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  • Differenze per "Server/Proxy"
Differenze tra le versioni 2 e 3
Versione 2 del 06/04/2007 21.20.57
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Commento:
Versione 3 del 07/04/2007 14.25.46
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Commento: metto in revisione. devo sistemarla
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Linea 31: Linea 31:
#sudo apt-get -y install squid sudo apt-get -y install squid
Linea 36: Linea 36:
La directory di configurazione del server proxy è {{{/etc/squid}}} ed il file è ''squid..conf''. La directory di configurazione del server proxy è {{{/etc/squid}}} ed il file è `squid..conf`.
Linea 42: Linea 42:
Ovviamente tale fattore di effiecienza dipende sia dalle dimensioni della cache che dal tipo di richieste dei clients e solitamente anche dal tempo trascorso dalla fine del setup del proxy server. Ovviamente tale fattore di effiecienza dipende sia dalle dimensioni della cache che dal tipo di richieste dei client e solitamente anche dal tempo trascorso dalla fine del setup del proxy server.
Linea 46: Linea 46:
Come detto il file per la configurazione del servizio proxy è ''/etc/squid/squid.conf'' Come detto il file per la configurazione del servizio proxy è `/etc/squid/squid.conf`.
Linea 54: Linea 54:
In questo esempio il vostro proxy è in ascolto sull'IP 192.168.20.101 e sulla porta 3128.
Badate bene di configurare tale IP e porta su tutti i clients che dovranno usufruire del servizio proxy.
In questo esempio il vostro proxy è in ascolto sull'IP 192.168.20.101 e sulla porta 3128. Badate bene di configurare tale IP e porta su tutti i clients che dovranno usufruire del servizio proxy.
Linea 61: Linea 60:
nel nostro esempio (e valore di default) è 8MB ma modificatelo pure in base alle dimesioni della vostra RAM (tenete conto che un server dedicato può arrivare tranquillamente a 256 o 512 MB). Nel nostro esempio, il valore di default è 8MB ma modificatelo pure in base alle dimesioni della vostra RAM (tenete conto che un server dedicato può arrivare tranquillamente a 256 o 512 MB).
Linea 71: Linea 70:
 * maximum_object_size: gli oggetti con dimensioni maggiori di quelle riportate non vengono scritti su disco (ovvero non sono sottospoti a swapping)
 * minimum_object_size: gli oggetti con dimensioni minori di quelle riportate non vengono scritti su disco (ovvero non sono sottospoti a swapping)
 * maximum_object_size_in_memory: gli oggetti con dimensioni maggiori di quelle riportate non vengono mantenuti nella memoria cache (cioè vengono scartati)
 * `maximum_object_size`: gli oggetti con dimensioni maggiori di quelle riportate non vengono scritti su disco (ovvero non sono sottospoti a swapping)
 * `minimum_object_size`: gli oggetti con dimensioni minori di quelle riportate non vengono scritti su disco (ovvero non sono sottospoti a swapping)
 * `maximum_object_size_in_memory`: gli oggetti con dimensioni maggiori di quelle riportate non vengono mantenuti nella memoria cache (cioè vengono scartati)
Linea 78: Linea 77:
 * cache_replacement_policy lru: significa che il proxy rimpiazzerà gli oggetti nella cache usati meno di recente (least recently used algorithm)
 * memory_replacement_policy lru: significa che il proxy rimpiazzerà gli oggetti nella memoria usati meno di recente (least recently used algorithm)
 * `cache_replacement_policy lru`: significa che il proxy rimpiazzerà gli oggetti nella cache usati meno di recente (least recently used algorithm)
 * `memory_replacement_policy lru`: significa che il proxy rimpiazzerà gli oggetti nella memoria usati meno di recente (least recently used algorithm)
Linea 87: Linea 86:
come si vede la directory è di tipo '''ufs''' (il tipo di filesystem usato per il caching dei documenti richiesti) è {{{/var/spool/squid}}} ed i parametri specificati di seguito sono : Come si vede la directory è di tipo '''ufs''' (il tipo di filesystem usato per il caching dei documenti richiesti) è {{{/var/spool/squid}}} ed i parametri specificati di seguito sono :
Linea 90: Linea 89:
Linea 92: Linea 90:
Linea 99: Linea 96:
 * cache_access_log in /var/log/squid/access.log: specifica il file contenente i log degli accessi (le richieste di oggetti pervenute al proxy)
 * cache_log in /var/log/squid/cache.log: specifica il file di log che vi dice come si sta comportando il vostro server proxy (tasso di hit e miss delle pagine richieste)
 * cache_store_log in /var/log/squid/store.log: specifica il log file che mostra dove e come sono gestiti gli oggetti nella cache
 * `cache_access_log` in `/var/log/squid/access.log`: specifica il file contenente i log degli accessi (le richieste di oggetti pervenute al proxy)
 * `cache_log` in `/var/log/squid/cache.log`: specifica il file di log che vi dice come si sta comportando il vostro server proxy (tasso di hit e miss delle pagine richieste)
 * `cache_store_log` in `/var/log/squid/store.log`: specifica il log file che mostra dove e come sono gestiti gli oggetti nella cache
Linea 116: Linea 113:
I parametri da specificare sono: {{{ I parametri da specificare sono:

 *
{{{
Linea 118: Linea 117:
}}}
questo dice al server proxy di usare il programma '''squid_ldap_group''' per autenticare tutti gli utenti LDAP del dominio base '''dc=example,dc=com''' (cambiatelo con il vostro)

{{{
}}} questo dice al server proxy di usare il programma '''squid_ldap_group''' per autenticare tutti gli utenti LDAP del dominio base '''dc=example,dc=com''' (cambiatelo con il vostro)

 * {{{
Linea 123: Linea 121:
}}}
questo dice che il numero di sottoprocessi di autenticazione allo startup del server proxy deve essere 5

{{{
}}} questo dice che il numero di sottoprocessi di autenticazione allo startup del server proxy deve essere 5

 * {{{
Linea 128: Linea 125:
}}}
questo vi dice che dopo 2 ore le credenziali di accesso dovranno essere reinserite perchè il vostro proxy le richiederà

{{{
}}} questo vi dice che dopo 2 ore le credenziali di accesso dovranno essere reinserite perchè il vostro proxy le richiederà  

 * {{{
Linea 133: Linea 129:
}}}
questo dice che il vostro proxy è '''case-sensitive''' ovvero che distingue fra maiuscole e minuscole sia per username che per password immesse dagli utenti

dopo aver dettoi al proxy che dovrà usare il modulo LDAP per l'autenticazione degli utenti che gli si presenteranno si passa alla definizione delle liste di controllo di accesso al servizio come segue: {{{
}}} questo dice che il vostro proxy è '''case-sensitive''' ovvero che distingue fra maiuscole e minuscole sia per username che per password immesse dagli utenti.

 * Dopo aver detto al proxy che dovrà usare il modulo LDAP per l'autenticazione degli utenti che gli si presenteranno si passa alla definizione delle liste di controllo di accesso al servizio come segue: {{{
Linea 138: Linea 133:
}}}
questo dice che il gruppo di utenti '''example''' può accedere al servizio solo se autorizzato (richiesta di credenziali di accesso username e password da confrontare con quelle dei corrispondenti utenti LDAP). Questo parametro identifica un meccanismo di sicurezza basato sul controllo utenti.

{{{
}}} questo dice che il gruppo di utenti '''example''' può accedere al servizio solo se autorizzato (richiesta di credenziali di accesso username e password da confrontare con quelle dei corrispondenti utenti LDAP). Questo parametro identifica un meccanismo di sicurezza basato sul controllo utenti.

 * {{{
Linea 143: Linea 137:
}}}
questo dice che soltanto i clients della sottorete 192.168.20.0/24 possono usufruire del servizio proxy (cioè una macchina con IP 10.0.0.1 non potrà usare il servizio proxy neanche in caso di utente autorizzato).Questo parametro identifica un meccanismo di sicurezza basato sul controllo dei clients.

{{{
}}} questo dice che soltanto i clients della sottorete 192.168.20.0/24 possono usufruire del servizio proxy (cioè una macchina con IP 10.0.0.1 non potrà usare il servizio proxy neanche in caso di utente autorizzato).Questo parametro identifica un meccanismo di sicurezza basato sul controllo dei clients.

 * {{{
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}}}
questo parametro configura una lista dei controllo accessi per tutti gli oggetti appartenenti al dominio '''.hotmail.com''' (cioè tutti gli oggetti in esso inclusi)
}}} questo parametro configura una lista dei controllo accessi per tutti gli oggetti appartenenti al dominio '''.hotmail.com''' (cioè tutti gli oggetti in esso inclusi)
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I parametri a ciò deputati sono :

{{{
I parametri a ciò deputati sono:

 * {{{
Linea 159: Linea 151:
}}}

questo dice al server proxy di accettare le richieste provenienti dagli utenti del gruppo example (che sono tutti quelli definiti nel gruppo LDAP dc=example,dc=com) soltanto se sono autorizzati (vedi la definizione di ACL '''proxy_auth REQUIRED''')

{{{
}}} questo dice al server proxy di accettare le richieste provenienti dagli utenti del gruppo example (che sono tutti quelli definiti nel gruppo LDAP dc=example,dc=com) soltanto se sono autorizzati (vedi la definizione di ACL '''proxy_auth REQUIRED''')

 * {{{
Linea 165: Linea 155:
}}}
questo dice al server proxy di accettare le richieste provenienti dai clients che appartengono alla subnet 192.168.20.0/24

{{{
}}} questo dice al server proxy di accettare le richieste provenienti dai clients che appartengono alla subnet 192.168.20.0/24

 * {{{
Linea 170: Linea 159:
}}}
questo dice al server proxy di accettare le richieste di tutti gli oggetti che appartegono al dominio '''hotmail.com'''

{{{
}}} questo dice al server proxy di accettare le richieste di tutti gli oggetti che appartegono al dominio '''hotmail.com'''

 * {{{
Linea 175: Linea 163:
}}}
questo dice al server proxy di respingere ogni altra richiesta
}}} questo dice al server proxy di respingere ogni altra richiesta
Linea 183: Linea 170:
}}}
questo vuol dire che ai vostri clients potrete passare il nome del server '''proxy.example.com''' che gli servirà per configurare l'uso del servizio proxy
}}} questo vuol dire che ai vostri clients potrete passare il nome del server '''proxy.example.com''' che gli servirà per configurare l'uso del servizio proxy
Linea 206: Linea 192:
la direttiva da specificare in '''squid.conf''' è '''/usr/lib/squid/ncsa_auth /etc/squid/proxyusers''' la direttiva da specificare in `squid.conf` è `/usr/lib/squid/ncsa_auth /etc/squid/proxyusers`
Linea 226: Linea 212:
CategoryNuoviDocumenti CategoryServer CategoryDaRevisionare CategoryServer

BR

Prima di installare

Prima di cominciare vale la pena di spendere due parole sui requisiti di proxy server.

Prendetevi il tempo necessario per pianificare un corretto partizionamento del disco.

Possibilmente dedicate una partizione apposita per /var/log ed una specifica per /var/cache/squid.

Che cos'è un server Proxy e come funziona

Un server proxy all'interno di una rete ha la fondamentale funzione di controllare i processi di autenticazione degli utenti durante i loro accessi ad Internet.

Per poter fare ciò è necessario configurare ogni client in modo che nel momento in cui tenta di connettersi ad internet passi per il nodo che funge da server proxy , il quale dovrà a sua volta richiedere l'autenticazione dell'utente e del client e controllare le credenziali di accesso fornite e la loro rispondenza ai criteri stabiliti dal server proxy.

Il proxy server è pertanto un controllore centrale delle credenziali di accesso ad un sistema che opera con ACL sia a livello utente che a livello host , nonchè selezionando siti e percorsi di ricerca da accettare o scartare.

Ovviamente una volta ottenuta la convalida dell'autenticazione ciascun client ha accesso al servizio fornito dal proxy server , nel nostro caso l'accesso alle pagine internet.

Tali pagine richieste dai clients vengono risolte nel primo accesso direttamente dal server proxy e poi ogni successiva richiesta della stessa pagina da parte di un client verrà evasa usando l'informazione che il proxy ha nella sua memoria cache...

Ritorna come vedete il principio di località dell'informazione in base al quale la minimizzazione dei temnpi di accesso ad una determinata informazione è garantito dall'uso di una memoria locale e volatile ad accesso molto rapido.

Installazione

Per installare il vostro server proxy aprite una shell ed al prompt dei comandi digitate

sudo apt-get -y install squid

Questo installerà i pacchetti necessari per il servizio proxy.

La directory di configurazione del server proxy è /etc/squid ed il file è squid..conf.

I log files sono contenuti all'interno della directory /var/log/squid e contengono informazioni sugli accessi e sugli hit o miss di ogni pagina (ovvero sull'efficienza del vostro server proxy).

A tal proposito occorre precisare che il tasso di hit riflette l'efficienza del vostro server proxy poichè tanto più alto è il numero di pagine richieste dai clients e trovate nella memoria cache del sevrer proxy tanto minore sarà il numero di richieste che il server proxy stesso dovrà fare per ottenere tali pagine.

Ovviamente tale fattore di effiecienza dipende sia dalle dimensioni della cache che dal tipo di richieste dei client e solitamente anche dal tempo trascorso dalla fine del setup del proxy server.

Configurazione del server proxy

Come detto il file per la configurazione del servizio proxy è /etc/squid/squid.conf.

Vediamo in dettaglio cosa dovete modificare per ottenere un proxy perfettamente funzionante.

Innanzitutto dovete specificare indirizzo IP e la porta su cui il vostro sevrer proxy sarà in ascolto attraverso la direttiva :

http_port 192.168.20.101:3128

In questo esempio il vostro proxy è in ascolto sull'IP 192.168.20.101 e sulla porta 3128. Badate bene di configurare tale IP e porta su tutti i clients che dovranno usufruire del servizio proxy.

A questo punto occorre specificare le dimensioni della memoria cache da usare per il servizio proxy come segue :

cache_mem 8MB

Nel nostro esempio, il valore di default è 8MB ma modificatelo pure in base alle dimesioni della vostra RAM (tenete conto che un server dedicato può arrivare tranquillamente a 256 o 512 MB).

Il valore di questo parametro dipende dalle dimensioni degli oggetti che il proxy deve memorizzare e dal numero di questi ultimi .

Ad esempio se avete 1000 clients che richiedono ciascuno una pagina diversa delle dimesioni medie di 500KB vi servono 500*1000=500MB di cache!!

Ovviamente questo è un caso limite ma vi aiuta a capire come determinare con semplici conti la quantità di cache necessaria.

Altri parametri importanti sono:

  • maximum_object_size: gli oggetti con dimensioni maggiori di quelle riportate non vengono scritti su disco (ovvero non sono sottospoti a swapping)

  • minimum_object_size: gli oggetti con dimensioni minori di quelle riportate non vengono scritti su disco (ovvero non sono sottospoti a swapping)

  • maximum_object_size_in_memory: gli oggetti con dimensioni maggiori di quelle riportate non vengono mantenuti nella memoria cache (cioè vengono scartati)

E' evidente che l'ultimo parametro deve essere abbastanza alto da permettere che il più grande oggetto richiesto dai clients da voi serviti sia mantenuto nella cache , e pertanto tale valore dipende dalla "qualità" delle richieste dei vostri clients (ovvero dal tipo di pagine ed oggetti richiesti).

I parametri che seguono riguardano il tipo di algoritmi usati per la gestione della memoria cache e della RAM da parte del vostro proxy :

  • cache_replacement_policy lru: significa che il proxy rimpiazzerà gli oggetti nella cache usati meno di recente (least recently used algorithm)

  • memory_replacement_policy lru: significa che il proxy rimpiazzerà gli oggetti nella memoria usati meno di recente (least recently used algorithm)

Generalmente non dovete modificare questi parametri che sono impostati per default.

La direttiva successiva riguarda la directory su disco da usare come are di caching delle richieste degli oggetti pervenute al proxy dai clients:

cache_dir ufs /var/spool/squid 80000 16 256

Come si vede la directory è di tipo ufs (il tipo di filesystem usato per il caching dei documenti richiesti) è /var/spool/squid ed i parametri specificati di seguito sono :

  • 80000 : è la dimesnione max. che questa dir può raggiungere prima che venga applicato l'algoritmo lru per lo svuotamento della cache stessa

  • 16 : è il numero di sottodirectories di primo livello create di default dal server proxy in /var/spool/squid

  • 256 : è il numero di sottodirectories di secondo livello create di default dal server proxy in /var/spool/squid

In generale potreste voler specificare una diversa directory per il caching delle pagine squid (soprattutto se avete predisposto una partizione dedicata a ciò in fase di preparazione del sistema) ed un diverso valore della max dimensione della memoria cache.

I parametri successivi riguardano i log files e sono :

  • cache_access_log in /var/log/squid/access.log: specifica il file contenente i log degli accessi (le richieste di oggetti pervenute al proxy)

  • cache_log in /var/log/squid/cache.log: specifica il file di log che vi dice come si sta comportando il vostro server proxy (tasso di hit e miss delle pagine richieste)

  • cache_store_log in /var/log/squid/store.log: specifica il log file che mostra dove e come sono gestiti gli oggetti nella cache

Il parametro successivo è :

  • dns_nameservers 192.168.20.101: questo specifica l'IP del DNS cui devono essere girate le queries DNS per la localizzazione degli hosts che possegono le pagine richieste.

E' evidente che il server proxy lavorerà a stretto contatto con un DNS, pertanto non sarebbe una cattiva idea implementare un caching DNS interno per velocizzare la risoluzione DNS.

Definizione delle ACL su backend LDAP

A questo punto viene la parte fondamentale ovvero quella in cui vengono definite le liste di controllo degli accessi in base alle quali il vostro proxy selezionerà gli utenti ed i clients che possono accedere ai servizi offerti dal proxy stesso.

La sezione fondamentale a riguardo è auth_param.

Poichè il nostro proposito è quello di configurare un proxy server le cui ACL siano definite in rapporto ad un backend LDAP , è necessario specificare il gruppo di utenti che saranno assoggetati ad autenticazione e l'eseguibile che dovrà interrogare il DB LDAP per convalidare le credenziali di accesso fornite.

I parametri da specificare sono:

  • auth_param basic program /usr/lib/squid/squid_ldap_group -b dc=example,dc=com -f uid=%v

    questo dice al server proxy di usare il programma squid_ldap_group per autenticare tutti gli utenti LDAP del dominio base dc=example,dc=com (cambiatelo con il vostro)

  • auth_param basic children 5
    questo dice che il numero di sottoprocessi di autenticazione allo startup del server proxy deve essere 5
  • auth_param basic credentialsttl 2 hours
    questo vi dice che dopo 2 ore le credenziali di accesso dovranno essere reinserite perchè il vostro proxy le richiederà
  • auth_param basic casesensitive on

    questo dice che il vostro proxy è case-sensitive ovvero che distingue fra maiuscole e minuscole sia per username che per password immesse dagli utenti.

  • Dopo aver detto al proxy che dovrà usare il modulo LDAP per l'autenticazione degli utenti che gli si presenteranno si passa alla definizione delle liste di controllo di accesso al servizio come segue:

    acl example proxy_auth REQUIRED

    questo dice che il gruppo di utenti example può accedere al servizio solo se autorizzato (richiesta di credenziali di accesso username e password da confrontare con quelle dei corrispondenti utenti LDAP). Questo parametro identifica un meccanismo di sicurezza basato sul controllo utenti.

  • acl example.com src 192.168.20.0/24
    questo dice che soltanto i clients della sottorete 192.168.20.0/24 possono usufruire del servizio proxy (cioè una macchina con IP 10.0.0.1 non potrà usare il servizio proxy neanche in caso di utente autorizzato).Questo parametro identifica un meccanismo di sicurezza basato sul controllo dei clients.
  • acl hotmail dstdomain .hotmail.com

    questo parametro configura una lista dei controllo accessi per tutti gli oggetti appartenenti al dominio .hotmail.com (cioè tutti gli oggetti in esso inclusi)

Come si vede le ACL possono essere definite a livello di utenti , di computers o di oggetti gestiti dal proxy.

Dopo aver definito il metodo di autorizzazione usato dal server proxy e le ACL definiamo le azioni del server proxy sulle ACL così definite (ovvero permetti o blocca).

I parametri a ciò deputati sono:

  • http_access allow example 

    questo dice al server proxy di accettare le richieste provenienti dagli utenti del gruppo example (che sono tutti quelli definiti nel gruppo LDAP dc=example,dc=com) soltanto se sono autorizzati (vedi la definizione di ACL proxy_auth REQUIRED)

  • http_access allow example.com
    questo dice al server proxy di accettare le richieste provenienti dai clients che appartengono alla subnet 192.168.20.0/24
  • http_access allow hotmail

    questo dice al server proxy di accettare le richieste di tutti gli oggetti che appartegono al dominio hotmail.com

  • http_access deny all
    questo dice al server proxy di respingere ogni altra richiesta

N.B. : è fondamentale per il proxy l'ordine con cui vengono dichiarate nel file /etc/squid/squid.conf le azioni da compiere corrispondenti a ciascuna ACL...pertanto state attenti e perchè mettere http_deny all in cima alla lista di azioni farebbe respingere in ogni caso qualsiasi richiesta inficiando così tutto il vostro lavoro di configurazione!!

Infine potremmo voler indicare il nome con cui raggiungere il vostro proxy con la direttiva seguente :

visible_hostname proxy.example.com

questo vuol dire che ai vostri clients potrete passare il nome del server proxy.example.com che gli servirà per configurare l'uso del servizio proxy

Beh siamo alla fine...

Dando un'occhiata al file squid.conf vi renderete conto che esistono moltissime altre direttive di configurazione che potrete usare per ottimizzare il vostro servizio , ma quelle esposte corrispondono a quelle strettamente necessarie per un coretto funzionamento dello stesso.

Altri tipi di autorizzazione

In generale squid è molto flessibile e supporta 4 metodi di autorizzazione per le ACL :

  • PAM attraverso il modulo

    /usr/lib/squid/pam_auth
  • NCSA : è il tradizionale metodo di autenticazione del server Web Apache che sfrutta il modulo /usr/lib/squid/ncsa_auth.

Gli utenti devono essere creati in un file con il comando htpasswd (es :

htpasswd /etc/squid/proxyusers utente

)

la direttiva da specificare in squid.conf è /usr/lib/squid/ncsa_auth /etc/squid/proxyusers

  • SMB è l'autenticazione samba tramite il modulo

    /usr/lib/squid/smb_auth 

la direttiva da specificare ha la seguente forma :

/usr/lib/squid/smb_auth -W example.com
  • LDAP che sfrutta un database LDAP e utilizza per il controllo accessi i moduli

    /usr/lib/squid/ldap_auth
    /usr/lib/squid/squid_ldap_group

la direttiva da specificare ha la seguente forma :

/usr/lib/squid/squid_ldap_group -b dc=example,dc=com -f uid=%v


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