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Differenze tra le versioni 10 e 11
Versione 10 del 03/02/2011 22.38.28
Dimensione: 7919
Autore: MarcoBuono
Commento:
Versione 11 del 03/02/2011 23.01.13
Dimensione: 9150
Autore: MarcoBuono
Commento:
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Linea 156: Linea 156:
Potresti non essere in grado di eseguire questi script direttamente, dal momento che le opzioni predefinite di 'auto-mount' vietano l'avvio di eseguibili. Ma, dal momento che sono gli script di shell, si può semplicemente passarli a ''sh''. Così, una volta che il drive USB è stato montato, è sufficiente digitare:

{{{
sh /media/usbdisk/mount.sh
}}}
e tutto il lavoro sarà fatto per voi! (Naturalmente, si avrà bisogno della password di cifratura, e potrebbe essere richiesta la password per 'sudo'.)

= Verifica delle firme PGP senza il filesystem criptato =

Si potrebbe desiderare di poter verificare un messaggio firmato senza la necessità di montare il filesystem criptato.
Per rendere facile questa operazione, è sufficiente copiare il 'portachiavi pubblico' e il file del 'database fiduciario' sulla vera cartella ''.gnupg'':

{{{
cp /media/encrypted/.gnupg/{pubring,trustdb}.gpg /tmp
sh /media/usbdisk/umount.sh
sudo mv /tmp/{pubring,trustdb}.gpg ~/.gnupg
}}}

Ora, quando il filesystem cifrato non è montato, potrete vedere i file nella cartella ''.gnupg'', in modo che ''gpg --verify'' funzioni.
Ma quando viene montato, vedrete i file effettivamente posizi0onati nel filesystem criptato.

BR Indice()

Introduzione

Spesso si desidera poter utilizzare utilizzare una chiave GPG su più di un computer, per esempio a casa e al lavoro, o su un desktop e un laptop. Per ulteriori chiarimenti vedere la pagina [http://wiki.ubuntu-it.org/Sicurezza/GnuPg GnuPG]

Purtroppo, la memorizzazione delle chiavi di crittografia in un supporto di cui non si ha il controllo fisico è generalmente una cattiva idea. Anche memorizzarle su un computer portatile può essere problematico - se il portatile viene rubato, lo sarà anche la tua chiave GPG. Per fortuna comunque, si può revocare la chiave prima che qualcuno sia in grado di decodificarla, perché le chiavi GPG vengono salvate e protette in ogni momento per impostazione predefinita, ma comunque tutto questo processo è una seccatura. E se fosse possibile archiviare la chiave in modo sicuro su un dispositivo che avete sempre addosso?

IMPORTANTE: Assicurarsi di eseguire una copia di backup della directory '~/.gnupg' prima di continuare. L'ultima cosa vorremmo che accada è perdere il proprio "mazzo di chiavi" perchè qualcosa è andato storto.

dm-crypt

Dal sito Web del dm-crypt:

"Device-mapper è una nuova infrastruttura nel kernel Linux 2.6 che fornisce un modo generico per creare un layer virtuale di dispositivi a blocchi che possono fare cose diverse su dispositivi a blocchi reali come lo 'striping', la concatenazione, il 'mirroring', lo 'snapshot', ecc .. Il 'device mapper' è utilizzato dagli strumenti LVM2 e EVMS 2.x. Il dm-crypt è un sistema che fornisce la crittografia trasparente dei dispositivi di blocco con il nuovo Linux 2.6 CryptoAPI. L'utente può sostanzialmente specificare uno degli algoritmi simmetrici, una chiave (di qualsiasi dimensione consentita), una modalità di IV generazione e inoltre può creare un nuovo dispositivo di blocco in '/dev'. LA scrittura su questo dispositivo sarà criptata mentre la lettura dal dispositivo sarà decriptata. Su questi dispositivi è possibile montare il filesystem ma senza la chiave non è possibile accedere ai dati. "

Questa cosa è perfetta per le nostre necessità. Si creerà un filesystem criptato dentro un normale file su una memoria USB dove andremo a archiviare dati sensibili come per esempio le chiavi GnuPG.

Installare il software

Prima di tutto si occorrerà installare cryptsetup:

sudo apt-get install cryptsetup

Con questo comando si installerano anche altre dipendenze necessarie al suo funzionamento.

Impostazione del filesystem criptato

Si potrebbero conservare le chiavi GPG su un piccolo supporto flash drive USB acquistabile a buon mercato e che si adatta comodamente al portachiavi. Quando viene collegata automaticamente viene 'montata' come '/media/usbdisk'. Nelle sezioni seguenti si prenderà in considerazione una configurazione simile.

Si può decidere, per esempio, di creare il file system cifrato in un normale file piuttosto che una propria partizione. Questo richiede meno tweaking del disco, e fa 'montare' e 'smontare' il filesystem criptato più facilmente, come si vedrà in seguito. Tuttavia, molti dei passi di questa guida possono essere adattati per utilizzare una partizione reale al posto di un normale file.

Creare il file

Prima di poter fare un filesystem, abbiamo bisogno di un file che sia grande abbastanza per contenerlo. Questo può essere realizzato con 'dd':

dd if=/dev/zero of=/media/usbdisk/disk.img bs=1M count=16

Il comando sopra produrrà un file di 16 MB che contiene solo zeri. Modificare l'opzione count per ottenere la dimensione desiderata per il filesystem criptato.

Impostazione del ciclo del dispositivo criptato

Prima di poter effettivamente creare il filesystem sul nostro nuovo file, abbiamo bisogno di collegarlo a un dispositivo di loop e di istituire un target device-mapper con la crittografia. Il comando losetup-f troverà il primo dispositivo senza loop, quindi si dovrà impostare il suo output in una variabile chiamata loopdev al fine di usarla per svariati comandi:

sudo modprobe cryptoloop
sudo modprobe dm-crypt
sudo modprobe aes_generic
export loopdev=$(sudo losetup -f)
sudo losetup $loopdev /media/usbdisk/disk.img
sudo cryptsetup -c aes -s 256 -h sha256 -y create usbkey $loopdev

Questo imposterà il file con una crittografia a 256-bit tipo AES, 'sminuzzando' la 'passphrase' che si pubblica attaverso SHA-256. Dopo questa impostazione, è buona norma quella di rimuovere il dispositivo USBKey 'device-mapper' e 'cryptsetup'.

sudo cryptsetup remove usbkey
sudo cryptsetup -c aes -s 256 -h sha256 create usbkey $loopdev

Se tutto va bene, siamo pronti per il prossimo passo!

Creare il filesystem vero e proprio

Questo è il passo più semplice di tutti. Si può scegliere il filesystem ext3 per la sua capacità di 'journaling', nel caso in cui il drive USB viene rimosso prima che il filesystem viene smontato. Il comando cryptsetup sopra ha creato il dispositivo '/dev/mapper/USBKey', che è una mappa attraverso 'dm-crypt' al filesystem criptato. Quindi, questo dispositivo appare al sistema come un normale dispositivo di blocco storico, come un disco rigido o una partizione. Il comando che segue crea un filesystem ext3 sul file crittografato:

sudo mkfs.ext3 /dev/mapper/usbkey

Ora si provi a 'montare' il filesystem:

sudo mkdir -p /media/encrypted
sudo mount -t ext3 /dev/mapper/usbkey /media/encrypted

Impostazione della GnuPG nel filesystem criptato

Adesso, si crei una cartella .gnupg all'interno del percorso '/media/encrypted', di proprietà del tuo utente, e collegarlo al proprio '~/gnupg' (se si ha già una cartella .gnupg, prima di tutto spostarla fuori):

sudo mkdir /media/encrypted/.gnupg
sudo chown $UID.$UID /media/encrypted/.gnupg
chmod 0700 /media/encrypted/.gnupg
ln -s /media/encrypted/.gnupg ~/.gnupg

Ora, creare una chiave GnuPG come descritto in [http://wiki.ubuntu-it.org/Sicurezza/GnuPg GnuPG] o, se si dispone già di una chiave, spostare i file della vecchia cartella .gnupg in quella nuova, possibilmente utilizzando 'shred' o 'wipe' per rimuovere in modo sicuro i file vecchi.

Rendere tutto più facile

Semplificare il processo di 'Mount'

Non è per nulla divertente dover digitare tre o quattro comandi ogni volta che si desidera montare il file system cifrato. Così, si può scrivere due script molto semplici per montare e smontare. Prima di utilizzare questi, è necessario smontare il filesystem e staccare il dispositivo.

sudo umount /media/encrypted
sudo cryptsetup remove usbkey
sudo losetup -d $loopdev

Ora, si salvino i seguenti comandi nel file 'mount.sh' nella root del vostro drive USB (non nel filesystem criptato!):

dir=`dirname $0`
loopdev=$(sudo losetup -f)

sudo -p "Password (sudo): " modprobe cryptoloop && \
sudo modprobe dm-crypt && \
sudo modprobe aes_generic && \
sudo mkdir -p /media/encrypted && \
sudo losetup $loopdev $dir/disk.img && \
sudo cryptsetup -c aes -s 256 -h sha256 create usbkey $loopdev && \
sudo mount -t ext3 /dev/mapper/usbkey /media/encrypted && \
sudo chown -R $UID.$UID /media/encrypted/

Poi si salvino i comandi sotto riportati nel file 'umount.sh' in the same place:

loopdev=$(sudo cryptsetup status usbkey | grep device | sed -e "s/ *device:[ \t]*//")

sync
sudo umount /media/encrypted
sudo cryptsetup remove usbkey
sudo losetup -d $loopdev

Potresti non essere in grado di eseguire questi script direttamente, dal momento che le opzioni predefinite di 'auto-mount' vietano l'avvio di eseguibili. Ma, dal momento che sono gli script di shell, si può semplicemente passarli a sh. Così, una volta che il drive USB è stato montato, è sufficiente digitare:

sh /media/usbdisk/mount.sh

e tutto il lavoro sarà fatto per voi! (Naturalmente, si avrà bisogno della password di cifratura, e potrebbe essere richiesta la password per 'sudo'.)

Verifica delle firme PGP senza il filesystem criptato

Si potrebbe desiderare di poter verificare un messaggio firmato senza la necessità di montare il filesystem criptato. Per rendere facile questa operazione, è sufficiente copiare il 'portachiavi pubblico' e il file del 'database fiduciario' sulla vera cartella .gnupg:

cp /media/encrypted/.gnupg/{pubring,trustdb}.gpg /tmp
sh /media/usbdisk/umount.sh
sudo mv /tmp/{pubring,trustdb}.gpg ~/.gnupg

Ora, quando il filesystem cifrato non è montato, potrete vedere i file nella cartella .gnupg, in modo che gpg --verify funzioni. Ma quando viene montato, vedrete i file effettivamente posizi0onati nel filesystem criptato.

Ulteriori risorse

  • Risorsa 1
  • Risorsa 2


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