Introduzione

Questa guida spiega come configurare un server DHCP.

Che cos'è DHCP e come funziona

La comunicazione tra nodi di una rete di computer avviene attraverso un meccanismo di localizzazione in cui l'identificazione di ciascun nodo avviene attraverso un numero (indirzzo IP) formato di 4 ottetti separati da punti.

Affinchè la comunicazione possa avvenire attraverso il meccanismo di nominazione diretta ogni nodo deve conoscere il numero che identifica l'endpoint con cui deve comunicare, e questo può avvenire in 2 modi:

Ovviamente il primo modo consente una risoluzione locale dell'informazione necesssaria per la comunicazione , mentre il secondo riduce il carico di lavoro che deve essere fatto per propagare la lista degli hosts della rete a tutti i nodi e riduce l'overhead in caso di cambiamenti alla topologia della rete stessa (dismissioni o inserimenti di nuovi nodi), ma comporta un lavoro di manutenzione ed amministrazione di un server che gestisce la lista degli indirizzi dei nodi della rete.

Il server DHCP gestisce l'assegnazione degli indirizzi IP in modo dinamico , ovvero quando un client richiede un IP questo non gli viene assegnato in modo permanente ma soltanto per un certo periodo di tempo , al termine del quale tale lease (che tradotto vuol dire affitto) deve essere rinnovato.

Quindi alla scadenza del lease il client può vedersi riassegnare lo stesso IP oppure (nel caso in cui questo non sia più disponibile) il server DHCP gliene assegnerà un altro.

Le porte di servizio sono la 67 e la 68 TCP.

Come funziona il protocollo:

Installazione

Aprire una shell e al prompt dei comandi digitate come root

sudo apt-get install dhcp3-server

Un'occhiata ai file e alle directory di configurazione

I file di configurazione sono sotto la directory /etc/dhcp3 ed il file fondamentale è dhcpd.conf.

Tutti i log files inerenti lo stratup dei servizi DHCP sono contenuti nel file /var/log/syslog.

Architettura proposta

Questa configurazione prende il nome di failover e permette di mantenere il servizio in piedi anche se uno dei 2 server ha dei problemi.

Inoltre i 2 server DHCP dovranno aggiornare il server DNS con il metodo della firma TSIG.

Configurazione del DHCP primario

Il nome del secret (nel nostro esempio mykey) deve essere identico a quello dichiarato nel file di configurazione del DNS /etc/bind/named.conf.local.

In caso di errore non dimenticarsi di controllare il file di log /var/log/syslog che quasi sempre contiene informazioni più che sufficienti per risolvere i problemi che si possono presentare.

Configurazione del DHCP secondario

In caso di errore non dimenticarsi di controllare il file di log /var/log/syslog che quasi sempre contiene informazioni più che sufficienti per risolvere i problemi che si possono presentare.


CategoryServer CategoryDaRevisionare

Server/Dhcp (l'ultima modifica è del 13/10/2021 16.29.55, fatta da ivantu)