidden FAT12 56 Golden Bow a7 NeXTSTEP f0 Linux/PA-RISC b 12 Compaq diagnost 5c Priam Edisk a8 Darwin UFS f1 SpeedStor 14 Hidden FAT16 <3 61 SpeedStor a9 NetBSD f4 SpeedStor 16 Hidden FAT16 63 GNU HURD or Sys ab Darwin boot f2 DOS secondary 17 Hidden HPFS/NTF 64 Novell Netware b7 BSDI fs fd Linux raid auto 18 AST SmartSleep 65 Novell Netware b8 BSDI swap fe LANstep 1b Hidden W95 FAT3 70 DiskSecure Mult bb Boot Wizard hid ff BBT 1c Hidden W95 FAT3 75 PC/IX
Per ultimare le operazioni scrivere le modifiche sulla tabella partizioni con w e automaticamente fdisk uscirà a terminale. Le partizioni scelte per questo sistema sono le seguenti:
sda1 =31 Gb sda2=200 Gb sda3= 900 Mb
- Per replicare le medesime partizioni sul disco sdb da terminale:
~#sfdisk -d /dev/sda | sfdisk /dev/sdb
- Creare i drive “virtuali” per cui:
~#modprobe md
- Tramite l'utility già presente nel cd alternate mdadm si possono creare le tre partizioni virtuali:
~#mdadm --create /dev/md0 --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda1 /dev/sdb1 ~#mdadm --create /dev/md1 --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda2 /dev/sdb2 ~#mdadm --create /dev/md2 --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda3 /dev/sdb3
Il seguente comando crea una nuova partizione denominandola mdX:--create /dev/mdX
Per creare un raid di tipo 1 (mirroring); per lo striping sostituire 1 con 0--level=1
Identifica i device costituenti il raid (in questo caso due) e come si chiamano all'interno della cartella /dev. Per vedere lo stato di avanzamento della creazione del raid si può usare come comando:
--raid-devices=2 /dev/sdaX /dev/sdbX
~#cat /proc/mdstat
per la creazione del raid su un sistema di 250 Gb son necessari circa 100 minuti. |
La decisione di creare 3 partizioni è dato dal fatto di voler suddividere il sistema in una partizione di root /, una di home /home ed una di swap. Tutte queste tre partizioni devono esser duplicate su entrambi gli hard disk altrimenti si ha un inconsistenza a livello del sistema Raid1. |
Una volta ultimata la sincronizzazione si può uscire dalla modalità terminale per poter riprendere l'installazione del sistema. Per uscire:
~#exit
- Ora come opzione si sceglierà; rilevamento dischi. Scegliere partizionamento manuale. Saranno presenti 9 Hard disk, sei dei quali sdaX, sdbX saranno volumi fisici per raid; gli altri tre, md0, md1, md2 non avranno ancora un filesystem.
md0 si attribuirà la caratteristica di / (root) e di boot all'avvio
md1 si attribuirà la caratteristica di /home
- md2 diventerà invece lo spazio di swap.
Ora si può continuare con l'installazione e di default verrà installato Ubuntu in versione server. Al riavvio del computer Ubuntu verrà eseguito in modalità terminale. Prima di installare l'eventuale desktop, è necessario configurare grub per poter avviare entrambi i dischi:
~$sudo vi /boot/grub/menu.lst
- Portarsi nella sezione di grub relativa al recovery mode;
[...] title Ubuntu 7.10, kernel x.x.xx.xx-xxx (recovery mode) root (hd0,0) kernel /vmlinuz-x.x.xx.xx-xxx root=/dev/md0 ro single initrd /initrd.img-x.x.xx.xx-xxx [...]
- Replicarla in modo da ottenere
[...] title Ubuntu 7.10, kernel x.x.xx.xx-xxx (recovery mode) root (hd0,0) kernel /vmlinuz-x.x.xx.xx-xxx root=/dev/md0 ro single initrd /initrd.img-x.x.xx.xx-xxx title Ubuntu 7.10, kernel x.x.xx.xx-xxx (recovery mode) root (hd1,1) kernel /vmlinuz-x.x.xx.xx-xxx root=/dev/md0 ro single initrd /initrd.img-x.x.xx.xx-xxx [...]
- In questa maniera,qualora uno dei due hard disk si danneggi,si può procedere all'avvio del sistema tramite quello funzionante. Aggiornare il sistema in modo che riconosca le modifiche effettuate:
~$sudo update-initramfs -u
- Riavviare il computer con il comando:
~$sudo reboot
[:AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi:Installare] il pacchetto gnome-desktop, disponibili nel [:Repository/Componenti:componente] universe dei [:Repository:repository] ufficiali:
Ovviamente se si preferisce Kde a Gnome basta cambiare gnome-desktop con kde-desktop.
Ripristino di un Array
Lo scopo principale di un Array in Raid1 è poter sostituire l'hard disk eventualmente danneggiato con uno funzionante. Per far questo è sufficiente inserire una serie di comandi; nell'esempio dei due hard disk quello danneggiato è sdb.
- Si procederà in questa maniera, digitare:
~#mdadm /dev/md0 --fail /dev/sdb1 --remove /dev/sdb1 ~#mdadm /dev/md1 --fail /dev/sdb2 --remove /dev/sdb2 ~#mdadm /dev/md2 --fail /dev/sdb3 --remove /dev/sdb3
- Una volta sostituito il disco danneggiato è necessario partizionare il nuovo disco:
~#sfdisk -d /dev/sda | sfdisk /dev/sdb
- Ricreare l'array:
~#mdadm /dev/md0 --add /dev/sdb1 ~#mdadm /dev/md1 --add /dev/sdb2 ~#mdadm /dev/md2 --add /dev/sdb3
- Analogamente a come fatto sopra, controllare l'avanzamento della creazione dell'array con il seguente comando:
~#cat /proc/mdstat
Ulteriori risorse
http://www.messinalug.org/mediawiki/index.php/Raid_1_con_Linux
http://www.howtoforge.com/software-raid1-grub-boot-debian-etch